PRESIDENTE. La seduta è aperta.
Invito la deputata segretaria a dare lettura del processo verbale della seduta precedente.
AZZURRA PIA MARIA CANCELLERI, legge il processo verbale della seduta del 26 Novembre 2018.
PRESIDENTE. Se non vi sono osservazioni, il processo verbale si intende approvato.
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PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Battelli, Benvenuto, Bitonci, Bonafede, Claudio Borghi, Brescia, Buffagni, Castiello, Colletti, Davide Crippa, D'Inca', D'Uva, Del Re, Delrio, Luigi Di Maio, Di Stefano, Dieni, Durigon, Fantinati, Lorenzo Fontana, Fraccaro, Frusone, Galli, Gallinella, Gallo, Garavaglia, Gava, Gebhard, Giaccone, Giachetti, Giorgetti, Giorgis, Grande, Grimoldi, Guerini, Guidesi, Lollobrigida, Lorefice, Losacco, Manzato, Molinari, Molteni, Morelli, Morrone, Pastorino, Picchi, Rixi, Rizzo, Ruocco, Schullian, Carlo Sibilia, Sisto, Spadafora, Tofalo, Vacca, Valente, Vignaroli, Villarosa, Vito,Raffaele Volpi e Zennaro sono in missione a decorrere dalla seduta odierna.
I deputati in missione sono complessivamente settantotto, come risulta dall'elenco depositato presso la Presidenza e che sarà pubblicato nell' al resoconto della seduta odierna .
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge, già approvato dal Senato, n. 1346: Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 4 ottobre 2018, n. 113, recante disposizioni urgenti in materia di protezione internazionale e immigrazione, sicurezza pubblica, nonché misure per la funzionalità del Ministero dell'interno e l'organizzazione e il funzionamento dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Delega al Governo in materia di riordino dei ruoli e delle carriere del personale delle Forze di polizia e delle Forze armate.
Ricordo che nella seduta di ieri si è svolta la fase dell'illustrazione degli ordini del giorno.
PRESIDENTE. Poiché nel corso della seduta potranno aver luogo votazioni mediante procedimento elettronico, decorrono da questo momento i termini di preavviso di cinque e venti minuti previsti dall'articolo 49, comma 5, del Regolamento.
PRESIDENTE. Riprendiamo l'esame degli ordini del giorno presentati .
Invito il rappresentante del Governo ad esprimere il parere sugli ordini del giorno.
NICOLA MOLTENI,. Grazie, Presidente. Ordine del giorno n. 9/1346/1 Rizzetto: parere contrario sul terzo e sul quarto punto delle premesse. Sul dispositivo parere favorevole con la seguente riformulazione: “impegna il Governo a valutare l'opportunità di iniziative volte alla valorizzazione della professionalità del personale dell'amministrazione civile dell'interno”. Ordine del giorno n. 9/1346/2 Anzaldi: parere contrario. Ordine del giorno n. 9/1346/3 Fassina: parere favorevole con la seguente riformulazione del dispositivo: “impegna il Governo a valutare l'opportunità di prevedere, al fine di fronteggiare la precarietà abitativa e acquisire la disponibilità di alloggi da assegnare a nuclei familiari in stato di necessità, a collaborare con i comuni e l'Agenzia del demanio alla mappatura degli immobili di proprietà pubblica inutilizzati, destinabili alla realizzazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica, previa esecuzione di programmi di recupero”.
Ordine del giorno n. 9/1346/4 Stumpo, parere favorevole con la seguente riformulazione: “impegna il Governo a valutare l'opportunità di istituire, nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica, un fondo per il sostegno agli amministratori locali vittime di atti intimidatori connessi allo svolgimento del loro incarico”. Ordine del giorno n. 9/1346/5 Muroni: parere contrario. Ordine del giorno n. 9/1346/6 Bersani: parere contrario. Ordine del giorno n. 9/1346/7 Rostan: parere contrario sul sesto e sul nono punto delle premesse, che vengono espunti. Sul dispositivo parere favorevole con la seguente riformulazione: “impegna il Governo a valutare l'opportunità di fronteggiare, con strumenti efficaci, il tema dell'aggressione ai medici e al personale sanitario in servizio, con un piano comprensivo di interventi, che contempli misure di sicurezza come videosorveglianza e altre idonee misure di protezione”.
Ordine del giorno n. 9/1346/8 Epifani: parere contrario. Ordine del giorno n. 9/1346/9 Fornaro: parere contrario. Ordine del giorno n. 9/1346/10 Conte: parere favorevole, con riformulazione. Il parere è contrario sul secondo punto delle premesse, mentre il terzo punto delle premesse viene riformulato, espungendo le parole “od organizzative”. Per quanto riguarda il dispositivo, il primo impegno viene così riformulato: “impegna il Governo a proseguire le iniziative già in corso affinché ai richiedenti asilo vengano fornite tutte le informazioni sulla procedura di asilo e sui loro diritti e doveri”. Sul secondo impegno del dispositivo il parere è favorevole.
Ordine del giorno n. 9/1346/11 Speranza: parere contrario. Ordine del giorno n. 9/1346/12 Occhionero: parere contrario. Ordine del giorno n. 9/1346/13 Pastorino: parere favorevole con riformulazione. Si espungono il secondo e il terzo punto delle premesse e il dispositivo viene così riformulato: “impegna il Governo a valutare l'opportunità di consultare in modo permanente gli enti locali dove sono previsti i centri di accoglienza; a concordare con i comuni interessati diverse forme di intervento che impediscano che la presenza di tali centri comportino situazioni di insicurezza per le comunità locali e per i richiedenti asilo.
Ordine del giorno n. 9/1346/14 Boldrini: parere contrario. Ordine del giorno n. 9/1346/15 Palazzotto: parere contrario. Ordine del giorno n. 9/1346/16 Gribaudo: parere contrario. Ordine del giorno n. 9/1346/17 Gebhard: parere contrario. Ordine del giorno n. 9/1346/18 Emanuela Rossini, parere favorevole con la seguente riformulazione: inserire dopo l'impegno al Governo le parole “a valutare l'opportunità (…)” e così via, e espungere la parola “obbligatorio” dopo la parola “insegnamento”.
Ordine del giorno n. 9/1346/19 Foti, parere favorevole con riformulazione: espungere il primo, il terzo e il quarto punto delle premesse. Il dispositivo viene così riformulato: “impegna il Governo a valutare l'opportunità di effettuare un monitoraggio periodico al fine di consentire al Parlamento una verifica sull'efficacia della disposizione di cui all'articolo 31-”.
Ordine del giorno n. 9/1346/20 Gregorio Fontana, parere favorevole con riformulazione. Per quanto riguarda le premesse la prima parte del primo punto va bene, ma chiediamo di espungere le parole da “tuttavia” fino a “”. Il secondo punto delle premesse viene così riformulato: “Il dovrà essere ratificato e sottoscritto” e tutto il resto va bene. Il terzo punto delle premesse va bene. Il dispositivo viene così riformulato: “impegna il Governo a far esprimere il Parlamento circa gli intendimenti che vorrà assumere relativamente al ”, cioè il Governo chiede al Parlamento su un tema così importante e delicato di esprimersi e lo farà ovviamente nei prossimi giorni.
Ordine del giorno n. 9/1346/21 Fatuzzo: accolto come raccomandazione. Ordine del giorno n. 9/1346/22 Calabria, parere favorevole così come riformulato: “impegna il Governo a valutare la possibilità di adottare ogni iniziativa utile al fine di prevedere il tempestivo impiego della forza pubblica per l'esecuzione dei necessari interventi in relazione alle occupazioni arbitrarie di immobili nella Capitale d'Italia per i quali sia disposto lo sgombero attraverso l'intervento del Prefetto di Roma”. Tutto il resto viene soppresso.
