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Venerdì 10 Marzo 2017 ore 09:00
AULA, Seduta 757 - Svolgimento di interpellanze urgenti
Resoconto stenografico
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Nella seduta odierna ha avuto luogo lo svolgimento di interpellanze urgenti sui seguenti argomenti: iniziative di competenza in relazione al pieno rispetto della Convenzione europea dei diritti dell’uomo presso i tribunali della Santa Sede, alla luce della giurisprudenza CEDU (Brunetta – FI-PdL); chiarimenti in merito alle procedure di recupero messe in atto da Equitalia nei confronti delle imprese che abbiano fittiziamente localizzato all’estero la propria residenza fiscale (Giancarlo Giorgetti – LNA); chiarimenti relativi alle statistiche sui contenziosi tributari davanti alla Corte di Cassazione (Zanetti – SC-ALA-CLP-MAIE); iniziative a tutela dei comparti agricoli penalizzati dall’Accordo di libero scambio dei prodotti agricoli tra Unione europea e Marocco (Lupo – M5S).
Per il Governo sono intervenuti il Sottosegretario per la giustizia Gennaro Migliore, il Viceministro dell’economia e delle finanze Enrico Morando ed il Sottosegretario per le politiche agricole, alimentari e forestali Giuseppe Castiglione.
Per il Governo sono intervenuti il Sottosegretario per la giustizia Gennaro Migliore, il Viceministro dell’economia e delle finanze Enrico Morando ed il Sottosegretario per le politiche agricole, alimentari e forestali Giuseppe Castiglione.
XVII LEGISLATURA
757^ SEDUTA PUBBLICA
Venerdì 10 marzo 2017 - Ore 9
Svolgimento di interpellanze urgenti (vedi allegato).
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- Lettura Verbale
- Missioni
- Interpellanze urgenti (Svolgimento)
- Iniziative di competenza in relazione al pieno rispetto della Convenzione europea dei diritti dell’uomo presso i tribunali della Santa Sede, alla luce della giurisprudenza CEDU – n. 2-01685
- Chiarimenti in merito alle procedure di recupero messe in atto da Equitalia nei confronti delle imprese che abbiano fittiziamente localizzato all’estero la propria residenza fiscale – n. 2-01675
- Chiarimenti relativi alle statistiche sui contenziosi tributari davanti alla Corte di Cassazione - n. 2-01688
- Iniziative a tutela dei comparti agricoli penalizzati dall’Accordo di libero scambio dei prodotti agricoli tra Unione europea e Marocco n. 2- 01697
- Organizzazione dei tempi per l’esame di proposte di legge
- Ordine del giorno della prossima seduta
PRESIDENTE. La seduta è aperta.
ANNA MARGHERITA MIOTTO, legge il processo verbale della seduta di ieri.
PRESIDENTE. Se non vi sono osservazioni, il processo verbale si intende approvato.
PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Bindi, Bobba, Centemero, Dambruoso, Damiano, Dellai, Epifani, Garofani, Giancarlo Giorgetti, Marcon, Pes, Realacci, Rosato, Sanga, Sani, Sottanelli, Tabacci e Vignali sono in missione a decorrere dalla seduta odierna.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca lo svolgimento di interpellanze urgenti.
PRESIDENTE. Passiamo alla prima interpellanza urgente all’ordine del giorno Brunetta n. 2-01685 .
RENATO BRUNETTA. Certamente, Presidente.
PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per la Giustizia, Gennaro Migliore, ha facoltà di rispondere.
GENNARO MIGLIORE,. Grazie, signora Presidente. Ringrazio l’onorevole Brunetta per questa interpellanza, che, come ha già osservato nella sua prolusione e nell’illustrazione della stessa, vedrà da parte mia una risposta in particolare sul merito giurisprudenziale, piuttosto che sulla relazione dei nostri due Stati sovrani, così come stabilito dagli accordi. Questo è anche il senso di una interpretazione, di una risposta che io intendo fornire sulla base dei principi generali che riguardano, nell’ordinamento italiano, le sentenze di nullità, in particolare, in questo caso, del matrimonio concordatario, pronunciate in ultima istanza dalla Rota Romana, in conseguenza di un provvedimento - quello del Decano - che - io apprendo oggi - possa anche essere stato eventualmente revocato, che nei citati procedimenti avrebbe avocato a sé la nomina del difensore delle parti, riservandosi l’eventuale facoltà di confermare quale difensore d’ufficio anche l’avvocato già nominato di fiducia nei gradi inferiori.
PRESIDENTE. Il deputato Brunetta ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatto per la risposta alla sua interpellanza.
RENATO BRUNETTA. Grazie, signora Presidente. Grazie, signor sottosegretario: parzialmente soddisfatto; perché? Non essendo un giurista - nessuno è perfetto, ahimè - mi sembra di aver capito, dalla lunga, articolata e impegnativa risposta del sottosegretario Migliore, che il sottosegretario Migliore mi dà ragione. Dice: sì, è vero, le cose stanno così, però è il giudice, la corte d’appello, a doverlo rilevare nel momento della delibazione, cioè nel momento dell’applicazione - uso termini da povero economista - e della attribuzione di efficacia giuridica alla sentenza ecclesiastica all’ordinamento italiano.
