PRESIDENTE. La seduta è aperta.
Invito il deputato segretario a dare lettura del processo verbale della seduta precedente.
FABRIZIO CECCHETTI, legge il processo verbale della seduta di ieri.
PRESIDENTE. Se non vi sono osservazioni, il processo verbale si intende approvato.
.
PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati in missione a decorrere dalla seduta odierna sono complessivamente 66, come risulta dall'elenco consultabile presso la Presidenza e che sarà pubblicato nell' al resoconto stenografico della seduta odierna .
PRESIDENTE. Poiché nel corso della seduta potranno aver luogo votazioni mediante procedimento elettronico, decorrono da questo momento i termini di preavviso di cinque e venti minuti previsti dall'articolo 49, comma 5, del Regolamento.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Testa. Ne ha facoltà.
GUERINO TESTA(FDI). Grazie, Presidente. Buongiorno a lei, agli onorevoli colleghi e al Governo. Oggi, 18 gennaio 2023, è un giorno molto triste e doloroso per tantissime famiglie, per l'Abruzzo e per l'Italia tutta. Proprio sei anni fa, infatti, il 18 gennaio 2017, una valanga di neve e di ghiaccio di circa 120.000 tonnellate ha travolto l'hotel Rigopiano a Farindola, un comune bellissimo, posizionato sul versante pescarese del Gran Sasso, spezzando e portando via la vita di ben 29 persone. Questa tragedia immane ha lasciato un segno, un solco molto profondo nella storia di tantissime famiglie, ha spazzato via i sogni di tante giovani coppie, di tante famiglie rimaste orfane dei propri cari, e ha segnato un solco dolorosissimo e profondo nella storia della regione Abruzzo e dell'intera Italia. Proprio da quello che è accaduto sei anni fa dobbiamo, come istituzioni, mettere in atto tutte le strategie di prevenzione e le azioni necessarie ed opportune per scongiurare che avvengano in futuro ancora altre sciagure di questa portata. La giustizia sta facendo il suo corso ed auspico che si arrivi in tempi brevi e celeri a definire e a chiarire una vicenda il cui ricordo sarà sempre vivo nelle menti di tanti, non solo degli abruzzesi ma, penso, dell'intera Italia.
Così come è avvenuto ogni 18 gennaio degli anni precedenti, anche oggi - mi dispiace che per la prima volta non potrò essere presente nel comune di Farindola - si organizzeranno e si stanno organizzando eventi e fiaccolate per commemorare tutti coloro che hanno perso la vita in questa tragedia. Da tante parti d'Italia in questo momento stanno arrivando nel comune di Farindola per presiedere e per essere presenti a questa commemorazione, che ha determina profonda commozione in tanti. Caro Presidente, nel chiudere questo mio brevissimo intervento di ricordo, con grande emozione chiedo a lei e a tutti i colleghi di poter osservare un minuto di silenzio in memoria delle vittime di Rigopiano. Grazie.
PRESIDENTE. Grazie a lei, onorevole Testa. La Presidenza si associa al ricordo e alla commozione che non passa e non passerà mai. Quindi, ogni 18 gennaio sarà una giornata di dolore nella rievocazione di quei tragici avvenimenti, segnati da episodi anche di valore, dallo straordinario impegno dei soccorritori e da tutto ciò che accadde. Quindi, la Presidenza si associa alle sue parole.
A questo punto, non essendoci altri interventi e non essendo ancora decorso il termine di preavviso previsto per le votazioni con il procedimento elettronico, sospendo la seduta, che riprenderà alle ore 9,55.
PRESIDENTE. La seduta è ripresa.
Saluto gli studenti e i docenti dell'Istituto comprensivo “Alessandro Manzoni”, di Roma, che assistono ai nostri lavori dalle tribune. Benvenuti alla Camera dei deputati e buona permanenza .
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge n. 674-A: Conversione in legge del decreto-legge 3 dicembre 2022, n. 186, recante interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi eccezionali verificatisi nel territorio dell'isola di Ischia a partire dal 26 novembre 2022.
Ricordo che, nella seduta del 16 gennaio, si è conclusa la discussione sulle linee generali e il relatore e la rappresentante del Governo hanno rinunciato ad intervenire in sede di replica.
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo unico del disegno di legge di conversione e delle proposte emendative riferite agli articoli del decreto-legge
Le Commissioni I (Affari costituzionali) e V (Bilancio) hanno espresso i prescritti pareri , che sono in distribuzione.
Avverto che la Presidenza non ritiene ammissibili, ai sensi dell'articolo 96-, comma 7, del Regolamento, le seguenti proposte emendative, già dichiarate inammissibili in sede referente: 1.7 e 1.02 Lomuti; 2.06 Torto; gli identici 4.05 Curti e 4.02 Fede; 4.08, 5.04, limitatamente al comma 2, e 5.010 Braga; 4.09 e 5.05 Ferrari; 5.018 e 5.019 L'Abbate; 5.020 Simiani; 5.024 Morfino.
Avverto, infine, che la Presidenza non ritiene ammissibili, ai sensi degli articoli 86, comma 1, e 89, comma 1, del Regolamento, gli articoli aggiuntivi 1.0100 e 1.0101 Amendola, entrambi recanti disposizioni a favore del territorio del comune di Maratea, non previamente presentati in Commissione, ma aventi contenuto analogo ad emendamenti già dichiarati inammissibili in sede referente, in quanto estranei rispetto ai contenuti del provvedimento in esame.
Se nessuno chiede di intervenire sul complesso degli emendamenti, invito il relatore ed il rappresentante del Governo ad esprimere il parere.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Ruffino. Ne ha facoltà.
DANIELA RUFFINO(A-IV-RE). Grazie, signor Presidente. Purtroppo c'è parecchio movimento in Aula e le chiediamo di ripetere quanto ha letto, perché è stato impossibile capire e prendere anche gli adeguati appunti.
PRESIDENTE. Grazie a lei, onorevole Ruffino, ciò che lei ha appena detto impone alla Presidenza, a questo punto, di chiedere all'Aula il silenzio assoluto, per evitare di perder tempo e di prolungare inutilmente i nostri lavori. Non appena l'Aula farà silenzio, io comincerò, onorevole Ruffino. Ripeto, colleghi alla mia sinistra, per favore silenzio. Se i delegati d'Aula mi danno una mano, noi procediamo rapidamente, viceversa, allunghiamo inutilmente i lavori.
Dunque, le proposte emendative non ammissibili sono le seguenti: 1.7 e 1.02 Lomuti; 2.06 Torto; gli identici 4.05 Curti e 4.02 Fede; 4.08, 5.04, limitatamente al comma 2, e 5.010 Braga; 4.09 e 5.05 Ferrari; 5.018 e 5.019 L'Abbate; 5.020 Simiani; 5.024 Morfino. Si tratta, ovviamente, di proposte emendative già dichiarate inammissibili in sede referente. Abbiamo, poi, aggiunto di non ritenere ammissibili gli articoli aggiuntivi 1.0100 e 1.0101 Amendola.
A questo punto, avendo riannodato il nastro, torniamo a chiedere se sul complesso degli emendamenti qualcuno chiede di intervenire. A questo punto, invito il relatore ed il rappresentante del Governo ad esprimere il parere. Prego, onorevole Zinzi.
GIANPIERO ZINZI, . Grazie, Presidente. Il Governo esprime invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario, su tutte le proposte emendative, ad eccezione delle seguenti: 5.0200 della Commissione, 5-.100 Ruffino, 5-.200 della Commissione, 5-.0200 della Commissione, 5-.200 della Commissione, 5-.300, che recepisce una condizione posta dalla Commissione bilancio.
MATILDE SIRACUSANO,. Parere conforme al relatore.
PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento 1.1 Ilaria Fontana, sul quale c'è un invito al ritiro della Commissione. Stiamo prendendo tempo, per dar tempo ai colleghi di accomodarsi, perché la Presidenza non intende soprassedere per più di 30 secondi alla prima votazione per aspettare i colleghi, dopodiché andremo difilato.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 1.1 Ilaria Fontana, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della V Commissione (Bilancio).
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 1.4 Caso, sul quale c'è un invito al ritiro della Commissione.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Caso. Ne ha facoltà.
ANTONIO CASO(M5S). Grazie, Presidente. Così come fatto con gli altri emendamenti, in questa situazione, tutto il nostro lavoro era mirato esclusivamente a migliorare questo atto e non, in questi casi delicati, a fare un'opposizione. Questo emendamento è abbastanza semplice e raccoglie le istanze del commissario del comune di Casamicciola, la commissaria Calcaterra. È un emendamento semplicissimo, che mirava a dilatare i tempi della sospensione degli adempimenti tributari e contributivi, quelli che sono rinviati e, inoltre, proponeva il raddoppio delle risorse a disposizione dei comuni di Casamicciola e Lacco Ameno, proprio per far fronte ai mancati introiti derivanti da queste sospensioni.
Ci aspettavamo che questo emendamento fosse approvato, in realtà, già in Commissione, proprio perché, in audizione, la commissaria del comune di Casamicciola è venuta con atti alla mano, derivanti dai calcoli dei propri uffici. La richiesta era semplice: è stato semplicemente detto “con i soldi messi a disposizione copriamo a stento la metà, quindi, se veramente volete aiutarci, raddoppiateli”. Quindi, per questo, ovviamente, c'è il mio invito a ripensarci e a provare a dare un segnale che quei comuni si aspettano e, quindi, a esprimersi a favore di questo emendamento.
PRESIDENTE. L'invito a ripensarci non trova accoglimento, permane l'invito al ritiro della Commissione, insieme al parere contrario della V Commissione (Bilancio).
Passiamo, dunque, ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 1.4 Caso, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della V Commissione (Bilancio).
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo alla votazione dell'emendamento 1.6 Sarracino. Ha chiesto di parlare l'onorevole Sarracino. Ne ha facoltà.
MARCO SARRACINO(PD-IDP). Grazie, Presidente. Questo emendamento è frutto delle audizioni svolte in Commissione ambiente. Come è stato detto più volte, essendo di quel collegio elettorale, la situazione è molto grave e non esiste un posto in Italia che sia stato colpito da così tante calamità in pochissimi anni.
