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Giovedì 01 Dicembre 2011 ore 09:30
Seduta di assemblea numero 556 della XVI legislatura
Resoconto stenografico
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Seduta di assemblea numero 556 della XVI legislatura del 01/12/2011
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- Lettura Verbale
- Missioni
- Interpellanze urgenti (Svolgimento)
- Rinvio interpellanze urgenti Raisi n. 2-01260 e Boccia n. 2-01274
- Iniziative per chiarire la non applicabilità da parte degli atenei del blocco delle progressioni economiche nei confronti dei ricercatori universitari e dei professori associati confermati nel corso degli anni 2011, 2012 e 2013, e dei professori straordinari divenuti ordinari nel corso dello stesso periodo - n. 2-01263
- Su un lutto del deputato Tommaso Ginoble
- La seduta, sospesa alle 9,50, è ripresa alle 15,35
- Calendario dei lavori dell'Assemblea per il mese di dicembre 2011 e conseguente aggiornamento del programma
- Ordine del giorno della prossima seduta
, legge il processo verbale della seduta di ieri.
. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Albonetti, Alessandri, Aprea, Brugger, Gianfranco Conte, D'Alema, Dal Lago, Della Vedova, Franceschini, Frassinetti, Levi, Mazzocchi, Mecacci, Migliori, Milanato, Moffa, Mura, Osvaldo Napoli, Pisicchio e Reguzzoni sono in missione a decorrere dalla seduta odierna. Pertanto i deputati in missione sono complessivamente cinquantuno, come risulta dall'elenco depositato presso la Presidenza e che sarà pubblicato nell' al resoconto della seduta odierna.
. L'ordine del giorno reca lo svolgimento di interpellanze urgenti.
. Dovremmo ora passare allo svolgimento delle interpellanze urgenti Raisi e Della Vedova n. 2-01260 e Boccia ed altri n. 2-01274, concernenti iniziative per il ritiro dello schema di regolamento in materia di valutazione delle menomazioni derivanti da incidenti stradali, approvato dal Consiglio dei ministri il 3 agosto 2011. Avverto che, a seguito di intesa intercorsa tra il Governo e i presentatori, lo svolgimento delle interpellanze urgenti Raisi e Della Vedova n. 2-01260 e Boccia ed altri n. 2-01274 è rinviato ad altra seduta.
. L'onorevole Vassallo ha facoltà di illustrare la sua interpellanza n. 2-01263, concernente iniziative per chiarire la non applicabilità da parte degli atenei del blocco delle progressioni economiche nei confronti dei ricercatori universitari e dei professori associati confermati nel corso degli anni 2011, 2012 e 2013, e dei professori straordinari divenuti ordinari nel corso dello stesso periodo .
. Signor Presidente, se fosse presente il rappresentante del Governo sarei lieto di poter illustrare la mia interpellanza urgente.
. Il rappresentante del Governo sta arrivando. Prego, onorevole Vassallo.
