PRESIDENTE. La seduta è aperta.
RICCARDO FRACCARO, legge il processo verbale della seduta di ieri.
PRESIDENTE. Se non vi sono osservazioni, il processo verbale si intende approvato.
PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Adornato, Amendola, Amici, Bindi, Biondelli, Bocci, Boccia, Michele Bordo, Matteo Bragantini, Bratti, Brunetta, Caparini, Capelli, Cirielli, Coppola, Costa, Covello, Dambruoso, Damiano, De Micheli, Del Basso De Caro, Dellai, Di Gioia, Fedriga, Ferranti, Fico, Fontanelli, Franceschini, Galati, Garofani, Gelli, Giacomelli, Giancarlo Giorgetti, Giorgis, Gozi, Guerra, Laforgia, Lauricella, Locatelli, Losacco, Lupi, Madia, Manciulli, Marazziti, Marcon, Mazziotti Di Celso, Meta, Migliore, Orlando, Pes, Piccoli Nardelli, Pisicchio, Portas, Rampelli, Realacci, Rosato, Rossomando, Rughetti, Sanga, Sani, Schullian, Tabacci, Velo e Zampa sono in missione a decorrere dalla seduta odierna.
PRESIDENTE. Poiché nel corso della seduta potranno aver luogo votazioni mediante procedimento elettronico, decorrono da questo momento i termini di preavviso di cinque e venti minuti previsti dall'articolo 49, comma 5, del Regolamento. Sospendo pertanto la seduta, che riprenderà alle ore 9,55.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione della proposta di legge, già approvata, in un testo unificato, dal Senato, n. 4144-A: Modifiche alla legge 6 dicembre 1991, n. 394, e ulteriori disposizioni in materia di aree protette; e delle abbinate proposte di legge nn. 1987-2023-2058-3480.
ENRICO BORGHI, Presidente, le chiederei di confermare l'accantonamento dell'articolo 2 e di tutti gli emendamenti e subemendamenti e di proseguire dall'articolo 9.
PRESIDENTE. Molto bene. Riprendiamo l'esame dell'articolo 9 e delle proposte emendative ad esso presentate .
ENRICO BORGHI. Presidente, la complessità di questo emendamento, che di fatto propone di sostituire integralmente l'articolo 9 in questione, mi consente di potere affrontare nel merito una illustrazione dell'impianto dell'articolo e le motivazioni per le quali, come Commissione e Comitato dei nove, proponiamo il mantenimento dell'attuale formulazione.
PRESIDENTE. La invito a concludere.
ENRICO BORGHI. Mi avvio alla conclusione, signor Presidente. Sono finalizzati, dicevo, al contenimento della fauna selvatica che può determinare un impatto negativo sulla conservazione delle specie e degli habitat. Ricordo che con questo provvedimento in Commissione abbiamo anche modificato l'originaria previsione derivata dal Senato, stabilendo che una quota pari al 30 per cento dell'introito ricavato dalla vendita di animali abbattuti o catturati dovranno essere attribuiti ad apposito capitolo di entrata del bilancio dell'ISPRA per finanziare ricerche su metodi di gestione non cruenti della fauna selvatica, e per l'esercizio delle attività previste dalla presente legge. Pertanto, Presidente, ci sentiamo di confermare il testo così come è stato predisposto, che contempla quelle esigenze di tutela, salvaguardia e gestione di prelievo.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
FILIBERTO ZARATTI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
FILIBERTO ZARATTI. L'emendamento Zoggia 9.220 lo faccio mio e lo ritiro, Presidente.
PRESIDENTE. È ritirato; rimane comunque quello dell'onorevole Castiello.
SERENA PELLEGRINO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
SERENA PELLEGRINO. Grazie, Presidente. Intervengo per sottoscrivere l'emendamento 9.10 Zaratti.
PRESIDENTE. Sta bene. Passiamo ai voti.
SERENA PELLEGRINO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
SERENA PELLEGRINO. Presidente, intervengo sempre per sottoscrivere l'emendamento 9.17 Zaratti.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
SERENA PELLEGRINO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
SERENA PELLEGRINO. Desidero sottoscrivere l'emendamento 9.211 Zaratti.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la votazione. Scusi, onorevole Giachetti, non pensavo che andasse a votare.
SERENA PELLEGRINO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
SERENA PELLEGRINO. Sottoscrivo l'emendamento 9.19 Kronbichler.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 9-, al quale non sono state presentate proposte emendative.
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 9- e delle proposte emendative ad esso presentate .
ENRICO BORGHI, . Presidente, sull'emendamento 9-.1 Fabrizio Di Stefano, vi è un invito al ritiro. L'articolo aggiuntivo 9-.01 Sani mi risulta ritirato, altrimenti propongo un invito al ritiro.
PRESIDENTE. A me non risulta ritirato, ma ora il gruppo mi comunica che è stato ritirato. Perfetto. Il Governo?
