PRESIDENTE. La seduta è aperta.
Invito il deputato segretario a dare lettura del processo verbale della seduta precedente.
ALESSANDRO COLUCCI, legge il processo verbale della seduta del 7 luglio 2020.
PRESIDENTE. Se non vi sono osservazioni, il processo verbale si intende approvato.
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PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Ascani, Azzolina, Battelli, Benvenuto, Bonafede, Claudio Borghi, Boschi, Brescia, Buffagni, Businarolo, Castelli, Cirielli, Davide Crippa, D'Inca', D'Uva, De Menech, Del Re, Delrio, Ferraresi, Gregorio Fontana, Franceschini, Frusone, Gallinella, Gallo, Gebhard, Gelmini, Giaccone, Giachetti, Giacomoni, Giorgis, Gualtieri, Guerini, Invernizzi, Iovino, Lollobrigida, Lorefice, Losacco, Maggioni, Mauri, Molinari, Morani, Morelli, Orrico, Parolo, Rizzo, Rospi, Ruocco, Saltamartini, Scalfarotto, Schullian, Scoma, Sisto, Tasso, Tofalo, Traversi, Vignaroli, Villarosa e Zoffili sono in missione a decorrere dalla seduta odierna.
I deputati in missione sono complessivamente ottantasette, come risulta dall'elenco depositato presso la Presidenza e che sarà pubblicato nell' al resoconto della seduta odierna .
PRESIDENTE. Poiché nel corso della seduta potranno aver luogo votazioni mediante procedimento elettronico, decorrono da questo momento i termini di preavviso di cinque e venti minuti previsti dall'articolo 49, comma 5, del Regolamento.
PRESIDENTE. Hanno chiesto di intervenire sull'ordine dei lavori l'onorevole Ferro e poi l'onorevole Fiano. Prego, onorevole Ferro.
WANDA FERRO(FDI). Grazie, Presidente. Ho ritenuto doveroso intervenire - come ha già fatto Giorgia Meloni - per il contenuto preoccupante di un articolo, pubblicato ieri su in cui, con il solito armamentario di livorose argomentazioni, si tenta, per l'ennesima volta, di dimostrare che Fratelli d'Italia in realtà altro non è che una bieca riproposizione del disciolto partito fascista. Fin qui nulla di nuovo: più la fiducia di Giorgia Meloni cresce tra i cittadini, più Fratelli d'Italia si mostra coerente e determinata nel combattere in sede parlamentare gli scempi del Governo di sinistra, più i menestrelli di sua Maestà Giuseppi si esibiscono nel racconto di una “pericolosa estremista in camicia nera” alla guida di un altrettanto “pericoloso manipolo di trucidi dispensatori di olio di ricino”, che insidiano la libertà e la democrazia. Non ci concedono neppure l'attenuante dei treni in orario. “Fascista”, per costoro, sarebbe chi chiede quotidianamente per i cittadini il diritto di votare, chi chiede che sia il Parlamento a scrivere le leggi che incidono sulla libertà e sul futuro degli italiani, chi non accetta di usare la mascherina come bavaglio e osa scendere in piazza. “Eccoli là, i nostalgici, dicono di voler difendere la Costituzione e poi tornano a casa e indossano un vestito da gerarca o, i più feticisti, magari una divisa da soldato tedesco”.
Fin qui la parte ridicola, su cui non vale più la pena di soffermarsi oltre. Ho definito l'articolo preoccupante perché ci sono alcune frasi gravissime. La prima: il giornalista scrive che, riguardo ai sospetti di fascismo, “Tre indizi fanno una prova, dieci indizi una certezza, dopo cento indizi dovrebbero intervenire i partigiani del CLN, con lo schioppo”. L'articolo si chiude dopo aver detto che Fratelli d'Italia non può ripulirsi da sola, ma dovrebbe essere aiutata, come l'altra volta, settantacinque anni fa; si scrive in pratica che bisognerebbe sparare sui militanti di Fratelli d'Italia, magari chiudere con loro i conti proprio come avvenne settantacinque anni fa, appendendo, magari a testa in giù, Giorgia Meloni a piazza Loreto. Chiediamo, Presidente, se questa sia una grave istigazione alla violenza, arrivata proprio nel giorno in cui ricorre l'omicidio di Carlo Falvella, vicepresidente del FUAN di Salerno , ucciso a coltellate da un estremista di sinistra, il secondo militante missino, dopo Ugo Venturini, a lasciare sull'asfalto il proprio sangue, la propria gioventù, l'amore per il proprio popolo, travolto dall'odio e da quell'orribile legge mai scritta, ma legittimata da intellettuali e da giornali di regime, secondo cui uccidere un fascista non era un reato. Peccato: tutti quei ragazzi, come tutti quanti noi, non c'entrano nulla col fascismo, finito decenni prima, poco importa. Ci furono persone, come i fratelli Mattei, Sergio Ramelli, Mario Zicchieri, la strage di Acca Larenzia, i martiri di Padova, Mikis Mantakas, Enrico Pedenovi, Angelo Pistolesi Alberto Giaquinto, Francesco Cecchin e Angelo Mancia, fino a Paolo Di Nella; ed eravamo nel 1983, gli anni di piombo, e sembravano ormai una ferita dolorosa da lasciar rimarginare. Paolo venne ucciso a sprangate, Presidente, mentre attaccava i manifesti perché Villa Chigi venisse restituita ai cittadini, ma era pur sempre un fascista da colpire con lo schioppo, come vorrebbe oggi , che dalle sue pagine non esita ad armare la mano di qualche squilibrato che riterrà giusto aggredire Giorgia Meloni, o qualunque militante di Fratelli d'Italia.
È terrificante che un messaggio del genere parta da un quotidiano nazionale, sempre più affermato come l' del Governo, contro un partito di opposizione. Ecco il loro concetto di democrazia: quando non hanno argomenti, quando vogliono zittire una voce fuori dal coro, incitano alla violenza. Se questo è il clima, i nostri militanti dovranno guardarsi le spalle come facevano negli anni Settanta. Posso solo immaginare quale sarebbe stata la reazione a parti invertite. La nostra reazione non è soltanto sdegno e indignazione, noi oggi pretendiamo una vostra assunzione di responsabilità non potete far finta di non aver letto Chiediamo al Presidente Fico, chiediamo alla Presidente Casellati, al Presidente Conte quale sia la loro reale posizione, se pensano che Fratelli d'Italia sia un partito fascista o antidemocratico e se, come tale, vada abbattuto con la violenza e con le armi. Lo chiediamo a ciascuno di voi, a coloro ai quali non abbiamo mai avuto alcuna esitazione a esprimere solidarietà, quando era necessario farlo, e chiediamo a voi la condanna di ogni violenza, come noi abbiamo condannato, senza incertezze e senza ambiguità, ogni forma di totalitarismo.
Chiediamo infine, ma non infine, al Presidente Mattarella la ferma condanna di un messaggio intimidatorio senza precedenti verso un partito dell'opposizione - colpevole di essere libero e di chiedere quella libertà - che, certamente, non ha bisogno di chiedere lezioni dai tiranni dell'antifascismo, ormai fuori tempo massimo, grazie .
PRESIDENTE. Grazie a lei onorevole Ferro, riferirò naturalmente al Presidente Fico, fermo restando che ogni istigazione all'odio e alla violenza è assolutamente non solo inappropriata, ma anche pericolosa sia quando viene consumata all'interno di quest'Aula che quando viene consumata all'esterno, sugli organi di informazione. Prego, onorevole Fiano.
EMANUELE FIANO(PD). La ringrazio Presidente, io vengo da una famiglia antifascista, che dal fascismo in regalo ha avuto undici arrestati e consegnati ai nazisti per la loro gasazione e incenerimento. So bene quale sia il dovere dell'antifascismo e so bene quale sia il dovere della memoria e del racconto delle colpe del fascismo italiano verso questo Paese, ma so anche che mai accetterò che, in tempo di democrazia, si pensi di dire ai politici di oggi, a quelli di Fratelli d'Italia, che ci vorrebbero due schioppettate per cambiare le loro idee . Lo dico, sapendo che un tempo proprio l'autore di quell'articolo, Alessandro Robecchi, mi ispirò un intervento che feci in quest'Aula, appena arrivato - presiedeva al suo posto, signora Presidente, l'onorevole Gianfranco Fini - ricordando le parole terribili che Giorgio Almirante ebbe a scrivere nell'epoca del fascismo e della Repubblica di Salò, in difesa del razzismo fascista e contro la razza ebraica. Ma quello è un insegnamento, l'insegnamento di ciò che ha passato la storia del nostro Paese ai tempi della dittatura fascista, per me e per molti altri il male assoluto della nostra storia e non solo per via delle leggi razziali. Quell'insegnamento mi dice che, per essere profondamente democratici, bisogna essere contro qualsiasi istigazione alla violenza nella politica, anche contro coloro dei quali io non condivido le idee. Se potessi, per il suo tramite, parlare alla collega che ha appena parlato, le direi però di non omettere, nei suoi discorsi, nella giusta protesta per le parole del giornalista de che tutti qui dovremmo condannare, di ricordare gli episodi che il giornalista de ha ricordato, perché alcuni degli episodi che ricordano vostri militanti, frasi dei vostri militanti, partecipazioni di vostri candidati a celebrazioni della marcia su Roma, scritte come “me ne frego” di vostri candidati, non hanno trovato da voi la stessa voce forte di oggi . Io lo dico perché sono un antifascista militante. Condanno le parole espresse nei confronti di Giorgia Meloni. Vorrei sentire di più la sua voce, collega, quando qualcuno, in questo Paese, osa ancora difendere la marcia su Roma o usare gli dei fascisti e ha fatto bene lei a ricordare coloro che, per la violenza politica degli anni Settanta, in quanto militanti del movimento del partito missino o di altri movimenti della destra, furono uccisi dalla violenza di sinistra; ha fatto bene a ricordarlo. Io fui il primo, da capogruppo dei Democratici di Sinistra, a Milano, a partecipare all'inaugurazione dei giardini per l'uccisione barbara di Sergio Ramelli. Dovrebbe ricordare anche che, in quella stagione, ci furono molti morti di altra parte, uccisi da mano neofascista, perché la violenza non sta mai da una parte sola.
Oggi quelle parole sono totalmente condannabili: a Giorgia Meloni la nostra solidarietà .
PRESIDENTE. Onorevole Fregolent, prego.
SILVIA FREGOLENT(IV). Grazie signora Presidente, viviamo giorni terribili, dove c'è una crisi economica, dove abbiamo pianto numerosi morti e tutti dovremmo fare un'azione di serenità nei confronti del Paese, soprattutto chi ha l'onore, penso, di avere un giornale e poterci scrivere, perché, per la libertà di espressione e di parola, questo Paese ha combattuto, proprio nel periodo in cui veniva citato dall'articolo, vincendo, per fortuna, tra la dittatura e la libertà. Quindi, è giusto poter scrivere, ma chi ha l'onere e l'onore di avere un giornale doveva farlo con maggiore rispetto per le persone. Invocare un tiro di fucile e di schioppo a un esponente politico non è qualcosa di diverso rispetto a quel fascismo che viene denunciato in quell'articolo, perché proprio inizia così: dover eliminare fisicamente un politico perché non si condividono le idee . Io e Giorgia Meloni, penso, siamo provenienti da realtà e da esperienze politiche diverse, ma so anche che, 75 anni fa, qualcuno lottò perché ognuno di noi potesse esprimere liberamente, in questo Paese, le proprie idee, senza dover temere né olio di ricino né tiro di schioppo. Quindi, un giornalista che scrive questo rinnega la storia e la cultura antifascista e repubblicana di questa Nazione.
Mi permetta, signora Presidente, non soltanto di solidarizzare con la collega Meloni; tra l'altro, io ho un rapporto di affetto e di amicizia verso i miei colleghi , un rapporto di confronto dialettico; non ho mai avuto bisogno né di urlare nei loro confronti e, devo dire la verità, con altrettanto rispetto, loro affermano le loro espressioni contrarie alle mie idee, ma sempre mantenendo un rapporto di amicizia e di affetto, perché si può essere anche amici, pur essendo diversi nelle idee e nelle ideologie . Mi permetta anche però - e spero che venga la stessa solidarietà dai vostri banchi, colleghi - di solidarizzare con il sindaco Gori, che è stato chiamato proprio da quel giornale Giorgio COVID Giorgio è un amico, è rimasto nel mio precedente partito, ma per fortuna le amicizie rimangono anche quando uno fa scelte politiche diverse. Non merita - soprattutto perché ha seppellito morti con i carri dell'esercito, con le lacrime agli occhi e chi conosce Giorgio Gori sa che quel dolore era autentico - chiamarlo Giorgio COVID. Si può essere non d'accordo su come fa il sindaco, per carità, penso che a non ami neanche troppo come Italia Viva fa politica, quindi alzo subito le mani dichiarandomi colpevole di non essere amata da , ma non si può utilizzare dei morti per attaccare un sindaco, un sindaco che ha dovuto seppellire con le lacrime agli occhi i propri concittadini. A Giorgio Gori e a Giorgia Meloni la mia solidarietà .
PRESIDENTE. Ha chiesto di intervenire l'onorevole Paolo Russo. Ne ha facoltà.
PAOLO RUSSO(FI). Grazie Presidente, ci spiace che, nel 2020, siamo ancora a sostenere le ragioni della democrazia e della libertà di espressione e ci spiace ancor di più quando queste ragioni provano ad essere conculcate nei confronti di una formazione politica, di un partito politico, di idee e ragioni che hanno la forza dell'entusiasmo, sostenuta dagli elettori.
Senza se e senza ma, la nostra esecrazione per questa violenta istigazione alla violenza. L'antifascismo, quando si confonde con lo squadrismo, è come il fascismo. Esprimo, a nome di Forza Italia, la solidarietà agli amici di Fratelli d'Italia. Noi siamo, oggi come ieri, contro ogni forma di totalitarismo, da sinistra e da destra, cent'anni fa od oggi.
Giunga a Giorgia Meloni e alla sua comunità politica e sociale la nostra convinta solidarietà, resa più forte anche dalla nostra amicizia.
Quel tiro di schioppo invocato è un segno grave dell'imbarbarimento a cui è giunta la contrapposizione strumentale e senza ragione. Forza Italia sta con chi coltiva le libertà, con chi le alimenta e con chi la difende, noi lo facciamo .
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Provenza. Ne ha facoltà.
NICOLA PROVENZA(M5S). Grazie, Presidente. A nome del MoVimento 5 Stelle, mi sento di poter esprimere una solidarietà piena nei confronti di Giorgia Meloni soprattutto nella dimensione di una consapevolezza da parte del nostro ruolo istituzionale, che però venga sempre espressa, come in questo caso, senza se e senza ma, in ogni occasione.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Ziello, Ne ha facoltà.
EDOARDO ZIELLO(LEGA). Grazie Presidente, a nome della Lega, esprimo la massima solidarietà al partito Fratelli d'Italia e alla sua presidente Giorgia Meloni per il brutale attacco che il partito di Fratelli d'Italia ha ricevuto da un giornale che adotta un comportamento fascista verso tutti quei partiti che non sono amici del MoVimento 5 Stelle. Mi sarebbe piaciuto un intervento di questo tipo da parte de sul caso che il MoVimento 5 Stelle deve ancora chiarire dei presunti soldi che il MoVimento 5 Stelle ha preso dal Governo di Chávez, signora Presidente. Per cui sono convinto che lei si farà garante di portare la proposta che proviene da parte di tutti i gruppi rappresentati in questa Camera dei deputati per avviare un'azione per stigmatizzare la grave interferenza che ha voluto fare questo giornale, che è sempre più contro i partiti che vogliono far tornare ad essere sovrano il popolo italiano
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Fornaro, Ne ha facoltà.
FEDERICO FORNARO(LEU). Grazie, signora Presidente. La lettura che ha fatto la collega Wanda Ferro dell'articolo di Alessandro Robecchi su non può non trovare da parte del nostro gruppo piena solidarietà nei confronti del partito di Fratelli d'Italia e della sua presidente Giorgia Meloni. Credo però che occasioni come queste, fuori da una logica di retorica, debbano essere anche utilizzate per riflettere insieme, come comunità politica, come rappresentanti della sovranità popolare, su come il dibattito politico in questi anni, in questi mesi spesso e volentieri abbia contribuito ad alzare il tono, le modalità; una violenza verbale che spesso ha caratterizzato il dibattito politico e le parole non solo sono pietre, ma come una memoria che è svanita, quella degli anni di piombo, dimostra che poi alle parole possono seguire i fatti, con i lutti e le tragedie che credo tutti dobbiamo ricordare. Quindi, credo che in questa occasione debba esserci anche da parte nostra, da parte della classe politica, un richiamo di responsabilità ad un confronto duro nel merito, ma sempre nel rispetto, nel rispetto delle persone, nel rispetto delle posizioni altrui. Questa è la democrazia; questa è la democrazia per la quale più di settantacinque anni fa sono morti italiani che hanno combattuto affinché oggi noi qui possiamo confrontarci democraticamente e l'essere qui significa riconoscerci nei valori fondanti della Costituzione e di quella convivenza civile che articoli come questi finiscono per incrinare e che dobbiamo quindi, da questo punto di vista, respingere, senza se e senza ma
PRESIDENTE. Nessun altro chiede di parlare. Nel frattempo, sono decorsi i venti minuti di preavviso. Passiamo, quindi, al primo punto all'ordine del giorno della seduta odierna.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge n. 2500-A/R: Conversione in legge del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, recante misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19.
Ricordo che nella seduta di ieri si sono svolti gli interventi per l'illustrazione degli ordini del giorno e il rappresentante del Governo espresso i prescritti pareri.
Avverto che l'ordine del giorno Giacometto n. 9/2500-AR/361 è stato ritirato dal presentatore.
PRESIDENTE. Ha chiesto di intervenire il rappresentante del Governo per fornire alcune precisazioni sui pareri espressi nella giornata di ieri. Ne ha facoltà.
ANTONIO MISIANI,. Grazie, Presidente. Colgo l'occasione per esprimere e per associarmi, a nome del Governo, alle parole di netta condanna nei confronti delle parole profondamente sbagliate usate nell'articolo richiamato e per esprimere solidarietà al partito Fratelli d'Italia e alla sua presidente, Giorgia Meloni.
Presidente, desidero modificare alcuni pareri che elenco: i pareri agli ordini del giorno n. 9/2500-AR/29, n. 9/2500-AR/60 e n. 9/2500-AR/61 diventano favorevoli.
PRESIDENTE. Quindi n. 9/2500-AR/29 Lollobrigida, favorevole; n. 9/2500-AR/60 Baldelli, favorevole; n. 9/2500-AR/61 D'Uva, favorevole.
