PRESIDENTE. La seduta è aperta.
ANNA MARGHERITA MIOTTO, legge il processo verbale della seduta del 16 giugno 2017.
PRESIDENTE. Se non vi sono osservazioni, il processo verbale si intende approvato.
PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Gioacchino Alfano, Alli, Amendola, Amici, Basilio, Bellanova, Bernardo, Dorina Bianchi, Bindi, Biondelli, Bobba, Bocci, Bonifazi, Michele Bordo, Borletti Dell'Acqua, Boschi, Matteo Bragantini, Bratti, Bressa, Brunetta, Capelli, Casero, Castiglione, Catania, Causin, Antimo Cesaro, Cirielli, Costa, D'Alia, Dambruoso, De Micheli, Del Basso De Caro, Dellai, Di Gioia, Faraone, Fedriga, Ferranti, Fioroni, Gregorio Fontana, Fontanelli, Franceschini, Garofani, Gelli, Gentiloni Silveri, Giacomelli, Giancarlo Giorgetti, Giuliani, Gozi, La Russa, Locatelli, Lorenzin, Losacco, Lotti, Lupi, Madia, Manciulli, Manfredi, Marantelli, Marazziti, Matarrese, Migliore, Orlando, Pagano, Pisicchio, Portas, Rampelli, Ravetto, Realacci, Rosato, Domenico Rossi, Rughetti, Sanga, Sani, Sarti, Scalfarotto, Tabacci, Valeria Valente, Vargiu, Velo e Vignali sono in missione a decorrere dalla seduta odierna.
PRESIDENTE. La Ministra per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 17 giugno 2017, ha presentato alla Presidenza il seguente disegno di legge, che è stato assegnato, ai sensi dell'articolo 96-, comma 1, del Regolamento, in sede referente alla VI Commissione (Finanze):
PRESIDENTE. Comunico che, con lettera pervenuta in data 16 giugno 2017, il deputato Giovanni Palladino, già iscritto al gruppo parlamentare Civici e Innovatori, ha dichiarato di aderire al gruppo parlamentare Partito Democratico. La presidenza di tale gruppo, con lettera pervenuta in pari data, ha comunicato di aver accolto la richiesta.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione del disegno di legge n. 4220-A: Disposizioni in materia di delitti contro il patrimonio culturale.
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione sulle linee generali.
GIUSEPPE BERRETTA, . Grazie, signor Presidente. Signor rappresentante del Governo, onorevoli colleghi, chiedo di essere autorizzato a sintetizzare la relazione depositandone la versione integrale.
PRESIDENTE. La Presidenza l'autorizza con gioia. Prego.
GIUSEPPE BERRETTA, . L'Assemblea avvia oggi l'esame del disegno di legge del Governo diretto a riformare le disposizioni penali a tutela del patrimonio culturale, raggruppando in un apposito titolo del codice penale le disposizioni attualmente previste nello stesso codice penale e, in particolare, nel codice dei beni culturali. Il provvedimento non si limita a una mera risistemazione di tali disposizioni ma riformula fattispecie penali già previste ovvero ne prevede di nuove. Ricordo che il tentativo di organizzare il quadro sanzionatorio penale a tutela del nostro patrimonio culturale risale ormai a due legislature fa, quando fu avviato l'iter alla Camera del disegno di legge Atto Camera n. 2806. Nella scorsa legislatura il disegno di legge del Governo, Atto Camera n. 3016, fu invece presentato al Senato. In entrambi i casi il progetto riformatore non ha superato la fase dell'esame da parte delle Commissioni parlamentari in sede referente.
PRESIDENTE. Ha facoltà di intervenire il rappresentante del Governo.
COSIMO MARIA FERRI,. Presidente, il disegno di legge, già illustrato in maniera efficace dal relatore, è ispirato alla necessità di intervenire con efficacia per migliorare la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, elemento connotativo della nostra storia e della nostra cultura e valore di primaria importanza per l'identità e per l'immagine internazionale dell'Italia. Il lavoro di oggi è giunto all'esame di questa Assemblea e porta a compimento un lavoro approfondito ed affinato nel tempo. Siamo giunti al traguardo di un percorso complesso, iniziato nelle precedenti legislature e fortemente voluto dai Ministri proponenti Franceschini e Orlando, e disegnare in modo organico e sistematico la disciplina di questa materia si impone prima di tutto perché imprescindibile è il ricorso al presidio della sanzione penale in considerazione del rango dell'interesse da tutelare.
