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Venerdì 21 Luglio 2017 ore 09:00
AULA, Seduta 839 - Svolgimento di interpellanze urgenti
Resoconto stenografico
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Nella seduta odierna ha avuto luogo lo svolgimento di interpellanze urgenti sui seguenti argomenti:
iniziative di competenza, anche di carattere ispettivo, in relazione alla situazione della procura di Siracusa (Zappulla e Laforgia – MDP); elementi ed iniziative in merito al cosiddetto braccialetto elettronico (Laboccetta – FI-PdL); elementi ed iniziative in merito alla gestione della casa di reclusione di Padova (Zan – PD); problematiche relative a gare indette dal dipartimento per l'informazione e l'editoria in materia di servizi giornalistici ed informativi (Pizzolante e Bosco – AP-CpE-NCD); elementi ed iniziative in merito alla gestione dell’ordine pubblico a Torino in relazione all’applicazione dell’ordinanza che sospende l'attività di vendita di bevande alcoliche in alcune zone della città (Fregolent – PD); elementi e iniziative in relazione alla segnalazione di fenomeni di infiltrazione della criminalità organizzata nel settore dell’estrazione del porfido in provincia di Trento (Turco – M-AL-TIpI); elementi ed iniziative di competenza per il contrasto del fenomeno dei roghi tossici e degli incendi boschivi, anche con riferimento a situazioni di connivenza tra organi di vigilanza e criminalità ambientale denunciate dalla Direzione investigativa antimafia (Luigi Gallo – M5S); dati e iniziative in merito al meccanismo di adeguamento dell’età pensionabile previsto a decorrere dal gennaio 2017, in relazione ad alcune dichiarazioni rilasciate dal Presidente dell’INPS (Martelli – MDP); chiarimenti e iniziative in merito all’iter di realizzazione della pista ciclabile lungo la strada statale 36 tra Lecco e Abbadia Lariana, anche a fini di sicurezza stradale (Tentori – PD); iniziative di competenza, anche di carattere normativo, al fine di assicurare che le nomine dirigenziali presso le strutture del Servizio sanitario nazionale tengano conto dei risultati ottenuti con riguardo all’efficienza dei servizi e al rispetto degli obiettivi stabiliti a garanzia dei LEA (Lorefice – M5S).
Per il Governo sono intervenuti il Sottosegretario per la Giustizia Gennaro Migliore e il Sottosegretario per l’Interno Domenico Manzione.
iniziative di competenza, anche di carattere ispettivo, in relazione alla situazione della procura di Siracusa (Zappulla e Laforgia – MDP); elementi ed iniziative in merito al cosiddetto braccialetto elettronico (Laboccetta – FI-PdL); elementi ed iniziative in merito alla gestione della casa di reclusione di Padova (Zan – PD); problematiche relative a gare indette dal dipartimento per l'informazione e l'editoria in materia di servizi giornalistici ed informativi (Pizzolante e Bosco – AP-CpE-NCD); elementi ed iniziative in merito alla gestione dell’ordine pubblico a Torino in relazione all’applicazione dell’ordinanza che sospende l'attività di vendita di bevande alcoliche in alcune zone della città (Fregolent – PD); elementi e iniziative in relazione alla segnalazione di fenomeni di infiltrazione della criminalità organizzata nel settore dell’estrazione del porfido in provincia di Trento (Turco – M-AL-TIpI); elementi ed iniziative di competenza per il contrasto del fenomeno dei roghi tossici e degli incendi boschivi, anche con riferimento a situazioni di connivenza tra organi di vigilanza e criminalità ambientale denunciate dalla Direzione investigativa antimafia (Luigi Gallo – M5S); dati e iniziative in merito al meccanismo di adeguamento dell’età pensionabile previsto a decorrere dal gennaio 2017, in relazione ad alcune dichiarazioni rilasciate dal Presidente dell’INPS (Martelli – MDP); chiarimenti e iniziative in merito all’iter di realizzazione della pista ciclabile lungo la strada statale 36 tra Lecco e Abbadia Lariana, anche a fini di sicurezza stradale (Tentori – PD); iniziative di competenza, anche di carattere normativo, al fine di assicurare che le nomine dirigenziali presso le strutture del Servizio sanitario nazionale tengano conto dei risultati ottenuti con riguardo all’efficienza dei servizi e al rispetto degli obiettivi stabiliti a garanzia dei LEA (Lorefice – M5S).
Per il Governo sono intervenuti il Sottosegretario per la Giustizia Gennaro Migliore e il Sottosegretario per l’Interno Domenico Manzione.
XVII LEGISLATURA
839^ SEDUTA PUBBLICA
Venerdì 21 luglio 2017 - Ore 9
Svolgimento di interpellanze urgenti (vedi allegato).
