PRESIDENTE. La seduta è aperta.
Invito il deputato segretario a dare lettura del processo verbale della seduta precedente.
ALESSANDRO COLUCCI, legge il processo verbale della seduta di ieri.
PRESIDENTE. Se non vi sono osservazioni, il processo verbale si intende approvato.
.
PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati in missione a decorrere dalla seduta odierna sono complessivamente 69, come risulta dall'elenco consultabile presso la Presidenza e che sarà pubblicato nell' al resoconto stenografico della seduta odierna .
PRESIDENTE. Poiché nel corso della seduta potranno aver luogo votazioni mediante procedimento elettronico, decorrono da questo momento i termini di preavviso di 5 e 20 minuti previsti dall'articolo 49, comma 5, del Regolamento.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Carla Giuliano. Ne ha facoltà.
CARLA GIULIANO(M5S). Grazie, Presidente. Intervengo per portare in quest'Aula la tragica vicenda che ha interessato in queste ore la provincia di Foggia, tra Manfredonia e Zapponeta, perché ieri pomeriggio si erano perse le tracce di due bambini di 6 e 7 anni, di cui i genitori avevano denunciato la scomparsa, e questa notte, purtroppo, questi due bambini sono stati ritrovati annegati in un vascone dell'irrigazione. Quindi, giunga a tutta la comunità rumena, perché i genitori erano rumeni, a tutta la comunità della Capitanata e a tutti i genitori che in quelle ore sono stati in apprensione per questi due bambini, il cordoglio, e ai genitori stessi l'abbraccio della Camera dei deputati. E un pensiero e un saluto a questi due bambini, che, speriamo, anzi ne sono certa, saranno andati nel migliore dei mondi possibili
PRESIDENTE. Anche la Presidenza si unisce al cordoglio per la scomparsa dei due bimbi.
Ha chiesto di parlare l'onorevole La Salandra, sullo stesso argomento. Ne ha facoltà.
GIANDONATO LA SALANDRA(FDI). Grazie, Presidente. A nome mio e del gruppo Fratelli d'Italia, non posso che associarmi all'intervento della collega, manifestando il profondo cordoglio. Un intervento breve, perché qualunque altra parola si addenserebbe di retorica.
PRESIDENTE. Per la sensibilità di tutta l'Aula, ringrazio sia lei sia la collega Giuliano.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Gadda, sullo stesso argomento. Ne ha facoltà.
MARIA CHIARA GADDA(A-IV-RE). Presidente, volevo unirmi, a nome del gruppo di Azione-Italia Viva, alle condoglianze alla famiglia e all'intera comunità, e alle parole molto sentite che la collega del MoVimento 5 Stelle ha pronunciato.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Fassino. Ne ha facoltà.
PIERO FASSINO(PD-IDP). Grazie, Presidente. Per unirmi, naturalmente, al cordoglio che è già stato espresso per la tragedia di questa notte, la quale, ancora una volta, ci mette di fronte a un tema cruciale, cioè come siamo in grado di tutelare e di garantire i minori, gli adolescenti e, soprattutto, i bambini, nella loro vita quotidiana. Naturalmente, ci stringiamo intorno alla famiglia e a tutta la comunità, che stanno vivendo, in questo momento, questa tragedia.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Gatta. Ne ha facoltà.
GIANDIEGO GATTA(FI-PPE). Grazie, Presidente. Quale appartenente alla comunità di Manfredonia, che oggi vive con sgomento e con dolore profondo questo lutto per la perdita di due fratellini di 6 e 7 anni, e a nome di tutto il gruppo di Forza Italia, esprimo il più vivo cordoglio alla famiglia distrutta dal dolore e all'intera comunità sipontina, che perde oggi due suoi figli, annegati, purtroppo, in un vascone.
Possiamo soltanto confidare nella grazia di Dio e, soprattutto, a che ciò non si verifichi più, in nessuna comunità del mondo. Piangiamo oggi due angeli e speriamo che veglino su tutta la nostra comunità per gli anni a venire .
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Gusmeroli. Ne ha facoltà.
ALBERTO LUIGI GUSMEROLI(LEGA). Grazie, Presidente. Anche a nome del movimento della Lega, ci uniamo al cordoglio e alle condoglianze alla famiglia, ed esprimiamo la vicinanza a tutta la comunità del Foggiano e di Manfredonia. Ovviamente, siamo costernati da questa terribile tragedia ed esprimiamo tutta, tutta la nostra vicinanza alla famiglia.
PRESIDENTE. La Presidenza ringrazia l'Aula per la sensibilità mostrata e si unisce al cordoglio.
Se nessun altro chiede di intervenire, non essendo ancora decorso il termine di preavviso per le votazioni mediante procedimento elettronico, sospendo la seduta, che riprenderà alle ore 9,25.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge n. 1038-A: “Delega al Governo per la riforma fiscale” e dell'abbinata proposta di legge n. 75.
Ricordo che, nella seduta di ieri, è stato da ultimo approvato l'articolo 11.
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 12 e delle proposte emendative ad esso presentate .
Onorevole Amato, non ho capito, vuole intervenire sul complesso degli emendamenti?
GAETANO AMATO(M5S). No, Presidente, voglio segnalare che non è attiva la postazione.
PRESIDENTE. Va bene, mandiamo il tecnico.
Se nessuno chiede di intervenire, invito i relatori e il Vice Ministro dell'Economia e delle finanze, onorevole Maurizio Leo, ad esprimere il parere.
ALBERTO LUIGI GUSMEROLI,Parere contrario su tutte le proposte emendative ad eccezione dell'emendamento nuovo dei relatori…
PRESIDENTE. Per completezza glieli elenco? Solo per chiarezza di tutti i colleghi.
ALBERTO LUIGI GUSMEROLI, Diciamo che ieri non lo abbiamo fatto.
PRESIDENTE. Perfetto, va bene. Allora parere contrario su tutti, ad eccezione…
ALBERTO LUIGI GUSMEROLI,ad eccezione del parere favorevole sull'emendamento presentato dai relatori, che è passato in Comitato dei nove ieri sera.
PRESIDENTE. L'emendamento 12.500 della Commissione?
ALBERTO LUIGI GUSMEROLI, Sì.
MAURIZIO LEO,. Parere conforme al relatore.
PRESIDENTE. Onorevole Silvestri? L'onorevole Giuliano non si sente bene. Sospendiamo per 5 minuti la seduta. L'onorevole Giuliano non si sente bene, un attimo, cortesemente, sospendo la seduta per 5 minuti.
PRESIDENTE. Facciamo i migliori auguri di pronta guarigione alla collega Carla Giuliano Sarà mia premura far conoscere all'Aula l'esito della vicenda sanitaria.
PRESIDENTE. Riprendiamo l'esame dell'articolo 12. Il parere è contrario su tutti gli emendamenti all'articolo 12, eccetto il parere favorevole sull'emendamento 12.500 della Commissione.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 12.1 Sergio Costa, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 12.4 Sergio Costa, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 12.12 Sergio Costa, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 12.13 Grimaldi, su cui vi è il parere contrario della Commissione e del Governo. Ha chiesto di parlare l'onorevole Grimaldi. Ne ha facoltà.
MARCO GRIMALDI(AVS). Grazie, Presidente. Per noi è uno degli emendamenti più importanti non solo perché crediamo che la sfida alla crisi climatica sia una delle sfide globali ed epocali di questo secolo ma perché pensiamo che il giudizio universale climatico sia già qui presente. Davanti all'estate più calda degli scorsi anni - ma forse anche la più fresca dei prossimi anni - dobbiamo in qualche modo intervenire ed essere conseguenti anche in materia fiscale. Solo nel 2022, Presidente, il numero dei voli privati in Italia è aumentato del 61 per cento, con un conseguente raddoppio delle emissioni di CO2. Pensi anche che solo 4 ore di volo di un jet privato emettono la stessa quantità di CO2 prodotta in media da un cittadino italiano, come lei e come tutti noi.
L'emendamento si muove in questo solco, nell'applicazione del principio in base al quale chi inquina di più paga, facendo ricomprendere i servizi di aerotaxi tra quei voli privati non di linea soggetti al pagamento dell'accisa sul cherosene, essendone, appunto, a tutt'oggi esenti. Io credo che questo scandalo - perché è uno scandalo -, con gli elitaxi che raggiungono vette sempre più inaccessibili, con quel bianco che rappresenta anche il fatto che la fine dell'era delle nevi, accessibili a tutti, è un monito per tutti noi, così come la trasformazione delle Alpi in un parco giochi per soli ricchi con i loro petrodollari, rappresenti la fine di un'epoca. Non si può parlare di turismo sostenibile e poi continuare a consentire questo scandalo; non si possono vedere ogni giorno i cittadini di tutto il Paese compressi in alcune metropolitane sovraffollate e pensare che c'è qualcuno invece che vive lì in alto nei cieli e, invece di prendere i treni ogni giorno, pensa di privatizzare anche l'aria.
