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Mercoledì 04 Ottobre 2017 ore 10:00
AULA, Seduta 864 - Sì alla Nota di aggiornamento al Def 2017, approvate risoluzioni
Resoconto stenografico
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Nella parte pomeridiana della seduta ha avuto luogo l’esame della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2017 (Doc. LVII, n. 5-bis), al termine del quale la Camera ha approvato, a maggioranza assoluta, la risoluzione Marchi, Tancredi, Tabacci e Monchiero n. 6-00349 , riferita alla relazione presentata ai sensi dell’articolo 6, comma 5, della legge n. 243 del 2012; è stata inoltre approvata la risoluzione Marchi, Tancredi, Tabacci, Monchiero n. 6-00350, riferita alla Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2017, con conseguente preclusione delle restanti risoluzioni presentate.
Nella parte antimeridiana della seduta la Camera ha esaminato le mozioni concernenti la candidatura di Milano quale sede dell'Agenzia europea per i medicinali ed ha approvato la mozione Quartapelle Procopio, Gelmini, Laforgia, Lupi, Rondini, Abrignani, Marazziti, La Russa, Pisicchio, Monchiero, Alfreider, Locatelli, Binetti ed altri n. 1-01714 (Ulteriore nuova formulazione), la mozione Grillo ed altri n. 1-01719, nel testo riformulato, e la mozione Daniele Farina ed altri n. 1-01720, limitatamente alla premessa e al primo capoverso del dispositivo; ha respinto il secondo capoverso della mozione Daniele Farina ed altri n. 1-01720; ha approvato la mozione Vargiu ed altri n. 1-01721.
Alle ore 15 ha avuto luogo lo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata, trasmesse in diretta televisiva, sui seguenti argomenti:
Iniziative volte alla revisione delle modalità di selezione del personale presso l’Anpal servizi spa, anche alla luce degli esiti della più recente procedura concorsuale – (PIZZOLANTE -AP-CpE-NCD); Interventi a tutela dei livelli occupazionali della società SDA express courier – (RAMPELLI - FdI-AN); Intendimenti circa l’annullamento del concorso per la nomina a vice ispettore della Polizia di Stato, a seguito delle numerose anomalie emerse nello svolgimento delle prove (ANDREA MAESTRI - SI-SEL-POS); Iniziative di competenza in relazione al ruolo del presidente dell’Automobil Club Italia nell’ambito delle federezioni sportive – CAPELLI - DeS-CD); Iniziative di competenza volte a costituire un’unica forza di polizia ambientale sul territorio nazionale, anche valorizzando l’esperienza già svolta dal Corpo forestale dello Sato - FABRIZIO DI STEFANO - FI-PdL); Iniziative politico-diplomatiche in relazione all’azione del Governo spagnolo nelle vicende in atto in Catalogna – FEDRIGA - LNA); Iniziative, anche in ambito europeo, per la ripresa del dialogo politico tra il Governo della Comunità autonoma catalana e il Governo centrale di Madrid – (PIRAS - MDP); Chiarimenti in ordine ai rapporti diplomatici tra Italia ed Egitto in relazione alla detenzione del consulente legale egiziano della famiglia Regeni e a presunte attività di spionaggio ai danni di attivisti egiziani di Euromed Rights – (LOCATELLI Misto-PSI-PLI); Iniziative, in particolare in ambito internazionale, per l’accertamento della verità sulla tragica uccisione di Giulio Regeni – (QUARTAPELLE PROCOPIO - PD); Chiarimenti in ordine all’atto di nomina del nuovo commissario straordinario per la ricostruzione nei territori interessati dagli eventi sismici verificatisi a partire dall’agosto 2016 – (DADONE - M5S).
Per il Governo sono intervenuti: il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Giuliano Poletti; il Ministro dell’Interno, Marco Minniti; il Ministro dello sport, Luca Lotti; il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina; il Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Angelino Alfano e la Ministra per i Rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiaro.
Nella parte antimeridiana della seduta la Camera ha esaminato le mozioni concernenti la candidatura di Milano quale sede dell'Agenzia europea per i medicinali ed ha approvato la mozione Quartapelle Procopio, Gelmini, Laforgia, Lupi, Rondini, Abrignani, Marazziti, La Russa, Pisicchio, Monchiero, Alfreider, Locatelli, Binetti ed altri n. 1-01714 (Ulteriore nuova formulazione), la mozione Grillo ed altri n. 1-01719, nel testo riformulato, e la mozione Daniele Farina ed altri n. 1-01720, limitatamente alla premessa e al primo capoverso del dispositivo; ha respinto il secondo capoverso della mozione Daniele Farina ed altri n. 1-01720; ha approvato la mozione Vargiu ed altri n. 1-01721.
Alle ore 15 ha avuto luogo lo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata, trasmesse in diretta televisiva, sui seguenti argomenti:
Iniziative volte alla revisione delle modalità di selezione del personale presso l’Anpal servizi spa, anche alla luce degli esiti della più recente procedura concorsuale – (PIZZOLANTE -AP-CpE-NCD); Interventi a tutela dei livelli occupazionali della società SDA express courier – (RAMPELLI - FdI-AN); Intendimenti circa l’annullamento del concorso per la nomina a vice ispettore della Polizia di Stato, a seguito delle numerose anomalie emerse nello svolgimento delle prove (ANDREA MAESTRI - SI-SEL-POS); Iniziative di competenza in relazione al ruolo del presidente dell’Automobil Club Italia nell’ambito delle federezioni sportive – CAPELLI - DeS-CD); Iniziative di competenza volte a costituire un’unica forza di polizia ambientale sul territorio nazionale, anche valorizzando l’esperienza già svolta dal Corpo forestale dello Sato - FABRIZIO DI STEFANO - FI-PdL); Iniziative politico-diplomatiche in relazione all’azione del Governo spagnolo nelle vicende in atto in Catalogna – FEDRIGA - LNA); Iniziative, anche in ambito europeo, per la ripresa del dialogo politico tra il Governo della Comunità autonoma catalana e il Governo centrale di Madrid – (PIRAS - MDP); Chiarimenti in ordine ai rapporti diplomatici tra Italia ed Egitto in relazione alla detenzione del consulente legale egiziano della famiglia Regeni e a presunte attività di spionaggio ai danni di attivisti egiziani di Euromed Rights – (LOCATELLI Misto-PSI-PLI); Iniziative, in particolare in ambito internazionale, per l’accertamento della verità sulla tragica uccisione di Giulio Regeni – (QUARTAPELLE PROCOPIO - PD); Chiarimenti in ordine all’atto di nomina del nuovo commissario straordinario per la ricostruzione nei territori interessati dagli eventi sismici verificatisi a partire dall’agosto 2016 – (DADONE - M5S).
Per il Governo sono intervenuti: il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Giuliano Poletti; il Ministro dell’Interno, Marco Minniti; il Ministro dello sport, Luca Lotti; il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina; il Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Angelino Alfano e la Ministra per i Rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiaro.
XVII LEGISLATURA
864^ SEDUTA PUBBLICA
Mercoledì 4 ottobre 2017 - Ore 10
1. Discussione delle mozioni Quartapelle Procopio, Laforgia, Lupi, Abrignani, Marazziti, La Russa, Pisicchio, Monchiero, Alfreider, Locatelli, Binetti ed altri n. 1-01714, Rondini ed altri n. 1-01715, Gelmini ed altri n. 1-01718, Grillo ed altri n. 1-01719 e Daniele Farina ed altri n. 1-01720 concernenti la candidatura di Milano quale sede dell'Agenzia europea per i medicinali (vedi allegato).
(ore 15)
2. Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata (vedi allegato).
(ore 16,30)
3. Esame della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2017. (Doc. LVII, n. 5-bis)
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- Lettura Verbale
- Missioni
- Discussione delle mozioni Quartapelle Procopio, Laforgia, Lupi, Abrignani, Marazziti, La Russa, Pisicchio, Monchiero, Alfreider, Locatelli, Binetti ed altri n. 1-01714, Rondini ed altri n. 1-01715, Gelmini ed altri n. 1-01718, Grillo ed altri n. 1-01719 e Daniele Farina ed altri n. 1-01720 concernenti la candidatura di Milano quale sede dell'Agenzia europea per i medicinali
- Svolgimento
- Discussione sulle linee generali
- Vice Presidente BALDELLI Simone
- Deputata CARNEVALI Elena (PARTITO DEMOCRATICO)
- Deputato SQUERI Luca (FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE)
- Deputata GRILLO Giulia (MOVIMENTO 5 STELLE)
- Deputato BORDO Franco (ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA)
- Deputato CASATI Ezio Primo (PARTITO DEMOCRATICO)
- Deputata BINETTI Paola (MISTO)
- Deputato VARGIU Pierpaolo (MISTO)
- Vice Presidente BALDELLI Simone
- Discussione sulle linee generali
- Svolgimento
- La seduta, sospesa alle 10,45, è ripresa alle 11,05.
