RAFFAELLO VIGNALI, legge il processo verbale della seduta di ieri.
PRESIDENTE. Comunico che non vi sono ulteriori deputati in missione a partire dalla seduta odierna.
I deputati in missione sono complessivamente novantanove, come risulta dall'elenco depositato presso la Presidenza e che sarà pubblicato nell’ al resoconto della seduta odierna.
PRESIDENTE. Comunico che, con lettera pervenuta in data 25 marzo 2015, la deputata Paola Pinna, già iscritta al gruppo parlamentare Misto, ha dichiarato di aderire al gruppo parlamentare Scelta Civica per l'Italia.
La presidenza di tale gruppo, con lettera pervenuta in pari data, ha comunicato di aver accolto la richiesta.
PRESIDENTE. Poiché nel corso della seduta potranno aver luogo votazioni mediante procedimento elettronico, decorrono da questo momento i termini di preavviso di cinque e venti minuti previsti dall'articolo 49, comma 5, del Regolamento.
Sospendo pertanto la seduta, che riprenderà alle ore 9,30.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge n. 2893-A: Conversione in legge del decreto-legge 18 febbraio 2015, n.7, recante misure urgenti per il contrasto del terrorismo, anche di matrice internazionale, nonché proroga delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia, iniziative di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di ricostruzione e partecipazione alle iniziative delle Organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione.
Ricordo che nella seduta di ieri si è conclusa la discussione sulle linee generali e i relatori e il rappresentante del Governo hanno rinunciato ad intervenire in sede di replica.
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo unico del disegno di legge di conversione e delle proposte emendative riferite agli articoli del decreto-legge.
Avverto che le Commissioni I (Affari costituzionali) e V (Bilancio) hanno espresso i prescritti pareri che sono in distribuzione. In particolare, il parere della Commissione bilancio reca due condizioni volte a garantire il rispetto dell'articolo 81 della Costituzione, che saranno poste in votazione ai sensi dell'articolo 86, comma 4-, del Regolamento.
Avverto, inoltre, che la Presidenza non ritiene ammissibili, ai sensi dell'articolo 96-, comma 7, del Regolamento, le seguenti proposte emendative, già dichiarate inammissibili in sede referente: Molteni 1.03, 1.04, 1.05, 1.06, 1.07, 1.08, 4.02, 4.013, 4.014, 4.015, 4.016, 4.018, 4.0200 (quest'ultimo di contenuto analogo all'emendamento Molteni 4.02), 8.03, 8.04 e 8.05; Molteni 5.13, Laffranco 5.17 e Cirielli 5.0209 (quest'ultimo di contenuto identico all'emendamento Cirielli 5.18, presentato in sede referente), tutti e tre limitatamente alla parte in cui derogano, per gli anni 2015 e 2016, al blocco del in relazione al comparto dei vigili del fuoco e soccorso pubblico; Caparini 2.27; Carbone 4.03; Nesci 5.3, limitatamente alla parte in cui prevede lo scorrimento delle graduatorie prima di bandire nuovi concorsi per il Corpo nazionale dei vigili del fuoco; Molteni 4.017 e Cirielli 5.02, limitatamente alla parte in cui, in deroga al blocco del prevedono lo scorrimento delle graduatorie dei concorsi effettuati negli ultimi cinque anni per il reclutamento del personale del comparto dei vigili del fuoco e soccorso pubblico, 5.0204 (di contenuto identico all'emendamento Cirielli 5.35, presentato in sede referente), 5.0205 (di contenuto identico all'emendamento Cirielli 5.31, presentato in sede referente), 5.0208 (di contenuto identico all'emendamento Cirielli 5.28, presentato in sede referente), 5.06 e 5.05, quest'ultimo limitatamente alla parte in cui subordina l'assunzione del personale del comparto soccorso pubblico, per gli anni 2015 e 2016, alla verifica delle graduatorie dei vincitori alla data della legge di conversione del presente decreto, prevedendo altresì per la Guardia di finanza l'assunzione degli idonei di concorsi con graduatorie approvate nel 2013; Molteni 4.019 e Cirielli 5.0207 (quest'ultimo di contenuto identico all'emendamento Cirielli 5.26, presentato in sede referente) limitatamente alla parte in cui, in deroga al blocco del sono volti a mantenere aperte per cinque anni le graduatorie per concorsi interni per i ruoli di viceispettore della Polizia di Stato; Abrignani 7.10.
Avverto, altresì, che la Presidenza non ritiene ammissibili, ai sensi dell'articolo 86, comma 1, e 96-, comma 7, del Regolamento, le seguenti proposte emendative, non previamente presentate in sede referente, in quanto del tutto estranee rispetto al contenuto del provvedimento in esame: Frusone 15.200, volto ad abrogare alcune disposizioni in materia di calcolo degli stipendi del personale del regio Esercito e della regia Marina che abbiano prestato servizio durante la prima guerra mondiale; Molteni 19-.0200, volto a prevedere la sospensione delle attività di cooperazione con la Repubblica del Brasile sino al perfezionamento dell'estradizione di Cesare Battisti.
Avverto, poi, che la Presidenza non ritiene ammissibile l'articolo aggiuntivo Molteni 4.01, inizialmente dichiarato inammissibile in sede referente e successivamente riammesso, in quanto volto ad introdurre, nell'ambito del testo del decreto-legge, disposizioni volte ad incidere su principi e criteri di delega legislativa.
DONATELLA FERRANTI, Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
DONATELLA FERRANTI, Presidente, chiederei, ai sensi del Regolamento, di poter fare un rinvio del provvedimento in Commissione, limitatamente al recepimento delle condizioni poste dalla Commissione bilancio e delle proposte emendative su cui vi è il parere favorevole dei relatori.
PRESIDENTE. Sulla proposta di rinvio in Commissione del provvedimento, nei termini e nei limiti precisati dalla presidente Ferranti, concederò la parola, a norma dell'articolo 41, comma 1, del Regolamento, a un deputato contro e uno a favore, per non più di cinque minuti ciascuno.
Onorevole Ferranti, mi scusi, mi suggeriscono gli uffici che, siccome lei non ha ancora dato i pareri sugli emendamenti, bisogna che ci dica, magari più chiaramente, quali saranno gli emendamenti per i quali lei chiede il rinvio in Commissione.
DONATELLA FERRANTI, . Presidente, si tratta del subemendamento Gianluca Pini 0.4-.300.1, se riformulato, riferito all'emendamento 4-.300 delle Commissioni, a pagina 37; dell'emendamento Businarolo 7.9, a pagina 54, su cui vi è parere favorevole, se riformulato; infine delle due condizioni poste dalla Commissione bilancio.
PRESIDENTE. Chi intende intervenire contro ?
DONATELLA DURANTI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Un attimo, onorevole Duranti, su cosa ? Perché siamo in una fase in cui dobbiamo fare intervenire un oratore a favore e uno contro sulla proposta della presidente.
DONATELLA DURANTI. Mi scusi, Presidente, intervengo solo per chiederle se può intervenire sull'Aula per chiedere un po’ di silenzio e un po’ di attenzione, perché non siamo riuscite neppure a trascrivere le inammissibilità. Le chiedo proprio di chiedere silenzio all'Aula.
PRESIDENTE. Grazie, lei ha ragione, io c'ho provato e ci provo spesso, non con grande esito, per la verità, però mi associo e richiamo l'Assemblea.
GIANLUCA PINI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Onorevole, Gianluca Pini, chiede di parlare contro ?
GIANLUCA PINI. Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GIANLUCA PINI. Mi associo all'invito della collega Duranti, perché non abbiamo assolutamente capito le inammissibilità, non ci siamo riusciti. Se può cortesemente, visto anche il clima un attimo sospeso dell'esame del provvedimento, ripetere le inammissibilità, perché non siamo stati in grado di annotarle, o se può farci avere lo
PRESIDENTE. Vi farò avere lo perché è una lista lunga e, quindi, non appena pronta, gli uffici ve ne daranno una copia.
Ha chiesto di parlare contro – credo – la proposta della presidente Ferranti l'onorevole Crippa. Prego.
DAVIDE CRIPPA. Grazie, Presidente. Innanzitutto, vorremmo capire le motivazioni, perché io credo che, quando si fa una proposta, bisogna, in qualche modo, anche argomentarla nel merito.
Se è soltanto una questione strumentale per riuscire poi ad avere un testo, visti gli errori commessi dalla maggioranza e dal Governo sul testo licenziato precedentemente dalle Commissioni, almeno ci dovrebbe essere un'argomentazione che chiarisca il perché viene chiesto un rinvio in Commissione.
Presidente, però, posso avere la sua attenzione ? Io chiedo che lei si faccia da tramite per avere una motivazione, perché, di solito, quando viene chiesta una sospensione, ci vuole una motivazione e, poi, in un certo modo, anche per un rinvio in Commissione ci deve essere una causa oggettiva per cui viene chiesto.
Io sottolineo la disponibilità del MoVimento 5 Stelle anche a ritirare gli interventi sul complesso degli emendamenti e ad agire, magari «asciugando» alcuni emendamenti, limitando la discussione. Siamo qua per entrare nel merito. Se la questione è sollevata solo per poter porre, invece, la fiducia su un testo corretto, visti i numerosissimi rilievi della Commissione bilancio, ciò dovrebbe essere detto all'interno di quest'Aula parlamentare, in maniera schietta ed evitando giri di parole.
Infatti, se c’è una disponibilità di tutti i gruppi a trattare e ad entrare nel merito, la maggioranza deve assumersi la responsabilità di chiudere questo tipo di possibilità di trattativa e di mettere, quindi, poi la fiducia.
PRESIDENTE. Grazie, onorevole Crippa, io assumo il suo intervento comunque come un intervento contrario alla richiesta della presidente Ferranti, la quale non è tenuta, per così dire, a spiegare ragioni che non attengono alla competenza della Commissione.
Abbiamo ascoltato un intervento contrario. Se nessuno chiede di parlare a favore, chiedo ai colleghi di prendere posto e pongo in votazione, mediante il procedimento elettronico...
DONATELLA FERRANTI, Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Vuole ancora parlare, onorevole Ferranti ? Prego, onorevole Ferranti. Ne ha facoltà.
DONATELLA FERRANTI, Presidente, intervengo per una maggiore precisione, forse, per l'Aula e anche per consacrare definitivamente quali sono le riformulazioni, se mi consente.
All'emendamento Businarolo 7.9, a pagina 54 del fascicolo, il parere favorevole
PRESIDENTE. Onorevole Laffranco, è una precisazione sugli emendamenti per i quali la presidente Ferranti chiede il rinvio in Commissione.
MAURIZIO BIANCONI. Siamo in votazione !
PRESIDENTE. Certo che adesso votiamo. State calmi
Va bene, prendo atto che la presidente Ferranti rinuncia a dare una risposta ai colleghi che l'avevano chiesta, ma comunque questo fa ormai parte dello stile, per così dire, di quest'Aula in qualche momento
Pongo in votazione con il procedimento elettronico
Onorevole Bianconi, la richiamo all'ordine per la prima volta ! Onorevole Bianconi, non ha la parola e potrebbe, per favore, tacere per un attimo.
Onorevole Palese, onorevole Ferranti, ci sono altre questioni ? No.
Passiamo dunque ai voti.
DONATELLA FERRANTI, Presidente, mezz'ora è sufficiente, le Commissioni sono convocate nell'aula della Commissione difesa.
PRESIDENTE. Mi scusi, onorevole Ferranti, però, poiché l'Aula non può rimanere così in sospeso e gli uffici dicono che, forse, ci vuole un po’ più di mezz'ora, perché devono preparare il testo per poterlo portare in Aula, la sospensione è di un'ora.
Sospendo pertanto la seduta, che riprenderà alle ore 10,50
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la presidente della Commissione giustizia, onorevole Donatella Ferranti. Ne ha facoltà.
DONATELLA FERRANTI, . Presidente, noi adesso, nelle Commissioni riunite, abbiamo svolto il mandato che l'Aula ci aveva dato e, quindi, l'esame del provvedimento per le parti che sono state oggetto del rinvio. Ma proprio in questo contesto è emersa, all'unanimità, da parte dei gruppi e su indicazione e sollecitazione del Governo, l'esigenza di affrontare anche il tema recato dall'emendamento Sannicandro 2.201. Quindi, io chiedo all'Assemblea, con la pazienza dei colleghi, e a lei, Presidente, l'autorizzazione a procedere a un'integrazione dell'oggetto del rinvio del provvedimento nelle Commissioni nel senso appunto di ricomprendervi anche l'approvazione dell'emendamento Sannicandro 2.201.
Chiedo, pertanto, una sospensione totale sia delle attività di Commissione che degli uffici, di mezz'ora, che posso garantire – credo – consentirà, essendo un nodo importante, di recuperare sicuramente i tempi dell'Aula.
PRESIDENTE. Se non vi sono obiezioni la proposta di integrazione dell'oggetto del rinvio del provvedimento nelle Commissioni nei termini precisati dalla presidente Ferranti si intende accolta dall'Assemblea.
Sospendo la seduta che riprenderà alle 11,35.
PRESIDENTE. Riprendiamo il seguito della discussione del disegno di legge, n. 2893-A/R: Conversione in legge del decreto-legge 18 febbraio 2015, n. 7, recante misure urgenti per il contrasto del terrorismo, anche di matrice internazionale, nonché proroga delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia, iniziative di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di ricostruzione e partecipazione alle iniziative delle Organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione.
Ricordo che, prima della sospensione della seduta, l'Assemblea ha deliberato il rinvio del provvedimento nelle Commissioni nei termini precisati dalla presidente della Commissione giustizia e, quindi, limitatamente alle due condizioni poste dalla Commissione bilancio per garantire il rispetto dell'articolo 81 della Costituzione, all'emendamento 4-.300 delle Commissioni, al relativo subemendamento Gianluca Pini 0.4-.300.1, all'emendamento Businarolo 7.9. Successivamente, l'Assemblea ha accolto la proposta della stessa presidente della Commissione giustizia di integrare l'oggetto del rinvio al fine di ricomprendervi anche l'emendamento Sannicandro 2.201.
Avverto che, a seguito del rinvio deliberato dall'Assemblea, le Commissioni hanno predisposto un nuovo testo. Resta inteso che, come da prassi, si intendono ripresentati gli emendamenti già presentati in Assemblea, ove ancora riferibili al nuovo testo approvato dalle Commissioni.
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo unico del disegno di legge di conversione nel testo recante le modificazioni apportate dalle Commissioni e degli emendamenti riferiti agli articoli del decreto-legge, nel testo recante le modificazioni apportate dalle Commissioni
Ha chiesto di parlare sul complesso delle proposte emendative il deputato Cirielli, che, però, non vedo e, quindi, si intende che vi abbia rinunciato.
Nessun altro chiedendo di parlare sul complesso delle proposte emendative, invito il relatore per la maggioranza per la II Commissione (Giustizia) ad esprimere il parere delle Commissioni.
STEFANO DAMBRUOSO, . Presidente, alla luce anche di questa pausa che ci siamo presi per i lavori nelle Commissioni, le Commissioni stesse esprimono parere contrario su tutte le proposte emendative.
FILIPPO BUBBICO, . Signor Presidente, il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore per la maggioranza.
PRESIDENTE. Relatrice di minoranza per la II Commissione (Giustizia), onorevole Sarti ?
GIULIA SARTI, . Presidente, mi rimetto all'Assemblea sull'emendamento Sannicandro 1.200, mentre esprimo parere contrario sugli emendamenti Molteni 1.31, 1.30, 1.34, 1.32, 1.35 e 1.29. Mi rimetto all'Assemblea sugli emendamenti Daniele Farina 1.1, Sannicandro 1.2, Daniele Farina 1.3, 1.4 e 1.5. Esprimo parere favorevole sull'emendamento Castelli 1.203, mentre esprimo parere contrario sull'emendamento Molteni 1.6. Esprimo parere favorevole sugli identici emendamenti Sannicandro 1.13 e Ferraresi 1.14 e sull'emendamento Daniele Farina 1.15, mentre esprimo parere contrario sull'emendamento Molteni 1.11. Esprimo parere favorevole sull'emendamento Della Valle 1.204, mentre esprimo parere contrario sull'emendamento Molteni 1.33. Mi rimetto all'Assemblea sull'emendamento Daniele Farina 1.20 e sugli identici emendamenti Artini 1.22 e Daniele Farina 1.23, mentre esprimo parere favorevole sugli emendamenti Bonafede 1.205 e Daniele Farina 1.201. Mi rimetto all'Assemblea sull'emendamento Daniele Farina 1.25, mentre esprimo parere contrario sugli emendamenti Molteni 1.27, Daniele Farina 1.202 e Molteni 1.90 e 1.91. Esprimo, inoltre, parere contrario sull'articolo aggiuntivo Molteni 1.010. Sulle proposte emendative Molteni 1.03 e 1.04...
PRESIDENTE. Le successive proposte emendative sono inammissibili. Passiamo, dunque, al parere sull'articolo aggiuntivo Artini 1.09, a pagina 15.
GIULIA SARTI, . Mi rimetto all'Assemblea sull'articolo aggiuntivo Artini 1.09, mentre esprimo parere favorevole sugli emendamenti Daniele Farina 2.1, Coppola 2.204 e Agostinelli 2.2. Esprimo parere contrario sull'emendamento Coppola 2.203, mentre mi rimetto all'Assemblea sull'emendamento Daniele Farina 2.3.
Sull'emendamento Colletti 2.4 esprimo parere favorevole, mentre sull'emendamento Daniele Farina 2.5 mi rimetto all'Assemblea. Sull'emendamento Sannicandro 2.200 esprimo parere contrario.
PRESIDENTE. Ricordo che l'emendamento Sannicandro 2.201 è quello incluso nel testo nuovo delle Commissioni. Ricordo altresì che gli emendamenti Quintarelli 2.207 e 2.206 non sono più presenti. Emendamento Rabino 2.6, a pagina 20 ?
GIULIA SARTI, . Sull'emendamento Rabino 2.6 esprimo parere favorevole, mentre sull'emendamento Parisi 2.12 esprimo parere contrario.
Sugli emendamenti Daniele Farina 2.13 e D'Incà 2.208 esprimo parere favorevole, mentre sull'emendamento Parisi 2.21 esprimo parere contrario.
PRESIDENTE. Ricordo che l'emendamento Caparini 2.27 è inammissibile.
GIULIA SARTI, Sull'articolo aggiuntivo Artini 2.0200 esprimo parere favorevole, così come sui successivi emendamenti Dieni 3.1, D'Uva 3.2 e Sannicandro 3.3, mentre sugli emendamenti Molteni 3.201, Piras 3.200 e Molteni 3.202 mi rimetto all'Assemblea.
Sull'emendamento Daniele Farina 3-.200 esprimo parere contrario, mentre sull'emendamento Daniele Farina 4.1 mi rimetto all'Assemblea.
Sugli emendamenti Daniele Farina 4.3 e 4.200, Fantinati 4.5 e Fraccaro 4.101 esprimo parere favorevole.
PRESIDENTE. Ricordo che gli articoli aggiuntivi Molteni 4.01 e 4.02 sono inammissibili. Arriviamo a pagina 34 del fascicolo. Articolo aggiuntivo Molteni 4.017 ?
GIULIA SARTI, . Sull'articolo aggiuntivo Molteni 4.017 esprimo parere favorevole.
PRESIDENTE. Ricordo che l'articolo aggiuntivo Molteni 4.018 è inammissibile. Siamo all'articolo aggiuntivo Molteni 4.019.
GIULIA SARTI, Sull'articolo aggiuntivo Molteni 4.019 esprimo parere favorevole.
PRESIDENTE. Ricordo che l'articolo aggiuntivo Molteni 4.0200 è inammissibile. Articolo aggiuntivo Molteni 4.0201 ?
GIULIA SARTI, Sull'articolo aggiuntivo Molteni 4.0201 esprimo parere contrario, così come sull'emendamento Piras 4-.200.
PRESIDENTE. Poi, c’è il subemendamento Gianluca Pini 0.4-.300.1: è stato incluso ? Quindi, questa parte è inclusa nel testo delle Commissioni. Emendamento Duranti 5.1 ?
GIULIA SARTI, Sull'emendamento Duranti 5.1 mi rimetto all'Assemblea, mentre sui successivi emendamenti Nesci 5.3 e Basilio 5.5 esprimo parere favorevole.
PRESIDENTE. Onorevole Sarti, ora c’è l'emendamento 5.500 delle Commissioni, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-, del Regolamento.
GIULIA SARTI, Parere favorevole.
PRESIDENTE. Anche questo è incluso nel testo, ovviamente. Emendamento Faenzi 5.200 ?
GIULIA SARTI, Parere favorevole.
PRESIDENTE. I successivi sono preclusi, non sono più riferibili, perché c’è l'emendamento assunto dalle Commissioni. Emendamento Duranti 5.206, a pagina 40 ?
GIULIA SARTI, Sull'emendamento Duranti 5.206 mi rimetto all'Assemblea, mentre sugli emendamenti Molteni 5.203 e 5.205 esprimo parere contrario. Sull'emendamento Molteni 5.204 mi rimetto all'Assemblea.
PRESIDENTE. La condizione è inclusa. Emendamento Molteni 5.13 ?
GIULIA SARTI, Sull'emendamento Molteni 5.13 esprimo parere favorevole.
Sugli emendamenti Laffranco 5.17, Molteni 5.210 e Artini 5.207 esprimo parere favorevole, così come sugli articoli aggiuntivi Cirielli 5.01 e 5.02, Molteni 5.0210, Cirielli 5.03 e 5.04.
PRESIDENTE. Ricordo che gli articoli aggiuntivi Cirielli 5.0204 e 5.0205 sono inammissibili.
Andiamo all'articolo aggiuntivo Cirielli 5.0207, a pagina 46.
GIULIA SARTI, Parere favorevole.
PRESIDENTE. Ricordo che l'articolo aggiuntivo Cirielli 5.0208 è inammissibile. Andiamo all'articolo aggiuntivo Cirielli 5.0209, a pagina 47.
GIULIA SARTI, Il parere è favorevole sull'articolo aggiuntivo Cirielli 5.0209, così come sul successivo articolo aggiuntivo Cirielli 5.05.
PRESIDENTE. Ricordo che il successivo articolo aggiuntivo Cirielli 5.06 è inammissibile. Passiamo all'articolo aggiuntivo Ciprini 5.08.
GIULIA SARTI, Sull'articolo aggiuntivo Ciprini 5.08 esprimo parere favorevole, così come sui successivi articoli aggiuntivi Molteni 5.09, Cirielli 5.010, Faenzi 5.0200 e Molteni 5.0201. Esprimo altresì parere favorevole sugli emendamenti Tofalo 6.3, Artini 6.4, Sarti 6.5 e 6.6, mentre sull'emendamento Vito 6.8 esprimo parere contrario.
Sugli identici emendamenti Daniele Farina 7.1 e Luigi Gallo 7.2 e sull'emendamento Gallinella 7.3 il parere è favorevole. Mi rimetto all'Assemblea sugli emendamenti Sannicandro 7.4 e Daniele Farina 7.5, mentre il parere è favorevole sull'emendamento Daniele Farina 7.6. Esprimo parere favorevole sull'emendamento Businarolo 7.9, che è stato riformulato.
PRESIDENTE. L'emendamento Abrignani 7.10 è inammissibile. Passiamo all'articolo aggiuntivo Daniele Farina 7.01.
GIULIA SARTI, . Sull'articolo aggiuntivo Daniele Farina 7.01 il parere è favorevole, così anche sull'emendamento Silvia Giordano 8.1, mentre il parere è contrario sull'articolo aggiuntivo Molteni 8.02.
