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Mercoledì 21 Aprile 2010 ore 10:00
Seduta di assemblea numero 310 della XVI legislatura
Resoconto stenografico
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Seduta di assemblea numero 310 della XVI legislatura del 21/04/2010
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- Lettura Verbale
- Missioni
- Disegno di legge: Legge comunitaria 2009 - (A.C. 2449-C) (Seguito della discussione ed approvazione)
- Preavviso di votazioni elettroniche.
- Ripresa discussione - A.C. 2449-C
- Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - Legge comunitaria 2009 (Approvato dalla Camera e modificato dal Senato). (C. 2449-C) (FAS)
- Sull'ordine dei lavori - A.C. 2449-C
- Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - Legge comunitaria 2009 (Approvato dalla Camera e modificato dal Senato). (C. 2449-C) (FAS)
- Sull'ordine dei lavori
- La seduta, sospesa alle 10,15, è ripresa alle 11
- Ripresa discussione - A.C. 2449-C
- Sull'ordine dei lavori
- Saluto del Presidente agli studenti in aula
- Ripresa discussione - A.C. 2449-C
- Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - Legge comunitaria 2009 (Approvato dalla Camera e modificato dal Senato). (C. 2449-C) (FAS)
- Ripresa esame articolo 16 - A.C. 2449-C
- Parere del relatore e del Governo - A.C. 2449-C
- Dichiarazioni di voto emendamento - A.C. 2449-C
- Votazione Emendamenti - A.C. 2449-C
- Dichiarazione di voto emendamento - A.C. 2449-C
- Votazione Emendamento - A.C. 2449-C
- Dichiarazioni di voto articolo - A.C. 2449-C
- Votazione Articolo 16 - A.C. 2449-C
- Esame articolo 17 - A.C. 2449-C
- Parere del relatore e del Governo - A.C. 2449-C
- Dichiarazioni di voto emendamento - A.C. 2449-C
- Votazione Emendamenti - A.C. 2449-C
- Esame emendamento - A.C. 2449-C
- Votazione Emendamento - A.C. 2449-C
- Dichiarazione di voto emendamento - A.C. 2449-C
- Votazione Emendamento - A.C. 2449-C
- Dichiarazione di voto emendamento - A.C. 2449-C
- Votazione Emendamenti - A.C. 2449-C
- Dichiarazioni di voto emendamento - A.C. 2449-C
- Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - Legge comunitaria 2009 (Approvato dalla Camera e modificato dal Senato). (C. 2449-C) (FAS)
- Saluto del Presidente agli studenti in aula
- Ripresa discussione - A.C. 2449-C
- Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - Legge comunitaria 2009 (Approvato dalla Camera e modificato dal Senato). (C. 2449-C) (FAS)
- Votazione Emendamento - A.C. 2449-C
- Dichiarazioni di voto emendamento - A.C. 2449-C
- Dichiarazione di voto emendamento a titolo personale - A.C. 2449-
- Dichiarazione di voto emendamento - A.C. 2449-
- Dichiarazione di voto emendamento a titolo personale - A.C. 2449-
- Dichiarazione di voto emendamento - A.C. 2449-
- Dichiarazione di voto emendamento a titolo personale - A.C. 2449-
- Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - Legge comunitaria 2009 (Approvato dalla Camera e modificato dal Senato). (C. 2449-C) (FAS)
- Saluto del Presidente agli studenti in aula
- Ripresa discussione - A.C. 2449-C
- Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - Legge comunitaria 2009 (Approvato dalla Camera e modificato dal Senato). (C. 2449-C) (FAS)
- Dichiarazioni di voto emendamento a titolo personale - A.C. 2449-
- Votazione Emendamento - A.C. 2449-C
- Dichiarazione di voto emendamento - A.C. 2449-
- Votazione Emendamento - A.C. 2449-C
- Dichiarazioni di voto emendamento - A.C. 2449-
- Votazione Emendamento - A.C. 2449-C
- Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - Legge comunitaria 2009 (Approvato dalla Camera e modificato dal Senato). (C. 2449-C) (FAS)
- Saluto del Presidente agli studenti in aula
- Ripresa discussione - A.C. 2449-C
- Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - Legge comunitaria 2009 (Approvato dalla Camera e modificato dal Senato). (C. 2449-C) (FAS)
- Votazione Emendamenti - A.C. 2449-C
- Dichiarazione di voto emendamento - A.C. 2449-C
- Votazione Emendamento - A.C. 2449-C
- Dichiarazioni di voto emendamento - A.C. 2449-C
- Votazione Emendamento - A.C. 2449-C
- Esame emendamento - A.C. 2449-C
- Votazione Emendamento - A.C. 2449-C
- Dichiarazione di voto articolo - A.C. 2449-C
- Votazione Articolo 17 - A.C. 2449-C
- Esame articolo 43 - A.C. 2449-C
- Sul complesso degli emendamenti - A.C. 2449-C
- Esame emendamento - A.C. 2449-C
- Parere del relatore e del Governo - A.C. 2449-C
- Sull'ordine dei lavori - A.C. 2449-C
- Vice Presidente LUPI MAURIZIO
- REALACCI Ermete (PD)
- Vice Presidente LUPI MAURIZIO
- Deputato REALACCI ERMETE (PARTITO DEMOCRATICO)
- Vice Presidente LUPI MAURIZIO
- GOTTARDO Isidoro (PdL)
- QUARTIANI Erminio Angelo (PD)
- Vice Presidente LUPI MAURIZIO
- REALACCI Ermete (PD)