Noi, come Partito Democratico, stiamo avendo un atteggiamento di collaborazione, però, rivolgo un appello, specialmente ai colleghi campani: proviamo a fare uno sforzo in più! Servono più risorse per l'isola d'Ischia!
Questo emendamento prende spunto dall'allarme lanciato dalla commissaria di Casamicciola. Non è una posizione di una parte politica, ma è l'allarme lanciato dalla commissaria, perché è giudicato insufficiente l'importo di 1.700.000 euro previsto per assicurare il gettito dei tributi non versati 2022-2023, per effetto delle sospensioni previste nel decreto.
Servono circa 3 milioni - lo abbiamo detto in maniera precisa con questo emendamento - altrimenti, con quelle sole risorse previste - cito - il rischio che il comune non sia nelle condizioni di erogare e offrire i servizi essenziali è molto alto.
Come possiamo immaginare che quell'isola possa ripartire, se non eroghiamo le risorse che occorrono? Per questo vi chiediamo in maniera molto netta e molto semplice di ripensarci: Ischia diventi davvero una priorità !
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 1.6 Sarracino, con parere contrario della Commissione, del Governo e della V Commissione (Bilancio).
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
L'emendamento 1.7 Lomuti è inammissibile.
Passiamo alla votazione dell'emendamento 1.8 De Luca. Ha chiesto di parlare l'onorevole De Luca. Ne ha facoltà.
PIERO DE LUCA(PD-IDP). Presidente, la ringrazio. Nell'analisi e nel dialogo, in questi giorni, con la maggioranza e con gli esponenti del Governo, abbiamo assunto, come Partito Democratico, un atteggiamento di grande collaborazione. Abbiamo provato a mettere in campo un clima costruttivo, provando a ottenere dei miglioramenti rispetto all'impianto iniziale di un decreto-legge che - pur richiamando nel titolo la volontà di intervenire in modo urgente in favore delle popolazioni colpite dagli eventi eccezionali calamitosi verificatesi a Ischia, a Casamicciola in particolare, il 26 novembre 2022 - nella sostanza era un provvedimento vuoto, privo di reali coperture economiche che consentissero di dare risposte; le risposte che si attendono davvero le famiglie, le imprese, i comuni e le amministrazioni colpite da questo drammatico evento.
Abbiamo chiesto nel complesso di migliorare alcuni aspetti e di intervenire su dei profili che sono per noi essenziali. Il primo aspetto è legato alle amministrazioni locali: si tratta di sostenere le amministrazioni rispetto alle difficoltà che avranno a ripagare i mutui contratti con il MEF e ai mancati introiti legati alla Tari che ovviamente non riceveranno nei prossimi mesi.
Abbiamo chiesto di aiutare le famiglie, chiedendo di non far pagare l'IMU a quelle che non hanno più la possibilità di abitare nei loro edifici: è irragionevole chiedere di pagare l'IMU su un'abitazione inagibile.
Abbiamo chiesto, poi, un sostegno alle popolazioni e alle circa 500 famiglie che non hanno più un'abitazione e che dovranno essere collocate temporaneamente e, poi, definitivamente in altre aree dell'isola o della stessa regione; ma anche qui, purtroppo, non abbiamo avuto risposta.
Abbiamo chiesto un contributo economico per aiutare le famiglie nella sistemazione e collocazione temporanea in altre abitazioni. Abbiamo chiesto la possibilità di utilizzare i loro diritti edificatori in futuro in altre aree dell'isola o in altri territori della stessa regione.
Con questo emendamento specifico abbiamo chiesto anche un esonero contributivo fiscale -quindi, una norma di assoluto buonsenso - per le famiglie che ospiteranno all'interno dei propri immobili i nuclei familiari che devono essere o sono stati sgomberati e che non potranno più ritornare nelle proprie abitazioni.
Di fronte a queste richieste di assoluto buonsenso, purtroppo, non abbiamo avuto alcuna risposta concreta. Nonostante un clima che riscontriamo di collaborazione e disponibilità al dialogo - per il quale ringraziamo anche i colleghi della maggioranza - purtroppo, però, non possiamo che rilevare che ad oggi nel provvedimento finale mancano in parte le risposte, che non servono al Partito Democratico o ad una forza politica, ma alle popolazioni colpite da questo evento. Le risposte servono alle famiglie, alle imprese, ai lavoratori, ai titolari di tanti alberghi sull'isola che sono stati colpiti, all'amministrazione locale. Purtroppo, queste risposte non sono presenti nella misura necessaria e adeguata nel testo finale che sta per essere licenziato.
Allora, ci permettiamo di sollecitare, con questo emendamento e con gli ulteriori che abbiamo presentato, un'attenzione, se ci fosse ancora uno spazio di manovra e di intervento. Soprattutto mi rivolgo al Governo, ovviamente per suo tramite, Presidente, per trovare ulteriori risorse.
In chiusura, vorrei ricordare a tutti quanti noi che le risorse ci sono e potrebbero essere trovate su un capitolo in particolare. Noi abbiamo 22 miliardi del Fondo sviluppo e coesione (FSC) nella programmazione 2021-2027, già ripartiti lo scorso mese di giugno e ancora non distribuiti alle regioni del Mezzogiorno. Sono 22 miliardi di euro che attendono una delibera CIPE, per poter essere realmente distribuiti alle regioni del Mezzogiorno. Solo alla Campania spetterebbero 5,6 miliardi di euro: ci sarebbero, lì, le risorse, parte delle quali potrebbero essere necessarie e utili a dare le risposte che oggi la popolazione, le famiglie, le aziende, i lavoratori di Ischia e le amministrazioni locali ci chiedono.
Quindi, davvero un invito accorato alla maggioranza e al Governo, di prendere in considerazione tutte le opzioni e le opportunità che oggi esistono, per dare le risposte che l'isola chiede
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Caso. Ne ha facoltà.
ANDREA CASU(PD-IDP). Grazie, Presidente, solo per sottoscrivere l'emendamento, se va bene ai proponenti.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 1.8 De Luca, con parere contrario della Commissione, del Governo e della V Commissione (Bilancio).
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo alla votazione dell'articolo aggiuntivo 1.01 Caramiello. Ha chiesto di parlare l'onorevole Caramiello. Ne ha facoltà.
ALESSANDRO CARAMIELLO(M5S). Grazie, Presidente. Membri del Governo, onorevoli colleghi, una premessa è doverosa. Stiamo affrontando il decreto Ischia per la frana che si è verificata il 26 novembre. I cambiamenti climatici e il dissesto idrogeologico sono problematiche che vanno affrontate con forza e non si può più soprassedere. Questa mattina, ad esempio, la regione Umbria è stata colpita da un altro nubifragio, lo stesso è capitato in Ciociaria e, ieri, anche in Campania.
L'Italia deve fare i conti con i cambiamenti climatici e con il dissesto idrogeologico in tutto il Paese con interventi strutturali e mirati, altrimenti dopo il decreto Ischia, saremo costretti a fare il “decreto Umbria”, il “decreto Ciociaria” e via dicendo.
Ma torniamo alla questione Ischia e all'emendamento. Presidente, la vocazione dell'“isola verde” è prevalentemente turistica, tuttavia sul territorio insistono diverse aziende agricole, in particolare vitivinicole, che contribuiscono a esaltare l'unicità di questa terra.
Stiamo affrontando un momento complicato, ma ci troviamo anche di fronte a sfide che non possiamo perdere. “L'Italia che vogliamo costruire non può prescindere dal suo settore primario. Non può prescindere dagli agricoltori”.
Queste frasi sono state dette dal Ministro Lollobrigida. Parliamo tanto di , di sovranità alimentare, quindi sembra fondamentale il sostegno all'attività agricola ancora presente sull'isola, ma anche la necessità di promuovere l'importanza dell'agricoltura nell'isola con il duplice scopo di valorizzare il territorio attraverso prodotti di eccellenza. Il sole è molto fertile, è una terra vulcanica e permette diverse colture, come la vite, olive e agrumi, oltre che cereali, castagne, ortaggi e frutta. L'obiettivo di questa proposta emendativa era ristorare, quindi, quelle aziende agricole che hanno subito un danno a causa di questo evento calamitoso del 26 novembre. Mi sembra strano, quindi, che il Governo abbia dato parere negativo su questa proposta emendativa e chiedo di rivedere il parere .
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Simiani. Ne ha facoltà.
MARCO SIMIANI(PD-IDP). Presidente, vorrei sottoscrivere la proposta emendativa.
PRESIDENTE. Richiesta accolta.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 1.01 Caramiello, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della V Commissione (Bilancio).
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Gli articoli aggiuntivi 1.02 Lomuti, 1.0100 e 1.0101 Amendola sono inammissibili. Passiamo all'articolo aggiuntivo 1.0102 Caso. Ha chiesto di parlare l'onorevole Caso. Ne ha facoltà.
ANTONIO CASO(M5S). Grazie, Presidente. Ancora, come prima, si prova a migliorare questo atto e, di fatto, proprio per assicurare ai comuni di Casamicciola e Lacco Ameno la continuità nello smaltimento dei rifiuti solidi urbani, si propone di dare una dotazione di 600 mila euro per sopperire ai maggiori costi affrontati, a fronte delle minori entrate registrate, come conseguenza di tutto ciò, sulla Tari. Di nuovo un'operazione semplice, tanto semplice quanto necessaria, un po' come tutte le proposte che stiamo cercando di fare per migliorare questo provvedimento .
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 1.0102 Caso, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della V Commissione (Bilancio).
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo agli identici articoli aggiuntivi 1.0110 Curti, 1.0114 Ruffino e 1.0113 Ilaria Fontana.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Curti. Ne ha facoltà.
AUGUSTO CURTI(PD-IDP). Grazie, Presidente. Questo provvedimento di fatto è molto semplice nel suo contenuto, per quanto anche molto importante per garantire la continuità amministrativa nei comuni interessati dall'emergenza dell'isola di Ischia. Il tema è quello delle compensazioni Tari. Noi sappiamo benissimo che, al verificarsi di questi eventi, nei bilanci dei comuni si crea una necessità economica legata, da un lato, ai maggiori costi da affrontare, e, dall'altro, alle minori entrate proprio dal punto di vista della Tari. Quindi, si crea, quello che noi chiamiamo e che gli amministratori chiamano, un buco di bilancio.
