ANNA MARGHERITA MIOTTO, legge il processo verbale della seduta del 18 settembre 2017.
PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Gioacchino Alfano, Amendola, Amici, Baldelli, Bellanova, Bernardo, Dorina Bianchi, Biondelli, Bobba, Bocci, Bonifazi, Michele Bordo, Borletti Dell'Acqua, Boschi, Matteo Bragantini, Bratti, Bressa, Brunetta, Caparini, Capelli, Casero, Castiglione, Catania, Causin, Centemero, Antimo Cesaro, D'Alia, Dambruoso, De Micheli, Del Basso De Caro, Dellai, Di Gioia, Manlio Di Stefano, Faraone, Fedriga, Ferranti, Fico, Fioroni, Gregorio Fontana, Fontanelli, Garofani, Gelli, Gentiloni Silveri, Giacomelli, Giancarlo Giorgetti, Gozi, La Russa, Laforgia, Locatelli, Lorenzin, Losacco, Lotti, Lupi, Madia, Manciulli, Marazziti, Migliore, Nicoletti, Orlando, Pisicchio, Portas, Rampelli, Ravetto, Realacci, Rigoni, Rosato, Rughetti, Sanga, Sani, Scalfarotto, Sorial, Tabacci, Simone Valente, Valeria Valente e Velo sono in missione a decorrere dalla seduta odierna.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione congiunta del disegno di legge, già approvato dal Senato, n. 4620: Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea - Legge di delegazione europea 2016-2017; e del documento: Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea (Anno 2016) (Doc. LXXXVII, n. 5).
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione congiunta sulle linee generali.
PAOLO TANCREDI, . Presidente, onorevoli colleghi, oggi cominciamo e avviamo l'esame del disegno di legge di delegazione 2016-2017, approvato dal Senato lo scorso 2 agosto.
PRESIDENTE. Consegna l'intervento, insomma.
PAOLO TANCREDI, . Sì, consegno l'intervento. Vorrei chiudere, Presidente, ricordando che, nel corso dell'esame al Senato, il disegno originariamente presentato dal Governo è stato modificato in più parti: lascio anche queste parti alla discussione. Segnalo, da ultimo, che è in corso al Senato l'esame del disegno di legge di legge europea 2017, approvato dalla Camera, per confermare sostanzialmente un allineamento dei tempi di esame dei provvedimenti europei da parte delle Camere.
PRESIDENTE. Ha facoltà di intervenire il relatore di minoranza sul disegno di legge di delegazione europea 2016-2017, deputato Gianluca Pini: prendo atto che è assente.
MARCO BERGONZI, . Presidente, la Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, come è noto, rappresenta il principale strumento per l'esercizio della funzione di controllo del Parlamento sulla condotta del Governo nelle sedi decisionali dell'Unione europea. La Relazione consuntiva dovrebbe recare un rendiconto dettagliato delle attività svolte e delle posizioni assunte dall'Italia nell'anno precedente, al fine di consentire alle Camere di verificare l'adeguatezza e l'efficacia dell'azione negoziale italiana e la sua rispondenza rispetto agli indirizzi parlamentari.
PRESIDENTE. La ringrazio. Prendo atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito.
CHIARA SCUVERA. Presidente, oggi più che mai l'Europa è al centro del dibattito, nella politica e nella società. L'Europa viene spesso raccontata, e purtroppo anche percepita come la causa dell'impoverimento e della marginalizzazione. Xenofobia, protezionismi e sovranismi minacciano ciò che passo dopo passo la cooperazione tra gli Stati ha costruito. Illusioni di autosufficienza rischiano di impoverire ulteriormente le nostre periferie. Credo, però, che bisogni cogliere anche l'occasione di questo dibattito - che c'è anche tra i cittadini e non solo tra gli addetti ai lavori, e non solo nella politica - appunto sull'Europa, per raccontare i vantaggi che dall'Europa sono derivati per gli Stati, e anche per cogliere le nuove sfide che devono essere perseguite e non possono più essere eluse, come quella di una grande riforma istituzionale.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il collega Baroni.