PRESIDENTE. Non essendovi iscritti a parlare, dichiaro chiusa la discussione sulle linee generali, avvertendo che non si darà luogo alle repliche.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione della proposta di legge, già approvata dal Senato, n. 3891: Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e al testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 16 maggio 1960, n. 570, a tutela dei Corpi politici, amministrativi o giudiziari e dei loro singoli componenti; e delle abbinate proposte di legge nn. 3174-3188.
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione sulle linee generali.
DAVIDE MATTIELLO,Grazie, Presidente. La proposta di legge n. 3891, che l'Aula inizia ad esaminare, è già stata approvata, come lei richiamava, dal Senato, con ampio consenso, l'8 giugno di un anno fa. L'intenzione che manifesto a nome della maggioranza è quella di approvare senza modifiche il testo che ci è arrivato dal Senato, in modo da chiudere l'iter parlamentare e permettere la promulgazione di queste norme, che, come argomenterò tra poco, rappresentano un passo avanti dello Stato nella tutela di un bene repubblicano fondamentale: la libertà del processo attraverso cui si forma la volontà pubblica; in altre parole, l'essenza stessa della democrazia.
PRESIDENTE. Prendo atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire nel prosieguo della discussione.
ROMINA MURA. Signor Presidente, signor rappresentante del Governo, colleghi, ci apprestiamo oggi con la discussione generale, e nei prossimi giorni con la votazione, e auspichiamo la definitiva approvazione, a introdurre nel nostro ordinamento, come diceva bene il relatore, una serie di integrazioni alla normativa penale, a quella materia della libera partecipazione alle competizioni elettorali, che consentiranno alle autorità preposte di intervenire in modo puntuale ed efficace, questo perlomeno è il nostro intendimento, rispetto al fenomeno diffuso, anche se non sempre adeguatamente raccontato e rappresentato sia in sede politica che comunicativa, delle minacce e degli atti intimidatori contro gli amministratori locali e coloro che concorrono per diventarlo, più in generale nei confronti di coloro che esercitano funzioni pubbliche.
PRESIDENTE. Non vi sono altri iscritti a parlare e pertanto dichiaro chiusa la discussione sulle linee generali.
PRESIDENTE. Ha facoltà di replicare il relatore, ma credo che non sia intenzionato.
COSIMO MARIA FERRI,. Presidente, solo per dare atto di quanto anche per il Governo sia importante questo provvedimento. Vorrei sottolineare in positivo il lavoro della Commissione di inchiesta, che è stata più volte citata sia dal relatore che dalla deputata che è intervenuta, proprio perché questa proposta di legge viene arricchita e parte anche grazie al lavoro della Commissione d'inchiesta. Questo è positivo e, quindi, ringraziamo tutti, sia il presidente della Commissione di inchiesta, senatrice Lo Moro, sia tutti i componenti per il lavoro che hanno fatto.
PRESIDENTE. Il seguito del dibattito è rinviato ad altra seduta.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione della proposta di legge n. 4102-A: Modifica alla legge 20 dicembre 2012, n. 238, per il sostegno e la valorizzazione del festival Umbria Jazz.
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione sulle linee generali.
ANNA ASCANI, Grazie, Presidente. Rappresentanti del Governo, colleghi, oggi esaminiamo una proposta di legge che, da umbra, per me, assume anche una valenza affettiva, come è naturale, ma esaminiamo una proposta di legge che è frutto di un impegno che ci siamo presi in Commissione cultura, qualche mese fa, con gli umbri e con tutti coloro che all'Umbria Jazz Festival nel tempo sono stati legati, anche se non necessariamente per ragioni di appartenenza territoriale.
PRESIDENTE. Ha facoltà di intervenire il rappresentante del Governo, che immagino si riservi.