PRESIDENTE. Passiamo all’interpellanza urgente Giancarlo Giorgetti ed altri n. 2-01675 .
GIANCARLO GIORGETTI. Grazie, Presidente. Signor sottosegretario Morando, l’interpellanza parla di esterovestizione: è un termine che ai più, probabilmente, e non dice nulla, ma sicuramente io e lei sappiamo di cosa si tratta. Si tratta dell’intestazione fittizia a società residenti in Paesi cosiddetti paradisi fiscali, o comunque ad ordinamento fiscale privilegiato rispetto a quello nazionale. Intestazione fittizia perché evidentemente sottende scopi elusivi o di pure evasione. In queste Aule, da parte del Ministro dell’economia e delle finanze, sulla stampa, nei la retorica del contrasto all’evasione è una retorica che va di moda, quindi giustamente ci associamo anche noi.
PRESIDENTE. Il Vice Ministro dell’economia e delle finanze Morando ha facoltà di rispondere.
ENRICO MORANDO,. Signora Presidente, non riassumo i termini della questione perché lo ha appena fatto, benissimo, il deputato Giorgetti. La prima osservazione è questa: dal punto di vista della riscossione coattiva, il concetto di esterovestizione, quale fenomeno elusivo, come è stato appena spiegato, è diverso da quello rilevato dal punto di vista prettamente fiscale. Mentre, infatti, ai fini del recupero di un imponibile rilevante fiscalmente, l’amministrazione finanziaria, sulla base della legislazione vigente, può contestare l’esterovestizione, ponendo in essere un’attività di accertamento sulla base di criteri induttivi, l’attività di riscossione delle somme in tal modo accertate e affidate all’agente della riscossione, in questo caso Equitalia, non può prescindere dall’esistenza di un patrimonio del debitore nel territorio italiano, questo nel normale esercizio dell’attività. Pertanto, devono distinguersi due diverse ipotesi che l’agente della riscossione può trovarsi ad affrontare. Può, infatti, verificarsi il caso in cui l’amministrazione contesti l’esterovestizione e accerti maggiori imposte evase, sulla base della procedura che ha richiamato il deputato Giorgetti, nei confronti di un soggetto che in Italia non ha beni aggredibili, il più frequente è il caso delle cosiddette finanziarie. Viceversa, può accadere che l’amministrazione contesti l’esterovestizione e accerti maggiori imposte evase nei confronti, invece, di un soggetto che in Italia ha beni aggredibili. È chiaro che sulla base di questa distinzione nascono due procedure diverse, perché nel primo caso l’agente della riscossione, una volta appurata l’inesistenza sul territorio nazionale di un patrimonio aggredibile appartenente al debitore - stiamo parlando di mobili, immobili, rapporti finanziari presso terzi e così via - non può che ritenere tali somme inesigibili e comunicarlo all’amministrazione finanziaria che, quale unico soggetto legittimato, può e anzi deve, a quel punto, attivare, in caso di sede, residenza posta in uno Stato membro dell’Unione europea, quanto previsto dal decreto legislativo n. 149 del 2012, che recepisce una direttiva comunitaria in materia di reciproca assistenza al recupero dei crediti risultanti da dazi, imposte e altre misure; in caso, invece, di sede o residenza posta fuori dall’Unione europea, le eventuali convenzioni internazionali esistenti, cioè, se esistono degli accordi per l’esercizio di questo tipo di attività, bisogna che l’amministrazione finanziaria li faccia valere.
PRESIDENTE. Il deputato Giancarlo Giorgetti ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatto per la risposta alla sua interpellanza.
GIANCARLO GIORGETTI. Ringrazio il sottosegretario Morando per la prima parte della risposta che fa chiarezza e dà conto dell’impianto normativo relativo alla capacità di accertamento e di riscossione per queste fattispecie e bene evidenzia le diverse ipotesi, distinguendo il caso in cui ci sono beni aggredibili e beni non aggredibili e poi evidentemente se siamo all’interno dell’Unione europea o al di fuori dell’Unione europea, dove le cose cominciano a diventare estremamente complicate perché si fa riferimento alle convenzioni internazionali e quant’altro.
PRESIDENTE. Passiamo all’interpellanza urgente Zanetti e Francesco Saverio Romano n. 2-01688 .