MASSIMO ENRICO BARONI. Grazie, Presidente. La legge di delegazione europea, come sappiamo, è uno dei due strumenti di adeguamento all'ordinamento dell'Unione europea introdotti dalla legge del 24 dicembre 2012, n. 234, che ha attuato una riforma organica delle norme che regolano la partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea. Questo provvedimento, in pratica, cerca di recuperare il ritardo accumulato con gli altri Paesi europei rispetto al recepimento di moltissime direttive dell'Unione europea.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il collega Buttiglione. Ne ha facoltà.
ROCCO BUTTIGLIONE. Grazie, signor Presidente. Il tempo è avaro, quindi, mi limiterò a due osservazioni fondamentali e, forse, qualcun'altra. La prima osservazione è: bene, credo che, grosso modo, bisogna complimentarsi con il buon lavoro fatto dal sottosegretario Gozi e dal Governo sul tema della riduzione delle infrazioni, ma anche sul tema, prima della trattativa sulla direttiva, ma, poi, della trasposizione in Italia del brevetto europeo. So che ha dovuto affrontare molti ostacoli, perché ci sono quelli i quali pensano che l'Italia vivrebbe meglio se si chiudesse su se stessa e, siccome abbiamo tante imprese che vivono copiando, sono ostili al brevetto. Noi dobbiamo puntare sulle imprese che stanno sul mercato internazionale, quelle che fanno brevetti, perché è da lì che deriva il flusso di ricchezza che alimenta, poi, tutti i rami della vita del Paese.
PRESIDENTE. È iscritta a parlare la collega Elvira Savino. Ne ha facoltà.
ELVIRA SAVINO. Signor Presidente, colleghi, il disegno di legge di delegazione europea 2016-2017 in discussione oggi in Aula contiene più di una delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione degli altri atti dell'Unione europea. Il disegno di legge è stato approvato lo scorso agosto dal Senato ed è giunto all'esame della XIV Commissione come un testo sostanzialmente blindato, seguendo ormai la brutta prassi che caratterizza la navetta dei provvedimenti, esaminati, però, da un solo ramo del Parlamento, su cui la Camera non ha potuto, quindi, apporre alcuna modifica. Esso si compone di 15 articoli e prevede il recepimento di 29 direttive europee, di cui 28 contenute nell'allegato A.
PRESIDENTE. Non vi sono altri iscritti a parlare e pertanto dichiaro chiusa la discussione congiunta sulle linee generali.
PRESIDENTE. Ha facoltà di replicare il relatore di minoranza sul disegno di legge n. 4620, Gianluca Pini, che però non è in Aula.
SANDRO GOZI,. Grazie, Presidente. Io ringrazio, ovviamente, tutti i colleghi che sono intervenuti. Partirei dai dati che il relatore Tancredi ha voluto ricordare sul lavoro comune che abbiamo svolto in questa legislatura, lavoro che deve essere motivo di soddisfazione per tutti: per il Governo, per il Parlamento, io direi non solo per il Parlamento nella sua maggioranza, ma per il Parlamento nella sua interezza, e cioè anche dei gruppi politici di opposizione, perché, dopo tutto, quello che abbiamo fatto è aumentare la credibilità dell'Italia e rendere un servizio migliore ai cittadini, alle imprese italiane e anche ai contribuenti.
PRESIDENTE. Avverto che sono state presentate e sono in distribuzione le risoluzioni Bergonzi e Sberna n. 6-00355, Gianluca Pini ed altri n. 6-00356, Battelli ed altri n. 6-00357 e Occhiuto ed Elvira Savino n. 6-00358, riferite alla relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea (Anno 2016). Il seguito del dibattito è rinviato ad altra seduta.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione del disegno di legge, già approvato dal Senato, n. 3868-A: Delega al Governo in materia di sperimentazione clinica di medicinali nonché disposizioni per il riordino delle professioni sanitarie e per la dirigenza sanitaria del Ministero della salute; e delle abbinate proposte di legge nn. 334-993-1088-1229-1429-1961-2312-2518-2781-3263-3307-3319-3377-3999-4556.
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione sulle linee generali.