ANTONIO MISIANI,. L'ordine del giorno n. 9/2500-AR/296, che era già favorevole, diventa favorevole ma con una proposta di riformulazione sostituendo le parole “ad adoperarsi” con le parole “a valutare l'opportunità di adottare norme”.
PRESIDENTE. Quindi sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/296 Picchi c'è un parere favorevole, ma con la riformulazione da lei appena proposta.
ANTONIO MISIANI,. Esattamente. L'ordine del giorno n. 9/2500-AR/320 era accolto come raccomandazione, invece diventa parere favorevole a condizione di sopprimere il quarto periodo delle premesse e di riformulare l'impegno con le seguenti parole: “a valutare l'opportunità di approntare misure di carattere economico al fine di realizzare nuove camere di sicurezza e adeguare quelle esistenti secondo le prescrizioni di cui alla legge 17 febbraio 2012, n. 9 e in conformità ai requisiti imposti dalla prevenzione del contagio da COVID-19”.
PRESIDENTE. Quindi, ordine del giorno n. 9/2500-AR/320 Paolini parere favorevole con riformulazione.
ANTONIO MISIANI,. Esatto. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/322, che era favorevole…
ANTONIO MISIANI,. …diventa favorevole ma con riformulazione dell'impegno, con le seguenti parole: “a valutare l'opportunità di assumere ogni iniziativa ritenuta più opportuna al fine di ampliare l'ambito di applicazione del sistema di bordo Mercurio sulle autovetture della polizia di Stato in servizio di controllo del territorio”.
L'ordine del giorno n. 9/2500-AR/326 da contrario diventa favorevole, sopprimendo il terzo e quarto periodo delle premesse e riformulando l'impegno con le seguenti parole: “a valutare un piano di acquisto e allocazione di nuove fondine da destinare agli operatori delle forze dell'ordine”.
PRESIDENTE. Quindi, ordine del giorno n. 9/2500-AR/326 D'Eramo, parere favorevole con riformulazione.
ANTONIO MISIANI,. L'ordine del giorno n. 9/2500-AR/327 da contrario passa a favorevole, riformulando le parole iniziali dell'impegno con le seguenti parole: “a valutare l'opportunità di reperire ulteriori risorse da destinare…” eccetera, eccetera.
Infine, l'ordine del giorno n. 9/2500-AR/329 da contrario diventa favorevole, sopprimendo il secondo e il terzo periodo delle premesse e riformulando l'impegno con le seguenti parole: “a valutare l'opportunità di incrementare le risorse da attribuire al Fondo per la sicurezza urbana istituito dall'articolo 35- del decreto-legge 4 ottobre 2018, n. 113 convertito, con modificazioni, dalla legge 1° dicembre 2018, n. 132.
PRESIDENTE. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/1 Rospi, sul quale il Governo ha espresso parere favorevole a condizione che sia riformulato; chiedo all'onorevole Rospi se intende accogliere la riformulazione. Non vedo in Aula l'onorevole Rospi: c'è qualcuno della sua componente che può rispodere? Sì, bene, la riformulazione è accettata. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/2 De Toma; c'è un parere favorevole con riformulazione; non si accetta la riformulazione: lo poniamo, quindi, in votazione.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/2 De Toma.
Dichiaro aperta la votazione.
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Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/3 Iorio, parere favorevole.
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2500-AR/4 Fioramonti, sul quale vi è parere contrario. Se nessuno chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/4 Fioramonti.
Dichiaro aperta la votazione.
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Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/5 Cunial c'è un parere favorevole con riformulazione: si accetta la riformulazione. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/6 Bologna, parere favorevole. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/7 Misiti, parere favorevole. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/8 Plangger, parere favorevole. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/9 Occhionero, parere favorevole. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/10 Librandi, parere favorevole. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/11 D'Alessandro, parere favorevole con riformulazione: la si accetta. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/12 Gadda, parere favorevole. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/13 Del Barba, parere favorevole. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/14 Paita, parere favorevole. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/15 Bendinelli, parere favorevole. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/16 Nobili, parere favorevole. Ordini del giorno n. 9/2500-AR/17 Ferri e n. 9/2500-AR/18 Fregolent, parere favorevole. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/19 Sodano, parere favorevole con riformulazione: si accetta la riformulazione. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/20 Penna, parere favorevole con riformulazione: la si accetta. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/21 Moretto, parere favorevole. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/22 Migliore, parere contrario: è ritirato. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/23 Scoma, parere favorevole. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/24 Annibali, parere favorevole. Sull'ordine del giorno Nitti n. 9/2500-AR/25, c'è un parere favorevole con riformulazione: si accetta la riformulazione. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/26 Ferro, parere favorevole con riformulazione: si accetta. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/27 Lucaselli, parere favorevole con riformulazione: si accetta la riformulazione. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/28 Rampelli: si accetta la riformulazione? Sì. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/29 Lollobrigida, parere favorevole. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/30 Rizzetto, parere favorevole. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/31 Trancassini, parere favorevole con riformulazione: non si accetta la riformulazione.
Ha chiesto di intervenire l'onorevole Trancassini. Ne ha facoltà.
PAOLO TRANCASSINI(FDI). Presidente, non possiamo accettare questa riformulazione, perché il mio è un ordine del giorno molto semplice: impegniamo il Governo a fare quelle cose che, anche in questo decreto, contrariamente alle promesse fatte, non sono state onorate sulla conformità urbanistica, sul potenziamento del personale e sulla proroga del personale, e mi riferisco alla vicenda della ricostruzione. Ed è un paradosso questa storia: è l'ottava volta che parliamo di ricostruzione in quest'Aula e, in otto decreti, praticamente la maggioranza ha sempre detto, durante l'esame di un decreto, che parleremo della ricostruzione nel prossimo. Che il Governo dica che si occuperà di questa vicenda, che vuole valutare l'opportunità di occuparsene nel prossimo decreto, non solo è offensivo, ma è anche un paradosso rispetto a tutti i comunicati stampa che sono stati fatti. Ricordo al sottosegretario Misiani che il commissario Legnini, in un comunicato stampa, ha detto che il Presidente Conte ha assicurato che, nel prossimo decreto, verranno affrontate queste cose; è stato chiesto che venisse affrontato da autorevoli esponenti del MoVimento 5 Stelle, mi riferisco all'onorevole Terzoni; tutti i gruppi politici hanno sostanzialmente detto due cose: che queste cose dovevano trovare spazio all'interno del “decreto Rilancio” e che saranno ricomprese nel prossimo decreto. Non capisco qual è l'opportunità che dovete valutare. Quindi, via “a valutare l'opportunità”, perché sono passati quattro anni, non possiamo ancora valutare l'opportunità se è il caso di andare a togliere le macerie in quei posti, tanto per dirne una. Prendiamo, per una volta, un impegno serio per il prossimo decreto. Per ultimo, abbiamo dovuto assistere anche al fatto che, visto che nel “decreto Rilancio” non c'erano soldi sufficienti per medici e infermieri, avete ritenuto di prendere la metà dei soldi che vengono risparmiati dalla Camera e darli appunto per queste finalità. Siamo d'accordo che comunque la metà dei risparmi della Camera vadano a medici e infermieri, però ricordo sommessamente che, negli ultimi due anni, questi soldi, per un'iniziativa del collega Baldelli, venivano lasciati ai terremotati, che, in questa situazione, non solo non hanno visto nel “decreto Rilancio” nessuna norma, ma hanno visto anche dimezzato quello che era l'importo che, normalmente, andava loro dai risparmi della Camera, e questo ovviamente non ci è piaciuto. Quindi, togliere “a valutare l'opportunità di”, prendete per una volta un impegno serio, lo prendete davanti al Parlamento e soprattutto lo fate nell'interesse di tutti quei colleghi che, successivamente alla discussione del decreto, hanno recuperato la parola, che non avevano quando si discuteva in Commissione.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il rappresentante del Governo. Prego, sottosegretario Misiani.
ANTONIO MISIANI,. Presidente, il parere sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/22 era un “valutare l'opportunità di” e non un parere contrario, ci deve essere stato un .
PRESIDENTE. Siamo all'ordine del giorno n. 9/2500-AR/31.
ANTONIO MISIANI,. Sì, però ci tenevo a esplicitare questo tema. Per quanto riguarda l'ordine del giorno n. 9/2500-AR/31, noi siamo disponibili a modificarlo. Chiederei al presentatore, onorevole Trancassini, se è d'accordo con la seguente riformulazione: noi potremmo limitare il “valutare l'opportunità di” al secondo periodo, laddove si chiedono misure di potenziamento del personale e di proroga del personale in scadenza, che sono impegnative dal punto di vista economico e finanziario; ne approfitto per confermare la volontà del Governo di recuperare, a partire dal “decreto Semplificazioni”, una serie di norme per quanto riguarda le aree terremotate, che non siamo riusciti a inserire nel “decreto Rilancio”. Quindi, noi potremmo accogliere, così come è scritto, il primo periodo degli impegni e limitare il “valutare l'opportunità di” al secondo periodo, se i proponenti sono d'accordo.
PRESIDENTE. Accetta la nuova riformulazione, onorevole Trancassini?
PAOLO TRANCASSINI(FDI). No, Presidente, perché dopo quattro anni non si può ancora valutare l'opportunità di… niente. Le cose che servono per quei comuni, per quelle 138 comunità, sono chiare a tutti, dal commissario a tutte le forze politiche. Nel prossimo decreto bisogna farlo senza se e senza ma, e senza valutare alcuna opportunità, perché sono anni che è opportuno che il Governo facesse queste cose.
PRESIDENTE. Intanto pongo in votazione questo, poi bisogna ritornare sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/22, perché c'è stato un errore nella trascrizione del parere relativo.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/31 Trancassini.
Dichiaro aperta la votazione.
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Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Ritorniamo sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/22 Migliore: il parere non era contrario, ma c'era una proposta di riformulazione. Viene accettata la riformulazione.
Sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/32 Donzelli il parere era favorevole con riformulazione. Si accetta la riformulazione? Bene.
Sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/33 Cirielli il parere è contrario. Se nessuno chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/33 Cirielli.
Dichiaro aperta la votazione.
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Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/34 Meloni il parere è favorevole.
Sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/35 Ciaburro, il parere è contrario. Onorevole Ciaburro, prego.
MONICA CIABURRO(FDI). Grazie, signora Presidente. Io chiedo ancora al Governo se può rivalutare il parere su questo ordine del giorno perché, vede, riguarda tutti quegli italiani che già versano in situazioni di criticità e di sofferenza, e si mette ancora in discussione anche la loro prima casa. Se, con un atto di davvero vicinanza, non solo a parole ma nella realtà, si dimostrasse attenzione anche a queste persone che, attraverso i pignoramenti, rischiano di mettere in discussione anche quello che è un bene conquistato a fatica, con sacrificio, con lavoro, e che anche a causa di questa pandemia, di questo blocco delle attività, del lavoro e di tutta quella che è l'economia che ruotava intorno a quella famiglia, rischiano davvero di perdere queste case; ecco, io credo che se si vuole dare attenzione alle esigenze reali e concrete di queste persone, si dovrebbe avere anche attenzione a non far sì che queste persone da domani si possano trovare in mezzo a una strada, complicando ancora di più quella che è la situazione dei nostri italiani.
PRESIDENTE. Sottosegretario Misiani, prego.
ANTONIO MISIANI,. Possiamo modificare il parere con un “valutare l'opportunità di”, se la proponente è d'accordo.
PRESIDENTE. Accetta la riformulazione, onorevole Ciaburro? Accetta.
Sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/36 Caretta c'è un parere favorevole con riformulazione, si accetta la riformulazione.
Sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/37 Delmastro Delle Vedove c'è un parere favorevole con riformulazione e la si accetta.
Sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/38 Montaruli c'è un parere favorevole con riformulazione. L'onorevole Montaruli chiede di intervenire. Ne ha facoltà.
AUGUSTA MONTARULI(FDI). Grazie, Presidente. Mi risulta che la riformulazione del Governo anche per questo ordine del giorno sia “a valutare l'opportunità di predisporre”. Noi non riteniamo sia accettabile tale riformulazione, soprattutto alla luce delle decisioni del Governo ancora ieri trapelate in merito proprio alla TAV. Voi avete deciso sì di inserire la TAV nelle opere prioritarie, ma non di inserirla nell'elenco delle opere per le quali il Governo si presterebbe a nominare il commissario straordinario. Ora, questo ordine del giorno chiede esattamente questo e noi abbiamo bisogno di certezze su quest'opera, certezze sui tempi, perché non soltanto è un'opera strategica, come abbiamo sempre difeso; ma non so se sapete, membri del Governo, membri della maggioranza, non so se lo sapete - perché nulla è stato detto di condanna rispetto agli episodi verificatisi negli ultimi giorni in Valsusa - che in Valsusa tutti i giorni c'è un atto di guerriglia contro gli operai, contro le Forze dell'ordine e ancora, da ultimo, un atto gravissimo: chiodi sulla strada, sull'autostrada, per far deviare, per far fare incidenti alle Forze dell'ordine! È ovvio che in un clima così grave, che la nostra valle, il nostro Piemonte, la nostra Italia sta ancora soffrendo, dopo anni, è necessario accelerare, accelerare il più possibile, ed è necessario un commissario straordinario. Quindi, non accetto la riformulazione, soprattutto dopo le notizie degli ultimi giorni, anche rispetto agli intendimenti del Governo e pretendo che questo ordine del giorno venga votato e che la maggioranza si assuma le proprie responsabilità rispetto a quello che sta avvenendo in Valsusa.
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede d'intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/38 Montaruli, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
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Chiedo ai colleghi che sono appena arrivati in tribuna, ci vorrà un po' di tempo per attivare i terminali, siete appena arrivati, se intendete votare adesso, oppure possiamo chiudere la votazione e fare in modo tale che votiate alla prossima. Bene.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Gli ordini del giorno n. 9/2500-AR/39 Mollicone, n. 9/2500-AR/40 Rotelli, n. 9/2500-AR/41 Frassinetti e n. 9/2500-AR/42 Galantino hanno tutti parere favorevole.
Sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/43 Prisco, c'è un parere favorevole con riformulazione: si accetta la riformulazione? Onorevole Prisco, prego.
EMANUELE PRISCO(FDI). Chiedo scusa, Presidente. Solo per riavere il testo della riformulazione che non lo ritrovo…
PRESIDENTE. Sottosegretario Misiani, se, per favore, può ripetere. Le riformulazioni sono tutte nel resoconto, per agevolare. Prego.
ANTONIO MISIANI,. “Valutare l'opportunità di”.
PRESIDENTE. Accetta la riformulazione? Sì.
Sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/44 Caiata, c'è un parere favorevole con riformulazione: accetta la riformulazione, onorevole Caiata? No. Onorevole Caiata, chiede di intervenire? Prego.
SALVATORE CAIATA(FDI). Grazie, Presidente. Non accetto questa riformulazione “a valutare l'opportunità di”, perché questo ordine del giorno, che è stato già trattato largamente in Commissione sotto forma di emendamento, parla della opportunità di concedere un credito di imposta per le sponsorizzazioni alle società sportive. È un modo semplice per garantire continuità di vita alle piccole associazioni e alle associazioni sportive che, altrimenti, rischierebbero di scomparire. Perché, Presidente, non accetto questa riformulazione? Perché, paradossalmente, nei giorni scorsi, abbiamo letto il Ministro per lo Sport Spadafora esprimere, sul proprio profilo il rammarico perché questo emendamento fosse stato bocciato in Commissione. Sì, ha capito bene: il rammarico del Ministro perché un emendamento, su un'idea valida dell'opposizione, è stato bocciato. Allora, sentirci dire adesso, in Aula, che il Governo vuole “valutare l'opportunità di”, quando un'altra parte di questo Governo, quella preposta a questa disciplina, che è quella dello sport, si è espressa favorevolmente, ci sembra beffardo. Allora, non ci sembra che si voglia “valutare l'opportunità di”; ci sembra che si voglia valutare l'opportunismo di chi debba intestarsi l'ennesima buona idea proposta dall'opposizione che questo Governo vuole buttare fuori dalla porta e riportare dalla finestra, forse, intestandosi una idea che serve per queste piccole associazioni sportive e per le società sportive professionistiche. È un modo per dare vicinanza ad un mondo che, altrimenti, rischia di ritrovarsi sommerso da una crisi profonda e rischia di far scomparire molte società della periferia italiana
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire… onorevole Rizzetto, prego.
WALTER RIZZETTO(FDI). Grazie Presidente. Rispetto al Governo…
PRESIDENTE. Sottosegretario, la prego di prestare attenzione. Prego. Mi scusi. Aspetti, sottosegretario, sta intervenendo l'onorevole Rizzetto però… sottosegretario, sta intervenendo l'onorevole Rizzetto. Prego.
WALTER RIZZETTO(FDI). Presidente, soltanto pochi secondi, per ricordare al Governo che non può esserci una differenza fra l'ordine del giorno n. 9/2500-AR/30, che è un ordine del giorno a mia prima firma, che, fortunatamente, avete accettato, l'ordine del giorno che dovremo ancora esaminare n. 9/2500-AR/49 del collega Butti, che verte sullo stesso tema e che mi pare abbia un parere favorevole, e l'ordine del giorno n. 9/2500-AR/44 Caiata, le cui uniche differenze - le voglio dire - sono nel dispositivo “a porre in essere misure”, piuttosto che “a valutare l'introduzione”.
“A valutare l'introduzione” o “a porre in essere misure” non possono essere delle discriminanti rispetto ad una battaglia legittima che Fratelli d'Italia sta portando avanti sul credito d'imposta verso società sportive che, se non avranno un'apertura rispetto al credito d'imposta, falliranno e chiuderanno e, se falliscono le società sportive, significa che noi ci troveremo con milioni, migliaia di ragazzi, ad esempio, che non riescono più a fare sport. Ritengo che la sua valutazione in seno anche all'ordine del giorno n. 9/2500-AR/44 Caiata debba essere rivista, perché non è possibile che soltanto una piccola parte del dispositivo faccia decadere l'impianto di un ordine del giorno che è evidentemente virtuoso.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Guidesi.
GUIDO GUIDESI(LEGA). Presidente, per chiedere di apporre la firma all'ordine del giorno e per sottolineare l'importanza dell'associazionismo sportivo, anche in funzione non solo del gravissimo rischio economico di sostentamento di queste associazioni, ma rispetto agli spazi che si limiteranno in funzione dell'occupazione, da parte delle scuole, delle palestre che, nei pomeriggi, venivano utilizzate per far fare sport ai bambini. Io credo che questa sia una situazione urgente per non trovarci, poi, ad avere un vuoto incolmabile che tanti volontari hanno colmato con passione e grandissimo senso civico in tutti questi anni.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Lucaselli.