- Preavviso di votazioni
- Si riprende la discussione
- Discussione delle mozioni Quartapelle Procopio, Laforgia, Lupi, Abrignani, Marazziti, La Russa, Pisicchio, Monchiero, Alfreider, Locatelli, Binetti ed altri n. 1-01714, Rondini ed altri n. 1-01715, Gelmini ed altri n. 1-01718, Grillo ed altri n. 1-01719 e Daniele Farina ed altri n. 1-01720 concernenti la candidatura di Milano quale sede dell'Agenzia europea per i medicinali
- Ripresa esame
- Intervento e parere del Governo
- Dichiarazioni di voto
- Vice Presidente BALDELLI Simone
- Deputata LOCATELLI Pia Elda (MISTO)
- Deputata BINETTI Paola (MISTO)
- Deputato VARGIU Pierpaolo (MISTO)
- Deputato MONCHIERO Giovanni (MISTO)
- Deputato MARAZZITI Mario (DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO)
- Deputato ABRIGNANI Ignazio (SCELTA CIVICA-ALA PER LA COSTITUENTE LIBERALE E POPOLARE-MAIE)
- Deputato FARINA Daniele (SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE)
- Deputato RONDINI Marco (LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI)
- Deputato VIGNALI Raffaello (ALTERNATIVA POPOLARE-CENTRISTI PER L'EUROPA-NCD)
- Deputato BORDO Franco (ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA)
- Deputata GELMINI Mariastella (FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE)
- Deputata GRILLO Giulia (MOVIMENTO 5 STELLE)
- Deputata QUARTAPELLE PROCOPIO Lia (PARTITO DEMOCRATICO)
- Votazione Mozioni
- Discussione delle mozioni Quartapelle Procopio, Laforgia, Lupi, Abrignani, Marazziti, La Russa, Pisicchio, Monchiero, Alfreider, Locatelli, Binetti ed altri n. 1-01714, Rondini ed altri n. 1-01715, Gelmini ed altri n. 1-01718, Grillo ed altri n. 1-01719 e Daniele Farina ed altri n. 1-01720 concernenti la candidatura di Milano quale sede dell'Agenzia europea per i medicinali
- La seduta e' sospesa, riprenderà alle 15
- Interrogazioni a risposta immediata (Svolgimento)
- Iniziative volte alla revisione delle modalità di selezione del personale presso l'Anpal servizi spa, anche alla luce degli esiti della più recente procedura concorsuale – n. 3-03282
- Interventi a tutela dei livelli occupazionali della società SDA express courier – n. 3-03283
- Intendimenti circa l'annullamento del concorso per la nomina a vice ispettore della Polizia di Stato, a seguito delle numerose anomalie emerse nello svolgimento delle prove – n. 3-03284
- Iniziative di competenza in relazione al ruolo del presidente dell'Automobil club d'Italia nell'ambito delle federazioni sportive - n. 3-03285
- Iniziative di competenza volte a costituire un'unica forza di polizia ambientale sul territorio nazionale, anche valorizzando l'esperienza già svolta dal Corpo forestale dello Stato – n. 3-03286
- Iniziative politico-diplomatiche in relazione all'azione del Governo spagnolo nelle vicende in atto in Catalogna – n. 3-03287
- Iniziative, anche in ambito europeo, per la ripresa del dialogo politico tra il Governo della Comunità autonoma catalana e il Governo centrale di Madrid – n. 3-03288
- Chiarimenti in ordine ai rapporti diplomatici tra Italia ed Egitto in relazione alla detenzione del consulente legale egiziano della famiglia Regeni e a presunte attività di spionaggio ai danni di attivisti egiziani di Euromed Rights – n. 3-03289
- Iniziative, in particolare in ambito internazionale, per l'accertamento della verità sulla tragica uccisione di Giulio Regeni – 3-03290
- Chiarimenti in ordine all'atto di nomina del nuovo commissario straordinario per la ricostruzione nei territori interessati dagli eventi sismici verificatisi a partire dall'agosto 2016 – n. 3-03291
- La seduta, sospesa alle 16,05, è ripresa alle 16,30.
- Missioni (Alla ripresa pomeridiana)
- Esame della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2017.(Doc. LVII, n. 5-bis)
- Svolgimento
- Esame nota aggiornamento: Doc. LVII, n. 5-bis
- Discussione Doc. LVII, n. 5-bis
- Vice Presidente SERENI Marina
- Deputata RUBINATO Simonetta (PARTITO DEMOCRATICO)
- Deputata LOCATELLI Pia Elda (MISTO)
- Deputato BUTTIGLIONE Rocco (MISTO)
- Deputato LATRONICO Cosimo (MISTO)
- Deputato MOLEA Bruno (MISTO)
- Deputato SEGONI Samuele (MISTO)
- Deputato RAMPELLI Fabio (FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE)
- Deputato TABACCI Bruno (DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO)
- Deputato AUCI Ernesto (SCELTA CIVICA-ALA PER LA COSTITUENTE LIBERALE E POPOLARE-MAIE)
- Deputato FASSINA Stefano (SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE)
- Deputata SALTAMARTINI Barbara (LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI)
- Deputato TANCREDI Paolo (ALTERNATIVA POPOLARE-CENTRISTI PER L'EUROPA-NCD)
- Deputato LAFORGIA Francesco (ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA)
- Deputato PALESE Rocco (FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE)
- Deputata CASTELLI Laura (MOVIMENTO 5 STELLE)
- Deputato MARCHI Maino (PARTITO DEMOCRATICO)
- Annunzio di risoluzioni - Doc. LVII, n. 5-bis
- Replica e parere del Governo - Doc. LVII, n. 5-bis
- Votazione risoluzioni
- Svolgimento
- Interventi di fine seduta
- Ordine del giorno della prossima seduta
PRESIDENTE. La seduta è aperta.
GIOVANNI SANGA, legge il processo verbale della seduta di ieri.
PRESIDENTE. Se non vi sono osservazioni, il processo verbale si intende approvato.
PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Alfreider, Amici, Michele Bordo, Matteo Bragantini, Bratti, Capelli, Dambruoso, Dellai, Epifani, Gregorio Fontana, Fontanelli, Fraccaro, Giachetti, Guerra, Locatelli, Manciulli, Mannino, Marazziti, Marcon, Pannarale, Pisicchio, Portas, Ravetto, Realacci, Rossomando, Schullian, Sottanelli, Tabacci e Valeria Valente sono in missione a decorrere dalla seduta odierna.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione delle mozioni Quartapelle Procopio, Laforgia, Lupi, Abrignani, Marazziti, La Russa, Pisicchio, Monchiero, Alfreider, Locatelli, Binetti ed altri n. 1-01714 Rondini ed altri n. 1-01715, Gelmini ed altri n. 1-01718, Grillo ed altri n. 1-01719 e Daniele Farina ed altri n. 1-01720 concernenti la candidatura di Milano quale sede dell'Agenzia europea per i medicinali.
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.
ELENA CARNEVALI. Grazie, signor Presidente, sottosegretaria, onorevole colleghi. Oggi ci accingiamo, dopo il voto unanime al Senato, a sollecitare in quest'Aula un'opportunità, una grande occasione per il nostro Paese, ovvero la possibilità che l'Agenzia europea del farmaco (EMA) possa giungere in Italia e, nello specifico, a Milano; un'occasione frutto del di separazione della Gran Bretagna dall'Unione europea nel giugno del 2016, che, tra i diversi effetti, ha posto, tra i Paesi membri dell'Unione europea, il tema della ricollocazione di due importanti e strategici uffici: l'EBA e appunto l'EMA; una opportunità, che il nostro Paese ha dimostrato molto concretamente di voler cogliere, a partire dall'iniziativa convinta e decisa del Governo e dalla collaborazione istituzionale che si è da subito sinergicamente mossa per giungere a questo prestigioso obiettivo.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'onorevole Luca Squeri, che illustra anche la mozione Gelmini ed altri n. 1-01718, di cui è cofirmatario. Ne ha facoltà.
LUCA SQUERI. Grazie, Presidente, onorevoli colleghi. Con la mozione all'ordine del giorno oggi affrontiamo quello che è una grande opportunità per il nostro Paese.
PRESIDENTE. È iscritta a parlare l'onorevole Grillo, che illustrerà anche la sua mozione n. 1-01719. Ne ha facoltà.
GIULIA GRILLO. Grazie Presidente. Sottosegretario buongiorno, la ringrazio per essere presente qui oggi, visto che lei ascolta sempre con grande attenzione anche le istanze dell'opposizione. Io credo che il Parlamento debba svolgere il suo ruolo nel pieno svolgimento delle sue funzioni naturalmente, quindi, a mio avviso, limitarsi a impegnare il Governo rispetto a qualcosa che già ci risulta stia facendo, e stia facendo anche bene, ci sembra un po' pochino. Come lei sa noi abbiamo previsto degli impegni che puntano a degli obiettivi che non sono il mero sostegno alla candidatura, nel senso di un'azione che già il Governo sta portando avanti, poiché la mozione è questo, la mozione un'indicazione politica che dà il Parlamento al Governo. Il Governo si sta già muovendo e quindi abbiamo dato altre indicazioni politiche. Indicazioni che puntano su aspetti su cui il MoVimento Cinquestelle ha sempre combattuto tantissimo, ne ha fatto proprio una bandiera di battaglia. Quindi, indicazioni che puntano sulla trasparenza, sull'assenza di conflitti di interesse, sulla trasparenza delle risorse pubbliche che vengono utilizzate.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'onorevole Franco Bordo. Ne ha facoltà.
FRANCO BORDO. Grazie, Presidente. La mozione chiede al Governo di impegnarsi con tutti i mezzi a propria disposizione affinché l'obiettivo di portare a Milano la sede dell'Agenzia europea del farmaco abbia successo. Cosa si chiede? Chiediamo che l'Italia, come sistema Paese, faccia la propria parte presso la Commissione europea affinché, dopo la Brexit, l'Agenzia europea del farmaco possa trovare sede nel nostro Paese.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'onorevole Casati. Ne ha facoltà.
EZIO PRIMO CASATI. Grazie, signor Presidente, buongiorno alla sottosegretaria, colleghi, stiamo parlando di un'occasione per questo Paese e, in particolare, per un territorio, ma voglio sottolineare il fatto che, se EMA arriva a Milano, arriva in Italia.
PRESIDENTE. È iscritta a parlare l'onorevole Binetti. Ne ha facoltà.