MARIO MARAZZITI, Presidente, il provvedimento in questione si riferisce a un disegno di legge presentato dal Governo a inizio della legislatura e sulle materie del DDL - molte e volte a riformare una legislazione stratificata non più corrispondente alle necessità in diverse aree sanitarie - insistono 15 disegni di legge presentati e abbinati, oggi unificati proprio in un testo, che è quello che andiamo a discutere.
PRESIDENTE. Prendo atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire in un'altra fase del provvedimento. È iscritta a parlare la deputata Maria Amato. Ne ha facoltà.
MARIA AMATO. Grazie, Presidente. Apro il mio intervento con un elenco, quello degli auditi: Aifa, Comitato nazionale per la biosicurezza, Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, Istituto superiore di sanità, Farmindustria, Federazione nazionale degli ordini dei veterinari italiani, Federazione degli ordini dei farmacisti italiani, Ordine nazionale dei biologi, Società italiana di fisica, Federazione nazionale dei collegi degli infermieri e Federazione nazionale dei collegi professionali dei tecnici sanitari di radiologia, Associazione nazionale titolari di laboratorio odontotecnico, Federazione nazionale collegi ostetriche, Consiglio nazionale dei chimici, Consiglio nazionale dell'ordine degli psicologi, Associazione italiana ingegneri clinici, Federazione nazionale ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, Associazione dei medici ospedalieri, Coordinamento nazionale associazioni professioni sanitarie, Coordinamento libere associazioni professionali, Associazione italiana fisioterapisti, Comitato promotore per la formazione delle competenze dell'osteopata, Associazione italiana chiropratici, Associazione italiana massaggiatori sportivi e terapisti dello sport, Istituto nazionale per la naturopatia, Confartigianato odontotecnici, Società italiana di ecografia cardiovascolare, Associazione nazionale assistenti sanitari, Registro degli osteopati d'Italia, Federottica, Sindacato nazionale odontotecnici, Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa, Coordinamento per il riconoscimento e la difesa della professione del musicoterapeuta. L'elenco degli auditi, rigorosamente in ordine cronologico, rende da solo la misura della complessità dei contenuti del testo in esame; ci rappresenta, inoltre, lo spaccato dell'evoluzione del sistema sanità e il rischio della frammentazione iper-specialistica intorno al malato; ci dà la misura della necessità di un'armonizzazione tra il mondo della sanità e quello della formazione.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il collega Baroni. Ne ha facoltà.
MASSIMO ENRICO BARONI. Grazie, Presidente. Occorre premettere che il testo pervenuto dal Senato, su cui il MoVimento 5 Stelle si era espresso in maniera contraria, era totalmente irricevibile. Il testo è stato diffusamente modificato in Commissione alla Camera ed è stato decisamente migliorato proprio grazie all'intervento costante del MoVimento 5 Stelle, che ne ha evidenziato le numerose incongruenze e criticità. Diversi emendamenti del MoVimento 5 Stelle sono stati approvati, alcuni dei quali molto incisivi; anche la maggioranza ha avuto un ruolo propositivo e migliorativo, e di questo bisogna darne atto. Soprattutto, va dato atto che gli esponenti della maggioranza non erano presidenti, vicepresidenti o consiglieri di ordini professionali, e ciò ha reso possibile un esame del provvedimento più indipendente e imparziale, non inficiato da un clamoroso conflitto di interesse e dalla incompatibilità di cariche o incarichi, come è, invece, avvenuto nell'altro ramo del Parlamento, ove addirittura era evincibile l'integrale sovrapponibilità del DDL Lorenzin con alcune proposte dei senatori presidenti di ordini professionali depositate ben prima del DDL Lorenzin.
PRESIDENTE. È iscritta a parlare la collega Paola Binetti. Ne ha facoltà.