Con questa proposta emendativa chiediamo che possano essere stanziati 600.000 euro per l'anno 2022 e per l'anno 2023 proprio per far fronte a questa carenza di bilancio. Si tratta di un provvedimento adottato in tutti i territori interessati da eventi e da ordinanze di stato di calamità, penso a L'Aquila, all'Emilia, ai territori dell'Italia centrale, che ovviamente conosco meglio. Non si capisce per quale motivo nel caso di Ischia non si debba approvare questo provvedimento, questo sostegno, questa misura di aiuto. Oltretutto, in Commissione ambiente abbiamo ascoltato i sindaci e il viceprefetto, in qualità di commissario, che hanno rappresentato la necessità, per dare continuità amministrativa, di un provvedimento per sanare e sostenere i bilanci dei loro comuni. Credo che questa misura sia più che opportuna - e mi rammarico per il parere contrario che è stato espresso - perché quelle comunità, in questi momenti, hanno bisogno, lo ripeto, di dare continuità amministrativa, hanno bisogno di rafforzare l'attività amministrativa. Noi, così facendo, non sosteniamo quella comunità, che sicuramente si aspetta molto dai sindaci, ma si aspetta anche molto dal Governo e da questo Parlamento .
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Ruffino. Ne ha facoltà.
DANIELA RUFFINO(A-IV-RE). Grazie, Presidente. Parlo dell'articolo aggiuntivo 1.0114, presentato dal gruppo di Azione-Italia Viva. Abbiamo visto tutti le immagini dei comuni di Casamicciola Terme e di Lacco Ameno. Il tema dei rifiuti è, in calamità del genere, assolutamente importante e prevalente. È stato impossibile da parte nostra comprendere le motivazioni che spingono il Governo a non intervenire e - quello che forse è peggio - a mettere ulteriormente in difficoltà i comuni colpiti. A fronte di una frana, è chiaro che la percorribilità dell'isola diventa particolarmente difficile. C'è anche una questione di igiene. I sindaci di quei comuni, anche attraverso l'audizione in Commissione del commissario Legnini, hanno riportato queste difficoltà. Noi pensiamo debba essere data la possibilità ai sindaci di agire sui bilanci, già in situazione di emergenza, mettendo almeno in salvo quest'aspetto.
Un ultimo elemento importante è poi quello legato al versamento delle tasse da parte di famiglie e, ovviamente, di attività commerciali. Pensiamo che questo non venga fatto, molto probabilmente succederà più avanti. Ma l'emergenza non è oggi: ricordiamo al Presidente e, per suo tramite, al Governo che l'emergenza era ieri.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Fede. Ne ha facoltà.
GIORGIO FEDE(M5S). Grazie, Presidente. Anch'io mi associo agli interventi che mi hanno preceduto. Queste proposte emendative hanno, come ricordato, come oggetto le compensazioni Tari, ma poi ci sono anche quelli per le esenzioni IMU e per le esenzioni delle rate dei mutui. Noi parliamo di immobili - e lo sappiamo tutti quanti bene, per la gravità delle circostanze - che hanno subito la distruzione e sono oggetto di ordinanze dei sindaci. Anche noi troviamo non opportuno stralciare queste proposte emendative dal testo. Capiamo l'urgenza e la difficoltà nel far fronte a tutto quello che è il complesso mondo delle emergenze e delle riparazioni, tuttavia, i sindaci hanno rappresentato queste necessità; si tratta di una cronaca che già conosciamo per gli eventi alluvionali delle Marche e per gli eventi sismici di tutta Italia. Tutti quanti hanno avuto questo tipo di percorso e questo trattamento in tema di Tari, IMU e rate dei mutui. Riteniamo opportuno fare uno sforzo nella direzione di salvaguardare le persone, soprattutto quelle che hanno perso la casa .
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici articoli aggiuntivi 1.0110 Curti, 1.0114 Ruffino e 1.0113 Ilaria Fontana, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della V Commissione (Bilancio).
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo agli identici articoli aggiuntivi 1.0111 Simiani e 1.0112 Ruffino. Ha chiesto di parlare l'onorevole Graziano. Ne ha facoltà.
STEFANO GRAZIANO(PD-IDP). Grazie, Presidente. L'obiettivo di questa proposta emendativa è avere l'esenzione dall'IMU per i residenti sull'isola che hanno avuto i fabbricati parzialmente o totalmente inagibili.
Per tutte le calamità questa misura è stata adottata e, oggettivamente, lo diciamo nel totale clima di collaborazione su un tema molto delicato, che riguarda in generale eventi di questo tipo. Però, abbiamo bisogno che si faccia uno sforzo in più. Facciamo un appello al Governo a cambiare il parere e a esprimere parere favorevole sull'esenzione dell'IMU, perché questa imposta colpisce le popolazioni e, dato che non sono stati stanziati soldi per le attività che devono essere delocalizzate, considerato che sono pochi i soldi per il dissesto idrogeologico, penso che almeno una misura di questo tipo, che riguarda esclusivamente le case rese inagibili, sia abbastanza forte. Abbiamo bisogno di dare segnali forti a un'isola tra le più belle del mondo e che è patrimonio di tutti, soprattutto perché fra poco riparte la stagione turistica.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici articoli aggiuntivi 1.0111 Simiani e 1.0112 Ruffino, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della V Commissione (Bilancio).
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo agli identici articoli aggiuntivi 1.0115 Di Sanzo e 1.0116 Ruffino.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Di Sanzo. Ne ha facoltà.
CHRISTIAN DIEGO DI SANZO(PD-IDP). Grazie, Presidente. Come hanno ricordato alcuni miei colleghi, abbiamo avuto un atteggiamento molto collaborativo su questo provvedimento, come Partito Democratico, ma, nonostante questo, ci siamo sentiti dire di no varie volte su molti provvedimenti. In particolare, queste proposte emendative sono volte a sospendere i mutui MEF. Si tratta di un provvedimento che è stato già adottato molte volte in passato, per emergenze simili, quindi stupisce un po' che appunto non si trovi lo spazio per implementare tale proposta emendativa nel provvedimento. Si tratta di una prassi che è già stata adottata e che darebbe un po' di respiro e liberato un po' di risorse per questi comuni che si trovano in crisi, in questo momento.
Chiediamo al Governo se ci sia ancora lo spazio per riconsiderare il parere su queste proposte emendative, perché ciò sarebbe di grande aiuto per l'isola di Ischia.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Ruffino. Ne ha facoltà.
DANIELA RUFFINO(A-IV-RE). Grazie, Presidente. Sicuramente questo mio articolo aggiuntivo in parte si ricollega al precedente, sul quale sono intervenuta, relativo alla Tari. Ricordo all'Aula, e non soltanto al Governo, che è previsto il pagamento delle rate in scadenza per gli esercizi 2022-2023 dei mutui concessi dalla Cassa depositi e prestiti per i due comuni maggiormente colpiti, colpiti gravemente, ossia Casamicciola Terme e Lacco Ameno.
Chiediamo che non ci sia applicazione di sanzioni ed interessi, sempre per lasciare un margine di manovra ai comuni, in questo senso. A dire il vero, nella discussione sulle proposte emendative, pur avendo lavorato con grande serenità in Commissione, non è emerso chiaramente il motivo per cui queste proposte emendative, in particolare l'articolo aggiuntivo 1.0116, non siano state accolte.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Santillo. Ne ha facoltà.
AGOSTINO SANTILLO(M5S). Grazie, Presidente e colleghi. Ritengo di intervenire perché queste proposte emendative danno la possibilità di concedere un po' di respiro ai comuni colpiti dall'evento calamitoso. Questa è una prassi che si segue quando ci sono terremoti, alluvioni, colate rapide di fango; le frane sono come terremoti. È impossibile aiutare un comune se poi gli si chiede, dandogli dei soldi, di spendere gli stessi soldi per le rate di mutuo.
Quindi, chiediamo una proroga dei termini di pagamento delle rate in scadenza. Secondo me, il Governo dovrebbe cercare di accontentare i comuni colpiti, con riferimento a questa proposta emendativa del collega Di Sanzo, che chiedo anche di sottoscrivere .
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Ubaldo Pagano. Ne ha facoltà.
UBALDO PAGANO(PD-IDP). Grazie, Presidente. Intervengo semplicemente per richiamare al senso di queste proposte emendative, che prevedono, banalmente, la sospensione dell'obbligo di pagare le tasse locali e nazionali, cosa che mi sembra, nel caso di cui stiamo parlando, appunto una banalità. Capisco le problematiche legate alla carenza di risorse disponibili, ma se non lo si fa in questa fase, quando lo si intende fare? Quando saremo chiamati, nei prossimi provvedimenti, a dover mettere toppe a questioni che, invece, già oggi potremmo risolvere? È una cosa che è già stata fatta per tutte le altre calamità che avevano una natura equivalente, e non si riesce a comprendere per quale ragione non la si faccia per quanto avvenuto ad Ischia.
PRESIDENTE. Nessun altro chiedendo di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici articoli aggiuntivi 1.0115 Di Sanzo e 1.0116 Ruffino, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della V Commissione (Bilancio).
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Colleghi, a questo punto c'è una serie di inammissibilità. Passiamo dunque a pagina 12 del fascicolo, all'emendamento 5.1 Simiani.
Nessuno chiedendo di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 5.1 Simiani, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della V Commissione (Bilancio).
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 5.2 Braga.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Ferrari. Ne ha facoltà.
SARA FERRARI(PD-IDP). Grazie, Presidente. Questo emendamento, come il precedente, si riferisce al rifinanziamento del Fondo regionale di Protezione civile. Il Governo propone un rifinanziamento di soli 10 milioni di euro, ma noi crediamo che siano evidentemente insufficienti per la situazione di cui stiamo parlando e pertanto chiediamo che siano integrati con 50 milioni annui, a decorrere dall'anno 2023 .
PRESIDENTE. Nessun altro chiedendo di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 5.2 Braga, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della V Commissione (Bilancio).