SILVIA VELO,. Parere conforme al relatore.
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 9-.1 Fabrizio Di Stefano.
FABRIZIO DI STEFANO. Presidente, non accetto l'invito al ritiro e insisto, perché gli ungulati, i cinghiali, presenti ormai in tutte le zone, non soltanto più montane, ma anche marine, di tante parti d'Italia, dove naturalmente non dovrebbero essere ma che, in virtù del fatto che queste aree protette - giustamente - sono posizionate anche lungo i litorali, e poiché questi animali non hanno contezza dei limiti e dei varchi, ma entrano ovunque, hanno oggi utilizzato queste aree protette anche come loro naturali siti di abitazioni, anzi più comodi, provocando danni incredibili, non soltanto all'agricoltura, ma molto spesso provocando anche incidenti, purtroppo alcune volte mortali.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Benedetti. Ne ha facoltà.
SILVIA BENEDETTI. Presidente, volevo rispondere, tramite lei, al collega che ha appena fatto la presentazione del suo emendamento, proprio per il fatto che il problema da lui ravvisato, sull'aumento di ungulati nei territori, è dovuto al fatto che c'è questa perenne confusione - lui lo ripete nel suo emendamento - tra attività venatoria e gestione faunistica: la gestione faunistica è un'altra cosa, ed è quello che non è mai stato fatto fino ad adesso in questi anni. Ed è per quello che siamo in questa situazione, in cui non riusciamo a gestire gli ungulati, perché se si fossero fatti i censimenti e le stime con i sacri crismi della gestione scientifica - perché quella serve - non ci troveremmo in questa situazione. Il fatto che il collega riproponga in un emendamento di utilizzare l'attività venatoria, dimostra che non è questa la direzione da seguire.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 10 e delle proposte emendative ad esso presentate .
ENRICO BORGHI, . Signora Presidente, i pareri sono tutti invito al ritiro, fatto salvo per l'emendamento 10.900, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis del Regolamento, a pagina 35, su cui vi è parere favorevole.
SILVIA VELO,. Parere conforme al relatore.
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 10.9 Castiello.
FRANCESCO D'UVA. Per dichiarare il voto favorevole del MoVimento 5 Stelle.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Pellegrino. Ne ha facoltà.
SERENA PELLEGRINO. Grazie, Presidente. Questo è uno degli aspetti, dei nodi centrali del nostro dibattito, perché per anni abbiamo chiesto che venisse data pari dignità alle aree marine, esattamente come accade per le altre aree protette su tutto il territorio. Non siamo riusciti ad ottenerlo. Ebbene, una delle motivazioni era - una delle tante, visto che è anche un mio territorio - per esempio, dare area marina protetta-parco nazionale al Parco di Miramare, che è troppo piccino da poter includere all'interno alle aree protette, può sembrare una motivazione non congrua. Io, invece, penso che il problema grosso delle aree marine protette è che non viene data la pari dignità rispetto alle altre, perché ci sono degli interessi economici al contorno, che sono particolarmente fastidiosi, rispetto ad alcune . Noi invece vogliamo, con questo emendamento, chiarire che le aree marine protette devono avere le stesse caratteristiche dei parchi nazionali marini.
PRESIDENTE. Grazie, onorevole, ha finito il tempo.
SERENA PELLEGRINO. Chiedo venia.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Benedetti. Ne ha facoltà.
SILVIA BENEDETTI. Presidente, mi associo nel sottolineare questa immensa problematica, perché le aree marine protette sono sempre state declassate rispetto agli altri tipi di parco, in questo caso al parco nazionale, e tutti gli emendamenti vanno nella direzione di dare pari dignità alle aree marine protette vista la loro importanza chiave.
ENRICO BORGHI, Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ENRICO BORGHI, Grazie. Questo tema è stato lungamente affrontato all'interno del dibattito in Commissione. Vorrei sottolineare che, sotto questo profilo, la legislazione e le modifiche legislative che l'Italia ha compiuto sono state anche oggetto di apprezzamento in sede internazionale. Questo provvedimento consente di stanziare, da un lato, un nuovo fondo di 3 milioni di euro destinato in maniera specifica per le aree marine protette e, dall'altro lato, la modifica che abbiamo fatto all'articolo 1, che introduce il rifinanziamento delle aree del piano triennale per le aree protette, amplia anche alle aree marine protette il novero delle dotazioni. Quindi, ci pare che l'azione, che è stata fatta, di lavoro in Commissione vada nella direzione che i colleghi hanno rappresentato. Grazie.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Zaratti. Ne ha facoltà.