YLENJA LUCASELLI(FDI). Grazie, Presidente. In Commissione bilancio, durante la discussione del “decreto Rilancio”, abbiamo affrontato lungamente questo tema in totale solitudine, devo dire la verità, ma convinti, assolutamente convinti che questa sia una battaglia che va fatta e che non può vedere oggi un parere contrario rispetto all'ordine del giorno del collega Caiata. E questo perché, all'interno di questo ordine del giorno, in realtà all'interno dell'emendamento che avrebbe potuto tranquillamente essere inserito nel provvedimento, c'è l'unica possibilità per le piccole associazioni sportive di essere salvate.
In questo momento economicamente molto complesso e molto delicato, è impossibile immaginare che ci sia la forza di continuare a sponsorizzare le piccole realtà sportive, che, oggi, sono le uniche attraverso le quali lo sport dei ragazzi viene portato avanti nei piccoli territori, nelle piccole cittadine d'Italia. Allora, noi abbiamo l'unica possibilità, attraverso questo ordine del giorno, di dare una spinta agli imprenditori, a tutti coloro i quali hanno il desiderio di contribuire alla vita di quelle piccole associazioni e, poiché attraversiamo un momento economico particolarmente difficile e particolarmente delicato, noi non possiamo non dare questo aiuto.
Del resto, è anche evidente che, quando parliamo del riconoscimento del credito d'imposta, in questo caso, noi non stiamo togliendo nulla al bilancio statale, non togliamo nulla alle casse; l'emendamento stesso, l'ordine del giorno non avevano chiesto un finanziamento rispetto a questa attività, ma semplicemente che possa essere incentivata la partecipazione dei privati attraverso le attività di sponsorizzazione dei piccoli , che vivono e continuano a vivere, in assenza di finanziamenti da parte dello Stato, solo attraverso questa partecipazione privata. Allora, questo ordine del giorno va indubbiamente nel senso di quelli presentati anche dal collega Rizzetto e dal collega Butti: non ci può essere una disparità, perché, nella sostanza, questi ordini del giorno sono identici.
PRESIDENTE. I banchi del Governo, per favore.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Mollicone. Onorevole Prestipino…Prego.
FEDERICO MOLLICONE(FDI). Grazie, Presidente. Intervengo anche io, come capogruppo della Commissione sport, per ricordare al sottosegretario che il Ministro Spadafora ha costituito un tavolo informale, al quale ha invitato tutti i gruppi e tutte le forze politiche, e al quale siamo andati, come Fratelli d'Italia, con molte proposte rispetto alla legge sullo sport. Tra queste, c'era quella del credito d'imposta. Come è stato ricordato anche dal collega Caiata, lo stesso Ministro, anche in quella sede - stiamo parlando di Palazzo Chigi, quindi una sede ufficiale, seppur informale -, aveva accolto, e accoglierà, questo meccanismo nella legge delega. Per cui ricordo anche, in ultimo, che lo stesso meccanismo è stato già approvato nell'editoria, per l'editoria e cioè, dopo una battaglia, anche qui, di Fratelli d'Italia e di altri gruppi dell'opposizione, siamo riusciti a ottenere nei passati provvedimenti che il credito d'imposta investito nella promozione dell'editoria e quindi sui portali di informazione, potesse avere un credito d'imposta incrementale, che è una battaglia simbolo di Fratelli d'Italia, ed è stato accettato.
PRESIDENTE. Colleghi, però dovete lasciare liberi i banchi del Governo.
FEDERICO MOLLICONE(FDI). Anche perché mi distraete il sottosegretario, che sicuramente sta analizzando la possibilità di rivedere il parere. E quindi, dicevo, il credito d'imposta su base incrementale, che è una battaglia simbolo di Fratelli d'Italia e che è stata già approvata da questo Governo per quanto riguarda la promozione. Quindi, questo provvedimento è analogo a questo meccanismo già utilizzato nell'editoria e penso, vista anche la presa di posizione del Ministro, che possa essere, almeno l'ordine del giorno, accettato e che possa aprire la strada, magari nel decreto-legge Semplificazioni e in altri provvedimenti all'approvazione. Anzi, è singolare che non sia stato già approvato nel decreto-legge Rilancio. Quindi rinnoviamo, come Fratelli d'Italia e come Commissione sport, l'invito al sottosegretario a rivedere questo parere e ad accoglierlo.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Tasso. Ne ha facoltà.
ANTONIO TASSO(MISTO-MAIE). Dunque, chiedo il permesso di poter sottoscrivere l'ordine del giorno Caiata. In qualità di dirigente di una federazione sportiva, avverto forte l'esigenza per le piccole associazioni sportive dilettantistiche di avere questo aiuto perché rischiamo veramente che lo sport dilettantistico poi sparisca. Abbiamo fatto anche un sondaggio tra le nostre associazioni federate con la federazione che rappresento e la preoccupazione è tanta. Tra l'altro, c'è anche il grosso problema di poter effettuare pratica sportiva anche all'interno, e qui si apre anche una riflessione con la Ministra Azzolina per poter concedere le palestre alle associazioni sportive. Pertanto chiedo di poter sottoscrivere questo ordine del giorno e chiedo anche al sottosegretario di voler rivedere il suo parere su questo.
PRESIDENTE. Colleghi, ai banchi del Governo le mascherine, per favore. Ha chiesto di parlare il sottosegretario. Ne ha facoltà.
ANTONIO MISIANI,. Intervengo per cambiare il parere in favorevole su questo ordine del giorno, così come sugli ordini del giorno n. 9/2500-AR/71 e 9/2500-AR/159, che trattano lo stesso argomento .
PRESIDENTE. Quindi, c'è un parere favorevole e non si pone più in votazione l'ordine del giorno 9/2500-AR/44, non ci sono quindi più dichiarazioni di voto.
Passiamo all'ordine del giorno 9/2500-AR/45 Bucalo: c'è un parere favorevole con riformulazione… Onorevole Pettarin, però il sottosegretario ha cambiato il parere e può farlo in qualunque momento. Nel momento stesso in cui cambia il parere, non ci sono più dichiarazioni di voto, perché non lo si pone in votazione. Però può cambiare in qualunque momento, ha capito? Onorevole Gagliardi, per sottoscriverlo, certo, assolutamente, anche agli uffici, potete chiedere la sottoscrizione anche agli uffici.
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/45 Bucalo c'è un parere favorevole con riformulazione: va bene. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/46 Osnato, accetta la riformulazione. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/47 Silvestroni, accetta la riformulazione. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/48 Bignami, c'è un parere contrario. Ha chiesto di parlare l'onorevole Bignami. Ne ha facoltà.
GALEAZZO BIGNAMI(FDI). Grazie, Presidente. Il comune di Medicina è un comune in provincia di Bologna che è stato interessato da un provvedimento d'apposizione emanato dalla regione Emilia Romagna, dal presidente Bonaccini, che lo ha reso zona rossa all'inizio della situazione di pandemia che abbiamo attraversato. Nell'immediatezza, evidentemente, di quel provvedimento si è posto il problema di come salvaguardare i lavoratori, che evidentemente non potevano recarsi al lavoro, e da parte di tutte le forze politiche vi è stata la garanzia che quei lavoratori si sarebbero tutelati, qualificando la loro assenza come malattia, determinando così una protezione totale nei confronti della loro assenza dal luogo di lavoro. Nei primi provvedimenti assunti, tuttavia, è rimasta sguarnita questa tutela, e proprio per questo il sottosegretario Puglisi ha immediatamente precisato, nei giorni successivi l'emissione del provvedimento di zona rossa, che si era trattato di una mera svista e che pertanto nei provvedimenti successivi - parliamo di metà marzo - i lavoratori avrebbero ricevuto tutela. Così non è stato e ancora oggi quei lavoratori chiedono di potersi veder riconosciuta una tutela che qualifichi la loro assenza come malattia; non come cassa integrazione, non come altre forme che evidentemente affievolirebbero la loro tutela, ma come malattia, esattamente come tutte le altre zone rosse, che presentano l'unica distinzione che questa è stata emessa dalla regione Emilia-Romagna.
GALEAZZO BIGNAMI(FDI). Noi abbiamo cercato di rendere questo ordine del giorno, che non è un emendamento che evidentemente non è stato accettato nella riformulazione del decreto, proprio per vincolare - in questo senso, mi permetto di dire che eventuali ripensamenti che portino all'introduzione di varianti come “a valutare l'opportunità” di non sarebbero accolti - abbiamo presentato questo ordine del giorno, scevro da qualsiasi connotazione di responsabilità politica, anche se è chiaro che avremmo potuto scrivere che il sindaco del comune di Medicina è del PD, il presidente della città metropolitana è del PD, il presidente della regione è del PD, il rappresentante del Governo che ha parlato è del PD, proprio per renderlo votabile da parte di tutti. Non abbiamo qualificato o caratterizzato l'ordine del giorno con connotazioni divisive. E diamo, anzi, atto che altri esponenti e altri parlamentari hanno operato per il riconoscimento di questo diritto, perché di un diritto si tratta, ai lavoratori di Medicina. Siamo quindi sorpresi non solo che non si arrivi a un parere favorevole, ma neanche a una riformulazione - che comunque, lo dico anticipandolo, come ho già detto, non sarebbe accolta - perché dobbiamo vincolare il Governo a far sì che l'INPS, perché è lì il problema, operi in modo che i lavoratori di quel comune, che hanno dignitosamente e rispettosamente osservato le regole, siano tutelati e trovino una tutela adeguata nel prossimo provvedimento.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il sottosegretario Misiani. Ne ha facoltà.
ANTONIO MISIANI,. No, qui il parere va proprio corretto e diventa parere favorevole .
PRESIDENTE. D'accordo, andiamo avanti. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/49 Butti, parere favorevole. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/50 Deidda, parere contrario. Ha chiesto di parlare l'onorevole Deidda. Ne ha facoltà.
SALVATORE DEIDDA(FDI). Grazie, Presidente. Questo ordine del giorno lo discutiamo e colgo l'occasione per fare gli auguri alla Polizia penitenziaria, visto che è il suo anniversario, 203 anni dalla sua nascita e va il nostro ringraziamento a tutti gli agenti, per il duro lavoro che fanno. In questo caso ribadisco che è una richiesta al Governo a valutare che, visto l'emendamento approvato da tutte le forze politiche, proposto da Fratelli d'Italia, per dare più agenti alla Polizia penitenziaria, e quindi si è deciso di far scorrere le graduatorie dell'ultimo concorso, ma solo per l'aliquota civili. Purtroppo rimangono sempre fuori gli idonei non vincitori o gli idonei che dovrebbero entrare e scorrere, dell'aliquota militare.
I militari, invece di avere un vantaggio, in ferma breve o quelli che era in ferma prefissata, non ottengono mai uno scorrimento in questo concorso in Polizia penitenziaria, ma ricordo anche nella Polizia di Stato: si dà sempre scorrimento all'aliquota civile, non si tiene conto della necessità di dare ossigeno alle graduatorie dei militari.
Perché cosa sta succedendo? Abbiamo gravi problemi nelle Forze armate per quanto riguarda il reclutamento durante il periodo di ferma prefissata, perché i giovani sanno benissimo che tutto quel periodo che trascorrono nelle Forze armate non servirà a niente, perché poi sarà una disoccupazione perenne e quel periodo non conterà niente nei concorsi. Chiediamo ancora una volta di dare un'opportunità agli idonei con delle assunzioni straordinarie o a seguito di altro provvedimento apposito - non indichiamo quale - proprio per dare mano libera al Governo .
PRESIDENTE. Prendo atto che l'onorevole Rizzetto sottoscrive l'ordine del giorno.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/50 Deidda, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/51 Trano, parere favorevole.
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/52 Giannone, parere favorevole.
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/53 Ungaro, parere favorevole con riformulazione. Viene accettata? Sì.
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/54 Aprile, parere favorevole con riformulazione. Viene accettata la riformulazione dell'ordine del giorno n. 9/2500-AR/54…?
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/55 Benigni, parere contrario.
ANTONIO MISIANI,. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ANTONIO MISIANI,. Il parere cambia in favorevole .
PRESIDENTE. Sta bene.
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/56 Sorte, parere favorevole con riformulazione. Viene accettata?
Ha chiesto di parlare la deputata Gagliardi. Ne ha facoltà.
MANUELA GAGLIARDI(M-NI-USEI-C!-AC). Presidente, dal resoconto la riformulazione pare introdurre soltanto “a valutare l'opportunità di”, ma era già ricompreso in questi ordini del giorno, non so perché. Quindi non ci dovrebbe essere necessità di riformulazione.
PRESIDENTE. Il parere è favorevole.
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/57 Gagliardi, parere favorevole con riformulazione.
ANTONIO MISIANI,. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ANTONIO MISIANI,. Ordini del giorno dal n. 9/2500-AR/56 Sorte al n. 9/2500-AR/59 Silli, parere favorevole.
PRESIDENTE. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/60 Baldelli, parere favorevole.
Ha chiesto di parlare il deputato Baldelli. Ne ha facoltà.
SIMONE BALDELLI(FI). Presidente, questo ordine del giorno, così come il successivo a prima firma del questore D'Uva, si occupa della destinazione dei risparmi della Camera dell'ultimo anno. Il terremoto è una ferita aperta nel nostro Paese, e anche questo dibattito, il dibattito su questo decreto-legge e anche sugli ordini del giorno, dimostra come spesso le buone intenzioni vadano a sbattere contro una difficoltà a reperire risorse.
La Camera ha voluto mantenere un filo di dialogo e di collaborazione con le zone colpite dal terremoto, che dura ormai da quattro anni, anche quest'anno. Per questo, Presidente, io voglio ringraziare la Presidenza, l'Ufficio di Presidenza, che ha fatto in modo che questi risparmi ci fossero e tutte le forze politiche che hanno inteso sottoscrivere questo ordine del giorno, così come anche il successivo, per fare in modo che la Camera possa destinare a queste finalità così nobili i propri risparmi .
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il collega Giachetti. Ne ha facoltà.
ROBERTO GIACHETTI(IV). Presidente, vorrei anch'io ringraziare lei, gli uffici della Camera, l'onorevole Baldelli. Anche che si rispettasse il Regolamento, però, perché, se c'è un voto, si fa una dichiarazione di voto, se non c'è un voto, non si fa una dichiarazione di voto .
PRESIDENTE. Ha ragione, collega. Collega Baldelli, lei voleva metterlo in votazione? Non voleva metterlo in votazione, quindi ricordo che ovviamente gli interventi vengono svolti se si chiede la votazione.
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/61 D'Uva, parere favorevole.
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/62 Schullian, parere favorevole con riformulazione.
Ha chiesto di parlare il collega Pettarin. Ne ha facoltà.
GUIDO GERMANO PETTARIN(FI). Presidente, solamente per aggiungere possibilmente la mia firma all'ordine del giorno n. 9/2500-AR/62.
PRESIDENTE. Sta bene.
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/63 Zucconi, parere contrario.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/63 Zucconi.
Dichiaro aperta la votazione.
.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/64 Baldini, parere favorevole con riformulazione. Viene accettata? Sì.
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/65 Maschio, parere favorevole con riformulazione. Viene accettata? Sì.
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/66 Foti, risulta favorevole.
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/67 Varchi, parere favorevole con riformulazione. Viene accettata? Sì.
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/68 Prestipino, parere favorevole.
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/69 Siani, parere favorevole.
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/70 Ubaldo Pagano, parere favorevole con riformulazione. Viene accettata.
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/71 Rossi, parere favorevole con riformulazione. È diventato favorevole, mi risulta. Sta bene.
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/72 Di Giorgi, parere favorevole.
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/73 Ciampi, parere favorevole con riformulazione. Viene accettata.
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/74 Piccoli Nardelli, parere favorevole.
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/75 Boldrini, parere favorevole.
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/76 Bruno Bossio, parere favorevole.
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/77 Gariglio, parere favorevole.
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/78 Lepri, parere favorevole con riformulazione. Viene accettata.
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/79 Rizzo Nervo, parere favorevole.
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/80 Carnevale, parere favorevole.
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/81 Viscomi, parere favorevole.
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/82 Mura, parere favorevole.
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/83 Serracchiani, parere favorevole.
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/84 Carla Cantone, parere favorevole.
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/85 Gribaudo, parere favorevole con riformulazione. Viene accettata.
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/86 Schirò, parere favorevole.
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/87 La Marca, parere favorevole.
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/88 Bellucci, parere favorevole con riformulazione; viene accettata? No, non viene accettata e chiede di parlare. Prego.
MARIA TERESA BELLUCCI(FDI). Grazie, Presidente. Pongo alla vostra attenzione e anche all'attenzione del sottosegretario questo ordine del giorno, che è legato ai familiari. Chiedo al sottosegretario di poter attenzionare per qualche minuto, davvero pochi… questo ordine del giorno riguarda i familiari, cioè quelle persone, quei familiari che si prendono cura dei più fragili, di chi è in una condizione di disabilità, di chi non ha la propria autosufficienza, di chi non è in grado di prendersi cura di sé e per un tempo davvero lungo. Queste persone, in questo momento, hanno ricevuto la cura di madri, di padri, di fratelli e di sorelle che hanno vicariato l'assenza delle istituzioni, l'assenza della scuola, l'assenza dell'assistenza domiciliare, l'assenza dei servizi terapeutici, l'assenza di quei servizi diurni che accolgono queste persone e che cercano di dare le risposte ai loro bisogni di cura. Ebbene, in questi mesi hanno fatto dei sacrifici straordinari, li fanno in ogni anno della loro vita: rinunciano alla loro vita, rinunciano a lavorare, rinunciano ad avere spazi di evasione e di svago, a volte, addirittura, ci raccontano di non riuscire a prendersi una pizza, a uscire fuori, perché i loro cari sono così bisognosi di assistenza sulle 24 ore. Noi vi chiediamo, in questo ordine del giorno, di potergli riconoscere un supporto economico, di farlo come avete fatto per altre categorie fragili, di poter riconoscere la dignità di quello che fanno in ogni giorno della loro vita e di poter dimostrare che lo Stato, il Governo, le istituzioni sono al loro fianco, che rispettano i loro sacrifici e li sostengono in ogni modo. Non possiamo accettare la riformulazione in cui voi dite di “valutare l'opportunità di” riconoscere questo supporto economico, questo perché “valutare l'opportunità di” significa aprire una valutazione di quanto sia opportuno riconoscergli un economico. In questo caso non c'è nulla da valutare, è impossibile pensare che si debba valutare l'opportunità di… è necessario soltanto che il Governo e la maggioranza riconoscano quell'atto d'amore che queste persone compiono ogni giorno della loro vita.