ENRICO ZANETTI. Presidente, l’interpellanza ha appunto per oggetto le statistiche del contenzioso tributario davanti la Corte di Cassazione che vedono come controparte del contribuente l’Agenzia delle entrate, che costituiscono dei dati importanti in termini sia di trasparenza nel rapporto tra cittadino e Stato sia anche per le valutazioni che, da un lato i cittadini, dall’altro il Governo stesso, si possono andare a fare: i cittadini, per quanto concerne naturalmente le proprie strategie difensive, perché è evidente che statistiche che individuano elevatissime percentuale di vittoria dell’Agenzia in contenzioso inducono a ritenere che evidentemente la stessa ha spirito non litigioso dilatorio, ma ha un approccio per il quale il contenzioso viene portato a ciò su cui è convinta di vincere, quindi è un messaggio - in quel caso giusto - a non insistere sulla linea difensiva per il contribuente; allo stesso modo le percentuali sul contenzioso sono importanti per lo Stato rispetto a possibili scelte che può fare di politica fiscale.
PRESIDENTE. Il Vice Ministro dell’Economia e delle finanze, Enrico Morando, ha facoltà di rispondere.
ENRICO MORANDO,. Signora Presidente, la Direzione giustizia tributaria del Dipartimento delle finanze, come ha appena detto il deputato Zanetti, redige periodicamente pubblicazioni sullo stato del contenzioso tributario: in particolare, la relazione sul monitoraggio dello stato del contenzioso tributario e sulle attività delle commissioni tributarie di carattere annuale e i rapporti trimestrali sul contenzioso tributario. I documenti sono diffusi sul portale istituzionale della Giustizia tributaria oppure sul portale istituzionale del Dipartimento delle finanze.
PRESIDENTE. Il deputato Zanetti ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatto per la risposta alla sua interpellanza.
ENRICO ZANETTI. Grazie, Presidente. Sì, sono senz’altro soddisfatto per il livello di accuratezza dei dati, che consentono però anche di mettere in luce da dove nasce questa differenza sostanziale tra degli indici di vittoria al 44 per cento dell’Agenzia in primo e secondo grado e degli indici dichiarati del 76 per cento in Cassazione: 76 per cento, che è già una rispetto al 90 per cento di cui si era sentito parlare in quella pubblica occasione, evidentemente perché - qui mi rifaccio a quello che, sempre, in modo informale ho avuto modo di leggere sui quotidiani - quel 90 per cento poi era già stato in parte chiarito, si riferisse ai soli casi in cui l’Agenzia delle entrate arrivava in Cassazione avendo già vinto in appello, mentre il dato medio, intanto, scende al 74 per cento, un 74 per cento comunque molto superiore al 44 per cento dei primi due gradi di giudizio.
PRESIDENTE. Passiamo all’interpellanza urgente Lupo ed altri n. 2-01697 .
LOREDANA LUPO. Grazie Presidente, sì. Signor sottosegretario, l’accordo UE-Marocco è un accordo commerciale recante misure di liberalizzazione reciproche per i prodotti agricoli e della pesca, che prevede l’aumento di quote di scambio per una serie di prodotti importati a tariffe doganali molto basse o pari allo zero. Quest’Accordo risale a circa cinque anni fa: il Parlamento europeo lo approva il 16 febbraio del 2012.
PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per le Politiche agricole alimentari e forestali, Castiglione, ha facoltà di rispondere.
GIUSEPPE CASTIGLIONE,. Grazie Presidente. Onorevole deputati, premetto che il Ministero attribuisce fondamentale importanza al settore del pomodoro da mensa e monitora costantemente eventuali cali della quotazione di mercato che possano essere di ostacolo persino al recupero del costo di raccolta del prodotto.
PRESIDENTE. La deputata Lupo ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatta per la risposta alla sua interpellanza.
LOREDANA LUPO. Grazie Presidente. Mi ritengo parzialmente soddisfatta, nel senso che è evidente che lo Stato italiano si sia adoperato, anche se in ritardo, nel tentativo di attivare la clausola di salvaguardia. Però, è altrettanto evidente che tutte le eccezioni fatte in ambito europeo sono eccezioni che andavano controbattute in maniera differente, perché andare a dire che c’è stata un’anticipazione della produzione nell’atto in cui le produzioni tra il Marocco e la Sicilia avvengono contemporaneamente, e vi sia una certezza dell’introduzione all’interno del mercato siciliano di più del 70 per cento rispetto agli anni precedenti delle partite marocchine, un pochino stride con quello che dovrebbe essere un dettagliato da parte del Ministero dell’agricoltura e del Ministero dello sviluppo economico. Quindi, sono ben contenta che si è tentato di eccepire quanto possibile, ma personalmente ritengo che si sarebbe dovuto continuare in quella direzione, perché sia il comparto del pomodoro, che quello degli agrumi, sono stati fortemente danneggiati in questi anni da questo accordo.
PRESIDENTE. È così esaurito lo svolgimento delle interpellanze urgenti all'ordine del giorno.
PRESIDENTE. Avverto che, nell’ al resoconto stenografico della seduta odierna, sarà pubblicato lo schema recante la ripartizione dei tempi per l’esame della proposta di legge recante modifiche alle disposizioni per l’attuazione del codice civile in materia di determinazione e risarcimento del danno non patrimoniale e per la discussione generale del testo unificato delle proposte di legge recante norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento .
PRESIDENTE. Comunico l'ordine del giorno della prossima seduta.