Ordine del giorno n. 9/1346/23 Biancofiore, parere favorevole con riformulazione. L'impegno viene così riformulato: “impegna il Governo a valutare l'opportunità di assumere iniziative volte a potenziare il controllo del territorio di Moena anche nell'ambito del processo di rimodulazione dei presidi in corso di definizione”. Ordine del giorno n. 9/1346/24 Fitzgerald Nissoli: parere favorevole con riformulazione: “impegna il Governo a valutare la possibilità di adottare ogni opportuna iniziativa volta ad agevolare i nati in Italia, figli di almeno un genitore italiano, che hanno perso la cittadinanza in seguito a espatrio, di riacquistare la cittadinanza italiana”. Tutto il resto viene soppresso.
Ordine del giorno n. 9/1346/25 Bartolozzi, parere favorevole con la seguente riformulazione: “impegna il Governo a valutare la possibilità di adottare ogni iniziativa utile al fine di destinare una parte dei proventi derivanti dalla vendita di beni confiscati, garantirne l'assegnazione alle istituzioni”, sopprimere “nella misura di almeno il 30 per cento”, e poi il resto va bene.
Ordine del giorno n. 9/1346/26 D'Ettore: parere favorevole come raccomandazione.
Ordine del giorno n. 9/1346/27 Zanettin: parere contrario. Ordine del giorno n. 9/1346/28 Prestigiacomo: parere favorevole come raccomandazione. Ordine del giorno n. 9/1346/29 Montaruli, parere favorevole con riformulazione. Nelle premesse il quarto punto viene così modificato: “al fine di rafforzare le attività connesse ai rimpatri e al controllo delle frontiere”. Il dispositivo viene così riformulato: “impegna il Governo a valutare la possibilità di potenziare gli uffici di polizia di frontiera al fine di implementare i rimpatri e il controllo delle frontiere e dei confini”. Ordine del giorno n. 9/1346/30 Mollicone, parere favorevole con riformulazione. Nelle premesse, al secondo punto: “con riferimento specificatamente al tema del contrasto al terrorismo occorre prevedere misure volte a garantire la regolarità della presenza sul territorio nazionale degli edifici destinati al culto, in particolare a quello islamico”; al punto 4: “il compito di verificare l'accatastamento urbanistico spetta ai comuni”, togliamo la parte successiva, e il dispositivo diventa: “impegna il Governo a valutare l'opportunità di effettuare un censimento dei luoghi destinati al culto, in particolare a quello islamico” e poi il resto rimane così come è scritto; quindi, parere favorevole con riformulazione.
Sull'ordine del giorno n. 9/1346/31 Ferro, il parere è favorevole come raccomandazione. Sull'ordine del giorno n. 9/1346/32 Lollobrigida, il parere è favorevole. Sull'ordine del giorno n. 9/1346/33 Deidda, il parere è favorevole, con la seguente riformulazione: “impegna il Governo a valutare la possibilità di prevedere in provvedimenti futuri norme che dispongano che la domanda di protezione internazionale sia presentata tempestivamente”. Sull'ordine del giorno n. 9/1346/34 Acquaroli, il parere è favorevole. Sull'ordine del giorno n. 9/1346/35 Bellucci il parere è favorevole. Sull'ordine del giorno n. 9/1346/36 Lucaselli, il parere è favorevole, con una piccola riformulazione: “impegna il Governo a valutare la possibilità di prevedere l'individuazione in tutto il territorio nazionale” e poi va bene, quindi espungiamo la parte: “attraverso dispositivi normativi di prossima emanazione”. Sull'ordine del giorno n. 9/1346/37 Trancassini, il parere è favorevole, con la seguente riformulazione: “impegna il Governo a valutare la possibilità di prevedere misure che estendano l'utilizzo del anche alla polizia penitenziaria e, ai fini di una maggior sicurezza per utenti operatori che lavorano all'interno di territori a rischio, anche al personale dei Corpi e servizi di polizia municipale dei comuni capoluoghi di provincia, nonché a quelli per i quali”, quindi espungere le parole da “previa” fino a “Sicurezza pubblica ritenga sussistenti” e poi prosegue con: “sussistano specifiche esigenze di prevenzione, vigilanza e controllo del territorio, indipendentemente dal numero di abitanti. Sull'ordine del giorno n. 9/1346/38 Butti il parere è favorevole come raccomandazione. Sull'ordine del giorno n. 9/1346/39 Delmastro Delle Vedove, il parere è contrario, per quanto detto con riferimento all'ordine del giorno Fontana e, quindi, ripeto, il Governo chiederà al Parlamento e si impegna a chiedere al Parlamento di esprimersi in maniera chiara sul tema del . Sull'ordine del giorno n. 9/1346/40 Meloni il parere è favorevole con la seguente riformulazione: dopo le parole “impegna il Governo” inserire le parole “a valutare l'opportunità di”. Sull'ordine del giorno n. 9/1346/41 Gemmato, il parere è favorevole, con la seguente riformulazione: vengono espunte le premesse, dopodiché il dispositivo diventa: “impegna il Governo a valutare l'opportunità di una possibile riduzione dell'onere statale” e poi il resto prosegue come da ordine del giorno. Sull'ordine del giorno n. 9/1346/42 Donzelli il parere è favorevole. Sull'ordine del giorno n. 9/1346/43 Prisco il parere favorevole con una piccola riformulazione del dispositivo: “a valutare l'opportunità di applicare le disposizioni in materia di allontanamento”. Sull'ordine del giorno n. 9/1346/44 Luca De Carlo il parere è favorevole. Sull'ordine del giorno n. 9/1346/45 Plangger il parere è favorevole, con la seguente riformulazione: “impegna il Governo a valutare l'opportunità” e poi il resto va bene. Sull'ordine del giorno n. 9/1346/46 Magi il parere è contrario. Sull'ordine del giorno n. 9/1346/47 Ferrari il parere è favorevole, con la seguente riformulazione del dispositivo: “impegna il Governo a valutare l'opportunità di assumere le iniziative affinché la sfera di applicazione delle disposizioni di cui al richiamato articolo 19 sia estesa, anche attraverso appositi interventi di carattere normativo, a due operatori” - perché questo prevede il decreto - “dei Comandi e dei Corpi di Polizia” e per il resto poi va bene. Sull'ordine del giorno n. 9/1346/48 Fantuz, analogamente all'ordine del giorno n. 9/1346/47, il parere è favorevole con la seguente riformulazione: “impegna il Governo a valutare l'opportunità di assumere le iniziative affinché la sfera di applicazione delle disposizioni di cui al richiamato articolo 18 sia estesa, anche attraverso appositi interventi di carattere normativo, al personale dei Comandi o dei Corpi di Polizia Locale addetti al servizio di polizia stradale” - perché così prevede il decreto - e il resto va bene. Sull'ordine del giorno n. 9/1346/49 Delrio il parere è contrario.
Sull'ordine del giorno n. 9/1346/50 Rotta, il parere è contrario sulle premesse, e invece il parere è favorevole con una riformulazione sul dispositivo: vale per questo e vale per alcuni dei successivi; il dispositivo quindi diventa: “impegna il Governo a valutare l'opportunità di adottare ogni iniziativa utile…
EMANUELE FIANO(PD). Presidente, se può leggere più lentamente…
PRESIDENTE. Prego, onorevole Molteni, continui… Colleghi, vi chiedo di fare un po' di silenzio, perché si fa fatica a seguire l'espressione dei pareri da parte del sottosegretario.
NICOLA MOLTENI,. Quindi, ripeto, Sull'ordine del giorno n. 9/1346/50 Rotta il parere è contrario su tutte le premesse, invece sul dispositivo il parere è favorevole con la seguente riformulazione: “impegna il Governo a valutare l'opportunità di adottare ogni iniziativa utile volta a garantire che nell'attuazione delle nuove norme siano tutelate tutte le categorie di soggetti vulnerabili, con particolare riguardo ai minori non accompagnati.”
PRESIDENTE. Quindi, di fatto è un parere favorevole con riformulazione, giusto?