Noi dobbiamo essergli a fianco, dobbiamo dimostrare che non ci dimentichiamo di loro e che, ancor di più, non lo facciamo in questo momento di pandemia. Per questo, non posso accettare la riformulazione; non c'è nulla da valutare, c'è soltanto da prendere queste persone per mano e da sostenerle ogni giorno rispetto all'atto d'amore che fanno .
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/88 Bellucci, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/89 Benamati ed altri, parere favorevole con riformulazione; viene accettata. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/90 Nardi ed altri, parere favorevole; ordine del giorno n. 9/2500-AR/91 Manca Gavino ed altri, parere favorevole; ordine del giorno n. 9/2500-AR/92 Andrea Romano, parere favorevole con riformulazione; ordine del giorno n. 9/2500-AR/93 Mancini, parere favorevole con riformulazione; ordine del giorno n. 9/2500-AR/94 Baroni Massimo Enrico ed altri, parere favorevole con riformulazione, viene accettata?
Collega Baroni, chiede di intervenire? Viene accettata la riformulazione? Sì, bene. Chiedo al collega Baroni se intende parlare… no, quindi, andiamo avanti.
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/95 Angiola, parere favorevole con riformulazione. Ha chiesto di parlare il collega Angiola. Ne ha facoltà.
NUNZIO ANGIOLA(MISTO). Grazie, Presidente. Vorrei richiamare l'attenzione di tutti i colleghi sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/95 che riguarda gli invalidi totali. A seguito della recente sentenza della Corte costituzionale del 23 giugno, per gli invalidi totali si apre la possibilità di passare la pensione di invalidità dagli attuali 285,66 euro fino al milione di vecchie lire. Ecco, nel corso dei lavori della Commissione bilancio, con un emendamento a prima firma Giorgia Meloni, è stato recepito nel “decreto Rilancio” l'incremento delle pensioni di invalidità, ma non basta, Vice Ministro Misiani, perché restano scoperti tutti i disabili gravissimi, quelli che hanno bisogno di assistenza 24 ore su 24 ore e che, in caso di mancata assistenza, rischiano veramente anche di morire.
Quindi, il fatto di accogliere questo ordine del giorno come una raccomandazione mi sembra veramente poco, in quanto si tratta di 3 o 4 mila persone, non di più, secondo degli studi che sono stati effettuati, che potrebbero essere ricomprese in questo incremento, devo dire veramente quasi un'elemosina, fino al milione delle vecchie lire. Oltre a queste ci sono anche i disabili con una percentuale di invalidità dal 75 al 99 per cento, che sarebbero meritevoli di attenzione da parte della Camera, tanto quanto i disabili con un'invalidità totale.
Quindi, l'idea sarebbe di non creare degli invalidi di serie A e degli invalidi “di serie B” e, quindi, di concedere un gesto di attenzione nei confronti di queste persone veramente molto sofferenti .
PRESIDENTE. Chiedo a tutti i colleghi di indossare la mascherina su naso e bocca. Alcuni colleghi non la stanno indossando; sollecito l'Aula a indossare la mascherina.
Ha chiesto di parlare il collega Trancassini. Ne ha facoltà.
PAOLO TRANCASSINI(FDI). Semplicemente, Presidente, per aggiungere la mia firma a questo ordine del giorno. Veramente, anche noi esprimiamo la sorpresa per il parere negativo e insisto, anche io, perché il parere venga mutato, per non contraddirvi, insomma. Mi pare che il tema delle pensioni di invalidità posto da Fratelli d'Italia abbia trovato, dopo lunghi dibattiti, ospitalità all'interno del “decreto Rilancio”. Mi sembra che il tema posto dal collega sia molto, molto importante, riguarda delle fasce di persone in seria e grande difficoltà, il fatto che si esprima parere contrario a un ordine del giorno, lo trovo molto, molto grave o comunque, in ogni caso, che non venga presa decisamente in considerazione l'ipotesi, appunto, di un parere direttamente favorevole.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la collega Versace, Ne ha facoltà.
GIUSEPPINA VERSACE(FI). Grazie, Presidente. Chiedo solo di sottoscrivere questo ordine del giorno del collega Angiola, ricordando l'importanza del tema e l'importanza, soprattutto, del fatto che questo tema sia ampiamente concertato e approfondito, proprio per non creare nuove discriminazioni, come ha saggiamente illustrato il mio collega, prima.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la collega Vietina. Ne ha facoltà.
SIMONA VIETINA(FI). Vorrei richiedere di sottoscrivere questo ordine del giorno e sottolineare che non si possono fare sempre solo dichiarazioni e, poi, rimanere sordi davanti ai più deboli.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la deputata Locatelli. Ne ha facoltà.
ALESSANDRA LOCATELLI(LEGA). Grazie, Presidente. Lo sottoscrivo anch'io, anche se la Lega ne ha uno suo sulle pensioni di invalidità, per lo sforzo anche dei colleghi, di rappresentare un problema, appena accennato dalla Corte costituzionale, ma che noi portiamo avanti da tempo. Da mesi, da anni, chiediamo a questo Governo di aumentare le pensioni di invalidità e solo ora, con l'imposizione della Corte costituzionale, vediamo che un piccolo gruppo, solo quelli invalidi al 100 per cento, potranno vedersi aumentate le pensioni di invalidità. Non è sufficiente. Quindi, insieme all'ordine del giorno presentato a prima firma De Martini, che sarà più avanti, sottoscrivo anche quello del collega e mi auguro che possa cambiare il parere per tutti e due gli ordini del giorno.
PRESIDENTE. Collega Ruffino? Chiede di parlare o sottoscrive? Sottoscrive, d'accordo.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/95 Angiola, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Ordini del giorno n. 9/2500-AR/96 Frate e n. 9/2500-AR/97 Mor, parere favorevole.
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/98 Gusmeroli, parere favorevole con riformulazione. Ha chiesto di parlare il collega Gusmeroli. Ne ha facoltà.
ALBERTO LUIGI GUSMEROLI(LEGA). Grazie, ma vorrei che si traducano poi, queste parole, in fatti concreti.
PRESIDENTE. Quindi, accetta la riformulazione, collega? D'accordo.
Dall'ordine del giorno n. 9/2500-AR/99 Tasso all'ordine del giorno n. 9/2500-AR/104 Gemmato, pareri favorevoli.
Dall'ordine del giorno n. 9/2500-AR/105 Germanà all'ordine del giorno n. 9/2500-AR/109 Lupi, pareri favorevoli con riformulazioni, che vengono accettate.
Ordini del giorno n. 9/2500-AR/110 Fusacchia e n. 9/2500-AR/111 Pellicani, parere favorevole. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/112 Pezzopane, parere favorevole con riformulazione. Viene accettata la riformulazione? Sì.
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/113 Topo, parere favorevole. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/114 Gebhard, parere favorevole con riformulazione, che viene accettata. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/115 Rotta, parere favorevole. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/116 Lacarra, parere favorevole con riformulazione: viene accettata. Ordini del giorno n. 9/2500-AR/117 De Menech e n. 9/2500-AR/118 Quartapelle Procopio, parere favorevole. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/119 Cenni, parere favorevole con riformulazione: viene accettata.
Dall'ordine del giorno n. 9/2500-AR/120 Sensi all'ordine del giorno n. 9/2500-AR/122 Di Stasio, parere favorevole.
Ordini del giorno n. 9/2500-AR/123 Buompane e n. 9/2500-AR/124 Baldino, pareri favorevoli con riformulazioni, che vengono accettate.
Dall'ordine del giorno n. 9/2500-AR/125 Cillis all'ordine del giorno n. 9/2500-AR/127 Silvestri Francesco, pareri favorevoli. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/128 Dieni, parere favorevole con riformulazione: viene accettata. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/129 Suriano, parere favorevole.
L'ordine del giorno n. 9/2500-AR/130 Alaimo risulta inammissibile.
Ordini del giorno n. 9/2500-AR/131 Cattoi Maurizio e n. 9/2500-AR/132 Bruno, pareri favorevoli. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/133, Siragusa, favorevole con riformulazione, viene accettata. Ordine del giorno… No, torniamo al n. 9/2500-AR/133. Ha chiesto di parlare la collega Siragusa. Ne ha facoltà.
ELISA SIRAGUSA(M5S). Grazie. No, io non accetto la riformulazione, perché penso che sia assurdo che il Governo non riesca a accettare un ordine del giorno molto semplice, che chiede semplicemente di stanziare fondi per la rete consolare diplomatica. Non dico quanto, non dico quando: chiedo solo di prevedere uno stanziamento. Veramente io ritengo ormai inaccettabile che questo Governo accetti ordini del giorno con impegni generici “a valutare l'opportunità di”, che significa praticamente che gli ordini del giorno hanno una valenza pari a una lettera inviata a Babbo Natale. Quindi, io chiedo un impegno concreto, se decide di accettare l'impegno a stanziare questi soldi: sì o no. Per questo lo metto in votazione.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/133 Siragusa, parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/134 Rizzo, parere favorevole con riformulazione: viene accettata. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/135 Lovecchio, parere favorevole. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/136 Maraia, parere favorevole con riformulazione: viene accettata. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/137 Manzo, parere favorevole. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/138 Gabriele Lorenzoni parere favorevole, con riformulazione: viene accettata.
Dall'ordine del giorno n. 9/2500-AR/139 Faro all'ordine del giorno n. 9/2500-AR/146 Giuliodori, pareri favorevoli.
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/147 Currò, parere favorevole con riformulazione: viene accettata. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/148 Martinciglio, parere favorevole.
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/149 De Carlo Sabrina, il parere è contrario: viene ritirato.
L'ordine del giorno n. 9/2500-AR/150 risulta ritirato e l'ordine del giorno n. 9/2500-AR/151 è inammissibile.
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/152 Roberto Rossini, parere favorevole. L'ordine del giorno n. 9/2500-AR/153 risulta inammissibile.
Ordini del giorno n. 9/2500-AR/154 Gallo e n. 9/2500-AR/155 Elisa Tripodi, parere favorevole. Ordine giorno n. 9/2500-AR/156 Vacca, parere favorevole con riformulazione: viene accettata. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/157 Melicchio, parere favorevole con riformulazione: non accetta la riformulazione e chiede che venga messo in votazione.
Passiamo, quindi, ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/157 Melicchio, parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Ordine del giorno n. 9/2500AR/158 Iovino, parere favorevole; n. 9/2500-AR/159 Valente, parere favorevole con…
GUIDO GERMANO PETTARIN(FI). Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Collega Pettarin, a che titolo?
GUIDO GERMANO PETTARIN(FI). Se siamo arrivati all'ordine del giorno n. 9/2500-AR/159 Valente, perché non ho capito se l'ordine del giorno n. 9/2500-AR/158 Iovino lo abbiamo passato…
PRESIDENTE. L'ordine del giorno n. 9/2500-AR/158 Iovino risulta favorevole.
GUIDO GERMANO PETTARIN(FI). Perfetto. Sul n. 9/2500-AR/159 Valente, per la possibilità di aggiungere la mia firma agli ordini del giorno n. 9/2500-AR/159 Valente, n. 9/2500-AR/71 Rossi e n. 9/2500-AR/44 Caiata, che sono gli ordini del giorno per le associazioni sportive dilettantistiche.
PRESIDENTE. D'accordo. Sottosegretario, sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/159 Valente ha cambiato parere?
ANTONIO MISIANI,. Sì. Quando abbiamo discusso l'ordine del giorno n. 9/2500-AR/44 Caiata ho cambiato parere in favorevole secco e, quindi, anche sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/159 Valente.
PRESIDENTE. D'accordo. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/160 Mariani, parere favorevole con riformulazione: viene accettata; n. 9/2500-AR/161 Villani, parere favorevole con riformulazione: viene accettata; n. 9/2500-AR/162 Lattanzio, parere favorevole con riformulazione.
Ha chiesto di parlare il collega Lattanzio. Ne ha facoltà.
PAOLO LATTANZIO(M5S). Grazie, Presidente. Mi rivolgo, per suo tramite, al Governo, chiedendo di valutare l'opportunità di rivedere la valutazione, perché nel primo impegno si parla di scuola, ovviamente di riapertura delle scuole, tema caldo, e nel primo impegno, quello un po' più forte, nel primo punto dell'impegno c'è già la locuzione “valutare di”. Quindi, “valutare l'opportunità di valutare” mi sembra una ridondanza barocca eccessiva.
Nel secondo punto invece, dove si parla dei patti educativi di comunità, in realtà questo intervento è già previsto dalle linee guida rilasciate una settimana fa dal Ministero dell'Istruzione. Quindi, in realtà si propone un rafforzamento di quanto già previsto dal Ministero e credo sia importante permettere a tutti gli studenti e le studentesse di partecipare a quelli che saranno dei patti educativi territoriali - ripeto - come previsto dalle linee guida.
Da ultimo, mi risulta difficile pensare ancora “a valutare l'opportunità di” quando mancano due mesi e cinque giorni alla probabile apertura delle scuole.
PRESIDENTE. Sottosegretario Misiani?
ANTONIO MISIANI,. Va bene. Ho solo un dubbio sul terzo punto. Se il proponente accetta, potremmo limitare il “valutare l'opportunità” a quello e accogliere così come sono stati proposti i primi due punti degli impegni.
PRESIDENTE. Per il collega Lattanzio va bene, è d'accordo. Collega Frate, vuole sottoscriverlo? Vuole sottoscrivere l'ordine del giorno, d'accordo. La collega Siragusa anche, d'accordo.
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/163 Deiana, parere favorevole; n. 9/2500-AR/164 Berti, favorevole con riformulazione… Colleghi, sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/162 Lattanzio chi vuole sottoscriverlo può avvicinarsi alla Presidenza per richiedere la sottoscrizione.
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/164 Berti, parere favorevole con riformulazione: è accettata; n. 9/2500-AR/165 Daga, parere favorevole; n. 9/2500-AR/166 Ilaria Fontana, parere favorevole con riformulazione; n. 9/2500-AR/167 Terzoni, parere favorevole; n. 9/2500-AR/168 Varrica, parere favorevole; n. 9/2500-AR/169 Zolezzi, parere favorevole; n. 9/2500-AR/170 Alberto Manca, parere favorevole con riformulazione; n. 9/2500-AR/171 Vianello, parere favorevole con riformulazione; n. 9/2500-AR/172 Scagliusi, parere favorevole; n. 9/2500-AR/173 Galizia, parere favorevole; n. 9/2500-AR/174 Spessotto, parere favorevole; n. 9/2500-AR/175 Spadoni, parere favorevole con riformulazione; n. 9/2500-AR/176 Ficara, parere favorevole; n. 9/2500-AR/177 Papiro, parere favorevole; n. 9/2500-AR/178 Marino, parere favorevole; n. 9/2500-AR/179 Serritella, parere favorevole; n. 9/2500-AR/180 Grippa, parere favorevole; n. 9/2500-AR/181 Adelizzi, parere favorevole; n. 9/2500-AR/182 De Girolamo, parere favorevole; n. 9/2500-AR/183 Alemanno, parere favorevole; n. 9/2500-AR/184 Masi, parere favorevole; n. 9/2500-AR/185 Perantoni, parere favorevole con riformulazione.
Ha chiesto di parlare il collega Perantoni. Ne ha facoltà.
MARIO PERANTONI(M5S). Grazie, Presidente. Solo per una veloce verifica, perché credo che la riformulazione non sia necessaria in quanto già nel testo iniziale dell'ordine del giorno era già ricompresa la… non so se quindi…
PRESIDENTE. D'accordo. Sottosegretario Misiani, quindi viene accettata senza riformulazione, con parere favorevole.
MARIO PERANTONI(M5S). Grazie.
PRESIDENTE. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/186 Scanu, parere favorevole; n. 9/2500-AR/187 Sut, parere favorevole con riformulazione: viene accettata? Sì.
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/188 Giarrizzo, parere favorevole; ordine del giorno n. 9/2500-AR/189 Vallascas, parere favorevole con riformulazione: viene accettata; ordine del giorno n. 9/2500-AR/190 Davide Aiello, parere favorevole; ordine del giorno n. 9/2500-AR/191 Ciprini, parere favorevole con riformulazione: viene accettata; ordine giorno n. 9/2500-AR/192 Segneri, parere favorevole; ordine del giorno n. 9/2500-AR/193 Tripiedi, parere contrario: viene ritirato, d'accordo; ordine del giorno n. 9/2500-AR/194 Amitrano…
DAVIDE TRIPIEDI(M5S). Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Collega Tripiedi, lo ritira?
DAVIDE TRIPIEDI(M5S). No, assolutamente, Presidente, anche perché…
PRESIDENTE. Collega, le chiedo di cambiare il microfono. Prego.
DAVIDE TRIPIEDI(M5S). Grazie, Presidente. Scusate l'intervento, ma si sta trattando un tema importantissimo quale quello degli ispettori INPS, un tema che riguarda tutta la Commissione lavoro, che non riguarda solamente il MoVimento 5 Stelle. Abbiamo fatto un'indagine conoscitiva che fa emergere l'importanza dell'abrogazione del ruolo a esaurimento e volevo dire una cosa in più: il Ministro ha preso un impegno formale, il Ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, che riguarda proprio questo tema ed è un impegno che vuole non solo garantire legittimità e vuole garantire continuità contributiva verso i lavoratori, ma riguarda anche la sicurezza sul lavoro.
Quindi, io personalmente non mi sento in grado di ritirare questo ordine del giorno, anche perché il Ministro Catalfo ha preso un impegno, un impegno importante, e un ordine del giorno sappiamo che non si nega a nessuno e mi sembra surreale che il Governo possa darmi un parere contrario su un ordine del giorno di buon senso che, tra l'altro, costa zero, perché gli oneri a carico li abbiamo dati all'INPS. Quindi, io veramente chiedo al Governo di intervenire su questa materia per approvare questo ordine del giorno .
PRESIDENTE. Sottosegretario Misiani, prego.
ANTONIO MISIANI,. Possiamo cambiare il parere se il proponente accetta di inserire le parole “a valutare l'opportunità di” nel secondo impegno.
PRESIDENTE. Collega Tripiedi? Viene accettata la riformulazione, d'accordo .