FILIBERTO ZARATTI. Grazie, Presidente, soltanto per sottolineare il fatto che credo che, in un Paese come l'Italia, dove ovviamente le numerose coste e il mare sono una parte fondamentale del nostro bagaglio naturale ambientale, e anche dal punto di vista culturale naturalmente, sarebbe stato necessario, in questa occasione della riforma della legge n. 394, dare ai parchi marini la stessa dignità dei parchi che si trovano sulla terra. Un'occasione persa. Non basta certamente anche il lavoro positivo che in Commissione è stato svolto per migliorare la norma e per aggiungere qualche soldo alla gestione appunto dei parchi marini, io credo che era l'occasione appunto di dare pari dignità. Così non è stato e io credo che sia una cosa davvero sbagliata. Grazie.
PRESIDENTE. Non ho altri iscritti a parlare. Passiamo, quindi, ai voti.
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 11 e delle proposte emendative ad esso presentate .
ENRICO BORGHI, . Formulo su tutti un invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario, fatto salvo l'emendamento 11.600 della Commissione, e l'emendamento 11.202 Giovanna Sanna, con riformulazione di cui do lettura: “Al comma 1, capoverso articolo 19, comma 5, lettera sopprimere le seguenti parole: l'acquacoltura, l'immissione di scarichi non in regola con le più restrittive prescrizioni previste dalla normativa vigente”.
SILVIA VELO,. Il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
SERENA PELLEGRINO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
SERENA PELLEGRINO. Chiedo di sottoscrivere l'emendamento 11.6 Zaratti.
FRANCESCO D'UVA. Dichiaro il voto favorevole del MoVimento 5 Stelle.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Benedetti. Ne ha facoltà.
SILVIA BENEDETTI. Questo emendamento punta proprio a una delle problematiche delle aree marine protette che non hanno la possibilità di avere una dotazione di personale stabile e in questo rispondo al collega Borghi, perché se parla di riconoscimento internazionale delle nostre aree protette dovrebbe anche sapere che nella delle buone pratiche delle aree protette in generale della IUCN, ossia l'Unione internazionale per la conservazione della natura, in sostanza c'è il Gran Paradiso, ma non c'è Torre Guaceto. Il punto penalizzante è stato proprio quello della mancanza di personale che fosse fisso dentro l'area marina protetta, perché anche questo è un punto importante.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 12 e delle proposte emendative ad esso presentate .
ENRICO BORGHI, Per quanto riguarda l'articolo 12, la Commissione esprime parere favorevole sugli emendamenti 12.600 della Commissione, a pagina 52, e 12.900, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-, del Regolamento, a pagina 53. Sul resto delle proposte emendative, la Commissione formula un invito al ritiro.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
SALVATORE MICILLO. Grazie, Presidente. Questo emendamento ha lo scopo di fare rivivere il Programma triennale (già previsto dall'articolo 4, della legge quadro del 1991, soppresso dall'articolo 76 del decreto legislativo del 31 marzo del 1998, malgrado si fosse dimostrato uno strumento particolarmente utile) e, inoltre, prevede una serie di norme che si è ritenuto utile raggruppare in uno stesso articolo.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
SALVATORE MICILLO. Grazie, Presidente. Questo emendamento prevede, appunto, che anche l'ISPRA partecipi alla consulta presieduta dall'ente gestore e costituita, appunto, dai rappresentanti delle associazioni di categoria chiamate ad esprimersi sulle scelte gestionali dell'area marina protetta.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
SILVIA BENEDETTI. Presidente, ho chiesto la parola.
PRESIDENTE. Revoco l'indizione della votazione.
SILVIA BENEDETTI. Presidente, vorrei fare un riassunto in sostanza, un breve riassunto. Gli articoli 10, 11 e 12, per come sono stati approvati sino ad ora dalla maggioranza, non risolvono il problema delle aree marine protette e, quindi, avremo sempre dei parchi di serie A e dei parchi di serie B, dei parchi in cui non si può investire perché comunque il personale non è stabile, dei parchi in cui per l'assunzione del direttore viene fatta una procedura totalmente diversa e poi dei parchi dove c'è una dotazione finanziaria di 3 milioni da dividere per 29 aree.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 13 e delle proposte emendative ad esso presentate .
ENRICO BORGHI, Presidente, sono tutti inviti al ritiro, fatto salvo l'emendamento 13.1000 della Commissione, su cui il parere è favorevole.