PAOLA BINETTI. Nel pochissimo tempo a disposizione voglio…
PRESIDENTE. Le consiglio di usarlo al meglio perché ha a disposizione un minuto.
PAOLA BINETTI. Grazie, Presidente, dicevo, voglio sottolineare che se Milano merita questa candidatura, la merita in virtù di un lavoro che da anni viene fatto nelle sue imprese, nelle sue aziende, nella qualità scientifica e tecnologica del lavoro che viene fatto nelle sue università che hanno totalizzato una quantità e una qualità di lavori scientifici di primo ordine. Voglio dire che questa è la storia di una città, la storia di una provincia, la storia di una regione, ed è questo quello che interessa in questo momento segnalare in questa sede, perché ci sono posti in Italia in cui l'eccellenza è di casa. Quando poi si presenta l'opportunità internazionale diventa facile candidare queste città, candidare queste province e, a mio avviso, questo è l'appello importante che oggi bisogna fare anche a livello più alto perché investimenti per la ricerca e investimenti per la formazione vengano fatti in modo qualitativamente importante anche in altre regioni. Noi ci auguriamo davvero che la sede dell'EMA possa essere a Milano: ce lo auguriamo perché costituisce un punto di unificazione scientifica internazionale, un punto di occupazione altrettanto interessante in un momento in cui la crisi è ancora in atto - è indubbio come fatto - e ce lo auguriamo per il prestigio stesso del Paese.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'onorevole Vargiu. Ne ha facoltà.
PIERPAOLO VARGIU. Grazie, Presidente. Anche noi abbiamo presentato la mozione n. 1-01721 perché intendiamo sostenere in tutti i modi possibili lo sforzo che il Governo sta facendo presso le autorità europee per ottenere che Milano possa essere la sede dell'EMA. Siamo convinti che la candidatura di Milano abbia tutte le carte in regola per poter essere davvero premiata, non soltanto perché Milano risponde, dal nostro punto di vista, in modo ottimale ai criteri che l'Unione Europea ha fissato affinché una città possa essere candidata quale sede dell'Agenzia europea del farmaco, ma perché pensiamo che il nostro Paese sia in grado di ospitarne degnamente la sede e soprattutto di costruire, intorno all'opportunità che viene offerta dalla presenza dell'EMA in Italia, una rete che valorizzi la presenza dell'EMA e aiuti il tessuto infrastrutturale nel settore farmaceutico e nel settore della ricerca del nostro Paese.
PRESIDENTE. Non vi sono altri iscritti a parlare e pertanto dichiaro chiusa la discussione sulle linee generali.
PRESIDENTE. Poiché nel corso della seduta potranno aver luogo votazioni mediante procedimento elettronico, decorrono da questo momento i termini di preavviso di cinque e venti minuti previsti dall'articolo 49, comma 5, del Regolamento.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare la sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Sesa Amici, che esprimerà altresì il parere sulle mozioni all'ordine del giorno.
SESA AMICI,. Presidente, mi permetto di sottolineare, anche a nome del Governo, il fatto che, dopo il voto già espresso dal Senato, anche la Camera oggi ha avviato una discussione che, per i toni, ma anche e soprattutto per la sostanza con la quale i colleghi hanno illustrato le rispettive mozioni, ha colto un punto che credo sia importante, non solo per questo Paese, per il sistema Italia; ma ha soprattutto dimostrato in questa occasione la capacità di mettere insieme istituzioni diverse, dentro l'unitarietà dello Stato, e di averle valorizzate tutte insieme.
PRESIDENTE. Prima c'è la mozione Grillo ed altri n. 1-01719.
SESA AMICI,. Per la mozione Grillo ed altri n. 1-01719, come è avvenuto al Senato, il parere è ovviamente favorevole su tutte le premesse, quindi è un giudizio unitario; chiedo solo una riformulazione alla collega Grillo, così come è avvenuto anche al Senato, che il secondo impegno termini dopo “in ogni caso ulteriori costruzioni di nuovi immobili”. Finire qui, perché l'elemento successivo indica una finalità che non attiene esattamente all'argomento, quindi chiederei che poi tutta l'altra parte venga abolita. Per il resto tutti i pareri sono favorevoli.
PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni di voto.
PIA ELDA LOCATELLI. Signor Presidente, ci sono mille ragioni per sostenere la candidatura…
PRESIDENTE. Mi perdoni, onorevole Locatelli. Se mi permette io approfitto per salutare studenti ed insegnanti dell'Istituto comprensivo “Giovanni Pierluigi da Palestrina”, in provincia di Roma, che assistono ai nostri lavori dalla tribuna .
PIA ELDA LOCATELLI. Grazie, signor Presidente.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Binetti. Ne ha facoltà.
PAOLA BINETTI. Che l'EMA a Milano sia una grande opportunità per il Paese è evidente anche da tutti gli interventi che oggi abbiamo ascoltato. È evidente, anche da questo sforzo, che non si vedeva da tempo, di fare convergere tante mozioni diverse in un'unica mozione unitaria, comprese forze che abitualmente non dialogano tra di loro, ma che hanno avvertito, in questo, l'esigenza profonda di dare una testimonianza personale, che stiamo combattendo una battaglia positiva per lo sviluppo dell'intero Paese.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Vargiu. Ne ha facoltà.
PIERPAOLO VARGIU. Grazie Presidente. Inizio intanto con l'accettare la riformulazione che il Governo ha proposto per la nostra mozione. Anzi, se in politica si utilizzasse il modo di scusarsi, senz'altro lo farei, perché ha perfettamente ragione il Governo, nel sottolineare che sensibilità avrebbe voluto che si riconoscesse, anche nel dispositivo dell'impegno, ciò che sinora ha fatto il Governo in maniera compiuta, per portare a Milano la sede dell'EMA.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Monchiero. Ne ha facoltà.
GIOVANNI MONCHIERO. Grazie, Presidente. Credo che non ci sia moltissimo da aggiungere alle considerazioni svolte, sia in discussione generale, sia dal rappresentante del Governo, sia dai colleghi già intervenuti successivamente.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Marazziti. Ne ha facoltà.
MARIO MARAZZITI. Grazie, Presidente. Il nostro gruppo, Democrazia Solidale-Centro Democratico, non è intervenuto in discussione generale, per cui volevo entrare almeno nei punti principali che ci fanno dire che un forte impegno del Governo a tutti i livelli nei prossimi due mesi decisivi, perché l'EMA possa, dopo la Brexit, vedere il trasferimento di tutta la sua attività a Milano, è per noi una forte priorità, perché riteniamo che l'EMA possa essere non solo un sigillo a un settore come quello farmaceutico che, davvero, oggi è il secondo d'Europa per produzione - circa il 19 per cento di tutta la produzione europea viene da aziende italiane o collocate in Italia -, ma anche perché è il settore che, per addetto, ha più produttività, anche di più che i primi, cioè i nostri amici tedeschi.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Abrignani. Ne ha facoltà.
IGNAZIO ABRIGNANI. Grazie, Presidente, onorevoli colleghi. Se, da una parte, l'uscita del Regno Unito dall'Unione europea risulta essere, per noi europeisti, un'importante battuta di arresto nel processo di integrazione comunitaria, dall'altro lato può rappresentare l'inizio di un nuovo percorso per gli Stati membri e, in particolare, per l'Italia.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Daniele Farina. Ne ha facoltà.
DANIELE FARINA. Grazie Presidente. Noi condividiamo gli intenti, lo spirito della mozione dell'entusiasmo: quello per intenderci che dalla collega Quartapelle arriva fino al collega La Russa, al fine di ottenere per Milano e per l'Italia la nuova sede dell'Agenzia europea per i medicinali. La discussione generale su questi provvedimenti, su queste mozioni, queste nostre dichiarazioni di voto, e precedentemente il lavoro del Senato, hanno bene evidenziato come Milano-Lombardia sia un grande distretto per la formazione e la ricerca, un territorio saldamente infrastrutturato, tutte condizioni richieste e che, a nostro avviso, sono pienamente soddisfatte. È stato anche evidenziato come Milano-Lombardia detenga una quota importante in termini di occupati, in termini di fatturato, di quei 30 miliardi che vale la produzione farmaceutica italiana, in larga parte, come è stato ricordato, 22 miliardi, destinati all'esportazione, quindi un terzo del fatturato italiano. Qui stiamo parlando ovviamente di quantità, di fattori di attrazione. Non ci siamo infatti lamentati se in vista, in virtù, verso questo obiettivo condiviso, operiamo lo sfratto dell'assemblea, del parlamentino lombardo, il consiglio regionale Lombardia, dal Pirellone di Giò Ponti, ci sembra un prezzo tutto sommato modesto; l'EMA val bene una messa e di questi tempi credo che nessun cittadino ne avrà a che dire.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Rondini. Ne ha facoltà.
MARCO RONDINI. Grazie Presidente. Crediamo, a ragione, che i criteri dettati per la candidatura ad ospitare EMA a Milano siano ampiamente rispettati: la rapidità con cui la nuova sede può essere operativa, l'accessibilità, la presenza di scuole internazionali, l'accesso al mercato del lavoro e ai servizi medici e sociali per i figli e i dei dipendenti, la garanzia della continuità dell'attività e il fattore geografico.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Vignali. Ne ha facoltà.
RAFFAELLO VIGNALI. Grazie, Presidente. Milano è indubbiamente la sede ideale per l'EMA, e lo è per tantissime ragioni; molte sono state dette. Intanto, è una città pienamente europea, e non solo per la sua localizzazione, ma anche per la sua cultura e la sua storia, e non solo del passato, ma anche del presente. È una città viva, laboriosa, che sa guardare al futuro con fiducia, perché consapevole di tutto il positivo che c'è; e lo ha dimostrato anche nei decenni scorsi, nel dopo Tangentopoli. Non so quali altre città si sarebbero piegate dopo tutti quei fatti che sono successi e quante, invece, avrebbero saputo reagire come ha reagito Milano, con una trasformazione urbanistica straordinaria, con la nascita di nuovi centri di ricerca, con la nuova nascita di strutture sanitarie di eccellenza, e si potrebbe andare molto in lungo con questo elenco.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Franco Bordo. Ne ha facoltà.