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- Lettura Verbale
- Missioni
- Annunzio delle dimissioni di un Ministro senza portafoglio
- Sul calendario dei lavori dell'Assemblea
- Svolgimento di interpellanze urgenti
- Iniziative di competenza, anche di carattere ispettivo, in relazione alla situazione della procura di Siracusa - n. 2-01879
- Elementi ed iniziative in merito al cosiddetto braccialetto elettronico - n. 2-01883
- Elementi ed iniziative in merito alla gestione della casa di reclusione di Padova - n. 2-01891
- Problematiche relative a gare indette dal dipartimento per l'informazione e l'editoria in materia di servizi giornalistici e informativi - n. 2-01894
- Elementi ed iniziative in merito alla gestione dell'ordine pubblico a Torino in relazione all'applicazione dell'ordinanza che sospende l'attività di vendita di bevande alcoliche in alcune zone della città - n. 2-01876
- Elementi ed iniziative in relazione alla segnalazione di fenomeni di infiltrazione della criminalità organizzata nel settore dell'estrazione del porfido in provincia di Trento- n. 2-01855
- Elementi ed iniziative di competenza per il contrasto del fenomeno dei roghi tossici e degli incendi boschivi, anche con riferimento a situazioni di connivenza tra organi di vigilanza e criminalità ambientale denunciate dalla Direzione investigativa antimafia - n. 2-01895
- Dati e iniziative in merito al meccanismo di adeguamento all'età pensionabile previsto a decorrere dal gennaio 2017, in relazione ad alcune dichiarazioni rilasciate dal presidente dell'INPS - n. 2-01892
- Chiarimenti e iniziative in merito all'iter di realizzazione della pista ciclabile lungo la strada statale 36 tra Lecco e Abbadia Lariana, anche a fini di sicurezza stradale - n. 2-01875
- Iniziative di competenza, anche di carattere normativo, al fine di assicurare che le nomine dirigenziali presso le strutture del Servizio sanitario nazionale tengano conto dei risultati ottenuti con riguardo all'efficienza dei servizi e al rispetto degli obiettivi stabiliti a garanzia dei LEA - n. 2-01880
- Modifica nella composizione di gruppi parlamentari
- Organizzazione dei tempi di esame di una proposta di legge
- Ordine del giorno della prossima seduta
PRESIDENTE. La seduta è aperta.
ROBERTO CAPELLI, legge il processo verbale della seduta di ieri.
PRESIDENTE. Se non vi sono osservazioni, il processo verbale si intende approvato.
PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Michele Bordo, Damiano, Epifani, Fedriga, Ferranti, Garofani, Giancarlo Giorgetti, Gozi, Locatelli, Manciulli, Realacci, Rosato, Sani, Tabacci e Simone Valente sono in missione a decorrere dalla seduta odierna.
PRESIDENTE. Comunico che il Presidente del Consiglio dei Ministri ha inviato, in data 20 luglio 2017, la seguente lettera:
PRESIDENTE. PRESIDENTE. Comunico che, a seguito della riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo tenutasi nella giornata di ieri, si è convenuto che l'esame del disegno di legge S. 2856 – Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 7 giugno 2017, n. 73, recante disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale la cui discussione sulle linee generali era già prevista per lunedì 24 luglio, avrà luogo nella seduta di mercoledì 26 luglio, a partire dalle ore 16,30, con priorità rispetto agli altri argomenti e con prosecuzione nelle giornate successive fino alla sua conclusione. La votazione finale è prevista per le ore 12 di venerdì 28 luglio, con ripresa televisiva diretta delle dichiarazioni di voto finale dei rappresentanti dei gruppi e delle componenti politiche del gruppo misto, che avranno inizio alle ore 10. Nella seduta di venerdì 28 luglio non avrà conseguentemente luogo lo svolgimento delle interpellanze urgenti.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca lo svolgimento di interpellanze urgenti.
PRESIDENTE. Passiamo alla prima interpellanza urgente all'ordine del giorno Zappulla e Laforgia n. 2-01879 .
GIUSEPPE ZAPPULLA. Sì, Presidente, buongiorno. Mi rivolgo, ovviamente, al Governo e intendo illustrare questa interpellanza, perché mi pare corretto e doveroso inquadrare e spiegare il senso dell'interpellanza, il perché e cos'è che chiedo e chiediamo al Governo.
PRESIDENTE. Ho solo urtato la campanella, le chiedo scusa.
GIUSEPPE ZAPPULLA. L'accusa che rivolge a esponenti politici, operatori dell'informazione, avvocati e qualche magistrato di avere in diversi modi e ruoli complottato contro di lei per impedirle di fatto di esercitare la sua attività politica, di consigliere comunale, di denunzia.
PRESIDENTE. Il Sottosegretario di Stato per la Giustizia, Gennaro Migliore, ha facoltà di rispondere.
GENNARO MIGLIORE,. Grazie, signor Presidente. Mediante l'interpellanza in discussione gli onorevoli Zappulla e Laforgia hanno invitato il Ministro della Giustizia ad avviare con urgenza un'ispezione presso la procura della Repubblica di Siracusa in ragione dello scontro politico e mediatico contro la magistratura, acuitosi nel più recente periodo a seguito del coinvolgimento in inchieste giudiziarie di rilievo tra l'altro di consiglieri e assessori e dello stesso sindaco della città di Siracusa e dei veleni insorti nel palazzo di giustizia. Il riferimento degli interpellanti, in particolare le dichiarazioni rilasciate in sede di conferenza stampa da Simona Princiotta, consigliera comunale di Siracusa, in ordine a presunte pressioni e intimidazioni, tentativi di dossieraggio compiuti al solo scopo di delegittimarla sul terreno politico e personale. Della persecuzione di stampo complottista asseritamente portata avanti nei suoi confronti e, a suo dire, organizzata dagli uomini più vicini al sindaco di Siracusa che avrebbero istigato a dichiarare il falso il pentito di mafia che l'aveva più volte chiamata in causa, in tal modo provocando l'interessamento delle commissioni regionali e nazionale antimafia che avevano richiesto l'audizione della Princiotta, avrebbero fatto parte, oltre ad avvocati, politici e operatori di informazione, anche tre pubblici ministeri di Siracusa contro i quali la Princiotta dichiarava di aver presentato un esposto al CSM avente ad oggetto rapporti dei predetti con taluni avvocati siracusani e documentata l'appartenenza ad una di interessi. Tanto premesso, gli interpellanti evidenziano, invece, che è proprio grazie all'egregio lavoro di diversi magistrati e all'azione rigorosa del procuratore della Repubblica di Siracusa si era portato lustro alle istituzioni e, in particolare, alla magistratura siracusana grazie all'azione di contrasto alla criminalità organizzata e al malaffare che i magistrati stavano portando avanti, manifestando preoccupazione per le indiscrezioni apprese da fonti locali circa la procedura per incompatibilità aperta proprio nei confronti del procuratore della Repubblica di Siracusa e per il timore che le ripetute denunce della Princiotta potessero pregiudicare proprio quei magistrati che, insieme al procuratore Giordano, stavano tentando di far luce e giustizia sulle tante vicende legate alla corruzione, al malaffare e alla criminalità. Dalle informazioni trasmesse dalla competente direzione generale consta che il procuratore generale della Repubblica di Catania ha rappresentato che la prima commissione referente del CSM aveva deliberato di aprire la procedura di trasferimento d'ufficio nei confronti di detto dottor Giordano al fine di valutare l'eventuale sussistenza di una situazione tale da incidere sulla piena indipendenza ed imparzialità nello svolgimento delle funzioni ricoperte dal magistrato interessato. In relazione all'esposto della consigliera Princiotta l'articolazione ministeriale interessata ha rappresentato che sono in corso approfondimenti da parte della procura generale presso la Corte di Cassazione e che non risulta essere stato adottato alcun provvedimento disciplinare né tanto meno cautelare nei confronti dei magistrati citati, che hanno avuto modo peraltro di esporre le loro argomentazioni e di offrire la ricostruzione delle vicende denunciate ai competenti organi requirenti disciplinari.