PAOLA BINETTI. Presidente, membri del Governo, mi spiace avere solo quattro minuti per intervenire su un disegno di legge così importante, per cui ho deciso di dedicare ad ogni tema un minuto, quindi potrò andare poco più in là dell'enunciato. Il primo punto riguarda la sperimentazione clinica, e in realtà io mi rallegro molto invece che sia stata fatta chiarezza, che siano stati ribaditi dei principi, che in qualche modo si sia sottolineato come l'uomo, il paziente non è l'oggetto della ricerca ma il soggetto; e questo lo si sia fatto facendo riferimento esplicitamente a quel Protocollo di Helsinki, da cui poi sono partite tutte le successive dichiarazioni per il riconoscimento dei diritti, in particolare dei diritti dei pazienti. A me sembra un buon punto di riferimento, e ci auguriamo che poi il coordinamento dei centri etici renda davvero più facile il far ricerca, e non solo il parlare di ricerca.
PRESIDENTE. È iscritta a parlare la collega Elvira Savino. Ne ha facoltà.
ELVIRA SAVINO. Grazie, signor Presidente. Il disegno di legge quest'oggi all'esame dell'Aula reca la delega al Governo in materia di sperimentazione clinica di medicinali, nonché diverse disposizioni volte ad un aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, nonché al riordino delle professioni sanitarie e della dirigenza sanitaria del Ministero della salute.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il collega Monchiero. Ne ha facoltà.
GIOVANNI MONCHIERO. Grazie Presidente. L'iter stesso di questo disegno di legge governativo, che gira per le Aule parlamentari ormai da tre anni, dimostra quanto delicata e complessa fosse la materia affrontata, anzi occorre dire le materie affrontate, perché effettivamente questa proposta di legge non si sottrae al giudizio di essere una sorta di piccolo decreto che tocca argomenti e temi tra loro abbastanza distanti. Tuttavia, li tocca in modo complessivamente positivo. Era indubitabile che tutte le problematiche connesse alla sperimentazione clinica meritassero una risistemazione, perché spesso le nostre aziende ospedaliere e gli istituti di ricerca erano in difficoltà a intervenire tempestivamente, di fronte alle richieste di sperimentazione, che provenivano dal mondo della ricerca. Mi pare che la norma, in questo senso, colmi una lacuna e, pur con qualche complessità di troppo, tuttavia risolva anche l'annosa questione dei comitati etici, risorsa indispensabile, perché il confine tra l'etica e la scienza nella fase di sperimentazione è certamente un confine molto delicato. È un confine che merita di essere, come dire, approfondito, in ogni momento e in ogni circostanza, con il massimo delle competenze possibili.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare la collega Paola Boldrini. Ne ha facoltà.
PAOLA BOLDRINI. Presidente, onorevoli colleghi, ci apprestiamo oggi a fare la discussione generale sul disegno di legge n. 3868-A, approvato al Senato e trasmesso alla Camera nel maggio 2016.
PRESIDENTE. Non vi sono altri iscritti a parlare e pertanto dichiaro chiusa la discussione sulle linee generali.
PRESIDENTE. Prendo atto che il relatore Marazziti rinunzia alla replica.
PRESIDENTE. Comunico che il Presidente del Senato della Repubblica ha chiamato a far parte della Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale il senatore Marco Scibona, in sostituzione del senatore Enrico Cappelletti, dimissionario.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il collega Kronbichler. Ne ha facoltà.
FLORIAN KRONBICHLER. Grazie, Presidente. Nella notte tra sabato e domenica, questa, un ragazzo profugo curdo-iracheno di tredici anni, affetto da distrofia muscolare, è morto dopo aver riportato delle fratture dovute alla caduta dalla sedia a rotelle a causa di una barriera architettonica e dopo aver passato, insieme alla famiglia, cioè con i genitori e con altri tre fratellini più giovani di lui, ancora più piccoli, diverse notti all'addiaccio o in sistemazioni precarie, senza aver mai avuto possibilità di accesso alle strutture pubbliche di accoglienza.
PRESIDENTE. Avverto nell'allegato A al resoconto stenografico della seduta odierna sarà pubblicato lo schema dell'organizzazione dei tempi per il seguito dell'esame del testo unificato delle proposte di legge n. 2352-A/R, recante “Modifiche al sistema di elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica”.
PRESIDENTE. Comunico l'ordine del giorno della prossima seduta.