FRANCO BORDO. Signor Presidente, colleghi, dobbiamo impegnarci fino in fondo per supportare la candidatura di Milano a ospitare l'Agenzia europea del farmaco e non solo perché Milano ha le migliori caratteristiche e potenzialità per ospitare tale struttura, ma soprattutto perché credo che sia davvero una scelta corretta e strategica dal punto di vista economico e politico per tutto il Paese, la migliore che l'Italia possa portare avanti in questi mesi in Europa.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Gelmini. Ne ha facoltà.
MARIASTELLA GELMINI. Grazie, Presidente. Con le mozioni che ci apprestiamo a votare stiamo compiendo un atto importante, non tanto e non solo per Milano e per la Lombardia, ma per il Paese.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Giulia Grillo. Ne ha facoltà.
GIULIA GRILLO. Sottosegretario, come vede le attese da parte di questo Parlamento sulla serietà della candidatura dell'Italia con Milano sono moltissime.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Quartapelle Procopio. Ne ha facoltà.
LIA QUARTAPELLE PROCOPIO. Presidente, oggi abbiamo l'opportunità di lanciare un segnale politico chiaro al Paese e ai nostri europei e cioè che, quando si tratta di difendere l'interesse dell'Italia, siamo capaci di un'azione unitaria e condivisa. Mancano poche settimane all'avvio di una campagna elettorale, che non sarà semplice, eppure, per una volta, siamo in grado di riconoscere che la competizione politica presenta alcune volte delle sfide che richiedono l'azione di tutte le forze politiche e di tutte le istituzioni.
PRESIDENTE. Sono così esaurite le dichiarazioni di voto.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca lo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata, alle quali risponderanno il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali, il Ministro dell'Interno, il Ministro per lo Sport, il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, il Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale e la Ministra per i Rapporti con il Parlamento.
PRESIDENTE. Passiamo alla prima interrogazione all'ordine del giorno Pizzolante n. 3-03282. Il deputato Pizzolante ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-03282 per un minuto.
SERGIO PIZZOLANTE. Grazie Presidente. Ministro la interrogo sui criteri di selezione per gli incarichi presso Anpal, che sono stati basati quasi esclusivamente sui colloqui e sullo dei lasciando amplissimi margini di discrezionalità alle commissioni, fra l'altro commissioni che giudicano in maniera diversa. Questo ha prodotto centinaia di richieste di accesso agli atti, centinaia di richieste, l'esclusione di lavoratori con molti anni di lavoro presso l'azienda, risultati addirittura non idonei a funzioni che svolgono lungamente presso l'azienda. Commissioni che adottano criteri diversi tra di loro, tutti basati sul colloquio orale. Chiedo al Ministro cosa intenda fare il Ministero per correggere questi criteri di selezione o per invitare l'Anpal a correggere questi criteri di selezione.
PRESIDENTE. Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Giuliano Poletti, ha facoltà di rispondere, per tre minuti.
GIULIANO POLETTI,. Grazie Presidente. Grazie onorevole, Anpal servizi, già Italia lavoro, è una società dell'Agenzia nazionale delle politiche attive del lavoro che detiene l'intero capitale sociale a seguito del trasferimento delle quote azionarie possedute dal Ministero dell'economia e delle finanze, ai sensi del decreto legislativo n. 150 del 2015. Nello specifico, Anpal su questo tema ha fornito le informazioni che vado ad illustrare e ribadisco che il Ministero del lavoro ha una funzione di vigilanza e di controllo che esercita e eserciterà con puntualità.
PRESIDENTE. Il deputato Pizzolante ha facoltà di replicare.
SERGIO PIZZOLANTE. Ministro, come le ho detto, ci sono centinaia di richieste di accesso agli atti, quindi non è una questione che riguarda qualche decina di lavoratori. Tutte le organizzazioni sindacali sono sul piede di guerra e hanno aperto una vertenza, con note anche molto dure sui criteri di selezione. Le commissioni utilizzano un criterio prevalente, quasi assoluto, che è quello del colloquio, quindi con margini di discrezionalità amplissimi. Tra l'altro, l'uso di questi margini è differente da una commissione all'altra. Alcuni lavoratori, che svolgono funzioni da anni, sono stati considerati non idonei a svolgere quelle stesse funzioni che svolgono da anni, quindi non vi è alcuna questione di programmi nuovi. Lei lo ha detto con chiarezza, queste sono informazioni che le ha fornito Anpal, ma sono informazioni non del tutto condivisibili. Lei ha detto che si riserva la possibilità di esercitare con puntualità le sue funzioni di vigilanza. La invito a farlo con determinazione e puntualità.
PRESIDENTE. Il deputato Walter Rizzetto ha facoltà di illustrare l'interrogazione Rampelli ed altri n. 3-03283 di cui è cofirmatario, per un minuto.
WALTER RIZZETTO. Grazie Presidente, buongiorno Ministro. Come scritto nella nostra interrogazione, a partire dal 2009 ha conseguito, e questo lo si evince dal bilancio, risultati negativi nel bilancio stesso. Nonostante le varie rassicurazioni da parte dell'azienda rispetto agli eventuali impatti negativi in termini occupazionali, la crisi è perdurata, sino ad arrivare a una completa paralisi dell'attività, imposta, di fatto, dalle organizzazioni sindacali attraverso il blocco completo di quattro Milano, Roma, Bologna e Piacenza. Quest'ultimo aspetto ha messo di fatto in crisi enorme l'azienda, mettendola quasi in ginocchio, determinando, quindi, il crollo delle commesse, perché i lavoratori non entravano e non uscivano più dall'azienda, e quindi di fatturato, chiaramente perdendo anche credibilità nei confronti dei fornitori e dei clienti. Vorremmo capire in che modo intenda intervenire per tutelare i livelli occupazionali.
PRESIDENTE. Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Giuliano Poletti, ha facoltà di rispondere.
GIULIANO POLETTI,. Grazie Presidente, grazie onorevole. Con riferimento all'atto parlamentare che concerne la salvaguardia dei livelli occupazionali della società passo ad illustrare le nostre considerazioni. Quest'azienda, presso il sito aziendale dell' di Milano, si avvale delle prestazioni di un fornitore, Consorzio Progresso Logistico, che impiegava per l'esecuzione del servizio circa 350 lavoratori dipendenti da cooperative socie del consorzio medesimo e quasi tutti iscritti ai sindacati di base Sol Cobas e Si Cobas.
PRESIDENTE. Il deputato Rizzetto ha facoltà di replicare.
WALTER RIZZETTO. Grazie Presidente, grazie Ministro per la risposta, al solito rassicurante. Ministro, penso, a differenza di altri, che il sindacato molto spesso, pur con tutti i suoi punti di caduta, negli ultimi anni, soprattutto negli ultimi anni, in seno a questa crisi perdurante, abbia contribuito, perlomeno mediaticamente, sicuramente a tenere alta l'attenzione sul problema dei livelli occupazionali. Occupazioni piuttosto che sbarramenti sono tutte azioni forti che il sindacato ha fatto per poter far emergere, evidentemente, un problema. L'altro problema, però, è che, rispetto a quella che prima abbiamo chiamato perdurante e attuale situazione di crisi, ci sono delle notizie rispetto al fatto che l'azienda potrebbe aprire la procedura di licenziamento, come lei sa, n. 223 del 1991. Oltre a questo, ci chiediamo perché dinanzi a scene - tutti le abbiamo viste, spero e confido, purtroppo - di vera e propria guerriglia urbana, non siano in quel caso intervenute le forze dell'ordine. Ora, al netto di questi due fatti, che sono assunti secondo noi, rispetto al tema trattato, mi fa piacere che il Ministero, che lei Ministro, valuti con attenzione ogni azione che quest'azienda potrebbe o non potrebbe andare a fare, anche, rinnovo, rispetto alla legge da noi prima citata, perché ricordo che l'azienda in oggetto ha circa 9 mila lavoratori e gli esiti di una procedura di licenziamento collettivo, licenziamento collettivo votato dal suo Governo e dalla vostra maggioranza, lo ricordo sempre, potrebbero portare a degli esiti assolutamente disastrosi per migliaia di famiglie. Quindi, Ministro, confidiamo in un suo impegno importante.
PRESIDENTE. Il deputato Andrea Maestri ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-03284 per un minuto.
ANDREA MAESTRI. Signora Presidente, onorevole Ministro Minniti, non avremmo mai pensato di dover richiamare il Governo al rispetto dei principi di legalità, trasparenza e buon andamento dell'azione amministrativa proprio su un concorso per vice ispettore di Polizia, ma purtroppo il concorso interno a 1.400 posti, indetto nel 2013 e concluso solo quest'anno con la pubblicazione della graduatoria il 12 giugno, ci costringe a denunciare gravissime violazioni di cui si è ampiamente occupata anche la stampa: 1.400 elaborati ottengono lo stesso punteggio di 35/50, rivelando un'oggettiva anomalia statistica, molti elaborati contengono la fedele copiatura di interi testi già pubblicati, la rilettura di alcuni elaborati giudicati idonei svela imbarazzanti errori grammaticali, ma, soprattutto, gravissime carenze logico-giuridiche. Lo stesso Capo della Polizia Gabrielli, proprio ieri, incontrando alla scuola degli ispettori di Nettuno 600 candidati a diventare ispettori di Polizia, ha detto che il concorso è stato fatto in maniera scorretta e irregolare. Come intendete comportarvi?