NICOLA MOLTENI,. Esattamente, il parere è contrario sulle premesse, nel senso che le premesse vengono completamente espunte. Sull'ordine del giorno n. 9/1346/51 Pollastrini, esattamente come sull'ordine del giorno n. 9/1346/50, il parere è contrario su tutte le premesse, mentre sul dispositivo il parere è favorevole con la stessa riformulazione fatta sull'ordine del giorno n. 9/1346/50. Sull'ordine del giorno n. 9/1346/52 Boschi, analogamente agli ordini del giorno nn. 9/1346/50 e 9/1346/51, il parere è contrario sulle premesse, mentre sul dispositivo il parere è favorevole con la seguente riformulazione: “impegna il Governo a valutare l'opportunità di adottare ogni iniziativa utile volta a garantire che nell'attuazione delle nuove norme siano tutelate tutte le categorie di soggetti vulnerabili, con particolare riguardo alla condizione delle donne e dei minori.” Sull'ordine del giorno n. 9/1346/53 Migliore, analogamente agli ordini del giorno nn. 9/1346/50, 9/1346/51 e 9/1346/52, il parere è contrario sulle premesse, mentre sul dispositivo il parere è favorevole con la seguente riformulazione: “impegna il Governo a valutare l'opportunità di adottare ogni iniziativa utile volta a garantire che nell'attuazione delle nuove norme siano tutelate tutte le categorie di soggetti vulnerabili, con particolare riguardo ai soggetti sottoposti a trattamenti disumani e degradanti nei Paesi di origine e nei Paesi di transito.”, come tra l'altro è previsto dalla protezione sussidiaria, questo lo aggiungo io. Sull'ordine del giorno n. 9/1346/54 Giorgis il parere è contrario. Sull'ordine del giorno n. 9/1346/55 Mor il parere è contrario. Sull'ordine del giorno n. 9/1346/56 Viscomi il parere è favorevole. Sull'ordine del giorno n. 9/1346/57 Scalfarotto il parere è contrario. Sull'ordine del giorno n. 9/1346/58 La Marca il parere è contrario. Sull'ordine del giorno n. 9/1346/59 Schiro' il parere è contrario. Sull'ordine del giorno n. 9/1346/60 Lepri il parere è contrario sulle premesse, mentre per quanto riguarda il dispositivo il parere è favorevole con la seguente riformulazione - valida per questo come per altre decine di ordini del giorno successivi -: “impegna il Governo a valutare l'opportunità dell'istituzione delle nuove sezioni territoriali per l'esame delle domande di asilo pendenti, a tenere in considerazione le particolari esigenze che si sono manifestate negli ultimi 12 mesi sul territorio della Regione Piemonte.” Sull'ordine del giorno n. 9/1346/61 Berlinghieri, esattamente come l'ordine del giorno n. 9/1346/60, il parere è contrario sulle premesse ed è favorevole sul dispositivo così riformulato: “impegna il Governo a valutare l'opportunità” e poi il resto così come è scritto. Sull'ordine del giorno n. 9/1346/62 De Menech, esattamente come il precedente, ossia parere contrario sulle premesse e parere favorevole sul dispositivo così riformulato: “impegna il Governo a valutare l'opportunità di” e poi il resto rimane uguale. Sull'ordine del giorno n. 9/1346/63 Serracchiani, il parere è contrario sulle premesse, mentre sul dispositivo il parere è favorevole con la seguente riformulazione: “impegna il Governo a valutare l'opportunità di”. Sull'ordine del giorno n. 9/1346/64 Paita, il parere è contrario sulle premesse mentre sul dispositivo il parere è favorevole con la seguente riformulazione: “impegna il Governo a valutare l'opportunità di”. Sull'ordine del giorno n. 9/1346/65 Sensi, il parere è contrario sulle premesse, mentre sul dispositivo il parere è favorevole con la seguente riformulazione: “impegna il Governo a valutare l'opportunità di”, e il resto rimane uguale. Sull'ordine del giorno n. 9/1346/66 Morgoni, il parere è contrario sulle premesse, mentre sul dispositivo il parere è favorevole con la seguente riformulazione: “impegna il Governo a valutare l'opportunità di”. Sull'ordine del giorno n. 9/1346/67 Melilli, il parere è contrario sulle premesse, mentre sul dispositivo il parere è favorevole con la seguente riformulazione: “impegna il Governo a valutare l'opportunità di”. Sull'ordine del giorno n. 9/1346/68 Pezzopane, il parere è contrario sulle premesse, mentre sul dispositivo il parere è favorevole con la seguente riformulazione: “impegna il Governo a valutare l'opportunità di”. Sull'ordine del giorno n. 9/1346/69 Topo, il parere è contrario sulle premesse, mentre sul dispositivo il parere è favorevole con la seguente riformulazione: “impegna il Governo a valutare l'opportunità di”. Sull'ordine del giorno n. 9/1346/70 Gavino Manca, il parere è contrario sulle premesse, mentre sul dispositivo il parere è favorevole con la seguente riformulazione: “impegna il Governo a valutare l'opportunità di”. Sull'ordine del giorno n. 9/1346/71 Ceccanti, il parere è contrario. Sull'ordine del giorno n. 9/1346/72 Ascani, il parere è favorevole con la seguente riformulazione: “impegna il Governo a valutare l'opportunità di intervenire nel percorso di inclusione, in particolare con riguardo alla formazione linguistica, potenziando i corsi di italiano per i rifugiati”, tutto il resto viene espunto.
Sull'ordine del giorno n. 9/1346/73 Benamati, il parere è contrario. Ordine del giorno n. 9/1346/74 Braga, è parere contrario; ordine del giorno n. 9/1346/75 Campana, è parere contrario; ordine del giorno n. 9/1346/76 Carla Cantone, è parere contrario; ordine del giorno n. 9/1346/77 Cardinale, è parere contrario; ordine del giorno n. 9/1346/78 Carè, è parere contrario; ordine del giorno n. 9/1346/79 Cenni, è parere contrario; ordine del giorno n. 9/1346/80 Ciampi, è parere contrario; ordine del giorno n. 9/1346/81 Colaninno, è parere contrario; ordine del giorno n. 9/1346/82 D'Alessandro, è parere contrario; ordine del giorno n. 9/1346/83 Dal Moro, è parere contrario; ordine del giorno n. 9/1346/84 De Luca, è parere contrario; ordine del giorno n. 9/1346/85 De Maria, è parere contrario; ordine del giorno n. 9/1346/86 Rizzo Nervo, è parere contrario; ordine del giorno n. 9/1346/87 De Micheli, è parere contrario; ordine del giorno n. 9/1346/88 Del Barba, è parere contrario; ordine del giorno n. 9/1346/89 Del Basso De Caro, è parere contrario; ordine del giorno n. 9/1346/90 Fiano, è parere contrario; ordine del giorno n. 9/1346/91 Fragomeli, è parere contrario; ordine del giorno n. 9/1346/92 Franceschini, è parere contrario; ordine del giorno n. 9/1346/93 Gadda, è parere contrario; ordine del giorno n. 9/1346/94 Incerti, è parere contrario; ordine del giorno 9/1346/95 Lacarra, è parere contrario; ordine del giorno n. 9/1346/96 Madia, è parere contrario; ordine del giorno n. 9/1346/97 Moretto, è parere contrario; ordine del giorno n. 9/1346/98 Mancini, è parere contrario; ordine del giorno n. 9/1346/99 Mura, è parere contrario; ordine del giorno n. 9/1346/100 De Filippo, è parere contrario sulle premesse e, invece, per quanto riguarda il dispositivo il parere è favorevole: “impegna il Governo a valutare l'opportunità di (…); ordine del giorno n. 9/1346/101 Navarra, è parere contrario sulle premesse e, invece, per il dispositivo è parere favorevole con riformulazione: “impegna il Governo a valutare l'opportunità di (…)”; ordine del giorno n. 9/1346/102 Piccoli Nardelli, è parere contrario; ordine del giorno n. 9/1346/103 Pini, è parere contrario; ordine del giorno n. 9/1346/104 Pizzetti, è parere contrario; ordine del giorno n. 9/1346/105 Raciti, è parere contrario; ordine del giorno n. 9/1346/106 Andrea Romano, è parere contrario; ordine del giorno n. 9/1346/107 Rosato, è parere contrario; ordine del giorno n. 9/1346/108 Siani, è parere contrario; ordine del giorno n. 9/1346/109 Zan, è parere contrario; ordine del giorno n. 9/1346/110 Zardini, è parere contrario; ordine del giorno n. 9/1346/111 Giacomelli, è parere contrario; ordine del giorno n. 9/1346/112 Gariglio, è parere contrario; ordine del giorno n. 9/1346/113 Bonomo, è parere contrario; ordine del giorno n. 9/1346/114 Cantini, è parere contrario; ordine del giorno n. 9/1346/115 Fregolent, è parere contrario; ordine del giorno n. 9/1346/116 Mauri, è parere contrario; ordine del giorno n. 9/1346/117 Nardi, è parere contrario; ordine del giorno n. 9/1346/118 Noja, è parere contrario; ordine del giorno n. 9/1346/119 Ubaldo Pagano, è parere contrario; ordine del giorno n. 9/1346/120 Prestipino, è parere contrario; ordine del giorno n. 9/1346/121 Marco Di Maio, è parere favorevole con riformulazione…