- Vice Presidente LUPI MAURIZIO
- Deputato GOTTARDO ISIDORO (POPOLO DELLA LIBERTA')
- Dichiarazione di voto emendamento - A.C. 2449-C
- Dichiarazione di voto emendamento a titolo personale - A.C. 2449-C
- Votazione Emendamento - A.C. 2449-C
- Dichiarazioni di voto emendamento - A.C. 2449-C
- Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - Legge comunitaria 2009 (Approvato dalla Camera e modificato dal Senato). (C. 2449-C) (FAS)
- Saluto del Presidente agli studenti in aula
- Ripresa discussione - A.C. 2449-C
- Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - Legge comunitaria 2009 (Approvato dalla Camera e modificato dal Senato). (C. 2449-C) (FAS)
- Saluto del Presidente
- Ripresa discussione - A.C. 2449-C
- Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - Legge comunitaria 2009 (Approvato dalla Camera e modificato dal Senato). (C. 2449-C) (FAS)
- Votazione Emendamento - A.C. 2449-C
- Dichiarazioni di voto emendamento - A.C. 2449-C
- Dichiarazione di voto emendamento a titolo personale - A.C. 2449-C
- Sull'ordine dei lavori - A.C. 2449-C
- Dichiarazioni di voto emendamento - A.C. 2449-C
- Dichiarazioni di voto emendamento a titolo personale - A.C. 2449-C
- Sull'ordine dei lavori - A.C. 2449-C
- Dichiarazioni di voto emendamento a titolo personale - A.C. 2449-C
- Votazione Emendamento - A.C. 2449-C
- Dichiarazione di voto emendamento - A.C. 2449-C
- Votazione Emendamenti - A.C. 2449-C
- Dichiarazione di voto emendamento - A.C. 2449-C
- Dichiarazioni di voto articolo - A.C. 2449-C
- Dichiarazioni di voto articolo a titolo personale - A.C. 2449-C
- Votazione Articolo 43 - A.C. 2449-C
- Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - Legge comunitaria 2009 (Approvato dalla Camera e modificato dal Senato). (C. 2449-C) (FAS)
- La seduta, sospesa alle 13,55 è ripresa alle 15
- Interrogazioni a risposta immediata (Svolgimento)
- Elementi in merito agli effetti prodotti da recenti provvedimenti in materia di giustizia e iniziative per la progressiva riduzione dell'arretrato e della durata del processo civile - n. 3-01024
- Iniziative concernenti l'esecuzione da parte dell'Italia delle sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo - n. 3-01023
- Iniziative di competenza in relazione alla recente sentenza della Corte costituzionale relativa alla disciplina del gratuito patrocinio per la difesa di soggetti già condannati con sentenza definitiva per il reato di associazione di tipo mafioso - n. 3-01025
- Iniziative ispettive presso il tribunale di Bassano del Grappa in relazione a procedimenti concernenti la realizzazione di un complesso industriale nel comune di Rosà (Vicenza) - n. 3-01026
- Iniziative per il rapido ripristino del collegamento ferroviario nella tratta tra Panni (Foggia) e Montaguto (Avellino), in relazione a recenti eventi franosi - n. 3-01027
- Dismissione di immobili da parte di Ferrovie dello Stato Spa nella regione Sicilia - n. 3-01028
- La seduta, sospesa alle 15,45, è ripresa alle 16,10
- Missioni (Alla ripresa pomeridiana)
- Sull'ordine dei lavori
- Ripresa discussione - A.C. 2449-C
- Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - Legge comunitaria 2009 (Approvato dalla Camera e modificato dal Senato). (C. 2449-C) (FAS)
- Ripresa esame - A.C. 2449-C
- Esame ordini del giorno - A.C. 2449-C
- Votazione O.d.g.- A.C. 2449-C
- Esame ordini del giorno - A.C. 2449-C
- Votazione O.d.g.- A.C. 2449-C
- Esame ordini del giorno - A.C. 2449-C
- Votazione O.d.g.- A.C. 2449-C
- Esame ordini del giorno - A.C. 2449-C
- Votazione O.d.g.- A.C. 2449-C
- Esame ordini del giorno - A.C. 2449-C
- Votazione O.d.g.- A.C. 2449-C
- Esame ordini del giorno - A.C. 2449-C
- Votazione O.d.g.- A.C. 2449-C
- Dichiarazioni di voto finale - A.C. 2449-C
- Coordinamento formale - A.C. 2449-C
- Votazione finale ed approvazione - A.C. 2449-C
- Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - Legge comunitaria 2009 (Approvato dalla Camera e modificato dal Senato). (C. 2449-C) (FAS)
- Relazione della Giunta delle elezioni sull'elezione contestata del deputato Paolo Corsini per la IV Circoscrizione Lombardia 2 (Doc. III, n. 1) (Discussione)
- Proposte di legge: Sostegno del reddito e tutela di determinate categorie di lavoratori (A.C. 2100-2157-2158-2452-2890-3102-A) (Seguito della discussione del testo unificato)
- DAMIANO ed altri, MIGLIOLI ed altri; MIGLIOLI ed altri; BELLANOVA ed altri; LETTA ed altri; DONADI ed altri: Misure straordinarie per il sostegno del reddito e per la tutela di determinate categorie di lavoratori. (C. 2100-2157-2158-2452-2890-3102-A) (FAS)
- Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (Modifica nella composizione)
- Ordine del giorno della seduta di domani
, legge il processo verbale della seduta di ieri.
. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Albonetti, Bonaiuti, Bongiorno, Boniver, Brancher, Brugger, Brunetta, Casero, Castagnetti, Cicchitto, Cirielli, Colucci, Cossiga, Cota, Craxi, Crimi, De Biasi, Gregorio Fontana, Franceschini, Gibelli, Giancarlo Giorgetti, Giro, Leone, Lo Monte, Martini, Mazzocchi, Migliavacca, Molgora, Mura, Leoluca Orlando, Pescante, Ravetto, Roccella, Ronchi, Sardelli, Stefani, Stucchi, Tabacci, Urso e Vito sono in missione a decorrere dalla seduta odierna. Pertanto i deputati in missione sono complessivamente settantaquattro, come risulta dall'elenco depositato presso la Presidenza e che sarà pubblicato nell' al resoconto della seduta odierna.
. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge, già approvato dalla Camera e modificato dal Senato: Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - Legge comunitaria 2009. Ricordo che nella seduta del 20 aprile 2010 è stato da ultimo approvato l'articolo 56 e sono stati accantonati gli articoli 16, 17 e 43.
. Poiché nel corso della seduta potranno aver luogo votazioni mediante procedimento elettronico, decorrono da questo momento i termini di preavviso di cinque e venti minuti previsti dall'articolo 49, comma 5, del Regolamento.
, . Chiedo di parlare.
. Ne ha facoltà.
, . Signor Presidente, volevo comunicarle che il Comitato dei nove è in riunione dalle ore 9,30 ma che solamente in questo momento sono pervenuti i pareri della V Commissione sugli emendamenti, per cui dovremmo iniziare ora l'esame ed avremo bisogno almeno di quaranta minuti per poter esprimere il parere definitivo. Le sarei quindi veramente molto grato se potesse concederci questo lasso di tempo, che sarà sufficiente.
. Chiedo di parlare.
. Ne ha facoltà.
. Signor Presidente, le chiedo scusa ma questa è una commedia: abbiamo sospeso ieri la seduta alle ore 18,30 perché c'era bisogno di dare tempo alla Commissione bilancio, alla Commissione affari costituzionali e al Comitato dei nove di riunirsi per fare esattamente quello che questa mattina - dopo due ore di seduta ieri, più tutta la notte e questa mattina - si poteva tranquillamente fare. Adesso cominciamo questo stillicidio che, di quaranta minuti in quaranta minuti, ci accompagnerà fino alla fine della seduta: penso che questo sia inaccettabile! Avevamo un orario, quindi la Commissione si dia una mossa e venga qui esattamente all'orario in cui doveva presentarsi già ieri sera, avendo dovuto fare ieri sera quello che non ha fatto: non è con questo modo di fare che potremo arrivare alla fine della seduta !
. Chiedo di parlare.
. Ne ha facoltà.
. Signor Presidente, anche nella seduta di ieri ero intervenuto a nome del gruppo per dire: terminiamo qui per permettere alla Commissione ed al Comitato dei nove di lavorare tranquillamente in modo tale che domani mattina - cioè oggi - si potesse iniziare. Questa richiesta, che peraltro può apparire anche legittima per certi aspetti, però va contro ogni logica: da troppo tempo continuiamo comportamenti sempre poco rispettosi di questa Assemblea. Non so quali saranno i tempi che l'esame del Comitato dei nove richiede ma credo che in questo momento si debba fissare un orario preciso, soprattutto per rispetto verso questa Assemblea.
. Chiedo di parlare.
. Ne ha facoltà.
. Signor Presidente, se i quaranta minuti preannunziati dall'onorevole presidente Pescante fossero effettivamente reali credo che il problema non si porrebbe, perché lei ha già comunicato il preavviso di venti minuti: rischiamo quindi di iniziare una discussione per venti minuti di tempo e non mi sembra davvero il caso.
, . Chiedo di parlare.
. Ne ha facoltà.
, . Signor Presidente, anche rivolgendomi ai colleghi che hanno obiettato il pericolo che vi possa essere un dilazionarsi indeterminato dei tempi confermo che, in base alla richiesta che ho avanzato, termineremo i lavori entro i quaranta minuti richiesti; intendo anche precisare che il Comitato dei nove non ha alcuna responsabilità, perché i pareri della V Commissione sono arrivati in questo momento.
. Mi sembra che l'intervento dell'onorevole Giachetti non abbia fatto che rappresentare quanto è accaduto ieri in Assemblea e quella che era l'esigenza da parte del Presidente e dell'Assemblea, cioè di dare ieri - attraverso l'accantonamento dell'esame di alcuni articoli e quindi successivamente la sospensione dei lavori - la possibilità alle Commissioni (e quindi non solo alla Commissione presieduta dall'onorevole Pescante) di approfondire i lavori. Rimane, però, ovviamente una constatazione, che è quella che se il parere della V Commissione è arrivato solo questa mattina, il Comitato dei nove e il presidente non possono che prenderne atto. Detto questo, però, mi sembra che non si possano tollerare ulteriori dilazioni nei lavori dell'Assemblea e, quindi, invito il presidente e il Comitato dei nove ad attenersi ai tempi richiesti dal presidente stesso, in modo che si possano riprendere, giustamente, come sollecitato dall'onorevole Giachetti, sollecitamente i lavori dell'Assemblea per poter entrare nella fase dell'esame degli articoli accantonati. Credo quindi che, se non vi sono obiezioni, possiamo riprendere i nostri lavori alle 10,55.
. Chiedo di parlare.
. Ne ha facoltà.