PRESIDENTE. I successivi sono inammissibili fino all'emendamento Rabino 9.200.
GIULIA SARTI, Sull'emendamento Rabino 9.200 il parere è contrario, mentre è favorevole sull'emendamento L'Abbate 10.1, sull'articolo aggiuntivo Rabino 10.0200 e sugli emendamenti Corda 11.1, Zolezzi 11.4, Mantero 11.2, Micillo 11.3, Daga 11.5, Molteni 11.6, Dadone 11.7 e Piras 11.8. Il parere è contrario sull'emendamento Gianluca Pini 11.9, mentre è favorevole sugli emendamenti Crippa 11.11, Duranti 11.12 e Molteni 11.13. Mi rimetto all'Assemblea sugli articoli aggiuntivi Duranti 11.012, 11.01 e 11.03. Esprimo parere favorevole sugli emendamenti Cozzolino 12.1, Piras 12.2, Molteni 12.3 e 12.4, Gagnarli 12.5, Colonnese 12.6, De Rosa 12.7, Da Villa 12.8, sugli identici emendamenti Cecconi 12.9 e Molteni 12.10, sugli emendamenti Carinelli 12.11, Cariello 12.12, Cancelleri 12.13 e Busto 12.14. Esprimo parere contrario sugli emendamenti Molteni 12.15, Gianluca Pini 12.16, Molteni 12.17, 12.18 e 12.19. Il parere è favorevole sugli emendamenti Duranti 12.20, Piras 12.21, Brugnerotto 12.23, Lorefice 12.24, sugli identici emendamenti Pesco 13.5 e Molteni 13.7, nonché sugli emendamenti Parentela 13.10, Molteni 13.13, Nicola Bianchi 13.14, Baroni 13.15, Duranti 13.200, Nuti 13.19, Gianluca Pini 13.20 e 13.22. Il parere è contrario sull'emendamento Duranti 13.201, mentre è favorevole sugli emendamenti Battelli 14.1, Alberti 14.2, Paolo Bernini 14.3, Caso 14.4, Rizzo 14.5 e Massimiliano Bernini 14.6. Esprimo parere contrario sull'emendamento Molteni 14.200 e favorevole sugli emendamenti Duranti 15.4 e 15.5.
PRESIDENTE. L'emendamento Frusone 15.200 è inammissibile.
GIULIA SARTI, Mi rimetto all'Assemblea sull'emendamento Duranti 15.201 ed esprimo parere favorevole sugli emendamenti Duranti 17.1, Molteni 17.2, Di Benedetto 17.3 e Grande 17.4. Esprimo parere contrario sull'emendamento Molteni 17.200 e favorevole sugli emendamenti Spadoni 17.6, Benedetti 17.50, Brescia 18.2, Piras 18.3 e 18.4, Palazzotto 18.200, Di Battista 18.6, Scagliusi 18.7, Molteni 18.201, Del Grosso 18.8, Molteni 18.9, Manlio Di Stefano 18.10 e sull'articolo aggiuntivo Sibilia 18.01. Mi rimetto all'Assemblea sugli identici emendamenti Ferrara 19.200 e Pagano 19-.201, mentre esprimo parere contrario sugli emendamenti Molteni 19-.202 e 19-.203.
PRESIDENTE. L'emendamento Molteni 19-.0200 è inammissibile.
Passiamo alla relatrice di minoranza per la IV Commissione (Difesa), Duranti.
DONATELLA DURANTI, Grazie, signora Presidente.
Esprimo parere favorevole sull'emendamento Sannicandro 1.200, parere contrario sugli emendamenti Molteni 1.31, 1.30, 1.34, 1.32, 1.35 e 1.29. Il parere è favorevole sull'emendamento Daniele Farina 1.1.
Sugli emendamenti Sannicandro 1.2, Daniele Farina 1.3, 1.4, 1.5 e Castelli 1.203 il parere è favorevole.
Sull'emendamento Molteni 1.6 il parere è contrario.
Sugli identici emendamenti Sannicandro 1.13 e Ferraresi 1.14 e sull'emendamento Daniele Farina 1.15 il parere è favorevole.
Sull'emendamento Molteni 1.11 il parere è contrario.
Sull'emendamento Della Valle 1.204 il parere è favorevole, mentre sull'emendamento Molteni 1.33 il parere è contrario.
Emendamento Daniele Farina 1.20, identici emendamenti Artini 1.22 e Daniele Farina 1.23, nonché sugli emendamenti Bonafede 1.205, Daniele Farina 1.201 e 1.25 il parere è favorevole.
Sull'emendamento Molteni 1.27 il parere è contrario, mentre sull'emendamento Daniele Farina 1.202 il parere è favorevole.
Sulle proposte emendative Molteni 1.90, 1.91, 1.010 il parere è contrario.
Sull'articolo aggiuntivo Artini 1.09 il parere è contrario.
Sugli emendamenti Daniele Farina 2.1, Coppola 2.204 e Agostinelli 2.2 il parere è favorevole.
Sull'emendamento Coppola 2.203 il parere è contrario.
Sugli emendamenti Daniele Farina 2.3, Colletti 2.4, Daniele Farina 2.5 e Sannicandro 2.200 il parere è favorevole.
Riguardo l'emendamento Sannicandro 2.201...
PRESIDENTE. Questo è incluso nella riformulazione delle Commissioni. Dobbiamo andare a pagina 20 del fascicolo, all'emendamento Rabino 2.6.
DONATELLA DURANTI, . Sull'emendamento Rabino 2.6 il parere è contrario.
Sugli emendamenti Parisi 2.12, Daniele Farina 2.13, D'Incà 2.208 e Parisi 2.21 il parere è favorevole.
PRESIDENTE. L'emendamento Caparini 2.27 è inammissibile.
DONATELLA DURANTI, . Sull'articolo aggiuntivo Artini 2.0200 il parere è favorevole.
Sugli emendamenti Dieni 3.1, D'Uva 3.2, Sannicandro 3.3, Molteni 3.201, Piras 3.200, Molteni 3.202 e Daniele Farina 3-.200 il parere è favorevole.
Sugli emendamenti Daniele Farina 4.1, 4.3 e 4.200 e Fantinati 4.5 il parere è favorevole.
Sull'emendamento Fraccaro 4.101 il parere è contrario.
PRESIDENTE. L'articolo aggiuntivo Molteni 4.01 è inammissibile. Sono inammissibili parecchi di queste proposte emendative, quindi, arriviamo a pagina 34, all'articolo aggiuntivo Molteni 4.017.
DONATELLA DURANTI, L'articolo aggiuntivo Molteni 4.017 non è inammissibile ?
PRESIDENTE. Questo è ammissibile. Diciamo che una parte è stata stralciata, una parte è stata dichiarata inammissibile, ma c’è una parte...
DONATELLA DURANTI, Quella dei 5 anni è stata dichiarata inammissibile ?
PRESIDENTE. È stata dichiarata inammissibile la parte relativa al comparto dei Vigili del fuoco.
DONATELLA DURANTI, . Va bene sull'articolo aggiuntivo Molteni 4.017 mi rimetto all'Assemblea.
PRESIDENTE. Il successivo è inammissibile, mentre l'articolo aggiuntivo Molteni 4.019 anche questo è parzialmente ammissibile.
DONATELLA DURANTI, Sull'articolo aggiuntivo Molteni 4.019 mi rimetto all'Assemblea.
PRESIDENTE. L'articolo aggiuntivo successivo è inammissibile, così come quello successivo ancora. Dobbiamo passare all'articolo aggiuntivo Molteni 4.0201 a pagina 36.
DONATELLA DURANTI, Sull'articolo aggiuntivo Molteni 4.0201 il parere è contrario, mentre sull'emendamento Piras 4-.200 il parere è favorevole.
PRESIDENTE. Poi sono inclusi nella riformulazione delle Commissioni gli emendamenti 4-.300 e il subemendamento Pini 0.4-.300.1.
Dobbiamo passare all'emendamento Duranti 5.1.
DONATELLA DURANTI, Sugli emendamenti Duranti 5.1 e Nesci 5.3 il parere è favorevole.
Sugli emendamenti Basilio 5.5 e Faenzi 5.200 il parere è contrario.
Sull'emendamento Lombardi 5.201 mi rimetto all'Assemblea.
PRESIDENTE. No, gli emendamenti Lombardi 5.201 e Molteni 5.202 sono preclusi perché è stato assorbito quello delle Commissioni.
Dobbiamo passare all'emendamento Duranti 5.206.
DONATELLA DURANTI, Sull'emendamento Duranti 5.206 il parere è favorevole.
Sugli emendamenti Molteni 5.203, 5.205 e 5.204 il parere è contrario.
PRESIDENTE. Ora passiamo all'emendamento Molteni 5.13. Questo è parzialmente ammissibile credo.
DONATELLA DURANTI, Su questo mi rimetto all'Assemblea.
PRESIDENTE. Emendamento Laffranco 5.17. Parzialmente ammissibile.
DONATELLA DURANTI, Mi rimetto all'Assemblea.
Sulle proposte emendative Molteni 5.210, Artini 5.207 e Cirielli 5.01 il parere è favorevole.
Sulle proposte emendative Cirielli 5.02, Molteni 5.0210 e Cirielli 5.03 il parere è contrario.
Sull'articolo aggiuntivo Cirielli 5.04 il parere è favorevole.
PRESIDENTE. I successivi sono inammissibili. Andiamo a pagina 46 all'articolo aggiuntivo Cirielli 5.0207.
DONATELLA DURANTI, . Sull'articolo aggiuntivo Cirielli 5.0207 che è parzialmente ammissibile mi rimetto all'Assemblea.
PRESIDENTE. Quello successivo è inammissibile.
Andiamo a pagina 47 del fascicolo, qual è il parere sugli articoli aggiuntivi Cirielli 5.0209 e Cirielli 5.05, entrambi dichiarati parzialmente ammissibili ?
DONATELLA DURANTI, . Presidente, mi rimetto all'Assemblea. Esprimo parere favorevole sugli articoli aggiuntivi Ciprini 5.08, Molteni 5.09, Cirielli 5.010. Esprimo invece parere contrario sugli articoli aggiuntivi Faenzi 5.0200 e Molteni 5.0201.
Passando all'articolo 6 esprimo parere favorevole sugli emendamenti Tofalo 6.3 e Artini 6.4, mentre il parere è contrario per gli emendamenti Sarti 6.5 e 6.6, nonché Vito 6.8.
All'articolo 7 esprimo favorevole sugli identici emendamenti Daniele 7.1 e Luigi Gallo 7.2; parere favorevole anche sugli emendamenti Gallinella 7.3, Sannicandro 7.4, Daniele Farina 7.5 e 7.6 e sull'articolo aggiuntivo Daniele Farina 7.01.
Per quanto riguarda l'articolo 8 esprimo parere favorevole sull'emendamento Silvia Giordano 8.1, mentre il parere è contrario sull'articolo aggiuntivo Molteni 8.02.
All'articolo 9 il parere è favorevole sull'emendamento Rabino 9.200.
Sull'articolo 10 il parere è favorevole sulle proposte emendative L'Abbate 10.1 e Rabino 10.0200.
Passando all'articolo 11 per quanto riguarda l'emendamento Corda 11.1 mi rimetto all'Assemblea, mentre il parere è favorevole sull'emendamento Zolezzi 11.4. Il parere è invece contrario per l'emendamento Mantero 11.2.
Il parere è favorevole per gli emendamenti Micillo 11.3 e Daga 11.5, mentre è contrario per l'emendamento Molteni 11.6. Il parere è favorevole sugli emendamenti Dadone 11.7 e Piras 11.8, mentre è contrario sull'emendamento Gianluca Pini 11.9. Infine, parere favorevole sulle proposte emendative: Crippa 11.11, Duranti 11.12, Molteni 11.13, Duranti 11.012, Duranti 11.01 e Duranti 11.03.
All'articolo 12 il parere è favorevole sugli emendamenti: Cozzolino 12.1, Piras 12.2, Molteni 12.3, Molteni 12.4, Gagnarli 12.5, Colonnese 12.6, De Rosa 12.7, Da Villa 12.8. Il parere è favorevole anche sugli identici emendamenti Cecconi 12.9 e Molteni 12.10, nonché sugli emendamenti Carinelli 12.11, Cariello 12.12, Cancelleri 12.13 e Busto 12.14, mentre è contrario sugli emendamenti Molteni 12.15, Gianluca Pini 12.16, Molteni 12.17, 12.18 e 12.19. Infine, il parere è favorevole sugli emendamenti Duranti 12.20, Piras 12.21, Brugnerotto 12.23 e Lorefice 12.24.
All'articolo 13 esprimo parere favorevole per gli identici emendamenti Pesco 13.5 e Molteni 13.7, nonché per gli emendamenti Parentela 13.10 e Molteni 13.13, mentre il parere è contrario per l'emendamento Nicola Bianchi 13.14.
Parere favorevole per gli emendamenti Baroni 13.15 e Duranti 13.200; parere contrario invece per gli emendamenti Nuti 13.19, Gianluca Pini 13.20 e Gianluca Pini 13.22. Infine parere favorevole per l'emendamento Duranti 13.201.
Per quanto riguarda l'articolo 14 esprimo parere contrario per l'emendamento Battelli 14.1 e mi rimetto all'Assemblea sull'emendamento Alberti 14.2. Esprimo invece parere favorevole per gli emendamenti Paolo Bernini 14.3, Caso 14.4, Rizzo 14.5, Massimiliano Bernini 14.6 e Molteni 14.200.
All'articolo 15 il parere sugli emendamenti Duranti 15.4, Duranti 15.5 e Duranti 15.201 è favorevole.
Passando all'articolo 17 esprimo parere favorevole sull'emendamento Duranti 17.1, contrario sull'emendamento Molteni 17.2. Esprimo parere favorevole sugli emendamenti Di Benedetto 17.3 e Grande 17.4, mentre il parere è contrario per l'emendamento Molteni 17.200. Parere favorevole infine per gli emendamenti Spadoni 17.6 e Benedetti 17.50.
All'articolo 18, esprimo parere favorevole sugli emendamenti Brescia 18.2, Piras 18.3 e 18.4, Palazzotto 18.200, Di Battista 18.6 e Scagliusi 18.7, mentre mi rimetto all'Aula sugli emendamenti Molteni 18.201 e Del Grosso 18.8.
Esprimo parere contrario sull'emendamento Molteni 18.9, mentre esprimo parere favorevole sulle proposte emendative Manlio Di Stefano 18.10, Sibilia 18.01 e sugli identici emendamenti Ferrara 19-.200 e Pagano 19-.201. Esprimo, infine, parere contrario sugli emendamenti Molteni 19-.202 e 19-.203.
PRESIDENTE. Passiamo al relatore di minoranza per il gruppo Lega Nord e Autonomie, onorevole Gianluca Pini.
GIANLUCA PINI, Grazie Presidente, le comunicherò anche, per economia dei lavori, quali emendamenti il gruppo intende ritirare, per velocizzare l'esame dell'Aula.
Esprimo parere contrario sull'emendamento Sannicandro 1.200, mentre esprimo parere favorevole sull'emendamento Molteni 1.31.
Gli emendamenti Molteni 1.30, 1.31, 1.32, 1.35 e 1.29 vengono ritirati.
Esprimo parere contrario sugli emendamenti Daniele Farina 1.1, Sannicandro 1.2, Daniele Farina 1.3, 1.4 e 1.5 e Castelli 1.203. L'emendamento Molteni 1.6 viene ritirato.
Esprimo parere contrario sugli identici emendamenti Sannicandro 1.13 e Ferraresi 1.14 e sull'emendamento Daniele Farina 1.15.
L'emendamento Molteni 1.11 viene ritirato. Esprimo parere contrario sull'emendamento Della Valle 1.204. L'emendamento Molteni 1.33 viene ritirato.
Esprimo parere contrario sugli emendamenti Daniele Farina 1.20, sugli identici emendamenti Artini 1.22 e Daniele Farina 1.23 e sugli emendamenti Bonafede 1.205 e Daniele Farina 1.201 e 1.25.
L'emendamento Molteni 1.27 viene ritirato. Esprimo parere contrario sull'emendamento Daniele Farina 1.202. L'emendamento Molteni 1.90 viene ritirato, perché simile all'emendamento Molteni 1.91, che manteniamo e sul quale esprimo parere favorevole.
L'articolo aggiuntivo Molteni 1.010 viene ritirato. Esprimo parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Artini 1.09, mentre esprimo parere contrario sugli emendamenti Daniele Farina 2.1, Coppola 2.204, Agostinelli 2.2, Coppola 2.203, Daniele Farina 2.3, Colletti 2.4, Daniele Farina 2.5, Sannicandro 2.200, Rabino 2.6, Parisi 2.12, Daniele Farina 2.13 e D'Incà 2.208.
Esprimo parere favorevole sull'emendamento Parisi 2.21, sull'articolo aggiuntivo Artini 2.0200 e sugli emendamenti Dieni 3.1 e D'Uva 3.2, mentre esprimo parere contrario sull'emendamento Sannicandro 3.3.
Esprimo parere favorevole sull'emendamento Molteni 3.201, mentre esprimo parere contrario sull'emendamento Piras 3.200.
Esprimo parere favorevole sull'emendamento Molteni 3.202, mentre esprimo parere contrario sugli emendamenti Daniele Farina 3.200, 4.1, 4.3 e 4.200 e Fantinati 4.5. Esprimo parere favorevole sull'emendamento Fraccaro 4.101.
Esprimo parere favorevole sugli articoli aggiuntivi Molteni 4.017 e 4.019 per la parte ammissibile. Esprimo parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Molteni 4.0201, mentre esprimo parere contrario sugli emendamenti Piras 4.200 e Duranti 5.1.
Esprimo parere favorevole sull'emendamento Nesci 5.3 per la parte ammissibile, mentre mi rimetto all'Aula sull'emendamento Basilio 5.5. Esprimo parere favorevole sull'emendamento Faenzi 5.200, mentre esprimo parere contrario sull'emendamento Duranti 5.206. Esprimo parere favorevole sugli emendamenti Molteni 5.203, 5.205, 5.204 e 5.13, Laffranco 5.17 e Molteni 5.210, mentre esprimo parere contrario sull'emendamento Artini 5.207. Esprimo parere favorevole sugli articoli aggiuntivi Cirielli 5.01 e 5.02, Molteni 5.0210, Cirielli 5.03, 5.04. Esprimo...
PRESIDENTE. I successivi sono inammissibili, andiamo a pagina 46.
GIANLUCA PINI, . Esprimo parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Cirielli 5.0207. Ricordo che l'articolo aggiuntivo Cirielli 5.0208 è totalmente inammissibile.
PRESIDENTE. Invece l'articolo aggiuntivo Cirielli 5.0209 è parzialmente ammissibile.
GIANLUCA PINI, . Sì, esprimo parere favorevole sugli articoli aggiuntivi Cirielli 5.0209 e 5.05.
PRESIDENTE. L'articolo aggiuntivo Cirielli 5.06 è inammissibile.
GIANLUCA PINI, . Il parere è favorevole sugli articoli aggiuntivi Ciprini 5.08, Molteni 5.09, Cirielli 5.010, Faenzi 5.0200, Molteni 5.0201. Esprimo parere contrario sull'emendamento Tofalo 6.3, mentre è favorevole sugli emendamenti Artini 6.4, Sarti 6.5 e 6.6. Mi rimetto all'Assemblea sull'emendamento Vito 6.8. Esprimo parere contrario sugli identici emendamenti Daniele Farina 7.1 e Luigi Gallo 7.2, nonché sugli emendamenti Gallinella 7.3, Sannicandro 7.4, Daniele Farina 7.5 e 7.6. Esprimo parere favorevole sull'emendamento Businarolo 7.9...
PRESIDENTE. L'emendamento Businarolo 7.9 è incluso nella modifica delle Commissioni.
L'emendamento Abrignani 7.10 è inammissibile. Qual è il parere sull'articolo aggiuntivo Daniele Farina 7.01 ?
GIANLUCA PINI, . Parere contrario come sull'emendamento Silvia Giordano 8.1.
Esprimo parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Molteni 8.02...
PRESIDENTE. Questo articolo aggiuntivo è inammissibile come i seguenti.
GIANLUCA PINI, . Andiamo all'emendamento Rabino 9.200, sul quale esprimo contrario.
Il parere è favorevole sull'emendamento L'Abbate 10.1 e sull'articolo aggiuntivo Rabino 10.0200, mentre è contrario sull'emendamento Corda 11.1.
Esprimo parere favorevole sugli emendamenti Zolezzi 11.4, Mantero 11.2, Micillo 11.3 e Daga 11.5.
L'emendamento Molteni 11.6 è stato ritirato. Esprimo parere favorevole sull'emendamento Dadone 11.7, mentre esprimo parere contrario sull'emendamento Piras 11.8. Il parere è favorevole sugli emendamenti Gianluca Pini 11.9, Crippa 11.11, Duranti 11.12 e Molteni 11.13.
Esprimo parere contrario sugli articoli aggiuntivi Duranti 11.012, 11.01 e 11.03. Il parere è favorevole sugli emendamenti Cozzolino 12.1 e Piras 12.2. Gli emendamenti Molteni 12.3 e 12.4 sono stati ritirati. Esprimo parere favorevole sugli emendamenti Gagnarli 12.5 e Colonnese 12.6, mentre esprimo parere contrario sull'emendamento De Rosa 12.7.
Il parere è favorevole sull'emendamento Da Villa 12.8, sugli identici emendamenti Cecconi 12.9 e Molteni 12.10, nonché sugli emendamenti Carinelli 12.11, Cariello 12.12, Cancelleri 12.13, Busto, 12.14, Molteni 12.15, Gianluca Pini 12.16 e Molteni 12.17.
Gli emendamenti Molteni 12.18 e 12.19 sono stati ritirati. Il parere è contrario sull'emendamento Duranti 12.20, mentre è favorevole sugli emendamenti Piras 12.21, Brugnerotto 12.23, Lorefice 12.24, nonché sugli identici emendamenti Pesco 13.5 e Molteni 13.7 e sull'emendamento Parentela 13.10.
L'emendamento Molteni 13.13 è stato ritirato. Sull'emendamento Nicola Bianchi 13.14 mi rimetto all'Assemblea. Il parere è favorevole sull'emendamento Baroni 13.15, mentre è contrario sull'emendamento Duranti 13.200. Mi rimetto all'Assemblea sull'emendamento Nuti 13.19. Gli emendamenti Gianluca Pini 13.20 e 13.22 sono stati ritirati.
Esprimo parere contrario sull'emendamento Duranti 13.201 e favorevole sull'emendamento Battelli 14.1. Mi rimetto all'Assemblea sull'emendamento Alberti 14.2. Il parere è favorevole sugli emendamenti Paolo Bernini 14.3, Caso 14.4, Rizzo 14.5 e Massimiliano Bernini 14.6. L'emendamento Molteni 14.200 è stato ritirato.
Esprimo parere contrario sugli emendamenti Duranti 15.4 e 15.5. L'emendamento Frusone 15.200 è inammissibile. Esprimo parere contrario sugli emendamenti Duranti 15.201 e 17.1.
Esprimo parere favorevole sugli emendamenti Molteni 17.2, Di Benedetto 17.3, mentre esprimo parere contrario sull'emendamento Grande 17.4. L'emendamento Molteni 17.200 è stato ritirato. Esprimo parere contrario sugli emendamenti Spadoni 17.6 e Benedetti 17.50. Il parere è favorevole sull'emendamento Brescia 18.2, mentre è contrario sugli emendamenti Piras 18.3, 18.4, Palazzotto 18.200, Di Battista 18.6 e Scagliusi 18.7. L'emendamento Molteni 18.201 è stato ritirato. Il parere è contrario sull'emendamento Del Grosso 18.8, mentre è favorevole sulle proposte emendative Molteni 18.9, Manlio Di Stefano 18.10 e Sibilia 18.01.