NICOLA MOLTENI,. Dicevo, ordine del giorno n. 9/1346/121 Marco Di Maio, è parere favorevole con riformulazione: “impegna il Governo - è così riformulato il dispositivo - a valutare l'opportunità di prevedere un potenziamento degli organici delle forze di polizia della provincia di Forlì-Cesena al fine di assicurare un migliore e più capillare controllo del territorio, rispondendo alla domanda di sicurezza dei cittadini e degli operatori economici”. Quindi, favorevole con riformulazione; ordine del giorno n. 9/1346/122 Bruno Bossio, è parere contrario (è una sanatoria); ordine del giorno n. 9/1346/123 Pellicani, è parere favorevole con la seguente riformulazione: “impegna il Governo a valutare l'opportunità di adottare il potenziamento degli organici delle forze dell'ordine presenti sul territorio, con adeguata attenzione alle specialità della Polfer e della Polmare per assicurare alla città un adeguato e maggiore controllo del territorio a contrasto della illegalità e della criminalità”. Quindi, parere favorevole con riformulazione; ordine del giorno n. 9/1346/124 Losacco, è parere favorevole con riformulazione del dispositivo: “impegna il Governo a valutare l'opportunità di prevedere il potenziamento del commissariato di Bitonto e degli organici delle forze di polizia presenti nell'area metropolitana di Bari per contrastare efficacemente la criminalità organizzata e assicurare un adeguato controllo del territorio”. Quindi, parere favorevole così come riformulato; ordine del giorno n. 9/1346/125 Carnevali, è parere favorevole con riformulazione e, quindi, il dispositivo è così riformulato: “impegna il Governo a valutare l'opportunità di rafforzare i dispositivi di sicurezza sui convogli ferroviari della tratta in oggetto per incrementare la presenza della specialità della Polfer su Bergamo, compresa l'apertura notturna, nell'ambito di un più complessivo potenziamento degli organici di pubblica sicurezza su tutto il territorio bergamasco”; ordine del giorno n. 9/1346/126 Orlando, è parere contrario; ordine del giorno n. 9/1346/127 Annibali, è parere favorevole con riformulazione del dispositivo: “impegna il Governo a valutare l'opportunità di favorire l'adozione di misure normative” e poi il resto va bene; ordine del giorno n. 9/1346/128 Verini, è parere contrario; ordine del giorno n. 9/1346/129 Bazoli, è parere contrario nelle premesse e, invece, il parere è favorevole nel dispositivo: “impegna il Governo a valutare l'opportunità di mettere in campo” e, quindi, tolte le prime tre righe: dunque, “impegna il Governo a valutare l'opportunità di mettere in campo tutte le misure necessarie al contrasto della violenza contro le donne e contro i minori, tra i quali i braccialetti di cui in prfemessa”. Quindi, ordine del giorno n. 9/1346/128 Verini, è parere contrario, e ordine del giorno n. 9/1346/129 Bazoli, è parere contrario sulle premesse e, invece, parere favorevole, con riformulazione, sul dispositivo, appunto così riformulato: “impegna il Governo a valutare l'opportunità”, e togliamo le prime tre righe per andare a: “a valutare l'opportunità di mettere in campo tutte le misure necessarie al contrasto della violenza contro le donne e contro i minori, tra i quali braccialetti elettronici che sono previsti nel decreto”.
Poi, ordine del giorno n. 9/1346/130 Miceli, è parere contrario sulle premesse e, invece, il parere è favorevole, con riformulazione, nel dispositivo che è, appunto, così riformulato: “impegna il Governo a valutare l'opportunità, nell'ambito delle misure di potenziamento dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati con l'ampliamento della dotazione organica a 200 unità, di allocare risorse specifiche per la formazione del personale reclutato mediante le procedure di mobilità”. Quindi, il parere è favorevole sul dispositivo, così come riformulato; l'ordine del giorno n. 9/1346/131 Vazio si rifà all'ordine del giorno n. 9/1346/4 Stumpo e il parere è contrario sulle premesse ed è favorevole, purché riformulato, sul dispositivo e la riformulazione è la seguente: “impegna il Governo a valutare l'opportunità di istituire presso il Ministero dell'interno il Fondo (…)” e poi il resto va bene. Quindi, il parere è positivo con riformulazione sul dispositivo.
Ordine del giorno n. 9/1346/132 Bordo, è parere contrario; ordine del giorno n. 9/1346/133 Morani, è parere contrario; ordine del giorno n. 9/1346/134 Fassino, è parere contrario ed è parere contrario perché la “legge Zampa” non viene minimamente toccata dal decreto; ordine del giorno n. 9/1346/135 Pagani, nelle premesse, al terzo capoverso: “nel valutare positivamente la dell'articolo 29- stesso” la riformulazione è: “al fine di evitare possibili effetti distonici derivanti dall'applicazione del comma 1-, introdotto dall'articolo 93 del codice della strada, in caso di o in locazione (…)” e poi il resto va bene. Quindi, questa è la riformulazione e poi eventualmente ve la rileggo.
Pertanto, questa è la riformulazione nelle premesse e, invece, per quanto riguarda il dispositivo, su cui il parere è favorevole, c'è la seguente riformulazione: “impegna il Governo a valutare gli effetti applicativi della norma richiamata in premessa, al fine di inserire una norma che, anche per i veicoli intestati a imprese di noleggio e di di veicoli siti in altri Paesi e dati in uso a residenti e imprese italiane, preveda l'obbligo di targarli in Italia, in tempi ragionevoli, o di inibirne la circolazione sul territorio nazionale”.
PRESIDENTE. Colleghi, state tranquilli, perché abbiamo quasi finito. Se fate un po' di silenzio, consentite al sottosegretario di continuare a esprimere i pareri sugli ordini del giorno.
NICOLA MOLTENI,. Questa è la riformulazione del dispositivo dell'ordine del giorno n. 9/1346/135 Pagani, che quindi ha parere favorevole con riformulazione. Ordine del giorno n. 9/1346/136 Ferri, parere contrario; ordine del giorno n. 9/1346/137 Enrico Borghi, parere contrario; ordine del giorno n. 9/1346/138 Critelli, parere contrario sulle premesse e parere favorevole con riformulazione del dispositivo, così riformulato: “impegna il Governo a valutare l'opportunità di istituire”, poi il resto va bene. Ordine del giorno n. 9/1346/139 Quartapelle Procopio, parere contrario; ordine del giorno n. 9/1346/140 Rossi, parere contrario; ordine del giorno n. 9/1346/141 Liuzzi, parere favorevole; ordine del giorno n. 9/1346/142 D'Orso, parere favorevole; ordine del giorno n. 9/1346/143 Lattanzio, parere favorevole con la seguente riformulazione: “impegna il Governo a valutare l'opportunità di sostenere”, quindi, parere favorevole con riformulazione.