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti 5.3 Ruffino e 5.7 Ilaria Fontana, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della V Commissione (Bilancio).
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 5.8 Ilaria Fontana, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della V Commissione (Bilancio).
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 5.9 Ilaria Fontana, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della V Commissione (Bilancio).
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'articolo aggiuntivo 5.04 Braga, dichiarato inammissibile limitatamente al comma 2.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 5.04 Braga, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della V Commissione (Bilancio).
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'articolo aggiuntivo 5.0200 della Commissione, con il parere favorevole.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Bonelli. Ne ha facoltà.
ANGELO BONELLI(AVS). Signor Presidente, finanziare le assunzioni per l'Autorità di bacino distrettuale dell'Appennino meridionale è un fatto estremamente importante, tuttavia quello che chiedo, a questo punto, al presidente della Commissione, essendo la Commissione la presentatrice di questa proposta emendativa, è che siano indicate le funzioni delle persone che dovranno essere assunte. In questo Paese, abbiamo un grande bisogno di geologi che facciano la prevenzione del rischio idrogeologico, ma l'assenza di una relazione che accompagni le assunzioni di questo personale pone un interrogativo a cui deve essere data una risposta: quali sono le funzioni e qual è il personale che sarà assunto? Saranno geologi o ci prepariamo a fare una serie di assunzioni - saranno circa 90 - che non risponderà a criteri precisi legati al contrasto alla crisi idrogeologica che c'è in quell'isola e non solo in quell'isola.
Su questo deve essere data una risposta alla Camera; non è possibile pensare che siano date risorse, su cui oggettivamente siamo d'accordo, perché c'è necessità di personale, senza che si dica quali saranno le funzioni. I geologi li assumiamo o non li assumiamo? Oppure pensiamo di fare un'infornata di assunzioni secondo logiche che non attengono a criteri rigorosi, ma invece ad altri tipi di criteri che abbiamo conosciuto nella storia della Repubblica e che, certamente, non hanno aiutato l'ambiente di questo Paese? Gradirei una risposta.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Santillo. Ne ha facoltà.
AGOSTINO SANTILLO(M5S). Grazie, Presidente. Questo emendamento mi dà la possibilità di evidenziare il forte senso di responsabilità della nostra forza politica. Abbiamo svolto un lavoro eccellente in Commissione, trasversalmente, tra tutte le forze politiche, perché c'era bisogno di dare un sostegno e una risposta concreta a un problema che ha investito l'isola e che riguarda la difesa del suolo: si chiama mitigazione del rischio idrogeologico.
Tuttavia, c'è un problema, perché lo stesso emendamento pone una contraddizione nei termini da parte di questa maggioranza. Non possiamo esimerci dal votare favorevolmente, perché dà risorse per studiare, per cercare di trovare una quadra più dettagliata del dissesto idrogeologico sull'isola di Ischia, però, è anche vero che stiamo dando risorse all'Autorità di bacino distrettuale dell'Appennino meridionale, lasciando fuori dalla partita le altre autorità di bacino che stanno lavorando in tutto il Paese. E perché c'è la vostra incongruenza? C'è un'incongruenza perché, nell'ultima legge di bilancio, avete tagliato il 40 per cento dei fondi al dissesto idrogeologico. Invece, quei fondi potevano essere utilizzati per potenziare le autorità di bacino di distretto di tutta Italia, per cercare di ampliare, come diceva anche prima il deputato Bonelli, le risorse umane con i geologi da campo e non con i geologi da cartografia, quelli che disegnano soltanto, per fare prove, indagini e capire dove il terreno può essere oggetto di costruzioni e dove meno.
Soprattutto, abbiamo cercato di raddrizzare la strada quando, con un nostro emendamento, finalmente abbiamo dato la luce al completamento della carta geologica italiana. Infatti, affinché gli eventi calamitosi non provochino morti, distruzioni e case abbattute, bisogna evitare di costruire e lasciare alla natura il suo spazio; questo si fa con la conoscenza del nostro territorio e, quindi, con il completamento della carta geologica. Occorre partire da lì. Tra l'altro, le autorità di distretto sono deputate alla pianificazione e alla programmazione.
Concludo, dichiarando il voto favorevole del MoVimento 5 Stelle, come vorrei facessero altri colleghi che, in passato, davanti al terremoto, per esempio, del 2017, che ha investito l'isola di Ischia e, quindi, i vari comuni Casamicciola, Lacco Ameno ed altri, si sono voltati dall'altra parte. Noi no, non lo facciamo: per senso di responsabilità, votiamo favorevolmente .
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Ruffino. Ne ha facoltà.
DANIELA RUFFINO(A-IV-RE). Grazie, Presidente. C'è un tema importante, il tema delle priorità. Certamente, occorre grande attenzione all'Autorità di bacino, ma occorre grande attenzione al territorio e alle difficoltà che questo territorio sta incontrando. Che cosa servirà, ad esempio, ai comuni? Servirà il personale, serviranno tecnici sul territorio. Incontreremo questo tema proseguendo nell'esame delle proposte emendative. Stiamo parlando di 250 unità di personale, stiamo parlando di stabilizzazioni, ma anche di un'intenzione che, tutto sommato, non è supportata, nonostante - il nostro gruppo lo ribadisce - l'importanza dell'Autorità di bacino. Chiediamo di dare priorità, chiediamo di risolvere i problemi di Ischia, per permettere ad Ischia di approntare la stagione estiva, con l'arrivo dei turisti, con un'isola messa in sicurezza. Non ci sono risorse in questo senso, pare che, tutto sommato, non ci sia nemmeno l'intenzione, in futuro, di puntare a questo.
Il prossimo emendamento di cui parleremo, ad esempio, lo anticipo ora, importantissimo per il nostro gruppo, è quello del trasporto degli alunni: una cosa di una semplicità enorme, ma anche un bisogno impellente. Ecco, crediamo che il Governo non abbia dato priorità ed importanza al qui ed ora, oggi, alla gestione dell'emergenza.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole D'Alfonso. Ne ha facoltà.
LUCIANO D'ALFONSO(PD-IDP). Presidente, intervengo sul punto dell'emendamento, aiutandomi con le parole chiare dei colleghi Santillo e Bonelli, consapevole, però, del fatto che oggi è il 18 gennaio; già l'onorevole Testa ha ricordato che, oggi, è un giorno che la memoria destina a pensare alla tragedia di Rigopiano. Consapevoli di questo, in questo momento stiamo esaminando un articolo aggiuntivo che potenzia di risorse umane l'Autorità di bacino. Attenzione ad essere neutri dal punto di vista dell'approvvigionamento di risorse professionali ed umane quando si proceduralizza un'opera pubblica. Se leggiamo questo articolo aggiuntivo, in combinato con la nuova proposta del codice dei lavori pubblici, dove si rende filiforme l'attività conoscitiva dal punto di vista geologico e idrogeologico per attivare le progettazioni esecutive dei lavori pubblici, rischiamo di dare luogo a una nuova generazione di opere pubbliche non nutrita dalla conoscenza geologica e, poi, disastri ci circondano e l'ipocrisia di ricordare, a distanza di anni, è soltanto un'ipocrisia liturgica, che ci porta a fare del male.
Noi non possiamo ricominciare, ogni volta, da zero, come se quello che è accaduto non avesse forza di nutrimento, di orientamento e di formazione. Servono i geologi, serve la conoscenza del suolo e del sottosuolo, altrimenti rincontreremo la “rigopianizzazione”, quando si fanno le opere pubbliche.
Allora, all'autorità di Governo, che si arricchirà di questa norma, si faccia indirizzo per quanto riguarda le competenze professionali che servono quando si affronta il tema del suolo, del sottosuolo e dell'edificato, perché poi saremo costretti a frequentare le messe. Altro che le sedute del Parlamento: le messe, quelle funebri !
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Simiani. Ne ha facoltà.
MARCO SIMIANI(PD-IDP). Grazie, Presidente. Intervengo su questo emendamento che logicamente era già stato discusso in Commissione. Si tratta di una proposta emendativa, presentata dal relatore che, di fatto, prende spunto da un emendamento dell'onorevole Scotto, nell'ambito di una discussione che si era svolta precedentemente, degli incontri e delle audizioni svolti con i sindacati, che chiedevano fortemente un aiuto non solo a stabilizzare delle persone ma a rendere operativa la pianta organica che per anni era ferma. Credo che lo sforzo che abbiamo portato avanti, come Partito Democratico, all'interno della discussione in Commissione sia stato un apporto positivo e, dunque, il nostro voto sarà, in questo senso, favorevole.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull' articolo aggiuntivo 5.0200 della Commissione, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva .
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 5.013 Scotto, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della V Commissione (Bilancio).
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 5.014 Ilaria Fontana, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della V Commissione (Bilancio).
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 5.015 L'Abbate, con il parere contrario della Commissione e del Governo e della V Commissione (Bilancio).
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 5.016 Ilaria Fontana, con il parere contrario della Commissione e del Governo e della V Commissione (Bilancio).
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 5.022 L'Abbate, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della V Commissione (Bilancio).
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 5.023 Ilaria Fontana, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della V Commissione (Bilancio).
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
L'articolo aggiuntivo 5.024 Morfino è inammissibile.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 5.025 Ilaria Fontana, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della V Commissione (Bilancio).
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'articolo aggiuntivo 5.027 Carotenuto.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Carotenuto. Ne ha facoltà.
DARIO CAROTENUTO(M5S). Presidente, io sono basito dalla discussione a cui sto assistendo, perché veramente non stiamo riuscendo a trovare dei soldi che servono all'isola di Ischia semplicemente per dare i servizi essenziali ai cittadini. Veniamo, qualche settimana fa, dall'approvazione di un bilancio che dava 900 milioni di euro alle squadre di serie A. Allora, io mi domando con quale faccia vi presenterete a Ischia, magari la prossima estate, senza aver trovato soldi!
In questo caso, nel caso del mio emendamento, si tratta di soldi per la cassa integrazione guadagni in deroga, che consentirebbero alle piccolissime imprese di andare avanti. Ma facendo così state semplicemente distruggendo l'economia di un'isola. Io vi invito veramente a rifletterci di nuovo .