Il parere è altresì favorevole sugli identici emendamenti Ferrara 19-.200 e Pagano 19-.201 e sugli emendamenti Molteni 19-.202 e 19-.203.
PRESIDENTE. Invito adesso il relatore di minoranza, Artini, ad esprimere i pareri.
MASSIMO ARTINI, . Presidente, esprimo parere favorevole sull'emendamento Sannicandro 1.200, mentre mi rimetto all'Aula sull'emendamento Molteni 1.31.
PRESIDENTE. Non ci sono più gli emendamenti...
MASSIMO ARTINI, . Altresì, mi rimetto all'Aula sull'emendamento Molteni 1.35.
PRESIDENTE. Mi scusi. L'emendamento Molteni 1.35 è stato appena ritirato dai presentatori, così come l'emendamento Molteni 1.29. Quindi siamo all'emendamento Daniele Farina 1.1.
MASSIMO ARTINI, . Esprimo parere favorevole sugli emendamenti Daniele Farina 1.1, Sannicandro 1.2, Daniele Farina 1.3, 1.4 e 1.5. Esprimo parere contrario sull'emendamento Castelli 1.203...
PRESIDENTE. L'emendamento Castelli 1.203 è appena stato ritirato dalla presentatrice. Anche l'emendamento Molteni 1.6 è ritirato.
MASSIMO ARTINI, . Esprimo parere favorevole sugli identici emendamenti Sannicandro 1.13 e Ferraresi 1.14 e sull'emendamento Daniele Farina 1.15. L'emendamento Molteni 1.11 è ritirato. L'emendamento Della Valle 1.204 ?
PRESIDENTE. L'emendamento Della Valle 1.204 è stato ritirato. Passiamo all'emendamento Daniele Farina 1.20.
MASSIMO ARTINI, . Esprimo parere favorevole sull'emendamento Daniele Farina 1.20, sugli identici emendamenti Artini 1.22 e Daniele Farina 1.23 nonché sugli emendamenti Bonafede 1.205 e Daniele Farina 1.201 e 1.25. Esprimo parere contrario sull'emendamento Daniele Farina 1.202...
PRESIDENTE. L'emendamento Molteni 1.27 è ritirato.
MASSIMO ARTINI, . Presidente, non ho espresso il parere su questo emendamento. L'emendamento Molteni 1.90 è ritirato. Mi rimetto all'Aula sull'emendamento Molteni 1.91.
PRESIDENTE. Mi scusi, non sono riuscita a segnare il parere. Il suo parere sull'emendamento Daniele Farina 1.202 è favorevole, vero ?
MASSIMO ARTINI, . No, Presidente, il parere sull'emendamento Daniele Farina 1.202 è contrario.
Mi rimetto all'Aula sull'emendamento Molteni 1.91. L'articolo aggiuntivo Molteni 1.010 è ritirato, mentre l'articolo aggiuntivo Molteni 1.03 è inammissibile...
PRESIDENTE. Tutte le proposte emendative successive sono inammissibili, fino a pagina 15 del fascicolo.
MASSIMO ARTINI, . Esprimo parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Artini 1.09 nonché sugli emendamenti Daniele Farina 2.1, Coppola 2.204, Agostinelli 2.2, Coppola 2.203, Daniele Farina 2.3. Colletti 2.4 e Daniele Farina 2.5.
Esprimo parere contrario sull'emendamento Sannicandro 2.200, ma in realtà è integrato nel testo. Gli emendamenti Quintarelli 2.207 e 2.206 non ci sono più...
PRESIDENTE. Siamo a pagina 20 del fascicolo, emendamento Rabino 2.6.
MASSIMO ARTINI, . Esprimo parere favorevole sull'emendamento Rabino 2.6, mentre mi rimetto all'Aula sull'emendamento Parisi 2.12. Il parere è favorevole sugli emendamenti Daniele Farina 2.13 e D'Incà 2.208, mentre è contrario sull'emendamento Parisi 2.21.
PRESIDENTE. L'emendamento Caparini 2.27 è inammissibile.
MASSIMO ARTINI, . Esprimo parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Artini 2.0200.
Passo ai pareri sugli emendamenti riferiti all'articolo 3 del decreto-legge. Esprimo parere favorevole sugli emendamenti Dieni 3.1, D'Uva 3.2 e Sannicandro 3.3. Esprimo parere contrario sugli emendamenti Molteni 3.201, Piras 3.200 e Molteni 3.202. Mi rimetto all'Aula sull'emendamento Daniele Farina 3-.200.
Passo ora ai pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 4 del decreto-legge. Mi rimetto all'Aula sugli emendamenti Daniele Farina 4.1, 4.3 e 4.200 e Fantinati 4.5. Esprimo parere favorevole sull'emendamento Fraccaro 4.101.
PRESIDENTE. Ci sono poi tutte proposte emendative inammissibili fino a pagina 34 del fascicolo.
MASSIMO ARTINI, . Mi rimetto all'Aula sull'articolo aggiuntivo Molteni 4.017, per la parte non inammissibile. Mi rimetto all'Aula sugli articoli aggiuntivi Molteni 4.019 e Molteni 4.201. Esprimo parere favorevole sull'emendamento Piras 4-.200.
PRESIDENTE. Sull'emendamento 4-. 300 delle Commissioni c’è un assorbimento nel nuovo testo.
Passiamo all'emendamento Duranti 5.1.
MASSIMO ARTINI, . Mi rimetto all'Aula sull'emendamento Duranti 5.1. Esprimo parere favorevole sull'emendamento Nesci 5.3, per la parte non inammissibile, e sull'emendamento Basilio 5.5.
Esprimo parere contrario sull'emendamento Faenzi 5.200. Gli emendamenti Lombardi 5.201 e Molteni 5.202 non ci sono più.
MASSIMO ARTINI, . Esprimo parere favorevole sull'emendamento Duranti 5.206, mentre il parere è contrario sugli emendamenti Molteni 5.203, 5.205 e 5.204.
Esprimo parere favorevole sugli emendamenti Molteni 5.13, Laffranco 5.17, Molteni 5.210 e Artini 5.207. Mi rimetto all'Aula sull'articolo aggiuntivo Cirielli 5.01, mentre esprimo parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Cirielli 5.02.
Mi rimetto all'Aula sugli articoli aggiuntivi Molteni 5.0210, Cirielli 5.03 e 5.04.
PRESIDENTE. Le due successive proposte emendative sono inammissibili. Andiamo a pagina 46 del fascicolo, all'articolo aggiuntivo Cirielli 5.0207, parzialmente ammissibile.
MASSIMO ARTINI, . Il mio parere è favorevole.
PRESIDENTE. L'articolo aggiuntivo Cirielli 5.0208 è inammissibile.
MASSIMO ARTINI, . Esprimo parere favorevole sugli articoli aggiuntivi Cirielli 5.0209 e Ciprini 5.08.
PRESIDENTE. Qual è il parere sull'articolo aggiuntivo Cirielli 5.05, onorevole ?
MASSIMO ARTINI, . Esprimo parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Cirielli 5.05.
PRESIDENTE. L'articolo aggiuntivo Cirielli 5.06 è inammissibile. Qual è il parere sull'articolo aggiuntivo Ciprini 5.08 ?
MASSIMO ARTINI, . Favorevole. Esprimo altresì parere favorevole sugli articoli aggiuntivi Molteni 5.09 e Cirielli 5.010. Il parere è contrario sugli articoli aggiuntivi Faenzi 5.0200 e Molteni 5.0201.
Mi rimetto all'Aula sull'emendamento Tofalo 6.3. Esprimo parere favorevole sull'emendamento Artini 6.4. Il parere è contrario sugli emendamenti Sarti 6.5 e 6.6 e Vito 6.8.
Passiamo all'articolo 7. Sugli identici emendamenti Daniele Farina 7.1 e Luigi Gallo 7.2 mi rimetto all'Assemblea. Esprimo parere favorevole sull'emendamento Gallinella 7.3. Sugli emendamenti Sannicandro 7.4 e Daniele Farina 7.5 mi rimetto all'Assemblea. Esprimo parere favorevole sull'emendamento Daniele Farina 7.6. L'emendamento Businarolo 7.9 è stato assorbito. L'emendamento Abrignani 7.10 è inammissibile. Esprimo parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Daniele Farina 7.01.
Passiamo all'articolo 8. Esprimo parere favorevole sull'emendamento Silvia Giordano 8.1. Esprimo parere contrario sull'articolo aggiuntivo Molteni 8.02. Gli articoli aggiuntivi Molteni 8.03 e 8.04 sono inammissibili. Esprimo parere contrario sull'emendamento Rabino 9.200. Esprimo parere favorevole sull'emendamento L'Abbate 10.1 e sull'articolo aggiuntivo Rabino 10.0200.
Passiamo all'articolo 11. Esprimo parere favorevole sugli emendamenti Corda 11.1 e Zolezzi 11.4. Sugli emendamenti Mantero 11.2, Micillo 11.3 e Daga 11.5 mi rimetto all'Assemblea. L'emendamento Molteni 11.6 è stato ritirato. Esprimo parere favorevole sugli emendamenti Dadone 11.7 e Piras 11.8. Sull'emendamento Gianluca Pini 11.9 mi rimetto all'Assemblea. Esprimo parere favorevole sugli emendamenti Crippa 11.11, Duranti 11.12 e Molteni 11.13, sull'articolo aggiuntivo Duranti 11.012 e sugli emendamenti Duranti 11.01 e 11.03.
Passiamo all'articolo 12. Esprimo parere favorevole sugli emendamenti Cozzolino 12.1 e Piras 12.2. Gli emendamenti Molteni 12.3 e 12.4 sono stati ritirati. Esprimo parere favorevole sugli emendamenti Gagnarli 12.5, Colonnese 12.6, De Rosa 12.7 e Da Villa 12.8, sugli identici emendamenti Cecconi 12.9 e Molteni 12.10, sugli emendamenti Carinelli 12.11, Cariello 12.12, Cancelleri 12.13 e Busto 12.14. Esprimo parere contrario sugli emendamenti Molteni 12.15, Gianluca Pini 12.16 e Molteni 12.17. Gli emendamenti Molteni 12.18 e 12.19 sono stati ritirati. Esprimo parere favorevole sugli emendamenti Duranti 12.20, Piras 12.21, Brugnerotto 12.23 e Lorefice 12.24.
Passiamo all'articolo 13. Esprimo parere favorevole sugli identici emendamenti Pesco 13.5 e Molteni 13.7 e sull'emendamento Parentela 13.10. L'emendamento Molteni 13.13 è stato ritirato. Sugli emendamenti Nicola Bianchi 13.14, Baroni 13.15 e Duranti 13.200 mi rimetto all'Assemblea. Esprimo parere favorevole sull'emendamento Nuti 13.19. Gli emendamenti Gianluca Pini 13.20 e 13.22 sono stati ritirati. Esprimo parere contrario sull'emendamento Duranti 13.201.
Passiamo all'articolo 14. Sugli emendamenti Battelli 14.1 e Alberti 14.2 mi rimetto all'Assemblea. Esprimo parere favorevole sugli emendamenti Paolo Bernini 14.3, Caso 14.4, Rizzo 14.5 e Massimiliano Bernini 14.6. L'emendamento Molteni 14.200 è stato ritirato.
Passiamo all'articolo 15. Sull'emendamento Duranti 15.4 mi rimetto all'Assemblea. Esprimo parere favorevole sull'emendamento Duranti 15.5. L'emendamento Frusone 15.200 è inammissibile. Presidente, posso chiedere la motivazione, perché non riesco a capirla ?
PRESIDENTE. Guardi, abbiamo consegnato prima lo sulle inammissibilità.
MASSIMO ARTINI, . Esprimo parere contrario sull'emendamento Duranti 15.201.
Passiamo all'articolo 17. Sull'emendamento Duranti 17.1 mi rimetto all'Assemblea. Esprimo parere favorevole sugli emendamenti Molteni 17.2, Di Benedetto 17.3 e Grande 17.4. L'emendamento Molteni 17.200 è stato ritirato. Esprimo parere favorevole sugli emendamenti Spadoni 17.6 e Benedetti 17.50.
Passiamo all'articolo 18. Esprimo parere favorevole sugli emendamenti Brescia 18.2, Piras 18.3, Piras 18.4, Palazzotto 18.200, Di Battista 18.6 e Scagliusi 18.7. L'emendamento Molteni 18.201 è stato ritirato. Sull'emendamento Del Grosso 18.8 mi rimetto all'Assemblea. Esprimo parere favorevole sugli emendamenti Molteni 18.9 e Manlio Di Stefano 18.10 e sull'articolo aggiuntivo Sibilia 18.01. Sugli identici emendamenti Ferrara 19-.200 e Pagano 19-.201 mi rimetto all'Assemblea. Esprimo parere contrario sugli emendamenti Molteni 19-.202 e 19-bis.203. L'emendamento Molteni 19-.0200 è inammissibile.
PRESIDENTE. Avverto che gli emendamenti Coppola 2.203 e 2.204 sono stati ritirati dal presentatore.
STEFANO DAMBRUOSO, Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
STEFANO DAMBRUOSO, Presidente, solo per integrare...
PRESIDENTE. Il Governo ha già dato il parere. Qualche volta me lo dimentico, ma questa volta il Governo ha dato parere conforme a quello espresso dal relatore per la maggioranza. Prego, onorevole Dambruoso.
STEFANO DAMBRUOSO, Presidente, solo per una integrazione e correzione di quanto ho prima detto.
Avevo detto che c'era un parere contrario su tutti gli emendamenti, è intervenuta una rivalutazione da parte dei relatori per la maggioranza e, quindi, le Commissioni esprimono parere favorevole sugli identici emendamenti Sannicandro 1.13 e Ferraresi 1.14, se sono previste le parole: «in territorio estero».
PRESIDENTE. Quindi nel testo degli identici emendamenti Sannicandro 1.13 e Ferraresi 1.14, dopo la parola: «viaggi», aggiungere le seguenti: «in territorio estero». Quindi, sono questi gli emendamenti. Pertanto, sugli identici emendamenti Sannicandro 1.13 e Ferraresi 1.14, i relatori per la maggioranza hanno cambiato parere.
Il Governo ?
FILIPPO BUBBICO, Conforme, Presidente.
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento Sannicandro 1.200.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Daniele Farina. Ne ha facoltà.
DANIELE FARINA. Grazie Presidente, ho notato questa mattina che molti colleghi, pervasi da un certo ottimismo, hanno recato con sé le valigie. Credo che questo sia, appunto, un gesto di ottimismo, però infondato e cerco di spiegare il perché. Questo provvedimento, questo decreto-legge che andiamo a convertire, è tra i più importanti di questa legislatura. Vorrei che fosse chiaro, perché ha la caratteristica di contenere norme tra loro sostanzialmente e profondamente diverse, da una parte norme a contrasto del terrorismo, anche di matrice internazionale e dall'altra il già complesso tema delle nostre missioni internazionali. È un provvedimento, quindi, che non soltanto ha questa complessità, ma ha anche una caratteristica: è in vigore nella forma in cui lo ha licenziato il Governo e non interviene soltanto sui fenomeni di terrorismo internazionale, a cui purtroppo abbiamo largamente assistito in questi ultimi anni, ma interviene su tutti i cittadini della Repubblica e lo fa con una serie di norme straordinariamente invasive. Erano già invasive della quantomeno, della storia, del passato e del presente, con buona pace di parecchi anni di normative tese invece, in qualche modo, a difendere queste caratteristiche (abbiamo anche un Garante che ieri, peraltro, si espresso su alcune parti del provvedimento). È uno scambio, questo decreto-legge. Questa normativa è uno scambio tra libertà e sicurezza. Peccato che le limitazioni della libertà che vengono chieste sono certe ed esigibili subito. E la sicurezza ? Mah, nel senso che sinceramente non so, lo ammetto, se queste norme avranno effettivamente il potere di contrastare, forse sì... Ma attenzione, se questa è la strada, uno scambio libertà contro sicurezza, ISIL, e userò questo specifico acronimo e non altri per tutta la durata della nostra discussione, ha già vinto, perché il risultato d'introdurre nella normativa dei Paesi occidentali, in questo caso dell'Italia, delle restrizioni di tal tipo alla libertà dei cittadini, credo che sia sicuramente un punto segnato a vantaggio dei terroristi. ISIL 1, Italia 0 ! Questo è il decreto-legge che andiamo ad esaminare, pertanto, questa prima piccolissima fase la chiudiamo qua. C’è chi plaude a questo decreto, pensando che ci proteggerà. Io non so se ci proteggerà da atti che tutti speriamo di non dover constatare, sicuramente avremmo lasciato sul campo un notevole numero delle nostre libertà.
È talmente vera questa cosa, che in uno stato confusionale, direi, si svolgono i nostri lavori e si è svolto il tentativo di correzione all'ultimo minuto del provvedimento. Infatti in Commissione e anche in sede di Comitato, abbiamo assistito, per così dire, ad un tentativo di rattoppare. Devo dire che in qualche punto anche si è riusciti a ricucire la maglia di questo decreto-legge, ma ovviamente parliamo di una riduzione del danno, il dettato fondamentale è quello che vi dicevo
PRESIDENTE. Passiamo ai voti. Avverto che è stata chiesta la votazione nominale mediante procedimento elettronico.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Sannicandro 1.200, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo, sul quale i relatori di minoranza del MoVimento 5 Stelle si rimettono all'Assemblea e su cui vi è il parere favorevole dei relatori di minoranza del gruppo Sinistra Ecologia Libertà e del gruppo Misto e il parere contrario dei relatori di minoranza della Lega Nord e Autonomie.
Dichiaro aperta la votazione.
NICOLA MOLTENI. Grazie Presidente, come primo intervento su questo decreto-legge, che credo anch'io sia particolarmente importante e particolarmente delicato, anche alla luce di quello che sta avvenendo proprio in questi giorni, anzi, alla luce di quello che è avvenuto proprio ieri nel nostro Paese, abbiamo infatti avuto la certezza di quello che la Lega Nord va sostenendo da sempre, ovvero che il terrorismo islamico lo abbiamo in casa, a differenza invece di quello che ha sempre sostenuto il Ministro Alfano, che ci piacerebbe vedere in quest'Aula – senza nulla togliere ai sottosegretari e ai viceministri presenti – perché crediamo che la delicatezza e l'importanza di questo decreto-legge meritino in quest'Aula la presenza del Ministro Alfano, che dimostrerebbe un minimo di sensibilità almeno su questo tema.
La Lega Nord ha sempre sostenuto che il terrorismo islamico era ed è presente in casa nostra, nonostante i tentativi da parte del Governo e in modo particolare del Ministro Alfano di minimizzare la portata e il rischio di questo fenomeno. Ieri abbiamo visto lo smantellamento di una cellula terroristica presente e operativa nel nostro Paese, in alcune regioni in modo particolare, Lombardia e Piemonte, e come i terroristi sono ormai i nostri vicini di casa. Si tratta di una cellula fondamentalista, che ovviamente si era già avviata al reclutamento di uomini per il califfato e uno di questi reclutati, tra l'altro, risiede proprio nella mia provincia, a poche centinaia di metri dalla mia città.
Quindi abbiamo oltremodo avuto la contezza che il terrorismo islamico è una realtà presente nel nostro Paese. Quando abbiamo fenomeni di tale gravità e ci troviamo in situazioni di tale urgenza, noi crediamo che la risposta del Governo, la risposta della politica, debba essere oltremodo eccezionale.
Questo decreto-legge è un pannicello caldo, questo decreto-legge è necessario ma non è assolutamente sufficiente per la risposta al pericolo che abbiamo nel nostro Paese.
È un decreto-legge che arriva tardivamente. Oggi è il 26 marzo e questo decreto-legge viene partorito e viene immaginato nei giorni immediatamente successivi all'episodio terroristico di Parigi. Sono passati due mesi e mezzo. Questo decreto-legge è stato rimbalzato per oltre quattro volte in Consiglio dei ministri, dove non si trovò mai la quadra rispetto a questo decreto-legge.
Quindi, riteniamo che le misure introdotte in questo decreto-legge sono in alcuni casi condivisibili. Però, crediamo che si poteva fare di più. Il Governo poteva dimostrare più coraggio e più determinazione nell'affrontare il fenomeno del terrorismo islamico, in modo particolare sotto tre aspetti. Sono tre aspetti e tre temi che questo decreto-legge non tocca.
Il primo è il tema dell'immigrazione clandestina. Noi abbiamo la necessità di garantire la sicurezza ai nostri cittadini e, come prima garanzia, abbiamo la necessità di bloccare – lo chiediamo al Governo – immediatamente il flusso di immigrati clandestini che stanno incessantemente arrivando sul nostro territorio per la responsabilità e la complicità colpevole di questo Governo, attraverso le operazioni e operazioni di invasione, operazioni di traghetto che li portano sul nostro territorio. Come ci ha ricordato ieri la DDA di Palermo, attraverso un'inchiesta e intercettazioni telefoniche, ormai il traffico dell'immigrazione è gestito da gruppi armati libici, dal terrorismo. Dobbiamo tornare a difendere i nostri confini, dobbiamo tornare a difendere le nostre frontiere ! Lo ha detto Bernardino Leon, non la Lega. O meglio, non solo la Lega, anche Bernardino Leon ha ricordato come oggi la priorità, la necessità del nostro Paese sia il blocco navale, ossia utilizzare le navi della Marina militare non come traghetto per immigrati e clandestini, ma per tutelare la sicurezza dei nostri cittadini.
Dirò poi quali altri elementi mancano a questo decreto-legge, ma sull'articolo 1 voglio ricordare che, se oggi le pene per i e poi successivamente per i lupi solitari sono state portate da cinque a otto anni, il merito è della Lega. Erano previste inizialmente pene da tre a sei anni e vi siete resi conto, grazie al nostro emendamento, che con le pene da tre a sei anni, complici i vostri «svuotacarceri», che vi siete votati fino all'altro ieri, non sarebbe stata applicata la misura dell'arresto obbligatorio in flagranza. In altre parole, con le pene che avevate introdotto non avremmo mai bloccato e non avremmo mai ricondotto sotto sicurezza chi si arruola e chi, arruolandosi, commette reati per finalità terroristiche. Il merito è della Lega. E ringrazio soprattutto il relatore Dambruoso per aver capito la necessità di aumentare le pene, soprattutto per correggere gli errori clamorosi che questa maggioranza, questo Governo e la sinistra, in modo particolare, hanno fatto al sistema dell'esecuzione delle pene nel nostro Paese per colpa degli «svuotacarceri» che vi siete colpevolmente votati fino ad oggi.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Sannicandro. Ne ha facoltà.
ARCANGELO SANNICANDRO. Signora Presidente, egregi colleghi, l'emendamento dei colleghi della Lega Nord è riferito all'articolo 1, che così recita: «Nuove fattispecie di delitto in materia di terrorismo».
Ora, tutti i colleghi devono sapere che non è che la legislazione italiana in materia di lotta al terrorismo, o meglio in materia di reati riguardo il terrorismo, sia carente, sia lacunosa. Noi abbiamo già numerosi articoli nel codice penale, che sono i seguenti: articolo 270 (associazioni sovversive), articolo 270- (associazioni con finalità di terrorismo anche internazionale o di eversione dell'ordine democratico), articolo 270- (assistenza agli associati), articolo 270- (arruolamento con finalità di terrorismo anche internazionale), articolo 270-.1 (organizzazione di trasferimenti per finalità di terrorismo), articolo 270- (addestramento ad attività con finalità di terrorismo anche internazionale), articolo 270- (condotte con finalità di terrorismo), articolo 271 (associazioni antinazionali), e via discorrendo.