Per questo, Presidente credo che sia necessario dare un segno di equità; per questo, insieme al gruppo Alleanza Verdi e Sinistra, abbiamo proposto diverse modifiche alle leggi e abbiamo presentato una proposta di legge proprio su questa materia, ma crediamo che anche nella delega fiscale possa essere introdotto un principio di equità, intanto dicendo che chi inquina di più paga, ma che soprattutto quei privati devono essere tassati di più .
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 12.13 Grimaldi, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 12.21 Evi, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 12.500 della Commissione, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva .
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 12, nel testo emendato.
Dichiaro aperta la votazione.
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Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 12.01 Marattin, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 13 e delle proposte emendative ad esso presentate .
Se nessuno chiede di intervenire, invito il relatore e il rappresentante del Governo ad esprimere il parere.
ALBERTO LUIGI GUSMEROLI,Parere contrario o invito al ritiro su tutti gli emendamenti.
MAURIZIO LEO,. Parere conforme al relatore.
PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento 13.1 Quartini. Ha chiesto di parlare l'onorevole Quartini. Ne ha facoltà.
ANDREA QUARTINI(M5S). Grazie, Presidente. Tramite lei, mi rivolgo al Vice Ministro e ai relatori di questa delega fiscale che, con una certa attenzione, durante la discussione generale hanno ascoltato l'intervento specifico che ho fatto sul tema dell'azzardo. Abbiamo tutti chiaro - penso - quanta ipocrisia ci sia rispetto al tema dell'azzardo. Già il fatto che quest'articolo, tra parentesi, riporti scritto “Giochi” la dice lunga perché, guardate, i giochi sono divertimento, l'azzardo invece è pericolo, rischio e stress e non andrebbe chiamato gioco, come abbiamo detto durante la discussione generale. L'ipocrisia sta anche nel fatto - ricordiamocelo sempre - che ciò che incassiamo con l'azzardo lo spendiamo tutto, interamente, nella cura delle conseguenze che l'azzardo determina. Ecco la prima ipocrisia: facciamo cassa sul dolore e sulla sofferenza di almeno un milione e mezzo di famiglie . Questo non è accettabile e dobbiamo vincere questa ipocrisia. Noi rivendichiamo che nel decreto Dignità abbiamo eliminato la pubblicità sull'azzardo, ma io non riesco a chiamarlo “gioco”, è una cosa impossibile chiamarlo “gioco” perché si sta parlando di qualcosa di drammatico. Oltretutto, ci siamo inventati - ecco un'altra contraddizione - l'idea del gioco lecito, perché non si poteva chiamare “gioco d'azzardo” dal momento che l'azzardo è un reato penale. Quindi, ecco un'altra contraddizione, una specie di ossimoro, e si va a far cassa su questa roba. È esploso il gioco d'azzardo, non a caso, quando si è cercato di fare cassa per ricostruire dopo il terremoto d'Abruzzo - non so se vi ricordate - e proprio in Abruzzo, proprio a L'Aquila, abbiamo la situazione più martoriata in termini di soggetti affetti da disturbo da azzardo. Questo è un dato di fatto. Su quest'emendamento noi puntiamo molto in termini di capacità del sistema di tutelare gli interessi pubblici e soprattutto in tema di salute e di prevenzione, per prevenire l'illegalità legata all'azzardo e l'azzardo minorile, che, secondo alcune stime, stanno crescendo in maniera preoccupante e significativa, e anche per prevenire il riciclaggio dei proventi di attività criminali. Con quest'emendamento, quindi, noi chiediamo di dar seguito essenzialmente a ciò che ci suggeriscono la Corte dei conti e l'Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d'azzardo. Chiediamo semplicemente questo. Nonostante quello che ho detto e nonostante sia assolutamente discutibile, da un punto di vista etico e morale, fare cassa su questa roba, noi vi chiediamo almeno di vigilare. Del resto, la salute dovrebbe essere sempre un elemento sovraordinato rispetto alla natura fiscale dei provvedimenti. Questa ci sembra assolutamente una richiesta di buonsenso .
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, a titolo personale, l'onorevole Pavanelli. Ne ha facoltà, per un minuto.
EMMA PAVANELLI(M5S). Grazie, Presidente. Intanto vorrei sottoscrivere questo emendamento e vorrei ricordare a quest'Aula e al Governo che il problema del gioco d'azzardo minorile - ma non solo minorile - è una piaga della nostra società. Nelle nostre regioni e nelle nostre città c'è, in questo momento, tra l'altro, di crisi economica, una situazione critica: i giovani e i meno giovani stanno purtroppo spendendo i loro soldi con la speranza di poter fare ingenti vincite. È anomalo che un Governo non punti a far approvare questo emendamento, che va proprio nella direzione della tutela dei cittadini, della tutela dei più fragili e della tutela dei minori .
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Borrelli. Ne ha facoltà.
FRANCESCO EMILIO BORRELLI(AVS). Presidente, per sottoscrivere questo emendamento e far presente una cosa che abbiamo discusso anche in Commissione finanze e che voglio ripetere in Aula. Noi non comprendiamo perché, come ci è stato detto, in Commissione finanze, uno dei motivi per cui si implementa e, comunque, si investe ancora sul gioco d'azzardo sia quello di combattere la criminalità. La nostra domanda è: perché, invece, si dice “no” alle droghe leggere, che sono un modo per combattere in modo concreto la criminalità ? Se vale per il gioco d'azzardo, dovrebbe valere per tutto. Questo ci lascia estremamente perplessi.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 13.1 Quartini, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 13.2 D'Alfonso.
Ha chiesto di parlare l'onorevole D'Alfonso. Ne ha facoltà.
LUCIANO D'ALFONSO(PD-IDP). Grazie, Presidente. Intervengo per cercare di facilitare una lettura coordinata tra le ragioni che hanno portato questo emendamento e l'articolo di riferimento all'interno della legge delega di riordino del sistema fiscale. Come mai, all'interno di una legge delega che si occupa di riordino fiscale, compare il tema-titolo della raccolta del gioco pubblico, l'articolo 13 (Giochi)? Perché, attraverso la raccolta del gioco pubblico si contribuisce alla pretesa, alla raccolta fiscale, alla raccolta erariale. Quale è la ragione di questo emendamento? L'emendamento, che sottoscrivo ma che è condiviso anche dai colleghi del gruppo parlamentare di appartenenza, pone il tema di un'urbanistica da favorire e deliberare, con il protagonismo degli enti locali, per quanto riguarda l'apertura di questi siti per la raccolta del gioco pubblico. In tal modo si intende evitare che, nei luoghi frequentati da soggetti portatori di fragilità e debolezza, come possono essere i bambini, gli adolescenti e coloro i quali non hanno strumenti di lettura critica della realtà, e in corrispondenza di scuole e di ospedali, nascano o possano sorgere punti di raccolta del gioco pubblico.
Questo emendamento compone la norma scritta dal Governo e dalla maggioranza con questa norma innovativa, stabilendo che gli enti locali possano procedere a inibire, evitare, disciplinare questa commistione, perché si tratterebbe di una commistione che rende bersaglio coloro i quali sono portatori di debolezza e fragilità. Mi ricordo la velocità, l'istantaneità con cui i relatori, anche con lo sguardo degli uffici partecipi istruttori, dissero di no. Io vorrei dire al rappresentante del Governo, al Vice Ministro Leo e, di nuovo, ai relatori di fare una riflessione su questo. Altrimenti, si verificherà, come tante volte accade, che quando poi si determinano vicende drammatiche, tragiche, come quella che ha riportato il collega dei 5 Stelle per L'Aquila, in Abruzzo, ma anche altre vicende che generano l'istituto utilizzato della patologia o, addirittura, al livello di alcuni territori, di vera e propria rottura di civiltà, siamo portati a fare norme neroniane, emotivamente indotte. C'è il dramma e procediamo a una norma spintonata. Cogliamo l'occasione adesso, ragionando, ragionevolmente, soppesando, proporzionando, per dire che sarebbe giusto dare luogo a competenze compiute agli enti locali che conoscono il territorio e sanno com'è fatto il territorio. I metri quadrati sono conosciuti dai sindaci. Si sente?
PRESIDENTE. Chiedo scusa, se i tecnici vogliono cortesemente intervenire per farci capire cosa è successo. Onorevole D'Alfonso, può cambiare microfono, per cortesia? Proviamo con l'altro microfono se funziona meglio. Prego, lo alzi. Passi all'altro. Proviamo. Non va bene. Abbia pazienza un attimo, i tecnici cortesemente. Chiedo scusa, i tecnici mi dicono che c'è bisogno di una piccola sospensione, diciamo 5 minuti, per passare al sistema di riserva dell'audio, visto che il principale non va. Sospendo pertanto la seduta, che riprenderà alle 10,10.
PRESIDENTE. La seduta è ripresa. Prego onorevole D'Alfonso.
LUCIANO D'ALFONSO(PD-IDP). (…). Escludo che siano state le delle realtà di raccolta del gioco pubblico a bloccare la tecnologia al servizio della democrazia e della Repubblica.
