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Lunedì 29 Maggio 2017 ore 13:00
AULA, Seduta 805 - Mozioni relative all'applicazione della direttiva Bolkestein, discussione generale
Resoconto stenografico
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Nella seduta odierna si è svolta la discussione sulle linee generali delle mozioni Rampelli ed altri n. 1-01582 (Nuova formulazione), Allasia ed altri n. 1-01549 (Nuova formulazione), Donati ed altri n. 1-01542, Della Valle ed altri n. 1-01565, Laffranco ed altri n. 1-01610 e Palese ed altri n. 1-01640 concernenti iniziative relative all'applicazione della cosiddetta direttiva Bolkestein. Il seguito del dibattito è rinviato ad altra seduta.
Successivamente, si è svolta la discussione sulle linee generali della proposta di legge costituzionale: ALFREIDER ed altri: Modifiche allo statuto speciale per il Trentino-Alto Adige/Südtirol in materia di tutela della minoranza linguistica ladina (Approvata, in prima deliberazione, dalla Camera e modificata, in prima deliberazione, dal Senato). (C. 56-B). Il seguito del dibattito è rinviato ad altra seduta.
Successivamente, si è svolta la discussione sulle linee generali della proposta di legge costituzionale: ALFREIDER ed altri: Modifiche allo statuto speciale per il Trentino-Alto Adige/Südtirol in materia di tutela della minoranza linguistica ladina (Approvata, in prima deliberazione, dalla Camera e modificata, in prima deliberazione, dal Senato). (C. 56-B). Il seguito del dibattito è rinviato ad altra seduta.
XVII LEGISLATURA
805^ SEDUTA PUBBLICA
Lunedì 29 maggio 2017 - Ore 13
1. Discussione sulle linee generali delle mozioni Rampelli ed altri n. 1-01582, Allasia ed altri n. 1-01549, Donati ed altri n. 1-01542, Della Valle ed altri n. 1-01565 e Laffranco ed altri n. 1-01610 concernenti iniziative relative all'applicazione della cosiddetta direttiva Bolkestein (vedi allegato).
2. Discussione sulle linee generali della proposta di legge costituzionale:
ALFREIDER ed altri: Modifiche allo statuto speciale per il Trentino-Alto Adige/Südtirol in materia di tutela della minoranza linguistica ladina (Approvata, in prima deliberazione, dalla Camera e modificata, in prima deliberazione, dal Senato). (C. 56-B)
Relatore: FRANCESCO SANNA.
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- Lettura Verbale
- Missioni
- Discussione delle mozioni Rampelli ed altri n. 1-01582, Allasia ed altri n. 1-01549, Donati ed altri n. 1-01542, Della Valle ed altri n. 1-01565 e Laffranco ed altri n. 1-01610 concernenti iniziative relative all'applicazione della cosiddetta direttiva Bolkestein
- Svolgimento
- Discussione sulle linee generali
- Vice Presidente BALDELLI Simone
- Deputato RIZZETTO Walter (FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE)
- Deputato DONATI Marco (PARTITO DEMOCRATICO)
- Deputato DA VILLA Marco (MOVIMENTO 5 STELLE)
- Deputato GIORGETTI Alberto (FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE)
- Deputato PALESE Rocco (MISTO)
- Deputato FASSINA Stefano (SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE)
- Discussione sulle linee generali
- Svolgimento
- La seduta, sospesa alle 14,20, è ripresa alle 15.
- Missioni (Alla ripresa pomeridiana)
- Proposta di legge costituzionale: Alfreider ed altri: Modifiche allo statuto speciale per il Trentino-Alto Adige/Südtirol in materia di tutela della minoranza linguistica ladina (Approvata, in prima deliberazione, dalla Camera e modificata, in prima deliberazione, dal Senato) (A.C. 56-B) (Discussione)
- ALFREIDER ed altri: Modifiche allo statuto speciale per il Trentino-Alto Adige/Südtirol in materia di tutela della minoranza linguistica ladina (Approvata, in prima deliberazione, dalla Camera e modificata, in prima deliberazione, dal Senato).(C. 56-B)
- Interventi di fine seduta
- Ordine del giorno della seduta di domani
PRESIDENTE. La seduta è aperta.