. Signor Presidente, è la terza volta che interpelliamo il Governo su questa materia. Infatti, già in giugno e in ottobre, sono state presentate interpellanze, che, tra le altre cose, intervenivano sul problema del riconoscimento del trattamento economico dei ricercatori e dei professori confermati. Lo facciamo per la terza volta perché - nonostante il Governo abbia riconosciuto la validità degli argomenti giuridici che avevamo presentato già nella prima interpellanza e abbia riconosciuto, dunque, che, nel caso delle conferme, non trattandosi di progressione di carriera, e non trattandosi di un adeguamento automatico del trattamento economico, questo debba essere riconosciuto, nonostante il blocco imposto per un triennio alle progressioni stipendiali di molti dipendenti pubblici, nonostante, ripeto, il Governo abbia in quest'Aula convenuto su quella interpretazione - diversi atenei si comportano diversamente, oppure, da quanto ci dicono, sono in attesa di una nota tecnica dei Ministeri dell'economia e delle finanze e dell'istruzione, dell'università e della ricerca, la quale avrebbe dovuto chiarire ulteriormente o, forse, anche confutare quanto il Governo aveva già esposto in Parlamento. Quindi, in questo caso, in primo luogo chiediamo che su questa materia si faccia finalmente chiarezza; chiediamo anche di sapere se il Governo ritenga corretto che uffici del Governo si predispongano ad elaborare note tecniche che, eventualmente, contraddicano quanto il Governo ha già ripetutamente detto in quest'Aula; in occasione di questa interpellanza, poniamo anche un ulteriore problema, chiarendo - come abbiamo già fatto altre volte - che non si tratta di difendere interessi corporativi, in un momento in cui tutti devono fare la loro parte, come abbiamo già detto altre volte, nel processo di risanamento e di aggiustamento della finanza pubblica. Sottolineiamo questi casi perché si tratta di casi nei quali la doverosa corresponsabilità di tutte le parti della società italiana e della pubblica amministrazione all'aggiustamento provoca delle iniquità molto vistose, che vanno corrette. La questione ulteriore che noi poniamo riguarda il riconoscimento della ricostruzione della carriera nel momento in cui si passa ad un altro grado della carriera universitaria, appunto. La legge n. 122 del 2010 ha in effetti inibito la ricostruzione della carriera, ma collegando questa disposizione all'eliminazione del periodo triennale di prova. Ora, alcune università applicano, invece, questo blocco e evitano di ricostruire la carriera anche con riferimento a soggetti che non sono stati reclutati in vigenza della legge n. 122 e quindi non in presenza di quell'altro elemento che la legge n. 122 collega alla mancata ricostruzione che è dato dall'eliminazione del triennio di prova. Chiediamo, quindi, che il Governo si esprima anche a questo riguardo perché altrimenti si causa un problema agli stessi atenei, nel senso che se si lasciano gli atenei nell'incertezza su quale sia la strada da seguire, li si espone, anzi li si sta già esponendo, ad una serie reiterata di ricorsi che certamente non fanno bene all'amministrazione, già molto complicata, delle finanze universitarie.
. Il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Marco Rossi Doria, ha facoltà di rispondere. Colgo l'occasione per fargli le mie congratulazioni per l'incarico, credo che sia il suo primo intervento in quest'Aula.
, . Signor Presidente, l'onorevole interpellante richiama la questione dell'applicabilità al personale docente dell'università delle misure di contenimento della spesa previste dall'articolo 9, comma 21, del decreto-legge n. 78 del 2010, convertito dalla legge n. 122 del 30 luglio 2010, e chiede di conoscere se risponda al vero che una commissione tecnica composta da personale del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e del Ministero dell'economia e delle finanze stia verificando la correttezza delle soluzioni illustrate in risposta alle precedenti interpellanze n. 2-01113 e n. 2-01186, rispettivamente il 9 giugno 2011 e il 15 settembre 2011, e quale sia l'indirizzo che il Ministero intenda assumere in merito alla conferma o all'eventuale revisione delle soluzioni precedentemente proposte. Riguardo all'istituzione di una specifica commissione tecnica, si rappresenta che la notizia non risponde al vero. L'applicabilità al personale docente e ricercatore universitario dei citati meccanismi di contenimento della spesa è stato oggetto di approfondimento da parte dei rappresentanti dei Ministeri interessati in incontri che rientrano nelle normali modalità di confronto e di svolgimento dell'attività istituzionale su tematiche di comune interesse. Quanto alle scelte di merito in ordine ai problemi sollevati, il Ministero ritiene