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Venerdì 27 Ottobre 2017 ore 09:30
AULA, Seduta 880 - Svolgimento di interpellanze urgenti
Resoconto stenografico
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Alle ore 9.30 lo svolgimento di interpellanze urgenti.
XVII LEGISLATURA
880^ SEDUTA PUBBLICA
Venerdì 27 ottobre 2017 - Ore 9,30
Svolgimento di interpellanze urgenti (vedi allegato).
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- Lettura Verbale
- Missioni
- Interpellanze urgenti (Svolgimento)
- Elementi in relazione all'asserita provenienza italiana del camion coinvolto nell'attentato avvenuto il 14 ottobre 2017 a Mogadiscio e iniziative per contrastare un eventuale traffico internazionale di materiali di armamento – n. 2-01987
- Iniziative volte a integrare il contratto di servizio 2017-2026 concluso tra Governo e Trenitalia ai fini della previsione di un collegamento a lunga percorrenza sull'asse ferroviario Agrigento-Caltanissetta-Enna-Catania – n. 2-01962
- Orientamenti in relazione al progetto di riduzione dei presidi della polizia postale e delle comunicazioni – n. 2-01986
- La seduta, sospesa alle 10,10, è ripresa alle 10,15.
- Interpellanze urgenti (Svolgimento)
- Chiarimenti in merito alle criticità derivanti dal progetto di realizzazione di una vasca di laminazione nel comune di Senago per il contenimento delle acque del torrente Seveso – n. 2-01989
- Iniziative di competenza volte ad assicurare la regolarità delle procedure relative all'elezione del direttore del Conservatorio di musica San Pietro a Majella di Napoli – n. 2-01980
- Iniziative volte ad assicurare, nell'ambito del processo di accorpamento del personale dell'ex Corpo forestale dello Stato all'Arma dei carabinieri, una piena integrazione che salvaguardi comunque il riconoscimento di alcuni benefici già acquisiti relativi al trattamento economico e giuridico – n. 2-01988
- Ordine del giorno della prossima seduta
PRESIDENTE. La seduta è aperta.
ANNA MARGHERITA MIOTTO, legge il processo verbale della seduta di ieri.
PRESIDENTE. Se non vi sono osservazioni, il processo verbale si intende approvato.
PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Bernardo, Dambruoso, Dellai, Epifani, Gregorio Fontana, Garofani, Laforgia, Pannarale, Pisicchio, Rampelli, Ravetto, Realacci, Rosato e Sani sono in missione a decorrere dalla seduta odierna.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca lo svolgimento di interpellanze urgenti.
PRESIDENTE. Passiamo alla prima interpellanza urgente all'ordine del giorno Quartapelle Procopio ed altri n. 2-01987 .
LIA QUARTAPELLE PROCOPIO. Grazie, Presidente. Sabato 14 ottobre 2017, a Mogadiscio, è avvenuto uno dei più gravi attentati che la capitale somala abbia vissuto negli ultimi anni: un camion bomba carico di 500 chili di esplosivo si è fatto saltare in aria e ha provocato più di 300 vittime e oltre 400 feriti. Per questo, credo sia importante sfruttare anche questa occasione per fare arrivare al Governo somalo e ai cittadini somali la solidarietà e la vicinanza dell'Italia.
PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per gli Affari esteri e la cooperazione internazionale, Benedetto Della Vedova, ha facoltà di rispondere.
BENEDETTO DELLA VEDOVA,. Grazie, Presidente. Innanzitutto mi consenta di unirmi al cordoglio espresso dall'onorevole interpellante per le vittime e per i cittadini somali colpiti.
PRESIDENTE. L'onorevole Quartapelle Procopio ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatta per la risposta alla sua interpellanza.
LIA QUARTAPELLE PROCOPIO. Ringrazio molto il sottosegretario per la risposta, di cui mi dichiaro soddisfatta. Credo che l'interpellanza servisse a portare all'attenzione del Governo dei sospetti che sono, per certi versi, giornalistici, ma sono anche suffragati da un'indagine esistente della magistratura. Quindi, ringrazio molto per la chiarezza sulla natura prettamente giornalistica dei legami tra quanto emerso dall'indagine e l'attentato del 14 ottobre.