RAFFAELLO VIGNALI, legge il processo verbale della seduta del 26 maggio 2017.
PRESIDENTE. Se non vi sono osservazioni, il processo verbale si intende approvato.
PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Gioacchino Alfano, Alli, Amendola, Amici, Baretta, Battelli, Bellanova, Berlinghieri, Dorina Bianchi, Biondelli, Blazina, Bobba, Bocci, Bonifazi, Michele Bordo, Boschi, Matteo Bragantini, Bratti, Bressa, Brunetta, Caparini, Capelli, Casero, Castiglione, Catania, Causin, Centemero, Antimo Cesaro, Cirielli, Costa, D'Alia, Dambruoso, De Micheli, Del Basso De Caro, Dellai, Di Gioia, Luigi Di Maio, Faraone, Fedi, Fedriga, Ferranti, Fioroni, Gregorio Fontana, Fontanelli, Franceschini, Garofani, Gelli, Giachetti, Giacomelli, Giancarlo Giorgetti, Gozi, La Russa, Laforgia, Locatelli, Lorenzin, Losacco, Lotti, Lupi, Madia, Manciulli, Marazziti, Migliore, Nicoletti, Orlando, Picchi, Pisicchio, Polidori, Portas, Ravetto, Realacci, Rosato, Domenico Rossi, Rughetti, Sanga, Sani, Scalfarotto, Tancredi, Valeria Valente e Velo sono in missione a decorrere dalla seduta odierna.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione delle mozioni Rampelli ed altri n. 1-01582 Allasia ed altri n. 1-01549 Donati ed altri n. 1-01542, Della Valle ed altri n. 1-01565 e Laffranco ed altri n. 1-01610 concernenti iniziative relative all'applicazione della cosiddetta direttiva Bolkestein .
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.
WALTER RIZZETTO. La ringrazio, Presidente; buongiorno, Vice Ministro Bellanova. Presidente, siamo qui, in quest'Aula, fondamentalmente per un motivo. Il motivo è quello che il gruppo Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale, presso la Conferenza dei capigruppo, ha spinto in modo importante affinché le richieste di migliaia di lavoratori - onesti lavoratori - e di famiglie venisse portata a compimento in termini di percorso all'interno di quest'Aula. Tant'è vero che - lo ricordo - la mozione madre rispetto al tema da noi oggi trattato è quella di Fratelli d'Italia.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'onorevole Donati, che illustrerà anche la sua mozione n. 1-01542. Ne ha facoltà.
MARCO DONATI. Grazie, Presidente. Buongiorno anche alla Viceministro Bellanova presente in Aula. Gli operatori ambulanti su area pubblica rappresentano in Italia un comparto distributivo molto importante: delle 360 mila aziende presenti nell'intera Unione europea, oltre il 50 per cento opera in Italia; per la precisione, sono 190 mila aziende che occupano circa 630 mila persone: queste sono fonti Istat del 30 giugno del 2016. È possibile anche stimare che, negli 8.200 mercati, sono circa 60 mila i posteggi, a cui vanno aggiunti anche quelli singoli presenti in 5 mila fiere.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'onorevole Da Villa, che illustrerà la mozione Della Valle ed altri n. 1-01565, di cui è cofirmatario. Ne ha facoltà.