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 5.027 Carotenuto, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della V Commissione (Bilancio).
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 5.028 Curti, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della V Commissione (Bilancio).
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 5.029 Morfino, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della V Commissione (Bilancio).
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'articolo aggiuntivo 5.030 Fede.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Fede. Ne ha facoltà.
GIORGIO FEDE(M5S). Grazie, Presidente. Purtroppo, tutti i nostri interventi vanno in questa direzione. Con questo emendamento chiedevamo semplicemente di adottare misure per il trasporto scolastico nell'isola d'Ischia. Parliamo di interventi per scuolabus, per sostenere le amministrazioni comunali in un momento difficile, nonché per sostenere la didattica e la prosecuzione dell'attività scolastica dei bambini.
Devo dire che quando vedo che non si trovano 500 mila euro - 500 mila euro: era una richiesta veramente esigua - penso che a Ischia non sia franata solamente l'isola ma forse è franata quella cronaca di una faciloneria nel risolvere i problemi che si è schiantata con il quotidiano, insomma, che deriva dalle scelte fatte con queste soluzioni .
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Ferrari. Ne ha facoltà.
SARA FERRARI(PD-IDP). Grazie, Presidente. Intervengo per chiedere di poter sottoscrivere questa proposta emendativa.
PRESIDENTE. La richiesta ovviamente è accolta.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 5.030 Fede, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della V Commissione (Bilancio).
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'articolo aggiuntivo 5.0104 Ruffino.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Ruffino. Ne ha facoltà.
DANIELA RUFFINO(A-IV-RE). La ringrazio, Presidente. Questo è un emendamento importantissimo rispetto al quale rimaniamo sbigottiti. Sappiamo benissimo che in un'isola con frane così importanti il primo aspetto a essere messo in crisi è quello scolastico. Ci sono delle delocalizzazioni, ci sono delle strade impercorribili e c'è la difficoltà dei comuni nell'accompagnare i bambini a scuola; quindi, si fa sicuramente affidamento sulle famiglie, che in ogni caso - e lo sappiamo bene - incontrano delle difficoltà.
Allora, chiederemo l'attenzione, signor Presidente, anche del Governo su questo emendamento…
PRESIDENTE. Prego, onorevole Ruffino.
DANIELA RUFFINO(A-IV-RE). Su questa proposta emendativa siamo intervenuti molte volte in quest'Aula; abbiamo parlato dell'importanza della scuola, della necessità che i nostri ragazzi ogni mattina si rechino a scuola in edifici sicuri oppure di emergenza. Sappiamo che c'è stato un impegno della Commissione in questo senso - per correttezza devo dirlo -, quindi se ne è ravvisata la necessità, ma non ci sono le coperture. Troppo spesso ci sentiamo dire che mancano. Bisognerebbe andare a Ischia a dire che mancano le coperture su un punto così importante, ma, come vedremo nel prosieguo della discussione, anche per molte altre situazioni. Pensiamo ci debba essere attenzione su questi temi maggiori, crediamo che il Governo debba darsi delle priorità che anche questa volta, esattamente come per la legge di bilancio, non riscontriamo.
C'è un che non risolve le situazioni e le emergenze. Allora sarà opportuno parlare al Ministro Valditara e ricordare che i bambini ischitani hanno grandi difficoltà, che le risorse per il trasporto alunni non sono arrivate e che i nostri ragazzi non avranno l'opportunità, come tutti gli altri ragazzi italiani, di frequentare la scuola in sicurezza e serenità.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole De Luca. Ne ha facoltà.
PIERO DE LUCA(PD-IDP). Grazie, Presidente. Vorrei sottoscrivere questa proposta emendativa e ribadirne l'assoluta necessità per quanto riguarda il contenuto di merito. Si tratta di potenziare, di dare una mano al trasporto pubblico scolastico, attualmente compromesso; in mancanza di interventi in questo settore, si rischia di creare difficoltà enormi agli alunni e agli studenti di Ischia nel frequentare i propri corsi scolastici. Penso che il diritto all'istruzione e alla scuola sia un diritto sacrosanto da difendere e tutelare in ogni circostanza, a maggior ragione in quelle realtà colpite da un evento drammatico come quello che ha toccato l'isola di Ischia. Francamente, riteniamo incomprensibile la poca attenzione che il Governo ha dedicato e dedica a questo tema.
Oggi l'esercizio dell'attività scolastica da parte di tanti bambini sull'isola di Ischia rischia di essere compromesso, per cui invitiamo il Governo a un supplemento di riflessione perché è un tema di una tale sensibilità che non può essere liquidato con un atteggiamento ragionieristico e burocratico. Facciamo attenzione perché si tratta del diritto all'istruzione di bambini, le cui famiglie sono già state profondamente colpite, per cui invitiamo a un supplemento di riflessione il Governo e la maggioranza su questo tema.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 5.0104 Ruffino, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della V Commissione (Bilancio).
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 5.031 Barzotti, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della V Commissione (Bilancio).
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 5.032 L'Abbate, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della V Commissione (Bilancio).
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 5-.100 Ruffino, con il parere favorevole della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva .
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 5-.200 della Commissione, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva .
A seguito dell'approvazione di questo emendamento, il successivo 5-.101 Simiani si intende assorbito dall'emendamento 5-.200 della Commissione.
Chiedo a questo punto all'onorevole Bof, firmatario dell'emendamento 5-.100, se intenda ribadire il ritiro dell'emendamento o no. Onorevole Bof? Sì, l'emendamento 5-.100 è ritirato.
Passiamo all'articolo aggiuntivo 5-.0100 Ruffino, sul quale c'è il parere contrario di Commissione, Governo e della V Commissione.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 5-.0100 Ruffino, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della V Commissione (Bilancio).
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'articolo aggiuntivo 5-.0101 Ruffino.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Ruffino. Ne ha facoltà.
DANIELA RUFFINO(A-IV-RE). Grazie, Presidente. Pensiamo sia importante spiegare questo articolo aggiuntivo. Sappiamo che Ischia è un'isola assolutamente turistica. A fronte delle case inagibili, soprattutto per le famiglie che desiderano continuare a vivere nell'isola, non si trovano altre sistemazioni, ossia si attende la stagione estiva. In questo articolo aggiuntivo chiediamo di investire risorse per permettere la costruzione di abitazioni, di sistemazioni temporanee. Anche in questo caso, ovviamente, ci vogliono risorse e l'affitto per i residenti che hanno delle proprietà deve essere adeguato. Lo ribadiamo: tutto questo deve essere fatto per consentire l'avvio adeguato della stagione estiva, la risistemazione delle abitazioni affinché siano rese nuovamente agibili. Quindi, chiediamo che i proprietari delle abitazioni possano locare i propri immobili per un periodo non inferiore a 12 mesi, con una corresponsione di affitto adeguata. Ed anche in questo caso mancano le risorse. Vi saranno difficoltà e le famiglie saranno costrette a lasciare Ischia.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 5-.0101 Ruffino, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della V Commissione (Bilancio).
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 5-.0102 Ruffino, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della V Commissione (Bilancio).
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 5-.0103 Ruffino, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della V Commissione (Bilancio).
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 5-.0.200 della Commissione, con il parere favorevole della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva .
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 5-.300, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-, del Regolamento, con il parere favorevole della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva .
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 5-.200 della Commissione, con il parere favorevole della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva .
Colleghi, avverto che, a seguito dell'approvazione dell'articolo aggiuntivo 5-.0200 della Commissione, risultano assorbite alcune partizioni degli articoli aggiuntivi 5-.0.100 e 5-.0101 Simiani. In particolare, alle pagine 30 e 32 del fascicolo degli emendamenti, si intende interamente assorbito il comma 1 del capoverso Art. 5- dei medesimi articoli aggiuntivi - direi che è chiarissimo - mentre il comma 2 dello stesso capoverso si intende così riformulato. Pronuncio la riformulazione: “Con apposite ordinanze, il commissario straordinario individua più siti destinati al trattamento, anche con impianti mobili, ai fini di riutilizzo, in deroga all'allegato IV della parte seconda e all'articolo 208, comma 15, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152”.
ROBERTO GIACHETTI(A-IV-RE). Può rileggere che non abbiamo capito?
PRESIDENTE. Onorevole Giachetti, lei, come dire, mette a dura prova la mia pazienza, però, ci mancherebbe. È tutto chiaro, colleghi, sulla riformulazione? Sì.
Passiamo all'articolo aggiuntivo 5-0100 Simiani, sul quale la Commissione bilancio ha espresso parere contrario nei termini sopra indicati. Prima di fare ciò, ascoltiamo l'onorevole Bonelli: non intende intervenire.
Passiamo, dunque, ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 5-0100 Simiani, con il parere contrario della Commissione e del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'articolo aggiuntivo 5-0101 Simiani, sul quale la Commissione bilancio ha espresso parere contrario nei termini che abbiamo indicato poc'anzi. Ha chiesto di parlare l'onorevole Simiani. Ne ha facoltà.
MARCO SIMIANI(PD-IDP). Grazie, Presidente. Onorevoli colleghi, quest'articolo aggiuntivo chiarisce un punto che abbiamo dibattuto in Commissione, ma credo sia una riflessione che tutta l'Aula debba conoscere anche nell'ambito della situazione che abbiamo oggi ad Ischia. Sappiamo benissimo che esistono immobili legati a posizioni complicate nell'ambito della frana che c'è stata a Casamicciola, ma anche in altre parti dell'isola. Ci sono stati interventi anche da parte del commissario, ma, soprattutto, da parte dei sindaci, che ci hanno chiesto e hanno chiesto al Governo la possibilità di delocalizzare queste persone non solo nell'isola, ma anche nell'area urbana di Napoli. Ecco perché noi su questo intendiamo sollecitare il Governo per far capire che oggi c'è bisogno di trovare una soluzione per queste persone, perché non solo sono fuori casa, ma, soprattutto, non possono essere rimandate in un posto in cui non c'è sicurezza; luoghi in cui non ci si può più permettere che vi siano problemi inerenti alla casa, ma, soprattutto, a persone che hanno bisogno di avere davanti un futuro diverso da quello che hanno avuto finora.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 5-0101 Simiani, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della V Commissione (Bilancio).