Con l'emendamento si proponeva di precisare la competenza in capo agli enti locali della cosiddetta materia dell'urbanistica dei centri di raccolta del gioco pubblico, poiché soltanto i comuni hanno la compiutezza conoscitiva, i dati, le informazioni e il quadro delle carte dell'edilizia e dei documenti tecnici che permettono di sapere dove sono le scuole e gli ospedali e quali sono le distanze. Voglio dire a quest'Aula e anche alla memoria storica di quest'Aula, nonché alla competenza dell'attuale rappresentante del Governo, che noi, financo per l'apertura delle tabaccherie, rispettiamo il distanziamento. Non so quanti dei presenti abbiano contezza di questo: per aprire una tabaccheria c'è bisogno di un distanziamento di 100 metri dalla tabaccheria più vicina. E perché non sarebbe immaginabile organizzare una limitazione nella densità urbanistica tra sale di raccolta del gioco pubblico, scuole e strutture che erogano il diritto alla salute? Con l'emendamento, sottoscritto e condiviso non solo dal Partito Democratico, chiediamo che, all'articolo 13, ci sia questo irrobustimento di poteri, di doveri e di competenze in capo agli enti locali.
Ho richiamato anche la sollecitudine eccessiva con la quale i pareri istruttori hanno detto di no. Io penso che sarete voi, del Governo, e chi seguirà questo per conto della maggioranza parlamentare a riesaminare questo e, magari, lo dovrete fare sotto l'impulsività di qualche tragedia, di qualche vicenda che metterà, purtroppo, alla berlina anche la questione della fragilità che esplode in alcune città del nostro Paese.
PRESIDENTE. Onorevole, concluda.
LUCIANO D'ALFONSO(PD-IDP). Ha richiamato prima - e concludo - il collega dei 5 Stelle che a L'Aquila c'è stato un primato negativo da questo punto di vista. Allora, l'emendamento, se potete, riconsideratelo alla luce di queste sottolineature.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Iaria. Ne ha facoltà.
ANTONINO IARIA(M5S). Grazie, Presidente. Chiedevo solo se posso sottoscrivere quest'emendamento e ricordare anche un caso specifico della nostra regione, il Piemonte, e anche della città di Torino. Nel 2016, è stata approvata una legge che restringeva la possibilità di aprire sale gioco e limitava tantissimo l'apertura di questo tipo di attività, specialmente se legata alla vicinanza a luoghi sensibili. Vi ricordo solo un dato: dopo l'approvazione di questa legge, nel 2016, si è risparmiato circa mezzo miliardo di euro di gioco d'azzardo (in meno), che è tantissimo. Quindi, questo tipo di attività funziona.
Purtroppo, l'attuale giunta di centrodestra della regione Piemonte ha ribaltato questa legge e siamo tornati al solito dell'apertura di sale e di aumento del gioco d'azzardo. Quindi, non capisco perché tutto questo favoritismo verso questo problema, che esiste e che, tra l'altro, attacca le persone più fragili e più povere delle nostre città.
Tra l'altro, all'epoca, anche la minoranza di centrodestra di Fratelli d'Italia della giunta Cirio era favorevole a non riaprire questo tipo di e a eliminare questo vincolo della distanza. Adesso mi sembra, invece, che qui in Parlamento, forse pensate di far cassa con questo tipo di attività e avete cambiato idea.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, a titolo personale, l'onorevole Fornaro. Ne ha facoltà.
FEDERICO FORNARO(PD-IDP). Sì, a titolo personale, per sottoscrivere l'emendamento del collega D'Alfonso e chiedere al Governo e al relatore un supplemento di riflessione. Mi pare che, nell'ambito di una legge delega, ci possano stare assolutamente questo riferimento e questo ampliamento specificativo della delega alle scuole e ai centri frequentati dai soggetti più vulnerabili. Si tratta di una questione molto importante. Questo emendamento non è strumentale. Dunque, chiedo davvero che il Governo e il relatore possano ripensarci.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Merola. Ne ha facoltà.
VIRGINIO MEROLA(PD-IDP). Sempre a titolo personale, per caldeggiare una riflessione ulteriore del Governo su questo tema perché, con quest'emendamento, insistiamo che deve essere prioritaria la tutela degli interessi pubblici generali in tema di salute e introduciamo un concetto per quanto riguarda le scuole e i centri frequentati dai soggetti più vulnerabili che, oltretutto, è già compreso negli accordi con la Conferenza Stato-regioni che, dal 2017, attendono un'applicazione.
PRESIDENTE. Prendo atto che anche l'onorevole Gribaudo intende sottoscrivere l'emendamento. Ha chiesto di parlare l'onorevole Grimaldi. Ne ha facoltà.
MARCO GRIMALDI(AVS). Grazie, Presidente. Per sottoscrivere, a nome di Alleanza Verdi e Sinistra, quest'emendamento e per chiedere l'accantonamento, se è possibile, e un'ulteriore riflessione. Credo che sulla pelle dei più deboli e dei più fragili si sia già giocata una partita davvero truccata, una partita che ci dice che in un Paese in cui per anni si è discusso se aggiungere o no un casinò in ogni regione, si è passati, invece, ad avere un casinò a ogni angolo della strada.
Chiediamo da tempo di ridurre i tempi di apertura di quei luoghi, chiediamo da tempo i distanziometri dai luoghi sensibili, chiediamo da tempo una riflessione su quella tassa che è una tassa sulla povertà, una tassa sulla crisi che è ancora più alimentata dall'inflazione.
Chiediamo a tutti voi di non essere ipocriti su un tema così sensibile come il gioco d'azzardo patologico. Per questo, siamo onorati di sottoscrivere questo emendamento e vi chiediamo un'ulteriore riflessione sul gioco d'azzardo patologico.
PRESIDENTE. Visto che è stato richiesto l'accantonamento, chiedo ai relatori il parere rispetto alla richiesta di accantonamento fatta dall'onorevole Grimaldi. Prego, onorevole Gusmeroli.
ALBERTO LUIGI GUSMEROLI, . Parere negativo.
PRESIDENTE. Onorevole Grimaldi, lei insiste per votare la richiesta di accantonamento? No.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 13.2 D'Alfonso, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Prima di proseguire oltre, colgo l'occasione per salutare, a nome di tutta l'Assemblea, il professor Federico Faggin , che assiste ai nostri lavori dalle tribune, accompagnato dalla moglie Elvia Sardei. Ricordo all'Assemblea che il professor Faggin è l'unico italiano presente al Computer History Museum di Mountain View e ha ricevuto la medaglia nazionale per la tecnologia e l'innovazione dal Presidente degli Stati Uniti d'America, Barack Obama, per l'invenzione del microprocessore. Grazie, professore.
Passiamo alla votazione dell'emendamento 13.3 Quartini.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Quartini. Ne ha facoltà.
ANDREA QUARTINI(M5S). Grazie, Presidente. Ci tocca constatare che il Governo e la maggioranza fanno opposizione all'opposizione, come spesso ho detto in quest'Aula, perché il fatto che ci sia questo meccanismo di ostilità assoluta nei confronti di emendamenti di buonsenso è veramente imbarazzante. Si sta parlando di una piaga così importante, qual è quella dell'azzardo, in riferimento alla quale sicuramente, in una legge delega, dovremmo riuscire a definire perimetri per contenerla in termini di disagio; eppure non se ne fa niente, per quanto riguarda gli emendamenti che vengono proposti.
Pensiamo, per esempio, al fatto che l'Italia, pur essendo al dodicesimo posto per reddito, ha un triste primato, è al primo posto in Europa per spesa al gioco d'azzardo e al quarto posto nel mondo. Al primo posto ci sono gli Stati Uniti d'America, al secondo la Cina, al terzo il Giappone e, poi, arriva l'Italia, con una raccolta attuale di circa 130 miliardi; di questi 130 miliardi, il 25 per cento viene distribuito tra concessionarie e cassa dello Stato. È una cosa inaccettabile, lo ripeto, inaccettabile. Oltre tutto, quello che lo Stato recupera lo deve spendere a causa delle conseguenze dell'azzardo.
Allora, Presidente, in un'ottica che rivendichiamo di antiproibizionismo - ma antiproibizionismo non vuol dire: libera tutti; non vuol dire assolutamente che lo Stato, poi, se ne lava le mani, anzi, in un'ottica antiproibizionista, lo Stato cerca di normare i fenomeni -, in questo emendamento, chiediamo di provare a contenere e limitare i danni da azzardo, da “azzardo”, ricordatelo, non da gioco, ma da azzardo, perché di questo si tratta. Dovrebbero essere chiamate sale scommesse, sale dell'azzardo, non sale giochi, ricordiamocelo sempre.
Noi chiediamo, per esempio, in questo emendamento, che vengano fatti un monitoraggio e un contenimento della raccolta; si suggerisce che vengano fatte tessere personali obbligatorie, in assoluta tracciabilità dei dati, anche per consentire un rafforzamento dell'autoesclusione per chi ha sviluppato un problema importante; chiediamo che vengano previsti tetti di spesa collegati al reddito; chiediamo che venga presa in considerazione la possibilità di limitare i massimi per ogni puntata; chiediamo che la durata delle giocate e delle partite sia un po' più lunga, perché sappiamo benissimo che il sistema di implementazione e di induzione del gioco risponde ai tempi di latenza delle varie puntate, rispetto a quando si gioca, e al loro esito e, quindi, da questo punto di vista si cerca di dare un ordine di contenimento.