Ordine del giorno n. 9/1346/144 Carbonaro, parere favorevole con la seguente riformulazione del dispositivo: “impegna il Governo a valutare l'opportunità di assumere iniziative volte a” e poi va bene. Ordine del giorno n. 9/1346/145 Brescia, parere favorevole; ordine del giorno n. 9/1346/146 Ferraioli, parere contrario.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare sull'ordine dei lavori l'onorevole Bignami. Ne ha facoltà.
GALEAZZO BIGNAMI(FI). Presidente, intervengo sull'ordine dei lavori e, intanto, ringrazio il sottosegretario Molteni perché, nonostante il brusio d'Aula, è riuscito a mantenere la barra dritta, anche nell'individuazione del tutto. Chiedo scusa, anche alla Presidenza, perché magari è un intervento non centrato rispetto all'andamento dei lavori, ma essendo io al primo mandato chiedo…
PRESIDENTE. Però, le chiedo di centrarlo, onorevole Bignami.
GALEAZZO BIGNAMI(FI). Ho notato, rispetto ad altre circostanze, un dettaglio molto, molto puntuale del Governo nella definizione sui pareri e vorrei capire se era l'altra volta che, magari, si è stati un po' più laschi e ampi nel dettaglio di intervento nelle riformulazione, oppure se in questa circostanza sussistevano ragioni diverse, perché ho sentito su Bitonto, su Forlì-Cesena… per carità, però, si tratta anche di comprendere qual è il metro di valutazione che dobbiamo adottare nella redazione degli ordine del giorno, al fine di consentire di organizzare i lavori e anche la predisposizione degli atti.
Chiedo scusa se sfrutto questa circostanza per un chiarimento, però noto, appunto, una differenziazione, anche sui temi riguardanti, ad esempio, la presa di posizione - su cui poi si interverrà - sull'ordine del giorno Zanettin, su cui il Governo si è espresso in senso contrario, ci pareva un ordine del giorno che, invece, poteva, anche per la generalità del contesto complessivo, garantire un andamento diverso. Quindi, chiedevo un chiarimento appunto per questi aspetti.
PRESIDENTE. È chiaro, onorevole Bignami. Il Governo valuta di volta in volta il livello di dettaglio da adottare, se ne assume la responsabilità e non c'è alcuna violazione di tipo procedurale. Non c'è stata allora e non c'è oggi.
Ha chiesto di parlare sull'ordine dei lavori l'onorevole Sisto. Ne ha facoltà.
FRANCESCO PAOLO SISTO(FI). Presidente, è accaduto un fatto molto grave, che turba l'andamento di questi lavori. Alla collega Matilde Siracusano, sul del MoVimento 5 Stelle, è stato formulato un attacco a testa bassa contro la persona, contro il ruolo di parlamentare e contro il diritto di ciascuno di esprimere le proprie opinioni in quest'Aula .
Il fatto è molto grave, minacce di morte, insulti sessisti che provengono da uno strumento che qualcuno vuole di democrazia: il dei 5 Stelle .
Ed è gravissimo che sia accaduto! È gravissimo che sia accaduto e che non vi sia stata una presa di posizione! Chi difende il proprio leader ha diritto di difenderlo; ha diritto di difenderlo ! E che l'attacco provenga da un maschio o da una femmina non ha nessuna rilevanza.
È uguale se viene da un maschietto, da una femminuccia, da un uomo o una donna e vi dovreste vergognare per questa differenza ! Noi siamo abituati, dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, dalla Convenzione europea dei diritti dell'uomo, dall'articolo 2, dall'articolo 24, dall'articolo 68, al rispetto; lo ripeto, al rispetto! Al rispetto! Voi mancate di rispetto, siete sessisti, sessisti siete ! E quando scrivete, care colleghe del MoVimento 5 Stelle, andatevele a leggere quelle dichiarazioni, andatevele a leggere e diteci, diteci se è legittimo che si sieda in quest'Aula chi è corresponsabile di quello che è accaduto : Vergogna!)!
GIORGIO MULE'(FI). Cosa ridi?
PRESIDENTE. Collega, collega Mulè … Collega Cannizzaro….
FRANCESCO PAOLO SISTO(FI). Presidente, ho finito. Mi aspetto semplicemente delle scuse formali - lo ripeto, formali! - nei confronti di una parlamentare, di una donna (
PRESIDENTE. Colleghi, colleghi (, collega D'Attis… Colleghi del MoVimento 5 Stelle, in quest'Aula non sono consentite minacce di nessun genere! Non sono consentite minacce di nessun genere! Collega Cannizzaro, collega Mulè…
FRANCESCO PAOLO SISTO(FI). C'è qualcuno, Presidente, che si ammanta, sul femminile del MoVimento 5 Stelle, di tutela delle donne, ma quale tutela )!
PRESIDENTE. Colleghi, non mi costringete a richiamarvi all'ordine!
FRANCESCO PAOLO SISTO(FI). Ma quale tutela delle donne, voi siete sessisti! Questa è la verità !
Presidente, recupero il che per qualche attimo, credo, correttamente, ho perso, e dico soltanto che questi episodi disonorano l'Aula di Montecitorio e ci mettono in condizioni di una belligeranza inutile. Io invito espressamente coloro che appartengono, hanno voce nel MoVimento 5 Stelle a delle pubbliche scuse in quest'Aula, nei confronti della collega Siracusano e nei confronti del Parlamento )!
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Fornaro. Ne ha facoltà.
FEDERICO FORNARO(LEU). Sull'ordine dei lavori, Presidente. Volevo segnalare alla Presidenza, e per il suo tramite…
PRESIDENTE. Colleghi, vi chiedo di fare un po' di silenzio. È veramente difficile ascoltare i colleghi che intervengono.
FEDERICO FORNARO(LEU). Ovviamente se qualcuno del MoVimento 5 Stelle vuole rispondere alle questioni poste dal presidente Sisto, io rinuncio…
SEBASTIANO CUBEDDU(M5S). Presidente!
PRESIDENTE. Onorevole Cubeddu, ha chiesto di intervenire? Prego, non l'avevamo vista, dalla Presidenza. Prego.
Onorevole Fornaro, mi scusi, accolgo il suo invito a dare la parola al MoVimento 5 Stelle.
SEBASTIANO CUBEDDU(M5S). Presidente, solo per segnalare che questo deputato della Repubblica ha preso a parolacce deputati della Repubblica…
PRESIDENTE. No, no, no…no, no…Onorevole Cubeddu…
SEBASTIANO CUBEDDU(M5S). Sta prendendo a parolacce e io ho sentito…
PRESIDENTE. Onorevole Cubeddu…
SEBASTIANO CUBEDDU(M5S). …sta prendendo a parolacce e in questo Parlamento non è consentito prendere a parolacce..
PRESIDENTE. Onorevole Cannizzaro, onorevole Silli, non mi costringete a sospendere la seduta… Non mi costringete a sospendere la seduta…Non mi costringete…
SEBASTIANO CUBEDDU(M5S). Io non sono abituato a prendere a parolacce nessuno…
PRESIDENTE. Onorevole Cubeddu! Onorevole Cubeddu, ho già stigmatizzato…
SEBASTIANO CUBEDDU(M5S). … né consento che deputati della Repubblica prendano a parolacce deputati del MoVimento 5 Stelle.
PRESIDENTE. Onorevole Cubeddu, anche dal MoVimento 5 Stelle, purtroppo, sono volate parole grosse che ho stigmatizzato, da una parte e dall'altra. Vi invito, sempre, a usare un linguaggio consono a quest'Aula, da tutte le parti!
Ha chiesto di parlare l'onorevole Fiano. Ne ha facoltà.
EMANUELE FIANO(PD). Presidente, innanzi tutto, esprimo, a nome del gruppo del Partito Democratico, la nostra solidarietà più profonda per la collega che è stata oggetto di un attacco vergognoso, inaccettabile.