PRESIDENTE. Il Ministro dell'Interno, Marco Minniti, ha facoltà di rispondere.
MARCO MINNITI,. Signora Presidente, onorevoli deputati, il concorso interno oggetto dell'interrogazione è stato indetto con decreto del Capo della Polizia del 24 settembre 2013. La procedura ha visto la partecipazione di 12.884 candidati, 7 mila dei quali, superata la prova preliminare, sono stati ammessi a sostenere la prova scritta. Di questi, 2.128 sono stati ammessi a sostenere la prova orale, a seguito della quale 1.946 sono stati convocati per i successivi accertamenti attitudinali.
PRESIDENTE. La invito a concludere.
MARCO MINNITI,. Ho finito. La commissione di concorso ha tuttavia ritenuto che non sussistessero le condizioni di un riesame in autotutela, richiamando le favorevoli valutazioni del Consiglio di Stato in sede di ricorso straordinario a cui ho fatto in precedenza riferimento. La scelta dell'amministrazione dunque di non procede all'adozione di atti in via di autotutela compresi l'annullamento della prova scritta o dell'intera procedura concorsuale, che è stata portata a compimento con l'avvio dei vincitori del concorso al corso di formazione, trova dunque fondamento nell'attività amministrativa che ho descritto nonché nelle decisioni favorevoli intervenute sia sul versante dei ricorsi straordinari al Capo dello Stato sia in fase cautelare dinanzi al giudice amministrativo deputato ad assicurare le più ampie garanzie ai legittimi interessi dei ricorrenti.
PRESIDENTE. Il deputato Andrea Maestri ha facoltà di replicare.
ANDREA MAESTRI. Signora Presidente, devo rilevare l'assoluta inadeguatezza della risposta del Ministro. È lo stesso Capo della polizia Gabrielli non più tardi di ieri ad avere fatto affermazioni che credo non meritano un'interpretazione per la loro assoluta chiarezza: un concorso che è stato la saga di come non si fanno i concorsi, che ha portato discredito all'amministrazione, un pastrocchio che offende principalmente voi, dice il capo della polizia Gabrielli rivolgendosi ai futuri vice ispettori. Gabrielli aggiunge che questi vice ispettori dovrebbero avere l'esigenza di partecipare a concorsi e vincerli in una convinzione di assoluta correttezza e regolarità e, aggiunge Gabrielli, purtroppo questo non è avvenuto nel concorso di cui stiamo parlando. Signor Ministro, in questo caso l'esercizio dell'autotutela amministrativa per ripristinare la legalità della procedura era ed è doveroso: non si può andare dietro ai singoli contenziosi o al parere del Consiglio di Stato emesso in ordine ad un ricorso straordinario o a più ricorsi straordinari che evidentemente fanno storia a sé. Ci sono macroscopiche violazioni di legge, difetti di istruttoria che la stessa commissione Piantedosi ha certamente esaminato e rilevato e non si comprende perché rifiutiate l'accesso ai ricorrenti che lo hanno chiesto rispetto all'esito delle verifiche fatte da questa seconda commissione. C'è opacità, c'è mancanza di trasparenza, soprattutto non c'è la reale volontà di ripristinare la legalità soprattutto in un settore come questo che richiede assolutamente la necessità di ripristinare la credibilità delle istituzioni, la fiducia dei cittadini e la fiducia degli stessi poliziotti nei confronti delle loro istituzioni.
PRESIDENTE. L'onorevole Capelli ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-03285 per un minuto.
ROBERTO CAPELLI. Grazie, signor Presidente. Signor Ministro, la recente riconferma alla guida dell'ACI, l'Automobil Club d'Italia, del precedente presidente, l'ingegner Sticchi Damiani, mi ha ricordato di un'interrogazione - questione abbastanza triste da ricordare in quest'Aula - del giugno 2016 che presentai sulla galassia ACI.
PRESIDENTE. Il Ministro per lo Sport, Luca Lotti, ha facoltà di rispondere per tre minuti.
LUCA LOTTI,. Grazie, Presidente. Non ero a conoscenza delle altre interrogazioni, onorevole Capelli, però risponderò in questa sede per quanto di mia competenza, essendo la vigilanza dell'ACI ripartita tra la Presidenza del Consiglio, il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e il Ministero della Giustizia. Probabilmente le altre interrogazioni facevano riferimento anche agli altri Ministeri…
ROBERTO CAPELLI. Al Ministro Franceschini.
LUCA LOTTI,. Al Ministro Franceschini, quindi al Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo.
PRESIDENTE. Il deputato Capelli ha facoltà di replicare.
ROBERTO CAPELLI. Signor Ministro, continuo la lettura di quello che è omesso nella sua risposta e riprendo proprio il parere dell'ANAC. Sul punto, sull'incompatibilità e sulla inconferibilità, da ultimo occorre sottolineare che questa Autorità in due atti di segnalazione al Governo e al Parlamento - l'atto n. 4 del 2015 e, più di recente, il n. 1 del 2017 da lei riportato - abbia suggerito un intervento che eliminasse il riferimento alle deleghe gestionali ed estendesse le ipotesi di inconferibilità e di incompatibilità di cui al decreto legislativo n. 39 del 2013 agli amministratori degli enti e delle società di controllo pubblico, ovvero degli enti regolati e finanziati.
PRESIDENTE. Il deputato Fabrizio Di Stefano ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-03286 per un minuto.
FABRIZIO DI STEFANO. Presidente, in questo anno 2017 abbiamo visto bruciare per incendi, dolosi o meno, 101 mila ettari di territorio dalla nostra nazione: a fronte di un numero specifico di incendi poco diverso e poco superiore a quello dell'anno scorso, si è avuto invece un raddoppio dei territori interessati. È evidente che la soppressione del Corpo forestale dello Stato, dovuta al “decreto legislativo Madia”, ha di fatto depauperato il territorio di quella presenza vigile e costante che lo stesso Corpo forestale, oggi accorpato ai carabinieri, portava avanti.
PRESIDENTE. Il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, ha facoltà di rispondere, per tre minuti.
MAURIZIO MARTINA,. Signor Presidente, onorevoli deputati, desidero fare innanzitutto una doverosa premessa rispetto alle questioni poste.
PRESIDENTE. Il deputato Fabrizio Di Stefano ha facoltà di replicare, per due minuti.
FABRIZIO DI STEFANO. Presidente, è ovvio che non possiamo ritenerci soddisfatti, perché se è vero che è stata riportata una serie di cifre che mostrano l'intervento del Corpo dei carabinieri nello specifico, è altrettanto vero che quelle cifre poi non fanno da contraltare ad altre cifre, quelle che ho prima citato e che voglio ricordare. Quest'anno abbiamo avuto esattamente il doppio del numero di ettari coinvolto, e quindi mandato a fuoco, rispetto allo scorso anno, pur essendo il numero degli incendi, come numero specifico, quasi identico. È evidente che l'anno scorso gli interventi erano più rapidi, e quindi contenevano il danno: la rapidità a nostro avviso era data dal fatto che c'era un corpo che per formazione professionale, per storia e per posizionamento sul territorio era in grado di intervenire prima.
PRESIDENTE. Il deputato Guidesi ha facoltà di illustrare l'interrogazione Fedriga ed altri n. 3-03287 di cui è cofirmatario.
GUIDO GUIDESI. Presidente, signor Ministro, facciamo riferimento al referendum svoltosi in Catalogna domenica 1° ottobre: un referendum osteggiato, come nelle migliori dittature, dal Governo spagnolo, che non l'ha osteggiato dal punto di vista politico o dal punto di vista del dibattito da campagna elettorale, ma l'ha osteggiato utilizzando l'autorità giudiziaria, e addirittura utilizzando la forza attraverso la Guardia civile. Si contano sequestri, arresti, ma si contano soprattutto 844 feriti. Siamo per cui a chiedere a lei e al Governo italiano che tipo di attività politica e attività diplomatica ha intenzione di intraprendere il Governo italiano per tutelare il diritto pacifico e democratico all'autodeterminazione del popolo catalano.
PRESIDENTE. Il Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Angelino Alfano, ha facoltà di rispondere, per tre minuti.
ANGELINO ALFANO,. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il Governo segue con grande attenzione l'evolversi della situazione in Spagna e i seguiti delle tensioni di domenica scorsa. Il risultato evidente del voto appare essere una grave frattura sociale e politica creatasi all'interno di uno dei principali Paesi dell'Unione europea.
PRESIDENTE. L'onorevole Guidesi ha facoltà di replicare, per due minuti.
GUIDO GUIDESI. Ministro, noi invece auspichiamo un coinvolgimento da parte del Governo italiano, in ciò che sta succedendo tra Spagna e Catalogna. Lo auspichiamo perché la Spagna è un Paese che fa parte dell'Unione europea e quella situazione è una situazione da dittatura sudamericana. Auspichiamo che venga rispettato il diritto di un popolo ad autodeterminarsi e alla propria sovranità popolare, che deve assolutamente essere tutelata, al di là di ogni singola posizione politica. Il Presidente spagnolo ha una strana interpretazione del - come l'ha chiamato lei – “dialogo inclusivo”. A noi non è sembrato che gli episodi vissuti, successi e visti, nella domenica referendaria catalana, siano stati un dialogo inclusivo da parte della Spagna.
PRESIDENTE. Il deputato Piras ha facoltà di illustrare, per un minuto, la sua interrogazione n. 3-03288 .