Quindi, non c’è un vuoto legislativo da colmare. Ciononostante, noi interveniamo istituendo nuovi reati o aggravando le pene per i reati già previsti. La Lega si muove in questo solco perché il testo dell'articolo 1 prevede, per il reato ivi considerato, una pena da tre a sei anni. Le Commissioni la portano da cinque a otto anni e loro propongono addirittura di passare da dodici a quindici anni. E così nella progressione per quanto riguarda gli altri articoli.
Noi, praticamente, continuiamo ancora una volta ad illuderci che, aumentando di volta in volta le pene, man mano che c’è un fenomeno, man mano che c’è un pericolo, man mano che c’è una minaccia, ci mettiamo l'anima in pace. Non ci rendiamo conto che questa gente non è gente che arriva con il motoscafo. Infatti, sarebbe assurdo pensare che la vita di gente di tal fatta, su cui hanno investito i gruppi terroristici, venga poi messa a rischio per attraversare il Mediterraneo con qualche carretta del mare. Quindi, non è questo il problema. Questo è un pannicello caldo che serve a mettere la nostra coscienza a posto.
La verità è che i reati sono già abbondanti nel nostro codice penale. La verità è che, invece, non investiamo nelle strutture e negli uomini. Se noi abbiamo, come abbiamo, delle carenze enormi negli organici della Polizia di Stato e delle altre forze dell'ordine, di che cosa vogliamo parlare ? Ma noi veramente pensiamo che un terrorista, che ha addirittura deciso di sacrificare la propria vita, si preoccupi di questo emendamento, che porta da sette a dodici anni una pena ? Questa è la strada sbagliata.
La strada giusta, così come chiedono anche le forze dell'ordine, è che si investa in modo massiccio nell'adeguare le nostre strutture informatiche, le nostre strutture militari e le nostre strutture di in maniera tale da poter più efficacemente contrastare questi fenomeni. Su questa strada, come abbiamo già detto tante volte, io credo che non si vada a finire da nessuna parte .
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Molteni 1.31, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo e dei relatori di minoranza del MoVimento 5 Stelle e di Sinistra Ecologia Libertà e con il parere favorevole dei relatori di minoranza della Lega Nord e Autonomie, mentre il relatore di minoranza del gruppo Misto-Alternativa Libera si è rimesso all'Assemblea.
Dichiaro aperta la votazione.
DANIELE FARINA. Presidente, mi scusi per la tardività del mio intervento.
Io credo che su talune materie, pur non contrastando l'idea che quanto determinatosi dopo i fatti di Parigi necessiti di una risposta forte e immediata – questo è fuori discussione –, l'Italia ha il diritto di difendersi e di difendere i cittadini. Noi abbiamo il diritto di difenderci da coloro che vogliono porre in atto condotte criminali, che purtroppo abbiamo osservato in molti altri luoghi.
Quello che non funziona è che si operi per decreto-legge una profonda modificazione di alcune norme che sono destinate a incidere così profondamente sulla vita di ciascuno di noi.
Faccio presente che questa normativa è una normativa d'eccezione, ovvero noi stiamo varando delle nuove leggi di emergenza. Chi ha un po’ di consuetudine con la storia del Paese ricorderà quei tempi in cui, una dietro l'altra, come le ciliegie, le norme di emergenza sono state, via via, approvate, indurite, ampliate, eccetera. Faccio presente che le norme d'emergenza, che possono essere giustificate in un determinato periodo, magari per un tempo limitato, non scompaiono dall'ordinamento, non scompaiono mai. Quelle norme approvate negli anni Settanta le ritroviamo praticamente tutte quante, insomma, non tutte, ma in buona parte, nel nostro codice penale: non se ne sono mai andate.
Anzi, la legislazione d'emergenza è come un cancro che, piano, piano, tende ad esondare dai temi che vorrebbe trattare e contrastare, dai reati che vorrebbe contrastare, e tende ad estendersi alla vita, alla vita comune, ad altri ambiti. Un esempio di questo è la legislazione sugli stadi, che ha reintrodotto costituzionali, quali, ad esempio, la flagranza differita, che sono tanto incostituzionali che, infatti, sono a tempo, hanno un termine: noi, ogni tot tempo, dobbiamo rinnovare quelle norme. Ma cosa fanno queste norme ? Nella nostra discussione entrano per uscire dagli stadi ed occuparsi anche, ad esempio, di manifestazioni pubbliche, di diritti costituzionalmente garantiti.
Ecco perché io credo che, se un decreto doveva essere fatto – e io credo che doveva essere fatto –, doveva intervenire in maniera meno estesa; non doveva esondare su un così ampio numero di norme e avrebbe dovuto, credo, invece, su queste, interessare la discussione del Parlamento in maniera più approfondita. È talmente vero questo che, rispetto al testo del Governo, ma, soprattutto, rispetto ai lavori delle Commissioni parlamentari, fra il pomeriggio di ieri e la mattina di oggi, siamo dovuti tornare indietro.
Mi sembra che questo provvedimento non abbia ricevuto la giusta attenzione. Perché ? Perché ha dei tempi di conversione, perché deve andare al Senato: è vero, ha ancora due settimane di vigenza, deve correre al Senato. Allora, tra minacce di fiducia, che su questa materia sarebbero assai gravi, passi avanti e ritorni indietro, io credo che la nostra discussione sia viziata in origine dalla forma che questo provvedimento ha assunto: la forma del decreto.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Daniele Farina 1.1, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo e dei relatori di minoranza della Lega Nord e Autonomie, con il parere favorevole dei relatori di minoranza di Sinistra Ecologia Libertà e del gruppo Misto-Alternativa Libera e sul quale i relatori di minoranza del MoVimento 5 Stelle si rimettono all'Assemblea.
Dichiaro aperta la votazione.
GIULIA SARTI. Presidente, con questo emendamento andiamo in parte a migliorare uno dei nuovi reati che si stanno introducendo, cioè l'organizzazione di trasferimenti per finalità di terrorismo. Il testo recita che «chiunque organizza, finanzia o propaganda viaggi finalizzati al compimento delle condotte con finalità di terrorismo di cui l'articolo 270- è punico con la reclusione da cinque a otto anni».
Ecco, il problema di questo nuovo reato è che, purtroppo, le condotte con finalità di terrorismo di cui all'articolo 270- sono talmente discrezionali e non individuabili da rappresentare un pericolo, perché si rischia che in questo modo ci finiscano di mezzo anche persone che, magari, vogliono fare un viaggio per andare, che ne sono, ad una manifestazione contro il TAV in Val di Susa o magari contro il Muos in Sicilia. Proprio perché abbiamo un articolo 270- del codice penale che è scritto, a nostro parere, male e che sarebbe da modificare, riteniamo di dover mettere un freno a queste eventuali situazioni che si potrebbero creare di troppa discrezionalità da parte del giudice.
Quindi, interveniamo, inserendo, con questo emendamento, due paroline, viaggi all'estero; perché, se si deve colpire il terrorismo internazionale, allora dobbiamo sanzionare soltanto quei viaggi diretti verso l'estero e, non, appunto, i viaggi anche nel territorio nazionale che poi, come dicevo, potrebbero comportare che ci finiscano di mezzo anche persone che, appunto, non hanno assolutamente alcuna finalità di terrorismo, ma stanno semplicemente andando a esercitare un loro diritto, cioè quello di manifestare contro le grandi opere, ad esempio, o contro le altre cose indecenti che avvengono in questo Paese. Per noi è molto importante, dato che si tratta, spesso e volentieri, di quelle grandi opere contro cui ci siamo sempre fortemente battuti, ad esempio il TAV in Val di Susa. Quindi, ringrazio moltissimo per il parere favorevole su questo emendamento che, secondo noi, è una vittoria .
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Daniele Farina. Ne ha facoltà.
DANIELE FARINA. Grazie Presidente, non posso che ringraziare il relatore per avere, anche se tardivamente, accolto questi identici emendamenti, uno nostro, di Sinistra Ecologia Libertà e l'altro del MoVimento 5 Stelle, lungo una discussione che peraltro abbiamo già fatto in Commissione e che ha il sapore delle cose scontate, ma, nella discussione di questo decreto-legge, anche le cose scontate risultano difficili.
Questo è il classico caso a cui facevo riferimento in astratto, in generale, prima, e questo è il caso concreto, uno dei tanti che ci sono in questo decreto-legge. Noi tentiamo di colpire alcune condotte e, in realtà, rischiamo di colpirne anche altre. Le condotte che vorremmo colpire ovviamente sono quelle di chi finanzia, propaganda o organizza viaggi finalizzati al compimento di quelle attività di terrorismo, ma, se non specifichiamo, come invece fortunatamente adesso viene fatto, che parliamo di territori esteri, possiamo fare riferimento ovviamente anche a tutt'altra materia dislocata sul territorio nazionale e che poco ha a che vedere o poco può avere a che vedere con le condotte che vorremmo colpire.
Questo è un primo problema, lo abbiamo risolto; c’è poi – ma avremo modo di discuterne in questa lunga giornata nel contesto degli emendamenti – il fatto che noi utilizziamo la parola «terrorista» in tutto il decreto-legge, ma poi non identifichiamo chi terrorista è e che cos’è il terrorismo, perché, quando andremo a esaminare a chi si dovrebbe applicare questo provvedimento, troveremo che, a livello internazionale, non c’è univocità e non esistono neanche liste uguali di organizzazioni considerate terroristiche, creando una serie di cortocircuiti che però non sono all'attenzione di questo specifico emendamento, ma di altri.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Sannicandro 1.13 e Ferraresi 1.14, con il parere favorevole delle Commissioni, del Governo, dei relatori di minoranza dei gruppi MoVimento 5 Stelle, Sinistra Ecologia Libertà e Misto – Alternativa Libera, e con il parere contrario dei relatori di minoranza della Lega Nord e Autonomie
Dichiaro aperta la votazione.
ARCANGELO SANNICANDRO. Con questo emendamento chiediamo di sopprimere quella parte dell'articolo in cui sostanzialmente si dice che chi si addestra su un libro ha una pena, mentre chi si addestra tramite un sistema informatico, Internet, ha una pena aumentata. La norma non ha alcuna razionalità e mi sembra viziata da incostituzionalità, per cui abbiamo proposto questo emendamento affinché la pena vada in ogni caso comminata in eguale misura sia per chi studia su un libro sia per chi studia su Internet.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Daniele Farina 1.25, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo e dei relatori di minoranza del gruppo Lega Nord e Autonomie, il parere favorevole dei relatori di minoranza dei gruppi Sinistra Ecologia Libertà e Misto-Alternativa Libera, mentre i relatori di minoranza del gruppo MoVimento 5 Stelle si rimettono all'Aula.
Dichiaro aperta la votazione.
DANIELE FARINA. Signor Presidente, questo perché si introduce in questo decreto una particolarità che poi ho visto qualche collega in questo caso del Partito Democratico vorrebbe riprodurre anche al di fuori di questo decreto, perché questo comma che vorremmo abrogare prevede che, in caso di condanna per i reati che introduciamo e irrobustiamo, subentra anche la pena accessoria della perdita della patria potestà, della potestà genitoriale, scusate, più correttamente. Io credo che questa, quando è coinvolto un minore, è una particolarità molto pericolosa e, siccome ho sentito che questa pena accessoria la si vorrebbe introdurre anche per taluni reati di mafia, io credo che il Parlamento farebbe bene a pensarci a lungo prima di introdurla per altra serie di reati, anche perché poi, in questo caso, non si capisce bene il nesso per cui si dovrebbe privare della responsabilità genitoriale taluni cittadini che hanno commesso un reato, anche di particolare gravità ed efferatezza, e invece altri «no», perché in caso di condanne relative a reati di mafia dovrebbe intervenire questa perdita e magari nei reati di corruzione «no». Io credo che, quando si prende questa strada, si prende una strada molto pericolosa dalle conseguenze imprevedibili; per questo credo che vale ancora di più che, nelle legislazioni dell'emergenza, si introducano norme che poi tendono naturalmente ad esondare dal loro ambito di applicazione, come in questo caso, e a distribuirsi su altri versanti, altre condotte e altre tipologie di problemi. Per questo, noi voteremo a favore della soppressione di questa parte dell'articolato.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Daniele Farina 1.202, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo e dei relatori di minoranza dei gruppi MoVimento 5 Stelle, Lega Nord e Autonomie e Misto-Alternativa Libera e con il parere favorevole dei relatori di minoranza del gruppo Sinistra Ecologia Libertà.
Dichiaro aperta la votazione.
NICOLA MOLTENI. Signor Presidente, noi teniamo questo emendamento e lo facciamo votare perché noi siamo in parte soddisfatti dal momento che, già tra le pene accessorie che vengono introdotte, ossia quella della perdita della patria potestà e ovviamente anche su questo punto, grazie ad un emendamento della Lega, si è portata la maggioranza a introdurre questa pena accessoria.
Noi ovviamente chiediamo con questo emendamento di introdurre ulteriori pene accessorie perché, Presidente, io ho ascoltato l'intervento del collega Farina e quelli che il collega Farina chiama cittadini – e che in effetti sono cittadini italiani e poi farò una considerazione sul principio di cittadinanza – per il collega Farina sono cittadini, ma per noi della Lega sono potenziali terroristi. E, quindi, noi crediamo che, nei confronti dei potenziali terroristi, di coloro i quali sono i cosiddetti combattenti di ritorno e possono porre in essere atti di terrorismo e, quindi, di pericolo nel nostro Paese, servano misure restrittive e accessorie le più dure e severe possibili.
Sono cittadini italiani ? Sì perché, anche nel caso di ieri, il reclutato tunisino era un cittadino italiano. Stiamo parlando, nella stragrande maggioranza dei casi, di figli di immigrati di seconda generazione che hanno la cittadinanza e questo dovrebbe spingere il Parlamento a fare qualche considerazione ulteriore sul principio della concessione della cittadinanza perché – lo ripeto – la cittadinanza non è lo strumento per integrare, ma è l'approdo a un processo di integrazione.
Questo lo dico soprattutto, al Governo, alla maggioranza e a quelle forze politiche che pensano di allargare la concessione della cittadinanza a tutti senza il minimo controllo rispetto a chi questa cittadinanza viene data.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Molteni 1.91, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo, dei relatori di minoranza per il MoVimento 5 Stelle, dei relatori di minoranza per Sinistra Ecologia Libertà, con il parere favorevole dei relatori di minoranza per la Lega Nord e Autonomie e sul quale il relatore di minoranza del gruppo Misto-Alternativa Libera si è rimesso all'Assemblea.
Dichiaro aperta la votazione.
MASSIMO ARTINI. Grazie, Presidente. Molto brevemente, per dare il senso di questo articolo aggiuntivo, che riporta, né più, né meno, la proposta di legge depositata alla Camera. In pratica, la volontà è quella di evitare quello che è stato fatto con questo decreto, con riferimento alla fattispecie del reato di terrorismo che, a detta di tantissimi auditi sia nell'indagine conoscitiva che è stata fatta, sia anche in altre sessioni – io penso in particolare al Comitato di Schengen, dove questo argomento è stato trattato –, così come definito dall'articolo 270- del codice penale è indubbiamente indefinito e generico.
Questo articolato va a introdurre una nuova fattispecie di reato, che peraltro risponde anche a un Trattato che questo Parlamento ha approvato nel 1995, che è contro i mercenari in generale, cioè contro coloro che vanno fattivamente a combattere in territorio straniero in conflitti o crisi. Dando questa fattispecie ben precisa, effettivamente si evitava tutta quella indefinitezza che molti hanno rilevato, come il procuratore di Milano, il procuratore di Roma, il presidente del CASA, il Comitato analisi strategica dell'antiterrorismo.
Per questo, effettivamente ci è sembrato strano che si volesse adottare quel tipo di provvedimento data la sua vaghezza. Solo per farlo rimanere agli atti, nel provvedimento, il discorso sulla perdita della potestà genitoriale nasce da una proposta emendativa fatta dalla componente Alternativa Libera, che è stata riformulata poi dal Governo.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Artini 1.09, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo, dei relatori di minoranza per Sinistra Ecologia Libertà, con il parere favorevole dei relatori di minoranza per la Lega Nord e Autonomie e per il gruppo Misto-Alternativa Libera e sul quale i relatori di minoranza del gruppo MoVimento 5 Stelle si sono rimessi all'Assemblea.
Dichiaro aperta la votazione.
VITTORIO FERRARESI. Grazie, Presidente. Con questo emendamento, e con il nostro successivo emendamento, Colletti 2.4, noi vogliamo eliminare delle aggravanti che con il terrorismo non c'entrano nulla.
Abbiamo già detto, nel corso, appunto, della discussione sulle linee generali e quest'oggi, che questo decreto è più che altro uno l'ennesimo usato dal Governo Renzi per rispondere a un'esigenza che è stata più volte espressa in modo chiaro e forte dai cioè l'esigenza dell'antiterrorismo.
Come abbiamo già detto, qui si fa poco anche contro il terrorismo, perché si fa poca prevenzione, si fa poco utilizzo di strumenti e di risorse nuove, di nuove assunzioni e si interviene su alcune cose inutili. Alcune cose sono poco chiare e alcune cose, secondo noi, sono dannose.
Andare ad ammettere delle aggravanti al reato di istigazione a delinquere, che è già un reato abbastanza delicato, perché l'istigazione viene fatta attraverso strumenti informatici o telematici, per tutti i reati, ci sembra assolutamente fuori dal decreto. È fuori dal decreto perché ? Perché c’è già il punto successivo, ovvero il secondo punto della lettera il numero che prevede questo tipo di aggravanti per il reato di istigazione e per i reati di terrorismo, con un aumento di pena se il reato viene commesso tramite strumenti informatici o telematici. Quindi, qui si capisce. Il decreto parla di antiterrorismo e, quindi, la norma è giusta.
Andare, invece, ad aumentare per questo tipo di reati commessi tramite strumenti informatici o telematici, salvo che questa deterrenza ci sia – e secondo noi è ancora un punto interrogativo – è assolutamente fuori da ogni logica del decreto. È per questo che noi chiediamo la soppressione di questo punto e del prossimo .
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Agostinelli 2.2, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo e dei relatori di minoranza del gruppo Lega Nord e Autonomie e con il parere favorevole degli altri relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
MASSIMO ARTINI. Grazie Presidente, questo articolo aggiuntivo vorrebbe introdurre la possibilità di avere a disposizione quello che è l'elenco dei siti bloccati da quello che fu il decreto che introdusse questo elenco per la pedopornografia e per altri tipi tipo di reati, nel quale vengono anche introdotti attualmente quelli che sono i reati relativi al terrorismo.
Questa proposta emendativa nasce da un suggerimento del Viceministro Bubbico che espressamente in Commissione, considerato che vi era una formulazione che restringeva le persone che potevano accedere a quell'elenco, mi ha detto che, rendendolo pubblico quell'elenco, l'avrebbe approvata. Vedendo il parere del relatore e del Governo rimango un po’ stupito, perché non ho fatto altre valutazioni in merito e l'idea dell'articolo aggiuntivo 2.0200 è proprio di dare la possibilità di rendere fruibile e di accedere finalmente a questa informazione. Inoltre, sempre durante la discussione in Commissione, il collega Farina faceva presente che non c'erano modi di poter valutare questo tipo di elenco. Quindi, ritengo che, visto che c’è anche la possibilità di poterlo fare in questa fase, se il Governo volesse rivalutare il parere ne sarei veramente felice e non solamente io.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Tofalo. Ne ha facoltà.
ANGELO TOFALO. Grazie Presidente, annuncio il voto favorevole a questo articolo aggiuntivo Artini 2.0200. In Commissione abbiamo a lungo dibattuto su questo articolo 2 e abbiamo anche fatto approvare alcuni emendamenti che andavano a modificare il testo nei termini, ad esempio, «ove tecnicamente possibile». Però, chi mastica la materia sa che tecnicamente è possibile che, dopo l'autorità giudiziaria, la polizia postale non ha le dirette per accedere al singolo contenuto specifico in questione, per cui deve sempre passare per il possessore della piattaforma, sia esso un o un .
Con quest'articolo aggiuntivo si cerca di migliorare anche il concetto di questa che sembra una lista oscura. Abbiamo già visto in Francia la settimana scorsa che sono stati segnalati i primi cinque siti Internet, tra i quali uno o due già sono in controversie legali. Cerchiamo almeno di approvare, il Governo cerchi di approvare, questa proposta emendativa per mettere una pezza ad un articolo che ripeto – l'ho detto in Commissione e lo ripeto in Aula – è un attacco alla Costituzione e alla libertà di espressione. È un articolo che andrà ad incidere pesantemente nella vita privata e nella dei cittadini italiani.
Come convenivamo tutti in Commissione, sempre riguardo all'articolo 2, non sono chiari gli strumenti e i programmi informatici sui quali si basa quest'articolo. Infatti, veniamo freschi freschi dall'esperienza dell'NSA e del Datagate e stiamo rendendo legge in Italia delle ricerche massive a strascico nel . Questo dice l'articolo 2. È una cosa gravissima, perché se entro le quarantott'ore i singoli contenuti non saranno rimossi, si potrà escludere un totale dominio.
Faccio poi un'ulteriore precisazione: si va ad oscurare una fetta, che è meno dello 0,4 per cento della rete, e c’è un restante 99,6 che è il «», l'Internet profondo, la rete oscura, dove queste organizzazioni criminali vanno ad operare. Quindi stiamo andando a colpire il cittadino italiano medio, che usufruisce di una ricerca su . Spero che il Governo ci abbia ripensato. Vedo che sta ancora trattando: confido nel Governo.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Artini 2.0200, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole di tutti i relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
DONATELLA DURANTI, . Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
DONATELLA DURANTI, . Signor Presidente, sull'emendamento Molteni 3.202 avevo espresso erroneamente parere favorevole. Invece, il parere è contrario.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Molteni 3.202, rettificando il parere della relatrice di minoranza di SEL, che è diventato contrario.
Dichiaro aperta la votazione.
NICOLA MOLTENI. Grazie, Presidente. Con questo articolo aggiuntivo riproponiamo un tema che è stato oggetto di dibattito nelle Commissioni, ovvero lo scorrimento delle graduatorie per i concorsi delle forze della Polizia di Stato, dei Carabinieri e della Guardia di finanza, per circa mille ragazzi. Mille ragazzi che probabilmente in questo momento ci stanno ascoltando; mille ragazzi che sono in attesa del voto di questo Parlamento e di questa Camera; mille ragazzi che hanno riposto e stanno riponendo in questo voto tanta speranza per il proprio futuro. Ragazzi che hanno investito soldi, che hanno sostenuto delle spese per partecipare a un concorso; concorso che non hanno vinto, ma rispetto al quale sono risultati idonei.
Sono mille ragazzi che sono legati al singolo voto di ognuno di voi. Sono mille ragazzi che sono desiderosi di indossare la divisa e di difendere la sicurezza del nostro Paese, in un momento dove il rischio terrorismo, ma in generale il rischio per la sicurezza del nostro Paese, è particolarmente grave. Quindi, questo è un voto importante.