PRESIDENTE. L'onorevole Zappulla ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatto per la risposta alla sua interpellanza.
GIUSEPPE ZAPPULLA. La risposta è articolata - di questo ringrazio il sottosegretario, il Ministero e il Governo - e ne ho tratto una serie di considerazioni. La prima, che mi pare molto importante e io la registro positivamente, è che, se ho capito bene, il Governo, il Ministro, esclude che il procuratore della Repubblica di Siracusa sia stato in qualche modo condizionato, e ci sono obiettivamente scontri politici molto forti con denunzie reciproche. Questo lo considero un elemento estremamente positivo, pur avendo compreso che, ovviamente, il Ministro ha tutto il diritto e, aggiungo, il dovere, di approfondire, di valutare, di acquisire tutti gli atti possibili sia dalla procura di Messina che da quella di Catania e, ovviamente, anche da quella di Siracusa.
PRESIDENTE. Passiamo all'interpellanza urgente Laboccetta ed altri n. 2-01883 .
AMEDEO LABOCCETTA. Signor Presidente, sottosegretario, colleghi, il sistema delle misure cautelari personali previsto dal nostro codice di procedura penale, da sempre oggetto di critiche e più volte oggetto di interventi da parte del legislatore che lo ha rimaneggiato, troppo spesso per rispondere a contingenti situazioni sotto la spinta dell'allarmismo indotto nell'opinione pubblica, prevede, tra le altre misure custodiali, quella degli arresti domiciliari e della custodia in carcere. A queste misure si ricorre, ripeto, forse, con eccessiva frequenza, da parte dei giudici sul presupposto più o meno fondato che esse garantirebbero il più elevato livello di tutela delle esigenze cautelari.
PRESIDENTE. Il Sottosegretario di Stato per la Giustizia, Gennaro Migliore, ha facoltà di rispondere.
GENNARO MIGLIORE,. Signor Presidente, l'atto ispettivo in esame affronta la questione della limitata utilizzazione, per ragioni tecniche e organizzative, dei dispositivi di controllo elettronico, disciplinati dall'articolo 275- del codice di procedura penale, che dovrebbero agevolare l'applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, in luogo della residuale custodia in carcere. Gli onorevoli interpellanti, nell'individuare tra le cause della limitata applicazione dell'istituto il numero esiguo dei dispositivi elettronici, chiedono di intervenire tempestivamente per la rimozione degli ostacoli che impediscono piena attuazione del sistema, anche in vista dei benefici effetti di riduzione della popolazione detenuta.
PRESIDENTE. L'onorevole Laboccetta ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatto per la risposta alla sua interpellanza.
AMEDEO LABOCCETTA. Grazie, Presidente. Signor sottosegretario, non sono soddisfatto: lo dico con garbo e a tono basso. Mi sembra di aver ricevuto una risposta, come dire, meramente burocratica, tra l'altro un palleggiamento tra Ministero dalla giustizia e Ministero dell'interno rispetto a una delicatissima materia in questione, che noi abbiamo sollevato. Non ho sostanzialmente ricevuto effettive rassicurazioni su questa vicenda che abbiamo posto all'attenzione del Governo e dell'Aula, ma, ripeto, siamo sostanzialmente insoddisfatti.
PRESIDENTE. Passiamo all'interpellanza urgente Zan ed altri n. 2-01891 .
ALESSANDRO ZAN. Grazie, Presidente. L'interpellanza in oggetto riguarda la campagna mediatica e politica che si è sviluppata in questi mesi contro il carcere “Due Palazzi” di Padova, in particolare sia contro la Cooperativa “Giotto”, una realtà quasi trentennale che dà lavoro a centinaia di detenuti in svariati settori professionali, e anche contro l'associazione “Granello di senape”, che, attraverso il lavoro di una redazione, pubblica la rivista e gestisce un importante centro di documentazione.
PRESIDENTE. Il Sottosegretario di Stato per la Giustizia, Gennaro Migliore, ha facoltà di rispondere.
GENNARO MIGLIORE,. Grazie, signor Presidente. Con l'interpellanza in discussione, sono stati richiesti chiarimenti sull'opera svolta all'interno dell'istituto penitenziario di Padova da associazioni di volontariato e cooperative sociali, nonché sulla responsabilità della direzione dell'istituto, ipotizzata da alcuni organi di stampa, in ordine alla declassificazione da alta sicurezza a media sicurezza del circuito di appartenenza di alcuni detenuti.