. Signor Presidente, intervengo per segnalare un fatto che non c'entra con i lavori di oggi, ma che ci appare perlomeno singolare: abbiamo approvato in questo Parlamento, il 17 marzo, una legge che reputo importante, sull'etichettatura dei prodotti tessili, sul La legge reca norme in materia di commercializzazione dei prodotti tessili, delle calzature, della pelletteria e riguarda oltre un milione di lavoratori. L'importanza e la condivisione della legge è testimoniata dal voto in quest'Aula di 543 deputati a favore, che rappresenta un numero molto significativo, che rende l'idea. Ebbene, ci chiediamo come mai questa legge, nonostante sia già stata promulgata dal Presidente della Repubblica, a distanza di oltre un mese dall'approvazione in via definitiva, non abbia ancora trovato spazio sulla . Credo che sia un fatto singolare e abbastanza significativo. Spero che non sia, perché sarebbe veramente gravissimo, frutto di un'azione di qualcuno che si oppone, di qualche . Questa legge era stata approvata al Senato il 10 marzo e questo ramo del Parlamento, anche a testimonianza del lavoro che se si vuole si riesce a fare, in una settimana, l'ha resa legge dello Stato (l'ha approvata in via definitiva il 17 marzo). Tuttavia, fino al 21 aprile non ha ancora trovato posto sulla . Credo che sia opportuno che la Presidenza della Camera dei deputati si attivi per capire qual è il motivo e si proceda, quindi, in maniera assolutamente e costituzionalmente dovuta, all'immediata pubblicazione
. Chiedo di parlare.
. Ne ha facoltà.
. Signor Presidente, sono completamente d'accordo con il collega Reguzzoni, si tratta di una legge importante. Sappiamo che quella legge richiama anche delle mutazioni normative che l'Unione europea deve portare avanti e ci auguriamo che tutti i parlamentari italiani in sede di Unione europea rendano le normative europee compatibili con quanto deciso dal Parlamento italiano. Il ritardo di cui la legge è investita, con la non pubblicazione sulla è un fatto grave che necessita una spiegazione. Mi associo, quindi, alla richiesta del collega.
. Ovviamente la Presidenza verificherà le ragioni, magari in un rapporto diretto, che hanno fino ad oggi impedito la pubblicazione sulla della legge approvata dalla Camera e dal Senato, e promulgata dal Presidente della Repubblica. Come da accordi, sospendo la seduta, che riprenderà alle 10,55.
. Riprendiamo il seguito della discussione del disegno di legge comunitaria 2009. Avverto che le Commissioni I (Affari costituzionali) e V (Bilancio) hanno espresso i prescritti pareri . Avverto che la Commissione ha presentato i subemendamenti 0.17.102.100 e 0.17.101.100, volti a recepire due condizioni espresse dalla Commissione bilancio al fine di garantire il rispetto dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione. Avverto inoltre che la Commissione ha presentato l'emendamento 43.102, con riferimento al quale il termine per la presentazione di subemendamenti è fissato alle ore 11,45.
. Passiamo all'esame dell'articolo 16 e delle proposte emendative ad esso presentate .
. Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori.
. Ne ha facoltà.
. Signor Presidente, intervengo per segnalarle un problema che è emerso questa mattina in V Commissione, dove in occasione della discussione che riguardava un altro provvedimento - non quello in esame, quello al successivo punto dell'ordine del giorno - ci siamo trovati di fronte al seguente atteggiamento del Governo: l'Esecutivo, anziché indicare tecnicamente la non accettazione di determinate coperture, ha dichiarato una generica inidoneità. Questo è accaduto a fronte del fatto - purtroppo è capitato più volte e sta capitando da tempo, e mi permetto di segnalarlo alla sua attenzione perché lo faccia presente al Governo - che il Governo nella Commissione di merito, invece di opporsi (come dovrebbe fare), dice di «sì», salvo poi assumere un atteggiamento diverso in sede di Commissione bilancio. Noi chiediamo che il parere negativo del Governo sia supportato in modo tecnico e non in modo generico, perché altrimenti diventa un parere di natura politica, quindi di merito, che deve essere espresso nell'altra Commissione e non nella Commissione bilancio, dove si esegue un'altra verifica. È inoltre capitato proprio oggi che io abbia documentato che al Senato lo stesso Governo su una stessa copertura aveva dato parere favorevole, supportato da una comunicazione scritta del Ministro dell'economia e delle finanze, mentre oggi questa copertura viene dichiarata inidonea. Evidentemente, Presidente, forse è il caso che il Governo affronti la V Commissione con argomenti tecnici oppure è meglio che dia il suo diniego nella Commissione di merito, come dovrebbe fare se questo diniego fosse di natura politica.
. Onorevole Borghesi, ciò che lei dice è certamente comprensibile e, a mio modo di vedere, anche condivisibile, ma non è nelle prerogative del Presidente di disporre del comportamento del Governo in relazione a quanto lei ha segnalato.
. Chiedo di parlare.
. Ne ha facoltà.
. Signor Presidente, intervengo sul tema sollevato dall'onorevole Borghesi. Mi preme sottolineare che si tratta di un problema del Parlamento, in particolare del funzionamento della Commissione bilancio, perché quel parere è un parere del relatore, un parere del relatore che di fatto ha smentito il lavoro della Commissione bilancio su un provvedimento che - le ricordo e lo ricordo all'Assemblea, ne abbiamo già discusso ieri e riprenderemo la questione nel pomeriggio - era stato approvato all'unanimità da dieci Commissioni, a partire dalla Commissione lavoro. Quindi, si tratta di un problema di funzionamento del nostro Parlamento e concernente il rapporto tra Parlamento e Governo.
. Onorevole Boccia, non posso che ripetere quanto detto al collega Borghesi. Trattandosi, nel suo caso, di obiezioni sostanzialmente analoghe, sarà cura della Presidenza far carico al Governo di quanto segnalato, perché mi sembra sia oggettivamente corrispondente al vero. Non so se il Ministro Vito ha ascoltato, ma mi sembra in altre faccende affaccendato. Saluto gli studenti del V ginnasio del liceo classico statale Plauto, di Roma, e della scuola media Mauro Leone, di Pomigliano D'Arco, provincia di Napoli, che stanno assistendo ai nostri lavori dalle tribune . Nessuno chiedendo di parlare sul complesso delle proposte emendative, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.