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Salutiamo gli studenti della terza media - quindi, quest'anno avranno anche gli esami - dell'Istituto “Ambrit” di Roma, che assistono ai nostri lavori dalle tribune . Benvenuti ragazzi e grazie ai docenti che vi accompagnano.
Siamo all'ultimo degli emendamenti, a cui seguiranno gli ordini del giorno, l'emendamento 6.100 Ruffino: l'onorevole Ruffino non intende intervenire.
Passiamo, dunque, ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 6.100 Ruffino, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della V Commissione (Bilancio).
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Ha chiesto di parlare l'onorevole Zinzi. Ne ha facoltà.
GIANPIERO ZINZI, . Grazie, Presidente. Vorrei chiedere la sospensione di 5 minuti per la presentazione di un ordine del giorno importante.
PRESIDENTE. Onorevole Zinzi, al di là dell'importanza del suo ordine del giorno, che è uguale agli altri, farei così, se siete tutti d'accordo e se non ci sono obiezioni; a parte i 5 minuti chiesti dall'onorevole Zinzi, da adesso, riprenderei alle 11,30, di modo che il Governo si possa presentare alle 11,30 con tutti i pareri sugli ordini del giorno e noi possiamo discuterli e votarli. Sospendo la seduta, che riprenderà alle 11,30.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la rappresentante del Governo. Ne ha facoltà.
MATILDE SIRACUSANO, . Grazie, Presidente. Chiedo una sospensione di ulteriori 20 minuti per la redazione dei pareri sugli ordini del giorno.
PRESIDENTE. Va bene. A questo punto, colleghi, la seduta riprenderà alle ore 11,55.
Avverto che la riunione del Parlamento in seduta comune, già convocata per martedì 24 gennaio alle ore 16, sarà anticipata a domani, giovedì 19 gennaio, alle ore 14,30. Quindi, domani, alle ore 14,30, si riunirà il Parlamento in seduta comune.
Sospendo la seduta.
PRESIDENTE. La seduta è ripresa. Chiedo scusa per il ritardo.
PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli ordini del giorno presentati .
Nessuno chiedendo di intervenire, invito la rappresentante del Governo a esprimere il parere.
Colleghi, vi prego di prestare attenzione, per evitare poi di ripetere le riformulazioni e i pareri. Quindi, se siamo tutti pronti e attenti a ciò che dichiara il Governo, cominciamo a recepire i pareri.
MATILDE SIRACUSANO, .
Ordine del giorno n. 9/674-A/1 Borrelli, parere favorevole con riformulazione: “a valutare l'opportunità di”.
PRESIDENTE. Colleghi! Onorevole Graziano, onorevole De Luca, per favore.
MATILDE SIRACUSANO, .
Ordine del giorno n. 9/674-A/2 Evi, parere favorevole con la seguente riformulazione: “impegna il Governo a valutare l'opportunità di avviare, nell'ambito delle proprie competenze, le opportune iniziative volte a individuare soluzioni idonee per sottrarre al degrado e restituire il decoro…”.
Ordine del giorno n. 9/674-A/3 Bonelli, accolto come raccomandazione, se riformulato, sopprimendo il secondo impegno, in quanto la cabina di regia è già stata istituita.
PRESIDENTE. Quindi, accolto come raccomandazione se riformulato…
MATILDE SIRACUSANO, .
…se riformulato sopprimendo il secondo impegno, proprio perché la cabina di regia è già stata istituita.
Ordine del giorno n. 9/674-A/4 Amendola, parere favorevole con la seguente riformulazione: “a concludere in tempi rapidi l'istruttoria tecnica in corso, ai sensi di quanto previsto dall'articolo 24 del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, recante codice della protezione civile, sulla base delle relazioni trasmesse dalla regione Basilicata relativamente ai movimenti franosi verificatisi sul territorio regionale, ai fini dell'attivazione delle misure e procedure straordinarie previste dal medesimo codice, ove ne ricorrano i presupposti, ovvero di individuare, in alternativa, ulteriori modalità per assicurare il necessario sostegno alle comunità e ai territori con apposito provvedimento normativo”.
PRESIDENTE. Colleghi, io così, però, non posso andare avanti! O c'è silenzio o non si va avanti e sospendiamo!
MATILDE SIRACUSANO, . Sugli ordini del giorno n. 9/674-A/5 Rotelli e n. 9/674-A/6 Ilaria Fontana, parere favorevole.
Gli ordini del giorno n. 9/674-A/7 Caso, n. 9/674-A/8 Sportiello e n. 9/674-A/9 L'Abbate sono accolti come raccomandazione.
Ordine del giorno n. 9/674-A/10 Lomuti, parere favorevole con la seguente riformulazione: “impegna il Governo a valutare l'opportunità di adottare ogni utile iniziativa, compatibilmente con gli equilibri di finanza pubblica, finalizzata al sollecito ripristino del collegamento viario della strada statale 18”.
Gli ordini del giorno n. 9/674-A/11 Auriemma e n. 9/674-A/12 Caramiello sono accolti come raccomandazione.
Ordine del giorno n. 9/674-A/13 Carotenuto, parere favorevole con riformulazione: “a valutare l'opportunità di (…) compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica”. Ordine del giorno n. 9/674-A/14 Barzotti, parere favorevole con riformulazione: “a valutare l'opportunità di (…) compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica”.
Gli ordini del giorno n. 9/674-A/15 Sarracino e n. 9/674-A/16 Simiani sono accolti come raccomandazione. Ordine del giorno n. 9/674-A/17 Gadda, parere contrario. Ordine del giorno n. 9/674-A/18 Graziano, parere favorevole con riformulazione: “impegna il Governo a valutare l'opportunità di prevedere, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, specifici stanziamenti finalizzati all'azzeramento della tariffa per l'uso del trasporto pubblico locale”.
PRESIDENTE. Allora, aspetti, sottosegretaria Siracusano, ripetiamo con calma la riformulazione dell'ordine del giorno n. 9/674-A/18 Graziano.
MATILDE SIRACUSANO, . “impegna il Governo a valutare l'opportunità di prevedere, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, specifici stanziamenti finalizzati all'azzeramento della tariffa per l'uso del trasporto pubblico locale”.
Ordine del giorno n. 9/674-A/19 Curti, parere favorevole con riformulazione: “a valutare l'opportunità di (…) compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica”.
Ordine del giorno n. 9/674-A/20 Braga, parere contrario limitatamente all'interpretazione estensiva del potere sostitutivo del prefetto e, per la parte restante, accolto come raccomandazione. Quindi, se riformulato, sopprimendo la parte relativa all'estensione del potere sostitutivo del prefetto, viene accolto come raccomandazione.
Gli ordini del giorno n. 9/674-A/21 Toni Ricciardi, n. 9/674-A/22 De Luca, n. 9/674-A/23 Carfagna e n. 9/674-A/24 D'Alessio sono accolti come raccomandazione.
Ordine del giorno n. 9/674-A/25 Ruffino, parere favorevole con la seguente riformulazione: “impegna il Governo a valutare l'opportunità di prevedere, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, un contributo straordinario per i comuni dell'isola di Ischia, al fine di garantire l'attivazione, ovvero il potenziamento, del servizio del trasporto pubblico scolastico”.
Sull'ordine del giorno n. 9/674-A/26 Patriarca, parere favorevole. Sull'ordine del giorno n. 9/674-A/27 Furgiuele, parere favorevole con la riformulazione: “a concludere in tempi rapidi l'istruttoria tecnica in corso, ai sensi di quanto previsto dall'articolo 24 del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, recante codice della protezione civile, sulla base delle relazioni trasmesse dalla regione Calabria”. Sostanzialmente, è uguale alla riformulazione dell'ordine del giorno n. 9/674-A/4 Amendola.
PRESIDENTE. Passiamo all'ordine del giorno n. 9/674-A/1 Borrelli. Onorevole Borrelli, accoglie la riformulazione?
FRANCESCO EMILIO BORRELLI(AVS). Volevo riascoltare la riformulazione dal Governo.
PRESIDENTE. Vedete che avevo ragione ? Ho capito, però poi funziona che non funziona .
Onorevole Siracusano, per cortesia, se può rileggere la riformulazione.
MATILDE SIRACUSANO,.
Stiamo parlando dell'ordine del giorno n. 9/674-A/1? “A valutare l'opportunità di”.
PRESIDENTE. Perfetto. Onorevole Borrelli, la accoglie?
FRANCESCO EMILIO BORRELLI(AVS). Sì, accolgo.
PRESIDENTE. Passiamo all'ordine del giorno n. 9/674-A/2 Evi. Onorevole Evi, accoglie la riformulazione? Chi chiede di intervenire?
FRANCESCO EMILIO BORRELLI(AVS). Noi…
FRANCESCO EMILIO BORRELLI(AVS). Il nostro gruppo…
PRESIDENTE. Onorevole Borrelli, prego.
FRANCESCO EMILIO BORRELLI(AVS). Volevo chiedere comunque di votarlo, se è possibile.
PRESIDENTE. Parliamo dell'ordine del giorno n. 9/674-A/2 Evi o del suo?
FRANCESCO EMILIO BORRELLI(AVS). Del n. 9/674-A/1.
PRESIDENTE. Quindi, marcia indietro.
FRANCESCO EMILIO BORRELLI(AVS). Sì, mi scusi.
PRESIDENTE. Ci mancherebbe. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/674-A/1 Borrelli, con il parere contrario, a questo punto… o lei lo accetta come riformulato?
FRANCESCO EMILIO BORRELLI(AVS). Sì, lo accetto come riformulato e ho chiesto di votarlo.
PRESIDENTE. Perfetto. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/674-A/1 Borrelli, nel testo riformulato, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva .
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/674-A/2 Evi. Onorevole Evi?
ELEONORA EVI(AVS). No, io non posso accettare la riformulazione e vorrei, quindi, far votare quest'ordine del giorno, perché ritengo che non siamo più di fronte alla necessità di “valutare l'opportunità di”.