SILVIA VELO,. Parere conforme.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
SALVATORE MICILLO. Grazie. Con questo emendamento intendiamo garantire la sorveglianza sui territori delle aree protette attraverso strutture e personale dell'Arma dei carabinieri, appunto dislocati presso il Ministero dell'Ambiente e gli enti parco e sotto la loro dipendenza funzionale. I poteri di sorveglianza possono essere attribuiti anche ai dipendenti dell'organismo di gestione. Vengono, inoltre, definite le qualifiche e le funzioni dei guardiaparco.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
SALVATORE MICILLO. Grazie, Presidente. Il decreto legislativo n. 177 del 2016 sull'assorbimento del Corpo forestale dello Stato nell'Arma dei carabinieri all'articolo 8 stabilisce che il comando unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare, all'interno del quale risulta inquadrata la gran parte del personale che proviene dal Corpo forestale dello Stato, dipende funzionalmente dal Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali per le materie afferenti alla sicurezza e tutela agroalimentare e forestale, mentre di esso si avvale il Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare limitatamente allo svolgimento delle specifiche funzioni espressamente riconducibili ad attribuzioni del medesimo Ministero.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
SALVATORE MICILLO. Grazie, Presidente. L'emendamento colma la grave carenza normativa statale che colpisce il personale di sorveglianza delle aree protette regionali. Nella legge n. 394 del 1991, nel testo di modifica licenziato al Senato, non prendono purtroppo in considerazione l'importante attività svolta da questi operatori, centinaia di guardiaparco la cui azione deve essere necessariamente contemplata dalla legge quadro. Si tratta semplicemente di inserire con chiarezza nella legge quadro un'equiparazione delle funzioni dei guardiaparco con contratto del parastato a Parco Abruzzo, Parco Gran Paradiso, ai guardiaparco di regione operanti nei parchi e nelle riserve naturali regionali.
PRESIDENTE. Dovrebbe concludere.
SALVATORE MICILLO. …che consente al personale di essere munito di arma per difesa personale per operazioni di polizia rurale.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
ENRICO BORGHI, . Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ENRICO BORGHI, . Grazie, signora Presidente. Per segnalare all'Aula che, in realtà, questo emendamento, che risulta essere firmato dalla Commissione, ha la paternità del collega Maurizio Baradello, che, insieme con il collega Dellai, ha lavorato su questo punto. Credo sia giusto ricordarlo in questa circostanza e inviargli un commosso pensiero .
PRESIDENTE. Grazie, onorevole Borghi; ovviamente, la Presidenza si associa.
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 14 e delle proposte emendative ad esso presentate . Se nessuno chiede di intervenire sul complesso degli emendamenti, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.
ENRICO BORGHI, Sono tutti invito al ritiro, signora Presidente.
SILVIA VELO,. Parere conforme.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
MAGDA CULOTTA. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MAGDA CULOTTA. Grazie, Presidente. Soltanto per dire che ritiro tutti gli emendamenti a mia prima firma.
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 15 e degli articoli aggiuntivi presentati .
ENRICO BORGHI, . Presidente, su tutti vi è un invito al ritiro.
SILVIA VELO,. Parere conforme al relatore.
PRESIDENTE. Bene. Passiamo al voto dell'articolo 15.
SALVATORE MICILLO. Presidente, con questo articolo aggiuntivo viene introdotta una dettagliata disciplina della vigilanza e sorveglianza delle aree naturali protette, da parte appunto delle regioni, anche avvalendosi di personale proveniente dall'Arma dei carabinieri, attraverso apposite convenzioni. Sono inoltre indicate qualifiche e funzioni dei guardaparco.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 16 al quale non sono state presentate proposte emendative.
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 17 e delle proposte emendative ad esso presentate .
ENRICO BORGHI, . Presidente, sono tutti invito al ritiro.
SILVIA VELO,. Parere conforme.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 17-bis e delle proposte emendative ad esso presentate .
ENRICO BORGHI, Parere favorevole all'emendamento 17-.900, che è un soppressivo e, conseguentemente, invito al ritiro o parere contrario su tutti gli altri.
SILVIA VELO,. Parere conforme al relatore.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 18 e delle proposte emendative ad esso presentate .
ENRICO BORGHI, Su tutti, invito al ritiro o parere contrario.
SILVIA VELO,. Parere conforme al relatore.
PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento 18.1 Zaratti.
SERENA PELLEGRINO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
SERENA PELLEGRINO. Per sottoscrivere l'emendamento.
PRESIDENTE. Bene, passiamo ai voti.
SERENA PELLEGRINO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
SERENA PELLEGRINO. Presidente, vorrei sottoscrivere tutti gli emendamenti Zaratti che sono identici a Pellegrino, laddove Pellegrino non è segnalato.
PRESIDENTE. Sta bene. Passiamo ai voti.
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 19 e delle proposte emendative ad esso presentate .
ENRICO BORGHI, . La Commissione esprime parere favorevole sull'emendamento 19.900 da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4- del Regolamento, mentre formula un invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario, sui restanti emendamenti riferiti all'articolo 19.
SILVIA VELO,. Il Governo esprime parere conforme al relatore.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 19- e delle proposte emendative ad esso presentate .
ENRICO BORGHI, . La Commissione esprime parere favorevole sull'emendamento 19-.900 da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4- del Regolamento, mentre formula un invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario, sugli altri emendamenti riferiti all'articolo 19-.