MARCO DA VILLA. Grazie Presidente, Vice Ministro Bellanova, colleghi Donati, Fassina, Giorgetti e Rizzetto. Il percorso che ci porta a discutere la mozione del collega Della Valle, insieme alle altre abbinate, per il MoVimento 5 Stelle non inizia certo oggi. Quando, nell'ottobre 2014, il MoVimento 5 Stelle depositò in Commissione una prima risoluzione sul tema, la nostra posizione era già chiara. Quell'iniziativa, poi seguita da altre di altri gruppi, portò a un ciclo di audizioni in X Commissione, che fornirono una documentazione che resta tutt'oggi valida nella sua essenza. Le questioni che solo oggi risultano impellenti per tutti, per motivi meramente elettorali a noi pare, a volerle vedere si mostravano già ben tre anni fa. Già allora il MoVimento 5 Stelle mise in evidenza che la direttiva servizi non era affatto il quadro normativo opportuno a cui ricondurre alcune attività, tra cui quelle del commercio ambulante sulle aree pubbliche. Altri colleghi del nostro gruppo, tra cui io stesso, negli anni hanno avuto modo di estendere questa valutazione ad altre attività e settori, come quello delle guide turistiche, mettendo in luce le ragioni e le specificità che sconsigliavano una scelta, che già nel 2010, all'epoca dell'emanazione del decreto legislativo n. 59, era inopportuna e in alcuni casi, tra cui questo, nemmeno propriamente obbligatoria sulla base della direttiva stessa. Per esempio, solo Spagna e Italia si sono spinte tanto avanti nell'applicarla al commercio ambulante.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'onorevole Alberto Giorgetti, che illustrerà la mozione Laffranco n. 1-01610, di cui è cofirmatario e che ha sottoscritto in data odierna.
ALBERTO GIORGETTI. Presidente, Forza Italia ha presentato una mozione alla pari degli altri gruppi per rimettere in discussione la Bolkestein e quindi per adottare iniziative che il Governo possa evidentemente caldeggiare nei confronti dell'Europa per rimettere in discussione la direttiva n. 123 del 2006 che ha di fatto, con il recepimento, attraverso il decreto legislativo n. 59 del 2010, determinato l'inizio dell'applicazione della Bolkestein in Italia. Colleghi, noi abbiamo sicuramente sottolineato la necessità di un intervento, perché è sotto gli occhi di tutti come le condizioni complessive del mercato, ed evidentemente anche del commercio, siano profondamente cambiate dal 2006 ad oggi. È evidente che un intervento sulla Bolkestein non si sarebbe mai potuto immaginare nel momento in cui il decreto legislativo è stato varato, nella condizione in cui eravamo entrati in una crisi che sembrava peraltro una fase in buona parte reversibile, in cui l'Italia non aveva ancora toccato con mano quale poteva essere una congiuntura non evidentemente breve, ma lunga, una condizione di recessione profonda così come ci siamo trovati ad affrontare, in cui siamo ancora oggi dentro. Chi dice recessione, chi dice trappola di bassa crescita, ma il fatto resta comunque quello di un Paese che non cresce ed è in grave difficoltà economica.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il deputato Rocco Palese, che illustrerà anche la sua mozione n. 1-01640. Ne ha facoltà.
ROCCO PALESE. Grazie, signor Presidente. Non c'è dubbio che il decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59, in attuazione della direttiva CE/123/2006, la cosiddetta direttiva Bolkestein, approvata il 12 dicembre 2006 dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell'Unione europea, al fine di facilitare la creazione di un libero mercato dei servizi in ambito europeo, ha creato, nel contesto degli Stati membri, una serie di situazioni che hanno determinato alcune difficoltà. Sia ben chiaro, qui nessuno mette in discussione l'iniziativa dell'Europa in riferimento a quello che può essere determinato proprio in una liberalizzazione, un'azione di liberalizzazione di mercato, dei servizi in ambito europeo, per poter aumentare la concorrenza, la qualità, e quindi il provvedimento, che dovrebbe essere a favore dei cittadini. Il problema vero è che ogni Stato membro, compreso il nostro, si è dato un recepimento di questa direttiva e, spesso e volentieri, facendosi male da soli. Non stava mica scritto da nessuna