Voglio ricordare – e lo ringrazio – il collega Fiano, che ha presentato nelle Commissioni, anch'egli, una proposta emendativa – come anche altre forze politiche hanno presentato proposte emendative simili a queste – per dare una risposta importante a mille ragazzi. Peccato che, nelle Commissioni, il Partito Democratico ha votato contro la proposta emendativa del collega Fiano e ha cancellato la speranza di questi mille ragazzi desiderosi di servire il Paese e di garantire la sicurezza del Paese. Saranno curiosi, questi mille ragazzi, di verificare quale sarà il voto di questo Parlamento.
Questo voto non costa tantissimi soldi, costa pochissimi milioni di euro e io credo che questo Parlamento possa votare a favore; questo Parlamento, che ha votato una legge di stabilità in cui sono stati stanziati per l'accoglienza agli immigrati in a quattro stelle qualcosa come 187 milioni di euro per tre anni, qualcosa come mezzo miliardo di euro per garantire l'accoglienza in a quattro stelle a immigrati clandestini, non trova pochi milioni di euro per dare una speranza di vita e di lavoro a mille ragazzi ? Sarebbe un voto indegno il voto contrario a questa o ad altre proposte emendative ed è per questo che noi vogliamo perorare la causa di queste persone. Perorare la causa di questi ragazzi vuol dire perorare una causa per la sicurezza del Paese: mille divise in più a garantire la sicurezza e l'ordine pubblico.
Noi vogliamo essere coerenti rispetto agli impegni che ci siamo presi, che tutte le forze politiche si sono prese fuori da questo Parlamento, di fronte a questi ragazzi. Oggi, abbiamo la possibilità di tramutare un impegno verbale in un atto concreto attraverso un voto, attraverso un voto favorevole a questo articolo aggiuntivo: il voto favorevole significa dare una speranza ad alcuni ragazzi e garantire più sicurezza al nostro Paese.
La Lega voterà a favore in maniera convinta e mi auguro che le singole coscienze dei singoli parlamentari rispondano non alle logiche politiche, ma ad una logica di responsabilità verso il Paese e verso questi mille ragazzi .
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Palmieri. Ne ha facoltà.
ANTONIO PALMIERI. Grazie, Presidente, intervengo rapidamente per sostenere l'intervento del collega Molteni, che sta abbandonando l'Aula, ma non vogliamo che abbandoni la speranza, affinché effettivamente questo articolo aggiuntivo sia accolto. Noi di Forza Italia lo voteremo convintamente .
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Saltamartini. Ne ha facoltà.
BARBARA SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Intervengo anche io per sottoscrivere questo articolo aggiuntivo e per dichiarare il mio voto favorevole.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Rizzetto. Ne ha facoltà.
WALTER RIZZETTO. Grazie, Presidente. Intervengo per confermare il nostro voto favorevole su questo articolo aggiuntivo e su tutte le proposte emendative che riguardano l'idoneità in termini di concorso.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Piras. Ne ha facoltà.
MICHELE PIRAS. Grazie, Presidente, solo per annunciare il voto favorevole di SEL.
MASSIMO ARTINI, . Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà. Invito chi deve intervenire ad alzare la mano un po’ prima. Prego.
MASSIMO ARTINI, . Signor Presidente, intervengo come relatore di minoranza per cambiare il parere in favorevole. Prima ci rimettevamo all'Assemblea, ora il parere è favorevole.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Ferraresi. Ne ha facoltà.
VITTORIO FERRARESI. Grazie, Presidente, solo per annunciare il voto favorevole del MoVimento 5 Stelle, che voterà favorevolmente su tutte le proposte che prevedono lo scorrimento delle graduatorie, quindi, la successiva assunzione del personale della Polizia di Stato e delle forze dell'ordine. Noi siamo sempre favorevoli, perché riteniamo che questa sia l'unica soluzione per poter prevenire il terrorismo, per poter prevenire la criminalità.
La prevenzione è uno strumento indispensabile: la vostra azione, invece, di bolla mediatica non porterà assolutamente a nulla. È inutile cercare di prevenire un fenomeno come il terrorismo senza strumenti, senza risorse. Noi voteremo in modo favorevole su questa e su altre proposte emendative, ma abbiamo un nostro emendamento specifico, che verrà illustrato successivamente dalla collega Ciprini, all'articolo 5 .
VINCENZA LABRIOLA. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
VINCENZA LABRIOLA. Signor Presidente, vorrei sottoscrivere questo articolo aggiuntivo.
PRESIDENTE. Ne ha certamente la facoltà.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Molteni 4.017, per la parte ammissibile, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo, il parere favorevole dei relatori di minoranza della Lega Nord e Autonomie e del Movimento 5 Stelle e, a questo punto, anche del gruppo Misto-Alternativa Libera, mentre si rimettono all'Assemblea i relatori di minoranza di Sinistra Ecologia Libertà.
Dichiaro aperta la votazione.
NICOLA MOLTENI. Presidente, con questo articolo aggiuntivo, che abbiamo dovuto riformulare in modo tale che superasse la ghigliottina dell'Assemblea, noi cosa chiediamo al Parlamento di reintrodurre ? Chiediamo di reintrodurre il reato di immigrazione clandestina, che questo Governo e questa maggioranza, il Partito Democratico e chi all'epoca sosteneva il Governo Letta, hanno cancellato attraverso un decreto legislativo che arriverà presto all'attenzione della Commissione giustizia, attraverso la cosiddetta depenalizzazione.
Io voglio ricordare che il reato di immigrazione clandestina è presente in tantissimi Paesi europei e rappresenta un deterrente fondamentale nella lotta e nel contrasto all'immigrazione clandestina, tanto più necessario oggi quando, per le scelte scellerate del Governo, e in modo particolare da parte del peggior Ministro dell'interno della storia repubblicana di questo Paese, il Ministro Angelino Alfano, il reato è stato cancellato. Crediamo che sia assolutamente fondamentale per contrastare quel fenomeno che oggi ha avuto un incremento consistente per colpa di quelle operazioni di invasione che prendono il nome di e .
Vogliamo ristabilire la legalità, vogliamo ristabilire con legge la possibilità che chi entra nel nostro Paese senza un lavoro, senza una casa e senza un reddito consistente, non trovi la possibilità né di risiedere, né di entrare, né di soggiornare nel nostro Paese.
Qui si vede chi è a favore dell'immigrazione clandestina e chi è contro l'immigrazione clandestina. La Lega è fortemente contraria ed è il motivo per cui chiediamo di reintrodurre nel nostro Paese questo reato assolutamente fondamentale.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Bianconi. Ne ha facoltà.
MAURIZIO BIANCONI. Dichiaro il mio voto favorevole a questo articolo aggiuntivo.
Ma volevo anche ricordare all'Aula che l'abolizione del reato di immigrazione clandestina fu chiesta poiché tale reato – fu detto – costituiva un grande carico per gli uffici giudiziari, carico del quale gli uffici giudiziari si dovevano prontamente liberare. Mancando ancora i decreti attuativi, come avete letto anche voi da qualche parte, gli uffici giudiziari sono ancora carichi di questi processi, perché non essendo passata l'attuazione, ancora, sono tenuti ad aprire il fascicolo di immigrazione clandestina, facendo tutto il lavorio, come se il reato fosse ancora vigente.
Quindi, grazie a questo Governo e alla sua solerzia, abbiamo raggiunto il mirabile obbiettivo di lasciare liberi gli immigrati clandestini senza reato e di aggravare egualmente gli uffici giudiziari di un reato che non c’è più. Esempio viatico del Governo Renzi.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Molteni 4.0201, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo e dei relatori di minoranza del MoVimento 5 Stelle e di Sinistra Ecologia Libertà, con il parere favorevole dei relatori di minoranza della Lega Nord e Autonomie e sul quale il relatore di minoranza del gruppo Misto-Alternativa Libera si rimette all'Assemblea.
Dichiaro aperta la votazione.
DANIELE FARINA. Grazie Presidente, questo sarebbe l'ultimo voto che facciamo nella mattinata, però...
PRESIDENTE. Questo non aiuta il silenzio durante il suo intervento, onorevole Farina.
Per favore, colleghi...
DANIELE FARINA. Qui noi torniamo su quella materia per cui intendiamo intervenire per prevenire, o meglio, reprimere fenomeni di terrorismo sul territorio italiano e, però, incidiamo sulla vita di tutti i cittadini, perché attraverso questo articolato, che è arrivato in forma di emendamento al testo del Governo, i dati telefonici e comunicativi in generale, il nostro traffico telematico, subisce nella sua conservazione un prolungamento, arrivando a 24 mesi; i gestori telefonici o i devono conservarli per 24 mesi. Questa norma, a comprova di quanto si diceva all'inizio, non è una norma che ha un termine, non è una norma che ha una scadenza precisa, ma nella formulazione per come ci arriva, diciamo, in Aula, per adesso, è .
Ecco, io credo che questo sia un esempio di quello scambio libertà contro sicurezza che questo provvedimento rappresenta, con l'avvertenza che dicevo all'inizio che sulla sottrazione di libertà non c’è nessun dubbio, sul fatto che serva a qualcosa, alla sicurezza dei cittadini, su questo qualche dubbio in più permane.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Daniele Farina 4-.200.
Dichiaro aperta la votazione.
DONATELLA FERRANTI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà. Colleghi per favore, non passate davanti al Comitato dei nove.
DONATELLA FERRANTI. Signor Presidente, ormai mi pare che la sospensione della seduta sia già in corso, vedo i colleghi diretti verso l'uscita dell'Aula.
PRESIDENTE. Veramente, onorevole Ferranti non ho ancora sospeso la seduta.
DONATELLA FERRANTI. Era nostra intenzione proporre di accantonare l'articolo 5 per passare all'articolo 6 in quanto si tratterebbe di fare ancora poche votazioni.
PRESIDENTE. Ho capito, ma vi è un'intesa tra i gruppi per sospendere la seduta alle ore 14, pertanto a questo punto sospendo la seduta che riprenderà alle ore 16.
PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Alfreider, Amici, Michele Bordo, Boccia, Antimo Cesaro, Dambruoso, Damiano, Dallai, Di Lello, Epifani, Ferranti, Fraccaro, Losacco, Manciulli, Pisicchio, Portas, Realacci, Domenico Rossi, Sanga, Sani, Schullian, Scotto, Tabacci e Valeria Valente sono in missione a decorrere dalla ripresa pomeridiana della seduta.
I deputati in missione sono complessivamente novantanove, come risulta dall'elenco depositato presso la Presidenza e che sarà pubblicato nell’ al resoconto della seduta odierna.
MAURIZIO BIANCONI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Su che cosa ?
MAURIZIO BIANCONI. Per un richiamo al Regolamento, all'articolo 8, e al buon andamento dei lavori.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MAURIZIO BIANCONI. Dopo questi giorni in cui le perplessità sulla conduzione dei lavori sono state da me manifestate anche in maniera aspra nella speranza che perlomeno una lettera al Governo codesto Ufficio di Presidenza sentisse il bisogno di mandarla, segnalo che, se si stabilisce che la seduta cominci alle ore 16, si deve cominciare alle ore 16, altrimenti tutti sappiamo che abbiamo la mezz'ora accademica e verremo tutti con mezz'ora di ritardo. Non vedo perché dobbiamo aspettare oltre quello che abbiamo già atteso, perché abbiamo fatto quattro giorni di attesa.
PRESIDENTE. Onorevole Bianconi, questo ovviamente è un disagio che la Presidenza avverte in prima persona; ma c'era un'audizione molto importante in corso e si è atteso anche il nulla osta della Commissione bilancio.
ROCCO PALESE. Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ROCCO PALESE. Presidente, la Commissione bilancio è finita perché io sono sceso. Vorrei quantomeno sapere – tutto è legittimo e tutto è possibile, ma su questo decreto-legge abbiamo avuto già la prima, la seconda, la terza, la quarta, la quinta, la sesta e la settima sospensione e modificazione – se ne sono previste altre, perché, se ne sono previste altre, fermiamo tutto, le facessero e poi veniamo qui perché ci sono già state sei sospensioni della seduta. Solo questo, grazie.
PRESIDENTE. Al momento, non vi sono richieste di sospensione della seduta, quindi andiamo avanti.
PRESIDENTE. Comunico che, con lettere pervenute in data odierna, i deputati Matteo Bragantini, Roberto Caon ed Emanuele Prataviera, già iscritti al gruppo parlamentare Lega Nord e Autonomie, hanno dichiarato di aderire al gruppo parlamentare Misto, cui risultano pertanto iscritti.
PRESIDENTE. Comunico che la Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema di accoglienza e di identificazione, nonché sulle condizioni di trattenimento dei migranti nei centri di accoglienza, nei centri di accoglienza per richiedenti asilo e nei centri di identificazione ed espulsione, ha proceduto in data odierna alla propria costituzione.
Sono risultati eletti: presidente, il deputato Gennaro Migliore; vicepresidenti, i deputati Mario Marazziti ed Edoardo Patriarca; segretari, il deputato Erasmo Palazzotto e la deputata Maria Chiara Gadda.
PRESIDENTE. Riprendiamo il seguito della discussione del disegno di legge n. 2893-A/R. Ricordo che nella parte antimeridiana della seduta è stato da ultimo respinto l'emendamento Farina 4-.200.
Avverto che le Commissioni hanno presentato gli emendamenti 5.300 e 8.300, che sono in distribuzione. Con riferimento a tale ultima proposta emendativa, risulta alla Presidenza che tutti i gruppi abbiano rinunciato alla fissazione del termine per la presentazione dei subemendamenti.
Avverto che gli emendamenti Gallinella 7.3, L'Abbate 10.1, Mantero 11.2, Micillo 11.3, Cecconi 12.9, Carinelli 12.11, Cancelleri 12.13, Busto 12.14, Pesco 13.5, Baroni 13.15, Perentela 13.10, Di Benedetto 17.3, Grande 17.4, Benedetti 17.50, Scagliusi 18.7, Del Grosso 18.8, Manlio Di Stefano 18.10 e Sibilia 18.01, presentati da parte di deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle, sono stati ritirati dai presentatori.
Avverto altresì che la Commissione Bilancio – per favore colleghi – ha espresso il prescritto parere che è in distribuzione.
PRESIDENTE. Passiamo ora all'esame dell'emendamento Duranti 5.1, a pagina 37 del fascicolo.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Duranti 5.1, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo e del relatore di minoranza Gianluca Pini, con il parere favorevole della relatrice di minoranza deputata Duranti, mentre i relatori di minoranza Sarti e Artini si rimettono all'Aula.
Dichiaro aperta la votazione.
DALILA NESCI. Presidente, avevo chiesto di parlare per dichiarazione di voto...
PRESIDENTE. Abbiamo votato ? Carrozza, non riesce.
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge
DALILA NESCI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Prego, onorevole Nesci. Mi scusi, ma avevo già indetto la votazione...
DALILA NESCI. No, Presidente, non accetto le scuse...
PRESIDENTE. Non è questione di accettarle o no. Ormai la votazione è fatta, onorevole Nesci.
DALILA NESCI. ...perché aspettavo proprio il momento di poter discutere l'emendamento. Capisco che questo è un argomento effettivamente odiato da questa maggioranza. Parliamo dello scorrimento delle graduatorie. Per fortuna, c'erano stati già tanti altri emendamenti e ora ce ne sarà un altro, oltre a quello mio che è stato bocciato, perché deve essere detto chiaramente a chi qui fuori ci segue, a tutti i poliziotti e alle forze dell'ordine che seguono, ad ogni provvedimento, le vicende di questi emendamenti.
Il Governo Renzi, così come il Governo Letta e la maggioranza, che più o meno è sempre la stessa, è contrario allo scorrimento delle graduatorie. Questo principio non riesce ad entrare nella mente di queste persone, salvo poi impersonificarsi in alcuni soggetti, come i parlamentari Fiano ed altri paladini di questa battaglia, che ovviamente la fanno rimanere sempre una battaglia fatta a metà. Emendamenti che vengono presentati, portati fino in Commissione, poi in Aula e poi, incredibilmente, o vengono bocciati oppure semplicemente Fiano non si presenta in Commissione e, quindi, l'emendamento rischiava di decadere se non ci fosse stato il MoVimento 5 Stelle a farlo proprio.
Ora, noi l'abbiamo detto più volte: è inutile illudere queste persone ! Chiarite, una volta per tutte, che questo scorrimento di graduatorie, valide e vigenti, non avverrà e almeno cerchiamo di essere più seri e, soprattutto, di non abbindolare ogni volta generazioni di persone .
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Basilio 5.5, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo, con il parere favorevole dei relatori di minoranza del gruppo MoVimento 5 Stelle, con il parere contrario dei relatori di minoranza del gruppo Sinistra Ecologia Libertà, con il parere favorevole del relatore di minoranza del gruppo Misto, mentre i relatori di minoranza del gruppo Lega Nord e Autonomie si rimettono all'Assemblea, e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
Dichiaro aperta la votazione.
MONICA FAENZI. Signor Presidente, con questo emendamento, io vorrei porre all'attenzione del Parlamento un fenomeno di microcriminalità che si sta diffondendo in tutta Italia, quello dei furti negli appartamenti. Da una recente indagine del Censis risulta, infatti, che in dieci anni praticamente vi è stato un aumento del 127 per cento e che, di fatto, vi è in Italia un furto ogni due minuti.
Per questo motivo, agendo proprio sull'articolo 5, sul secondo comma, io chiederei di poter accogliere l'emendamento proprio per consentire di affiancare alle forze di pubblica sicurezza proprio il corpo delle Forze armate. Ci sono comuni, peraltro, quelli più piccoli, che, attraverso la soppressione di alcuni corpi, ma soprattutto, come sapete, con la concentrazione delle caserme in luoghi più grandi, sono rimasti totalmente sguarniti e privati della possibilità di avere una tutela. Per cui si sono costituiti spontaneamente dei comitati proprio a difesa del vicinato, che hanno chiesto poi di esporre i propri cartelli, affinché quei luoghi risultassero quanto meno presidiati con una giustizia fai da sé, con un controllo fai da se proprio delle persone.
Pertanto, io mi auguro che ci sia la sensibilità necessaria per prendere in considerazione questo emendamento e dare la possibilità di avere nei centri questi presidi, che sarebbero importantissimi come deterrenti per i furti e le violazioni della sfera privata delle persone e degli italiani.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Faenzi 5.200, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo, con il parere favorevole dei relatori di minoranza dei gruppi Lega Nord e Autonomie e MoVimento 5 Stelle, con il parere contrario dei relatori di minoranza dei gruppi Sinistra Ecologia Libertà e Misto, e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
Dichiaro aperta la votazione.
GIANLUCA PINI. Grazie Presidente, intervengo sugli emendamenti Molteni 5.203 e 5.205, ribadendo invece il ritiro dell'emendamento Molteni 5.204 che non so se era stato già acquisito. Comunque, intervengo sull'emendamento Molteni 5.203 anche in virtù di quello che è stato il dibattito in materia di politica estera generale con il Ministro Gentiloni, presente qui alla Camera il 18 febbraio. Durante quel dibattito, sono state presentate diverse risoluzioni, alcune omnicomprensive di tutto quello che doveva essere, in qualche modo, la sfera inerente gli affari esteri o la Farnesina.
Noi ne avevamo presentato una molto più semplice, dove c'erano tre punti che guardavano in maniera specifica proprio la crisi libica e, in generale, del Maghreb. Uno di quei punti era l'introduzione, o la valutazione dell'opportunità di introdurre, il blocco navale di fronte alle coste libiche, per due ordini di motivi. Il primo, per evitare queste tratte di essere umani da parte di organizzazioni criminali. Non più tardi di ieri alcune procure hanno certificato che ci sono dei gruppi terroristici dietro il traffico di esseri umani che arrivano dalla Libia. L'altro, per cercare di bloccare il traffico, anche di armi eventualmente, o di terroristi.
C’è chi dice che non sono quelle le rotte, c’è chi dice che sono quelle, non lo so. In maniera preventiva, però, quella era un'idea che noi avevamo portato all'esame del Parlamento. C’è stato detto di «no», come al solito, con il solito atteggiamento supponente da parte della sinistra, dandoci come al solito dei razzisti, degli ignoranti. Però, perlomeno, ci siamo tolti la soddisfazione di aver sentito qualche giorno dopo il delegato dell'ONU, Bernardino León, dire: l'Italia deve fare il blocco navale davanti alle coste libiche.
Ora abbiamo l'opportunità, visto che ci sono degli stanziamenti specifici anche per la dislocazione di unità navali di fronte alle coste libiche, di prevedere eventualmente, come chiede questo emendamento, la possibilità di utilizzare queste unità navali per il blocco, blocco che serve anche a fermare i viaggi della morte e probabilmente ad evitare che ci siano i morti nel canale di Sicilia. È una soluzione di buonsenso per la quale noi chiediamo che il Parlamento voti in maniera unanime. Capisco il parere contrario, in maniera pregiudizievole però, da parte del Governo e da parte dei relatori, però ripeto questo sarebbe un atto di coraggio e soprattutto sarebbe un atto che salverebbe, probabilmente, centinaia, se non migliaia, di vite umane oltre che fermare i flussi degli introiti illeciti da parte dei gruppi terroristici, che poi questi soldi li usano per attaccarci e per creare morti nelle nostre terre. Quindi, a voi la scelta, in coscienza, di fare un atto di coraggio o, invece, di continuare a piegare la testa di fronte al terrorismo.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Duranti. Ne ha facoltà.
DONATELLA DURANTI. Grazie Signor Presidente, io non sono intervenuta sull'emendamento precedente, l'emendamento 5.206, a mia prima firma, che è stato bocciato dall'Aula, e che prevedeva la possibilità che il dispositivo navale di potesse avere anche precisi compiti di soccorso e di salvataggio in mare di profughi.
Intervengo su questo emendamento Molteni 5.203 perché sono veramente sconcertata dalla facilità, dalla superficialità, con la quale si fanno alcune affermazioni. Dire che è necessario adibire i dispositivi aeronavali al blocco delle coste libiche per evitare, qui si continua ad utilizzare il termine, i migranti clandestini, mentre noi parliamo, invece, di persone che per lo più sono profughi. Voglio ricordare che intanto sono persone che scappano via da un conflitto terribile e poi mi viene da dire ... signor Presidente, io ho bisogno, però, che non mi interrompano, ho quasi finito.
PRESIDENTE. Colleghi, per favore, posso chiedervi la cortesia di lasciare parlare ? Anche al Comitato dei diciotto: se riuscite a stare in silenzio.
DONATELLA DURANTI. Siccome il collega Pini è già intervenuto, magari se fa intervenire anche me, avrei finito. Non riesco ad immaginare in che modo si possano bloccare le coste libiche e, quindi, quelle persone che scappano dalla Libia. L'unico modo sarebbe quello di sparare contro le coste libiche e, quindi, di sparare contro i profughi che vogliono arrivare dall'altra parte del Mediterraneo.
Siamo convintamente contrari e, siccome ho sentito parlare di pregiudizio, io dico che noi abbiamo un forte pregiudizio umanitario, nel senso che pensiamo che alle persone non bisogna mai sparare e che invece dobbiamo accoglierle e che le nostre navi, anche militari, non devono essere mai messe al servizio...
NICOLA MOLTENI. Ma cosa stai dicendo ?
PRESIDENTE. Onorevole Molteni, per favore.
DONATELLA DURANTI. Chiedo di poter finire... non devono mai essere messe al servizio di missioni di morte
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Artini. Ne ha facoltà.
MASSIMO ARTINI. Grazie Presidente, intervengo solamente per fare un appunto su quest'insieme di emendamenti, quello di Sinistra Ecologia Libertà e quello della Lega Nord.