Noi chiediamo, in maniera molto esplicita, di avviare fin da subito soluzioni per ripristinare quell'area, perché siamo di fronte a una brutta, bruttissima storia italiana, una brutta storia, emblematica dell'abusivismo edilizio più bieco, più becero, una storia surreale. La storia della caserma della Guardia forestale di Casamicciola inizia nel 1986, quando il comune decide di farla costruire nel bosco della Maddalena, un bosco che ha un'area verde fragile, uno scrigno di biodiversità, che avrebbe dovuto essere protetto e che viene, invece, devastato dall'ennesima colata di cemento. Una storia vista migliaia di volte, purtroppo, nel nostro Paese, invece, ad esempio, di scegliere di costruire là dove ci sono già aree degradate, da recuperare. Infatti, dopo un lunghissimo iter procedurale, nonostante le clamorose difformità urbanistiche, gli evidenti vincoli ambientali e idrogeologici e il parere negativo della Soprintendenza, i lavori sono iniziati ugualmente e centinaia di pini di questo bosco sono stati abbattuti.
Quindi, oggi non c'è più tempo da perdere ed è il motivo per cui noi chiediamo, con quest'ordine del giorno, di mantenere il testo originario e di poterlo votare per procedere speditamente verso il ripristino dell'area, al fine di ridare spazio e vita a un bosco oggi devastato e far tornare, quindi, la natura, che deve essere considerata la nostra prima e migliore alleata nel contrasto alla crisi climatica, alla crisi ecologica e al dissesto idrogeologico
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Borrelli. Ne ha facoltà.
FRANCESCO EMILIO BORRELLI(AVS). Grazie, Presidente. Volevo aggiungere due elementi, ma sempre per offrirli al Governo, perché, secondo me, quello che ha detto la collega Evi potrebbe essere motivo di riflessione ulteriore per il Governo.
La caserma forestale, oggi di proprietà dei Carabinieri forestali, perché all'epoca fu realizzata quando c'era ancora il Corpo forestale, è stata realizzata per un nucleo di 4 persone, 3 piani per 4 persone. Dopodiché si è completato tutto un iter processuale, ma ci sono ancora i fondi per realizzare un'opera pubblica, che si dovrebbe completare, poiché attualmente c'è uno scheletro, sono state eliminate decine di pini, perché quella era la pineta di Casamicciola, per realizzare la caserma. Alla fine di questo iter processuale, che si è concluso due anni fa, rimane lo scheletro e non si è deciso né di completare l'opera e di farne un bene di pubblica utilità, né di rimettere i pini. Eppure, i fondi ci sono.
Quindi, al Governo suggerisco di approfittare di questa situazione per chiudere una vicenda che va avanti da 15 anni e che è uno scempio ad opera dello Stato, cioè dell'intera collettività, nei confronti dell'isola.
Per questo chiedo al Governo di riflettere, perché i fondi ci sono: era un'opera finanziata dal Provveditorato alle opere pubbliche che ancora ha i fondi in cassa non utilizzati. Il Governo può decidere di completare un'opera o di ripristinare la pineta .
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/674-A/2 Evi, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/674-A/3 Bonelli. Onorevole Bonelli, il suo ordine del giorno sarebbe accolto, se lei accetta la riformulazione, diventando una raccomandazione, triplo salto carpiato, chiede di intervenire? Prego.
ANGELO BONELLI(AVS). Signor Presidente, riformulazione con raccomandazione: lei mi ha anticipato e la ringrazio; apprezzo molto la sua conduzione da Presidente, è molto creativa.
PRESIDENTE. Creativa? È nel Regolamento.
ANGELO BONELLI(AVS). Creativa nel Regolamento, è un'interpretazione creativa. Comunque, non l'accetto e quindi chiedo di votare. Colgo l'occasione di intervenire su questo brevemente.
Faccio veramente fatica a comprendere come, in un provvedimento in cui dobbiamo dare delle risposte al dissesto idrogeologico, il Governo dica “no” rispetto a un provvedimento legislativo - adottato nel periodo che riterrà più utile e opportuno - volto a finanziare l'inventario dei fenomeni franosi nel nostro Paese, che sono drammaticamente dal punto di vista numerico i più elevati di tutta Europa.
Io non so se il Governo rifletta quando esprime dei “no”, oppure quando propone queste riformulazioni con raccomandazione. Quindi, chiedo di votare il mio ordine del giorno e dico che sono assolutamente contrariato dalla risposta del Governo.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/674-A/3 Bonelli, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/674-A/4 Amendola, che chiede di intervenire. Prego, ne ha facoltà.
VINCENZO AMENDOLA(PD-IDP). Grazie, Presidente. Accetto la riformulazione del Governo e chiedo di votarlo. Approfitto della sua gentilezza per aggiungere la mia firma all'analogo ordine del giorno n. 9/674-A/10 Lomuti.
PRESIDENTE. Grazie, onorevole Amendola, anche per l'economicità dei tempi.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Lomuti. Se è per ringraziare… Per sottoscrivere?
ARNALDO LOMUTI(M5S). Sì, Presidente, chiedo di aggiungere la firma all'ordine del giorno n. 9/674-A/4 Amendola.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/674-A/4 Amendola, nel testo riformulato, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva .
Sull'ordine del giorno n. 9/674-A/5 Rotelli il parere è favorevole.
Sull'ordine del giorno n. 9/674-A/6 Ilaria Fontana il parere è favorevole.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Simiani. Il parere è favorevole, però…
MARCO SIMIANI(PD-IDP). Non si può intervenire?
PRESIDENTE. No, se è favorevole.
MARCO SIMIANI(PD-IDP). Lo volevo sottoscrivere. È possibile?
PRESIDENTE. Per così poco, certo: accontentato.
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/674-A/7 Caso. Chiede di intervenire l'onorevole Curti. Ne ha facoltà.
AUGUSTO CURTI(PD-IDP). Grazie, sempre sull'ordine del giorno n. 9/674-A/5 Rotelli. Vorrei chiederne la sottoscrizione…
PRESIDENTE. Poiché l'onorevole Caso è il primo firmatario, ci deve intanto dire se accetta la raccomandazione…
AUGUSTO CURTI(PD-IDP). No, Presidente, era sull'ordine del giorno n. 9/674-A/5 Rotelli…
PRESIDENTE. Vuole intervenire sull'ordine del giorno n. 9/674-A/5? E perché? Il parere era favorevole e siamo all'ordine del giorno n. 9/674-A/7…
AUGUSTO CURTI(PD-IDP). Era per chiedere la sottoscrizione, Presidente.
PRESIDENTE. Va bene, ma se dobbiamo fermarci ogni minuto per le sottoscrizioni, non ne usciamo. Quindi, facciamo così: se venite al banco della Presidenza, provvediamo alla sottoscrizione, perché, altrimenti, perdiamo due ore per sottoscrivere ; così accorciamo i tempi. Quindi, venite o venga il delegato d'Aula…
Onorevole Fornaro, adesso le darò la parola, però, la prego, quanto ho detto è solo per economicità e speditezza dei lavori.
FEDERICO FORNARO(PD-IDP). Presidente, intervengo sull'ordine dei lavori. Capisco la speditezza, ma non c'è alcun intento ostruzionistico. Ho l'impressione che, per voler andare troppo veloce, alla fine si perda tempo.
PRESIDENTE. Chi va piano, va sano e va lontano, però in questo senso, per economicità – ripeto - se razionalizziamo, facciamo prima. Se invece volete sottoscrivere ordine del giorno per ordine del giorno, facciamo così. Altri colleghi vogliono sottoscrivere l'ordine del giorno n. 9/674-A/5 Rotelli? No. Altri colleghi vogliono sottoscrivere l'ordine del giorno n. 9/674-A/6 Ilaria Fontana? No. Altri colleghi, oltre all'onorevole Lomuti, vogliono sottoscrivere l'ordine del giorno n. 9/674-A/7 Caso? No. Onorevole Caso, accetta la raccomandazione?
ANTONIO CASO(M5S). Presidente, non possiamo assolutamente accettare l'accoglimento come raccomandazione di quest'ordine del giorno: vi ricordo che stiamo parlando di un'emergenza e vi ricordo che le misure da attuare devono essere veloci e urgenti.
Voglio ricordare di cosa tratta quest'ordine del giorno. Considerando che le misure contenute nel decreto per la sospensione dei termini tributari, contributivi, amministrativi e processuali non possono essere considerate sufficienti - soprattutto per le realtà produttive localizzate sul territorio e soprattutto per quelle che caratterizzano l'isola di Ischia, che sono di piccole e medie dimensioni - a consentire loro di riprendere e rilanciare l'attività (anche perché si tratta di un'area che è stata già devastata in passato: recentemente nel 2017, oltre ovviamente all'ultima catastrofe), proponiamo con quest'ordine del giorno - ci sembra indispensabile - di approntare ogni iniziativa utile per ricomporre il tessuto produttivo dell'isola che è stato gravemente danneggiato - come dicevo prima - non solo ora, ma anche nell'immediato passato. Ricordiamoci anche che nel frattempo c'è stata una pandemia.
In quest'ordine del giorno si propone di intervenire tempestivamente - proprio per questo, non ci può essere una semplice raccomandazione - mediante l'attivazione, negli specifici comuni colpiti dalla calamità alluvionale, delle agevolazioni tributarie e contributive, con l'istituzione di una zona franca urbana.
Tengo a sottolineare che la medesima proposta era arrivata con un emendamento di maggioranza che poi è stato ritirato. Tengo anche a ricordare che la stessa cosa - ossia l'istituzione di zone franche urbane - è stata fatta in altre occasioni e in altre zone d'Italia colpite da eventi calamitosi per cui poi è stato dichiarato lo stato di emergenza.
Quindi, chiedo al Governo di rivedere il parere e di trasformarlo in favorevole, perché si propone una cosa che è stata fatta altrove: si impegna il Governo a promuovere idonei programmi di defiscalizzazione e decontribuzione delle imprese localizzate nell'ambito di una zona franca urbana appositamente istituita che comprenda poi ovviamente, nell'ambito territoriale da definire, i comuni dell'isola di Ischia coinvolti da questa disastrosa alluvione.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/674-A/7 Caso, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/674-A/8 Sportiello. Qualcuno vuole sottoscrivere quest'ordine del giorno? Ha chiesto di parlare l'onorevole Cappelletti. Ne ha facoltà.