PIETRO LAFFRANCO. Presidente, grazie. In questa strana giornata, con quest'Aula così piena di colleghi, siamo qui per parlare di una cosa che, probabilmente, avremmo dovuto fare o si sarebbe dovuta fare un po' prima, ossia riconoscere il valore di manifestazione di interesse nazionale a Umbria Jazz. Ho ascoltato prima la collega Ascani, che ha svolto la relazione per conto anche della Commissione cultura, che ha esaminato questo testo di legge. Devo dire che le cose che la collega ha detto sono assolutamente puntuali. Non sono soltanto umbro, ma sono anche perugino, e quindi ho visto tutto il percorso, dalla nascita, di questa manifestazione. Confesso anche che inizialmente non è che la cosa proprio mi facesse morire di entusiasmo, perché Umbria Jazz è stata anche - e poi cercherò di parlarne successivamente, sia pure in modo breve - lo specchio di fenomeni sociologici, perché, alla fine degli anni Settanta, in concomitanza con le prime edizioni, essa coincise con una sorta di movimento giovanile con il quale i ragazzi 30 cercavano di manifestare la loro capacità di essere gruppo, di essere quasi una classe, e invasero la mia città con i sacchi a pelo, dormendo ovunque e, per la verità, facendo anche cose, diciamo così, poco educate ovunque, persino sotto casa mia.
PRESIDENTE. Non vi sono altri iscritti a parlare e pertanto dichiaro chiusa la discussione sulle linee generali.
PRESIDENTE. Prendo atto che la relatrice ed il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione delle mozioni Simonetti ed altri n. 1-01553 e Brunetta ed altri n. 1-01560 concernenti iniziative volte a garantire il funzionamento delle province .
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.
ROBERTO SIMONETTI. Presidente, è doveroso che il Parlamento affronti la questione delle province, proprio perché l'esito referendario della riforma costituzionale del 4 dicembre scorso ha cambiato rotta, il popolo ha fatto cambiare rotta al Paese in riferimento alla cancellazione di questi enti. Perché se è vero, come è vero, che tutta la vostra politica, da quattro-cinque anni a questa parte, è quella di eliminare la possibilità di espressione da parte dei cittadini, soprattutto a livello territoriale - e mi spiego meglio: avete tolto le funzioni fondamentali alle province, avete tolto la possibilità di elezione diretta dei presidenti dei consigli provinciali, avete voluto inserire una modifica costituzionale, poi successivamente bocciata, ossia la cancellazione appunto delle province nell'assetto istituzionale - ecco che quindi, essendo stata questa vostra volontà sonoramente bocciata dall'esito referendario, significa che questa Camera e il Senato, quindi questo Parlamento, devono invertire la rotta da un punto di vista legislativo e mettere mano alla questione province.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'onorevole Occhiuto, che illustrerà la mozione Brunetta n. 1-01560, di cui è cofirmatario.
ROBERTO OCCHIUTO. Grazie, signor Presidente. Io intervengo per illustrare la mozione sulle province che il gruppo di Forza Italia, unitamente al gruppo della Lega, ha chiesto fosse calendarizzata per la discussione in Aula. Ci dispiace che questa discussione, che con ben altri risultati poteva svolgersi, si svolga oggi, dopo l'approvazione della manovrina; quella doveva essere l'occasione per recepire quanto richiesto dal presidente delle province e quanto richiesto anche in occasione di confronti con i gruppi parlamentari. Noi ci abbiamo provato nella discussione sul decreto appena licenziato dal Senato, abbiamo provato qui alla Camera a proporre degli emendamenti che andavano nella direzione di recepire per intero ciò che le province chiedevano. Purtroppo non ci siamo riusciti, perché la maggioranza, il Governo, non hanno inteso approvarli, non hanno inteso recepire per intero, per l'appunto, ciò che era stato chiesto dai presidenti delle province.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'onorevole Ferrari. Ne ha facoltà.
ALAN FERRARI. Grazie, Presidente. Penso che le mozioni all'ordine del giorno offrano un'occasione importante per discutere dei problemi attuali ed anche delle prospettive delle province e non uso a caso il verbo “offrono”, perché è nel pieno rispetto della legittima posizione politica di ogni gruppo e anche, se vogliamo, del tentativo di strumentalizzazione che anche su questo tema ci può essere; penso che il verbo “offrire” vada nella direzione di dare conto all'esigenza di parlare anche delle prospettive di questo organo costituzionale, tema che sarebbe valso, anche, qualora fosse passata la riforma costituzionale, bocciata poi dal referendum.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'onorevole Simone Valente. Ne ha facoltà.
