PRESIDENTE. La seduta è aperta.
FERDINANDO ADORNATO, legge il processo verbale della seduta del 12 settembre 2017.
PRESIDENTE. Se non vi sono osservazioni, il processo verbale si intende approvato.
PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Gioacchino Alfano, Alli, Amendola, Amici, Bellanova, Bernardo, Dorina Bianchi, Biondelli, Bobba, Bocci, Bonifazi, Borletti Dell'Acqua, Boschi, Matteo Bragantini, Bratti, Bressa, Brunetta, Caparini, Capelli, Casero, Castiglione, Catania, Causin, Censore, Centemero, Antimo Cesaro, Cirielli, D'Alia, Dambruoso, De Micheli, Del Basso De Caro, Dellai, Faraone, Fedi, Fedriga, Ferranti, Fioroni, Gregorio Fontana, Fontanelli, Franceschini, Galati, Garofani, Gelli, Gentiloni Silveri, Giachetti, Giacomelli, Giancarlo Giorgetti, Gozi, La Russa, Laforgia, Locatelli, Lorenzin, Losacco, Lotti, Lupi, Madia, Manciulli, Marazziti, Marcon, Migliore, Orlando, Palazzotto, Pannarale, Pisicchio, Portas, Rampelli, Ravetto, Realacci, Rosato, Domenico Rossi, Rughetti, Sanga, Sani, Scalfarotto, Sorial, Tabacci, Simone Valente, Valeria Valente, Valentini, Velo, Vignali e Zampa sono in missione a decorrere dalla seduta odierna.
PRESIDENTE. A norma del comma 1 dell'articolo 72 del Regolamento, i seguenti disegni di legge sono assegnati alla V Commissione (Bilancio), in sede referente, con il parere di tutte le altre Commissioni permanenti e della Commissione parlamentare per le questioni regionali: S. 2874 - «Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2016» (approvato dal Senato) (4638); S. 2875 - «Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2017» (approvato dal Senato) (4639).
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione del testo unificato delle proposte di legge n. 338-339-521-1124-4419-4421-A: Interventi per il settore ittico. Deleghe al Governo per il riordino e la semplificazione normativa nel medesimo settore e in materia di politiche sociali nel settore della pesca professionale.
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione sulle linee generali.
LUCIANO AGOSTINI, . Signor Presidente, onorevoli colleghi, il provvedimento oggi all'esame dell'Aula è volto a dare una risposta alle problematiche che investono il comparto della pesca, costretto ad affrontare una profonda ristrutturazione delle sue politiche, anche in ragione dell'esigenza di ripopolamento delle specie ittiche, in mancanza di margini di profitto sufficienti e di adeguata attenzione - dispiace dirlo - da parte delle principali politiche economiche. Proprio per invertire questo processo, la Commissione si è occupata sin dall'inizio della legislatura di apprestare un intervento organico lungimirante per il settore. Nel corso del cammino, numerose problematiche, soprattutto di carattere finanziario, hanno rallentato il cammino del provvedimento. Oggi si è arrivati finalmente alla conclusione di questo percorso; riassumerò i contenuti degli articoli, che sovente dato il carattere tecnico e la formulazione attraverso rinvii legislativi: potrebbero risultare, appunto, di difficile lettura.
PRESIDENTE. Prendo atto che il Governo si riserva di intervenire nel prosieguo della discussione.
LAURA VENITTELLI. Grazie, Presidente. Pregiatissimo Presidente, pregiatissimi colleghi e colleghe, volendo subito individuare i principi cui si è ispirato il lavoro parlamentare sul testo unificato e volendo comunicare lo spirito che ha animato il legislatore nella stesura di esso, i verbi della lingua italiana più adatti alla sintesi, a mio giudizio, sono semplificare, garantire, rilanciare, tutelare e credere. Semplificare perché il testo unificato nasce dalla necessità di riordinare e quindi semplificare tutte le leggi vigenti che, frutto di interventi a macchia di leopardo e mai organici negli ultimi trent'anni, hanno creato, rimanendovi imprigionati, un vero e proprio labirinto normativo entro il quale è ormai complicato districarsi, con la presenza di disposizioni talvolta ripetute, antinomiche e contrastanti e che hanno dato vita a casi di abrogazioni tacite mai di fatto eliminate e frutto del lavoro di un legislatore che, mi dispiace dirlo, in verità è stato disattento.
PRESIDENTE. È iscritta a parlare l'onorevole Giammanco. Ne ha facoltà.
GABRIELLA GIAMMANCO. Grazie, Presidente, la pesca in Italia e, in particolare, in Sicilia rappresenta un settore che dovrebbe essere fondamentale per l'economia e per lo sviluppo del Paese e della regione siciliana.
PRESIDENTE. Allora, io qui ho un paio di colleghi iscritti a parlare, che non vedo in Aula e che non chiamo, quindi, perché credo che a questo punto si intenda che abbiano rinunciato ad intervenire.
LUCA SANI. Grazie, Presidente. Il provvedimento in oggetto arriva all'esame dell'Assemblea dopo un lungo iter istruttorio, iniziato nel 2013, che ha visto impegnata la Commissione agricoltura, che ho l'onore di presiedere, in un dialogo assiduo e costante con le rappresentanze del settore e con il Governo. Particolarmente proficuo è stato il rapporto con le Commissioni di settore, le quali, attraverso l'espressione dei prescritti pareri, hanno agevolato la migliore redazione delle norme, considerato che esse hanno numerosi riflessi dal punto di vista fiscale, lavoristico, di sicurezza dei trasporti e sanzionatorio, solo per citarne i principali.