parte che noi eravamo obbligati a inserire A, B, C, eccetera, quello che è stato poi inserito nel contesto della Bolkestein. Potevamo avere sicuramente delle situazioni diverse, come è stato fatto anche in altri Paesi europei, quindi in altri Stati membri, e adesso ci poniamo il problema di come deve essere modificata. In questo senso noi riteniamo che il Governo debba essere impegnato nella modifica della situazione della direttiva e soprattutto impegnato a modificare quello che noi stessi abbiamo recepito, quello che noi come Paese membro o Stato membro da soli ci siamo dati, ossia queste regole. Sicuramente noi riteniamo che il Governo debba assumere iniziative volte a una revisione del decreto legislativo n. 59 del 2010, in modo che le concessioni demaniali, per esempio quelle marittime, per finalità turistico-ricreative, siano del tutto escluse dall'applicazione della direttiva Bolkestein o, in alternativa, vengano prorogate quelle in essere per almeno trent'anni a partire dal 2020, in considerazione degli ingenti investimenti sostenuti dagli attuali concessionari e, dall'altro lato, le nuove concessioni vengano affidate attraverso procedure di evidenza pubblica; in sostanza, che venga confermata la possibilità di attivare un doppio binario che distingua le concessioni attualmente in vigore da quelle nuove, con una proroga di congrua durata per le prime, volta a tutelare gli investimenti sostenuti, e procedura di evidenza pubblica di immediata applicazione per le seconde.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'onorevole Stefano Fassina. Ne ha facoltà.
STEFANO FASSINA. Grazie, Presidente. Sinistra Italiana ritiene che la discussione che ha come oggetto specifico la direttiva Bolkestein debba essere l'occasione per una valutazione senza tabù ideologici del mercato unico, dei principi che informano il funzionamento del mercato unico europeo.
PRESIDENTE. Non vi sono altri iscritti a parlare e pertanto dichiaro chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni.
PRESIDENTE. Comunico che non vi sono ulteriori deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione della proposta di legge costituzionale, già approvata, in prima deliberazione, dalla Camera e modificata, in prima deliberazione, dal Senato, n. 56-B: Modifiche allo statuto speciale per il Trentino-Alto Adige/Südtirol in materia di tutela della minoranza linguistica ladina.
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione sulle linee generali.
ROBERTA AGOSTINI, . Presidente, la proposta di legge costituzionale n. 56 è stata approvata, con modificazioni, dalla Camera, in prima deliberazione, l'11 gennaio 2017. Successivamente, il Senato ha approvato il testo, in prima deliberazione, il 12 maggio 2017, apportandovi alcune modifiche. Nel corso dell'esame al Senato sono stati, in particolare, soppressi gli articoli 2 e 5 del testo approvato alla Camera, rispettivamente in materia di elezione del consiglio provinciale e dei consigli comunali. Sono stati modificati, di conseguenza, i riferimenti recati dalle disposizioni finanziarie di cui all'articolo 10. È stata, altresì, aggiunta una specificazione all'articolo 8, riguardante il Comun General de Fascia.
PRESIDENTE. Ovviamente, lei è autorizzata dalla Presidenza. Prendo atto che il Governo si riserva di intervenire. È iscritto a parlare l'onorevole Kronbichler. Ne ha facoltà.
FLORIAN KRONBICHLER. Grazie, Presidente. Caro Vice Ministro, cara collega relatrice, ecco ci risiamo e per questa volta l'abbiamo anche avuto vinta. Il progetto di legge costituzionale a favore del gruppo linguistico ladino nella provincia di Bolzano - e un po' anche per quella di Trento, ma solo un po' - dopo quasi mezzo anno torna in Aula alla Camera per la seconda volta, la seconda volta in prima lettura. Torna dal Senato dove fu non dico emendato: no, torna ripulito e depurato; torna così come volevamo che fosse già mezzo anno fa.
PRESIDENTE. Non vi sono altri iscritti a parlare e pertanto dichiaro chiusa la discussione sulle linee generali.
PRESIDENTE. Prendo atto che la Vicepresidente della Commissione e il rappresentante del Governo rinunciano alle repliche.
PRESIDENTE. Comunico l'ordine del giorno della seduta di domani.