È un emendamento di buonsenso e voglio ricordare che, oltre a questo, si chiede anche che vengano eliminate in maniera totale le scommesse su competizioni riservate ai minori. Perché avviene anche questo; ancora oggi, si possono fare scommesse anche su competizioni che riguardano i minori. Quindi, la questione è di assoluto buonsenso. È veramente imbarazzante che non si riesca a capire quanto possa essere significativo dare un segnale in questa direzione. Quindi, chiedo al Governo di fare di nuovo una riflessione su questo; del resto, non si è mai entrati nel merito di queste questioni, né in Commissione, Presidente, né in Aula, in sede di discussione generale .
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 13.3 Quartini, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Prima di andare oltre, informo l'Aula che la collega Giuliano si è ripresa e, probabilmente, rientrerà in Aula .
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 13.5 Quartini, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 13.6 Quartini, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 13.7 Quartini. Ha chiesto di parlare l'onorevole Quartini. Ne ha facoltà.
ANDREA QUARTINI(M5S). Presidente, ancora nella logica di contenere i problemi legati all'azzardo, sottolineo il fatto che l'invarianza di gettito ci mette davvero in una difficoltà enorme perché, per rendere il gettito invariato, ovviamente, ci tocca indurre il gioco d'azzardo, addirittura, lo stiamo facendo anche per la ricostruzione delle zone alluvionate. Si sta facendo, di nuovo, lo stesso errore che avevamo fatto per il terremoto dell'Abruzzo.
In questo emendamento, nella logica che riteniamo assolutamente virtuosa e di buonsenso, ossia contenere i danni da azzardo, chiediamo che il Governo possa assumere in questa delega un ruolo importante rispetto alle possibilità di controllo. Infatti, sappiamo che, nell'ambito dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, i controlli sui vari luoghi dove vi sono le scommesse vengono fatti ogni 10 o 12 anni, il che vuol dire che ci sono fughe importanti, anche rispetto alle norme attuali che ne consentono l'autorizzazione. Quindi, da questo punto di vista, ci sembra assolutamente doveroso fare un paio di operazioni per favorire questi maggiori controlli; una, è quella di ridurre il numero dei luoghi dove si può azzardare e concentrarli, in maniera tale che i vari controlli si possano espletare più rapidamente e più velocemente, riducendo una diffusione così capillare, come quella che riscontriamo oggi, in termini di sale scommesse; l'altra cosa che si suggerisce è che questi luoghi si specializzino in tipologie specifiche di servizi di azzardo, perché si è visto che, laddove si mescolano le varie possibilità di servizi di azzardo, c'è più probabilità che si faccia un passaggio da un servizio a un altro.
Mi spiego meglio: se in una sala scommesse di tipo ippico ci si mettono anche le e i “Gratta e Vinci” è evidente che c'è uno stimolo, un continuo rinforzo ad azzardare di più. Quindi, l'emendamento va in questa direzione: dà un perimetro di possibilità di contenimento e di controllo rispetto alle sale d'azzardo .
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, a titolo personale, l'onorevole Pavanelli. Ne ha facoltà.
EMMA PAVANELLI(M5S). Grazie, Presidente. Vorrei chiedere di poter sottoscrivere questo emendamento e vorrei solo chiedere al Governo di poter riconsiderare questo emendamento. Le nostre regioni, per la maggior parte gestite e governate da questa stessa maggioranza, spendono una grande quantità di fondi proprio per contrastare la ludopatia, e alcuni comuni governati sempre dal centrodestra hanno emanato regolamenti comunali o regionali valutando un distanziamento tra centri di gioco d'azzardo. E allora, se lo fanno i comuni e lo fanno anche le regioni, e sappiamo anche che il costo per contrastare la ludopatia è un costo sociale, che ricade su tutti i cittadini, forse anche il Governo dovrebbe rivedere la propria posizione .
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Borrelli. Ne ha facoltà.
FRANCESCO EMILIO BORRELLI(AVS). Sì, per sottoscrivere l'emendamento e per sottolineare una cosa. Ci è stato detto che uno dei motivi per cui si implementa il gioco d'azzardo è per contrastare la criminalità, eppure in questo emendamento si chiede di fare controlli pesanti. Trovo un po' contraddittorio esprimersi da una parte in un modo e poi, rispetto a controlli e a possibilità di fare verifiche in modo serrato, poiché sappiamo benissimo che la criminalità si annida assolutamente in questo mondo, invece non si esprime parere favorevole a questo emendamento.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Cappelletti. Ne ha facoltà.
ENRICO CAPPELLETTI(M5S). Grazie, Presidente, solo per apporre la mia firma a questo emendamento.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Pellegrini. Ne ha facoltà.
MARCO PELLEGRINI(M5S). Grazie, Presidente, per sottoscrivere l'emendamento.
PRESIDENTE. Nessun altro chiedendo di parlare, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 13.7 Quartini, con il parere contrario della Commissione e Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 13.8 Quartini. Ha chiesto di parlare l'onorevole Quartini. Ne ha facoltà.
ANDREA QUARTINI(M5S). Grazie, Presidente. Mi riallaccio a quanto ha detto il collega onorevole Borrelli…
PRESIDENTE. Cambi microfono, per favore.
ANDREA QUARTINI(M5S). Presidente, va bene così?
PRESIDENTE. No, non va bene. Chiedo lumi ai tecnici. Abbia pazienza un attimo, onorevole Quartini, chiediamo ai tecnici. Provi con uno dei due estremi, cortesemente.
ANDREA QUARTINI(M5S). Mi sembra che vada bene adesso?
PRESIDENTE. Adesso sembrerebbe di sì…no, no, non va, non va. Provi il primo della fila, per cortesia, su uno dei due lati. No, dobbiamo sistemarlo. Tecnici, per cortesia. Colleghi, dobbiamo sospendere di nuovo, per 5 minuti. Sospendo la seduta fino alle ore 10,41.
PRESIDENTE. La seduta è ripresa. Siamo all'emendamento 13.8 Quartini. Aveva chiesto di intervenire l'onorevole Quartini. Ne ha facoltà. Onorevole, ci riproviamo. Prego.
ANDREA QUARTINI(M5S). Grazie, Presidente mi sembra che ora stia andando bene il microfono…
PRESIDENTE. Non lo diciamo, non lo diciamo…
ANDREA QUARTINI(M5S). Poc'anzi, mi stavo riallacciando a quanto ha evidenziato l'onorevole Borrelli, che suggeriva come fosse sostanzialmente in contraddizione l'idea stessa dell'azzardo legale, rispetto al contenimento di fenomeni di criminalità. A parte il fatto che nessuno è riuscito a dimostrare questo, anzi, ciò è solo presuntivo, com'è stato detto anche dalla Procura nazionale; generalmente, si è visto, invece, che i fenomeni criminosi della criminalità organizzata, soprattutto in un'ottica anche di riciclaggio di denaro sporco, in realtà infiltrano in maniera pesante proprio il gioco d'azzardo legale, ripeto, proprio l'azzardo legale. Allora, in questo senso - e, se la Presidenza me lo consente, con questo intervento faccio delle considerazioni anche sugli emendamenti 13.9 e 13.10 - e in questo contesto, presentiamo questi tre emendamenti, proprio con lo scopo di arginare il rischio della criminalità organizzata, nell'ambito dell'azzardo legale.
PRESIDENTE. Colleghi, ascoltiamo l'onorevole Quartini, per cortesia. Mi scusi, onorevole Quartini. Prego, prosegua.
ANDREA QUARTINI(M5S). L'emendamento 13.8, infatti, chiede, in questa delega fiscale, di dare piena applicazione alle indicazioni che sono emerse dalle Commissioni bicamerali antimafia della XVII e XVIII legislatura, in particolare sull'antiriciclaggio. Questo è l'emendamento che voteremo a breve. L'emendamento successivo, il 13.9, chiede di estendere le richieste dei requisiti delle normative antimafia a tutti i contraenti appalti o subappalti, rispetto alle concessioni, mentre l'emendamento 13.10 chiede di fare controlli preventivi sul personale, istituendo anche registri, per esempio, nell'ambito della prevenzione del cosiddetto “doppio gioco”.