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/194 Amitrano, parere favorevole; n. 9/2500-AR/195 Corneli, inammissibile; n. 9/2500-AR/196 Cubeddu, parere favorevole; n. 9/2500-AR/197 Cominardi, parere favorevole con riformulazione: viene accettata; n. 9/2500-AR/198 Barzotti, parere favorevole; n. 9/2500-AR/199 Scutellà, parere favorevole; n. 9/2500-AR/200 Costanzo, parere favorevole con riformulazione: viene accettata; n. 9/2500-AR/201 De Lorenzo, parere favorevole con riformulazione: viene accettata; n. 9/2500-AR/202 D'Orso, parere favorevole; n. 9/2500-AR/203 Lapia, parere favorevole; n. 9/2500-AR/204 Provenza, parere favorevole; n. 9/2500-AR/205 Ianaro, parere favorevole; n. 9/2500-AR/206 Grillo, parere favorevole con riformulazione: viene accettata; n. 9/2500-AR/207 D'Arrando, parere favorevole; n. 9/2500-AR/208 De Lorenzis, parere favorevole; n. 9/2500-AR/209 Dori, parere favorevole; n. 9/2500-AR/210 Di Lauro, parere favorevole; n. 9/2500-AR/211 Flati, parere favorevole con riformulazione: viene accettata; n. 9/2500-AR/212 Mammì, parere favorevole; n. 9/2500-AR/213 Troiano, parere favorevole; n. 9/2500-AR/214 Trizzino, parere favorevole; n. 9/2500-AR/215 Pignatone, parere favorevole con riformulazione.
Sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/216 Maglione ha chiesto di parlare il sottosegretario Misiani. Ne ha facoltà.
ANTONIO MISIANI,. Il parere cambia in favorevole secco .
PRESIDENTE. D'accordo. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/217 Cassese, parere favorevole; ordine del giorno n. 9/2500-AR/218 Lombardo, parere favorevole; ordine del giorno n. 9/2500-AR/219 Gagnarli, parere favorevole con riformulazione: viene accettata; ordine del giorno n. 9/2500-AR/220 Cadeddu, parere favorevole con riformulazione: viene accettata; ordine del giorno n. 9/2500-AR/221 Parentela, parere favorevole con riformulazione: viene accettata; ordine del giorno n. 9/2500-AR/222 Gallinella, parere favorevole; ordine del giorno n. 9/2500-AR/223 Del Sesto, parere favorevole con riformulazione: viene accettata;
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/224 Battelli e Vacca: collega Pettarin, vuole sottoscriverlo?
GUIDO GERMANO PETTARIN(FI). Sì, Presidente, sottoscrivo l'ordine del giorno n. 9/2500-AR/224.
PRESIDENTE. D'accordo. Ordine giorno n. 9/2500-AR/225 Scerra, parere favorevole. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/226 Palazzotto, parere favorevole con riformulazione: viene accettata. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/227 Pastorino, parere favorevole con riformulazione: viene accettata. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/228 Fratoianni, parere favorevole con riformulazione: viene accettata. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/229 Stumpo, parere favorevole con riformulazione: viene accettata. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/230 Conte, parere favorevole con riformulazione: viene accettata. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/231 Miceli, parere favorevole. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/232 Belotti, parere contrario. Lo mettiamo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/232 Belotti.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/233 Iezzi parere favorevole. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/234 Vinci, parere contrario. Lo mettiamo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/234 Vinci.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/235 Stefani, parere contrario. Lo mettiamo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/235 Stefani.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/236 De Angelis, parere favorevole.
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/237 Invernizzi, parere contrario.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/237 Invernizzi.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/238 Maggioni, parere contrario.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/238 Maggioni.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/239 Andreuzza, parere favorevole con riformulazione: viene accettata.
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/240 Billi, parere favorevole con riformulazione: viene accettata. Ordine del giorno del giorno n. 9/2500-AR/241 Binelli, parere contrario.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/241 Binelli.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/242 Galli, parere favorevole con riformulazione. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/243 Pettazzi, favorevole con riformulazione: viene accettata. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/244 Minardo, favorevole con riformulazione: viene accettata. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/245 Piastra, favorevole con riformulazione: viene accettata. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/246 Formentini, parere favorevole con riformulazione: viene accettata. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/247 Panizzut, favorevole con riformulazione: è accettata. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/248 Bitonci, favorevole con riformulazione: viene accettata. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/249 Tarantino, parere favorevole con riformulazione: viene accettata. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/250 Cestari, parere favorevole con riformulazione: viene accettata. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/251 Zoffili, parere favorevole con riformulazione: viene accettata. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/252 Frassini, parere favorevole con riformulazione: è accettata. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/253 Furgiuele, parere favorevole con riformulazione: è accettata. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/254 Maccanti, favorevole con riformulazione: è accettata. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/255 Donina, parere favorevole con riformulazione: è accettata. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/256 Paternoster (Lega), favorevole con riformulazione: è accettata. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/257 Boniardi, favorevole con riformulazione. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/258 Bordonali, favorevole con riformulazione. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/259 Zordan, parere favorevole con riformulazione. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/260 Gava, parere favorevole con riformulazione.
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/261 Tonelli, parere contrario.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/261 Tonelli.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/262 Molteni, parere contrario.
Ha chiesto di parlare il collega Molteni. Ne ha facoltà.
NICOLA MOLTENI(LEGA). Grazie, Presidente. Intervengo per portare all'attenzione dell'Aula un tema che io credo assolutamente importante e delicato, qual è l'utilizzo, la funzionalità e l'operatività del ossia uno strumento non di offesa, ma uno strumento di difesa dell'interesse dei cittadini e dei rappresentanti delle forze di polizia. Presidente, con questo ordine del giorno, molto banalmente e molto semplicemente - quindi mi sorprende, mi stupisce e mi fa anche un po' arrabbiare il parere contrario da parte del Governo - noi chiediamo, per quanto riguarda l'utilizzo e la funzionalità di questo strumento di difesa, di garanzia e di tutela a beneficio delle nostre forze dell'ordine - e ci stupisce il parere contrario da parte del Governo - semplicemente tempi certi a difesa e a garanzia delle forze dell'ordine.
Questo parere contrario, Presidente, diventa ancora più grave e diventa ancora più inaccettabile e diventa ancora più vergognoso , laddove ieri abbiamo appreso, non dalla voce del Ministro, ma da un comunicato stampa, che il Dipartimento di pubblica sicurezza ha dichiarato che l'unico soggetto che ha partecipato alla gara per la fornitura di questi strumenti e rispetto alla quale la sperimentazione è già stata avviata, grazie a un Ministro che si chiama Matteo Salvini, questa procedura e questa sperimentazione, che ha avuto effetti assolutamente positivi, di comune accordo anche con il Ministero della Salute, per garantire tutti i protocolli e tutte le linee guida di sicurezza da un lato e di salute dall'altro lato, il Dipartimento ieri ha comunicato e ha annunciato che l'unico soggetto che ha partecipato alle procedure di gara per la fornitura di questo strumento è stato escluso, è stato escluso per motivi tecnici e quindi oggi si aprono degli scenari francamente inquietanti, ovvero che le tempistiche rispetto alle quali questi strumenti di difesa e di garanzia delle Forze dell'ordine potrebbero avere dei tempi assolutamente dilatati per la loro operatività e per la loro funzionalità. Quindi, io credo che ci sia una motivazione da un lato di natura tecnica e vorremmo, in altra sede ovviamente, che il Ministro dell'Interno la spiegasse alle decine di migliaia di uomini e donne in divisa che rischiano la vita ogni giorno per garantire la sicurezza dei cittadini italiani e la spiegassero anche ai milioni di cittadini italiani che pretendono che un Governo continui ad insistere e ad investire su un tema prioritario, qual è il tema della sicurezza nazionale da un lato e la sicurezza urbana dall'altro lato, però vorremmo anche capire e il parere contrario del Governo rafforza un convincimento che diventa sempre più certo. Abbiamo il timore, il forte timore che da parte del Governo - e spero non da parte di tutta la maggioranza, perché l'implementazione del è avvenuto anche con il contributo del MoVimento 5 Stelle - abbiamo il forte timore e il forte presentimento che ci sia la volontà politica di bloccare l'operatività e la funzionalità del e credo che il parere è contrario, invitando ovviamente il Vice Ministro Misiani a rivedere questo parere, io credo che rappresenti un rispetto al quale il Parlamento e soprattutto una forza politica che fa della sicurezza e della legalità, come la Lega, non può evidentemente stare zitta. Quindi, io invito il Governo a cambiare il parere, perché la sicurezza dei cittadini italiani e la sicurezza dei nostri uomini e donne in divisa rappresentano una priorità che non può essere mortificata, in modo particolare dal parere contrario del Governo su questo tema assolutamente centrale, in modo particolare laddove noi chiediamo non solo che il venga utilizzato, applicato e reso funzionale rispetto alle Forze di polizia, ai Carabinieri e alla Guardia di finanza, ma venga esteso, come tra l'altro il “decreto Sicurezza” che qualche folle vorrebbe cancellare e abrogare , che sono strumenti di legalità e di sicurezza e cancellare i “decreti Sicurezza” non vuol dire fare un torto a Matteo Salvini, ma vuol dire fare un torto a tutti quei milioni di cittadini italiani che pretendono che la politica investa nella sicurezza e anche, in modo particolare, nella sicurezza urbana. Noi abbiamo chiesto che il venga applicato- e una norma del “decreto Sicurezza” va esattamente in questa direzione - alle Forze di polizia locale, che ringrazio quotidianamente per il lavoro quotidiano e giornaliero che fanno, ma anche rispetto alla Polizia penitenziaria, rispetto alla quale oggi abbiamo un Governo che guarda con maggiore attenzione e con maggiore benevolenza ai carcerati e ai criminali, ghettizzando e mortificando quotidianamente il lavoro delle Forze dell'ordine, anche degli amici della Polizia penitenziaria . Quindi, io mi attendo che maggioranza e Governo abbiano il buon senso e la lucidità politica per cambiare il parere su questo ordine del giorno, altrimenti sarebbe una scelta scellerata, folle e sbagliata, che va contro la sicurezza degli italiani e contro il buonsenso, a tutela e a difesa dei nostri rappresentanti delle Forze dell'ordine, grazie .
PRESIDENTE. Chiedo al collega Pagano e al collega Sasso di indossare la mascherina. Collega Pagano, le chiedo di indossare la mascherina, sia naso che bocca, grazie, anche il collega Sasso. Dunque, il collega Paolini chiede di sottoscrivere?
LUCA RODOLFO PAOLINI(LEGA). Sì, Presidente, solo per sottoscrivere e ricordare che se ci fossero stati i le decine e decine di agenti di polizia penitenziaria feriti nelle rivolte non sarebbero risultati tali. La prossima volta, chi non voterà questo emendamento lo manderei a lui ad affrontare detenuti e briganti vari.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il collega Deidda. Ne ha facoltà.
SALVATORE DEIDDA(FDI). Grazie, Presidente. Chiedo, ovviamente con l'autorizzazione del presentatore, di sottoscrivere l'emendamento, ma anche per denunciare che un parere contrario, dopo i tanti proclami e le promesse che sono state fatte alle Forze dell'ordine e alla Polizia penitenziaria e alle Forze di polizia e ai Carabinieri verso l'utilizzo del sarebbe veramente vergognoso. Ogni giorno registriamo aggressioni agli uomini delle Forze di polizia e dell'Arma dei carabinieri, che non si possono difendere, perché hanno paura di abusare di quella che è la loro forza, ma chiedono semplicemente uno strumento di difesa per non subire, come è accaduto ieri a due carabinieri, che gli sia stata spaccata la spalla durante un intervento, di potersi difendere. Non si chiede niente di più, si chiede semplicemente una dotazione di sicurezza, lo chiedono i sindacati, le organizzazioni, le tante organizzazioni sindacali che da tempo si appellano al Governo, ma assistiamo invece, invece di dotarli di maggiore sicurezza, a continui tagli, a continui tagli dei vari settori delle Forze di polizia, ai vari presidi nei vari territori, perché poi, questo Governo, mi dovete spiegare come mai i componenti della maggioranza presentano interrogazioni per la chiusura di uffici della Polizia stradale nei vari territori e poi vota contro quelle che sono delle richieste, un impegno che il Governo si deve prendere per dotare di maggiore strumentazione di difesa gli operatori di Polizia. C'è un'ipocrisia di fondo, bisognerebbe essere conseguenti a quello che si annuncia sui giornali, a quello che si dice durante le manifestazioni, a quello che si dice agli operatori di Polizia e allora bisognerebbe un attimino riformulare e cercare di essere coerenti, nel senso che si è promesso agli operatori di Polizia e Arma dei carabinieri, alle Forze della polizia penitenziaria e alla Guardia di finanza di dargli questo strumento, necessario per la propria difesa personale e la difesa degli altri cittadini. Quindi siate coerenti, date gli strumenti necessari alle nostre Forze dell'ordine.
PRESIDENTE. Collega Librandi, le chiedo di indossare la mascherina, sia naso che bocca collega, grazie. Ha chiesto di parlare il collega Morrone. Ne ha facoltà.
JACOPO MORRONE(LEGA). Grazie Presidente, innanzitutto colgo l'occasione per fare gli auguri a tutti gli uomini della Polizia penitenziaria, perché oggi è il 203° anniversario della fondazione del Corpo e quindi, caro sottosegretario, non faccia un regalo, perché non è un regalo, ma è un diritto avere il perché mi creda, quando sente qualche testimonianza di persone che sono chiamate ad affrontare delinquenti anche all'interno istituto penitenziario e trovano dall'altra parte delinquenti con magari in mano l'olio bollente e loro sono costretti ad affrontarli a mani vuote, a mani legate dietro la schiena, mi creda, non è una situazione facile, anzi credo che siano situazioni difficili e quindi io penso che per il Ministro Bonafede, come aveva preso l'impegno di valutare almeno la sperimentazione, questo ordine del giorno è chiaro, chiede la dotazione per la Polizia di Stato e chiede la sperimentazione per la polizia locale e per la Polizia penitenziaria, una sperimentazione, cioè ci opponiamo a dare una possibilità, un equipaggiamento e una strumentazione a persone che sono chiamate giornalmente a difendersi, a sedare rivolte e a porre quello che è ordine e sicurezza nelle nostre città e nei nostri istituti penitenziari. Quindi, io penso che il sottosegretario debba ripensarci e mi collego alle parole del collega Molteni e alle ANSA che stanno uscendo in questi minuti, dove il Ministro dell'Interno, quello che dovrebbe garantire sicurezza, sta dichiarando che rivedrà i “decreti Sicurezza”, i cosiddetti “decreti Salvini”, andando a disconoscere anche il lavoro fatto insieme al MoVimento 5 Stelle, ragazzi, quello che abbiamo votato insieme verrà cambiato e non solo per quanto riguarda le cosiddette osservazioni Mattarella, ma ancor di più - dichiara stamattina - riguardando il sistema accoglienza. Non vorremmo mica rimettere i 35 euro a favore degli immigrati clandestini che sono nel nostro territorio, per far ripartire il delle cooperative rosse? Io mi auguro, sottosegretario, che questo ordine del giorno possa essere rivisto, mi auguro che lo possa prendere in considerazione e mi creda, è un appello che le fanno tutte le Forze dell'ordine, la Polizia di Stato, la Polizia locale e la Polizia penitenziaria, un impegno a valutare, questo almeno chiediamo, ma bocciare e vedere disconosciuto tutto quello che è stato il lavoro fatto, le istanze e il lavoro fatto anche nei mesi scorsi e anche nei 14 mesi di Governo, penso che sia un qualcosa di indegno e vergognoso .
PRESIDENTE. Colleghi, devo ricordarvi nuovamente di indossare la mascherina correttamente su naso e bocca. Collega Emiliozzi, collega Savino, collega Emiliozzi, collega Emiliozzi le chiedo di indossare la mascherina, le chiedo di indossarla, non di toglierla. Collega, deve indossare la mascherina. Andiamo avanti, collega Tonelli. Ricordo anche ai colleghi che alle 12 è prevista la diretta per le dichiarazioni di voto e siamo all'ordine del giorno n. 9/2500-AR/262. Collega Tonelli, prego.
GIANNI TONELLI(LEGA). Signor Presidente, vorrei attirare l'attenzione del sottosegretario su alcune riflessioni. La bocciatura di questo ordine del giorno è una mascalzonata politica e ideologica. Politica perché semplicemente si vuole interrompere per le forze di Polizia nazionali, polizia di Stato, Arma dei carabinieri e Guardia di finanza, un percorso intrapreso nella precedente esperienza di Governo dal Ministro Salvini e questo lo si deve fare solo per una avversità politica. Sotto il profilo ideologico è ancora più disgustoso l'atteggiamento, perché è inaccettabile quello che si sta facendo: non solo si sta parlando di sicurezza delle Forze dell'ordine e degli operatori, ma soprattutto vorrei richiamare l'attenzione di voi colleghi, per esperienza diretta, sul fatto che si parla della sicurezza, dell'incolumità di chi si troverà ad affrontare le forze di Polizia in stato di agitazione, persone che sono sotto l'effetto di sostanze stupefacenti e psicotrope, persone ubriache, persone che hanno perduto il senno. L'invasività dei mezzi di coazione fisica delle armi da fuoco può essere devastante verso di loro e per la loro tutela; mentre invece questo pregiudizio ideologico del partito dell'anti-polizia che, come vedete, anche qui trova i suoi germi, trova le sue colonne, fa sì che debba essere inibita l'azione delle Forze dell'ordine anche quando è finalizzata ad arrecare il minor danno possibile alla persona che purtroppo in quel momento si trova a dover subire il monopolio della forza pubblica. Questa è una cosa inaccettabile. Tra l'altro l'ordine del giorno chiede semplicemente di accelerare e di garantire le procedure per ciò che già è (Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza) e si chiede solo, come i miei colleghi hanno detto precedentemente, di sperimentare sulla Polizia penitenziaria e sulla Polizia locale. Questo è un atteggiamento ideologico contro le Forze dell'ordine e contro coloro che purtroppo, non per colpa loro, molte volte si trovano anche a dover subire o a venire in contatto con le Forze dell'ordine. Questa è una mascalzonata !
PRESIDENTE. Collega Fiano, prego.
EMANUELE FIANO(PD). Grazie, Presidente. Penso che si stia facendo una tempesta in un bicchiere d'acqua perché noi non siamo contrari alla sperimentazione che addirittura iniziò prima del Governo di cui avete fatto parte voi, l'ultimo Governo, e il Ministro Lamorgese sta perseguendo quella strada. Vorrei dire a tutti coloro che hanno esperienza amministrativa che, se c'è una fase di collaudo che non va bene, non si può procedere con quel bando di gara. Per cui suggerirei di accogliere - se posso suggerire al Governo che ovviamente sceglierà quello che vuole - le prime due parti dell'impegno - non ho avuto tempo di leggere le premesse, quindi non so - fatte salve ovviamente le necessarie approvazioni dei collaudi per la polizia di Stato e per la Polizia locale. Non mi pare che abbiamo sino ad ora norme di legge che prevedano l'estensione dell'uso del per la Polizia penitenziaria e per questo mi rimetto a chi ha questa competenza; ma sicuramente per le prime due parti, invece, penso che sia semplicemente da accogliere l'invito a procedere con la strada che abbiamo intrapreso da tempo e a concluderla, ovviamente fatte salve le necessarie rispondenze ai collaudi di legge per poter asseverare la gara che ha citato il collega Molteni. Per la Polizia penitenziaria attenderei una norma che dice di utilizzarli perché, come sa chi mi ha appena preceduto, l'ambiente carcerario non è esattamente uguale all'ambiente, per esempio, dell'ordine pubblico o all'ambiente della sicurezza urbana, nel quale noi confermiamo quello che da anni è in corso, cioè la sperimentazione, e che si vada avanti .