Effettivamente la missione denominata dalla signora Ministro Pinotti, anche se non ci verrà detto, è già naturalmente comunque impiegabile in missioni di ricerca e soccorso. Infatti, al netto di avere, per così dire, abrogato quelle leggi che hanno approvato la Convenzione di Amburgo, quella Convenzione rimane. Quindi, in caso di richiesta, le navi che saranno presenti in quel dispositivo di fronte alla Libia, saranno ovviamente chiamate a rispondere a quella missione.
In merito al ragionamento sul blocco navale, a fronte di tutta una serie di audizioni fatte anche precedentemente, come soluzione anche per il tipo di imbarcazioni vorrebbe dire non conoscere le imbarcazioni che partono dalla Libia, il blocco navale imposto con delle navi militari per me ha veramente poco o nessun senso.
Per cui in questo senso la nostra contrarietà agli emendamenti della Lega Nord e la volontà di richiedere al Governo, come ho fatto anche in Commissione, una definizione dettagliata sugli effettivi obiettivi della missione .
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Molteni 5.203, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo, dei relatori di minoranza del MoVimento 5 Stelle e di Sinistra Ecologia Libertà, con il parere favorevole dei relatori di minoranza della Lega Nord, con il parere contrario del relatore di minoranza del gruppo Misto e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario
Dichiaro aperta la votazione.
ROBERTO SIMONETTI. Grazie Presidente, il tema non è quello che ha posto l'onorevole di Sinistra Ecologia Libertà, ovvero che la Lega Nord ha voglia di sparare alle navi che arrivano. Il tema è quello di trovare una metodologia affinché nessuno più invada i nostri territori. Infatti, se la soluzione che questo Governo e questa maggioranza offrono è quella di fare delle tendopoli di accoglienza degli immigrati, mi pare che siano completamente fuori strada. Infatti, prima ci sono i cittadini italiani, i cittadini padani, e poi vengono tutti gli altri, e poi tutto il resto del mondo.
Perché a Biella volete mandare 228 immigrati ? Non ci sono le strutture ! E la prefettura, attraverso il Ministro Alfano, vuole fare una tendopoli d'accoglienza ! Ma dove stiamo vivendo ? Ma che cosa sta dicendo ? Ma siamo arrivati al punto di creare delle tendopoli per un'accoglienza, al posto di fare i campi là, in Libia, dove partono, per aiutarli a casa loro ? Questo è il sistema ! Altro che o
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Molteni 5.205, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo e dei relatori di minoranza di SEL, del MoVimento 5 Stelle e del gruppo Misto-Alternativa Libera e con il parere favorevole dei relatori di minoranza della Lega Nord e Autonomie.
Dichiaro aperta la votazione.
ANDREA MANCIULLI, . Le Commissioni esprimono parere contrario sul subemendamento Duranti 0.5.300.1 e raccomandano l'approvazione del proprio emendamento 5.300.
DOMENICO ROSSI, Il Governo esprime parere favorevole sull'emendamento 5.300 delle Commissioni e parere contrario sul subemendamento Duranti 0.5.300.1.
PRESIDENTE. Quindi, il parere del Governo è conforme a quello del relatore per la maggioranza. A questo punto, chiedo i pareri anche ai relatori di minoranza. Onorevole Sarti ?
GIULIA SARTI, Esprimo parere favorevole sia sul subemendamento Duranti 0.5.300.1 sia sull'emendamento 5.300 delle Commissioni.
PRESIDENTE. Onorevole Duranti ?
DONATELLA DURANTI, Mi rimetto all'Aula sull'emendamento 5.300 delle Commissioni ed esprimo parere favorevole sul subemendamento a mia prima firma 0.5.300.1.
PRESIDENTE. Onorevole Pini ?
GIANLUCA PINI, . Esprimo parere contrario sul subemendamento Duranti 0.5.300.1 e mi rimetto all'Aula sull'emendamento 5.300 delle Commissioni.
PRESIDENTE. Onorevole Artini ?
MASSIMO ARTINI, . Esprimo parere favorevole sia sul subemendamento Duranti 0.5.300.1 che sull'emendamento 5.300 delle Commissioni.
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione del subemendamento Duranti 0.5.300.1.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Artini. Ne ha facoltà.
MASSIMO ARTINI. Se è possibile, volevo fare una considerazione su questo emendamento. Ringrazio sia i colleghi del MoVimento 5 Stelle che il Governo per questo....
PRESIDENTE. Stiamo sul subemendamento.
MASSIMO ARTINI. Mi scusi, allora posso parlare successivamente.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul subemendamento Duranti 0.5.300.1, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo e dei relatori di minoranza della Lega Nord e Autonomie e con il parere favorevole dei relatori di minoranza del MoVimento 5 Stelle, di SEL e del gruppo Misto-Alternativa Libera.
Dichiaro aperta la votazione.
MASSIMO ARTINI. Signor Presidente, mi scuso per l'errore di prima. Si trattava di un ringraziamento non solo perché con questo emendamento si riesce a dare la possibilità alle forze di polizia di utilizzare aerei a pilotaggio remoto per il controllo e il monitoraggio anche dei reati ambientali – io spero anche nella zona della Terra dei fuochi, per cui l'emendamento era nato principalmente –, ma anche perché in questa maniera si riesce, entro un termine preciso, a creare quelle normative che permettono di poter sviluppare uno dei settori che attualmente ha le maggiori capacità di sviluppo anche per il Paese, ponendoci all'avanguardia in Europa. Forse siamo tra i primi ad avere una regolamentazione così ampia del genere. Pertanto, ringrazio veramente tutti per questo lavoro.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Basilio. Ne ha facoltà.
TATIANA BASILIO. Grazie Presidente, riusciamo finalmente a vedere sicuramente l'inizio della fine – che magari sarà una lunga fine – di un lungo lavoro iniziato nella Commissione difesa sull'utilizzo e sulla sperimentazione dei droni. Era nato come pattugliamento per la Terra dei fuochi circa a dicembre del 2014 con una risoluzione del collega Artini, poi elaborata da tutta la Commissione, a prima firma Gianluca Rizzo.
Ora, con questo lungo lavoro con il governo della difesa e della giustizia, siamo riusciti finalmente a trovare una quadra, a non rimanere a fossilizzarci solo sull'utilizzo dei droni per la Terra dei fuochi, ma siamo riusciti a disciplinare le modalità di utilizzo da parte delle forze di polizia degli aeromobili a pilotaggio remoto, comunemente chiamati «droni» in Italia e, quindi, a estenderne l'uso a più settori per i reati, per la prevenzione del terrorismo e per i reati di criminalità organizzata e ambientale. Credo che questo finalmente sia un enorme passo avanti che noi cercheremo di portare a termine entro centoventi giorni come Commissione difesa con il Ministero della difesa. Quindi, io sono molto soddisfatta di questo lavoro .
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Salvatore Piccolo. Ne ha facoltà.
SALVATORE PICCOLO. Presidente, volevo esprimere la soddisfazione del gruppo PD per l'inserimento di questo emendamento che, come ricordava la collega, è frutto dell'impegno del PD e degli altri gruppi parlamentari, anche delle opposizioni, in Commissione difesa, che nel dicembre 2014 hanno votato un'apposita risoluzione con la quale sollecitavano il Governo a prendere in esame la possibilità di utilizzo dei droni, attraverso i quali si ha un monitoraggio tempestivo e più preciso del territorio a tutela della legalità, non solo per il monitoraggio dell'illecito sversamento dei rifiuti e dei roghi, ma, più in generale, per contrastare tutte le illegalità, per esempio l'abusivismo edilizio, che si possono verificare sul territorio.
Contemporaneamente, voglio dare atto al Governo Renzi di aver raddoppiato, così com'era stato promesso, il numero dei militari sul territorio della Terra dei fuochi e aver previsto che, dal 30 giugno, si potrà aumentare l'organico fino a 300 unità. Credo che i cittadini della Campania, di questo tormentato territorio, possano trarre un sospiro di sollievo e ringraziare effettivamente il Governo .
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 5.300 delle Commissioni, con il parere favorevole del Governo e dei relatori di minoranza del MoVimento 5 Stelle e del gruppo Misto-Alternativa Libera, mentre i relatori di minoranza di Sinistra Ecologia Libertà e della Lega Nord e Autonomie si sono rimessi all'Assemblea.
Dichiaro aperta la votazione.
GIANLUCA PINI. Signor Presidente, intervengo brevemente. Questo è un emendamento che cerca di dare una risposta normativa a suggerimenti che sono arrivati da tutte le direzioni qualora abbiamo fatto audizioni o abbiamo, in qualche modo, cercato di sentire esperti in materia di antiterrorismo relativamente a quelle che sono le cosiddette pattuglie di primo intervento che, nel nostro Paese, possono essere solo ed esclusivamente le pattuglie delle forze dell'ordine...
PRESIDENTE. Colleghi, per favore.
GIANLUCA PINI. ...che quotidianamente sono sul territorio. Mi spiego meglio. A Londra, dopo i fatti del 2005, immediatamente, il Governo, anche lì attraverso il Parlamento, approvò delle leggi specifiche per ragioni di pronto intervento, inserendo nelle pattuglie che già, in qualche modo, tengono monitorato il territorio agenti esperti in antiterrorismo che sanno cosa fare in caso di attacchi, che sanno cosa fare in caso di pericolo, che sanno cosa fare in caso di segnalazioni di pericolo.
Noi questo cosiddetto terzo agente all'interno delle pattuglie non ce l'abbiamo: ce l'hanno suggerito tutti – tutti – dal 2001 ad oggi, però, la legislazione italiana, purtroppo, è l'unica nei Paesi occidentali a rischio – e noi siamo a rischio come Paese – a non averlo ancora adottato. Serve solo ed esclusivamente inserire una terza persona all'interno di queste pattuglie, che abbia compiti specifici e formazione specifica in materia di antiterrorismo.
Io non capisco onestamente, visto che si parla tanto di tutelare la sicurezza dei cittadini, quale sia il blocco, quale sia la ragione ostativa ad implementare la sicurezza sia del personale chiamato a monitorare il territorio, sia di tutti quanti i cittadini; anche perché, in sostanza, io non so se ci sono costi enormi – non mi pare –, anche perché con riferimento al personale, comunque, stando anche alle statistiche rispetto alla media europea, sembra che noi abbiamo molti più agenti, uomini delle forze dell'ordine in rapporto alla popolazione rispetto ad altri Paesi, però, questi Paesi, evidentemente, li utilizzano meglio. Quindi, probabilmente, a saldo zero o con un costo veramente irrisorio rispetto a quello che è il potenziale di sicurezza per il Paese, si può inserire e formare una terza persona all'interno di queste pattuglie.
Quindi, chiedo cortesemente ai relatori di valutare attentamente questo emendamento, perché va nella stessa direzione che ci hanno suggerito tutte le persone che hanno fatto dell'antiterrorismo la loro materia specifica e hanno formato, in qualche modo, in altri Paesi, squadre speciali dell'antiterrorismo.
Noi, invece, facciamo le audizioni e, poi, lasciamo come lettera morta quello che ci viene detto. Questo è un emendamento che, invece, va in quella direzione e, quindi, chiedo cortesemente ai relatori di rivalutare attentamente il parere su questo, perché sarebbe un vero segnale concreto, a saldo zero, per il Paese: dare un segnale di sicurezza e di maggiore monitoraggio sul territorio e, soprattutto, di tutela anche di quelle persone che, in caso di attacchi, in caso di rischi, si presentano per prime sul posto e, magari, non sono formate e rischiano, a loro volta, di essere bersagli da parte del terrorismo...
PRESIDENTE. La invito a concludere.
GIANLUCA PINI. ...perché è abbastanza noto che, spesso e volentieri, ci sono cellule terroristiche che fanno un attacco per, poi, attirare lì il personale delle forze dell'ordine e compiere un secondo attacco. Questo tipo di valutazioni le possono fare solo ed esclusivamente le persone che hanno una formazione specifica e noi alle pattuglie dobbiamo assolutamente affiancare persone che hanno questo tipo di formazione.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Artini. Ne ha facoltà. Colleghi, per favore, se possiamo abbassare il tono della voce. Prego.
MASSIMO ARTINI. Signor Presidente, molto semplicemente, per indicare la nostra volontà di votare in modo favorevole su questo emendamento, perché, effettivamente, è di indubbio buonsenso.
Vorrei anche una spiegazione da parte del Viceministro per comprendere il motivo di privare le forze di polizia di questo tipo di figura.
PRESIDENTE. Se non vi sono altri interventi e se il Governo non vuole intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Molteni 5.210, con i pareri contrari delle Commissioni e del Governo e il parere favorevole di tutti i relatori di minoranza. C’è il parere contrario anche della V Commissione (Bilancio).
Dichiaro aperta la votazione.
NICOLA MOLTENI. Presidente, con questo articolo aggiuntivo chiediamo al Governo e alla maggioranza di togliere definitivamente dal tavolo della discussione la possibilità, più volte avanzata e ipotizzata, anche con dei protocolli di intesa siglati al Ministero, e la volontà da parte del Governo di smantellare e di chiudere 250 presidi di polizia.
Stiamo parlando di presidi di specialità, in modo particolare la polizia postale, la ferroviaria e la polizia stradale, presidi assolutamente fondamentali per garantire la sicurezza dei cittadini.
Vogliamo una parola definitiva; anzi, vogliamo un voto definitivo che seppellisca questa ipotesi che pare assolutamente assurda e contraddittoria rispetto alla volontà del Governo. Da un lato, il Governo investe sull'attività di ricerca e di chiusura dei siti che sono sicuramente uno degli strumenti di maggior diffusione del terrorismo islamico, dall'altro lato, invece, c’è un piano da parte del Ministero per chiudere circa settanta presidi della polizia postale. E sappiamo quanto è importante il lavoro della polizia postale, tanto per la ricerca dei reati legati al tema di cui stiamo discutendo ma anche per quelli di pedo-pornografia, tema che abbiamo toccato proprio l'altro giorno con riferimento alla prescrizione. Serve una parola chiara, serve un voto chiaro per dire «no» a questa ipotesi di smantellamento dei presidi di sicurezza. L'emendamento va esattamente in questa direzione.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Molteni 5.0210, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo, il parere favorevole dei relatori di minoranza del MoVimento 5 Stelle e della Lega Nord, il parere contrario della relatrice di minoranza di SEL, con il relatore di minoranza di Alternativa Libera che si rimette all'Assemblea e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
Dichiaro aperta la votazione.
TIZIANA CIPRINI. Grazie Presidente. Ancora la questione idonei della Polizia di Stato, Arma dei carabinieri e Guardia di finanza. Ebbene, i sindacati delle forze dell'ordine ci dicono che c’è una carenza di personale di circa 18 mila operatori nella sola Polizia di Stato e di circa 40 mila in tutte le forze dell'ordine. Abbiamo tremila pensionamenti alle porte. Abbiamo, come dice Alfano, l’ alle porte con un rischio altissimo e questo provvedimento, lo ricordo, ha nel titolo il termine «antiterrorismo».
Abbiamo poi gli idonei delle graduatorie di concorso che attendono di indossare una divisa.
Abbiamo poi un deputato del Partito Democratico, l'onorevole Fiano, che presenta a ruota emendamenti sulle graduatorie delle forze dell'ordine senza poi presentarsi in Commissione, lasciandoli così decadere . Abbiamo il Movimento 5 Stelle che fa propri in Commissione gli emendamenti del deputato Fiano, con il Partito Democratico che vota contro gli emendamenti presentati dal suo deputato .
Abbiamo la legge D'Alia, che ha sancito come modalità ordinaria di reclutamento lo scorrimento delle graduatorie, escludendo qualsiasi discrezionalità da parte delle amministrazioni. Non abbiamo invece ragioni giuridiche valide per non applicare lo scorrimento delle graduatorie al comparto Sicurezza e Difesa.
Abbiamo la dichiarazione dell'ex ministro D'Alia alle Commissioni I e XI della Camera, nella seduta congiunta del 2013, che, alla domanda formulatagli se l'efficacia delle graduatorie concorsuali si intende applicata anche ai lavoratori del comparto Difesa, aveva risposto affermativamente, sottolineando come in tal modo si intendevano evitare ulteriori contenziosi.
Abbiamo le dichiarazioni del Ministro Alfano circa la necessità di procedere all'assunzione di nuovi elementi per le forze dell'ordine per Expo 2015.
Abbiamo la legge n. 125 del 2013, la cosiddetta legge D'Alia, ancora vigente ma, di fatto, abrogata perché non viene mai applicata.
Abbiamo poi il ministro Madia che dichiara che a partire dal 2017 si riapriranno i concorsi pubblici. In tempi di non si capisce perché si sprechi in tal modo tanto denaro pubblico quando si possono assumere agenti già pronti. Abbiamo poi tanti giovani idonei ai concorsi pubblici che vengono continuamente ingannati ed illusi, con il Governo che continua a prenderli per il «lato B». Abbiamo poi gli emendamenti del Movimento 5 Stelle con tanto di copertura finanziaria anche in questo provvedimento. Cosa fa il Governo al riguardo ? Cambia parere o continua col suo diniego ? Nel caso vorremmo conoscere le motivazioni. Cosa fa poi la maggioranza ? Vota contro anche questa volta ? .
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Tofalo. Ne ha facoltà.
ANGELO TOFALO. Grazie Presidente. È opinione non mia, ma di tutti, che la minaccia maggiore sia quella interna. È opinione di tutte le persone audite, delle persone che vanno in televisione a fare spot per la lotta contro il terrorismo, delle persone che riempiono le prime pagine delle maggiori testate giornalistiche che la minaccia dei lupi solitari, dei sia quella più pericolosa.
L'unica cosa che il Governo poteva fare era investire in sicurezza interna, sistemare lo scorrimento delle graduatorie, sistemare questa cosa degli idonei della polizia di stato, dei carabinieri e della guardia di finanza. In Commissione, come ha anticipato la mia collega Ciprini, c'era un emendamento che era quello del collega Fiano, sottosegretario mancato alla sicurezza: il collega Fiano non si è nemmeno presentato in Commissione, allora per onestà intellettuale non solo il sottoscritto ma ancor prima il collega Molteni ha fatto suo l'emendamento, emendamento che è stato votato contro dal PD stesso. Allora io dico finiamola di prendere in giro questi ragazzi.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Tripiedi, prego.
DAVIDE TRIPIEDI. Semplicemente per sottoscrivere l'emendamento Ciprini, grazie.
PRESIDENTE. La ringrazio a questo punto poniamo in votazione... onorevole Fiano, ha facoltà di parlare per dichiarazione di voto.
EMANUELE FIANO. L'argomento dello scorrimento delle graduatorie degli idonei non assunti nei concorsi di assunzione nelle forze dell'ordine è un argomento molto serio e delicato perché riguarda le aspettative di molte centinaia di ragazzi che vorrebbero servire il nostro Paese come già fanno i loro fratelli maggiori che in quei concorsi sono arrivati prima di loro. Per cui non ho nessuna intenzione di rispondere alle battute o ai facili discorsi, perché penso a quei ragazzi che sono da giorni qua fuori, che chiedono di essere assunti. Io personalmente, come ho fatto già molte altre volte con il collega Rosato in questa e nella scorsa legislatura, ci ho messo la faccia su questo problema provando a convincere Governi diversi e amministrazioni diverse che era giusto corrispondere ai desideri di essere assunti di ragazzi che erano arrivati appena sotto altri in un concorso di idoneità. L'anno scorso, per la prima volta in questo Paese, ci riuscimmo, con un emendamento del Partito Democratico, facendo scorrere idonei non assunti dell'ultimo concorso. La scelta di fare questo non è indenne da problemi: perché esistono nella vita principi che sono giusti, cioè corrispondere a persone che vogliono essere assunte al servizio dello Stato, ed esiste la difficoltà di governare. Perché quella scelta non è indenne da problematiche: la prima è quella della copertura, la seconda è quella che nei concorsi di assunzione nelle forze dell'ordine si creano diverse categorie: quelli che partono subito, quelli che devono servire come servizio di leva obbligatorio alle forze armate, e quelli che non appartengono neanche a queste prime due categorie, che sono coloro che ci chiedono aiuto per essere assunti, e che sono i cosiddetti idonei non assunti. Non è semplice giuridicamente permettere di assumere coloro che non sono partiti per il servizio di leva obbligatorio, mentre altri loro colleghi nei concorsi, che sono arrivati prima di loro, sono contemporaneamente a servire il nostro Paese magari nei teatri dell'Afghanistan o dell'Iraq; non è semplice, ma noi continueremo questa battaglia, faremo quello che si fa in politica quando si crede in un principio, tenteremo di convincere nuovamente il Governo, per verificare ogni volta che sarà possibile se questo meccanismo di assunzione, che non è l'unica cosa che questo Governo sta facendo per combattere il terrorismo, perché noi stiamo qui approvando un provvedimento che dall'Europa ci viene invidiato, che è piena di provvedimenti che servono a combattere il terrorismo, perché non è l'unica misura attuabile per combattere il terrorismo l'aumento degli assunti nelle forze dell'ordine; ma io personalmente credo che il partito democratico porterà avanti questa battaglia che ancora si possa fare sulla questione dello scorrimento delle graduatorie. Io ci ho messo la faccia, continuerò a mettercela, ma non voterò mai contro il parere del mio Governo che per ragioni giuste di governo, di copertura e di correttezza giuridica nei confronti di tutti quelli che hanno partecipato ai concorsi, ci ha detto che questo provvedimento in questo caso non si poteva prendere. Noi cerchiamo di governare i problemi, non di riempire i post di facebook, grazie.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto a titolo personale l'onorevole Nesci. Ne ha facoltà.
DALILA NESCI. Grazie Presidente. Collega Fiano come sempre nella teoria ci siamo, è nella pratica che lei pecca. Perché se giuridicamente non è possibile definire bene la posizione di questi ragazzi, per quale motivo lei continua a presentare emendamenti sempre su questo argomento ?
Perché se giuridicamente non è possibile andare a definire sull'azione di questi ragazzi, per quale motivo lei continua a presentare emendamenti sempre su questo argomento ? E se è difficile governare, ricordo che è il suo partito al Governo insieme ad un'altra maggioranza ! Quindi impegnatevi prima a capire come si può agire e poi eventualmente scrivere gli emendamenti. Le coperture ? Quanti condoni avete fatto ai concessionari dei giochi d'azzardo, quanti ? Le coperture ci sono, ci sono sempre state, basta volerlo e cercare di inserirle nei provvedimenti in maniera logica e razionale. Allora la smetta di depositare questi emendamenti, se non è fattibile, e ricordo che ci sono già tanti contenziosi aperti proprio per il mancato scorrimento di graduatorie. Quindi i ricorsi ci sono già .
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Manlio Di Stefano. Ne ha facoltà.
MANLIO DI STEFANO. Signor Presidente, premesso che mi viene da ridere a sentire parlare di chi ci ha messo la faccia se poi non si presenta in Commissione, quindi la faccia non ce la mette certamente, ma ha ragione il collega Fiano, c’è chi aspetta un lavoro in eterno in graduatoria e c’è chi invece non ha mai lavorato, come qualcuno da quella parte, c’è chi invece guarda caso e figlio di un Ministro ed entra nella graduatoria dei diplomatici e invece chi non è figlio di Ministro non entra mai, c’è chi invece la graduatoria non la vedrà mai scorrere perché non conosce nessuno tra i banchi del Governo, dovete soltanto accettare il fatto che voi, se non avete convenienza in quello che fate diretta, non fate nulla di buono per il popolo italiano. Lo avevamo chiesto già la settimana scorsa, ma ci pensate mai agli italiani ? Perché questi qua che dimenticate periodicamente sono anche loro italiani anche se non si chiamano Incalza o amici della mafia e della politica come quelli che piacciono a voi .
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Baroni. Ne ha facoltà.