Inaccettabile è che all'interno di quest'Aula della Camera dei deputati vi siano gruppi politici che utilizzano, per insultare, offendere, attaccare avversari politici, gli interventi che i rappresentati del popolo fanno in quest'Aula . Purtroppo, abbiamo altri esempi, anche di membri del Governo, ministri seduti in quest'Aula, adesso, che utilizzano le pagine per pubblicare foto di ragazze che vengono esposte poi al pubblico ludibrio, insultate - Vergogna!)!
Vorrei anche dirle, però, Presidente, che pochi giorni fa, al termine di un intervento del collega Borghi e mio, noi siamo stati fatti oggetto di minacce, che sono state regolarmente denunciate presso la questura di Roma …
EMANUELE FIANO(PD). …e queste minacce provengono, secondo le indagini in corso, da persona della quale dovrebbe occuparsi il gruppo del MoVimento 5 Stelle. Sono minacce gravi al Partito Democratico e alle nostre persone.
Terza cosa che volevo dirle, Presidente: io non ho capito, lei ha richiamato qualcuno del MoVimento 5 Stelle perché avrebbe fatto in quest'Aula, adesso, delle minacce. Vorrei chiederle spiegazioni sull'elemento che lei ha ricordato, perché non è ammissibile che qualcuno che fa minacce contro un altro membro della Camera dei deputati durante la seduta rimanga qui, nella seduta, nel corso della medesima seduta .
Quindi, siccome lei, Presidente, noi l'abbiamo udito bene, ha richiamato qualcuno per le minacce fatte, la pregherei di chiarire l'episodio, perché, siccome non ho motivo di dubitare che lei dica il vero, se questo è successo, la pregherei di non permettere a questa persona di proseguire i lavori insieme a noi, perché fare minacce in Aula non è ammissibile .
PRESIDENTE. Onorevole Fiano, come lei può immaginare, io non ho un udito così sviluppato che mi consente di ascoltare ciò che viene detto o urlato dai banchi dei colleghi del MoVimento 5 Stelle. Ho visto dei gesti che non mi sono piaciuti, pertanto li ho stigmatizzati, sia da una parte che dall'altra. In ogni caso, sottoporrò la questione all'Ufficio di Presidenza.
FRANCESCO D'UVA(M5S). Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
FRANCESCO D'UVA(M5S). Presidente, grazie. Solo per tranquillizzare lei e l'Aula che dai banchi del MoVimento 5 Stelle non è volato nessun tipo di insulto verso i colleghi di altre forze politiche, e questo glielo posso garantire. Che poi ci siano stati gesti, questo mi sembra che è un po' avvenuto da tutti i gruppi parlamentari. Secondo me, queste cose e … non tutti, scusate, colleghi, avete ragione.
PRESIDENTE. Colleghi, facciamo finire l'onorevole D'Uva.
FRANCESCO D'UVA(M5S). Credo che queste cose non debbano avvenire, e quindi chiaramente siamo pronti anche in Ufficio di Presidenza a parlarne, cioè voi, membri dell'Ufficio di Presidenza. Noi riteniamo che non abbiamo fatto alcunché e siamo pronti a risponderne in qualsiasi sede, perché siamo con la coscienza pulita, perché non abbiamo fatto assolutamente nulla .
GIUSI BARTOLOZZI(FI). Chiedi scusa!
FRANCESCO D'UVA(M5S). Ovviamente, ne approfitto per dire, per la collega e concittadina Matilde Siracusano, che ovviamente tutto quello che è scritto sul per quanto riguarda il posso anche capire che voi veniate qui a chiedere al MoVimento 5 Stelle conto e ragione. Chiaramente, per i singoli commenti che sono sotto il non possiamo rispondere noi, e quindi grazie . Non è possibile questo, chiaramente siamo contro qualsiasi…
FELICE MAURIZIO D'ETTORE(FI). Ne rispondete!
PRESIDENTE. Colleghi, facciamo finire . Onorevole Silli, onorevole Silli, non mi costringa a richiamarla all'ordine! Facciamo terminare l'onorevole D'Uva, grazie.
FRANCESCO D'UVA(M5S). Vorrei dire, Presidente che da parte del MoVimento 5 Stelle c'è massimo rispetto per tutti i membri di quest'Aula e per tutte le persone che, in genere, si impegnano per la politica, questo è chiaro; quindi, da questo punto di vista, non abbiamo nulla di cui scusarci, chiaramente .
PRESIDENTE. Sarebbe auspicabile che venisse sempre e dovunque, in quest'Aula e fuori da quest'Aula, rispettato il diritto di ciascun parlamentare a esprimere liberamente il proprio pensiero .
LAURA BOLDRINI(LEU). Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
LAURA BOLDRINI(LEU). Signora Presidente, grazie. Vorrei esprimere la mia solidarietà alla deputata Matilde Siracusano, la mia più sentita solidarietà a questa coraggiosa deputata, che fa il suo lavoro a testa alta in quest'Aula . Devo dire che la pratica del sessismo è molto frequente anche in quest'Aula. È frequente nei banchi del Governo, dove il Ministro Salvini mi paragonò a una bambola gonfiabile …
PRESIDENTE. No, si rivolga alla Presidenza. Si rivolga alla Presidenza, onorevole Boldrini.
LAURA BOLDRINI(LEU). E allora, signora Presidente, come la chiama lei questa pratica di paragonare una donna a una bambola gonfiabile? La trova accettabile e ? Questo è l'esempio che dà il Ministro dell'Interno. E pochi giorni fa ha esposto alla pubblica gogna tre ragazzine minorenni. Una vergogna, una vergogna !
PRESIDENTE. Come sa, è ben nota la mia opinione su ogni forma di violenza nei confronti delle donne, onorevole Boldrini.
PAOLA FRASSINETTI(FDI). Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
PAOLA FRASSINETTI(FDI). Grazie, Presidente. Qualche giorno fa eravamo in quest'Aula a parlare e a discutere della violenza sulle donne con delle mozioni: è veramente assurdo che, a qualche giorno di distanza, si sia verificato un episodio così ignobile. Mi sarei aspettata dal collega dei 5 Stelle che è appena intervenuto le scuse . Fratelli d'Italia solidarizza con la collega Siracusano, da quel sono arrivate delle accuse veramente assurde e sessiste. Non si può parlare della violenza sulle donne e poi, in questo Parlamento, insultare una deputata. Invito tutte le donne, anche quelle della Lega, a esprimersi, anche se ci sono alleanze di partiti, ma qui bisogna andare oltre queste dinamiche.
Penso veramente che oggi stiamo assistendo a una pagina vergognosa per questa Camera; vergognosa proprio in una settimana in cui davvero tutti hanno inondato giornali e parlando di questa violenza sulle donne. Ho ascoltato l'intervento della collega Siracusano: parlava e difendeva il proprio di partito, come normalmente si può fare, ed è stata sottoposta a delle frasi che non si riescono neanche a leggere fino alla fine, da come sono violente e assurde . Quindi, noi pensiamo e crediamo che per continuare i lavori oggi ci vogliono le scuse del MoVimento 5 Stelle .
LUCIA AZZOLINA(M5S). Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Però, scusate, avrei deciso di dare la parola a un esponente per gruppo. Per il gruppo del MoVimento 5 Stelle ha già parlato il capogruppo, l'onorevole D'Uva.
LUCIA AZZOLINA(M5S). Impiego trenta secondi. Domenica sono stata vittima di un articolo sessista molto pesante de e volevo dire che condanno, in quest'Aula, qualsiasi commento sessista nei confronti di qualsiasi deputata della Repubblica italiana che sia di qualsiasi partito o di qualsiasi movimento, qualsiasi commento sotto i va condannato aspramente. Quindi, da parte mia c'è la comprensione nei confronti di tutte le donne che stanno qui, dentro il Parlamento, e fuori dal Parlamento. Queste cose non devono semplicemente accadere .