PRESIDENTE. Passiamo all'interpellanza urgente Iacono ed altri n. 2-01962 Chiedo all'onorevole Iacono se intenda illustrare la sua interpellanza o si riservi di intervenire in sede di replica. Ne ha facoltà.
MARIA IACONO. Grazie, Presidente, signor sottosegretario. Riassumo il senso dell'interpellanza presentata dai deputati del Partito Democratico inerente, appunto, la riattivazione dei servizi ferroviari a lunga percorrenza sull'asse Agrigento-Caltanissetta-Enna, frettolosamente soppressi nel 2010 e che hanno causato un danno enorme alla mobilità di ben tre province con un bacino di utenza di quasi un milione di cittadini.
PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato, Benedetto Della Vedova, ha facoltà di rispondere.
BENEDETTO DELLA VEDOVA,. Grazie, Presidente. Come è noto, la caratteristica dei treni e notte è quella di non essere economicamente sostenibili da Trenitalia, come avviene ad esempio per i treni ad alta velocità, e rientrano pertanto nel contratto di servizio stipulato con lo Stato, che eroga corrispettivi in coerenza con quanto stabilito dal piano economico-finanziario, inserito anch'esso nel contratto.
PRESIDENTE. L'onorevole Iacono ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatta per la risposta alla sua interpellanza.
MARIA IACONO. Grazie, Presidente. Sì, mi ritengo parzialmente soddisfatta perché apprezzo l'apertura manifestata dal Governo, che intende dunque istituire questo tavolo tecnico con Rete Ferrovie Italiane Italiana e Trenitalia, al fine di valutare soluzioni attuabili per la riattivazione del servizio ferroviario a lunga percorrenza nelle province di Enna, Caltanissetta ad Agrigento.
PRESIDENTE. Passiamo all'interpellanza urgente Sarti ed altri n. 2-01986 .
DALILA NESCI. Grazie, Presidente. Signor sottosegretario, l'interpellanza di oggi si è resa necessaria perché il Ministero dell'interno ha taciuto e nicchiato sul futuro della Polizia postale. In proposito, infatti, lo scorso 17 maggio, scrivemmo una nota al prefetto, Roberto Antonio Sgalla, direttore centrale delle specialità della Polizia di Stato; nella circostanza intervenimmo a seguito di una nota sindacale dello scorso 16 maggio, riassuntiva di un incontro, nella stessa data, col prefetto Sgalla, avvenuto sulla razionalizzazione dei presidi della Polizia postale. Quell'incontro tra i sindacati e il direttore centrale delle specialità della Polizia di Stato portò i primi a comunicare che il personale della Polizia postale, per effetto dell'avviato progetto di razionalizzazione, sarà chiamato – cito - a svolgere attività nelle squadre mobili delle questure; per cui, ovviamente, dovrà occuparsi anche di altre tipologie di reati.
PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per gli Affari esteri e la cooperazione internazionale, Benedetto Della Vedova, ha facoltà di rispondere.
BENEDETTO DELLA VEDOVA,. Signor Presidente, il decreto legislativo n. 177 del 2016 prevede, in attuazione dei principi di delega sulla riorganizzazione delle forze di polizia, di cui all'articolo 8, comma 1, lettera della legge 7 agosto 2015, n. 124, che il Ministro dell'interno, con proprio provvedimento, stabilisca le modalità di esercizio da parte delle forze di polizia dei compiti istituzionali nei relativi comparti di specialità, nonché i criteri per razionalizzare la dislocazione dei presidi sul territorio.
PRESIDENTE. L'onorevole Sarti ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatta per la risposta alla sua interpellanza.
GIULIA SARTI. Grazie, Presidente. La risposta è: no, non siamo affatto soddisfatte, perché la risposta letta dal sottosegretario, che ovviamente proviene dal Ministero dell'interno, è un po' la stessa risposta che ci si rimpalla da troppo tempo e cioè, da una parte, si dice: salvaguardiamo la professionalità di questi agenti; il Corpo di polizia postale e delle telecomunicazioni è ovviamente cambiato in questi anni, stanno aumentando i reati di cyberbullismo, i reati informatici, i reati legati alla pedopornografia, tutto quello che riguarda i reati sulla rete Internet e, quindi, vogliamo concentrare queste professionalità nei capoluoghi di regione e in quelle sezioni dove c'è più bisogno di attenzione e dove queste professionalità sono meglio esercitate.