Spesso è stato osservato che alcuni soggetti che lavorano nelle sale dell'azzardo deviano gli utenti anche nell'ambito dell'illegalità. In tal senso, sono 3 emendamenti che contrastano la criminalità organizzata, che si è infiltrata - come ben sappiamo, ci sono diversi esercizi che sono stati chiusi in Sicilia e in Puglia, proprio per infiltrazione criminale - nell'ambito dell'azzardo legale. Anche soltanto pensare di non prendere in considerazione questi emendamenti è in piena e assoluta idiosincrasia e in assoluta contraddizione rispetto al fatto che vogliamo promuovere la legalità. Da che parte sta la maggioranza? Da che parte sta il Governo? Dalla parte della legalità o dalla parte dell'illegalità? Noi chiediamo norme specifiche per contrastare il fenomeno mafioso e criminale all'interno del gioco d'azzardo, anzi, all'interno dell'azzardo, che sta creando problemi immensi al minimo, per un milione e mezzo di famiglie e per due milioni e mezzo di famiglie aggiuntive in termini di problematicità, con danni enormi, oltre che alle famiglie, all'erario stesso! In questa contraddizione, accettare l'ipotesi di contrastare le mafie nell'ambito dell'azzardo è il minimo sindacale che noi chiediamo al Governo e alla maggioranza ! Ma da che parte state?
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, a titolo personale, l'onorevole Cafiero De Raho. Ne ha facoltà.
FEDERICO CAFIERO DE RAHO(M5S). Grazie, Presidente, a titolo personale, non solo per sottoscrivere l'emendamento, ma anche per sottolineare quanto importante sarebbe che nelle norme fosse inserita la necessità che tutti coloro che operano nella filiera dei giochi, quindi anche i cosiddetti installatori, i produttori e i distributori, rispondano ai requisiti di cui all'articolo 94 del codice degli appalti. Quindi, la previsione che non ci siano cause di decadenza, di sospensione e via dicendo e non ricorra una delle condanne per reati di mafia ed altro. Sarebbe necessario anche per i dipendenti all'interno delle case da gioco, per tutti nell'ambito delle . Ultimi due tessera sanitaria per tutti, per chiunque voglia usare e, terzo punto, banca dati dei giocatori d'azzardo. Questo lo lancio qui così, ma poi ne parleremo
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Piccolotti. Ne ha facoltà. Per sottoscrivere, credo di aver capito.
ELISABETTA PICCOLOTTI(AVS). Grazie, Presidente. Se i presentatori sono d'accordo, vorrei sottoscrivere, a nome di tutto il gruppo di Alleanza Verdi e Sinistra, e vorrei anche ricordare che, in tema di gioco d'azzardo, ci sono state dichiarazioni ambigue e preoccupanti del Ministro Abodi sul tema del cosiddetto - da lui - diritto alle scommesse sportive. Quindi, ritengo particolarmente importante che l'Aula approvi questo emendamento.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, a titolo personale, l'onorevole Aiello. Ne ha facoltà.
DAVIDE AIELLO(M5S). Grazie, Presidente. Intervengo a titolo personale per sottoscrivere l'emendamento. Lo ritengo molto importante, perché si chiede al Governo di recepire le indicazioni da parte della Commissione bicamerale antimafia della XVII e della XVIII legislatura in tema di contrasto al fenomeno del gioco d'azzardo, un campo in cui le associazioni criminali sono molto presenti e, soprattutto, riescono a riciclare enormi quantità di denaro. Quindi, ci aspettiamo da parte del Governo un cambio di parere su questo emendamento. Ovviamente, intendo sottoscriverlo.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Colosimo. Ne ha facoltà.
CHIARA COLOSIMO(FDI). Grazie, Presidente, per chiedere al Governo se c'è la disponibilità ad accantonare l'emendamento in questione, per poterlo verificare insieme.
PRESIDENTE. Chiedo ai relatori della Commissione sulla richiesta di accantonamento dell'onorevole Colosimo.
ALBERTO LUIGI GUSMEROLI, . Mi spiace, parere contrario Anzi no, mi scusi, accantoniamolo.
FEDERICO FRENI,. Va bene, accantonarlo.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, a titolo personale, l'onorevole Cappelletti. Ne ha facoltà.
ENRICO CAPPELLETTI(M5S). Presidente, prendo atto che è accantonato, ma volevo sottoscriverlo a nome del gruppo.
PRESIDENTE. Va bene. Avverto che il gruppo MoVimento 5 Stelle ha esaurito tutti i tempi previsti dal contingentamento, Essendone stata fatta richiesta, la Presidenza concederà a tale gruppo un tempo aggiuntivo pari a un terzo rispetto al tempo originariamente assegnato al gruppo medesimo dal contingentamento.
Allora, mi comunicano che il 13.9 va accantonato, perché insiste sulla questione. Quindi, diamo per acquisito l'accantonamento degli emendamenti 13.8 e 13.9 Quartini. Relatori, prendete nota? Perfetto.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 13.10 Quartini, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo alla votazione dell'emendamento 13.11 Quartini.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Quartini. Ne ha facoltà.
ANDREA QUARTINI(M5S). Grazie, Presidente. Con questo emendamento, ritorniamo sul tema delle distanze, dai luoghi sensibili, delle sale d'azzardo, delle sale scommesse, dei luoghi dove si azzarda.
Sappiamo benissimo che la strategia utilizzata è fare cassa da parte dei vari soggetti che vogliono implementare e indurre l'azzardo; spesso, le troviamo in aree molto sensibili, per esempio, vicino ai compro oro oppure alle scuole oppure alle chiese oppure a luoghi particolarmente frequentati. Sono concesse e autorizzate le aperture delle sale scommesse anche vicino ai bancomat. Interveniamo anche in sostegno a evidenze. Il collega Iaria, prima, segnalava l'evidenza importante della prima regione che ha adottato una legge regionale di contrasto all'azzardo - il Piemonte - che, proprio grazie a queste misure, ha dimostrato che si può contenere molto il gioco, perché è la disponibilità che genera la possibilità e induce all'azzardo. La stessa cosa è successa in Toscana, che è la seconda regione che ha condotto un'operazione importante in termini di osservatorio sull'azzardo.
Allora, nel sostenere questo, credo che lo Stato debba dare indicazioni più precise e più adeguate rispetto al concetto di proteggere i soggetti fragili, vulnerabili e a rischio dall'induzione all'azzardo. Semplicemente questo. È una cosa già provata, già sperimentata, non è una misura nuova, ed è virtuosa. Mi meraviglia davvero che non ci sia questa sensibilità da parte della maggioranza e del Governo.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Ciani. Ne ha facoltà.
PAOLO CIANI(PD-IDP). Grazie, Presidente. Approfitto di quest'ultimo emendamento sull'azzardo, non solo per ringraziare il collega e i colleghi che li hanno presentati, ma per fare qualche piccola riflessione su questo argomento. In questi anni, nel nostro Paese questo tema è stato presentato in maniera molto diversa. Già 10 anni fa, il parlava del gioco di azzardo patologico come di una dipendenza comportamentale, eppure noi, in questi 10 anni, abbiamo assistito in Italia a una sorta di normalizzazione dell'offerta, cioè a un cambiamento culturale rispetto a questo tema. Il collega parlava già del termine gioco: il gioco non è niente di più bello e di più innocente di quello che svolgevamo da bambini; il gioco non porta a disturbi mentali o a dipendenze comportamentali. Quindi, c'è una parte di Paese - se voi visitate il sito dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli scoprite che c'è una parte dedicata al gioco - che ci presenta tutte le varietà e le possibilità legali del gioco d'azzardo. Ma poi c'è un'altra parte di Stato - il Ministero della Salute, l'Istituto superiore di sanità, i centri antiusura delle diocesi - che conosce il gioco d'azzardo patologico sotto un'altra lente. In questi anni, il nostro Paese è andato avanti in questa doppia veste. Non parlo del tema della possibile criminalità organizzata - anche se ringrazio la presidente della Commissione Antimafia di aver acceso un faro, almeno accogliendo la richiesta di accantonamento di questi temi - però vorrei sottolineare come tutto questo non sia normale e non possa essere vissuto nella quotidianità come se non colpisse tantissimi nostri concittadini, tante persone normali e comuni. Esiste ormai una certa letteratura di persone, figli, mogli e coniugi che raccontano la vita di persone che si sono rovinate, quotidianamente. E poi permettetemi di dire che in questi ultimi anni - lo diceva molto bene il collega D'Alfonso - si è discusso sul distanziometro all'interno delle città, ma questo riguarda il tema della normalizzazione della proposta perché, se un bambino esce da scuola e si trova davanti tutte le macchinette, se a un anziano che va al centro anziani succede la stessa cosa, è normale che si entri e che si giochi, si tratta di un'offerta come tante altre. Ma questa non è un'offerta come tante altre, poiché conduce a una vera e propria malattia.
L'ultimo punto che vorrei sottolineare è quello dei lavoratori. Soprattutto in questi anni di pandemia, ci è stato detto che bisognava aiutare questo settore economico, perché c'era un grave problema per i lavoratori. Ditemi, fatemi vedere o portatemi in un bar o in una tabaccheria che ha assunto un lavoratore per mettere le macchinette: non ce n'è uno. Allora, questo è un tema falso. Inoltre, bisogna tutelare i lavoratori delle sale scommesse perché andate a vedere come lavorano; andate, la sera tardi, in una periferia delle nostre città, entrate in una di quelle sale e vedete come lavorano quei lavoratori, oltre gli orari di lavoro, occupandosi di tutto. Allora, non usiamo questo argomento dei lavoratori. L'azzardopatia non è un gioco e, come tale, va affrontata .