FEDERICO FORNARO(LEU). Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
FEDERICO FORNARO(LEU). Volevo segnalarle, signora Presidente, e, per il suo tramite, informare il Presidente Fico, di un'abitudine, che è invalsa in queste giornate, di continuare le attività di Commissione pure in presenza dell'Aula; è avvenuto ancora questa mattina. Lo segnalo perché un gruppo come il nostro, avendo un solo commissario per Commissione, evidentemente si trova nelle condizioni, che abbiamo avuto questa mattina, per esempio, di avere i pareri del Governo sui singoli ordini del giorno e avere i firmatari impegnati nei lavori di Commissione. Questa cosa non può più succedere. Le chiedo, quindi, formalmente che venga segnalata ai presidenti di Commissione l'esigenza che, quando c'è Aula, non ci sia in contemporanea attività di Commissione. Mi sembra una norma di buonsenso .
PRESIDENTE. Sì, assolutamente, onorevole Fornaro. Riferirò al Presidente Fico, ma la regola è che, quando sono in corso i lavori d'Aula, le Commissioni non devono essere convocate.
Allora, passiamo a questo punto ai voti sugli ordini del giorno.
Sull'ordine del giorno n. 9/1346/1 Rizzetto c'è un parere favorevole con una riformulazione: accoglie la riformulazione, onorevole Rizzetto?
WALTER RIZZETTO(FDI). Chiedo se posso intervenire, Presidente, sull'ordine del giorno. Alla fine dirò se sono d'accordo oppure no.
PRESIDENTE. Se chiede di votarlo sì, altrimenti…
WALTER RIZZETTO(FDI). Allora no, Presidente, accolgo la riformulazione e, a questo punto, non serve votarlo.
PRESIDENTE. Sull'ordine del giorno n. 9/1346/2 Anzaldi c'è parere contrario.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Anzaldi. Ne ha facoltà.
MICHELE ANZALDI(PD). Presidente, sinceramente sono stupito del parere contrario al mio ordine del giorno, che provo a riassumere. Chiedevo di valutare se non era il caso di incrementare le forze dell'ordine oppure i controlli negli uffici dell'INPS, non solo quelli centrali, ma soprattutto quelli periferici, che sono da tempo sotto pressione già per il lavoro che svolgono, per le pratiche che devono svolgere e per l'attività a cui sono legati. Sappiamo tutti, perché ce lo hanno detto i sindacati interessati, qual è la situazione del personale, in che condizioni lavorano e la pressione che ricevono dall'esterno e gli orari di lavoro, e spesso dove si trovano. Pensavo, allora, che fosse una cosa utile, visto il superlavoro a cui saranno sottoposti a seguito dell'approvazione del decreto-legge “sicurezza”, incrementare le forze sia di lavoro, sia quelle che possono controllare l'ordine pubblico…
PRESIDENTE. Colleghi! Colleghi di Forza Italia! Grazie.
MICHELE ANZALDI(PD). …ed evitare episodi spiacevoli che sono avvenuti in questi anni passati: alcuni addirittura hanno subito delle degenerazioni sicuramente condannabili e che non dovrebbero avvenire. Per questo penso sia giusto riconoscere il lavoro del personale che sta lì e le nuove esigenze che dovranno affrontare. Mi sembra il minimo incrementare le forze di lavoro e garantire la sicurezza della quotidianità del lavoro nella tranquillità, senza pressioni, senza minacce, senza che si possa rischiare addirittura un'aggressione.
Oggi sarebbe possibile anche con i mezzi dell'elettronica controllare la situazione di questi uffici. Ribadisco, quelli periferici spesso sono in condizioni drammatiche. Se noi ci pensiamo, da Roma in giù la situazione lavorativa è veramente drammatica e spesso ci si rivolge a questi uffici come se fossero la panacea, l'unica fonte di salvezza, stante il fatto che lì arrivano una quantità di cittadini esasperati. Questa cosa andrà chiaramente ad aumentare e creerà un disagio sia agli italiani che ai non italiani, agli uffici dell'INPS, soprattutto quelli periferici, come dicevo.
Io reputo che tutto ciò sia necessario e invito il Governo a ripensarci. Si tratta di una cosa che potrebbe aiutare innanzitutto gli italiani che si recano in quegli uffici e che vi si recano soprattutto per motivi di lavoro: non ci si va per un passatempo, ci si va perché è un'esigenza. Serve rendere, allora, le condizioni di questi uffici più umane, perché di questo si tratta; si tratta di uffici dove il personale è ridotto al minimo, che non vengono ristrutturati da tempo, spesso con strutture inesistenti, dove non ci sono bagni o, se c'è un bagno, è lo stesso per un uomo o donna. Secondo me l'idea, allora, che con questo decreto-legge arriverà un'altra dose di lavoro e che questa dose di lavoro venga accoppiata ad un ordine del giorno, che è un impegno, non è chissà cosa (è inutile che ci nascondiamo dietro un dito), era una cosa buona e giusta, innanzitutto per gli italiani .
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Anzaldi n. 9/1346/2, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo alla votazione dell'ordine del giorno Fassina n. 9/1346/3.
C'è un parere favorevole con riformulazione. Accoglie la riformulazione, onorevole Fassina? No. Quindi chiede di votarlo. Prego.
STEFANO FASSINA(LEU). Presidente, non accogliamo la riformulazione, non tanto perché si introduce la formula usuale “valutare l'opportunità di”, ma perché viene espunta una parte essenziale del dispositivo. L'ordine del giorno è piuttosto semplice e circoscritto nella sua portata: chiede il supporto delle amministrazioni ministeriali ai fini di mappare gli immobili inutilizzati degli enti locali, immobili pubblici e immobili privati. La parte che riguarda la mappatura…
PRESIDENTE. Colleghi, vi prego di liberare i banchi del Governo. Colleghi, vi prego di liberare i banchi del Governo. Colleghi, i banchi del Governo, grazie.
STEFANO FASSINA(LEU). La parte che riguarda la mappatura degli immobili privati viene espunta e non se ne capisce la ragione, dato che si tratta di una mappatura di immobili inutilizzati: non accogliamo quindi la riformulazione e chiediamo di mettere ai voti.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Fassina n. 9/1346/3, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo alla votazione dell'ordine del giorno Stumpo n. 9/1346/4.
Onorevole Stumpo, c'è un parere favorevole con riformulazione. Non accetta la riformulazione. Prego.
NICOLA STUMPO(LEU). Presidente, parafrasando un noto filosofo tedesco, la strada per l'inferno è lastricata di buone intenzioni. Anche quella di una legge potrebbe essere lastricata di ordini del giorno, però almeno nel rapporto tra maggioranza e opposizione gli ordini del giorno servono per quello che servono, ma almeno a dare un impianto della minoranza, delle opposizioni. Capisco: non si dice “impegna il Governo” ma si usa la formula consueta, ma se si cambia il dispositivo finale e lo si porta sulle posizioni del Governo, allora diventa inutile l'utilizzo degli ordini del giorno.
Per questa ragione - vale per il mio e vale per un sacco di ordini del giorno - io chiedo al Governo di prendersi mezz'ora di tempo e rivedere tutto, perché se le linee degli ordini del giorno diventano la linea politica della maggioranza, si stravolge l'istituto parlamentare.
Hanno stravolto il mio ordine del giorno, sono diversi così. Chiedo, attraverso di lei, al Governo di ripensarci, perché diventa imbarazzante discutere non dei nostri ordini del giorno ma di quelli del Governo .