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la collega Fiorini, prego.
BENEDETTA FIORINI(FI). Grazie, Presidente. Chiedo il permesso di sottoscrivere questo importantissimo ordine del giorno e mi fa piacere sentire anche le parole del nostro collega che parla di anni, perché sono anni che chiediamo di inserire questa attrezzatura per le nostre Forze dell'ordine. Ribadisco un concetto: siamo e saremo sempre dalla loro parte, però cerchiamo di velocizzare, cerchiamo di essere concreti e di dare le attrezzature adeguate affinché possano lavorare in sicurezza .
PRESIDENTE. Sottosegretario Misiani, prego.
ANTONIO MISIANI,. Grazie, Presidente. Tenendo conto del dibattito che si è prodotto su questo ordine del giorno, proporrei ai proponenti di accogliere l'ordine del giorno riformulandolo con le seguenti parole: “garantire tempi certi, fatti salvi i necessari collaudi,” proseguendo ed espungendo tutto ciò che viene dopo “2018”.
PRESIDENTE. Collega Molteni? Non accetta, d'accordo. Collega Cannizzaro, prego.
FRANCESCO CANNIZZARO(FI). Grazie, Presidente. Per sottoscrivere anch'io l'ordine del giorno e nel ribadire l'importanza di esso che evidentemente paga lo scotto di una paternità che è tutta di un centrodestra che guarda all'interesse e alla sicurezza del Paese. Quindi, ribadisco e chiedo al sottosegretario Misiani di rivedere il parere perché anche dai banchi della maggioranza, mi pare chiaro ed evidente, c'è un cambio di opinione rispetto a questa misura che, ribadisco, forse paga lo scotto di essere proposta da un centrodestra che ha a cuore le sorti del Paese e la sicurezza del Paese. Quindi, sottosegretario Misiani, accolga anche un po' il cambio di opinione dei suoi colleghi della maggioranza e riveda, riveda, riveda il parere di una misura che evidentemente ha la necessità di essere approfondita. Quindi, non stralci subito con un parere così contrario solo per partito preso e solo perché questa misura che guarda, ribadisco, all'interesse della sicurezza del Paese viene proposta da una opposizione coesa e compatta in quella che è chiaramente, ribadisco, una misura molto importante per la sicurezza del nostro Paese e delle forze di Polizia, alle quali chiaramente va il nostro pensiero continuo e costante.
PRESIDENTE. Collega, D'Ettore.
FELICE MAURIZIO D'ETTORE(FI). Grazie, Presidente. Anch'io per chiedere di sottoscrivere l'ordine del giorno e per segnalare al sottosegretario che quella riformulazione non è efficace ai fini del dispositivo dell'ordine del giorno e quindi credo che ci sia la possibilità, come anche evidenziato dal collega Cannizzaro e così come Forza Italia ha sempre mantenuto questa posizione su questo tipo di misura, che si possa facilmente, visto che si tratta anche come dicevano i colleghi della Lega di una fase di sperimentazione, immediatamente dare l'avvio e prendere l'impegno da parte del Governo. Non si comprende perché bisogna complicare il disposto con rimandi, con richiami e con queste perifrasi inutili. È chiaro, cioè, il disposto e mi pare che anche la maggioranza, dai pochi interventi, uno, che c'è stato, non è contraria all'avvio della sperimentazione. Non si comprende per quale ragione non si possa approvare visto che l'Aula nella sua interezza, in particolare il centrodestra e i proponenti della Lega, hanno già dato un indirizzo sul quale c'è un consenso abbastanza ampio o quantomeno si possa arrivare a una riformulazione che non tolga efficacia all'impegno, al dispositivo dell'ordine del giorno. Non penso sia così difficile, penso che si possa ripensare e riflettere un attimo su questo tema che credo sia di notevole importanza anche per far capire come il Parlamento e il Governo rispondono a una situazione relativa alla sicurezza, in particolare anche con riguardo alla Polizia penitenziaria. C'è un forte richiamo da parte delle Forze dell'ordine: non vedo per quale ragione il Parlamento non debba dare un segnale che in questo caso sarebbe su una misura prevista ed attuata in quasi tutto il mondo. Non si capisce perché non si può cominciare a fare una sperimentazione e soprattutto dare una risposta a chi tutti i giorni rischia personalmente la propria vita al servizio dello Stato.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il collega Cantalamessa. No, rinuncia.
Ha chiesto di parlare il collega Perego di Cremnago. Ne ha facoltà.
MATTEO PEREGO DI CREMNAGO(FI). Presidente, faccio fatica a capire la della riformulazione del sottosegretario, visto che non più di due settimane fa è stato approvato un ordine del giorno a prima firma del sottoscritto che proprio impegna il Governo a dotare la polizia penitenziaria del . Nemmeno capisco l'obiezione posta dal collega Fiano, perché proprio per la natura dell'impegno della Polizia penitenziaria e la difficoltà di operare nelle carceri con questo strumento verrebbe tutelata la sicurezza dei detenuti e degli operatori della Polizia penitenziaria. Per cui invito il Governo quantomeno ad essere coerente rispetto a un ordine del giorno che si affronta oggi rispetto a quello affrontato la settimana scorsa e a rivedere il parere includendo anche la Polizia penitenziaria.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il collega Iezzi. Ne ha facoltà.
IGOR GIANCARLO IEZZI(LEGA). Presidente, intervengo innanzitutto per annunciare la sottoscrizione da parte di tutti i deputati della Lega di quest'ordine del giorno e poi per sottolineare la nostra contrarietà alla riformulazione. Noi troviamo davvero infamante il tentativo di togliere la Polizia penitenziaria da quest'ordine del giorno, perché la Polizia penitenziaria non è una polizia di serie B, non è una polizia che può essere mandata al macello nelle nostre carceri senza nessun tipo di protezione . E il tentativo che sta facendo il Partito Democratico di togliere la Polizia penitenziaria da quest'ordine del giorno è davvero infamante, anche perché - e rispondo all'onorevole Fiano indirettamente - il Partito Democratico ci deve dire una volta per tutte e con chiarezza se è d'accordo o meno con l'uso del perché il vostro responsabile sicurezza, l'onorevole Miceli, in diverse trasmissioni televisive e radiofoniche pubbliche si è espresso contrariamente all'uso di questo strumento che tutela non solo le forze dell'ordine ma anche eventualmente le persone con cui hanno a che fare le forze dell'ordine. E poi, onorevole Fiano, con il massimo della serenità, lei non può continuamente fare interventi qui a favore delle polizie e poi non dire nulla ai suoi colleghi nei consigli comunali, come a Milano, che votano mozioni contro l'uso del . Chiaritevi una volta per tutte ! Noi non stiamo qui a farci prendere in giro dal Partito Democratico, ma soprattutto le forze dell'ordine non possono essere prese in giro dal Partito Democratico .
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il collega Prisco. Ne ha facoltà.
EMANUELE PRISCO(FDI). Presidente, fa bene il collega Molteni a non accettare la riformulazione, perché non servono i se e i ma per accelerare la sperimentazione del in favore di tutte le forze dell'ordine, anche della Polizia penitenziaria, che si tenta di espungere. Fratelli d'Italia su questo punto aveva presentato già un mese fa un'interrogazione al Ministro, che naturalmente non ha risposto. E forse capisco perché non ha risposto, perché tra le forze politiche che reggono questo Governo ci sono anche quelle che hanno voluto, contro le nostre forze dell'ordine, l'istituzione del reato di tortura Ci sono quelle stesse forze politiche che esprimono un Ministro di Giustizia che a Santa Maria Capua Vetere non ha espresso una parola di solidarietà nei confronti dei suoi uomini e ha fatto sì che chi fosse in carcere a far rispettare le regole si trovasse indagato, e chi, i rivoltosi, che quelle regole le avevano violate, non subissero punizioni esemplari! Non ho sentito una parola da parte della maggioranza sui fatti di Torino che ha ricordato la collega Montaruli, dei gravi attacchi avuti dalle forze dell'ordine che fanno rispettare i cantieri e le regole della nostra nazione.
È chiara la strategia: mettere sullo stesso piano di tutela chi le leggi le viola e chi in strada e nelle carceri le leggi le fa rispettare ! Per Fratelli d'Italia, senza se e senza ma, dalla parte dei nostri uomini e le nostre donne in divisa !
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la collega Bartolozzi. Ne ha facoltà.
GIUSI BARTOLOZZI(FI). Presidente, intervengo per chiedere di sottoscrivere l'ordine del giorno e per portare all'attenzione del Vice Ministro due dati in più. Siamo consapevoli che l'utilizzo dell'arma, Vice Ministro, deve essere l'ultima però lo stesso Garante dei detenuti, il dottore Palma, nella relazione annuale al Parlamento - la ricordo bene - non si è mostrato critico, anzi preclusivo rispetto all'utilizzo del all'interno di istituti penitenziari, quindi per la polizia penitenziaria. Si è detto critico ma non preclusivo, perché anche lui si rende conto che sono situazioni per le quali proprio l'utilizzo del evita l'opportunità e la possibilità di utilizzare le armi proprie. Ecco, se noi siamo alla sola riflessione che ha fatto il Garante per i detenuti, e a questa riflessione aggiungiamo gli episodi che sono successi durante il periodo del COVID da marzo a maggio, che hanno comportato, a seguito delle rivolte, tantissimi feriti e anche morti, veramente alla luce di queste evenienze non comprendo come non si possa dare un'apertura anche sull'estensione della sperimentazione alla Polizia penitenziaria. È atto dovuto e una riflessione che viene richiesta, ripeto, anche nella relazione annuale che il Garante per i detenuti ha portato alla nostra attenzione, quindi chiederei un ulteriore supplemento al Viceministro. Sono sicura che la discussione in corso forse potrà portare qualcosa di buono.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la collega Zanella. Ne ha facoltà.
FEDERICA ZANELLA(FI). Presidente, intervengo per chiedere anch'io di sottoscrivere l'ordine del giorno e per chiedere al Vice Ministro, che tanta sensibilità ha avuto al dibattito con la prima riformulazione, di accogliere l'ordine del giorno in integrale e fare un'ulteriore riflessione in merito.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il sottosegretario Misiani. Ne ha facoltà.
ANTONIO MISIANI,. Presidente, “valutare l'opportunità di prevedere l'estensione” .
PRESIDENTE. Collega Molteni, accetta la riformulazione? Viene accettata. Perfetto.
Ha chiesto di parlare la collega Versace, per sottoscriverlo, suppongo.
GIUSEPPINA VERSACE(FI). Presidente, sottoscrivo e sono felice che abbia rivisto il parere.
PRESIDENTE. Sta bene. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/263 Cecchetti, parere favorevole con riformulazione: è accettata. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/264 Capitanio, parere contrario: lo metto in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/264 Capitanio.
Dichiaro aperta la votazione.
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Colleghi, tenuto conto che ci sono ancora numerosi ordini del giorno da esaminare, ricordo a tutti e in particolare ai rappresentanti dei gruppi, che in sede di Conferenza dei presidenti di gruppo, si è convenuto di procedere alle dichiarazioni di voto finale con ripresa televisiva diretta a partire dalle ore 12, quindi tra trenta minuti.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/265 Morelli, parere favorevole con riformulazione: viene accettata. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/266 Lorenzoni Eva, parere favorevole con riformulazione: viene accettata. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/267 Potenti, parere favorevole. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/268 Tateo, parere favorevole.
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/269 Bisa, parere contrario.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/269 Bisa.
Dichiaro aperta la votazione.
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Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/270 Guidesi il parere è favorevole. Sugli ordini del giorno n. 9/2500-AR/271 Vanessa Cattoi, n. 9/2500-AR/272 Comaroli e n. 9/2500-AR/273 Garavaglia il parere è favorevole con riformulazione.
Sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/274 Moschioni il parere è contrario.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/274 Moschioni.
Dichiaro aperta la votazione.
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Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Sugli ordini del giorno n. 9/2500-AR/275 Molinari, n. 9/2500-AR/276 Bubisutti, n. 9/2500-AR/277 Gastaldi, n. 9/2500-AR/278 Golinelli, n. 9/2500-AR/279 Liuni e n. 9/2500-AR/280 Lolini il parere è favorevole, con riformulazione.
Sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/281 Manzato il parere è contrario.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/281 Manzato.
Dichiaro aperta la votazione.
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Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/282 Maturi il parere è favorevole con riformulazione. Sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/283 Morrone il parere è favorevole con riformulazione, che non viene accettata la riformulazione, quindi lo poniamo in votazione.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/283 Morrone, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
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Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Sugli ordini del giorno n. 9/2500-AR/284 Viviani, n. 9/2500-AR/285 Giglio Vigna, n. 9/2500-AR/286 Tiramani, n. 9/2500-AR/287 Legnaioli, n. 9/2500-AR/288 Piccolo e n. 9/2500-AR/289 Pretto il parere è favorevole, con riformulazione.
Sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/290 Dara il parere è contrario.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/290 Dara.
Dichiaro aperta la votazione.
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Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/291 Gerardi abbiamo una raccomandazione, d'accordo. Sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/292 Comencini il parere è favorevole. Sugli ordini del giorno n. 9/2500-AR/293 Castiello, n. 9/2500-AR/294 Grimoldi, n. 9/2500-AR/295 Zicchieri, n. 9/2500-AR/296 Picchi e n. 9/2500-AR/297 Ferrari il parere è favorevole, con riformulazione. Sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/298 Fantuz chiede di intervenire il sottosegretario Misiani, prego.
ANTONIO MISIANI,. Il parere cambia in favorevole.
PRESIDENTE. D'accordo. Sugli ordini del giorno n. 9/2500-AR/299 Lucchini, n. 9/2500-AR/300 Gobbato, n. 9/2500-AR/301 Saltamartini, n. 9/2500-AR/302 Patassini, n. 9/2500-AR/303 Bazzaro e n. 9/2500-AR/304 Benvenuto il parere è favorevole con riformulazione. Sugli ordini del giorno n. 9/2500-AR/305 Bianchi e n. 9/2500-AR/306 Loss il parere è favorevole. Sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/307 Cavandoli il parere è favorevole con riformulazione. La riformulazione non viene accettata e si chiede di metterlo in votazione.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/307 Cavandoli.
Dichiaro aperta la votazione.
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Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/308 Murelli il parere è favorevole con riformulazione. La riformulazione non viene accettata e, quindi, lo mettiamo in votazione.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/308 Murelli, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
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Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/309 Toccalini il parere è favorevole con riformulazione, non viene accettata la riformulazione e quindi lo mettiamo in votazione.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/309 Toccalini, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
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Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/310 Ribolla, viene accettato. Sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/311 Sasso il parere è contrario. Collega Sasso chiede di intervenire? D'accordo. Collega Sasso, le chiedo di indossare la mascherina e le do la parola, prego.
ROSSANO SASSO(LEGA). Solo per esprimere solidarietà agli insegnanti che stanno fuori a manifestare contro il peggiore Ministro dell'Istruzione degli ultimi quarant'anni.
PRESIDENTE. Collega, ovviamente non stava parlando dell'ordine del giorno.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/311 Sasso, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
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Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/312 Basini, parere favorevole con riformulazione: viene accettata. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/313 Latini, parere favorevole con riformulazione: viene accettata. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/314 Patelli, parere contrario.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/314 Patelli, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
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Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/315 Tomasi, parere favorevole con riformulazione: viene accettata. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/316 Racchella, parere favorevole con riformulazione: viene accettata. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/317 Fogliano, parere favorevole con riformulazione: viene accettata. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/318 Colmellere, parere contrario.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/318 Colmellere, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
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Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/319 Cantalamessa, accolto come raccomandazione: va bene.
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/320 Paolini, parere favorevole con riformulazione: d'accordo.
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/321 Caffaratto, parere contrario.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/321 Caffaratto, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
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Attendiamo la tribuna. Colleghi, ci sono colleghi sul rettilineo alle mie spalle che non riescono a votare, quindi attendiamo fino a che tutti i colleghi riescono a votare.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/322 Marchetti, parere favorevole con riformulazione: va bene.
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/323 Andrea Crippa, parere contrario.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/323 Andrea Crippa, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
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Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/324 Raffaelli, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
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Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/325 Badole, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
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Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Ordini del giorno n. 9/2500-AR/326 D'Eramo e n. 9/2500-AR/327 Coin, parere favorevole con riformulazione. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/328 Vallotto, parere contrario.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/328 Vallotto, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
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Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Ordini del giorno n. 9/2500-AR/329 Di Muro, n. 9/2500-AR/330 Caparvi e n. 9/2500-AR/331 Centemero, parere favorevole con riformulazione. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/332 Rixi, parere favorevole con riformulazione: collega Rixi, chiede di parlare? Ne ha facoltà.
EDOARDO RIXI(LEGA). Grazie, Presidente. Non accetto la riformulazione, perché è una presa in giro. Valutare l'opportunità di adottare con la tempestività ogni azione volta alla risoluzione dei gravissimi problemi del traffico viario e autostradale in Liguria: non è possibile, dopo un mese, oggi ci sono altri 16 chilometri di traffico. Io mi appello ai deputati di maggioranza della Liguria: che si voti questo ordine del giorno, senza valutare la possibilità. Perché cosa è? Valutare la possibilità che noi dobbiamo morire nelle gallerie, in code, in Liguria ? Quindi, su questo chiedo che il Governo si prenda un impegno, nel prossimo “decreto Semplificazioni”, di semplificare le manutenzioni autostradali.
ANTONIO MISIANI,. Va bene, favorevole .
PRESIDENTE. D'accordo.
Ordini del giorno n. 9/2500-AR/333 Tombolato e n. 9/2500-AR/334 Giacometti, parere favorevole con riformulazione. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/335 Locatelli. Chiede intervenire il rappresentante del Governo. Ne ha facoltà.
ANTONIO MISIANI,. Qui c'è stato un errore. Sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/335 Locatelli, in realtà, il parere è favorevole con riformulazione “a valutare l'opportunità di”, mentre la riformulazione che avevamo proposto per l'ordine del giorno n. 9/2500-AR/335 Locatelli, in realtà, riguarda l'ordine del giorno n. 9/2500-AR/353, quello su Civitavecchia. Quindi, qui è favorevole, con “valutare l'opportunità di” e la riformulazione proposta, invece, vale per l'ordine del giorno n. 9/2500-AR/353.