PRESIDENTE. L'onorevole Zan ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatto per la risposta alla sua interpellanza.
ALESSANDRO ZAN. Sì, grazie Presidente, mi ritengo soddisfatto e ringrazio molto il Governo e il sottosegretario Migliore per le risposte fornite e penso a una tutela anche istituzionale di queste realtà - nel caso particolare di Padova, ma parliamo di tante cooperative e associazioni che lavorano nelle realtà carcerarie di tutta Italia -, che, se difese e sostenute, possono dare veramente degli ottimi risultati, proprio per quel principio dell'articolo 27 della Costituzione, secondo cui i detenuti devono essere riabilitati e devono essere reintegrati nella società, proprio per una sicurezza della collettività. Laddove i detenuti imparano un lavoro e migliorano il proprio profilo scolastico, questi detenuti, una volta usciti, possono meglio inserirsi nella società e, dunque, rendere forte il principio presente, appunto, nell'articolo 27 della Costituzione.
PRESIDENTE. Passiamo all'interpellanza urgente Pizzolante e Bosco n. 2-01894 .
SERGIO PIZZOLANTE. Sì, grazie, Presidente. Nel 2014 il Governo, direttamente il Presidente del Consiglio, rispose ad una mia interrogazione che era tesa ad intervenire sulla semplificazione e sulla riduzione dei costi per quanto riguarda il finanziamento dell'attività delle agenzie di informazione primaria. L'interrogazione era rivolta al Presidente del Consiglio, che rispose qui in Aula, a seguito della manifestata intenzione, anzi, della decisione da parte del Governo di ridurre le agenzie di stampa, magari favorendo accorpamenti, e anche di ridurre il costo dei contratti del Governo verso le agenzie di stampa. Nel 2016 sono entrati in vigore i nuovi requisiti, molto più restrittivi rispetto a quelli precedenti.
PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato, Domenico Manzione, ha facoltà di rispondere.
DOMENICO MANZIONE,. Grazie, Presidente. L'interpellanza degli onorevoli Pizzolante e Bosco ha ad oggetto l'acquisto dei servizi giornalistici e informativi e pone tutta una serie di quesiti che, del resto, sono stati ora bene illustrati da parte dello stesso interpellante. Prima di dare una risposta articolata ai singoli interrogativi, conviene chiarire il quadro giuridico che ha portato alla decisione di acquisire i servizi oggetto dell'interpellanza mediante procedura di gara europea suddivisa in lotti. Come ricordato dagli interpellanti, fino a oggi i servizi di agenzia di stampa venivano garantiti mediante la sottoscrizione di contratti preceduti da una procedura negoziata senza bando. Ciò avveniva perché la legge n. 449 del 1997 aveva previsto espressamente che tali contratti erano da ricomprendersi tra quelli sottratti alle regole di gara per ragioni attinenti alla tutela dei diritti esclusivi - l'espressione può essere virgolettata, perché è esattamente quella contenuta nella norma -, e quindi andavano affidati a trattativa privata. Tanto risultava dall'articolo 7, comma 2, lettera del decreto legislativo n. 157 del 1995.
PRESIDENTE. L'onorevole Pizzolante ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatto per la risposta alla sua interpellanza.
SERGIO PIZZOLANTE. Sono totalmente insoddisfatto e noto nelle parole del sottosegretario, oltre che elementi di spiegazione, anche elementi di ingiustificata irritazione. Io ero in questa Aula quando ho interrogato il Presidente del Consiglio Renzi e mi ricordo - cose che Renzi ha detto in quest'Aula ma poi ha detto anche fuori di quest'Aula - che il motivo principale per l'intervento di revisione delle regole era la riduzione dei costi perché Renzi disse che era inaccettabile che il Governo abbia questi costi che sono molto superiori ai costi che hanno altri Governi europei rispetto ai servizi delle agenzie di stampa. E qui, al di là degli elementi di irritazione, non è stato smentito il fatto che i costi non saranno inferiori rispetto a quelli del 2014. L'altro argomento usato dall'allora Presidente del Consiglio era che era inaccettabile che il Governo avesse una quantità così rilevante di rapporti contrattuali con un numero esorbitante di agenzie. E Renzi disse anche uno degli obiettivi, se non l'obiettivo principale, era anche di favorire accorpamenti e processi di accorpamento per semplificare il quadro. Qui il sottosegretario conferma quelli che sono i nostri come dire dubbi, anche qui con un elemento ingiustificato di insofferenza, dicendo che di fatto si andrà verso un ampliamento delle agenzie aprendo alle piccole e medie imprese.
PRESIDENTE. Passiamo all'interpellanza urgente Fregolent ed altri n. 2-01876 .
SILVIA FREGOLENT. Grazie, signor Presidente. L'interpellanza riguarda i fatti noti - perché sono stati riportati da tutti i quotidiani - avvenuti nella mia città il 21 giugno scorso relativi all'applicazione dell'ordinanza anti-alcol voluta dalla sindaca Appendino.
PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per l'Interno, Domenico Manzione, ha facoltà di rispondere.
DOMENICO MANZIONE,. Grazie, Presidente. L'onorevole Fregolent, unitamente ad altri deputati, chiede al Ministro dell'interno di fornire la ricostruzione degli scontri avvenuti nella serata dello scorso 21 giugno a Torino tra un gruppo di giovani, alcuni dei quali appartenenti ai centri sociali, e le forze di polizia, accertando eventuali responsabilità di queste ultime e adottando per il futuro le misure necessarie alla tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica.
PRESIDENTE. L'onorevole Fregolent ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatta per la risposta alla sua interpellanza.