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 13.11 Quartini, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Prima di passare alla votazione dell'articolo 13, chiedo ai relatori e al Governo i pareri sugli emendamenti 13.8 e 13.9 Quartini, precedentemente accantonati.
ALBERTO LUIGI GUSMEROLI, . La Commissione esprime parere contrario sull'emendamento 13.8 Quartini ed esprime parere favorevole sull'emendamento 13.9 Quartini.
FEDERICO FRENI,. Il parere del Governo è conforme a quello dei relatori.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Colosimo. Ne ha facoltà.
CHIARA COLOSIMO(FDI). Grazie, Presidente. Per sottoscrivere l'emendamento 13.9 Quartini, ringraziare il relatore e il Governo e segnalare all'Aula che queste sono le azioni che insieme possiamo fare per combattere nei fatti la mafia e la criminalità organizzata, in tutti i suoi gesti .
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 13.8 Quartini, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 13.9 Quartini, con il parere favorevole della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva .
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 13, nel testo emendato.
Dichiaro aperta la votazione.
.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva
PRESIDENTE. Comunico che, d'intesa con il Presidente del Senato, la seduta costitutiva della Commissione parlamentare d'inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere, già prevista per oggi, mercoledì 12 luglio 2023, alle ore 14, è rinviata a martedì 18 luglio 2023, alle ore 13.
PRESIDENTE. Comunico che il Presidente della Camera ha chiamato a far parte della Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza i deputati Mario Berruto, Michela Vittoria Brambilla, Michela Di Biase, Carmen Di Lauro, Grazia Di Maggio, Devis Dori, Valentina D'Orso, Giovanna Iacono, Patty L'Abbate, Giorgia Latini, Maria Anna Madia, Lucrezia Mantovani, Marina Marchetto Aliprandi, Giovanna Miele, Fabrizio Rossi, Daniela Ruffino, Gloria Saccani Jotti, Rossano Sasso, Rosaria Tassinari e Imma Vietri.
Il Presidente del Senato della Repubblica ha chiamato a far parte della stessa Commissione i senatori Paola Ambrogio, Maria Cristina Cantù, Giulia Cosenza, Stefania Gabriella Anastasia Craxi, Peppe De Cristofaro, Cecilia D'Elia, Graziano Delrio, Marta Farolfi, Elena Leonardi, Simona Malpezzi, Filippo Melchiorre, Lavinia Mennuni, Andrea Paganella, Luca Pirondini, Stefania Pucciarelli, Elena Sironi, Domenica Spinelli, Daniela Ternullo, Julia Unterberger e Giusy Versace.
Comunico inoltre che, d'intesa con il Presidente del Senato, la Commissione è convocata per mercoledì 19 luglio 2023, alle ore 8,30, presso la sede di Palazzo San Macuto, per procedere alla propria costituzione.
PRESIDENTE. Comunico che il Presidente della Camera ha chiamato a far parte della Commissione parlamentare per il contrasto degli svantaggi derivanti dall'insularità i deputati Tommaso Antonino Calderone, Giuseppe Castiglione, Francesco Maria Salvatore Ciancitto, Francesca Ghirra, Dario Giagoni, Silvio Lai, Francesco Mura, Barbara Polo, Valeria Carmela Maria Sudano e Alessandra Todde.
Il Presidente del Senato della Repubblica ha chiamato a far parte della medesima Commissione i senatori Concetta Damante, Aurora Floridia, Antonino Germanà, Antonio Guidi, Marco Meloni, Dafne Musolino, Antonio Nicita, Salvo Pogliese, Raoul Russo e Antonella Zedda.
Comunico inoltre che, d'intesa con il Presidente del Senato, la Commissione è convocata per mercoledì 19 luglio 2023, alle ore 14, presso la sede di Palazzo San Macuto, per procedere alla propria costituzione.
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 14 e delle proposte emendative ad esso presentate . Se nessuno chiede di intervenire, invito il relatore ad esprimere il parere.
ALBERTO LUIGI GUSMEROLI,Invito al ritiro, altrimenti parere contrario, su tutte le proposte emendative.
FEDERICO FRENI,. Parere conforme al relatore.
PRESIDENTE. Quindi, tutti pareri contrari. Passiamo all'emendamento 14.1 D'Alfonso.
Ha chiesto di parlare l'onorevole D'Alfonso. Ne ha facoltà.
LUCIANO D'ALFONSO(PD-IDP). Grazie, Presidente. L'emendamento corrobora e si collega all'articolo 14, laddove si dispone e si dettaglia in ordine ai procedimenti dell'amministrazione finanziaria e agli adempimenti dei contribuenti.
È un dato ormai cognito a tutti il fatto che la riuscita di un ordinamento tributario è costruita sulla seguente coppia: regole semplici e facili e adempimento leale e collaborativo da parte del contribuente. Chi sono i contribuenti? Persone fisiche e persone giuridiche; poi, c'è il grande ruolo della raccolta fiscale coincidente con i beni e le cose, dopodiché abbiamo la raccolta fiscale derivante dall'utilizzo dei beni demaniali e dalla raccolta del gioco pubblico. Questi sono gli elementi che danno luogo alla copertura del fabbisogno economico e finanziario dello Stato. Qual è la ragione di questo emendamento del gruppo dei Democratici? Fare sì che il contratto sociale, in ordine alla semplicità, in ordine alla , all'atteggiamento collaborativo, ponga, però, l'incasso, la valorizzazione di tutto il patrimonio tecnologico a cui siamo pervenuti che, poi, genera - permettetemi - il vero e proprio godimento dell'utilizzo degli indici sintetici di affidabilità. Che cosa sono? Praticamente, la forma più riuscita e più estesa di dialogo collaborativo tra ordinamento e contribuente, perché c'è la prefigurazione di quanto e di dove si collochi la corresponsione, la corrispondenza tra la ricchezza del privato, la ricchezza della persona giuridica e l'aspettativa dell'ordinamento.
Che cosa si scrive nell'emendamento? Determiniamo tutto quello che possiamo costruire in ordine alla facilità e alla semplicità; dall'altra parte, però, applichiamo gli indici sintetici di affidabilità fiscale.
Dove ci troviamo noi, attualmente, quanto all'ordinamento tecnologico, digitale, alla conoscibilità dei fattori e dei fatti? Noi ci troviamo in una condizione che adesso mi permetto di rubricare davvero come vostro patrimonio. Nel 2000, quando ci fu il Giubileo di Giovanni Paolo II, un riuscito Giubileo, l'allora direttore dei servizi Gabrielli, con l'allora direttore dell'agenzia che si occupa dei nostri dati, l'ingegner Cannarsa, riuscirono, attraverso la composizione dei dati, a prefigurare il quantitativo degli arrivi per il Giubileo del 2000 per il 98 e 92 per cento degli arrivi. Cioè, noi siamo in grado di prefigurare con esattezza ciò che accade, quando l'ordinamento si muove e quando la cittadinanza si muove, e non dovremmo più avere problemi, per esempio, nella riscossione fiscale. Eppure, abbiamo ancora un magazzino fiscale di oltre 1.000 miliardi di inesigibile, cioè di materia, di credito fiscale che diventa roba da buttare, come sanno tutti i componenti della Commissione finanze di Camera e Senato.
Gli indici sintetici di affidabilità non sono le mandibole odiose di un ordinamento che va contro la cittadinanza, ma l'architettura, l'organizzazione che rende certi i numeri dei documenti contabili dello Stato per rendere certi i diritti, le comodità, le opportunità, le misure di crescita e di sviluppo.
Io continuo a studiare, da oltre dieci anni, le zone economiche speciali ma, se non ci sono le risorse finanziarie, sono materia di convegni, di quella maledetta economia di che sono i convegni sulle misure economiche. Servono risorse: questo strumento garantisce le risorse certe, nei tempi certi, per consentire allo Stato di fare lo Stato e alla società di fare la società .
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 14.1 D'Alfonso, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 14.2 D'Alfonso, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 14.3 Peluffo, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 14.5 Stefanazzi.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Guerra. Ne ha facoltà.
MARIA CECILIA GUERRA(PD-IDP). Grazie, Presidente. Questo emendamento è importante, perché la proposta del Governo contiene un'ipotesi di concordato preventivo destinato a soggetti con redditi da lavoro autonomo o redditi di impresa, che, sostanzialmente, è reso possibile - ci viene detto dal Ministero, in particolare dal Vice Ministro Leo - dal fatto che l'amministrazione dispone, ormai, di tutti i dati per potere fare un'ipotesi assolutamente aderente alla realtà della condizione economica del soggetto e, quindi, preventivamente, concordare con lui quanto deve pagare.
Siccome è importante avere questi dati, è giusto che finalmente li si utilizzi; però, neppure il Governo più bravo è dotato di preveggenza e, quindi, può sapere cosa succederà nel biennio successivo. Un concordato espone il contribuente al rischio di trovarsi ad avere concordato un'imposta ed avere, invece, un reddito più basso, così come espone l'erario al fatto di avere concordato una tassazione bassa e trovarsi di fronte a un contribuente che avrebbe potuto pagare di più.