MASSIMO ENRICO BARONI. Signor Presidente, sempre in tema di emendamenti e di metterci la faccia, volevo segnalare che su questo argomento e anche su un altro argomento l'onorevole Fiano aveva presentato un emendamento sul decreto della pubblica amministrazione in quanto gli ordini professionali prevedono che quando vai in pensione ti devi disiscrivere dall'ordine e in quel famoso provvedimento il nostro collega Fiano ha avuto questa trovata, questa genialata di presentare un emendamento in maniera tale che anche coloro che sono andati in pensione possano candidarsi alla guida di un ordine professionale in modo da ristabilire un minimo di gerontocrazia che evidentemente gli era scappata un attimo dal controllo e dal Governo, come lui stesso ha detto. Per cui, nel momento in cui stiamo cercando di rinnovare un Paese anche all'interno di un contesto molto delicato troviamo questo tipo di provvedimenti.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Sorial. Ne ha facoltà.
GIRGIS GIORGIO SORIAL. Signor Presidente, è chiaro che il deputato Fiano è stato asservito dal renzismo più assoluto perché la faccia ce la mette per fare fuori i con i ragazzi che sono venuti qualche settimana fa ancora una volta perché hanno riposto le loro speranze in tutti noi, la faccia ce la mettono nel momento in cui riempiono lo stenografico delle Commissioni e dell'Aula con le sue frottole, però poi la faccia non ce la mette in Commissione quando il suo partito non gli vota l'emendamento e lui per paura non si presenta nemmeno . Ed è vergognoso perché probabilmente più che la faccia, per lui è importante il sedere che tiene sulla poltrona che scalda che probabilmente sennò il partito non loro ripresenterebbe più nelle liste all'interno di questa Camera dei deputati . E la possibilità c'era, c'era benissimo nella legge di stabilità 2014 e nella legge di stabilità 2015 ma il PD non ha voluto fare niente.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Santelli. Ne ha facoltà.
JOLE SANTELLI. Signor Presidente, io ho sentito il collega Fiano con cui per varie legislature ci siamo occupati di sicurezza, avrei capito se lui avesse detto: io mi occupo di sicurezza, ho presentato un emendamento, il mio Governo non è interessato a questo tema, il mio Governo non offre la copertura per far approvare il mio emendamento e, siccome faccio parte di questa maggioranza, mi piego alla volontà del mio Governo e della mia maggioranza. Quello che non riesco a comprendere, onorevole Fiano, è la seconda parte. Perché non ci sono i soldi oppure il suo Governo non è interessato a dare i soldi, ma non: non c’è la correttezza giuridica.
Se non c'era la correttezza giuridica, quell'emendamento lei non lo poteva presentare, oppure ha fatto solo propaganda .
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Molteni. Ne ha facoltà.
NICOLA MOLTENI. Presidente, ovviamente io difendo l'emendamento, avendolo presentato precedentemente ed essendo stato l'emendamento bocciato in precedenza, quindi ovviamente il gruppo della Lega Nord voterà a favore di questo emendamento, però mi sia consentito dire – io vado controcorrente – che ovviamente il collega Fiano ha avuto il coraggio di alzarsi in Aula, il collega Fiano ha avuto il coraggio di presentare l'emendamento – era presente con me ad un convegno, nel quale ci siamo presi un impegno, davanti a centinaia di rappresentanti delle forze dell'ordine e a centinaia di ragazzi che attendono la votazione di questo emendamento – e ha presentato l'emendamento. Dopodiché, quello che ha detto il collega Fiano è probabilmente anche discutibile, però io credo che oggi il dito vada puntato soprattutto nei confronti del Governo e soprattutto nei confronti del Ministro Alfano, che dovrebbe essere qui a difendere una scelta, che non è stata presa, nonostante il suo impegno diretto nei confronti di questi ragazzi, perché il Governo nella legge di stabilità trova i soldi per l'accoglienza, 500 milioni di euro per l'accoglienza degli immigrati e dei clandestini, ma non trova i soldi per la sicurezza e per garantire un futuro e un lavoro a questi ragazzi. Il responsabile numero uno è il Governo e i due sottosegretari dovrebbero avere il coraggio di alzarsi in piedi e di giustificare questa scelta davanti a questi ragazzi e soprattutto dovrebbe averlo il Ministro Alfano, che nemmeno ha il coraggio di venire in Aula e di prendersi le sue responsabilità, le responsabilità che un Ministro serio si prenderebbe davanti a quest'Aula, ma soprattutto davanti ai mille ragazzi che aspettavano una risposta diversa da parte del Governo e da parte del Partito Democratico.
PRESIDENTE. A proposito di ragazzi, salutiamo gli studenti e gli insegnanti del liceo scientifico «M. Grigoletti» di Pordenone, che assistono ai nostri lavori dalle tribune .
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Buttiglione. Ne ha facoltà.
ROCCO BUTTIGLIONE. Signor Presidente, io non ho nessun particolare motivo di intervenire a difesa dell'onorevole Fiano, però, visto che il Regolamentano non gli permette di replicare, vorrei dire un paio di cose banali ed evidenti che tutti noi non dovremmo dimenticare: stare in una maggioranza significa avere la preoccupazione del governo complessivo del Paese. Chi sta nella maggioranza, continuamente, deve ricordarsi che il Governo deve presentare un documento di pianificazione economica e finanziaria e poi deve fare una legge di stabilità e che le risorse sono limitate.
Cari colleghi, è molto facile su ogni provvedimento intervenire dicendo: «Perché non si fa questo» ? Perché non ci sono i soldi. La verità è che se uno poi considera l'insieme del bilancio dello Stato deve avere un atteggiamento di responsabilità che gli fa dire che le risorse di cui disponiamo sono limitate. È sbagliato non destinare le risorse a questo e destinarle ad altro ? Forse, è possibile, tuttavia, se il mio Governo non mi garantisce di poter destinare quelle risorse senza distruggere un equilibrio complessivo, io faccio fatica a votare contro il mio Governo anche se ho a cuore la sorte di quei ragazzi. Chi di noi non ha a cuore la sorte di quei ragazzi e non solo di quei mille, ma di tutti quelli a cui abbiamo fatto fare dei concorsi e poi li abbiamo lasciati appesi senza assumerli ? In generale, i concorsi o non si fanno o, se si fanno, poi si assumono quelli che hanno vinto i concorsi e anche gli idonei. A tal proposito, lasciate che dica che non ha molto senso, quando abbiamo ancora delle graduatorie di idonei aperte, fare nuovi concorsi; di questo siamo tutti consapevoli. Non è questo il punto; il punto è la consapevolezza di muoversi in un mondo di risorse limitate. È facile dire: «prendete i soldi e destinateli qui e non lì», ma cosa facciamo con quelli che arrivano in Italia, scappando dalle guerre e che riescano ad attraversare il Mediterraneo ? Li lasciamo morire di fame o gli diamo l'autorizzazione a rubare ? In qualche modo dobbiamo occuparcene. In modi migliori di adesso ? Certo. Ripartendoli tra i diversi Paesi europei, in uno spirito di solidarietà ? Probabilmente. Ma, per favore, c’è un eccesso di indignazione. Come voi sapete, io dell'indignazione, soprattutto quando è in eccesso, diffido.
Credo che il collega Fiano abbia pensato, più o meno, cose di questo tipo e per una volta gli ho prestato la mia voce.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Frusone. Ne ha facoltà.
LUCA FRUSONE. Grazie, Presidente. Se il problema di questo emendamento sono le coperture bastava chiedere, perché di coperture ne avremmo trovate quante ne volevamo. Ci mettiamo poco a trovare le coperture.
Poi, un'altra cosa. Dico, a chi fa parte del Governo e afferma che non ci sono le coperture – e sono d'accordo quando qualcuno dice che bisogna puntare il dito verso il Governo, non tanto sul singolo ma verso il Governo, a cui della sicurezza in questo Paese non importa nulla – che basterebbe anche fare una semplice cosa: non rubare, perché a quel punto le coperture si troverebbero, perché possiamo iniziare a parlare di Mose, possiamo parlare di grandi opere, di TAV, possiamo parlare di tantissime cose . Ci sarebbero miliardi e miliardi che per la sicurezza di questo Paese farebbero molto comodo. E poi dovremmo smettere, dovrebbero smettere di parlare di riforme della polizia, che sembra di stare al supermercato: un etto di guardia di finanza, un pizzico di forestale. Quelle sono assurdità, sono balle !
PRESIDENTE. La ringrazio...
LUCA FRUSONE. Vogliamo fare riforme serie ? Sediamoci a tavolino, perché il Paese oggi ha bisogno di sicurezza, ma non a parole, a fatti !
PRESIDENTE. Grazie, onorevole Frusone. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Saltamartini. Ne ha facoltà.
BARBARA SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Io ho ascoltato con attenzione il dibattito, a partire dall'intervento dell'onorevole Fiano fino a quello dell'onorevole Buttiglione. Qui il problema non è capire come trovare le coperture, perché il Governo giustamente decide, a maggioranza, quali sono le priorità e, quindi, le poche risorse che ci sono se le vuole mettere su un tema piuttosto che su un altro.
Ma qui il problema è un altro. Qui è stato promesso a mille ragazzi che avrebbero potuto indossare finalmente la loro divisa, e questa promessa non è stata mantenuta. Così come fu promesso alle persone di «quota 96» che si sarebbe risolto il loro problema e anche in quel caso la promessa non è stata mantenuta.
Questo è il problema del Governo Renzi, che è troppo bravo con i a dire: «Risolvo il problema, non vi preoccupate», rivolgendosi ai mille ragazzi della polizia, agli idonei della polizia piuttosto che ad altre categorie che sono in difficoltà, ma poi, purtroppo, rimangono solo e soltanto parole, e propaganda. Questo è il problema .
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Crippa. Ne ha facoltà.
DAVIDE CRIPPA. Grazie, Presidente. Io vorrei chiedere al collega Buttiglione, nella sua accurata presa in carico delle affermazioni contrarie all'onorevole Fiano, e, quindi, della difesa di quanto da lui preannunziato, in qualche modo di avere sempre un atteggiamento un po’ troppo democristiano, ovvero di quello che fa finta di gestire una problematica e poi dice che non ci sono i soldi.
Io ricordo al collega Buttiglione che lui è qui dalla XII legislatura, per cui se le è fatte tutte e quasi sempre è stato in maggioranza . Quindi, a proposito di quelle vicende in cui sono stati espletati dei concorsi, che magari non andavano fatti, io credo che si debba guardare al proprio interno e capire se dalla XII legislatura qualche voto a favore di quelle «porcate» lo abbia dato anche lui, perché altrimenti qui prendiamo sempre in giro i soliti italiani.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Ciprini 5.08, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo e della V Commissione (Bilancio) e con il parere favorevole di tutti i relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
NICOLA MOLTENI. Signor Presidente, intervengo brevemente, perché già prima il collega Pini ha illustrato perfettamente il senso della proposta emendativa. Con questo articolo aggiuntivo, chiediamo al Governo di stanziare pochi milioni di euro, 8 milioni di euro, per avviare immediatamente un corso, definito CAT, corso anti-terrorismo, e mettere 12 mila agenti delle volanti, cioè quelli che vivono quotidianamente il territorio e sono quotidianamente a contatto con il territorio, nelle condizioni di poter svolgere questo corso anti-terrorismo, in modo tale da essere pronti e preparati ad affrontare, nel modo migliore possibile, l'eventualità di un attentato terroristico e poter governare e controllare al meglio il territorio. È una proposta emendativa di buon senso, che costa poco e che avrebbe un'utilità fondamentale per la sicurezza degli agenti e, di conseguenza, per la sicurezza dei cittadini del nostro territorio. Questo articolo aggiuntivo, come gli altri e come quelli successivi, è stato direttamente richiesto dalle forze dell'ordine, quindi votare questo emendamento non significa votare un emendamento della Lega, ma significa ascoltare il grido d'allarme delle forze di polizia, che chiedono più mezzi e più uomini per svolgere al meglio la loro funzione e garantire al meglio la sicurezza dei cittadini.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Molteni 5.09, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo, con il parere favorevole di tutti i relatori di minoranza, e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
Dichiaro aperta la votazione.
GIANLUCA PINI. Signor Presidente, intervengo brevemente solo per certificare la grande confusione che regna all'interno del Governo.
Noi non abbiamo fatto altro che esplicitare, nero su bianco, quella che da sempre è stata una nostra proposta, che si applica in tutti i Paesi civili, quella di cercare di avere una certezza di chi entra, soprattutto se lo fa in maniera clandestina nel Paese e, quindi, di identificarli con i metodi che tecnicamente sono a disposizione a seconda di quelle che sono le evoluzioni scientifiche, dunque non solo le foto segnalazioni o le impronte digitali, ma anche con il tampone del DNA. La grande confusione che regna è che il Governo dà parere contrario a una proposta che viene da un membro del Governo, da Zanetti. Questo la dice lunga sulla confusione mentale che avete voi in materia di contrasto al terrorismo.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Molteni 5.0201, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo e della V Commissione (Bilancio).
Dichiaro aperta la votazione.
ANGELO TOFALO. Grazie Presidente. Ho presentato questo emendamento soppressivo perché credo sia stato un grandissimo errore, e un atto di forza, del Governo, introdurre in questo decreto-legge materie che andassero a toccare la legge n. 124 del 3 agosto 2007, che – lo ricordo a tutti – è la legge che regola il sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica e nuova disciplina del segreto. È una cosa assurda e pericolosissima andare a modificare queste norme, che hanno subito già modifiche nell'ultimo ventennio, anche accurate e migliorative. Adesso questo è un vero e proprio del Governo che, seppure sulla carta, in maniera temporanea va a modificare alcune cose, e sono quasi convinto che queste cose in futuro – ahimè – diventeranno legge. Per cui, volevo segnalare a tutti i colleghi che ormai siamo in una dittatura governativa, le cose arrivano dall'alto, anche cose gravissime, anche con l'articolo 6. Non entro poi nel merito dei contenuti, ma in particolare, all'articolo 6, si parla delle attività dei servizi segreti all'interno delle carceri e già ne abbiamo sentite di tutti i colori, per cui credo che sia materia da discutere in Parlamento con i tempi adeguati. Poi c’è anche l'articolo 8 dove, addirittura, si vanno a dare garanzie funzionali agli uomini dei servizi. Ebbene – ripeto – senza entrare nel merito, senza dire se è giusto o sbagliato, perché è materia molto complessa, che merita grande dibattito, dico che, comunque, è stato un gesto irresponsabile e gravissimo da parte del Governo introdurre in questo decreto queste modifiche.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Fava. Ne ha facoltà.
CLAUDIO FAVA. La ringrazio Presidente. Intervengo per annunziare il nostro sostegno a questi emendamenti e la nostra preoccupazione per questo articolo 6 che parte dall'esigenza, che ha anche una sua logica, una sua virtù, di provare a intercettare all'interno delle carceri eventuali intenzioni stragiste, progetti «omicidiari». Un'attività di prevenzione che viene affidata in questo caso a personale di servizi di . Ci sono due problemi, uno di ordine storico e uno che ha a che fare con la cronaca. La storia ci dice che questi incontri, in passato, ci sono stati a prescindere dall'autorizzazione dell'autorità giudiziaria. Stavano dentro un protocollo di cui si è avuta conoscenza soltanto pochi anni fa, il Protocollo farfalla, incontri che ci sono stati e le cui finalità sono rimaste abbastanza opache sia a questo Parlamento, che al Paese. Questa è una ragione che ci dovrebbe indurre ad una particolare attenzione, ad una parsimonia nelle parole e nelle norme da spendere su questo tema.
La ragione di cronaca è che noi stiamo investendo il procuratore antimafia, con questo decreto, di un'altra funzione, quella di occuparsi anche di coordinare le attività della lotta contro il terrorismo. Nel momento in cui abbiamo questa figura centrale, sarebbe naturale che fosse compito del procuratore antimafia, e non del procuratore generale presso la Corte d'appello di Roma, di rilasciare le autorizzazioni per questi colloqui. Il fatto che il procuratore antimafia venga considerato ancora un punto di pura burocrazia, mentre ogni controllo resta affidato al procuratore generale, è la ragione per cui continuiamo ad avere molte perplessità sul motivo e sulla forma che questo articolo assunto
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Sarti. Ne ha facoltà.
GIULIA SARTI. Grazie Presidente, intervengo ora su questo emendamento soppressivo, riferendomi anche ai successivi emendamenti a mia prima firma e a prima firma Grillo. Infatti noi avevamo chiesto in fase emendativa, durante l'esame in Commissione, come è stato detto, che questa autorizzazione venisse data dal Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo. Purtroppo questa richiesta non è stata accolta. Per fortuna almeno – questa la consideriamo comunque una sorta di garanzia ulteriore, ma come ho detto prima non ci basta – siamo riusciti ad inserire il fatto che dello svolgimento del colloquio venga data comunque comunicazione scritta e, quindi, che una traccia rimanga anche al procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo.
Chiediamo con i successivi emendamenti che comunque l'autorizzazione preventiva venga data dal procuratore nazionale antimafia e che il relativo registro venga tenuto presso la direzione nazionale antimafia e antiterrorismo. Come ricordava anche il collega Fava, la nostra preoccupazione, visto quanto successo in tutti questi anni, con uno svuotamento e un superamento dei controlli dell'autorità giudiziaria, è che purtroppo, nei rapporti tra DAP e servizi, non vi sia la possibilità di controllare effettivamente quello che avviene nelle carceri. Quindi queste sono le nostre preoccupazioni...
PRESIDENTE. Concluda, onorevole Sarti.
GIULIA SARTI. ...e auspichiamo, come ho detto prima, che venga fatta una legge di iniziativa parlamentare e non, come al solito, un atto di forza da parte del Governo.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Tofalo 6.3, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo, con il parere favorevole dei relatori di minoranza di Sinistra Ecologia Libertà e del MoVimento 5 Stelle, con il parere contrario del relatore di minoranza della Lega Nord e sul quale si rimette all'Assemblea il gruppo Misto-Alternativa Libera.
Dichiaro aperta la votazione.
MASSIMO ARTINI. Signor Presidente, quest'emendamento prova ad eliminare quelle problematiche che valutava prima il collega Fava, informando preventivamente – prima dell'effettivo scambio e colloquio in carcere da parte dei servizi – il Comitato parlamentare di controllo. Magari è una piccola cosa, magari solamente a livello di mera comunicazione, ma sicuramente sarebbe un «deterrente» a condotte che in passato sono risultate sconvenienti per lo Stato.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole La Russa. Prego presidente La Russa, ne ha facoltà.
IGNAZIO LA RUSSA. Signor Presidente, la ringrazio è sempre attentissimo. Io approfitto di quest'emendamento, anche rischiando di andare fuori tema, Presidente. Adesso che gli animi mi sembrano un po’ più placati, voglio dire che abbiamo bocciato, all'articolo 5, tutta una serie di proposte emendative che volevano dare più sostegno alle forze di polizia, a polizia e a carabinieri. Lo abbiamo fatto e abbiamo visto anche con piacere che gruppi di opposizione hanno alzato il tono. Peccato che magari qualche volta gli stessi gruppi sono quelli che vogliono nei caschi il numero identificativo dei poliziotti È la verità. Lasciatemelo dire, io sono contento che lo abbiate detto. E non mettono in relazione la tranquillità, con cui i poliziotti devono potere operare, con la necessità di un'azione di tutela della sicurezza e della legalità. Quello che, però, mi preme non è questa polemica tra capponi «renziani» e intendo Renzo di Manzoni, naturalmente.
Ma mi preme dire, Presidente, che questo provvedimento è un provvedimento sul quale, come vede, noi stiamo in silenzio, perché è invotabile. Ve lo ribadiamo, non si può mettere insieme nello stesso provvedimento tutto e il contrario di tutto, mettere insieme l'antiterrorismo, le missioni da sempre – da sempre, persino quando ero Ministro io, facevamo l'errore di mettere insieme le missioni senza consentire di votare per una sì e per una magari no –, la Protezione civile, addirittura la creazione della parte della magistratura che dovrebbe combattere il terrorismo. È tutto un - che renderà impossibile raccogliere la volontà di questo Parlamento. È per questo che siamo zitti.
Sembra inutile discutere in quest'Aula di un qualcosa che state rendendo impossibile votare. Alla fine, Presidente, dovremo votare con un voto unico – un solo voto – cinque argomenti completamente diversi, cinque tesi che, a volte, non stanno neanche insieme.
Di fronte a questo scempio, io posso solo dirvi: «Fate voi» e preannunzio che il nostro gruppo, il più piccolo che c’è in quest'Aula probabilmente, non potrà esprimere un voto e dice a quest'Aula che la cosa giusta per le opposizioni sarebbe rinunciare a votare un provvedimento fatto per impedire che la volontà dei parlamentari possa emergere con chiarezza. Ed è con questo appello che io concludo questo breve intervento.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Artini 6.4, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
DANIELE FARINA. Grazie Presidente, sarà un brevissimo intervento perché in questo articolo 7 sostanzialmente torniamo a quel ragionamento con cui abbiamo iniziato la nostra giornata e in cui spesso siamo ricaduti e, cioè, che i provvedimenti e gli articolati di modifica del codice, operati al fine di contrastare il terrorismo, finiscono in realtà per colpire l'interezza dei cittadini italiani. Noi, su questo articolo 7, presentiamo una serie di emendamenti. Questo che esaminiamo adesso è un soppressivo integrale, ma ce ne sono altri che tendono ad evitare ciò che questo articolo 7 e il Governo vogliono, e, cioè, estendere ulteriormente la disattivazione del Codice in materia di protezione dei dati personali. Disattivazione che esiste già nel Codice, nel vecchio articolo 53, ma che qua noi ulteriormente espandiamo ai fini chiaramente del trattamento dei dati personali da parte delle forze di polizia.
Allora, capite quanto il combinato disposto sulla materia dei dati personali che questo decreto-legge opera e che maggiormente avrebbe voluto operare è di una certa rilevanza e io credo anche di una certa pericolosità. È pur vero che abbiamo evitato questa mattina nelle Commissioni che la parte più nociva di questo ragionamento su intercettazioni, captazioni e intrusioni diventasse parte del testo che approviamo. Ciononostante, noi riteniamo che questa riformulazione dell'articolo 53 sia fortemente lesiva della e cancelli di fatto ulteriormente una lunga battaglia di civiltà attraverso la quale quel Codice in materia di protezione dei dati personali è stato approvato.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Sarti. Ne ha facoltà.
GIULIA SARTI. Grazie Presidente, anche secondo noi questo intervento è eccessivamente invasivo perché in nome di un preteso pericolo infatti si impongono delimitazioni rilevanti alla legge sulla . Secondo noi, attribuendo eccessivo potere alle forze di polizia, si dispone una deroga che è troppo generale alle norme sul Codice della e, infatti, le fattispecie non sono specificamente individuate nel comma 2, ma sono individuabili sulla base della sola giustificazione delle finalità di polizia. Dunque, è per questo che anche noi chiediamo la soppressione di questo articolo. Tuttavia, siamo comunque soddisfatti del fatto che almeno verrà approvata nei prossimi emendamenti una riformulazione che, quindi, il decreto del Ministero dell'interno possa passare dalle Commissioni parlamentari competenti.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Daniele Farina 7.1 e Luigi Gallo 7.2, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
GIULIA SARTI. Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GIULIA SARTI. Mi scusi, Presidente, l'emendamento Businarolo 7.9 non è stato votato: era un emendamento riformulato. È stato già incluso nel testo ?
PRESIDENTE. Sì, è stato incluso nel testo.