, . Signor Presidente, la Commissione esprime parere contrario sugli identici emendamenti Bratti 16.1 e Piffari 16.50. La Commissione raccomanda l'approvazione del suo emendamento 16.100. La Commissione esprime parere contrario sull'emendamento Piffari 16.51.
. Prendo atto che il rappresentante del Governo esprime parere conforme a quello espresso dal relatore. Passiamo alla votazione degli identici emendamenti Bratti 16.1 e Piffari 16.50. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Bratti. Ne ha facoltà.
. Signor Presidente, l'articolo 16 riguarda il recepimento della direttiva 2009/31/CE concernente una tecnologia, il cosiddetto CCS o sequestro di carbonio, che noi consideriamo una tecnologia assolutamente innovativa, importante, fortemente caldeggiata a livello europeo e che riteniamo possa essere applicata anche nel nostro Paese. Pur tuttavia non comprendiamo per quale motivo non venga assoggettata a questa complessa operazione la valutazione d'impatto ambientale. Ad oggi abbiamo un'unica sola esperienza in Italia a livello sperimentale che viene condotta in collaborazione con il Ministero dell'ambiente, della tutela del territorio e del mare da parte della società Stogit che è una società dell'ENI su un progetto ENI-ENEL. Per la curiosità di come viene realizzato questo progetto (non so se è noto), in sostanza, la CO2 prodotta dalla centrale di Brindisi viene prelevata e, tramite camion, viene trasportata a Cortemaggiore, in provincia di Piacenza. Quindi, è evidente che, anche se si fa un bilancio energetico dell'operazione, qualche dubbio e perplessità nascono. Infatti, dove viene applicata questa tecnologia si prevede, che vi sia il sequestro di carbonio e, poi, tramite immessa nei depositi geologici. Quindi, già questa è una forte anomalia che si verifica nel nostro Paese. Tuttavia, l'aspetto curioso è che questo progetto sperimentale, finanziato dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, sia assoggettato alla valutazione di impatto ambientale. Quindi, oggi siamo in presenza di una sperimentazione importante, i proponenti hanno chiesto la valutazione di impatto ambientale al Ministero, che la sta rilasciando proprio in questo periodo. Dunque, non si comprende perché su una sperimentazione in atto la valutazione di impatto ambientale viene fatta e il Governo propone poi in generale sull'applicazione futura di questa tecnologia di non assoggettare tale tecnologia alla valutazione di impatto ambientale che, peraltro, è una delle norme principali a livello europeo. Quindi, ritengo che, se il provvedimento viene approvato così com'è, l'Unione europea sicuramente qualcosa avrà da dire: ritengo infatti che saremo sottoposti immediatamente ad una procedura di infrazione. Quindi, la richiesta contenuta nell'emendamento in questione consiste semplicemente non tanto nel mettere in discussione questa importantissima tecnologia, che vede anche la nostra approvazione per la sua applicazione, ma ci sembra un po' curioso questo atteggiamento schizofrenico del Ministero che purtroppo abbiamo avuto occasione di verificare anche per altre questioni. Peraltro, devo dire che in Commissione lo stesso proponente della maggioranza ha manifestato molte perplessità sul fatto che, ripeto, per il sequestro di carbonio, sia stata eliminata la valutazione di impatto ambientale. Quindi, chiedo al Ministro che è qui presente la possibilità di accettare l'emendamento in esame, perché mi sembra che poi la valutazione di impatto ambientale non precluda la bontà dell'applicazione della tecnologia stessa .
. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Piffari. Ne ha facoltà.
. Signor Presidente, siccome ci stiamo occupando degli identici emendamenti Bratti 16.1 e Piffari 16.50, da me presentato, intervengo sulla questione dello stoccaggio del biossido di carbonio: come ha già precisato il collega Bratti, di fatto si spera e ci si augura tutti una possibile strategia per raggiungere quegli obiettivi che a livello mondiale ci siamo posti (il 20-20-20) e, quindi, anche l'abbattimento del biossido di carbonio nell'atmosfera, tema che di fatto vede l'Italia in prima linea sulla sperimentazione in questo campo. Durante la sperimentazione abbiamo applicato tutte le norme di garanzia e di verifica dal punto di vista idrogeologico e dal punto di vista geologico attraverso la valutazione di impatto ambientale, che viene fatta comunque da organi competenti, dove il Ministero dell'ambiente è il primo ad essere presente, ma sono presenti anche le autorità territoriali regionali e locali. Nel provvedimento in esame, invece, di fatto si dà carta bianca al Ministero, come se diventasse un problema strategico oggetto di valutazione solo da parte del Ministero e non invece di più ampia verifica e concertazione con le autorità di garanzia che vi sono sul territorio. Credo che si prenda con leggerezza questa possibilità di una valutazione dell'impatto ambientale, che tra l'altro era già stata approvata dalla Camera nella prima lettura e, quindi, credo che il mutamento di posizione e di opinione da parte dei colleghi possa essere rivisto. Infatti, se in prima lettura abbiamo valutato positivamente la necessità di sottoporre comunque a valutazione di impatto ambientale questo tipo di intervento, credo che non vi sia da temere se impieghiamo qualche mese in più nel valutare dal punto di vista geologico questo tipo di utilizzo del territorio e del sottosuolo italiano. Quindi, invito davvero i colleghi a ripensare e a valutare, come già avevamo fatto in prima lettura, l'opportunità di mettere la valutazione di impatto ambientale a salvaguardia di questo processo.