È evidente che, se io devo concordare in anticipo, concorderò al ribasso, ma questo è un elemento di assicurazione che, oggettivamente, non può essere negato a nessuno.
Allora non ci piace questa scelta, non ci piace proprio per niente, perché va ulteriormente a confermare un sotto pagamento in campi in cui, a causa dell'evasione fiscale, abbiamo una sotto tassazione dei redditi, come sappiamo, molto, molto elevata.
Noi proponiamo una via alternativa. Seguiamo il Vice Ministro quando ci dice che l'amministrazione dispone, ormai, di tutti i dati per poter conoscere compiutamente la condizione economica dei soggetti e seguiamo anche il Vice Ministro quando ha in mente - e ce l'ha sicuramente in mente - un'ipotesi di semplificazione.
Quindi, proponiamo uno strumento alternativo: non già un concordato preventivo, ma una dichiarazione precompilata, in modo tale che il lavoratore o la piccola impresa, perché è di queste che parliamo, non si debba preoccupare di seguire la complessa materia fiscale, ma abbia a disposizione un documento compiutamente compilato dall'amministrazione che - ripeto - conosce già tutto del contribuente, e debba solo limitarsi a fare quella cosa che, purtroppo e per fortuna anche, tutti dobbiamo fare, cioè pagare le imposte dovute .
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 14.5 Stefanazzi, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 14.
Dichiaro aperta la votazione.
.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 15 e delle proposte emendative ad esso presentate .
Se nessuno chiede di intervenire, invito i relatori e il rappresentante del Governo ad esprimere il parere.
ALBERTO LUIGI GUSMEROLI, Parere contrario o invito al ritiro.
PRESIDENTE. Quindi, parere contrario su tutti. Il Governo?
FEDERICO FRENI,. Grazie, Presidente. Il parere del Governo è conforme.
PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento 15.1 Guerra.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Guerra. Ne ha facoltà.
MARIA CECILIA GUERRA(PD-IDP). Presidente, quest'emendamento è importante come il precedente. Stiamo parlando di procedure per favorire l'accertamento e non ho niente in contrario rispetto alla previsione dell'adempimento collaborativo. Sarà importante capire, ovviamente, l'estensione e le caratteristiche che poi tale intervento effettivamente assumerà. L'emendamento, come vedete, è piuttosto complesso, perché interviene su vari punti. La finalità principale è limitare e definire meglio l'adempimento collaborativo, in modo da evitare che diventi non una procedura di accertamento con un elemento anche di accordo, cioè, quindi, concordato, perché si chiama, appunto, adempimento collaborativo ma, invece, un modo per andare incontro a comportamenti non accettabili.
In particolare, i punti che richiamo rapidamente sono il fatto di non prevedere che il soggetto che accede all'adempimento collaborativo decada una volta che sia stata appurata una violazione fiscale. Il testo prevede che se la violazione fiscale non è grave - però capite che si tratta di un concetto molto generico - il contribuente non decade dall'adempimento collaborativo. Io credo, invece, che il patto debba essere molto serio: ti sei preso un impegno, lo hai violato e non hai più l'accesso a questa misura di semplificazione e di aiuto. Nel secondo punto si riduce l'applicazione di sanzioni, fino alla totale esclusione per i soggetti che si erano comportati bene. È vero che tenere conto del fatto che i soggetti si siano comportati bene è un'abitudine e, in generale, quando si comminano sanzioni, sia amministrative sia penali, si può tener conto del fatto che uno sia incensurato, però arrivare a prevedere la totale esclusione significa che se io mi comporto bene per un certo numero di anni mi guadagno la possibilità di compiere violazioni fiscali. Secondo me e secondo noi, questo è profondamente sbagliato. Inoltre, si prevedono degli alleggerimenti di sanzioni nei casi di dichiarazione infedele. Anche su questo punto bisogna, invece, presidiare il fatto che la dichiarazione infedele deve essere sanzionata. Poi si annunciano future definizioni agevolate che, come fondamentalmente sappiamo, vogliono dire condoni nella nostra bella lingua italiana.
Si introduce il concordato preventivo, ma di questo ho già parlato nel precedente intervento, e si limita la possibilità di fare riferimento, nella valutazione di quanto è dovuto al fisco, ai valori di mercato nelle transazioni. Quindi, questo Governo esprime una certa allergia al fatto di fare riferimento a valori veri. Lo fa con riferimento alla riforma del catasto che non vuole e, quindi, ci costringe tutti a pagare imposte su valori delle case puramente casuali, come se tirassimo fuori una pallina da un pallottoliere per sapere quanto dobbiamo pagare, ed estende i casi in cui non si può disconoscere un valore che è stato contrattato fra le parti quando la valutazione di mercato è estremamente difforme.
Quindi, tutti questi elementi sono compresi in quest'emendamento, che li sopprime, in modo chirurgico, all'interno dell'adempimento collaborativo che, invece, è un istituto che verrebbe comunque salvaguardato .
PRESIDENTE. Nessun altro chiedendo di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 15.1 Guerra, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 15.3 Merola.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Merola. Ne ha facoltà.
VIRGINIO MEROLA(PD-IDP). Grazie, signor Presidente. Con quest'emendamento noi proponiamo di sopprimere il concordato preventivo. I sistemi digitali attuali permettono di sostituire il concordato preventivo con una dichiarazione precompilata, che aiuta il contribuente. Insistere con il concordato preventivo significa mettere in previsione una riduzione delle entrate, cosa che non ci pare adeguata anche rispetto all'equità con gli altri contribuenti e con la situazione del nostro Paese.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 15.3 Merola, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 15.7 Merola, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 15.
Dichiaro aperta la votazione.
.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 16 e delle proposte emendative ad esso presentate .
Se nessuno chiede di intervenire, invito i relatori e il rappresentante del Governo ad esprimere il parere.
ALBERTO LUIGI GUSMEROLI, Invito al ritiro o parere contrario.
FEDERICO FRENI,. Grazie, Presidente. Il parere del Governo è conforme.
PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento 16.1 Guerra.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Guerra. Ne ha facoltà.
MARIA CECILIA GUERRA(PD-IDP). Grazie, Presidente. Una delle innovazioni importanti su cui bisogna richiamare l'attenzione, perché se n'è parlato pochissimo in questa delega, riguarda la riscossione. Io riconosco che in questa delega ci sono anche strumenti che possono rendere più efficace l'accertamento, come l'utilizzo delle banche dati e le analisi del rischio, che sono tutte cose importanti.
Però, l'accertamento diventa inutile - inutile! - quando tu hai accertato un'imposta e non ti preoccupi di riscuoterla; quando questo si scopre, nessuno paga le imposte, perché, anche se ti arriva la cartella esattoriale, ma sai che non dovrai pagare, se sei sano di mente, non paghi.
Allora, questo è quello che può succedere. Infatti, viene introdotto un istituto che si chiama pianificazione fiscale ed è una cosa su cui richiamo veramente la vostra attenzione, perché è un , dal mio punto di vista: mentre è ovvio che pianifichi l'accertamento, perché non puoi accertare tutti, non è per niente ovvio che tu, che sei un creditore e sai per certo, perché l'accertamento è stato completato e la cartella è stata inviata, che hai un credito da riscuotere, decidi che, invece, ne riscuoti solo una percentuale. È scritto in modo tale che sia il Ministero a dare gli indirizzi - cioè quest'anno solo le lavanderie, quest'altro anno solo chi ha crediti superiori ai 20.000 euro, quest'altro anno solo chi è biondo, non so quali saranno i criteri -, ma all'Agenzia sia precluso di fare qualsiasi cosa che non sia dentro questa pianificazione fiscale.
Abbiamo bisogno di potenziare gli strumenti e il personale a disposizione dell'Agenzia delle entrate-Riscossione, abbiamo bisogno - e ne parleremo nei prossimi emendamenti - di prevedere rateizzazioni, allentamenti per i contribuenti che sono in difficoltà economica, ma non capisco perché dobbiamo rinunciare a cercare di portare a casa un credito, che è stato, ormai, appurato, dopo che abbiamo speso altrettanti soldi con l'Agenzia delle entrate per andare ad appurare se questo credito sia dovuto o no. È dovuto, lo sappiamo, abbiamo fatto la cartella, però, ne prenderemo solo una parte, concentreremo l'attività della riscossione solo su una parte e siccome, dopo cinque anni, sei a posto, perché i crediti vengono restituiti, mi chiedo: chi pagherà più le imposte? Chiederò, in futuro, che anche i lavoratori dipendenti, anche i pensionati escano dal sostituto d'imposta e possano godere di questo Paese del Bengodi in cui si può non pagare le imposte .
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 16.1 Guerra, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Avverto che il gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista ha esaurito i tempi previsti dal contingentamento. Essendone stata fatta richiesta, la Presidenza concederà a tale gruppo un tempo aggiuntivo pari a un terzo rispetto al tempo originariamente assegnato al gruppo dal contingentamento.