SILVIA VELO,. Il Governo esprime parere conforme a quello espresso dal relatore.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 20 e dell'unica proposta emendativa ad esso presentata
ENRICO BORGHI, . La Commissione formula un invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario, sull'emendamento 20.1 Castiello.
SILVIA VELO,. Il Governo esprime parere conforme a quello espresso dal relatore.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 21 e delle proposte emendative ad esso presentate .
ENRICO BORGHI, . Formulo su tutti un invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario.
SESA AMICI,. Il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore.
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione degli identici emendamenti 21.1 Pellegrino e 21.3 Terzoni.
SALVATORE MICILLO. Presidente, con l'abrogazione del Titolo V della legge cosiddetta del mare del 1982, prevista appunto dall'emendamento successivo, viene a cadere l'elenco delle aree marine di reperimento ivi contenuto. Nella massima parte di quelle aree, in questi trentacinque anni, sono state istituite le aree protette marine; restano le aree qui indicate: le isole Eolie, il Golfo di Orosei, Capo Monte Santu, Capo Caccia e l'Isola Piana.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 22 e delle proposte emendative ad esso presentate .
ENRICO BORGHI, Emendamento 22.200 Mazzoli, parere favorevole con riformulazione, di cui do lettura: “Al comma 1, sostituire le parole: ‘all'articolo 41' con le seguenti: ‘ai commi 2, 3, 4 e 5 dell'articolo 41'. Conseguentemente, al medesimo articolo, al comma 6 sostituire le parole: ‘articolo 41' con le seguenti: ‘ai commi 2, 3, 4 e 5 dell'articolo 41' ”. Con questa riformulazione il parere è favorevole. Per il resto, sugli altri vi è una richiesta di invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario.
SESA AMICI,. Conforme al relatore.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 23 al quale non sono state presentate proposte emendative.
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 24 e delle proposte emendative ad esso presentate .
ENRICO BORGHI, Per quanto riguarda l'articolo 24, la Commissione esprime parere favorevole sul suo emendamento 24.800, a pagina 71, che riassorbe sostanzialmente lo spirito di molti altri emendamenti sui quali vi è una richiesta di invito al ritiro.
SESA AMICI,. Conforme al relatore.
PRESIDENTE. Passiamo al subemendamento 0.24.800.1 Malisani.
GIANNA MALISANI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GIANNA MALISANI. Grazie Presidente. Per ritirare il mio subemendamento 0.24.800.1 e l'emendamento 24.203 perché, in affetti, come ha detto il relatore Borghi, c'è stata un'apertura della Commissione quando ha presentato l'emendamento 24.800. Però, comunque, voglio esprimere le mie preoccupazioni per quanto riguarda il fatto che venga tolta la competenza della tutela sul paesaggio alle soprintendenze, quindi allo Stato.
PRESIDENTE. L'emendamento è ritirato.
SERENA PELLEGRINO. Chiedo di parlare per fare mio l'emendamento e per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Non può farlo suo.
SERENA PELLEGRINO. L'ho fatto la volta scorsa, non vedo perché non possa farlo mio.
PRESIDENTE. Deve essere il delegato d'Aula, non può essere lei, deve essere il delegato d'Aula… lei è delegato d'Aula, va bene. Ne ha facoltà.
SERENA PELLEGRINO. Quanto espresso dall'onorevole Malisani è una preoccupazione generalizzata, è una grossa preoccupazione generalizzata sul nostro territorio, in tutto il Paese, e in buona parte delle categorie che su questo tema si spendono quotidianamente. Noi veramente non capiamo per quale motivo, e lo ripeterò fino alla fine, per dei pozzi petroliferi si riesce ad avere una trattativa di pochi minuti e invece, per riuscire a ottenere la tutela e la salvaguardia del nostro immenso patrimonio artistico, culturale e architettonico, noi dobbiamo chiudere la porta in faccia con un semplice aggiustatura dell'articolo 24.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Valiante. Ne ha facoltà.