MICHELE PIRAS. Grazie Presidente. Ministro Alfano, noi non siamo certamente in odor di simpatia per il separatismo. E del resto, però – e su questo vorrei riportare il ragionamento - noi abbiamo assistito a ore drammatiche, durate per un'intera giornata, a seguito di un'che è durata settimane: a Barcellona, in tutta la Catalogna, nei seggi, l'intervento della Guardia Civil e dei Mossos d'Esquadra, brutalità, repressione, violenza, come denunciato anche dalla sindaca di Barcellona Ada Colau, addirittura abusi sessuali, da parte delle forze dell'ordine spagnole, 850 feriti dei quali alcuni gravi, persino qualcuno a rischio di perdere la vista, per l'utilizzo dei pallini in gomma da parte delle forze dell'ordine. Questa brutalità e questa violenza ci preoccupa. Ci preoccupa per la Catalogna, per la Spagna e per l'Europa tutta, per la tenuta del processo europeo e noi vorremmo sapere il nostro Governo che intenzioni abbia, quale sia il ruolo che intende giocare, per riportare insieme quelle parti in maniera civile.
PRESIDENTE. Il Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Angelino Alfano, ha facoltà di rispondere.
ANGELINO ALFANO, Signora Presidente, onorevoli colleghi, ho già evidenziato, proprio nel mio precedente intervento, l'importanza che il Governo italiano attribuisce alla vicenda spagnola e specificamente al referendum in Catalogna. E desidero ribadire nuovamente, nonostante il Governo consideri tale questione in materia di politica interna, che siamo pienamente consapevoli dell'importanza del dialogo politico tra le parti. Ciò, tenuto conto anche della vicinanza culturale e dei solidi rapporti di amicizia, che ci legano alla Spagna, Paese con il quale condividiamo un dialogo profondo, che viene da lontano e siamo uniti da un mare comune, storia, identità, religione in larga misura condivisa.
PRESIDENTE. Il deputato Piras ha facoltà di replicare, per due minuti.
MICHELE PIRAS. Francamente, Ministro Alfano, io mi sarei aspettato una posizione un po' più netta da parte del Governo italiano, così come me la sarei aspettata dall'Europa. Io mi sarei aspettato un'Europa che condannasse con forza l'uso della violenza in Catalogna, che affermasse con forza che nessun Governo, di nessun Paese europeo, può rispondere a una richiesta di democrazia, a un principio di autodeterminazione, a persone pacifiche, che pretendono di poter concorrere a decidere del futuro della Spagna, del suo assetto istituzionale e anche di come si costruisce l'Europa e di come si rilancia il processo di costruzione europea. Io mi sarei aspettato un Governo e un'Unione Europea che condannassero fortemente quelle violenze, perché le immagini sono di fronte agli occhi di tutti. E non possono essere banalmente la questione interna di uno Stato! Sono patrimonio drammatico di quello che è successo in questi giorni: le vecchiette tirate per i capelli dalla Guardia civil fuori dai seggi, le persone manganellate inerti e inermi, di fronte all'aggressione della polizia. Noi siamo perfettamente consapevoli anche delle forzature, che hanno agito le autorità della Generalitat catalana sul piano della tenuta e dell'ordine costituzionale della Spagna, però siamo anche consapevoli che, di fronte a un voto democratico, non ci può essere nessuno che si comporta nella maniera in cui si è comportato il Governo Rajoy.
PRESIDENTE. La deputata Locatelli ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-03289 per un minuto.
PIA ELDA LOCATELLI. Grazie, signora Presidente. Signor Ministro, la interpelliamo per sapere se è a conoscenza del fatto che l'avvocato egiziano Metwally, attivista del Movimento famiglie degli scomparsi in Egitto, consulente della famiglia Regeni, dopo alcuni giorni in cui non si avevano sue notizie, si trova, dal 13 settembre, in stato di fermo, negli uffici di una procura vicino al Cairo. Di certo, non è una bella accoglienza per il nostro ambasciatore che si è appena insediato al Cairo. Contro l'avvocato Metwally, la cui detenzione è stata prorogata al 5 ottobre, cioè a domani, sono state mosse accuse gravi, gravissime, che se confermate potrebbero costargli anni di carcere. L'avvocato Metwally è stato fermato in aeroporto, mentre si recava a Ginevra per partecipare ad una sessione del gruppo di lavoro delle Nazioni Unite sulle sparizioni forzate in Egitto.
PRESIDENTE. Il Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Alfano, ha facoltà di rispondere.
ANGELINO ALFANO,. Signora Presidente, onorevoli colleghi, la Farnesina e la nostra ambasciata al Cairo stanno seguendo con grande attenzione il caso sottoposto all'attenzione dell'Aula da parte dell'onorevole Locatelli; si tratta, appunto, dell'avvocato e attivista egiziano citato nella interrogazione, arrestato dalle autorità egiziane il 10 settembre, mentre era diretto a Ginevra per partecipare ad una sessione del Consiglio diritti umani. L'avvocato è accusato di comunicazioni con entità straniere al fine di danneggiare la sicurezza nazionale e di avere creato e gestito un gruppo illegale e anticostituzionale. La particolare sensibilità della vicenda, sotto il profilo dei diritti umani, mi aveva indotto ad evocare personalmente il caso con il mio omologo egiziano all'indomani del suo arresto, poiché avevo avuto modo di incontrare il collega Shoukry a Londra, il 14 settembre, proprio nel corso di un incontro bilaterale tra me e lui. Avevo fatto presente al collega che, su questa vicenda, oltre all'attenzione del Governo, c'è anche una grande sensibilità da parte dell'opinione pubblica italiana e del Parlamento repubblicano. L'avvocato, come è noto, collabora con la ONG egiziana che presta consulenza ai legali della famiglia Regeni.
PRESIDENTE. La deputata Locatelli ha facoltà di replicare.
PIA ELDA LOCATELLI. Signor Ministro, lei ha dato una risposta soddisfacente per una parte della mia interrogazione, cioè le continue sollecitazioni al suo omologo, il collega Shoukry, per quanto riguarda il caso dell'avvocato Metwally. Ci fa piacere, però, io voglio sollecitarla nuovamente, perché, da domani, non sappiamo cosa succederà a questo avvocato, dal momento che la proroga del fermo scade domani e, poi, non sappiamo che cosa succederà.
PRESIDENTE. La deputata Quartapelle Procopio ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-03290 per un minuto.
LIA QUARTAPELLE PROCOPIO. Grazie, Presidente. Ministro, come Partito Democratico, vogliamo utilizzare questa occasione della sua presenza in Aula per farle una domanda che non vogliamo in nessun modo lasciare cadere. Vogliamo sapere quali sono i progressi, dopo il ritorno del nostro ambasciatore al Cairo, che abbiamo sostenuto, per arrivare a capire chi ha rapito, torturato e ucciso Giulio Regeni. È una domanda che le facciamo oggi e le continueremo a fare finché non arriveremo alla verità.
PRESIDENTE. Il Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Alfano, ha facoltà di rispondere.
ANGELINO ALFANO,. Signora Presidente, onorevoli colleghi, onorevole Quartapelle, è la stessa domanda che poniamo a noi stessi e all'ambasciatore Cantini perché è figlia di una domanda alla nostra coscienza, ossia noi non possiamo mai accontentarci di null'altro che sia meno della verità e, proprio per questo, abbiamo rinviato il nostro ambasciatore al Cairo con questa missione precisa, per agevolare la cooperazione giudiziaria e per raggiungere una serie di obiettivi, speriamo in tempi molto rapidi.
PRESIDENTE. La deputata Sandra Zampa, cofirmataria dell'interrogazione, ha facoltà di replicare.
SANDRA ZAMPA. Grazie, signora Presidente. Signor Ministro, la ringraziamo, evidentemente, per le informazioni che la sua risposta mette a disposizione nostra, della famiglia e dell'opinione pubblica italiana.
PRESIDENTE. La deputata Dadone ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-03291 per un minuto.
FABIANA DADONE. Grazie, Presidente. Il 9 settembre 2016 Vasco Errani veniva nominato, con decreto del Presidente della Repubblica, commissario straordinario in relazione agli eventi sismici verificatisi nelle regioni Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria. L'incarico era di durata annuale e non è stato, pertanto, rinnovato.
PRESIDENTE. La Ministra per i Rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiaro, ha facoltà di rispondere.
ANNA FINOCCHIARO,. Grazie, signora Presidente. Con riferimento ai quesiti posti dall'onorevole interrogante, faccio presente che la nomina dell'onorevole Paola De Micheli a commissario straordinario del Governo ai fini della ricostruzione nei territori delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016, è stata adottata con decreto del Presidente della Repubblica 11 settembre 2017. A seguito della registrazione del provvedimento da parte della Corte dei conti in data 20 settembre 2017, la Presidenza del Consiglio dei ministri ha provveduto a informare della nomina sia il Parlamento che l'Ufficio pubblicazioni leggi e decreti del Ministero della giustizia, come previsto dall'articolo 11, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400.
PRESIDENTE. Il deputato Crippa, cofirmatario dell'interrogazione, ha facoltà di replicare.
DAVIDE CRIPPA. Grazie, Presidente. La ringrazio, Ministro, perché ci ha dato delle informazioni interessanti per quanto attiene ai profili di incompatibilità che dovremo andare a trattare nella Giunta delle elezioni, dove il Partito Democratico sosteneva che questa nomina non fosse effettiva, non fosse pubblicata sulla e quindi, fino a quel momento, non venisse fuori la questione di reale incompatibilità.
PRESIDENTE. È così esaurito lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata.
PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Adornato, Alfreider, Alli, Amici, Matteo Bragantini, Capelli, Dellai, Ferrara, Fontanelli, Garofani, Giancarlo Giorgetti, Lorenzo Guerini, Laforgia, Locatelli, Manciulli, Marazziti, Marcon, Pannarale, Portas, Rampelli, Ravetto, Realacci, Schullian, Speranza, Tabacci, Tofalo, Valeria Valente e Villecco Calipari sono in missione a decorrere dalla ripresa pomeridiana della seduta.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'esame della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2017 (Doc. LVII, n. 5-).