SIMONE VALENTE. Grazie, Presidente. La mozione che il MoVimento 5 Stelle depositerà e che verrà abbinata è una mozione che ha un preciso obiettivo, cioè quello di indirizzare il Governo a una presa di posizione più semplice di quanto è accaduto in passato, perché le decisioni e le misure che sono state adottate negli ultimi anni non sono sicuramente state la via più semplice, quella più immediata, quella più funzionale, a far sì che si arrivasse alla fine di questo processo. Ecco, la via più semplice sarebbe stata quella di abolire e sopprimere veramente le province con un disegno di legge costituzionale ma, ahimè, dal primo intervento di riduzione delle province - quindi con il “decreto-legge Monti”, poi dichiarato illegittimo, e passando per la cosiddetta “legge Delrio” - sono trascorsi ben sei anni e mezzo.
PRESIDENTE. Non vi sono altri iscritti a parlare e pertanto dichiaro chiusa la discussione sulle linee generali.
PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Epifani, Laffranco, Laforgia e Peluffo sono in missione a decorrere dalla ripresa pomeridiana della seduta.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione della Relazione della XIV Commissione sulla Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea riferita all'anno 2017 e sul Programma di lavoro della Commissione per il 2017 (Doc. LXXXVII-, n. 5-A).
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione.
PAOLO TANCREDI, . Grazie, Presidente. Come lei ha detto, sostituisco la relatrice, onorevole Berlinghieri. La XIV Commissione politiche dell'Unione europea ha svolto l'esame congiunto del Programma di lavoro della Commissione per il 2017 e della Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea riferita all'anno 2017. L'audizione del sottosegretario, onorevole Sandro Gozi, e il documento elaborato dalla Conferenza dei presidenti delle assemblee legislative delle regioni e delle province autonome hanno consentito di acquisire utili elementi di valutazione. Tutte le Commissioni permanenti, nonché il Comitato per la legislazione, per i profili ricadenti nell'ambito delle rispettive competenze, hanno espresso i pareri dei quali si dà conto in questa relazione.
PRESIDENTE. Prendo atto che il Governo si riserva di intervenire nel seguito della discussione.
ROCCO PALESE. Signor Presidente, illustro la nostra risoluzione. La Camera, esaminati congiuntamente la Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea riferita all'anno 2017 e il Programma di lavoro della Commissione Europea del 2017 - Realizzare un'Europa che protegge, dà forza e difende; preso atto della relazione della XIV Commissione sulla Relazione programmatica relativa alla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per l'anno 2017, premette quanto segue.
PRESIDENTE. È iscritta a parlare l'onorevole Camani. Ne ha facoltà.
VANESSA CAMANI. Grazie, Presidente. Signor sottosegretario, la Camera oggi è impegnata in una discussione connotata da una forte valenza politica: arriva finalmente all'attenzione dell'Aula infatti la parte conclusiva di una discussione che rappresenta l'unica occasione per tutti gli organi parlamentari, quindi l'Assemblea, ma soprattutto le Commissioni parlamentari, per esprimersi e confrontarsi sulle linee di azione che il nostro Paese intende attivare in sede europea nei prossimi mesi.
PRESIDENTE. Non vi sono altri iscritti a parlare e pertanto dichiaro chiusa la discussione sulle linee generali.
PRESIDENTE. Avverto che sono state presentate le risoluzioni Berlinghieri, Locatelli, Sberna e Tancredi n. 6-00321; Battelli e altri n. 6-00322; Laforgia ed altri n. 6-00323 e Occhiuto ed Elvira Savino n. 6-00324 che sono in distribuzione .
PRESIDENTE. Ha facoltà di intervenire, in sede di replica, il sottosegretario Gozi. Ne ha facoltà
SANDRO GOZI,. Grazie, Presidente. Brevemente, per sottolineare alcuni aspetti che in questa discussione sono emersi, che io trovo di grandissima rilevanza, e per ringraziare anche i colleghi che sono intervenuti. Il primo punto è quello del vicepresidente Tancredi e anche della collega Cavani sull'importanza della fase ascendente. Guardate, colleghi, è sempre più importante e cerchiamo di essere sempre più tempestivi. Dato che siamo tra colleghi possiamo anche parlarci in maniera franca, prima il Parlamento interviene su questi aspetti di linee strategiche dell'Italia da seguire a livello di Unione europea, più è utile per tutti, a partire dal Governo.
PRESIDENTE. La ringrazio. Il seguito del dibattito è rinviato ad altra seduta.
PRESIDENTE. Comunico l'ordine del giorno della seduta di domani.