SIMONE VALIANTE. Solo per rassicurare le colleghe che sono intervenute prima di me che questa norma segna un punto di avanzamento e non di arretramento nella tutela del territorio. D'altronde basta valutare che cosa era la tutela paesaggistica prima dell'istituzione dei parchi in questi territori e che cosa è diventata dopo. Quindi il ruolo del parco ha rafforzato, ha responsabilizzato i territori. Qui si fa una semplice operazione di semplificazione - lo vorrei sottolineare - perché, nell'ambito della stessa materia paesaggistica, si stabilisce finalmente che sia un solo ente, lo stesso ente, ad esprimere il parere, ovviamente fatte salve alcune condizioni che la Commissione ha voluto sottolineare, cioè che il Piano del parco fosse approvato e quindi come tale avesse natura di Piano paesaggistico.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
SERENA PELLEGRINO. Grazie Presidente. È proprio su questo emendamento che probabilmente faceva riferimento l'onorevole Valiante, dicendo che c'è stato un grande avanzamento rispetto a prima che si istituisse la legge sulle aree protette. Io ricordo che l'articolo 9 della Costituzione tutela il paesaggio e sappiamo bene che tutto questo non è accaduto in questi settant'anni. In questo emendamento della Commissione, su cui noi voteremo ovviamente favorevolmente, ve lo leggo, si dice: “munito di adeguate competenze nel campo della tutela paesaggistica”. Ebbene, per ottenere questo, è stata fatta una grandissima rivoluzione; mi sembra una tautologia rispetto all'articolo 9 della Costituzione.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
SALVATORE MICILLO. Grazie Presidente. Pur comprendendo l'intendo di semplificazione, sottolineo che proprio i territori dei parchi nazionali rappresentano paesaggi altamente sensibili e di particolare delicatezza sia dal punto di vista ecologico che naturalistico e culturale. Per questo è opportuno aggiungere e specificare i presupposti necessari, che già erano presenti all'articolo 146 del codice dei beni culturali, per assicurare un adeguato livello di competenze tecnico-scientifiche.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 25 e delle proposte emendative ad esso presentate .
ENRICO BORGHI, Presidente, i pareri sono entrambi favorevoli, sia sull'emendamento 25.600 della Commissione sia sull'emendamento 25.900, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-, del Regolamento.
SILVIA VELO,. Parere conforme.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 25- e dell'unica proposta emendativa ad esso presentata
ENRICO BORGHI, Presidente, è un solo emendamento sul quale auspichiamo l'invito al ritiro.
SILVIA VELO,. Parere conforme.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 26 e delle proposte emendative ad esso presentate .
ENRICO BORGHI, Presidente, su tutti invito al ritiro.
SILVIA VELO,. Parere conforme.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
SALVATORE MICILLO. Grazie, Presidente. Riprendendo quanto esposto in relazione alla richiesta di soppressione dell'articolo, si sottolinea come il punto del carattere nazionale delle associazioni di protezione ambientale non stia nel richiedere una loro presenza territoriale maggiore quanto quello di avere certezze che queste svolgono in modo prevalente attività di tutela, che possa essere richiamato l'interesse di carattere nazionale per le accezioni costituzionali che ha il tema della protezione della natura e del paesaggio.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Pellegrino. Ne ha facoltà.
SERENA PELLEGRINO. Grazie, Presidente. Noi abbiamo votato contro l'emendamento Vella e Crimi che chiedeva la rappresentanza nelle tre regioni, ci sembrava veramente ridicolo tre regioni. Noi chiediamo almeno cinque regioni, perché pensiamo soltanto alle associazioni che sono quelle alpine e quelle che ricoprono le aree alpine. Sono cinque regioni, di fatto; per cui, almeno che in cinque regioni possano essere rappresentate e che abbiano, appunto, valenza, a quel punto, a livello nazionale.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
ENRICO BORGHI, Presidente, con una precisazione: sono tutti un invito al ritiro, tenuto conto del fatto che su questa materia vi è un esame da parte della Commissione cultura della tematica di cui all'oggetto, quindi introdurre all'interno di una legge sulle aree protette un aspetto di carattere più generale parrebbe incongruo. Questo è il motivo che sostiene l'invito al ritiro.
PRESIDENTE. Quindi questo vale anche per l'articolo aggiuntivo 26.0201 Rizzetto, che non avevo visto. Sottosegretaria Velo?
SILVIA VELO,. Parere conforme.
PAOLO TANCREDI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
PAOLO TANCREDI. Presidente, intervengo solo per annunciare il ritiro del mio articolo aggiuntivo 26.0202.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 27 e delle proposte emendative ad esso presentate .
ENRICO BORGHI, . Per le proposte emendative riferite all'articolo 27, signora Presidente, i pareri sono tutti contrari, fatto salvo per l'emendamento 27.900 (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4- del Regolamento), a pagina 82, per il quale il parere è favorevole, trattandosi di un recepimento obbligatorio ai sensi dell'articolo 86, comma 4- del Regolamento.
SILVIA VELO,. Parere conforme.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
SILVIA BENEDETTI. Presidente, questo emendamento, ma anche gli emendamenti precedenti, in sostanza vogliono andare a rimediare a due che si trovano nell'attuale scrittura della legge, ovvero, in primo luogo, non si dice che tipo di parco si voglia fare: si vuole fare un parco nazionale sul delta del Po o si vuole fare un parco interregionale? In secondo luogo, scaduti i termini di delega al Governo, che cosa succede? Infatti, qui corriamo un grosso rischio: abbiamo due enti regionali che non stanno facendo il loro lavoro. Abbiamo un'area preziosissima di interesse internazionale, con una complessità naturalistica incredibile, che avrebbe tutto il diritto di entrare come parco nazionale in Italia.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Crivellari. Ne ha facoltà.