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione.
SIMONETTA RUBINATO, . Grazie, Presidente. La Nota di aggiornamento al DEF 2017, trasmessa alle Camere il 23 settembre scorso, rivede le previsioni economiche di finanza pubblica contenute nel Documento di economia e finanza dell'aprile 2017 al fine di adeguare il quadro previsionale finanziario per l'anno in corso e per quelli successivi ai mutamenti nel frattempo intervenuti negli andamenti economici e finanziari. In termini generali il tratto più significativo della Nota è costituito dall'azione combinata di due elementi positivi: un'economia che cresce più del previsto e, contestualmente, un debito pubblico che finalmente inverte la tendenza degli ultimi anni e si riduce in rapporto al PIL. Si tratta di andamenti certamente influenzati da un contesto internazionale favorevole, ma per i quali risultano determinanti le riforme e le politiche messe in campo in Italia a partire dal 2014.
PRESIDENTE. Colleghi, se abbassiamo un po' il tono della voce, non sento le conversazioni di tutti.
SIMONETTA RUBINATO, . Il progressivo risanamento della finanza pubblica risultante dal quadro previsionale viene confermato anche dal quadro programmatico, nel quale, tuttavia, viene ridimensionata l'intensità del percorso di miglioramento in ragione dell'intendimento del Governo di destinare maggiori risorse al sostegno dell'economia per conseguire tassi di crescita più elevati e in tal modo favorire la discesa del rapporto debito-PIL.
PRESIDENTE. Prendo atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire in sede di replica.
PIA ELDA LOCATELLI. Grazie, signora Presidente. Ci sono due punti nella relazione del Ministro dell'economia che vogliamo sottolineare: il primo è l'attenzione nei confronti dell'occupazione che, anche se lentamente e, purtroppo, soprattutto per i contratti a tempo determinato, continua a crescere.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il deputato Alfreider, che mi pare però non essere in Aula.
ROCCO BUTTIGLIONE. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor rappresentante del Governo, quando ho letto questo documento…
PRESIDENTE. Colleghi, scusate, se abbassate un pochino il tono della voce... Grazie.
ROCCO BUTTIGLIONE. …il mio cuore si è rallegrato. Ho pensato: siamo finalmente fuori dalla crisi, abbiamo raggiunto una situazione in cui il debito pubblico è in equilibrio e si prospetta per il Paese un futuro felice. Poi, mi sono ricordato che viviamo dentro un'economia drogata: mi sono ricordato che noi paghiamo degli interessi artificialmente bassi sul debito pubblico e che i mercati da tempo non valutano con pienezza l'affidabilità del nostro debito pubblico; e mi sono ricordato che il e anche la politica di bassi tassi di interesse della Banca centrale europea non dureranno per sempre, sicuramente non oltre il mandato di Mario Draghi. Allora, mi sono venuti dei dubbi.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il deputato Latronico. Ne ha facoltà.
COSIMO LATRONICO. Signor Presidente, signori rappresentanti del Governo, dal 2008 ad oggi, l'Italia è l'unico Paese del G7 che ha perso 10 punti di PIL, il Paese che ha una disoccupazione giovanile che sfiora il 36 per cento.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il deputato Molea. Ne ha facoltà. Anche lei ha due minuti.
BRUNO MOLEA. Signora Presidente, la Nota di aggiornamento, che è propedeutica alla prossima legge di bilancio, registra i più recenti effetti positivi delle riforme strutturali e degli interventi di politica economica messi in atto dal Governo negli ultimi anni, e aggiorna di conseguenza le stime sul quadro macroeconomico per l'anno in corso e il triennio successivo, nonché gli obiettivi programmatici contenuti nel DEF dall'aprile scorso.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il deputato Segoni. Ne ha facoltà.
SAMUELE SEGONI. Presidente, il DEF, Documento di economia e finanza, rappresenta il principale strumento della programmazione economico-finanziaria del Paese, eppure della programmazione seria di cui l'Italia ha bisogno, in questo documento non vediamo traccia.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il deputato Rampelli. Ne ha facoltà.
FABIO RAMPELLI. Presidente, colleghi deputati, Governo, la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza aggiorna le previsioni economiche e di finanza pubblica contenute nel Documento di economia e finanza presentato ad aprile, unitamente agli obiettivi programmatici e anche in considerazione delle raccomandazioni approvate dal Consiglio dell'Unione europea.
PRESIDENTE. Grazie, onorevole Rampelli…
FABIO RAMPELLI. Presidente, la ringrazio per gli ultimi secondi di pazienza, che avrà nei confronti della conclusione di questo intervento. Per queste ragioni, noi voteremo contro la risoluzione della maggioranza e sosterremo, ovviamente, la risoluzione firmata da Fratelli d'Italia, Forza Italia e Lega Nord.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il deputato Tabacci. Ne ha facoltà.
BRUNO TABACCI. Signora Presidente, Vice Ministro Morando, colleghi parlamentari, non ci sfuggono gli elementi positivi, che finalmente sembrano caratterizzare l'economia del nostro Paese. Certo, il percorso resta stretto, ma questi elementi positivi si vanno consolidando.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il deputato Auci. Ne ha facoltà.
ERNESTO AUCI. Grazie Presidente, signori rappresentanti del Governo, onorevoli colleghi, il quadro programmatico che ci viene sottoposto indica, non solo che dovremo camminare su un sentiero stretto, come ama dire il Ministro Padoan, ma, secondo me, che stiamo procedendo proprio sul filo del rasoio. Infatti, se guardiamo ai due principali obiettivi della nostra politica economica per i prossimi tre anni e cioè l'occupazione, collegata alla crescita, e la riduzione del debito pubblico, si percepisce che entrambi i appaiono, non solo, poco soddisfacenti, ma che il loro raggiungimento sembra esposto ad un alto grado di rischio.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il deputato Stefano Fassina. Ne ha facoltà.
STEFANO FASSINA. Grazie, Presidente. Il titolo che potremmo dare alla nostra posizione sulla nota di aggiornamento e la legge di bilancio che in essa viene prospettata è: ‘Un'altra occasione persa'. È vero, c'è ripresa e per noi è un fatto positivo. Non abbiamo l'obiettivo di negarla, abbiamo l'obiettivo di renderla strutturale e foriera di piena e buona occupazione. E invece siamo di fronte a una ripresa che viene giustificata con uno che non va bene.
STEFANO FASSINA. Non va bene non in astratto; non va bene perché poi, da questo viene fuori una continuità di politiche che non aiuta il consolidamento strutturale della ripresa e non aiuta la piena e buona occupazione.
PRESIDENTE. È iscritta a parlare la deputata Barbara Saltamartini. Ne ha facoltà.
BARBARA SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Abbiamo sentito in questi giorni, anche a seguito dell'audizione del Ministro nelle Commissioni preposte, parlare di crescita con grande ottimismo e con grande euforia. Il Governo se ne è fatto vanto - e, per carità, dal suo punto di vista è anche naturale nel momento in cui ha predisposto la Nota di aggiornamento al DEF - ma l'Italia - e lo dicono tutti gli indicatori e non soltanto la Lega Nord - cresce molto meno rispetto agli altri Paesi europei.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il deputato Tancredi. Ne ha facoltà.
PAOLO TANCREDI. La ringrazio, Presidente. È un momento importante, perché siamo alla fine della legislatura: è l'ultimo Documento di economia e finanza che questo Parlamento approva e disegna la cornice e il quadro con cui andremo ad approvare la prossima legge di bilancio, l'ultima legge di bilancio della legislatura; è importante anche per fare un consuntivo, per stilare un quadro di quelli che sono stati i provvedimenti e dell'efficacia che hanno avuto.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il deputato Francesco Laforgia. Ne ha facoltà.
FRANCESCO LAFORGIA. Signora Presidente, siamo davanti a un passaggio delicato di questa legislatura, e non siamo chiamati - io credo - ad esprimere semplicemente un voto sulla Nota di aggiornamento, sullo scostamento, ma più ampiamente a formulare un giudizio su questa fase politica, su questa stagione, vorrei dire tanto più a questo stadio della legislatura, quando la legislatura sta per terminare. L'impressione - molto più che l'impressione - è che il quadro che ci viene presentato, quello macroeconomico, dello stato di salute dell'economia italiana, sia più edulcorato della condizione reale, e non mi riferisco tanto alle considerazioni del competente Ufficio parlamentare di bilancio, quando fa notare che le stime di crescita del 2018 sono al di sopra del limite superiore delle stime formulate dallo stesso UPB o della stima che fanno altre agenzie di . Non ci interessa questo, e non ci interessa lo zero virgola, come lo chiamerebbe qualcuno, ci interessa lo sguardo d'insieme di un Paese che sul piano della crescita e dell'occupazione si colloca lontano dalla media dei Paesi europei, in un processo di convergenza che ancora non si vede, e di un Paese che è lontano - è ancora lontano! - dal recuperare ciò che ha perso negli anni della crisi. Per dare qualche cifra: siamo a qualcosa come 7 punti di PIL più in basso della situazione pre-crisi; investimenti sotto il 27 per cento e una produzione industriale che perde quasi il 22 per cento, cioè siamo di fronte a una condizione di de-industrializzazione del Paese, una condizione nella quale la base produttiva in questi anni si è contratta, si è ridotta. È dentro questo quadro che va letta la condizione del mercato del lavoro. Signora Presidente - mi rivolgo naturalmente al ViceMinistro, perché non abbiamo l'occasione e l'onore di dialogare con il Ministro in questa sede, ma lo facciamo naturalmente volentieri con il Vice Ministro, che stimiamo -, in queste settimane il Governo ha strombazzato cifre sul mercato del lavoro che evidentemente non restituiscono la fotografia reale, perché per leggere la dinamica del lavoro e del mercato del lavoro bisogna entrare nella scatola nera di quella dinamica. Infatti, se vai a leggere la scatola nera di quella dinamica allora ti accorgi di alcune cose, che sono state anche citate da alcuni interventi che mi hanno preceduto, cioè che le ore effettive di lavoro si sono drammaticamente ridotte, le ore lavorate, perché il lavoro precario nelle sue articolazioni è aumentato, perché il lavoro si sta concentrando nei settori a bassa produttività e dallo scarso contenuto di innovazione, alla faccia di quel modello di specializzazione produttiva che dovremmo costruire e che ci deve far porre la domanda: che cosa vuole essere l'Italia del domani?