PRESIDENTE. D'accordo.
Sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/335 Locatelli viene accettata la riformulazione? Sì.
Ordini del giorno n. 9/2500-AR/336 Ziello, n. 9/2500-AR/337 Boldi, n. 9/2500-AR/338 De Martini, n. 9/2500-AR/339 Sutto e n. 9/2500-AR/340 Alessandro Pagano, parere favorevole con riformulazione.
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/341 Foscolo, parere favorevole con riformulazione. La collega Foscolo non accetta la riformulazione.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/341 Foscolo, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
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Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Ordini del giorno n. 9/2500-AR/342 Lazzarini, n. 9/2500-AR/343 Durigon e n. 9/2500-AR/344 Pella, parere favorevole con riformulazione.
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/345 Sandra Savino, parere contrario.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/345 Sandra Savino.
Dichiaro aperta la votazione.
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Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/346 Ferraioli, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
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Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/347 Mandelli favorevole con riformulazione. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/348 D'Ettore, parere favorevole con riformulazione. Sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/349 Bartolozzi chiede di intervenire il Governo. Prego.
ANTONIO MISIANI,. Possiamo cambiare il parere in favorevole con la seguente riformulazione. Eliminare le parole da “con particolare” fino “al fine” e sostituirle con l'opportunità. Quindi diventerebbe “a valutare l'opportunità di porre in essere”, eccetera, eccetera.
PRESIDENTE. Collega Bartolozzi? D'accordo, viene accettata la riformulazione. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/350 Fitzgerald Nissoli, parere favorevole con riformulazione: va bene. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/351 Spena favorevole con riformulazione. Collega Spena, chiede di intervenire? Prego.
MARIA SPENA(FI). Grazie, Presidente. Sottosegretario, vorrei farle notare che, nell'impegno, avevo già usato il termine “valutare la possibilità di prevedere nel prossimo provvedimento finanziario la riapertura dei termini per una cessione agevolata dei beni di impresa ai soci”. Quindi, sarebbe una ripetizione del termine “valutare”, a questo punto.
ANTONIO MISIANI,. Potremmo utilizzare la stessa formula di prima, “a valutare l'opportunità di porre in essere”, eccetera, eccetera, se i proponenti sono d'accordo.
PRESIDENTE. D'accordo. Viene accettata, collega Spena?
MARIA SPENA(FI). Va bene.
PRESIDENTE. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/352 Biancofiore, parere favorevole. Collega Biancofiore, lo vuole mettere in votazione? E' stato accolto...Lo vuole porre in votazione e vuole intervenire?
MICHAELA BIANCOFIORE(FI). Molto velocemente, solo per ringraziare il Governo per aver dato parere favorevole a questo ordine del giorno, ma mi ha sorpreso, Ministro, che sostanzialmente avevo presentato anche un emendamento in questo senso .
MICHAELA BIANCOFIORE(FI). Ma guardate che siete tutti d'accordo con questo ordine del giorno. Sarebbe soltanto il caso di ascoltare, perché si parla di .
EMANUELE FIANO(PD). Non può parlare!
PRESIDENTE. Collega Fiano, collega Fiano, la collega ha chiesto di porre in votazione un ordine del giorno con parere favorevole e può farlo. Quindi, se vuole intervenire, ovviamente lo metteremo in votazione.
MICHAELA BIANCOFIORE(FI). Mi sorprende, collega Fiano, perché conosco la sua sensibilità e abbiamo solo perso tempo. Volevo parlare di un che è il degli animali domestici, che purtroppo non è stato messo all'interno del “decreto Rilancio” per un semplice motivo. Per questo volevo il parere favorevole di tutto il Parlamento in maniera trasversale, perché il 54 per cento degli italiani oggi viaggia con gli animali…si può avere un po' di silenzio, gentilmente, perché è difficile parlare. Presidente, posso avere un po' di silenzio, perché è veramente difficile far capire di che cosa si parla?
PRESIDENTE. Colleghi! Colleghi!
MICHAELA BIANCOFIORE(FI). Il settore turistico, collega Fiano, ma parlo alla Presidenza, lo sai meglio di me, è stato quello più danneggiato. Da più parti si chiede, essendoci già due leggi di due regioni, con due maggioranze completamente diverse (la Toscana di sinistra e il Friuli-Venezia Giulia invece di destra), che danno l'accesso, a favore degli animali domestici - che sono 60 milioni, come sono 60 milioni gli italiani in questo Paese - al turismo per gli animali. Gli aerei viaggiano vuoti e la gente vorrebbe comprare il posto per gli animali.
Chiedo semplicemente, Ministro, che vi sia un voto trasversale del Parlamento, affinché vi sia un favore nei confronti degli animali domestici, che, ricordo a tutti, durante il , specie per gli anziani, specie per i nuclei monofamiliari, sono stati l'unica compagnia e che adesso non vogliono essere abbandonati, che nessuno vuole abbandonare e vuole portare in viaggio. Quindi, vi prego veramente di voler dare anche un voto favorevole da parte del Parlamento. Il 54 per cento delle persone viaggiano oggi con il proprio animale domestico.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/352 Biancofiore, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
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PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva .
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/353 Battilocchio c'è un parere favorevole con riformulazione: l'accetta. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/354 Paolo Russo: accetta la riformulazione; ordine del giorno n. 9/2500-AR/355 Pentangelo: accetta la riformulazione; ordine del giorno n. 9/2500-AR/356 Cannizzaro: accetta la riformulazione.
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/357 Cosimo Sibilia, c'è un parere contrario.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/357 Cosimo Sibilia, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
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Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/358 Elvira Savino: accetta la riformulazione; ordine del giorno n. 9/2500-AR/359 Barelli: accetta la riformulazione; ordine del giorno n. 9/2500-AR/360 Caon: accetta la riformulazione; ordine del giorno n. 9/2500-AR/361 Giacometto è ritirato; ordine del giorno n. 9/2500-AR/362 Ruggieri è inammissibile; ordine del giorno n. 9/2500-AR/363 Angelucci: accetta la riformulazione; ordine del giorno n. 9/2500-AR/364 Carrara: accetta la riformulazione; ordine del giorno n. 9/2500-AR/365 Calabria, c'è un parere favorevole.
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/366 Squeri ha parere contrario.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Squeri. Ne ha facoltà.
LUCA SQUERI(FI). Grazie, Presidente. Viceministro, chiedo, e se mi desse l'ok interrompo il mio intervento…Va bene così, a scatola chiusa? Parere favorevole? Grazie .
PRESIDENTE. Il Governo, quindi, ha cambiato il parere. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/367 Palmieri, parere favorevole; ordine del giorno n. 9/2500-AR/368 Bergamini: accetta la riformulazione. Sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/369 Polverini c'è un parere contrario.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Polverini. Ne ha facoltà.
RENATA POLVERINI(FI). Molto velocemente, Presidente, solo per provare a far cambiare il parere del Governo su questo ordine del giorno, anche per non continuare a dare l'idea che in questo Paese l'esperienza ormai sia una cosa negativa. Qui parliamo semplicemente di personale della pubblica amministrazione che deve essere riqualificato, anche in seguito a quanto accaduto sulla pandemia, e chiediamo semplicemente di dare la possibilità alle singole amministrazioni di andare oltre il titolo di studio e inserire tra i criteri anche quello dell'anzianità. Quindi, mi pare che ci possa essere un cambio da parte del Governo, anche perché abbiamo messo “a valutare l'opportunità di”.
PRESIDENTE. Il Governo intende cambiare parere da contrario a favorevole? Bene, quindi c'è un parere favorevole.
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/370 Zangrillo: si accetta la riformulazione? No, ha chiesto di parlare l'onorevole Zangrillo. Ne ha facoltà.
PAOLO ZANGRILLO(FI). Grazie, Presidente. Signor Viceministro, questo ordine del giorno si riferisce all'opportunità di adottare delle misure finalizzate alla ripresa dell'occupazione e, in particolar modo, alla tutela dei lavoratori con contratti a tempo determinato anche in regime di somministrazione.
Allora, signor Vice Ministro, io vorrei richiamare alcuni dati che sono stati recentemente pubblicati dall'Istat e che riferiscono al trimestre marzo-maggio. Noi abbiamo perso 381 mila posti di lavoro in questo trimestre, e di questi 381 mila 318 mila sono contratti a termine, titolari di contratti a termine. Nel frattempo, sempre nello stesso periodo il numero degli inattivi, e cioè dei lavoratori che non hanno un posto di lavoro e neanche più lo cercano, in questo trimestre è salito di 880 mila unità.
Vede, signor Vice Ministro, io ero presente in Commissione lavoro quando l'anno scorso fu approvato il “decreto Dignità”, e ricordo l'espressione rozza e cialtrona dell'ex Ministro del lavoro che apostrofava i nostri imprenditori come “prenditori”. Quell'espressione era rozza e cialtrona un anno fa; oggi, alla luce della situazione che stiamo vivendo, lo è ancora di più. Io mi rivolgo allora a lei, ma soprattutto mi rivolgo a quella parte della maggioranza che in epoca di approvazione del “decreto Dignità” era opposizione, e io ricordo come in Commissione lavoro quella che l'altra volta era opposizione si espresse in modo molto negativo rispetto al “decreto Dignità”. Allora, io voglio chiedere: ma veramente ritenete che sia il blocco dei licenziamenti la soluzione dei nostri problemi? I nostri imprenditori non hanno bisogno di blocco dei licenziamenti: noi possiamo fare il blocco dei licenziamenti anche per i prossimi dieci anni, ma se noi non diamo fiducia ai nostri imprenditori, questi tirano giù la serranda, e quindi noi dobbiamo intervenire ! Dobbiamo intervenire per andare incontro alle aspettative delle nostre persone, che stanno perdendo posti di lavoro, e per cercare di ridare fiducia ai nostri imprenditori. Lo ripeto, chi apostrofa i nostri imprenditori come “prenditori” non ha capito dove sta vivendo, e non lo ha capito soprattutto in questa fase ! Allora, io mi aspetto che un Governo responsabile prenda in considerazione l'opportunità di ripensare il “decreto Dignità”. Io, in questo ordine del giorno, non ho chiesto di cancellarlo, ho chiesto semplicemente di derogarlo, ho chiesto di fare una sospensione, perché siamo in una situazione dell'11,2 per cento di calo del PIL nel 2020: ma di cosa ancora abbiamo bisogno per cercare di venire incontro ai nostri imprenditori ?
Signor Vice Ministro, c'è parere favorevole; peccato che avete tolto dalle premesse l'unica parte qualificante: togliendo quella parte qualificante, questo ordine del giorno è acqua fresca, sono chiacchiere. Io ritengo quindi che in un momento come questo probabilmente noi dobbiamo lasciar perdere l'ideologia: ci sono dei momenti nella storia in cui dobbiamo lasciare il passo alla capacità di essere concreti, alla capacità di dare delle risposte al nostro Paese e alle nostre persone . Allora, io vi chiedo: abbiate un sussulto di dignità, abbiate l'opportunità di prendere in considerazione quello che veramente serve oggi al nostro Paese. Non servono chiacchiere, servono fatti .
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/370 Zangrillo, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
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Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/371 Cannatelli, parere favorevole. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/372 Zanella, parere favorevole. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/373 Mulè. Non accetta la riformulazione? Prego.
GIORGIO MULE'(FI). Signor Vice Ministro, scusi, nella riformulazione lei espunge l'ultimo paragrafo di questo ordine del giorno, che altro non è che un impegno che quest'Aula all'unanimità ha preso. Ho ragione? Lo cambiamo? Ha visto che è facile? Grazie .
PRESIDENTE. Quindi, il parere è favorevole.
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/374 Musella, parere contrario. Ha chiesto di parlare l'onorevole Brunetta. Ne ha facoltà.
RENATO BRUNETTA(FI). Signor Vice Ministro, nello spirito di massima collaborazione con il Governo, avevo presentato, insieme al collega Musella, l'ordine del giorno n. 9/2500-AR/374, che prevedeva una deroga alla normativa del decreto-legge n. 18 del 2020 e all'articolo 80 del presente provvedimento, che, ricordo a me stesso, ampliavano a cinque mesi la durata del divieto di licenziamento; una deroga a tali sacrosanti articoli, che difendevano l'occupazione e il diritto al lavoro, una deroga per quei casi in cui il datore di lavoro e il lavoratore su base conciliativa, e cioè con l'apporto del sindacato, avevano trovato soluzioni aziendali per l'uscita dei lavoratori. L'obiettivo era dalla parte dei lavoratori naturalmente, stare dalla parte dei lavoratori, stare dalla parte delle aziende che avevano così modo di ristrutturare, ma anche stare dalla parte dello Stato, che risparmiava l'equivalente di cassa integrazione dei cinque mesi di proroga dei licenziamenti.
Ora, sulla base di questo buon senso, e cioè tutti e tre guadagnavano, tutti e tre i soggetti, lo Stato, le imprese e i lavoratori avevano un beneficio, quindi era un gioco a somma positiva, l'ordine del giorno chiedeva semplicemente un completamento normativo, e quindi un approfondimento normativo, al fine di consentire, sempre con garanzia sindacale, la possibilità di derogare al divieto. Ora mi viene detto di no: parere negativo a questo ordine del giorno. Siccome io non voglio uno scontro, non voglio che l'Aula si pronunci negativamente su un tema che dovrebbe invece unirci, e cioè stare dalla parte dei lavoratori, stare dalla parte delle imprese e ottimizzare la spesa pubblica, io ritiro l'ordine del giorno; però ugualmente invito il Governo a trovare una soluzione legislativa nei prossimi provvedimenti, intelligente, per arrivare a questo stesso obiettivo, dalla parte dei lavoratori, della parte delle imprese che vogliono ristrutturare, e dalla parte del bene comune dello Stato .
PRESIDENTE. L'ordine del giorno n. 9/2500-AR/374 Musella è quindi ritirato.
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/375 D'Attis, c'è un parere favorevole con riformulazione. Accetta la riformulazione? Sta bene. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/376 Zanettin, parere favorevole. Ordine del giorno n. 9/2500-AR/377 Aprea, accetta la riformulazione?
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/378 Cattaneo, c'è un parere contrario. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo…
Ha chiesto di parlare l'onorevole D'Attis. Ne ha facoltà.
MAURO D'ATTIS(FI). Vice Ministro, solo per segnalarle che poco fa la collega Virginia Villani ha pubblicato sulla sua pagina di che è stato approvato il suo ordine del giorno che statuisce sostanzialmente quello che statuisce lo stesso ordine del giorno n. 9/2500-AR/378 Cattaneo, cioè “adottare nel più breve tempo possibile soluzioni volte a risolvere il problema di”. Qui c'è il parere contrario, quello invece era favorevole: vorrei capire se è un problema di tessere di partito oppure c'è stato un errore .
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire lo pongo in votazione, con il parere…
Ha chiesto di parlare il rappresentante del Governo. Ne ha facoltà.
ANTONIO MISIANI,. Lo avevamo approvato come “valutare l'opportunità di”: se il proponente accetta la stessa riformulazione, per noi non ci sono problemi.
PRESIDENTE. Quindi, c'è una proposta parere favorevole con riformulazione. È accettata.
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/379 Casciello, accetta la riformulazione? No.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Casciello. Ne ha facoltà .
Vi ricordo che in sede di Conferenza dei presidenti di gruppo si è convenuto di procedere… . Onorevole Fiano, onorevole Fiano… onorevole Fiano, sto ricordando che in sede di Conferenza dei presidenti di gruppo è stato raggiunto l'accordo di procedere alle dichiarazioni di voto finale a partire dalle ore 12, con una diretta televisiva in corso. Naturalmente, la Presidenza si rimette ai gruppi e ai presidenti dei gruppi. Prego, onorevole Casciello.
LUIGI CASCIELLO(FI). Sarò brevissimo, perché chiedo al Governo di accettare senza riformulazione, perché sono in gioco circa 240 mila operatori dello spettacolo e, a dire la verità, il richiamo, ora, dell'onorevole Fiano lo trovo assolutamente fuori luogo, seppur c'è stato un accordo in sede di Conferenza dei capigruppo. Quindi, invito il Governo ad accettare senza riformulazione, sostanzialmente, per un intervento adeguato, vero e non come fino ad ora solamente rivolto agli operatori del FUS, a favore degli operatori dello spettacolo, 240 mila persone ridotte alla fame .
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/379 Casciello.
Dichiaro aperta la votazione.
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Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Pettarin, accetta la riformulazione; Giacomoni, accetta la riformulazione; Sozzani, accetta la riformulazione; Ruffino, c'è un parere favorevole. Novelli, accetta la riformulazione? Sì. Bond, accetta la riformulazione? Sì. Onorevole Rosso, accetta la riformulazione? Sì. Onorevole Vietina, accetta la riformulazione? Sì. Onorevole Mazzetti, accetta la riformulazione? Sì. Onorevole Polidori, accolto come raccomandazione, va bene. Onorevole Baroni, accetta la riformulazione? Sì. Onorevole Nevi, accetta la riformulazione? Sì. Onorevole Fiorini, favorevole. Versace, favorevole. Ripani, accetta la riformulazione? No. Quindi lo mette in votazione; insiste per la votazione.
Se nessuno chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/394 Ripani.
Dichiaro aperta la votazione.
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Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Ordine del giorno n. 9/2500-AR/395 Fasano; accetta la riformulazione? Sì. Sarro accetta la riformulazione. Martino accetta la riformulazione. Brunetta accetta la riformulazione. Carfagna accetta la riformulazione.
Siracusano, contrario. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2500-AR/400 Siracusano.
Dichiaro aperta la votazione.
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Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Cortelazzo, accetta la riformulazione? Cortelazzo o Brunetta? Sì, è accettata la riformulazione. Bagnasco, accetta la riformulazione? Sì. Labriola, accetta la riformulazione? Sì. Baratto, accetta la riformulazione? Sì. Pittalis, accetta la riformulazione? Sì. Vazio, parere favorevole.
È così esaurito l'esame degli ordini del giorno presentati.
PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni di voto finale.
Ricordo che è stata disposta la ripresa televisiva diretta delle dichiarazioni di voto finale dei rappresentanti dei gruppi e delle componenti politiche del gruppo Misto.
Ha facoltà di intervenire per dichiarazione di voto l'onorevole Tabacci.
Attendiamo l'onorevole Tabacci. Raggiunga uno degli steli, onorevole Tabacci. I colleghi stanno pian piano defluendo verso l'uscita, però non possiamo aspettare che tutti vadano via. Chiedo ai colleghi di andar via, consentendo all'onorevole Tabacci di svolgere il suo intervento. Prego onorevole Tabacci, siamo in diretta televisiva.