. Passiamo ai voti. Ricordo che è stata chiesta la votazione nominale mediante procedimento elettronico. Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Bratti 16.1 e Piffari 16.50, non accettati dalla Commissione né dal Governo. Dichiaro aperta la votazione.
. Signor Presidente, naturalmente, l'argomento è ancora quello di cui si è parlato in precedenza, relativo allo stoccaggio del biossido di carbonio. In questa legislatura, quando vi sono insediamenti complessi (come in questo caso), vi è una tendenza a considerare gli enti locali, dal punto di vista delle autorizzazioni, come degli . In altri termini, il Governo ci propone norme che prevedono che gli enti locali debbano essere solo «sentiti». Noi, invece, insistiamo sulla necessità che i provvedimenti siano presi «d'intesa» con le amministrazioni locali competenti. Credo che questo concetto - che da parte del centrodestra viene spesso sbandierato nelle regioni come fiore all'occhiello, quando si parla di sussidiarietà (in particolare, di sussidiarietà orizzontale e verticale, come in questo caso, con gli enti locali) - debba essere applicato nel concreto. Quindi, per noi è assolutamente necessario che si torni a considerare tale aspetto in modo fondamentale. Pertanto, nell'emendamento in esame, proponiamo di sostituire le parole: «sentite le amministrazioni locali competenti», con le parole: «d'intesa con le amministrazioni locali competenti». Credo che sia opportuno riequilibrare i poteri sul territorio, in funzione del federalismo, che continuiamo a rivendicare e a richiamare all'attenzione, e in funzione delle esigenze che le comunità locali e i territori devono esprimere per garantire una migliore gestione del nostro territorio.
. Passiamo ai voti. Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Piffari 16.51, non accettato dalla Commissione né dal Governo. Dichiaro aperta la votazione.
. Signor Presidente, nell'esprimere il voto di contrarietà del nostro gruppo, vorrei ribadire che non siamo per non recepire l'importantissima direttiva in oggetto e - come dicevo in precedenza - una delle tecnologie più importanti per raggiungere gli obiettivi del «20-20-20». Ancora una volta, infatti, votiamo contro le politiche del Ministro, che rinuncia a svolgere la propria funzione. Lo ripeto: ritengo che non accettare la valutazione d'impatto ambientale rappresenti una sorta di atto di sfiducia da parte del Governo nei confronti di una commissione ministeriale che deve svolgere questo lavoro. Ritengo, inoltre, che anche l'emendamento che abbiamo votato, in cui, ancora una volta, si prevede che le autorizzazioni debbano essere realizzate in collaborazione con il Ministero dello sviluppo economico, rappresenti un segnale di abdicazione da parte del Ministro dell'ambiente rispetto alle proprie politiche nei confronti del Ministero dello sviluppo economico. Riteniamo che questo sia un errore e penso anche che a livello comunitario questo fatto sarà sottolineato. Pertanto, ci tengo a ribadirlo: noi non votiamo contro questa tecnologia, non votiamo contro il fatto che si recepisca questa direttiva, ma votiamo contro l'interpretazione che, ancora una volta, questo Ministero fornisce delle normative comunitarie.
. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Piffari. Ne ha facoltà.
. Signor Presidente, intervengo brevemente per dichiarazione di voto a nome dell'Italia dei Valori in quanto, in questo momento in cui stiamo recependo delle direttive europee, non vogliamo dare un segnale di negatività nei confronti delle direttive stesse. Tuttavia, è obbligo del Parlamento, di questa Camera, di valutare, naturalmente, tutte le direttive europee. Questa direttiva, che era stata valutata positivamente in prima lettura, era volta a sottomettere alle valutazioni di impatto ambientale - così come previsto da direttive europee precedenti - interventi di questo tipo sul territorio, che possono andare a stravolgere, in caso di errori, parecchie aree del nostro territorio. Pertanto, noi voteremo contro semplicemente perché il Parlamento e il Governo si rifiutano di fare valutazioni, in questo caso di impatto ambientale, ma, nello stesso tempo, di rendere obbligatoria la compartecipazione alle decisioni dei territori, delle comunità e degli enti locali.
. Passiamo ai voti. Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 16, nel testo emendato. Dichiaro aperta la votazione.
. Passiamo all'esame dell'articolo 17 e delle proposte emendative ad esso presentate . Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.
, . Signor Presidente, la Commissione esprime parere favorevole sull'emendamento Di Biagio 17.4, mentre esprime parere contrario sull'emendamento Braga 17.8. La Commissione esprime, altresì, parere favorevole sull'emendamento 17.200, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-, del Regolamento, e raccomanda l'approvazione del suo emendamento 17.102. La Commissione invita al ritiro dell'emendamento Torazzi 17.50 ed esprime parere favorevole sull'emendamento 17.201, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-, del Regolamento. La Commissione esprime, inoltre, parere contrario sull'emendamento Cimadoro 17.53, esprime parere favorevole sull'emendamento 17.202, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-, del Regolamento, raccomanda l'approvazione del suo emendamento 17.100 ed esprime parere favorevole sull'emendamento 17.203, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-, del Regolamento. Il parere è, altresì, contrario sugli emendamenti Lulli 17.54, Quartiani 17.1, Lulli 17.55 e 17.15. La Commissione raccomanda, inoltre, l'approvazione del suo emendamento 17.101 ed esprime parere favorevole sugli emendamenti 17.204, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-, del Regolamento, e 17.205, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-, del Regolamento. La Commissione esprime, altresì, parere contrario sull'emendamento Quartiani 17.2, esprime parere favorevole sull'emendamento 17.206, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-, del Regolamento, ed invita al ritiro dell'emendamento Guido Dussin 17.52. La Commissione esprime, infine, parere favorevole sull'emendamento 17.210, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-, del Regolamento, e raccomanda l'approvazione dei suoi subemendamenti 0.17.102.100 e 0.17.101.100.