SILVIA FREGOLENT. Grazie, sottosegretario; ovviamente, a nome del Partito Democratico sottolineo la solidarietà alle forze dell'ordine che si sono, ancora una volta, trovate accerchiate dai centri sociali; cosa che non è nuova nella mia città e loro, insomma, dai no TAV in avanti, penso che non ci sia stata occasione che non abbiano subìto questo trattamento. La risposta, però, non va a individuare, effettivamente, cosa sia successo, veramente, quel 21 giugno, nel senso che, vede, il fatto che nelle precedenti occasioni di controllo c'erano state delle intemperanze da parte di alcuni nei confronti della polizia, sicuramente, determinava la presenza di maggiori forze dell'ordine in quella circostanza; che ci fosse un pretesto, ovviamente, per i centri sociali per fare disordine e rumore e sperare nel caos per poter essere protagonisti. Tant'è vero che, poi, il giorno successivo al 21 giugno sono andati a fare festa in piazza Santa Giulia, perché avevano ottenuto, evidentemente, lo scopo, cioè quello di far spaventare le persone normali che erano sedute in quei tavoli. Oggi, forse, le interpellanze urgenti dovrebbero essere lasciate su alcuni argomenti, perché abbiamo degli strumenti, purtroppo, i telefonini, con delle videocamere, che hanno ripreso non i poliziotti che picchiavano le persone comuni, ma, il fatto che i centri sociali fossero in mezzo ai tavolini dove c'erano le famiglie normali che stavano finendo le loro cene e consumando una giornata tranquilla, ha fatto sì che anche le persone comuni che non c'entravano niente con i centri sociali siano state coinvolte in questa baraonda, in queste violenze, che non hanno come responsabili - e voglio sottolinearlo - le forze dell'ordine, ma, a mio avviso, un'ordinanza che, così rigida come è stata pensata, non sta portando molto bene alla città.
PRESIDENTE. Passiamo all'interpellanza urgente Turco ed altri n. 2-01855 .
MASSIMO ARTINI. Grazie, Presidente. Questa interpellanza nasce da un fatto pubblicato il 17 marzo di quest'anno da Più in generale, nasce da tutto un insieme di interpellanze e da un lavoro abbastanza ampio che come Alternativa Libera stiamo facendo. L'articolo titolava: «Porfido: scontro duro sulla gestione», e riportava stralci di una dettagliatissima relazione del marzo 2017, redatta dal segretario comunale, dottor Marco Galvagni, in cui si evidenziavano fenomeni di infiltrazione della 'ndrangheta calabrese nel settore estrattivo del porfido, nella provincia di Trento; tale relazione era stata preventivamente inviata il 6 marzo ai sindaci dei quattro comuni interessati, Lona Lases, Albiano, Segonzano e Sover, e all'Autorità nazionale anticorruzione.
PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per l'Interno, Domenico Manzione, ha facoltà di rispondere.
DOMENICO MANZIONE,. Grazie, Presidente. Gli interpellanti chiedono notizie sui fatti esposti in un articolo pubblicato lo scorso 17 marzo sul quotidiano di Trento che ha riportato stralci di una relazione redatta e inviata dal segretario comunale, dottor Marco Galvagni, ai sindaci di Lona Lases, Albiano, Segonzano e Sover e al presidente dell'ANAC, con cui si evidenziavano infiltrazioni della 'ndrangheta nell'attività estrattiva del porfido in provincia di Trento. Del resto abbiamo sentito bene illustrata la posizione dell'interpellante.
PRESIDENTE. L'onorevole Artini ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatto per la risposta all'interpellanza Turco e altri n. 2-01855, di cui è cofirmatario.
MASSIMO ARTINI. Grazie, Presidente. Devo ringraziare il sottosegretario Manzione perché indubbiamente - penso sia una delle poche volte - ha dato seguito a tutti i punti e alle domande che erano in interpellanza, con effettivamente una quantità di informazioni che mi risulta difficile poter verificare e poter dare dettaglio in questa parte.
PRESIDENTE. Passiamo all'interpellanza urgente Luigi Gallo ed altri n. 2-01895 .
EMANUELE COZZOLINO. Grazie Presidente. Tra i servizi che noi vediamo come indispensabili per la collettività, non possono mancare quelli di emergenza. Forze di polizia e pronto soccorso sono quelli che vengono immediatamente evocati, nel momento in cui pensiamo a un'emergenza, e che riteniamo fondamentali. Nell'elenco, purtroppo, spesso ci si dimentica dei vigili del fuoco, che svolgono un ruolo fondamentale a presidio del cittadino, specie per ciò che riguarda la difesa e il primo intervento in caso di calamità, rischi derivanti da incendi e tanti altri incidenti. Ci se ne dimentica, salvo poi ricordarli quando accadono i disastri, come quello che sta colpendo l'Italia in quest'estate.
PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per l'Interno, Domenico Manzione, ha facoltà di rispondere.
DOMENICO MANZIONE,. Grazie Presidente. Intanto preliminarmente vorrei manifestare l'apprezzamento del Governo per le parole di solidarietà che l'onorevole Cozzolino, nell'illustrare l'interpellanza urgente, ha avuto nei confronti del Corpo dei Vigili del fuoco, che, ovviamente, ci vede non solo nella veste di chi apprezza la manifestazione, ma anche di chi è nella stessa posizione di manifestare la solidarietà a un Corpo per l'opera che svolge quotidianamente, che, non a caso, lo mette in testa all'apprezzamento a livello nazionale tra i Corpi operanti sul nostro territorio. Per venire, poi, specificamente all'oggetto dell'interpellanza che è stata appena illustrata dall'onorevole Cozzolino, posso riferire, Presidente, quanto segue. Come è noto, la competenza primaria in materia di lotta attiva agli incendi boschivi spetta alle regioni; è invece riservato allo Stato solo il concorso nell'attività di spegnimento. In tale quadro, il Corpo nazionale, su richiesta delle regioni, può concorrere alle attività di lotta attiva agli incendi boschivi sulla base di specifici accordi stipulati con le regioni medesime.