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il deputato Palese. Ne ha facoltà.
ROCCO PALESE. Signora Presidente, rappresentanti del Governo, colleghi, il gruppo di Forza Italia voterà contro la Nota di aggiornamento di economia e finanza 2017, presentata dal Governo.
PRESIDENTE. Colleghi, per favore, potete abbassare la voce?
ROCCO PALESE. …che le banche centrali stanno affrontando negli Stati Uniti, nell'Eurozona e in Giappone, al persistente contesto di bassa inflazione, che i banchieri centrali non riescono ancora a spiegare, al possibile rallentamento dell'economia cinese, all'ulteriore possibile aumento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve e al rischio di una nuova crisi sistemica del settore bancario dei Paesi del sud Europa, dopo l'entrata in vigore della direttiva europea sul .
PRESIDENTE. È iscritta a parlare la deputata Laura Castelli. Ne ha facoltà.
LAURA CASTELLI. Grazie, Presidente. Questa è l'ultima variazione al Documento di economia e finanza di questa legislatura, e non poteva esserci momento peggiore per dare il peggio di questo Parlamento: una vera e propria campagna elettorale, e, secondo dopo secondo, i partiti lo stanno dimostrando. Si tratta di una variazione che sembra una finanziaria: 20 miliardi; una variazione che oggi vede delle risoluzioni e dei comportamenti nella votazione che sono davvero imbarazzanti: una parte, che si definisce di sinistra, vota favorevolmente al documento più importante, quello dello scostamento, mentre poi, quando c'è da fare il voto finale - che tanto, alla fine, sappiamo tutti che non conta niente -, fa la scena di uscire da quest'Aula. Guardate, io non credo che i cittadini fuori siano così stupidi da non capire che queste sono prove tecniche di alleanza. Dall'altra parte, invece, abbiamo una relazione cofirmata con alcuni partiti della destra, che fanno anche loro prove tecniche di alleanza. E leggendo la loro relazione viene davvero l'orticaria. La prima cosa che salta agli occhi è la veemenza con la quale continuano a dire che le privatizzazioni in questo Paese funzionano, che sono il modo per abbattere il debito pubblico, quando sappiamo totalmente, fortemente - lo sanno soprattutto i membri della Commissione bilancio - che la correlazione tra l'abbattimento del debito pubblico e le privatizzazioni è inesistente. Però questa destra, facendo queste prove tecniche, probabilmente vuole pensare a un programma elettorale conciliante con il continuo mangiare di tutte quelle aziende pubbliche, di quei tesori di questo Paese che hanno reso questo Paese grande negli ultimi vent'anni e che continuiamo a pensare - almeno loro continuano a pensare - sia opportuno vendere.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il deputato Maino Marchi. Ne ha facoltà.
MAINO MARCHI. Grazie, Presidente. Io credo che bisogna andare al ricordo della discussione di aprile sul DEF. L'interrogativo era: come si potranno sterilizzare le norme di salvaguardia per il 2018, l'aumento dell'IVA e delle accise, rispettando gli obiettivi di finanza pubblica e facendo politiche per la crescita? Veniva da molti descritta come una missione impossibile. Nell'autunno il Governo avrebbe dovuto svelare il . Nella risoluzione approvata dai due rami del Parlamento c'era la risposta e l'indicazione di come agire: si impegnava il Governo a continuare a promuovere una strategia di riforma degli orientamenti di politica economica e finanziaria prevalenti in sede comunitaria, volta a conferire, anche attraverso un confronto con gli organismi comunitari finalizzato a rendere meglio compatibile il percorso di progressivo avvicinamento all'obiettivo di medio termine, una maggiore centralità alla crescita economica, all'occupazione e all'inclusione sociale, cioè in sostanza lavorare per ottenere più spazio di manovra in accordo con la Commissione europea.
PRESIDENTE. Si è così conclusa la discussione.
PRESIDENTE. Avverto che è stata presentata la risoluzione Marchi, Tancredi, Tabacci e Monchiero n. 6-00349, che è in distribuzione, riferita alla Relazione di cui all'articolo 6, comma 5, della legge n. 243 del 2012.
PRESIDENTE. Ha facoltà di replicare il rappresentante del Governo, che invito ad esprimere il parere sulla risoluzione riferita alla Relazione presentata ai sensi dell'articolo 6, comma 5, della legge n. 243 del 2012, nonché a dichiarare quale risoluzione intenda accettare con riferimento alla Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2017. Prego, Vice Ministro Morando.
ENRICO MORANDO,. Grazie, signora Presidente. Prima di tutto esprimo il parere sulle risoluzioni. Il Governo esprime parere favorevole sulla risoluzione Marchi, Tancredi, Tabacci e Monchiero n. 6-00349, la risoluzione di maggioranza con la quale si chiede l'autorizzazione al Parlamento allo scostamento rispetto al piano di rientro, e accetta, per quello che riguarda la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza, la risoluzione Marchi, Tancredi, Tabacci e Monchiero n. 6-00350, che è la risoluzione della maggioranza.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la deputata Brignone. Ne ha facoltà. Un secondo, deputata, perché altrimenti non riuscirà a fare l'intervento. Aspettiamo che defluiscano. Magari se si può lasciare l'emiciclo con una certa velocità, perché abbiamo gli interventi di fine seduta. Cercate di defluire con celerità, per favore, lasciando libero l'emiciclo. Per favore, se riusciamo a sgombrare. Allora, deputata, dipende anche dalle sue corde vocali. Ci vogliamo provare? Prego.
BEATRICE BRIGNONE. La ringrazio, signora Presidente. Intervengo per portare nuovamente all'attenzione di quest'Aula la condizione lavorativa dei collaboratori parlamentari, che la vicenda di una giovane stagista ha riportato tristemente sotto i riflettori. Rimettere le deleghe come ha fatto il sottosegretario Rossi è un atto doveroso, ma non certo sufficiente. Non devono sussistere le condizioni per arrivare a situazioni così vergognose.
PRESIDENTE. La ringrazio, deputata Brignone, di aver sollevato il caso in quest'Aula. Voglio rassicurarla: io ho già incontrato i collaboratori oggi pomeriggio, l'Associazione dei collaboratori parlamentari. Abbiamo condiviso le preoccupazioni, perché è evidente che quanto è emerso mette tutti a disagio, anche se l'istituzione Camera non è coinvolta. Ciò nonostante, è inaccettabile che una lavoratrice venga sfruttata in questo modo.
GIULIA NARDUOLO. Grazie, Presidente. Intervengo per sollecitare cortesemente la risposta all'interpellanza a mia prima firma n. 2-01901, presentata il 25 luglio di quest'anno, e l'interrogazione a risposta scritta n. 4-17662, presentata il 12 settembre, a prima firma Naccarato, che io sottoscrivo. Chiediamo in entrambi i casi l'intervento del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Preziosi. Ne ha facoltà.
ERNESTO PREZIOSI. Grazie, Presidente. La situazione che si è creata in Libia, anche in seguito ad accordi con il nostro Paese, pone alcuni interrogativi e offre alcuni suggerimenti. Se, infatti, da un lato, è stata salutata positivamente dall'opinione pubblica la netta diminuzione degli sbarchi sul nostro territorio, rimane con ogni evidenza aperto un problema di non poco conto: il trattamento riservato ai profughi nei campi libici. Ci dobbiamo, pertanto, chiedere se sia possibile, a fronte dei consistenti interventi economici assicurati dal nostro Governo, imporre dei controlli diretti o attraverso organismi internazionali finalizzati al rispetto dei diritti umani, obiettivo che si potrà raggiungere pienamente solo con la chiusura degli attuali campi e con la costruzione di luoghi che rispondano agli standard internazionali.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Matteo Dall'Osso. Ne ha facoltà.
MATTEO DALL'OSSO. Presidente, riteniamo inaccettabile il comportamento dell'azienda Froneri, ex Nestlè, di Parma, nei confronti di 180 lavoratori licenziati, a cui esprimiamo la nostra più sentita solidarietà. Tra poco depositerò un'interrogazione e a breve anche una risoluzione in Commissione lavoro, che possa scongiurare i licenziamenti. Saremo e sarò al fianco dei lavoratori e delle loro famiglie, perché l'arroganza di queste aziende deve finire .
PRESIDENTE. Colleghe e colleghi, vorrei ritornare sul punto della collaboratrice parlamentare, perché so dagli uffici che anche ieri il tema è stato sollevato in quest'Aula dalla deputata Spadoni. Questo significa che l'Aula sta acquisendo, da parte di diversi gruppi, la responsabilità di riuscire anche ad ottenere poi un risultato in sede di Ufficio di Presidenza; quindi io la ringrazio di averlo sollevato, deputata. Alla prossima riunione dell'Ufficio di Presidenza questo sarà un tema di discussione.
PRESIDENTE. Comunico l'ordine del giorno della prossima seduta.