. Prendo atto che il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore. Passiamo alla votazione dell'emendamento Di Biagio 17.4. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Mantini. Ne ha facoltà.
. Signor Presidente, il gruppo dell'Unione di Centro sosterrà questo emendamento con un voto favorevole, pur essendoci posti una serie di dubbi e di riflessioni sulla necessità che, naturalmente, gli impatti siano controllati e che non vi siano forme di invasione di ambiti riservati all'agricoltura della campagna nella costruzione di impianti - sia pure di impianti fino ad un MW, quindi di minore potenza - da energie rinnovabili. Tuttavia, l'istituto della DIA che qui si intende utilizzare non dobbiamo proprio intenderlo come un atto di . Esso deve rappresentare, invece, un'assunzione di responsabilità certificata dal proponente sul piano professionale che garantisca la possibilità dei dovuti controlli da parte del soggetto pubblico. In questa logica, esso è un utile istituto di semplificazione in un settore come quello dello sviluppo dell'energia rinnovabile - soprattutto attraverso impianti di bassa potenza - che è decisivo, come sappiamo, non solo per l'applicazione, l'attuazione e il rispetto degli obblighi internazionali derivanti da Kyoto, Copenaghen e dalla sede europea, ma che è anche un settore decisivo per la nostra economia e per la competitività del Paese.
. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Vico. Ne ha facoltà.
. Signor Presidente, su questo emendamento, che stato accolto dalla Commissione e anche dal Governo, vorremmo suggerire ancora un attimo di riflessione. Desideriamo, infatti, segnalare che nella stessa materia la regione Puglia aveva adottato negli anni passati una medesima norma che, come sarà noto agli onorevoli componenti del Comitato dei nove e al Governo, è stata impugnata e dichiarata anticostituzionale. Per tali ragioni suggeriamo un'eventuale ed ulteriore riflessione, diversamente il nostro voto sarà di astensione.
. Passiamo ai voti. Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Di Biagio 17.4, accettato dalla Commissione e dal Governo. Dichiaro aperta la votazione.
. Signor Presidente, cercherò di essere breve. L'emendamento in esame è semplice e potrebbe essere considerato quasi banale ma riteniamo sia opportuno, di fatto, richiamare - in considerazione del fatto che stiamo recependo delle direttive europee - anche gli obiettivi della Comunità europea e, in particolare, l'obiettivo del 20,20,20 ossia l'efficienza, l'utilizzo e l'abbattimento del biossido di carbonio. Credo che ciò sia necessario. Quindi, aggiungiamo semplicemente le parole «in particolar modo in relazione all'obiettivo comunitario» e ritengo che questo non sia una banalità rispetto alle fonti di energia rinnovabile. Pertanto, invito il Governo e Parlamento a prendere in considerazione questo emendamento e ad esprimere voto favorevole.
. Passiamo ai voti. Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Cimadoro 17.53, non accettato dalla Commissione né dal Governo. Dichiaro aperta la votazione.
. Signor Presidente, questo emendamento chiede di sopprimere la lettera del comma 2 dell'articolo al nostro esame, che prevede che l'Autorità per l'energia elettrica ed il gas disponga delle risorse umane idonee allo svolgimento della propria attività, anche alla luce della direttiva 2009/72/CE. Vorrei svolgere due considerazioni. La prima riguarda il punto di vista della politica industriale: se le delibere della Comunità europea che noi recepiamo attribuiscono nuovi compiti alle autorità di regolamentazione del mercato è importante che tali autorità abbiano le risorse necessarie per poter funzionare. Non vale la pena, quindi, dedicare troppa attenzione al tema - a mio avviso scontato - che nei mercati sofisticati e delicati come quelli dell'energia il ruolo dell'autorità è fondamentale proprio per un corretto funzionamento dei mercati stessi. Dal punto di vista poi del parere della V Commissione (Bilancio), vale la pena notare che nella lettera che qui si chiede di eliminare, è implicito che l'adeguamento dei compiti e delle risorse a disposizione dell'Autorità - imposto dall'articolo 35, paragrafo 5, della direttiva citata - debba essere realizzato facendo esclusivo ricorso alle risorse già disponibili a legislazione vigente previste dall'articolo 2, comma 38, della legge n. 481 del 1995 per il funzionamento dell'Autorità per l'energia elettrica e per il gas, dunque senza oneri a carico del bilancio dello Stato. Quindi, a maggior ragione per questi motivi pare non sostenibile la proposta della Commissione di espungere la lettera dall'articolato. Per questo voteremo contro questa proposta .
. Passiamo ai voti. Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 17.202, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-, del Regolamento, accettato dalla Commissione e dal Governo. Dichiaro aperta la votazione.