PRESIDENTE. L'onorevole Luigi Gallo ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatto per la risposta alla sua interpellanza.
LUIGI GALLO. Grazie, Presidente. Dopo la risposta del sottosegretario, non riesco ancora a comprendere se il Governo è incapace o complice di tale gestione perché è questa la domanda che da giorni mi ronza nella testa e sono sicuro che è questa la domanda che si fanno anche molti italiani assediati dagli incendi in questi giorni, dai roghi tossici, dalle plastiche bruciate, dalle ceneri nell'aria e nelle case, dai fumi irrespirabili che inutilmente ti costringono a barricarti in casa. È la domanda che si fanno gli italiani quando vedono le fiamme giganti davanti ai loro occhi: siete complici o incapaci? Se dovessi vedere come i vostri sindaci e i vostri governatori di regione gestiscono la prevenzione e l'emergenza, penserei subito che siete incapaci. I piani comunali di protezione civile spesso non sono emanati; il catasto con le aree incendiate, come previsto dalla legge n. 353 del 2000, non è operativo e non è consultabile in tutti i comuni; il piano comunale e intercomunale di emergenza, come previsto dalle leggi regionali, non esiste; non si partecipa ai bandi europei per predisporre, applicare e diffondere i piani di protezione civile dei comuni; i piani di prevenzione per la messa in sicurezza e il dissesto idrogeologico non ci sono. E sa cosa significa? Significa che tra qualche settimana, sottosegretario, magari ad agosto, alla prima pioggia, noi vedremo città allagate, fango per le strade e ceneri che sommergono la città e la colpa di chi sarà? Di un dio oscuro o dell'assenza di programmazione e prevenzione? Sottosegretario, siete al governo del Paese, non potete non prendere la responsabilità di quello che sta accadendo. Sapete perché? Perché i 50.000 ettari bruciati non appartengono al paesino della Campania, alla città della Toscana o alle campagne della Sicilia. Quell'ossigeno scompare per tutti i cittadini italiani; quell'aria che diventa irrespirabile lo diventa per tutti i cittadini italiani; l'inquinamento che viene trasportato dal vento è l'inquinamento del Paese che colpisce tutti i cittadini italiani. Voi non comprendete che viviamo in un momento storico unico: c'è un attacco alle risorse che garantiscono la vita; c'è un attacco all'aria che respiriamo; all'acqua che beviamo; al cibo che mangiamo. Questo noi l'abbiamo definito terrorismo ambientale: è il peggiore terrorismo che può esistere perché attaccano le risorse che abbiamo per vivere. Ci sono cellule in tutto il Paese con interessi che si sovrappongono, con fini economici e criminali e voi ancora dovete decidere lo stato di emergenza. Il Ministro dell'Ambiente, della tutela del territorio e del mare ieri ha parlato di piromani e cerca di smentire i disegni criminali. Dunque la domanda ritorna: siete incapaci o complici? Siete incapaci perché i vostri sindaci e governatori di regione, come De Luca in Campania e Crocetta in Sicilia, non applicano o varano in forte ritardo i piani di prevenzione e programmazione o siete complici perché per sindaci e governatori di regione non prevedete alcuno strumento sanzionatorio come richiesto da una legge del MoVimento Cinque Stelle a prima firma Patrizia Terzoni e come richiesto dalla presente interpellanza urgente? Se la direzione investigativa antimafia e di antiterrorismo nella relazione annuale del 2017 certifica la perdurante commistione di attività legali e illegali nella gestione dei rifiuti perché, quando ho invitato il Ministro dell'ambiente a fare ispezioni nelle discariche legali ed illegali del Parco nazionale del Vesuvio dal 2013, non ho mai avuto risposta? Nella relazione dell'antimafia e antiterrorismo viene specificato che i criminali ambientali oggi dispongono direttamente di discariche legali dove operare illegalmente, come ha ricordato anche il sottosegretario. Quando il Governo e la maggioranza bocciano in Aula la proposta del MoVimento 5 Stelle di controlli e bonifiche nelle discariche legali del Parco nazionale del Vesuvio e della regione Campania sono complici o incapaci? Quando il Governo Renzi smantella, con la riforma del Ministro Madia, il Corpo forestale dello Stato, invece di smantellare le organizzazioni criminali, è complice o incapace? Quando i direttori delle operazioni di spegnimento, operatori territoriali che coordinavano l'attività di spegnimento per gli incendi che conoscono bene l'area boschiva, si dimezzano per effetto del decreto Madia e dello smantellamento della guardia forestale perché questo è stato detto nella Commissione ambiente al Senato nelle audizioni - in Campania sono passati da 100 direttori a 50 - allora in questo caso il Governo è complice o è incapace? Quando fate un decreto della Terra dei fuochi sotto la spinta popolare del MoVimento 5 Stelle e poi create una bella confezione vuota che non fa scomparire neanche un rogo tossico, siete incapaci o complici? Infatti sotto la regione Campania, dove c'è un presidio permanente per dire ai roghi tossici, se lo stanno chiedendo. Sottosegretario, noi stiamo parlando nell'Aula del Parlamento italiano di un dramma dalle dimensioni epocali. Venticinque anni fa c'è stato il primo della terra a Rio de Janeiro, la prima conferenza mondiale dei Capi di Stato sull'ambiente. Venticinque anni fa lo straordinario risultato di quella conferenza fu l'Accordo della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. Venticinque anni fa un Ministro come Galletti, un Governo come quello di Gentiloni forse potevano essere