DIEGO CRIVELLARI. Presidente, intervengo semplicemente per ribadire come questo articolo, in realtà, rappresenti un punto di equilibrio corretto, anche tenendo conto di una discussione che avviene a livello territoriale. Evidentemente viene fatta salva anche la possibilità per le regioni e per gli enti locali di contare di più, in quel percorso che nella nostra intenzione dovrebbe portare a un parco interregionale. Per cui, bene ha fatto il Governo a non avviare un percorso verso un parco nazionale - che oggi non sarebbe in qualche maniera supportato dal territorio - ma che avrà sicuramente anche la partecipazione del territorio e in particolar modo degli enti locali.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
FABRIZIO DI STEFANO. Presidente, credo che questo sia un emendamento di buonsenso, su cui invito a riflettere, perché molto spesso, quando si istituiscono zone protette, non si tiene in debita considerazione che in queste zone, oltre alla fauna, oltre alla flora, esistono anche i cittadini e le cittadine che vivono quelle zone.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
PIETRO LAFFRANCO. Grazie, Presidente, non credo ci vorrà molto, ma svolgo questo breve intervento sia per l'emendamento 27.11 che per l'emendamento 27.12, che sono relativi al tempo che viene concesso per la redazione del Piano del parco. La complessità di questo piano, e il fatto che il parco comprenderà delle vecchie strutture di parco, rende abbastanza complicato stabilire un termine così abbreviato. Noi saremmo molto contenti se questo avvenisse. Quante volte ci siamo esercitati in quest'Aula, chiedendo che deleghe piuttosto che regolamenti, piuttosto che altri provvedimenti, venissero fatti dal Governo, piuttosto che da altri organi esecutivi, in tempi brevi? Abbiamo dovuto riscontrare, in tantissime circostanze, come poi la burocratizzazione feroce di questo Paese, delle sue strutture pubbliche, dei suoi enti territoriali e quant'altro, rendano pressoché impossibile. È anche una delle questioni su cui i Governi che si succederanno, dopo questo, dovranno provare a intervenire. Ecco perché noi abbiamo presentato - con i colleghi Vella e Crimi e io sottoscrivo entrambi questi emendamenti - due possibilità diverse: prevedere di sostituire il termine di sei mesi con ventiquattro o con dodici mesi. Noi pensiamo che anch'esso, esattamente come l'emendamento precedente, che aveva illustrato il collega Di Stefano, sia un emendamento di buonsenso, cioè non è un emendamento che mira a stravolgere l'impatto.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
ALBERTO GIORGETTI. Grazie, Presidente. Innanzitutto vorrei riprendere alcune considerazioni che sono state svolte dai miei colleghi in merito alla norma in esame che viene inserita un po' - passatemi il termine - a tradimento nel testo: il tentativo di superare i problemi organizzativi, storici e di rispetto del territorio nella costituzione delle iniziative regionali nel parco del delta del Po che erano state varate dalla regione Emilia-Romagna e dalla regione Veneto dopo un lungo periodo di gestazione. Non dobbiamo infatti dimenticare che proprio questo parco è stato un elemento non dico di scontro ma sicuramente di confronto territoriale significativo, per certi versi aspro. Noi capiamo qual è lo spirito del Governo di cercare di superare una serie di problemi che si sono verificati durante la fase di avvio ed evidentemente alcuni problemi che sono ancora legati alla gestione dei due parchi e delle due aree. Tuttavia è altrettanto vero, Presidente, che questa è un'iniziativa che assume il sapore di un intervento centralista che non è evidentemente rispettoso delle dinamiche del territorio che - non dobbiamo dimenticare - prevedono una presenza significativa di iniziative di carattere economico, turistico e che devono innanzitutto salvaguardare gli elementi di compatibilità ambientale e di rispetto ovviamente della fauna e del territorio, insieme alle caratteristiche legate ad uno sviluppo necessario. Non dobbiamo dimenticare che questa, Presidente, era un'area territoriale che storicamente è sempre stata un'area depressa, fortemente depressa. Quindi, la nostra sensazione è che si cerchi, attraverso la delega, di fare un salto di qualità ma non è un salto di qualità per forza positivo quanto piuttosto l'idea che dal centro, attraverso una serie di parametri inseriti nel testo, si rinvia al Governo la responsabilità di varare un decreto legislativo che riorganizzi complessivamente la vita del parco e i suoi organi. Penso soprattutto agli organi perché è evidente che forse qualcuno ritiene di poter fare surrettiziamente attraverso una norma un'operazione legata alla designazione di figure che magari siano legate al Governo. Mi parrebbe una riflessione naturale all'interno della maggioranza, in qualche modo rivedendo gli elementi di equilibro territoriale storicamente raccolti con grande difficoltà. Attraverso la norma in esame superiamo nel silenzio percorsi complicati dei due territori e delle due Assemblee legislative del Veneto e dell'Emilia-Romagna per rinviare questo tipo di decisioni riguardanti tali problemi direttamente ad un'iniziativa di carattere governativa. Primo, riteniamo che tale iniziativa sia sbagliata dal punto di vista concettuale perché oltretutto - questo è l'elemento dell'emendamento che interviene sul testo che propone la delega - nel testo si prevede sostanzialmente anche l'allargamento del parco ad alcune aree, che sono aree cosiddette limitrofe e che evidentemente hanno avuto una storia diversa, si dice per omogeneizzare un'area complessivamente gestita da un unico organo ma in realtà con elementi di differenziazione significativi. Presidente, ci troviamo di fronte quindi a un'iniziativa che noi riteniamo sbagliata, non del tutto rispettosa del territorio e che riteniamo sia a rischio di un'impugnazione in sede di Corte costituzionale in tema di merito per quanto riguarda le norme di carattere regionale che vengono vanificate…
ALBERTO GIORGETTI. …da un intervento che ha un doppio problema: l'intervento centrale con una normativa nazionale e in più anche surrettiziamente il fatto di voler superare e chiudere le potestà legislative delle regioni Veneto ed Emilia-Romagna .