Passiamo, dunque, ai voti...
ANGELO TOFALO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Onorevole Tofalo, che succede ? Però, per la prossima volta, lo chieda un po’ prima.
ANGELO TOFALO. Grazie Presidente, sarò velocissimo. Come detto prima relativamente all'articolo 6, anche questo emendamento relativo all'articolo 8 vuole essere un segno distintivo della coerenza, dell'onestà della nostra forza politica, il MoVimento 5 Stelle: non si possono assolutamente inserire in un decreto-legge argomenti del genere. Prima che gli altri votino, vorrei almeno leggere il titolo: «Disposizioni in materia di garanzie funzionali e di tutela, anche processuale, del personale e delle strutture dei servizi di informazione per la sicurezza». Stiamo dando carta bianca ai servizi segreti italiani. Grazie, Governo.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Silvia Giordano 8.1, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo e dei relatori di minoranza della Lega Nord e Autonomie e il parere favorevole degli altri tre relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
ANDREA MANCIULLI, . Il parere delle Commissioni è favorevole.
FILIPPO BUBBICO, Conforme.
PRESIDENTE. I relatori di minoranza di SEL ?
DONATELLA DURANTI, Presidente, mi scusi, mi può rileggere l'emendamento 8.300 delle Commissioni ?
PRESIDENTE. Lo avete dato voi, è delle Commissioni: Al comma 2-, sostituire le parole da «anche» a «elettronica» con le seguenti: «anche mediante assetti di ricerca elettronica, esclusivamente».
DONATELLA DURANTI, . Grazie, il parere è favorevole.
PRESIDENTE. Il relatore di minoranza del MoVimento 5 Stelle ?
ANGELO TOFALO, Parere favorevole.
PRESIDENTE. Il relatore del gruppo Lega Nord e Autonomie ?
NICOLA MOLTENI, . Il parere è favorevole.
PRESIDENTE. Il relatore Misto-Alternativa Libera ?
MASSIMO ARTINI, Parere favorevole.
PRESIDENTE. Bene. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 8.300 delle Commissioni, con il parere favorevole del Governo e di tutti i relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
STEFANO DAMBRUOSO, . Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
STEFANO DAMBRUOSO, . Presidente, non c’è parere contrario, perché l'emendamento Rabino 9.200 riguarda una materia che è stata sottovalutata nella personale confusione, allorché abbiamo dovuto trovare delle mediazioni, come è naturale che sia, nell'estensione dei vari pareri...
PRESIDENTE. Le chiedo scusa. Tiri su il microfono, ho difficoltà a sentire. Colleghi, per favore !
STEFANO DAMBRUOSO, . Si tratta della conoscibilità delle nuove competenze del procuratore nazionale antiterrorismo proprio per le rogatorie, quindi quegli atti con i quali si chiede la cooperazione all'estero con altre autorità giudiziarie. Quindi, il parere è favorevole, in questo senso.
PRESIDENTE. Quindi, a questo punto il parere cambia; prima era contrario.
STEFANO DAMBRUOSO, . Sì, cambia.
PRESIDENTE. Chiedo anche al Governo, a questo punto, se il parere rimane conforme o se rimane contrario.
FILIPPO BUBBICO, . Presidente, il parere è conforme al relatore per la maggioranza.
PRESIDENTE. Conforme al relatore, quindi entrambi i pareri sono favorevoli.
A questo punto, gli altri relatori di minoranza mantengono il loro parere ? Cominciamo dal MoVimento 5 Stelle. Onorevole Sarti, prego.
GIULIA SARTI, . Presidente, cambio il parere: il parere è favorevole.
PRESIDENTE. Il parere della relatrice di minoranza di SEL, onorevole Duranti, era già favorevole e prendo atto che rimane favorevole. Il relatore della Lega Nord cambia il parere ?
NICOLA MOLTENI, . Sì, lo cambio, Presidente. Il parere è favorevole.
PRESIDENTE. Perfetto. Onorevole Artini, cambia anche lei ?
MASSIMO ARTINI, . Anch'io cambio: parere favorevole.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Rabino 9.200, con il parere favorevole delle Commissioni, del Governo e di tutti i relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
MICHELE PIRAS. Grazie Presidente. Credo che vi sia una parte dei nostri colleghi che, nell'incedere dell'analisi di questo provvedimento, che mette assieme tantissime norme, le più diverse, e pure di una straordinaria importanza, non si sia resa conto che siamo passati alla parte che riguarda le missioni internazionali. Trovo un po’ grave che ciò avvenga con questo livello di stanchezza, di distrazione e, mi permetto di dire, di superficialità.
Con questo emendamento noi proviamo ad intervenire su una delle più grandi tragedie umanitarie a cui noi stiamo assistendo in questo scorcio di XXI secolo e che accade nel Mar Mediterraneo, diventato un grande lago di morte, dove le persone scompaiono, muoiono cercando di fuggire dalla guerra, dalla disperazione e da condizioni materiali di vita estreme.
Nel mentre si discute se aiutarli lì o qua, dove prendere i soldi e in quale maniera, noi riteniamo sia opportuno andarli a cercare, salvando in tal modo tantissime vite umane che ogni giorno vediamo scomparire e di cui a volte abbiamo notizia e a volte non l'abbiamo. Ormai sono migliaia e migliaia i morti nel nostro mare e di fronte alle nostre coste.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Piras 11.8, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo, della V Commissione (Bilancio) e dei relatori di minoranza della Lega Nord e Autonomie, e con il parere favorevole degli altri relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
NICOLA MOLTENI. Grazie Presidente. Con questo emendamento chiediamo al Governo e all'Assemblea di poter autorizzare una missione internazionale per adempiere a ciò che abbiamo più volte richiamato nel corso della discussione su questo decreto, ovvero chiedere il blocco navale davanti alle coste libiche. Abbiamo già più volte detto che la soluzione per poter bloccare il fenomeno dell'immigrazione clandestina, un fenomeno attraverso il quale il terrorismo islamico potrebbe infiltrarsi sul nostro territorio, non è certamente quella illustrata nell'emendamento precedente, ossia continuare con queste operazioni di invasioni incontrollate, cosa che peraltro sta già accadendo in questo preciso istante.
I numeri confermano che nel 2014 sono sbarcati sul nostro territorio circa 170 mila immigrati clandestini, presunti profughi, potenziali clandestini, e nei primi tre mesi del 2015 siamo a oltre 10 mila sbarchi.
Noi crediamo che la soluzione sia quella prospettata dalla Lega, ma anche confermata dall'osservatore ONU in Libia, Bernardino Len, che poche settimane fa si è intrattenuto a colloquio anche con il Presidente del Consiglio, ovvero quella di applicare un blocco navale e quindi utilizzare le navi della Marina militare non come traghetto, come sta accadendo oggi, ma come operazioni di puro e vero respingimento, ovviamente prevedendo sul territorio africano, laddove queste partenze avvengano, dei campi profughi dove poter avviare la verifica delle eventuali domande di di rifugiato politico. Crediamo che sia un emendamento fondamentale ed ovviamente invitiamo l'Aula a votarlo.
PRESIDENTE. La ringrazio.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Gianluca Pini 11.9, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo, dei relatori di minoranza del MoVimento 5 Stelle e di Sinistra Ecologia Libertà, e con il parere favorevole dei relatori di minoranza della Lega Nord e Autonomie, mentre il relatore di minoranza del gruppo Misto-Alternativa Libera si è rimesso all'Assemblea.
Dichiaro aperta la votazione.
DONATELLA DURANTI. Grazie, signor Presidente. Con questo emendamento chiediamo di sopprimere la missione autorizzata fino al 31 agosto del 2015 con una spesa di circa 7 milioni di euro, per le esercitazioni della NATO nel Baltico e chiediamo di spostare quella cifra all'articolo 17, e quindi ai fondi per la cooperazione internazionale allo sviluppo.
Chiediamo la soppressione di questa missione perché ci sembra davvero inaccettabile il comportamento di questo Governo, ed in particolar modo della Ministra Pinotti, che nell'ultima audizione alle Commissioni riunite difesa ed esteri della Camera ha confermato notizie che già avevamo appreso dalla stampa: l'Italia, nonostante il suo turno per le esercitazioni NATO nel Baltico terminasse ad aprile del 2015, si è offerta di continuare a essere capofila della missione fino al 31 agosto 2015, cioè per altri quattro mesi, perché appunto appare, da quello che ci ha detto la Ministra, che i Governi del Baltico fossero interessati a che l'Italia continuasse questa missione.
Intanto, questo tipo di missioni hanno una rotazione periodica tra i Paesi, e noi abbiamo in questo modo raddoppiato il nostro turno.
Cioè, anziché quattro mesi, quindi fino al 1o aprile 2015, ci siamo offerti di rimanere in quella missione di sorveglianza dei cieli dei Paesi del Baltico per altre quattro mesi, abbiamo fatto insomma i primi della classe con la NATO. Il punto è non solo che questa missione è evidentemente costosa – si tratta di 7 milioni di euro – ma poi vogliamo sottolineare sommessamente che stiamo parlando di una zona, di una area geografica dove insomma non è che stiamo poi molto tranquilli, ci sono le frizioni – per usare un termine moderato – tra i vari Paesi di quell'area, le difficoltà con la Russia per le questioni legate all'Ucraina, insomma un territorio, un'area geografica non proprio tranquilla. Noi facciamo i primi della classe e quindi diciamo alla NATO che ci siamo noi, c’è l'Italia, continuiamo in questa missione, saltiamo la rotazione e impieghiamo 7 milioni di euro. Be’, noi crediamo che quei soldi possano essere più utilmente impiegati per la cooperazione allo sviluppo e vorremmo che questo Governo si ricordasse che quell'area geografica è un'area geografica difficile e quindi forse il nostro ruolo dovrebbe essere un altro, forse dovremmo chiedere alla NATO in questo momento di mettere in campo altri strumenti perché la situazione in quell'area geografica non esploda.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Marcon. Ne ha facoltà, per un minuto.
GIULIO MARCON. Signor Presidente, vorrei segnalare l'importanza di questo emendamento e anche quanto ricordava la collega Duranti, soprattutto per quanto riguarda l'aspetto propositivo di questo emendamento, ovvero l'aumento dei fondi per la cooperazione allo sviluppo. Pochi mesi fa noi abbiamo approvato la nuova normativa di riforma della vecchia legge n. 49 del 1987, però se andiamo a vedere cos’è successo con la legge di stabilità e cosa succede con gli stanziamenti per la cooperazione ci troviamo sempre nella medesima situazione, una legge che tra l'altro deve essere ancora pienamente regolamentata e attuata con i decreti attuativi ma che è priva di finanziamenti sufficienti per poter dispiegare tutte le possibilità che le iniziative di cooperazione, le iniziative pubbliche di cooperazione del nostro Paese possano essere realizzate nelle aree dove la legge interviene. Quindi questa proposta che tende a dare più fondi alla cooperazione rispetto a quanto contenuto nel dispositivo di questo decreto va proprio in questa direzione ed è per questo che penso che la proposta di questo emendamento, quanto prevede questo emendamento debba essere non solo sostenuto ma valorizzato, perché la cooperazione allo sviluppo è una delle modalità attraverso le quali si promuove la pace e la prevenzione dei conflitti e delle guerre nel mondo, quindi crediamo che sia pienamente coerente con quanto è previsto da questo emendamento e quanto la nuova legge sulla cooperazione propone, quindi noi di Sinistra Ecologia Libertà invitiamo caldamente a sostenere questo emendamento.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Duranti 11.12, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo, il parere favorevole dei relatori di minoranza e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
Dichiaro aperta la votazione.
DONATELLA DURANTI. Signor Presidente, con questo emendamento invece chiediamo di sopprimere la missione prevista all'articolo 12, comma 1, che è la missione NATO denominata .
È una missione di cui non abbiamo compreso fino in fondo bene gli obiettivi, peraltro anche qui sulla base delle scarne comunicazioni che i Ministri della difesa e degli affari esteri ci fanno semestralmente, si continua a dire che l'Italia sarà impegnata in questa missione che comunque non sarà una missione Peccato però che ci sono state alcune dichiarazioni negli ultimi giorni del presidente Obama che invece ha affermato esattamente il contrario, che questa missione dovrà avere carattere Quindi siamo ancora lì con centinaia di nostri militari in una missione di cui non sono ancora chiari i contorni, sappiamo però benissimo che cosa vuole fare l'alleato principale in quel teatro. Ebbene noi siamo contrari, siamo contrari e chiediamo appunto che quelle risorse vengano spostate su una missione nel Mediterraneo, una missione che però abbia una natura chiara, compiti chiari, cioè quelli di ricerca, soccorso e salvataggio nel mare Mediterraneo dei profughi. Per cui anche questo è ovviamente un emendamento che sposta risorse dai teatri di guerra per provare invece a portare un po’ di pace e un po’ di conforto nel mare Mediterraneo così sconvolto da tragedie quasi quotidiane.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Duranti 11.012, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo, della V Commissione bilancio e del relatore di minoranza della Lega Nord, su cui si rimettono all'Assemblea i relatori di minoranza del MoVimento 5 Stelle, e con i pareri favorevoli dei relatori di minoranza di SEL e del gruppo Misto Alternativa libera.
Dichiaro aperta la votazione.
DONATELLA DURANTI. Grazie Presidente, intervengo nuovamente non solo per spiegare questo emendamento, ma per dire, appunto, che prima ho compiuto un errore. L'emendamento precedente si riferiva al comma 9 e cioè alla missione di contrasto all'ISIL, mentre questo si riferisce alla missione in Afghanistan. Tuttavia ho posposto l'illustrazione ma, appunto, anche rispetto alla missione di contrasto all'ISIL noi chiediamo di spostare quelle risorse, intanto perché noi abbiamo una difficoltà a comprendere esattamente a proposito della missione internazionale rispetto al contrasto all'ISIL alla quale stiamo partecipando, in che cosa consista realmente. Se noi vediamo nella scheda tecnica del decreto-legge, in essa si parla, come al solito, di aeromobili, di mezzi terrestri, di una certa quantità di mezzi militari, ma come al solito non abbiamo con chiarezza notizie su quali siano le regole di ingaggio, quali siano appunto le operazioni che i nostri militari dovranno svolgere e non riusciamo a capire neanche come si arrivi ad una spesa di più di nove milioni di euro al mese.
Non solo, e su questo chiudo, voglio ricordare che stiamo autorizzando con questo decreto-legge una missione di contrasto all'ISIL, però con una procedura, diciamo così, un po’ strana. La missione viene proposta e quindi autorizzata sulla base di una risoluzione, una risoluzione votata dalla maggioranza il 26 agosto 2014 e sulla base di quella risoluzione, non solo il nostro paese ha mandato le armi in Kurdistan, ma poi, diciamo così, ha esteso il mandato di quella risoluzione e quindi adesso siamo dentro a una vera e propria missione.
Intanto noi crediamo, appunto, che la base giuridica su cui si fonda questa missione, così come tutte le attività precedenti che abbiamo svolto nella lotta di contrasto all'Isil, siano errate. In ogni caso, vorremmo capire un po’ meglio tutti quei mezzi militari e quegli uomini, visto che parliamo di 525 uomini, che cosa faranno in quel teatro. Ci è stato detto che faranno gli addestratori. Insomma, è veramente complicato credere che degli addestratori costino così tanto. Evidentemente, se le spese di funzionamento sono così alte, forse i mezzi militari saranno impiegati e ci piacerebbe sapere per fare che cosa saranno impiegati.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Duranti 11.01, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo e della V Commissione (Bilancio), mentre i relatori di minoranza del gruppo MoVimento 5 Stelle si rimettono all'Aula, i relatori di minoranza del gruppo Sinistra Ecologia Libertà esprimono parere favorevole, il relatore di minoranza del gruppo Lega Nord e Autonomie esprime parere contrario e il relatore di minoranza della componente politica Misto-Alternativa Libera esprime parere favorevole.
Dichiaro aperta la votazione.
ERASMO PALAZZOTTO. Grazie, signor Presidente. Noi interveniamo ancora sul comma 9 dell'articolo 12, ovvero sulla missione militare più costosa che è dentro questo decreto: oltre 132 milioni di euro per la partecipazione dei nostri militari alle iniziative di contrasto all'Isis.
Come diceva prima la collega Duranti, nessuno ci ha spiegato, nonostante le ripetute domande, a cosa servono tutti questi soldi. Nella relazione tecnica, che accompagna il «decreto missioni», si parla genericamente di «spese di funzionamento per mezzi». Noi attualmente stiamo finanziando 7 milioni di euro al mese per il funzionamento di mezzi. Ora, gradirei che ci fosse qualcuno, nel Governo, che ci potesse spiegare che tipo di mezzi necessitano 7 milioni di euro al mese per funzionare.
Noi sappiamo, invece, che questa è una formula di finanziamento preventivo a una vera missione militare che si andrà a compiere in uno scenario di guerra e vorremo che, quanto meno, ci si assumesse la responsabilità, in quest'Aula, di dire le cose chiaramente come stanno e si dicesse ai cittadini italiani che noi stiamo già finanziando un intervento militare del nostro Paese in un teatro di guerra non ancora definito. Non sappiamo se sarà la Libia dei 5 mila uomini della Ministra Pinotti; non sappiamo se sarà la Siria, l'Iraq o se, magari, domani sarà lo Yemen, perché dovremo correre in soccorso dei nostri alleati sauditi, che sono tra i principali artefici di questo disastro e della creazione dell'Isis, grazie alle guerre per procura che hanno combattuto e che continuano a combattere.
Noi interveniamo e siamo intervenuti più volte proprio su questo punto, perché c’è un problema di trasparenza. Noi vogliamo che voi spiegate ai cittadini italiani che cosa stiamo finanziando con questo articolo. È così difficile ? È una richiesta così impossibile ? L'abbiamo chiesto in audizione alla Ministra Pinotti e al Ministro Gentiloni, ma non ci è stata data nessuna risposta esaustiva.
Noi diciamo questo e lo diciamo perché riteniamo che sia un errore immaginare un intervento militare del nostro Paese come formula di contrasto all'Isil. Noi pensiamo che in questo momento il segnale da dare sia totalmente diverso, perché l'Isis è potuto nascere e proliferare in quei territori grazie ai nostri scellerati interventi militari, grazie alla scelta di questo Paese di entrare in un conflitto surreale come è stato quello in Iraq, che ha creato le condizioni perché l'Isis nascesse, grazie agli interventi che i nostri alleati hanno fatto, e che noi abbiamo contribuito a sostenere in guerra per procura in Siria, dove si sono create le condizioni perché l'Isis proliferasse, annettendo tutti i vari gruppi di resistenza al regime di Assad che noi abbiamo finanziato, e quando dico «noi» intendo la coalizione che oggi va a bombardare.
E, allora, noi, invece, riteniamo che questi soldi, 132 milioni di euro, andrebbero investiti in maniera diversa, che il vero contrasto all'Isis si faccia dando dei segnali precisi al mondo arabo, non facendogli un favore. Un intervento militare del nostro Paese è esattamente quello che l'Isis vuole, perché è sulle condizioni che si generano che l'Isis prolifera e cresce.
Invece noi avremmo bisogno di dare un altro segnale, e il segnale che noi vogliamo dare è quello appunto di rilanciare una missione nel Mediterraneo di salvataggio e soccorso dei profughi che scappano dalla guerra. Cioè, a chi scappa da quelle zone in guerra noi offriamo la possibilità di essere salvato dai trafficanti di esseri umani. E l'altra parte, però – in questo caso lo dividiamo – è quella di intervenire per la ricostruzione e il rafforzamento della sicurezza e il consolidamento dei processi di stabilizzazione nella regione del Kurdistan siriano, cioè laddove i curdi hanno dato una lezione di civiltà a tutto il mondo, con la resistenza di Kobane, laddove vi è stata la prima vera sconfitta dell'ISIS, non tanto sul piano militare, ma sul piano culturale. Perché l'esperienza che stanno mettendo in campo i curdi di Kobane, con la Repubblica del Rojava, è un'esperienza che anche sul piano simbolico è una sconfitta per l'ISIS. Lo è perché sono donne le rappresentanti delle istituzioni, lo è perché sono donne le rappresentanti e le capitane delle Forze armate curde che hanno contrastato l'ISIS, lo è perché è professando democrazia, cultura e laicità che hanno sconfitto l'ISIS. Allora, io penso che il fatto che non ci sia neanche un euro in questo decreto missioni per aiutare e sostenere il processo della rivoluzione del Rojava sia uno scandalo, soprattutto se buttiamo 132 milioni di euro per finanziare una missione militare che non si sa come sarà fatta e, soprattutto, non si sa quali tasche andrà ad alimentare, di quali venditori di armi o altro
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Duranti 11.03, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo, sul quale i relatori di minoranza del gruppo MoVimento 5 Stelle si rimettono all'Assemblea, con il parere favorevole dei relatori di minoranza del gruppo Sinistra Ecologia Libertà, con il parere contrario del relatore di minoranza del gruppo Lega Nord e Autonomie, con il parere favorevole del relatore di minoranza del gruppo Misto-Alternativa Libera, e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
Dichiaro aperta la votazione.
MICHELE PIRAS. Presidente, volevo intervenire per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Chiedo scusa, voleva intervenire. Revoco l'indizione della votazione. Prego, ne ha facoltà.
MICHELE PIRAS. Presidente, volevo intervenire semplicemente per ricordare che il Governo, in sede di discussione del penultimo «decreto missioni», si era impegnato formalmente – io ritirai anche un emendamento simile a questo, analogo – a disporre questo tipo di interventi a favore del processo di pace fra Israele e Palestina e per la ricostruzione nei territori palestinesi colpiti dalla guerra dell'anno scorso. Io non capisco per quale ragione, quindi, in questo momento venga meno quell'impegno del Governo accolto anche con un ordine del giorno appena qualche mese fa. Mi pare abbastanza contraddittorio, lo potremmo aggiungere nell'elenco degli impegni non mantenuti da questo Governo. Ne prendiamo atto .
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Piras 18.4, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo e dei relatori di minoranza della Lega Nord, il parere favorevole dei relatori di minoranza di MoVimento 5 Stelle, SEL e Misto-Alternativa Libera, e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
Dichiaro aperta la votazione.
NICOLA MOLTENI. Presidente, con questo emendamento chiediamo che in nessun caso, quindi mai, lo Stato possa impegnare risorse proprie per pagare il riscatto per l'eventuale liberazione di cittadini italiani sequestrati all'estero, ovviamente qualora questi cittadini fossero stati catturati in Paesi che vengono definiti ad alto rischio da parte del Ministero degli affari esteri.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Molteni 18.9, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo e dei relatori di minoranza di SEL, con il parere favorevole dei relatori di minoranza di MoVimento 5 Stelle, Lega Nord e Misto-Alternativa Libera.
Dichiaro aperta la votazione.
ALESSANDRO PAGANO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ALESSANDRO PAGANO. Presidente, ritiro l'emendamento 19-. 201 a mia firma.
PRESIDENTE. Bene, allora votiamo soltanto sull'emendamento Ferrara 19-200. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Ferrara 19-200, parere contrario di Commissioni e Governo. Parere favorevole dei relatori di minoranza di Sinistra Ecologia e Libertà e Lega Nord e Autonomie, tutti gli altri si rimettono all'Assemblea
Dichiaro aperta la votazione.
PRESIDENTE. Comunico che, a seguito della riunione odierna della Conferenza dei presidenti di gruppo, è stato predisposto, ai sensi dell'articolo 24, comma 3, del regolamento, il seguente calendario dei lavori per il mese di aprile 2015:
PRESIDENTE. Comunico l'ordine del giorno della seduta di domani.