BRUNO TABACCI(MISTO-CD-RI-+E). Appunto, è quello che penso anche io. Siamo in diretta televisiva e non c'è dubbio che l'Aula dovrebbe rispondere alla stessa maniera
PRESIDENTE. Siamo pronti, l'Aula è pronta, prego.
BRUNO TABACCI(MISTO-CD-RI-+E). Signora Presidente, rappresentanti del Governo, questo decreto fa riferimento a una crisi che ha una dimensione epocale e muterà in profondità anche i nostri comportamenti, sia su base nazionale che su base mondiale. Il “decreto Rilancio” contiene misure rilevanti che richiedono un protagonismo pieno ed efficace della pubblica amministrazione. Ieri, ho parlato dei decreti attuativi e del gravoso impegno che ne deriva.
Tra le misure rilevanti, mi piace ricordare il rilancio dell'esperienza straordinaria della legge 27 febbraio 1985, intitolata a Giovanni Albertino Marcora, comandante partigiano e, poi, senatore e Ministro indimenticato negli anni Settanta e Ottanta, prima all'agricoltura e, poi, all'industria. Negli anni Ottanta, l'Italia ha attraversato una crisi industriale di proporzioni gigantesche: fallimenti, chiusure di fabbriche, licenziamenti, esplosione della cassa integrazione guadagni e, poi, successivamente, anche del debito pubblico. Speriamo che non si ripeta tutto questo in autunno.
Allora, Marcora pensò che i lavoratori licenziati o in cassa integrazione guadagni che si costituivano in cooperativa, impiegando la loro liquidazione per gestire direttamente l'azienda fallita o un suo ramo di attività, andavano aiutati, con lo Stato che metteva nel capitale ricostituito tre volte tanto l'ammontare delle loro liquidazioni e del loro impegno finanziario personale. Quella intuizione ha, in questi decenni, portato dei buoni risultati, con la nascita di società finanziarie della cooperazione costituite per la capitalizzazione di cooperative e per la salvaguardia dell'occupazione e può essere riproposta oggi come un inno al lavoro e all'impegno personale del lavoratore e come la speranza di poter uscire dalla cassa integrazione per rientrare nel lavoro vero, fonte di qualità e di dignità della vita.
Ancora, ricordo la prefigurazione di un ruolo strategico della Cassa depositi e prestiti che sarà chiamata in causa in questi giorni anche per la soluzione della vicenda Autostrade che, dopo il dramma del ponte di Genova, si è trascinata troppo a lungo e che dopo la sentenza della Corte costituzionale di ieri porta ad una soluzione obbligata e necessaria. Con l'articolo 27 del “decreto Rilancio” la CDP costituisce un patrimonio destinato, le cui risorse, oltre 44 miliardi, sono destinate al sostegno e al rilancio del sistema produttivo italiano, secondo le priorità definite nel Piano nazionale di riforme, e si appresta a diventare il veicolo su cui appostare parte delle risorse del Piano di ricostruzione che l'Europa dovrà varare nei prossimi giorni. A questo proposito è importante e coraggioso il discorso di ieri della Cancelliera Merkel dell'avvio del semestre europeo a guida tedesca. La Germania sa, ad esempio, che un terzo del valore delle auto dei grandi marchi tedeschi poggia sulla componentistica italiana, a conferma della stretta interdipendenza dell'industria europea.
Inoltre, orbene, la Commissione bilancio ha introdotto nell'articolo 27 la piena parlamentarizzazione del decreto sul patrimonio destinato, che sarà definito dal Ministero dell'economia, sentito il Ministero dello sviluppo economico. Non sarà la replica dell'IRI che la storia dovrà pur riconsiderare positivamente, ma l'affermazione di un nuovo protagonismo dello Stato nell'economia, specie in una fase drammaticamente straordinaria, come quella che stiamo vivendo.
Presidente, mi avvio a concludere. Vi è ancora, l'importanza decisiva degli stimoli degli investimenti privati, dall'ecobonus, al sisma agli incentivi nell'acquisto di autoveicoli. Ieri ho avuto un interessante teleconferenza con la CNA, Confederazione nazionale dell'artigianato, della Lombardia, artigianato e imprese minori. Ho trovato un ambiente straordinariamente reattivo e la convinzione di una ripresa, che potrebbe essere a V e non a L. Mi sembra un esempio positivo per tutto il Paese, a cui guardare con rinnovata speranza .
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Tasso. Ne ha facoltà.
ANTONIO TASSO(MISTO-MAIE). Grazie, Presidente. Preliminarmente dichiaro il voto della componente MAIE a favore del provvedimento definito “decreto Rilancio”, che contiene un intervento economico pari a 55 miliardi, che può dare respiro al Paese, in un momento drammatico, e influire positivamente sul futuro di centinaia di migliaia di lavoratori.
Certamente, i colleghi della maggioranza metteranno in evidenza, giustamente, gli aspetti positivi di questo provvedimento, per cui, anche considerando il poco tempo a disposizione, mi limiterò a qualche riflessione circa le proposte del MAIE.
Noi siamo soddisfatti che quattro emendamenti, a mia prima firma, presentati a sostegno del e della filiera delle cerimonie e dell'intrattenimento, siano stati accolti. Adesso costituiscono l'articolo 25-, che stanzia 5 milioni a fondo perduto per questo settore e che, con l'accoglimento dell'ordine del giorno n. 9/2500-AR/99, chiarisce che, nella platea dei beneficiari, vi sono anche i produttori e i commercianti di articoli da regalo, bomboniere e confetti, afferenti a pieno titolo alla filiera delle cerimonie.
Esprimo rammarico, invece, per il respingimento del mio emendamento a favore degli agenti in attività finanziarie e i loro collaboratori e i collaboratori di società di mediazione creditizia, a cui viene negato l'accesso ai prestiti agevolati con garanzia statale, previsti dal Fondo liquidità. Con l'emendamento 100, però, abbiamo aperto un'opportunità di valutazione da parte del Governo, di cui ci avvarremo in sede di ripresentazione.
Come gruppo MAIE, abbiamo a cuore anche le problematiche degli italiani all'estero. Non abbiamo voluto gravare ulteriormente sui lavori, abbastanza complicati di questo provvedimento, ma una riflessione sul diritto all'accesso alle prestazioni sanitarie del Sistema sanitario nazionale, per i pensionati italiani residenti all'estero e che pagano le tasse in Italia, secondo me, va fatta.
Come anche per l'IMU sulla prima casa, prima e unica casa, in Italia, degli italiani residenti all'estero, sono temi su cui il MAIE è presente. Verranno riproposti nei prossimi provvedimenti, così come riproporremo l'attenzione sugli operatori socio-sanitari e sui massofisioterapisti, a cui è stato negato un emendamento ordinamentale, che prevedeva lo spostamento solamente di una data.
L'ultima riflessione, che mi sento di proporre, parte da una considerazione semantica. Il termine “rilancio” proietta nel futuro e il nostro futuro siede nei banchi delle aule delle nostre scuole. Il nostro agire istituzionale deve essere rivolto alla creazione di condizioni, che consentano ai giovani di essere e di fare il bene del nostro Paese.
Esiste, purtroppo, una emergenza sostegno, che affligge la scuola italiana. Si tratta dei diritti non negoziabili, sanciti dalla Costituzione, delle alunne e degli alunni con disabilità. Essi si concretizzano con la presenza stabile di docenti specializzati sul sostegno, per garantire un'istruzione di qualità, il successo formativo, la continuità didattica nell'intero percorso di studio e lo sviluppo del progetto di vita di ciascuno. Io vorrei far notare che la legge di conversione del “decreto Scuola” non ha previsto nulla sul sostegno didattico e neanche sull'inclusione. Quindi, nel “decreto Rilancio”, relativamente all'emergenza sostegno, ho proposto l'emendamento 91.04, che prevedeva, con un risparmio superiore al 50 per cento sui fondi stanziati per i concorsi già programmati e incardinati sul merito, di concretizzare soluzioni efficaci e immediate all'emergenza sostegno e di garantire i diritti agli studenti con disabilità. Ora, respingere - e concludo, Presidente - un emendamento addirittura vantaggioso economicamente per lo Stato e teso a garantire i diritti delle ragazze e dei ragazzi con disabilità, specie in mancanza di soluzioni alternative, francamente mi risulta incomprensibile. Naturalmente insisterò su questo punto, in sede di proposte emendative nei prossimi provvedimenti.
PRESIDENTE. Deve concludere.
ANTONIO TASSO(MISTO-MAIE). Concludo, Presidente, grazie per la pazienza. La platea dei beneficiari di questo decreto rimane comunque vasta e, pertanto, ribadisco il voto favorevole della componente MAIE .
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Plangger. Ne ha facoltà.
ALBRECHT PLANGGER(MISTO-MIN.LING.). Signora Presidente, colleghi, i deputati della Südtiroler Volkspartei voteranno a favore del decreto, poiché, accanto alle misure economiche e sociali più generali, prevede anche specifiche misure di rilancio delle zone periferiche di montagna, che riteniamo fondamentali.
Tra tali misure, riteniamo, ad esempio, sia di particolare efficacia l'estensione della rete di gas naturali nelle zone climaticamente F. I relativi investimenti saranno nuovamente ammessi dall'autorità, ad integrale riconoscimento tariffario. Nelle valli alpine e appenniniche ci sono ancora tanti comuni da metanizzare e, così, può essere effettivamente rilanciata la montagna.
Il decreto prevede, inoltre, che il superbonus del 110 per cento si applicherà esclusivamente nei comuni cosiddetti montani, anche agli interventi di allaccio ai sistemi di teleriscaldamento efficiente. Ciò rende nuovamente economicamente vantaggiosa l'estensione delle reti di teleriscaldamento e viene favorito lo sviluppo del teleriscaldamento efficiente, con particolare riguardo all'impiego di fonti rinnovabili presenti sul territorio. Il teleriscaldamento efficiente, in particolare quello a biomassa, rappresenta un intervento strutturale di primario interesse generale per il territorio, per pianificare il rilancio delle zone rurali e montane, ovvero creare i presupposti per riattivare la gestione forestale e attirare nuovi investimenti, legati alle infrastrutture digitali, come la banda larga.
Sono misure attese, che hanno la capacità di determinare sviluppo e sostegno alle piccole e medie imprese, in territori che presentano una struttura economica e territoriale complessa, in relazione ai quali è, dunque, altrettanto decisiva l'attuazione efficace di misure adottate, ad esempio, come è previsto per le piccole e medie imprese con sede legale nei parchi nazionali, che hanno subito una significante diminuzione del reddito a causa del Coronavirus, con l'istituzione di un fondo pari a 40 milioni. È anche questa una misura coerente a sostegno dei territori di montagna.
Riteniamo sia pure positiva, nel provvedimento, la previsione del sostegno ai frontalieri, non coperti da Naspi e che hanno perso il lavoro successivamente al 23 febbraio 2020. Anche loro possono usufruire di una provvidenza economica di euro 600 per i mesi di marzo, aprile e maggio
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Zennaro. Ne ha facoltà.
ANTONIO ZENNARO(MISTO-PP-AP). Grazie, Presidente. Il provvedimento, il “decreto Rilancio”, arriva in Commissione, arriva in Aula, dopo un lungo percorso travagliato. È un provvedimento molto importante, perché equiparabile, sostanzialmente, con 55 miliardi, a una legge di bilancio.
Ci sono tante misure importanti, tante misure come i ristori a fondo perduto per tante categorie, la cassa integrazione, le misure per la sanità, con il rafforzamento, i fondi e le risorse per il Sistema sanitario nazionale.
È stato anche accolto un nostro emendamento, che riguarda l'innovazione e riguarda il tema della ricerca, quindi, per rendere sempre l'Italia più competitiva su un settore fondamentale.
Un grande lavoro è stato fatto nella Commissione bilancio. Vanno ringraziati i commissari e il presidente Borghi e anche i membri del Governo, che hanno seguito i lavori. È stato un lavoro importante di accoglimento, forse il lavoro più importante, che è stato fatto fino adesso, di ascolto e accoglimento da parte del Governo e dei Governi in questa legislatura.
Sono misure importanti, come l'ecobonus al 110 per cento. È un lavoro importante, perché il tema del rilancio dell'edilizia finalmente ritorna nell'agenda politica italiana. È un settore strategico trainante, che rilancia almeno 13 settori collegati. Adesso, però, sarà importantissima l'esecuzione di questo decreto, attraverso i decreti attuativi.
Un altro tema importante riguarda le scuole paritarie – grazie, anche qui, all'accoglimento di una serie di proposte fatte anche dalla nostra componente -, un tema importante, rispetto al quale bisogna uscire dagli schemi ideologici.
Quindi, bisogna rendere operativo poi - e, quindi, questi sono i timori - questo decreto, perché ci sono tanti decreti attuativi. Quindi, bisognerà essere, come Governo, molto veloci, perché c'è il rischio che siano stanziate tante risorse e poi non vadano a buon fine come, ad esempio, l'accoglimento del mio emendamento sulle “zone rosse”. Ci sono tanti comuni che sono stati colpiti dall'emergenza e porto un caso, il comune di Castiglione Messer Raimondo, in Abruzzo: 1.800 abitanti, di cui 14 morti. Queste risorse saranno fondamentali per ripartire e anche qui i decreti attuativi devono arrivare il prima possibile.
Cosa manca? È mancato l'accoglimento del pacchetto dei sindaci dell'ANCI sulla ricostruzione. Questo dev'essere assolutamente sanato con il prossimo decreto, perché se vogliamo effettivamente fare il rilancio dobbiamo farlo anche per quelle popolazioni e per quelle regioni che ancora oggi sono fuori casa. Quindi, questa è sicuramente una priorità e dev'essere una priorità del Governo, come il tema della crescita e il tema anche della riforma fiscale. Sentiamo molto spesso parlare troppo di riforma elettorale. La riforma elettorale oggi non è la priorità, non è la priorità degli italiani: la priorità è la crescita, il lavoro e lo sviluppo. Occorre tutelare la classe media, che in questi anni è stata colpita da tantissime crisi, tutelare il lavoro, tutelare l'occupazione, con una diminuzione del PIL, e lo può fare la politica e lo può fare il Governo accogliendo le istanze, uscendo dagli schemi ideologici, accogliendo le istanze del mondo delle associazioni di categoria, della Confindustria, non ponendosi in un tema di contrasto e litigio, oltretutto accogliendo anche le proposte di maggioranza e opposizione, lavorando facendo squadra ed evitando la solita diatriba tra tifoserie. Solo in questo modo la politica potrà risolvere i problemi dei cittadini. È il momento di far tornare protagonista l'Italia, in Europa e nel mondo .
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Lupi. Ne ha facoltà.
MAURIZIO LUPI(M-NI-USEI-C!-AC). Grazie, Presidente. Oggi è il 9 luglio e non lo dico perché bisogna ricordarci la data, ma semplicemente perché il Parlamento si sta apprestando, signor Presidente, a far diventare legge il decreto famoso detto “Aprile”, a proposito di fattore tempo. “Cura Italia”, “Liquidità”, “Rilancio”; adesso sentiamo parlare di “Semplificazione” e “Italia Veloce” addirittura. Lo dico in maniera : proviamo a dire ai cittadini liguri se l'esempio che abbiamo davanti delle autostrade, con decine di chilometri di coda e i lavori che vengono fatti oggi anziché durante il danno l'idea di un'Italia veloce? Addirittura in termini di comunicazione si è parlato di bazooka. Forse con l'11,2 per cento di PIL e il 46,2 per cento delle imprese che stanno ancora aspettando la richiesta di liquidità alle banche sopra i 30 mila euro, qualche domanda dovremmo farcela. Ebbene, si è parlato di semplificazione e di sburocratizzazione. Abbiamo una grande opportunità: 55 miliardi di euro, 80 miliardi di euro in tre mesi che mai nessun Governo della storia della Repubblica aveva a disposizione. Perché non abbiamo iniziato a semplificare e a sburocratizzare da questo decreto? Duecentosessantasei articoli, ma quello anche che è ancora più grave - lo ha citato il collega Tabacci – centoquarantasei, tra DPCM e decreti attuativi per poi attuare questi 55 miliardi.
Voteremo contro il “decreto Rilancio” ma voglio dire che, al di là, ovviamente, degli elementi positivi che ci sono - penso anch'io all'ecobonus e si ritorna finalmente a investire sul lavoro -, vorrei trattare e vorremmo trattare, come gruppo, due argomenti che per noi sono fondamentali, su cui si è aperto un dibattito in Commissione, ma su cui si è ancora molto in ritardo. Il primo è la scuola. La mettiamo apposta al primo posto. Su 55 miliardi di euro solo 1,5 miliardi di euro sono stanziati per la scuola, per la scuola pubblica, per la scuola statale e quella paritaria. La storia di questo Paese ci dice che siamo ripartiti solo quando abbiamo investito in educazione, formazione e istruzione: il dopoguerra, l'alfabetizzazione del Paese, gli anni Settanta, la battaglia del sindacato sulle 150 ore, nell'Ottocento Don Bosco a Torino, nel Novecento Don Gnocchi a Milano, il caso di Olivetti sull'investimento in formazione professionale. Il pilastro di questo Paese è la scuola. Abbiamo discusso di tutto, persino di riaprire il campionato di calcio, e siamo ancora a non capire che cosa accadrà a settembre, con la riapertura delle nostre scuole. Ebbene, c'è un elemento positivo e il Parlamento ha dimostrato su questo che può e deve lavorare. Le risorse che sono state date in questo caso alle scuole paritarie - si era partiti da 80 milioni di euro e si è arrivati a 300 milioni, con il consenso di tutti - e, ancora di più, l'idea che bisogna investire sulla scuola. Vedremo se prossimamente queste risorse saranno date. Così come siamo riusciti ad ampliare l'età per le scuole paritarie. Educazione e informazione: dobbiamo lavorare su questo.
Il secondo tema, il lavoro. Qui le distanze sono enormi. C'è una distanza diversa tra noi dell'opposizione, tra il nostro gruppo e l'impostazione che questo Governo ha dato. Ok alla cassa integrazione, d'accordo; per l'emergenza, però. Ma fino a quando potremo prorogarla? Fino a quando avremo risorse da mettere - 20 miliardi alla volta - per la cassa integrazione? Bisogna comprendere che bisogna finanziare il lavoro, non la disoccupazione. Avevamo presentato in Commissione - e ne abbiamo discusso a lungo - una proposta molto semplice, senza aumentare la spesa dei 20 miliardi della cassa integrazione: tutte le aziende che riportano i suoi lavoratori dalla cassa integrazione a lavorare - a lavorare, la dignità è il lavoro, l'impresa dà il lavoro -, ebbene gli si faccia pagare solo lo stipendio e si mette a contributi zero. Il costo non cambia ma si inizia a spostare l'asse, si finanzia il lavoro, perché il lavoro lo