considerati normali. Venticinque anni dopo vediamo quello che sappiamo da tempo: la morte e la desolazione ha raggiunto la nostra terra e voi non avete fatto nulla per fermarle. La morte non è più nascosta sottoterra con i rifiuti: è davanti ai nostri occhi con il luccichio delle fiamme. Le discariche legali e illegali autorizzate da tutti i Governi sono diventati bombe tossiche; l'Ilside di Bellona, in provincia di Caserta, è una discarica di materiali tossici che va in fiamme da giorni dopo che è stata messa sotto sequestro giudiziario. La morte annunciata è ora la morte negli occhi, nella gola e nel naso. Venticinque anni dopo il fuoco avanza: siamo soli, disperati, stiamo proteggendo le nostre vite a mani nude. Venticinque anni dopo un Ministro come Galletti deve essere sfiduciato nell'Aula del Parlamento italiano se vogliamo ancora rappresentare la dignità dei cittadini italiani che oggi non vedono più lo Stato al loro fianco. Abbiamo chiesto lo stato di emergenza nazionale dieci giorni fa e ancora oggi state riflettendo. Mentre voi riflettete i cittadini si sono fatti Stato da soli e, con poche squadre di volontari, hanno domato le fiamme per intere giornate, hanno lottato contro il fuoco, arginato con trincee e con i denti hanno dovuto strappare dal fuoco le proprie case, proteggerle centimetro dopo centimetro, armate di pale, vanghe e rastrelli. Hanno scavato trincee tagliafuoco. Domenica ero a mani nude insieme ai volontari del mio territorio. Le forze in campo stanno dando il massimo: l'abbiamo detto tutti. I vigili del fuoco hanno raddoppiato i turni e le squadre si trattengono oltre le 12 ore di intervento: stanno dando l'anima per salvare tutti e per proteggere il territorio. Squadre di protezione civile e volontari sono andate in soccorso alla zona ma le continue emergenze le costringono a girare come trottole impazzite. A seconda del vento e a seconda della vegetazione le emergenze scoppiano di minuto in minuto: un asilo in pericolo, poi un ristorante, poi le abitazioni in centro città. È una guerra contro i terroristi ambientali; è una guerra che richiede mezzi, uomini, capacità di indagini investigative speciali come quella che è attribuita alla direzione ambientale nell'ambito delle forze pubbliche di sicurezza prevista dal disegno di legge n. 1514 recante il Sistema nazionale di controllo ambientale, presentato al Senato dalla senatrice Paola Nugnes e ignorato dalla maggioranza. È una guerra e, come ogni guerra, ci sono caduti: due morti in Calabria, un morto in Campania. Morti dimenticati anche dalla Presidenza Boldrini che non ha fatto stranamente alcuna commemorazione. La filiera dell'illegalità e criminalità sta vincendo e la vita, il bosco, la vegetazione stanno perdendo. È per questo che l'Italia brucia e se vogliamo ricostruire la filiera delle responsabilità non è per distribuire colpe ma per correggere i clamorosi errori che state commettendo; è per chiedervi un cambio di rotta a nome del popolo italiano. Queste cose non possono ripetersi più. È per questo che il MoVimento 5 Stelle vi chiede di aprile un tavolo permanente e itinerante tra i vari comuni italiani, aperto a tutte le associazioni, i cittadini, i comitati, i sindaci, gli enti che vogliono dire basta a tale gestione del territorio trasformato in discarica, in rifiuti, in . Vogliamo denunciare le illegalità, i ritardi e tutte le incapacità degli enti istituzionali. Vogliamo fare un'azione di controllo e proposta per attuare tutte le norme già vigenti che ci garantiscono la soluzione e la prevenzione. Dunque basta approssimazione e incapacità: proviamo ad amministrare con programmazione e normalità.
PRESIDENTE. Passiamo all'interpellanza urgente Martelli ed altri n. 2-01892 .
GIUSEPPE ZAPPULLA. Grazie, Presidente. Rappresentante del Governo, preliminarmente, ritengo opportuno sottolineare quanto il tema delle pensioni, in generale, insieme a quello del lavoro, rappresenti uno dei punti più sensibili e segni tratti distintivi, purtroppo, di politiche fallimentari, oserei dire, almeno dell'ultimo decennio.
PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per l'Interno, Domenico Manzione, ha facoltà di rispondere.
DOMENICO MANZIONE,. Grazie, Presidente. L'onorevole Martelli con il presente atto parlamentare richiama l'attenzione sugli effetti del meccanismo di adeguamento delle pensioni all'aspettativa di vita.
PRESIDENTE. L'onorevole Zappulla ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatto per la risposta all'interpellanza Martelli n. 2-01892, di cui è cofirmatario.
GIUSEPPE ZAPPULLA. Grazie, Presidente; considero sinceramente, senza alcuna ironia, apprezzabili le acrobazie dialettiche che ho percepito nella risposta, con qualche riferimento tecnico e legislativo importante, ma, mi dispiace dirlo, la risposta non è per niente soddisfacente, perché abbiamo chiesto l'impegno a bloccare l'automatismo e neutralizzare quello del 1° gennaio 2019, e non mi pare che ci sia stata risposta, se non spostare in autunno l'eventuale verifica; abbiamo chiesto l'impegno a rivedere l'intero sistema, armonizzando l'età pensionabile con i modelli europei, e anche su questo completamente nessuna risposta; abbiamo chiesto di sapere il reale costo, l'eventuale costo, per il blocco dell'automatismo testé indicato, e ci si dice che è in corso un'interlocuzione con l'INPS, la cosa strana è che a noi, anzi, al Parlamento, non si danno notizie, ma sulla stampa circolano invece numeri, peraltro, alcuni molto fantasiosi; ciò, non da parte del Governo, ma da parte del presidente dell'INPS.