di confermare, anche in questa sede, le soluzioni precedentemente fornite. Si ribadisce, in particolare, come la conferma del personale docente e ricercatore universitario nel ruolo di appartenenza e la corresponsione dei miglioramenti economici relativi alla ricostruzione di carriera, ai sensi e per gli effetti degli articoli 6, 23, 31 e 103 del decreto del Presidente della Repubblica n. 382 del 1980, non risultano fattispecie assoggettate ai meccanismi di contenimento della spesa di cui all'articolo 9, comma 21, del decreto-legge n. 78 del 2010. Si ricorda infatti che l'articolo 9, comma 21, secondo e terzo periodo, del citato decreto-legge n. 78 del 2010 dispone che per le categorie di personale di cui all'articolo 3, del decreto legislativo n. 165 del 30 marzo 2001, e successive modificazioni, che fruiscono di un meccanismo di progressione automatica degli stipendi, gli anni 2011, 2012 e 2013 non sono utili ai fini della maturazione delle classi e degli scatti di stipendio previsti dai rispettivi ordinamenti. Per il personale di cui all'articolo 3 del decreto legislativo n. 165 del 30 marzo 2001 e successive modificazioni, le progressioni di carriera, comunque denominate eventualmente disposte negli anni 2011, 2012 e 2013, hanno effetto per i precedenti anni ai fini esclusivamente giuridici. Il personale universitario docente e ricercatore a tempo indeterminato, decorso il primo triennio nella rispettiva qualifica, è sottoposto al giudizio di conferma da parte di una commissione nazionale chiamata a valutare l'attività didattica e scientifica prestata nel triennio. All'esito positivo della suddetta procedura, il candidato viene confermato rispettivamente nel ruolo di ricercatore, professore associato e professore ordinario, con inquadramento economico e giuridico alla classe iniziale della rispettiva qualifica. Sulla base di quanto sopra esposto emerge che non si tratta di un meccanismo di progressione automatica dello stipendio né di una progressione di carriera, quanto, piuttosto, di una conferma nel ruolo di appartenenza. In ragione della predetta conferma l'interessato può chiedere il riconoscimento, sia ai fini della carriera, che ai fini retributivi e previdenziali, dei pregressi servizi prestati ai sensi dell'articolo 103 del decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n. 382. Tale riconoscimento, per un verso è condizionato al superamento del predetto giudizio di conferma, per altro verso è subordinato alla presentazione di apposita istanza (e non integra pertanto un meccanismo di «automatico» riconoscimento dei servizi prestati), per altro verso ancora i servizi da considerare ai fini dei provvedimenti di ricostruzione della carriera disposti nel periodo 2011/2013 sono relativi a periodi di servizio antecedenti al triennio di conferma e perciò precedenti al gennaio 2011.
. L'onorevole Vassallo ha facoltà di replicare.
. Signor Presidente, signor sottosegretario sono naturalmente pienamente soddisfatto della risposta che consolida quanto il Governo - il Governo - aveva detto rispondendo alle precedenti interpellanze. Confido che naturalmente in questo caso, così come proceduralmente previsto, la risposta venga fornita sia per conto del Ministero dell'economia e delle finanze sia per conto del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Ciò per evitare anche eventuali ambiguità che in passato, nell'interpretazione di alcuni atenei, c'è stata circa un possibile dissenso tra i due Ministeri che forse è frutto di una stagione politica passata, che non è quella attuale. Quindi devo intendere che questa non sia solo una risposta puntuale, ma anche che coincida con l'intendimento sia del Ministero dell'economia e delle finanze che del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, che sono stati entrambi interpellati sulla materia.
. È così esaurito lo svolgimento delle interpellanze urgenti all'ordine del giorno.
. Comunico che il collega Tommaso Ginoble è stato colpito da un grave lutto: la perdita del padre. La Presidenza della Camera ha fatto pervenire al collega le espressioni della più sentita partecipazione al suo dolore, che desidero ora rinnovare anche a nome dell'intera Assemblea. Sospendo la seduta, che riprenderà al termine della riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo.
. Comunico che a seguito dell'odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo è stato predisposto, ai sensi dell'articolo 24, comma 2, del Regolamento, il calendario dei lavori per il mese di dicembre 2011 che, tenendo conto della preannunciata presentazione alla Camera del provvedimento del Governo in materia economica, la cui adozione è prevista per l'inizio della prossima settimana, sarà il seguente:
. Comunico l'ordine del giorno della prossima seduta.