. Signor Presidente, il tema di questo emendamento è quello degli investimenti nella rete di trasmissione dell'energia elettrica nel nostro Paese. È noto che per il funzionamento del mercato dell'energia elettrica lo sviluppo della rete di trasmissione è fondamentale. Com'è evidente, l'attività di produzione dell'energia stessa non è geograficamente distribuita in maniera omogenea, per motivi geofisici ma anche storici, quindi la presenza di strozzature o di colli di bottiglia nella rete di trasmissione può causare, come è accaduto negli anni scorsi, o il rischio o il determinarsi di prezzi del tutto anomali in alcune aree del nostro Paese, con conseguenti ricadute sui consumatori. Pertanto è fondamentale che gli interventi sulla rete siano tempestivi, al fine di garantire il miglioramento continuo di una struttura così rilevante. Con questo emendamento si chiede una cosa molto semplice, cioè che siano affidati all'Autorità per l'energia elettrica e il gas i poteri per sanzionare il gestore della rete che, a seguito di un piano di adeguamento della rete da lui stesso presentato, non adempia allo stesso, evidentemente con l'esclusione delle cause di forza maggiore. Quindi la finalità dell'emendamento è quella di responsabilizzare il gestore della rete di trasmissione rispetto agli impegni presi, in modo da garantire ai cittadini e alle imprese un funzionamento del mercato elettrico più efficiente e quindi anche, alla fin fine, costi più bassi per le famiglie e per le imprese .
. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Libè. Ne ha facoltà.
. Signor Presidente, intervengo per annunciare il voto favorevole del gruppo dell'Unione di Centro a questo emendamento, perché, lo stiamo vedendo tutti i giorni, abbiamo un problema energetico notevole; in questo Paese si stanno realizzando anche tanti impianti ma con la difficoltà di distribuire o produrre a pieno ritmo l'energia per la quale sono costruiti, proprio a causa della carenza infrastrutturale. Dunque crediamo che sia giusto e necessario un intervento deciso, come spiegato dal collega Testa, nei casi in cui ci sia un deficit di intervento non dovuto a cause di forza maggiore, per dirigere e spingere alla realizzazione di questi impianti. Abbiamo letto le polemiche di ieri l'altro e di ieri: abbiamo impianti realizzati da poco che, secondo l'annuncio dei costruttori, possono produrre e viaggiare al 30 per cento della propria potenzialità. Un Paese come il nostro non può permetterselo e, dunque, chiediamo al Governo di rivedere la propria posizione perché non bastano le enunciazioni, non bastano gli slogan, ma ci vogliono anche dei fatti, e questo sarebbe un fatto.
. Saluto i docenti e gli studenti dell'Istituto «Boris Giuliano» di Piazza Armerina, che stanno assistendo ai nostri lavori dalle tribune . Passiamo ai voti. Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Lulli 17.54, non accettato dalla Commissione né dal Governo. Dichiaro aperta la votazione.
. Signor Presidente, come si è visto anche nel corso delle votazioni sinora effettuate, più volte, anche in Aula, risulta ed è risultato difficile il raccordo tra le Commissioni relativamente ai passaggi anche rilevanti che riguardano alcuni settori e alcuni ambiti di attività produttive del nostro Paese che sono affrontati nelle proposte di nuove norme contenute nella legge comunitaria. Così è accaduto anche per la materia di cui tratta questo emendamento. Signor Presidente, vorrei far presente a lei, a tutti i colleghi della maggioranza e anche al Governo, che questo emendamento è stato oggetto di sottoscrizione da parte di tutti i componenti dei gruppi di opposizione e di maggioranza nella Commissione attività produttive; è stato espresso un parere favorevole da parte del Governo, ma poi, quando è passato al vaglio della XIV Commissione, ha ricevuto un parere contrario del Governo ed un voto negativo da parte della maggioranza. L'emendamento ora in esame, come l'emendamento 17.2 di cui sono altresì primo firmatario, tratta una materia di un certo rilievo, ma che non ha un peso enorme sul bilancio dello Stato. Esso affronta le modalità con le quali sono trattate le centraline di produzione, di generazione di energia elettrica nei rifugi di alta montagna, considerato che in quest'ultimo periodo alcuni rifugi sono stati oggetto di sanzionamento da parte degli uffici delle dogane, perché fino al 2007 non solo nei rifugi di alta montagna, ma anche nelle realtà in cui c'è la presenza umana, come gli alpeggi in alta montagna, tutti gli impianti di generazione per autoproduzione elettrica erano esenti dalle accise. Dal 2007 in poi, per l'esattezza a cominciare dal 2008, si è determinata una nuova legislazione che impone accise per autoproduzione di energia elettrica in questi presidi umani in zone impervie, che, peraltro, svolgono anche un ruolo ed una funzione, diciamo così, di utilità pubblica, perché sono presidi che, ad esempio, in rapporto al 118 svolgono il servizio di soccorso alpino ed altre attività che garantiscono al turismo di un certo tipo (escursionistico, alpinistico, sciistico invernale ed estivo) di potersi svolgere in zone montane sia alpine che appenniniche. Ora, signor Presidente, qui si tratta di definire se possiamo convenire in Aula, come abbiamo fatto tutti insieme, all'unanimità, nella Commissione attività produttive, sulla possibilità che i rifugi di montagna vengano esentati dalle accise sull'autoproduzione di energia elettrica con piccoli impianti sotto i 30 kilowatt, in modo tale che nei mesi di funzionamento questi possano evitare un ulteriore aggravio di costi. Peraltro, vorrei far presente che per il migliaio di rifugi che sono gestiti dal Club alpino italiano in tutta Italia, ciò vorrebbe dire un ulteriore aggravio sulle tasche degli aderenti, dei soci del Club alpino italiano, benché si tratti di un'attività di utilità pubblica che si svolge positivamente, gratuitamente verso la generalità degli utenti e verso la generalità dei cittadini che vogliono usufruire di quel servizio. Quindi, signor Presidente, vorrei chiedere a lei l'attenzione necessaria affinché anche il Governo e il relatore possano esprimere un parere differente da quello che è stato riferito .
. Chiedo di parlare.
. Ne ha facoltà.
. Signor Presidente, intervengo solo per chiedere di poter apporre la mia firma su questo emendamento.