NICOLA MOLTENI,. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
NICOLA MOLTENI,. Presidente, io credo che sia invece imbarazzante altro. Credo che sia imbarazzante il fatto che il Governo, su tantissimi ordini del giorno dell'opposizione, con un impegno di dialogo e di confronto, cosa che non abbiamo avuto nella precedente legislatura, dà un parere favorevole. Ci sono tantissimi ordini del giorno, ivi compreso questo che il collega Stumpo ha presentato, che io condivido, che condivide il Ministero, su cui ci siamo abbondantemente spesi, rispetto al quale il Governo ritiene che istituire un fondo nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica - perché se faccio un fondo evidentemente devo avere una copertura economica affinché questo fondo possa essere sostenibile - per il sostegno degli amministratori locali vittime di atti intimidatori connessi allo svolgimento del loro incarico. Cioè, il Governo dice che quegli amministratori locali che sono vittime di gravissimi atti intimidatori hanno il diritto di poter avere un fondo che li sostenga e che li difenda, questo dice l'ordine del giorno, questo dice il Governo. Mi è totalmente incomprensibile che - lo dico con spirito di amicizia e di stima nei confronti del collega Stumpo -, così come sull'ordine del giorno precedente, ci sia la non disponibilità da parte del parlamentare o delle forze politiche di opposizione a prevedere la disponibilità da parte del Governo di venire incontro a temi così importanti, che sono temi che toccano il tema del contrasto alla criminalità organizzata, su cui c'è la disponibilità da parte del Governo .
Non so il Governo cosa dovrebbe fare o potrebbe fare per venire incontro a delle esigenze condivise dalla politica, dal Paese e da questo Parlamento. Francamente, credo che più di così, dando un parere favorevole con una riformulazione, che è nell'ordine dell'attività politica, il Governo non possa fare, se non chiedere al collega Stumpo di accettare la riformulazione, perché questo è un ordine del giorno importante non tanto per il Parlamento ma per la risposta che questo Parlamento vuole dare a tutti quegli amministratori locali, a cui va la mia e la nostra assoluta solidarietà, per i continui e ripetuti atti di intimidazione che subiscono . Il Governo vuole continuare a perseguire questa strada, perché è una strada di giustizia e di legalità, che fa parte delle corde di questo Governo .
PRESIDENTE. Onorevole Stumpo?
NICOLA STUMPO(LEU). Presidente, potremmo anche continuare all'infinito facendo finta di non capirci con il Governo. È evidente che noi non abbiamo inserito la frase che il sottosegretario Molteni ha detto, quella di verificare i conti pubblici - ci mancherebbe, spetta al Governo, sono anche gli spazi che le minoranze lasciano al Governo negli ordini del giorno -, il problema è che non è cambiata solo quella parte. Ciò perché, se il sottosegretario Molteni rimodifica quanto ha detto prima e inserisce soltanto le parole che riguardano la verifica del bilancio dello Stato per poter fare questo fondo, è ovvio che il parere è favorevole, ma siccome ha cambiato anche la parte finale degli impegni e non soltanto questo, non può venire a dirci che non è cambiato nulla, e io confermo quanto detto prima .
EMANUELE FIANO(PD). Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
EMANUELE FIANO(PD). Presidente, due questioni: il sottosegretario Molteni ha letto la riformulazione a questo emendamento 55 minuti fa, quindi le chiedo la cortesia di poter far distribuire le riformulazioni, perché è impossibile per noi ricordarci qual è la singola parola o frase che il sottosegretario Molteni suggerisce o di cancellare o di aggiungere o di modificare. Questa è la prima cosa che le chiedo, altrimenti riceverà un diniego a qualsiasi tipo di riformulazione, perché io, personalmente, che ho seguito pedissequamente l'intervento del sottosegretario Molteni, e credo neanche lei, Presidente, siamo in grado di ricordarci per 146 ordini del giorno esattamente che cosa ha detto sulle parole previste dall'ordine del giorno. La seconda questione, però, Presidente, è più politica, in risposta all'apertura del dibattito che ha appena fatto il collega Molteni, perché ha fatto un ragionamento generale. Collega Molteni, questo non è il giorno dell'elemosina, non è che se lei, a nome del Governo, cancella tutto il testo di un ordine del giorno dell'opposizione - in alcuni casi dico, non tutti - e all' della parte dispositiva aggiunge le parole “a verificare la possibilità di” può pretendere che noi chiediamo che voi state realizzando quello che vi chiediamo, perché questa è politica.
Se pensate che diciamo il giusto, accettate l'ordine del giorno, compresa la parte prescrittiva per il Governo, se no stiamo a prenderci in giro . Siamo tutti e due esperti dei lavori di quest'Aula, sappiamo che cosa vuol dire cancellare completamente il tessuto di analisi dell'ordine del giorno e premettere una frase, perché, come è noto in quest'Aula a tutti, un ordine del giorno, che non significa nulla, non si nega a nessuno .
PRESIDENTE. Onorevole Fiano, proprio perché, come lei ha voluto precisare, è esperto di questioni d'Aula, lei sa che non disponiamo delle copie scritte delle riformulazioni espresse da parte del Governo. Quello che posso fare è invitare il sottosegretario Molteni a rileggere la riformulazione.
NICOLA MOLTENI,. Presidente, le premesse non vengono assolutamente toccate, l'ordine del giorno rimane interamente in piedi così come formulato dal collega Stumpo; l'impegno al Governo è: “impegna il Governo a valutare l'opportunità di istituire, nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica, un fondo per il sostegno agli amministratori locali vittime di atti intimidatori connessi nello svolgimento del loro incarico”.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Stumpo n. 9/1346/4, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'ordine del giorno Muroni n. 9/1346/5.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Muroni. Ne ha facoltà.
ROSSELLA MURONI(LEU). Presidente, questo era un ordine del giorno assolutamente importante, secondo me, perché quello che ci ha detto ieri la Lega intervenendo in quest'Aula è che non si voleva smontare il sistema di accoglienza e di integrazione messo in campo in questi anni dal sistema degli SPRAR, invece noi pensiamo che accadrà esattamente il contrario. Anzi, non lo pensiamo solo noi, lo pensa anche l'Istituto per gli studi di politica internazionale, che ha calcolato che il decreto, nella parte in cui appunto depotenzia il sistema degli SPRAR, creerà un aumento di 110-120 mila persone irregolari, clandestini, come li chiamate voi. È una creazione artificiosa di una condizione di irregolarità che naturalmente non aiuterà l'integrazione e soprattutto peggiorerà le condizioni anche di mancanza di accettazione del fenomeno della migrazione. Noi crediamo che non sia un caso che sia stato messo sotto scacco proprio il sistema degli SPRAR, perché gli SPRAR, per la loro diffusione omeopatica sul territorio, fatto di piccole realtà, hanno garantito in questi anni la prossimità, la conoscenza diretta dei migranti, che è quello proprio che la Lega e il Ministro Salvini temono, cioè la dimostrazione concreta che i migranti non sono un pericolo ma sono una risorsa per questo Paese.
È la prossimità che vi fa paura, è l'integrazione, quella fatta con le famiglie e nelle famiglie nei piccoli comuni.
Non siamo noi a dirvelo. Sono tantissimi i sindaci che in queste ore stanno facendo appello perché non venga smontato questo sistema, un sistema che ha anche aiutato dei fenomeni tipicamente italiani come lo spopolamento delle aree interne e che, invece, con l'accoglienza dei migranti ha ricevuto nuova linfa vitale, economica, culturale, diciamo noi, perché guardate, per noi la multiculturalità rimane un valore importante, una ricchezza per il futuro, ed è questo che ci divide profondamente: voi ne avete paura, noi invece ne abbiamo curiosità, abbiamo voglia di vedere come sarà il futuro, come sarà il mondo di domani, quale mondo abiteranno i nostri figli, quel mondo che voi cercate di bloccare con la paura e con i vostri muri. Ecco, sono tantissime le storie che raccontano di questa integrazione possibile, necessaria, ricca.
Guardi, Ministro Salvini, non deve credere a me, deve parlare - ripeto - con i sindaci, i piccolissimi comuni consorziati, ad esempio nel progetto Agape, in provincia di Asti, quelli del Canavese, in provincia di Ivrea o nella rete Welcome, in provincia di Benevento, da Comerio a Latina, a Roccella Ionica, a Uggiano nel Salento: sono tantissimi i sindaci che con gli SPRAR hanno aiutato anche le proprie