PRESIDENTE. Grazie, presidente.
SILVIA BENEDETTI. La ringrazio, Presidente. Che il settore della pesca sia in crisi da tanto, troppo tempo penso sia sotto gli occhi di tutti, l'abbiamo sentito anche dagli interventi precedenti, e questo non solo per una questione di diminuzione degli ittici, ma proprio per una mancata programmazione a lungo termine che i Governi italiani, incluso quest'ultimo, non hanno voluto intraprendere.
PRESIDENTE. Non vi sono altri iscritti a parlare e pertanto dichiaro chiusa la discussione sulle linee generali.
PRESIDENTE. Prendo atto che il relatore e il rappresentante del Governo non intendono replicare.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione della proposta di legge n. 2950-A: Disciplina e promozione delle imprese culturali e creative.
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione sulle linee generali.
IRENE MANZI, Signor Presidente, onorevoli colleghi, oggi arriva finalmente in Assemblea una proposta di legge frutto di un lungo ed approfondito lavoro condotto dalla nostra Commissione, la Commissione cultura, che ha visto la partecipazione ed il coinvolgimento di un numero considerevole di istituzioni ed operatori del settore culturale. Un lavoro che parte da lontano e che trova le sue motivazioni più profonde in questa considerazione: se l'Europa vuole restare competitiva in questo ambiente globale in evoluzione, deve creare le condizioni propizie al fiorire della creatività e dell'innovazione.
PRESIDENTE. Prendo atto che il rappresentante del Governo rinuncia al suo intervento.
ANNA ASCANI. Grazie, Presidente. È con particolare emozione che oggi intervengo in quest'Aula, più per raccontare un percorso che per ripetere quanto benissimo ha fatto la relatrice che mi ha preceduto, vale a dire spiegare quali siano gli intenti e il contenuto della proposta di legge in esame. Inizio dal percorso perché ogni legge di iniziativa parlamentare che arriva qui, soprattutto quelle che arrivano a fine legislatura, hanno una storia, delle radici, hanno appunto un percorso lungo. Questa proposta di legge in particolare nasce da una chiacchierata di un gruppo di ragazzi che hanno deciso di scommettere sui propri talenti, di fare impresa a partire dal talento che hanno, di costruire un'impresa culturale; e l'hanno fatto mettendo su un'associazione culturale, cercando di arrangiarsi con strumenti che oggi la proposta di legge mette loro in mano. Infatti in un Paese che ha come principale problema di avere troppe leggi, esiste ancora una parte del Paese che, invece, non ha una legge che gli riconosca dignità e gli riconosca un ruolo. Quindi oggi prima di tutto ci vogliamo ricordare di quella chiacchierata, di quei ragazzi che poi abbiamo incontrato molte volte: la prima volta nel 2013, nella mia terra, in Umbria, e poi da allora ogni volta che la proposta di legge ha cambiato nome, ha cambiato senso, ha cambiato definizioni anche grazie al lavoro preziosissimo svolto in Commissione cultura. Spesso il Parlamento diventa teatro di discussioni che hanno tonalità molto accese, che ci fanno anche vergognare di fronte ai cittadini per le parole esagerate, per i gesti di cui ci rendiamo protagonisti. Nelle Commissioni si fa invece un lavoro preziosissimo che forse meriterebbe maggiore attenzione. La proposta di legge è la dimostrazione chiara che, quando il Parlamento si mette a lavorare insieme per sanare un è possibile davvero arrivare a grandi risultati.
PRESIDENTE. Non vi sono altri iscritti a parlare e pertanto dichiaro chiusa la discussione sulle linee generali.
PRESIDENTE. Prendo atto che il relatore e il rappresentante del Governo rinunziano alla replica. Il seguito del dibattito è rinviato ad altra seduta.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione dei disegni di legge di ratifica n. 3916-A e 2801.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione del disegno di legge n. 3916-A: Ratifica ed esecuzione del Protocollo addizionale di Nagoya-Kuala Lumpur, in materia di responsabilità e risarcimenti, al Protocollo di Cartagena sulla biosicurezza, fatto a Nagoya il 15 ottobre 2010.
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione sulle linee generali.
MICHELE NICOLETTIGrazie, Presidente, oggi l'Aula è chiamata ad esaminare il disegno di legge di ratifica del protocollo addizionale di Nagoya-Kuala Lumpur, in materia di responsabilità e risarcimenti, al Protocollo di Cartagena sulla biosicurezza, fatto a Nagoya il 15 ottobre 2010.
PRESIDENTE. Prendo atto che il rappresentante del Governo rinuncia al suo intervento.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione del disegno di legge n. 2801: Ratifica ed esecuzione dei seguenti protocolli: a) Protocollo n. 15 recante emendamento alla Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, fatto a Strasburgo il 24 giugno 2013; b) Protocollo n. 16 recante emendamento alla Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, fatto a Strasburgo il 2 ottobre 2013 (A.C. 2801); e dell'abbinata proposta di legge: n. 3132.
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione sulle linee generali.
MICHELE NICOLETTI . Grazie, Presidente, intervengo anche a nome del relatore per la II Commissione, onorevole Vazio, impossibilitato a prendere parte alla seduta odierna.
PRESIDENTE. A questo punto il Governo non interviene e, non essendovi iscritti a parlare, dichiaro chiusa la discussione sulle linee generali, avvertendo che non si darà luogo ad alcuna replica.
PRESIDENTE. Comunico l'ordine del giorno della prossima seduta.