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
ALBERTO GIORGETTI. Presidente, grazie. Volevo sottolineare la rilevanza anche dell'emendamento 27.16 Vella e sono stupito che non sia stato accolto dal relatore e dalla maggioranza perché ritengo che sia di particolare buonsenso alla luce del fatto che, proprio in una logica di compatibilità territoriale, di rispetto del territorio e di salvaguardia dell'ambiente, non si capisce perché non ci sia la possibilità di erogare risorse con contributi agli enti locali e ai consorzi delle aree naturali protette per le azioni di salvaguardia e valorizzazione delle risorse paesaggistiche e ambientali; ma soprattutto, nella logica prima esposta del mantenimento del territorio, delle aziende, di una prospettiva di lavoro anche nei territori che hanno caratteristiche di salvaguardia molto ristrette, di immaginare una contribuzione per lo sviluppo di innovative mediante l'utilizzo di un'autorizzazione di spesa che evidentemente è oggi prevista dalla legge di bilancio e che noi riteniamo sia un elemento fondamentale.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
PRESIDENTE. Comunico è deceduto l'onorevole Oscar Mammì, già membro della Camera dei deputati dalla V alla XI legislatura.
CARLO SARRO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
CARLO SARRO. Presidente, è per sollecitare riscontro all'interpellanza n. 2-01700, da me presentata unitamente al collega Occhiuto il 7 marzo 2017, sulla vicenda dell'avvocato Giuseppe Paladino, che l'11 agosto 2013, recatosi con la famiglia a Palinuro, una nota località turistica in provincia di Salerno per trascorrere appunto con la famiglia una tranquilla giornata al mare, accortosi che due giovani ragazzi erano in pericolo per le condizioni del mare, si tuffava per salvarli, riusciva a portare a riva prima la ragazza e successivamente il ragazzo, ma proprio al termine del suo intervento in acqua perdeva la vita.
LAURA COCCIA. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
LAURA COCCIA. Presidente, oggi si chiude a New York all'ONU la settimana dedicata ai dieci anni della Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità ed è stato veramente bello che una parte dei lavori fosse dedicata anche allo stato dell'attuazione della Convenzione e che due realtà italiane molto importanti abbiano avuto la possibilità di portare la loro testimonianza alle Nazioni Unite.
MARCO DONATI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MARCO DONATI. Presidente, pochi secondi per ricordare una figura, l'avvocato Sante Tani. Il 15 giugno 1944, infatti, veniva ucciso a poche ore dalla liberazione della città di Arezzo, l'avvocato Santino Tani, insieme a Giuseppe Tani e Aroldo Rossi. È una delle figure più limpide della Resistenza toscana e aretina, una figura a cui è stata poi assegnata successivamente la medaglia d'oro al valor militare e che ricordiamo tutti quanti noi con affetto.
EDOARDO FANUCCI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
EDOARDO FANUCCI. Presidente, anch'io utilizzo pochi secondi per richiamare l'attenzione del Governo sulla risoluzione in Commissione n. 7-01144, di cui sono promotore e proponente, che riguarda la carenza del personale di polizia nella provincia di Pistoia. In virtù soprattutto di Pistoia - Capitale della cultura 2017 e Montecatini - Comune europeo dello sport 2017, per la stagione estiva questa carenza di personale è ancor più grave ed è importante porre subito in essere gli interventi necessari per sopperire a queste mancanze. Sono convinto che il Governo porrà attenzione a questa nostra richiesta.
PRESIDENTE. Comunico l'ordine del giorno della seduta di domani.