PRESIDENTE. Passiamo all'interpellanza urgente Tentori ed altri n. 2-01875 .
VERONICA TENTORI. Grazie, Presidente; signor sottosegretario, la questione che vorrei porre, oggi, alla sua attenzione, in quest'Aula, riguarda la realizzazione della passerella ciclopedonale che andrebbe a collegare, lungo la strada statale 36 del lago di Como e dello Spluga, il centro abitato di Abbadia Lariana con la città capoluogo di Lecco. Questo è il quinto atto di sindacato ispettivo che io presento al Governo su questa triste vicenda; vale, credo, la pena, ripercorrere, brevemente, la cronistoria di quest'opera, un'opera incompiuta che, purtroppo, ancora oggi, ha davanti a sé un futuro del tutto incerto. Dobbiamo andare indietro nel tempo di diciotto anni se vogliamo arrivare a quando gli enti locali, in particolare il comune di Abbadia Lariana, hanno cominciato ad evidenziare la criticità legata al tratto stradale in questione.
PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato, Domenico Manzione, ha facoltà di rispondere.
DOMENICO MANZIONE,. Grazie, Presidente. Nel merito metto ogni considerazione, perché tutto è stato già abbondantemente riassunto nella illustrazione dell'onorevole Tentori alla sua interpellanza. Mi limito, quindi, a fornire le notizie che sono pervenute da parte dell'ANAS al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
PRESIDENTE. L'onorevole Tentori ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatta per la risposta alla sua interpellanza.
VERONICA TENTORI. Grazie, Presidente. Io ringrazio il sottosegretario per la risposta, anche se, logicamente, non posso dichiararmi soddisfatta in quanto le informazioni che mi sono state riferite erano quelle che già avevamo appreso anche dagli organi di stampa. L'unica indicazione che ho percepito riguarda i tempi di realizzazione e che verrà indetta una nuova gara con sollecitudine, però, diciamo che a questo punto noi avremmo bisogno di certezze riguardo i tempi di realizzazione dell'opera e di garanzie riguardo al fatto che l'opera venga realizzata.
PRESIDENTE. Passiamo all'interpellanza urgente Lorefice ed altri n. 2-01880 . Do la parola all'onorevole Lorefice per illustrare la sua interpellanza.
MARIALUCIA LOREFICE. Grazie Presidente, grazie sottosegretario. Allora, sottosegretario Manzione, oggi è importante per me portare alla sua attenzione una delle problematiche che sta affliggendo il libero consorzio comunale di Ragusa e, in modo particolare, la sanità dell'ex provincia di Ragusa. Ed è importante rappresentarle quello che si sta verificando, soprattutto in queste settimane, che purtroppo è rimbalzato anche agli onori della cronaca nazionale. Il dell'ASP 7 di Ragusa, poche settimane prima della scadenza del suo mandato, che era prevista per il 30 giugno scorso, ha deciso di avviare lo spostamento dei reparti dell'ospedale Civile di Ragusa, presso il nuovo ospedale di Ragusa “Giovanni Paolo II”.
PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato, Domenico Manzione, ha facoltà di rispondere.
DOMENICO MANZIONE,. Grazie Presidente. Con riferimento all'interpellanza in esame, preliminarmente vanno fatte alcune precisazioni sulla vicenda del nuovo ospedale di Ragusa, sulla base peraltro di informazioni, che sono state acquisite dalla regione Sicilia e dalla prefettura di Ragusa, con la quale il Ministro della salute è in stretto contatto, fin dall'inizio della vicenda, segnalata dagli onorevoli interpellanti e testé illustrata dall'onorevole Lorefice.
DOMENICO MANZIONE,. In particolare, in tale sede, era stata già acquisita la possibilità di proseguire nel cronoprogramma inizialmente predisposto, una volta completate tutte le operazioni previste, da adottarsi in ogni caso con assoluto rigore, al fine di avere una struttura pienamente operativa, con particolare riguardo ai servizi in reparti di emergenza, quali il pronto soccorso, la rianimazione, la terapia intensiva e le sale operatorie.
PRESIDENTE. La deputata Lorefice ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatta per la risposta alla sua interpellanza.
MARIALUCIA LOREFICE. Grazie, Presidente. Sicuramente è apprezzabile il fatto, e di questo ce ne ricorderemo, che c'è la volontà da parte del Governo di voler rivedere la normativa che riguarda la nomina dei che, ripeto, è una proposta che abbiamo portato spesso avanti anche con proposte di legge, così come in emendamenti vari nei vari provvedimenti dov'era possibile avanzare queste proposte; all'epoca non abbiamo mai visto questa particolare predisposizione da parte dei rappresentanti del Governo a modificare questo tipo di normativa.
PRESIDENTE. È così esaurito lo svolgimento delle interpellanze urgenti all'ordine del giorno.
PRESIDENTE. Comunico che, con lettera pervenuta in data 20 luglio 2017, il deputato Maurizio Bernardo, già iscritto al gruppo parlamentare Alternativa Popolare-Centristi per l'Europa-NCD, ha dichiarato di aderire al gruppo Partito Democratico. La presidenza di tale gruppo con lettera pervenuta in pari data ha comunicato che ha raccolto la richiesta.
PRESIDENTE. Avverto che nell'allegato A del resoconto stenografico della seduta odierna sarà pubblicato lo schema recante la ripartizione dei tempi per la discussione generale della proposta di legge in materia di frode patrimoniale in danno di soggetti vulnerabili e di circonvenzione di persone incapaci.
PRESIDENTE. Comunico l'ordine del giorno della prossima seduta.