PRESIDENTE. Dovremmo ora passare all'interpellanza urgente Cimbro e Ferrara n. 2-01989, ma siamo in attesa che arrivi la rappresentante del Governo, quindi sospenderei la seduta, che riprenderà tra qualche minuto, alle 10,15. La seduta è sospesa.
PRESIDENTE. Passiamo all'interpellanza urgente Cimbro e Ferrara n. 2-01989 .
ELEONORA CIMBRO. Presidente, è la seconda volta che intervengo in quest'Aula per parlare della vasca di laminazione di Senago: un'opera assolutamente importante, che però si inserisce all'interno di un progetto molto più ampio, che è stato pensato in anni passati per evitare le esondazioni del fiume Seveso, il fiume più inquinato d'Europa, e quindi evitare anche oggettivi disagi per la città di Milano. Il progetto, ricordiamo, ha avuto un'accelerazione importante in vista di Expo 2015, perché indubbiamente quell'evento, l'Esposizione universale che è durata sei mesi, doveva essere tenuta anche all'interno di un sistema che avrebbe dovuto reggere a qualsiasi evento, anche come quello delle forti piogge che a volte ci sono nel nostro territorio. Detto questo, fin da allora, fin da quando già diversi anni fa si è iniziato a pensare a questo progetto, in molti hanno avanzato delle critiche; anche perché ad oggi ricordiamo che sono partiti i lavori per le vasche di laminazione di Senago che sono più di una, quindi stiamo parlando di un intervento molto importante e con un forte impatto ambientale, e abbiamo poche certezze invece rispetto al sistema di tutto il progetto: quindi oggi siamo qui anche per capire dalla sottosegretaria che cosa realmente si sta facendo rispetto a tutto il progetto.
PRESIDENTE. La sottosegretaria di Stato per l'Ambiente e la tutela del territorio e del mare, Silvia Velo, ha facoltà di rispondere.
SILVIA VELO,. Con riferimento alle questioni poste e sulla base degli elementi acquisiti, si fa presente che progetti per la risoluzione o la mitigazione degli effetti delle piene del fiume Seveso sono da tempo oggetto di analisi e studio da parte dei soggetti territorialmente competenti. A riguardo, la regione Lombardia ha rappresentato che è stato introdotto un nuovo principio cui ispirare i progetti di sistemazione e mitigazione del rischio idraulico, che prevede di evitare ulteriori incrementi in altezza delle arginature dei corsi d'acqua e la realizzazione di nuovi scolmatori; ciò al fine di evitare di risolvere la problematica in una zona ricreandola o aggravandola in una zona più a valle.
PRESIDENTE. L'onorevole Cimbro ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatta per la risposta alla sua interpellanza.
ELEONORA CIMBRO. Grazie Presidente. Ringrazio anche la sottosegretaria per questa risposta che evidentemente è una risposta che rimanda a chi a più responsabilità rispetto alla realizzazione di quest'opera, cioè alla regione Lombardia. Ricordiamo, infatti, che regione Lombardia e l'assessore Beccalossi sono stati protagonisti non solo della progettazione di quest'opera, anche e soprattutto nella fase definitiva, ma anche politicamente sono stati protagonisti della concertazione che c'è stata anche a livello ministeriale per arrivare il prima possibile alla realizzazione di quest'opera. Lo dico perché noi abbiamo una regione Lombardia a guida Lega Nord e, purtroppo, anche nel comune di Senago le recenti elezioni amministrative hanno consegnato il comune a una sindaca appunto della Lega Nord, che oggi si oppone a quest'opera, dimenticandosi completamente che chi ha voluto, realizzato, e sta realizzando quest'opera, è un esponente importante del partito di cui lei fa parte.
PRESIDENTE. Passiamo all'interpellanza urgente dei deputati Laboccetta e Brunetta n. 2-01980 .
AMEDEO LABOCCETTA. Grazie, signor Presidente, onorevole sottosegretario. L'interpellanza sottoposta all'attenzione dell'Aula e del Governo verte su una situazione molto grave, che riguarda il Conservatorio di musica San Pietro a Majella di Napoli, che è, a giudizio del maestro Paolo Isotta, il più glorioso istituto musicale del mondo.