Passiamo all'emendamento 16.2 D'Alfonso, con il parere contrario del Governo e della Commissione.
Ha chiesto di parlare l'onorevole D'Alfonso. Ne ha facoltà.
LUCIANO D'ALFONSO(PD-IDP). Presidente, quest'emendamento è costruito sulla volontà di rafforzare, in corrispondenza dell'articolo 16, per quanto riguarda le attività tecnicamente raccontabili come “discarico”, i diritti dei crediti da riscuotere, scrivendo: “a condizione che siano state esperite azioni di riscossione che si siano rivelate infruttuose”. Allora, si sostiene che c'è una grande differenza tra gli enti locali, quando riscuotono, e lo Stato, quando riscuote. Lo Stato ha impiegato quasi 130 anni dall'Unità d'Italia per imparare a riscuotere. C'è un bellissimo studio di Raffaele Colapietra, che ha insegnato storia del Mezzogiorno a Salerno, a proposito dell'incapacità di riscuotere degli staterelli preunitari. Centotrent'anni dopo la nascita dell'Unità d'Italia, abbiamo imparato a riscuotere. Siamo arrivati all'età della maturità, quando la tecnologia si è messa al servizio. La fatturazione elettronica è stata una grande conquista che, mi pare, accomuni tutti; non solo sul piano della falegnameria di questa geometria, ma anche sul piano proprio della riflessione giuridica e culturale, nessuno più mette in discussione la fatturazione elettronica.
L'attività di discarico, come diritto di riscossione, è percepita come discussa, poi, discutibile e si pone a discarico un punto di certezza nei documenti contabili, per evitare che accada quello che abbiamo anche ereditato, come i miliardi di euro che si verificano inesigibili.
La condizione che poniamo è che sia chiaro, sia doveroso che si possa dimostrare che si è svolta un'azione di riscossione di cui c'è traccia documentale, altrimenti rischia di essere il contrario di un'azione della statualità. Lo Stato deve organizzare il rispetto dei doveri contrattuali.
Che cos'è che può accadere? Ve lo dico in cifre. Il problema è quello che si verifica con gli enti locali; non so quanti di voi abbiano fatto gli amministratori locali, ma in Italia pochissimi pagano gli accessi ai passi carrabili. Il credito da riscuotere c'è, ma non c'è la capacità dell'amministrazione di riscuotere! La si affida a terzi e a quarti, ma non accade allo stesso modo, tant'è che molte volte, poi, si decide di rinunciare. Ma anche le società dell'acqua non fanno pagare, hanno difficoltà, soprattutto al Sud. È così che si comincia a demolire, a svilire, a debilitare la capacità di un ordinamento di pretendere l'adempimento.
Non è stato alla Camera dei deputati, Norberto Bobbio, ma è stato al Senato della Repubblica; come si genera l'obbligatorietà della norma? La norma ha la capacità di meritare obbligatorietà se c'è l'invito, l'educazione! Il contrario dell'educazione all'obbligatorietà dell'adempimento normativo genera un lassismo che fa sembrare lo Stato un autogrill: chi vuole ci entra e adempie, chi non vuole non ci va e non adempie. Questo è il rischio nascosto, recondito, all'interno di un pezzo dell'articolato di quest'articolo 16, se non si determina la certezza documentata e riscontrabile con memoria remota che si è provato, che si è determinato a realizzare l'adempimento con la “forzosità” della riscossione.
Mi avvio a concludere. Vengo da una regione nella quale c'è stato il problema di Rigopiano; una delle dieci ragioni è che mancavano le risorse nei primi titoli di bilancio degli enti locali deputati e la copertura di quei primi titoli di bilancio deriva dalla certezza dell'affluenza delle risorse che hanno a che fare solo con l'“erarialità” dello Stato .
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 16.2 D'Alfonso, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 16.3 Tabacci.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Guerra. Ne ha facoltà.
MARIA CECILIA GUERRA(PD-IDP). Presidente, qui il problema riguarda sempre la riscossione, perché è di questo che stiamo parlando. Ora, è possibile prevedere di stabilizzare una situazione in cui, una volta che tu non hai pagato quello che dovevi pagare, ma non ti sei autodenunciato, né hai dichiarato di essere in difficoltà, altrimenti avresti avuto una rateizzazione dall'Agenzia delle entrate in fase di accertamento (no, hai aspettato di essere scoperto), a quel punto, chiedi una rateizzazione. Ma è possibile che si arrivi a una stabilizzazione di dieci anni? Dieci anni, per pagare? Ma, scusate, quelli che pagano le imposte ogni mese, cosa devono pensare di fronte al fatto che uno, che ha cercato di farla franca ed è stato trovato, abbia dieci anni per saldare il suo debito nei confronti dello Stato? Questo è quello verso cui andiamo a regime. È una cosa priva di senso e, mi scuserà, deputato Merola, poi potrà aggiungere considerazioni, se parlo anche dell'emendamento successivo, perché è collegato, così la faccio più breve.
Mettiamoci un criterio che dia la rateizzazione condizionata a una verifica sull'oggettiva difficoltà a pagare perché, se c'è un'oggettiva difficoltà a pagare, sia chiaro, sono la prima e tutti noi siamo i primi a dire che, quando uno non può, devi andargli incontro, ma lo dico anche da economista. Ma qual è quel creditore scemo che uccide il debitore ? Gli dà la possibilità di pagare, ma se sei in una condizione economica difficile, non a tutti, a tutti indiscriminatamente .
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 16.3 Tabacci, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 16.4 Merola, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 16.5 Scotto, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 16.
Dichiaro aperta la votazione.
.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 17 e dell'unica proposta emendativa ad esso presentata
Se nessuno chiede di intervenire, invito il relatore e il rappresentante del Governo ad esprimere il parere.
ALBERTO LUIGI GUSMEROLI, Invito al ritiro, altrimenti parere contrario.
FEDERICO FRENI,. Grazie, Presidente, il parere del Governo è conforme.
PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento 17.1 Merola. Ha chiesto di parlare l'onorevole Guerra. Ne ha facoltà.
MARIA CECILIA GUERRA(PD-IDP). Presidente, qui siamo di fronte ad un'altra cosa veramente sconvolgente, cioè una delega che già prevede che poi si possa derogare ai principi che va introducendo, prevedendo futuri spazi per quelle che vengono chiamate amichevolmente definizioni agevolate. Il problema è questo, noi siamo in generale contrari ai condoni, alle definizioni agevolate, eccetera, ma prevederle addirittura in anticipo! Sto dicendo a un contribuente: guarda, paga le imposte, però poi vediamo, se proprio succede qualcosa, forse, vediamo, ti daremo un condono. Francamente sono cose che non si possono vedere. Quindi, questo emendamento cancella i riferimenti alle definizioni agevolate in alcuni di questi passaggi dell'articolo 17.
PRESIDENTE. Nessun altro chiedendo di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 17.1 Merola, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 17.
Dichiaro aperta la votazione.
.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 18 e delle proposte emendative ad esso presentate .
Se nessuno chiede di intervenire, invito il relatore e il rappresentante del Governo ad esprimere il parere.
ALBERTO LUIGI GUSMEROLI,Invito al ritiro, altrimenti parere contrario.
FEDERICO FRENI,. Parere conforme.
PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento 18.1 Merola. Ha chiesto di parlare l'onorevole Merola. Ne ha facoltà.
VIRGINIO MEROLA(PD-IDP). Grazie, signor Presidente. Con questo emendamento noi proponiamo di sopprimere la lettera della parte che riguarda le sanzioni, perché in materia di sanzioni penali ci pare opportuno sopprimere il riferimento, in particolare, alla sopravvenuta difficoltà a pagare.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 18.1 Merola, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 18.4 Merola. Ha chiesto di parlare l'onorevole Merola. Ne ha facoltà.
VIRGINIO MEROLA(PD-IDP). Grazie, Presidente. Insistiamo, in subordine, perché sia mantenuta la punibilità almeno nei casi in cui siano state compiute azioni che dimostrano solidità patrimoniale, quali l'erogazione di dividendi, l'incremento di compensi agli amministratori, la partecipazione a gare ad evidenza pubblica. Ci parrebbe un criterio per fare in modo che la punibilità resti una cosa seria.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 18.4 Merola, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 18.5 Marattin. Ha chiesto di parlare l'onorevole Marattin. Ne ha facoltà.
LUIGI MARATTIN(A-IV-RE). Grazie, Presidente. Noi ripresenteremo questo emendamento al Senato perché credo che siate d'accordo anche voi. Ci avete detto che è già nel testo, ma non è nel testo. Noi chiediamo semplicemente di evitare che le sanzioni si cumulino, arrivando a un multiplo del tributo. La sanzione si eleva una volta sola e si esige il pagamento anche con gli strumenti di agevolazione, sui quali noi concordiamo, a differenza di alcuni colleghi. È un emendamento di buonsenso, al Senato non ci sarà il relatore attuale, quindi non ci sarà il giochino di volerselo intestare lui. Perché non ce lo prendete?
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 18.5 Marattin, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 18.
Dichiaro aperta la votazione.