PRESIDENTE. Grazie, onorevole Laboccetta. Prima di dare la parola alla sottosegretaria Velo, mi scuso io con lei e anche con l'onorevole Vito. Ovviamente non è riferito alla persona, ma in quanto rappresentante del Governo, sottosegretaria Velo, io chiederò alla Presidente della Camera di scrivere al Ministro per i rapporti con il Parlamento. Io sono in quest'Aula da parecchi anni, un livello di sciatteria, superficialità e approssimazione, come quello che si è verificato oggi, francamente, non lo ricordo e penso che questo non sia il rapporto che il Governo deve avere con il Parlamento.
SILVIA VELO,. In relazione a quanto prospettato dagli onorevoli interpellanti, si rappresenta preliminarmente quanto il Regolamento recante i criteri per l'autonomia statutaria, regolamentare e organizzativa delle istituzioni artistiche e musicali, approvato con decreto del Presidente della Repubblica n. 132 del 2003, dispone sulle elezioni del direttore.
PRESIDENTE. L'onorevole Laboccetta ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatto per la risposta alla sua interpellanza.
AMEDEO LABOCCETTA. Innanzitutto, Presidente, la ringrazio per le considerazioni che lei ha rivolto nei confronti del Governo rispetto alla metodologia che, oggi, quest'Aula ha dovuto subire. Detto ciò, rimango esterrefatto nell'ascoltare la risposta letta poc'anzi dal sottosegretario. Rimango esterrefatto e non sono certo soddisfatto: il Governo si sta arrampicando ancora una volta sugli specchi su una questione che è chiarissima: il professore Santaniello è stato, a mio giudizio, a nostro giudizio, regolarmente eletto. Il Ministro ha il dovere di confermare questo risultato perché le elezioni si sono svolte regolarmente. Qualsiasi eccezione o rilievo andavano posti nei confronti della commissione elettorale, era l'unico organo deputato a decidere. Deve intervenire il Ministro, secondo noi, per rispettare la libera scelta dei docenti del conservatorio di Napoli; tutto il resto - me lo si lasci dire - sono chiacchiere. Torneremo pesantemente su questo argomento con nuovi atti e nuove iniziative. Troppe manovre opache si stanno sviluppando attorno a questa vicenda e tutto questo non è certamente accettabile.
PRESIDENTE. Passiamo all'interpellanza urgente Vito ed altri n. 2-01988 .
ELIO VITO. Sì, la Ringrazio, signor Presidente. Come diceva lei stesso dal titolo, non è la prima interpellanza che il gruppo di Forza Italia rivolge al Governo sulla vicenda della soppressione dell'accorpamento del personale del Corpo forestale dello Stato, accorpamento sul quale sin dall'inizio abbiamo espresso forti riserve, perplessità, critiche sia sull'aspetto dell'efficacia nei confronti della tutela del personale stesso, che di fatto è transitato da un ordinamento civile ad un ordinamento militare, sia per la perdita di efficacia delle funzioni che il Corpo forestale dello Stato ha svolto. Devo dire, signor Presidente, signor rappresentante del Governo, che, purtroppo, entrambe le nostre preoccupazioni si sono rilevate veritiere.
PRESIDENTE. La sottosegretaria di Stato per l'Ambiente e la tutela del territorio e del mare, Silvia Velo, ha facoltà di rispondere.
SILVIA VELO,. Il transito del personale del Corpo forestale dello Stato nell'Arma dei carabinieri è stato oggetto, da parte del comando generale, di un esame approfondito nell'ambito del quale particolare attenzione è stata dedicata agli istituti normo-economici già vigenti nel Corpo.
PRESIDENTE. L'onorevole Vito ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatto per la risposta alla sua interpellanza.
ELIO VITO. No, signor Presidente, non sono soddisfatto della risposta del Governo per vari aspetti. Innanzitutto, la circolare che è stata richiamata e che è stata sospesa nella sua applicazione, a nostro giudizio, è del tutto insoddisfacente.
PRESIDENTE. È così esaurito lo svolgimento delle interpellanze urgenti all'ordine del giorno.
PRESIDENTE. Comunico l'ordine del giorno della prossima seduta.