ENRICO CAPPELLETTI(M5S). Lo sottoscrivo io, Presidente. Non accetto la raccomandazione e chiedo che sia posto in votazione.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/674-A/8 Sportiello, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/674-A/9 L'Abbate. Qualcuno intende sottoscrivere quest'ordine del giorno? Chiedo ai sottoscrittori se accettino la raccomandazione.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Cappelletti. Ne ha facoltà.
ENRICO CAPPELLETTI(M5S). Presidente, sottoscrivo quest'ordine del giorno. Accettiamo la raccomandazione.
PRESIDENTE. Passiamo all'ordine del giorno n. 9/674-A/10 Lomuti, su cui il Governo ha espresso favorevole con riformulazione. Chiedo all'onorevole Lomuti se accetta la riformulazione.
ARNALDO LOMUTI(M5S). Accetto la riformulazione, ma chiedo che sia posto in votazione.
PRESIDENTE. Passiamo, dunque, ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/674-A/10 Lomuti, nel testo riformulato, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva .
Ordine del giorno n. 9/674-A/11 Auriemma: accolto come raccomandazione.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Auriemma. Ne ha facoltà.
CARMELA AURIEMMA(M5S). Grazie, Presidente, ma il contenuto di quest'ordine del giorno è incompatibile con una raccomandazione: si chiede la sospensione delle tasse universitarie per i giovani ischitani per l'anno accademico in corso, quindi bisogna intervenire con urgenza e questo Governo deve assumersi una responsabilità: vuole garantire e vuole tutelare i giovani ischitani o no? La raccomandazione non ha senso con riferimento a un provvedimento d'urgenza come questo, del decreto Ischia . Si assumesse tale responsabilità il Governo, anche perché - dobbiamo dirlo, in quest'Aula - l'isola d'Ischia è da sempre governata dal centrodestra, direttamente o sotto mentite spoglie, e che questo decreto è insufficiente, lo dice il sindaco di Forio, che è della vostra forza politica e dice che questi soldi non servono neanche a pulire le strade. Quindi, vogliate almeno accogliere quest'ordine del giorno, che chiedo sia posto in votazione, che cerca di tutelare quelle generazioni che stanno combattendo il cambiamento climatico.
Quindi, chiedo di mettere in votazione quest'ordine del giorno .
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/674-A/11 Auriemma, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Ordine del giorno n. 9/674-A/12 Caramiello: accolto come raccomandazione. Accetta la raccomandazione, onorevole?
ALESSANDRO CARAMIELLO(M5S). La accetto, ma chiedo che sia posto in votazione.
PRESIDENTE. A questo punto, chiedo al rappresentante del Governo se intende rimettersi all'Aula o esprimere un parere favorevole o contrario sulla richiesta formulata dall'onorevole Caramiello.
MATILDE SIRACUSANO,. Mi rimetto all'Aula.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/674-A/12 Caramiello, su cui il Governo si è rimesso all'Aula.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Ordine del giorno n. 9/674-A/13 Carotenuto: c'è un parere favorevole con riformulazione.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Carotenuto. Ne ha facoltà.
DARIO CAROTENUTO(M5S). Vorrei riascoltarla, se possibile, perché prima c'era effettivamente un po' di baraonda.
PRESIDENTE. Va bene. Sottosegretaria?
MATILDE SIRACUSANO,.
Sì, Presidente, è la seguente: “a valutare l'opportunità di (…), compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica”.
PRESIDENTE. Onorevole Carotenuto?
DARIO CAROTENUTO(M5S). Accetto la riformulazione, ma chiedo, se possibile, che l'ordine del giorno sia posto comunque in votazione.
PRESIDENTE. Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/674-A/13 Carotenuto, nel testo riformulato, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva .
Ordine del giorno n. 9/674-A/14 Barzotti: parere favorevole con riformulazione.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Barzotti. Ne ha facoltà.
VALENTINA BARZOTTI(M5S). Accetto la riformulazione, Presidente, e chiedo che l'ordine del giorno sia posto in votazione.
PRESIDENTE. Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/674-A/14 Barzotti, nel testo riformulato, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva .
Ordine del giorno n. 9/674-A/15 Sarracino, accolto come raccomandazione. L'accetta, onorevole Sarracino?
MARCO SARRACINO(PD-IDP). No, Presidente, non accetto la raccomandazione, perché non si può raccomandare; si devono erogare quelle risorse, urgentemente e chiedo, quindi, al Governo di ripensarci. Noi stiamo avendo un atteggiamento collaborativo, però quelle sono risorse che occorrono ai comuni per erogare i servizi essenziali, sono cose fondamentali. Il Governo deve dirci con chiarezza se vuole aiutare o meno quelle comunità.
Per questo chiedo al Governo di cambiare il parere e impegnarsi a sostenere i comuni colpiti dalla frana con fatti concreti, e non con raccomandazioni fumose .
PRESIDENTE. Il Governo non chiede di intervenire, quindi passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/674-A/15 Sarracino, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Ordine del giorno n. 9/674-A/16 Simiani. Accetta la raccomandazione, onorevole Simiani?
MARCO SIMIANI(PD-IDP). No, Presidente, perché l'obiettivo che noi cerchiamo di raggiungere con quest'ordine del giorno è quello di riuscire a istituire un presidio proprio nelle isole minori. Sono grossetano, nell'Isola del Giglio vi è stata la tragedia che conoscete benissimo e, oggi, credo sarebbe importante che, nelle isole minori, non solo nell'arcipelago toscano, ma anche in tutte quelle presenti nel nostro territorio, si istituisca un presidio per aiutare le popolazioni in caso di situazioni di difficoltà.
Chiedo, quindi, di metterlo al voto.
PRESIDENTE. Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/674-A/16 Simiani, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/674-A/17 Gadda. Onorevole Gadda, il parere del Governo è contrario. Lo votiamo?
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/674-A/17 Gadda, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/674-A/18 Graziano. Onorevole Graziano, c'è una riformulazione al suo ordine del giorno.
STEFANO GRAZIANO(PD-IDP). Grazie, Presidente. Invito il Governo a evitare la formulazione: “a valutare l'opportunità di (…)” e ciò per una ragione molto semplice...
PRESIDENTE. Quindi non l'accetta?
STEFANO GRAZIANO(PD-IDP). No, ma vorrei anche spiegarlo…
PRESIDENTE. Nel senso che adesso il suo intervento si trasforma in dichiarazione di voto, come sa, se lei non accetta.
STEFANO GRAZIANO(PD-IDP). Appunto, è una dichiarazione di voto, perché stiamo lavorando in una condizione già difficile, su un decreto che, a mio avviso, è importante; prevediamo, per i residenti, l'azzeramento del costo dei trasporti, a fronte di una condizione oggettiva, evitando di inserire le parole: “a valutare di”. Già con gli ordini del giorno si determina una condizione più leggera rispetto a quello che può essere un atto legislativo, almeno, chiederei al Governo di rivederlo, altrimenti chiedo di metterlo ai voti.
PRESIDENTE. Onorevole, è chiarissimo; il Governo non chiede di intervenire, dunque, rimane inalterato il parere del Governo. Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/674-A/18 Graziano, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/674-A/19 Curti. C'è una riformulazione, onorevole Curti.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Curti. Ne ha facoltà.
AUGUSTO CURTI(PD-IDP). Presidente, l'accetto e chiedo che il mio ordine del giorno possa essere messo ai voti.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/674-A/19 Curti, nel testo riformulato, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva .
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/674-A/20 Braga. Chiederei, per cortesia, al Governo se può rileggere la riformulazione.
MATILDE SIRACUSANO,. Se riformulato, l'ordine del giorno viene accolto come raccomandazione, sopprimendo la parte che, nell'impegno, si riferisce all'interpretazione estensiva del potere sostitutivo dei prefetti.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Ferrari. Ne ha facoltà.
SARA FERRARI(PD-IDP). Grazie, Presidente. Sottoscrivo quest'ordine del giorno, ma respingo la proposta del Governo e spiego il motivo. Quest'ordine del giorno si riferisce al tema dell'abusivismo edilizio e di come i fenomeni di abusivismo edilizio aggravino il problema del dissesto idrogeologico.
La questione che qui poniamo, però, è che il decreto Semplificazioni del 2020, introducendo la funzione sostitutiva dei prefetti, ha previsto che essi possano intervenire, procedendo con la demolizione, in caso di inerzia da parte dei comuni, soltanto riguardo ad abusi accertati successivamente all'entrata in vigore della normativa stessa e, quindi, successivamente al settembre 2020. Non sfuggirà a tutti noi e a tutti voi che decine di migliaia di manufatti continuino a rimanere esattamente dove sono, perché, secondo un'indagine svolta da Legambiente, solo il 19,6 per cento delle ordinanze di demolizione emesse dai comuni è stato effettivamente eseguito, proprio per l'interpretazione restrittiva di quel provvedimento, perché le prefetture non possono occuparsi dei manufatti registrati come abusivi precedentemente al 2020; quindi, né i comuni, né i prefetti possono intervenire. Chiediamo che l'interpretazione della normativa sia, invece, estesa anche al periodo precedente.
Se il Governo ci chiede, da una parte, di assumere, come mera raccomandazione, l'esclusione categorica di riproposizione di nuovi condoni, e, dall'altra, di non estendere quest'interpretazione, necessariamente, la nostra risposta non può che essere negativa.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Bonelli. Ne ha facoltà.
ANGELO BONELLI(AVS). Grazie, Presidente. Intervengo per sottoscrivere quest'ordine del giorno, ma anche per evidenziare la posizione di Alleanza Verdi e Sinistra.
È molto grave la posizione del Governo. Oggi, infatti, stiamo discutendo sul decreto Ischia, che non è un qualcosa di decontestualizzato rispetto al modo in cui è stato gestito il territorio in questo Paese e, in particolar modo, in quell'isola, dove l'abusivismo edilizio, purtroppo, ancora oggi, rappresenta un serbatoio di voti per molti amministratori che non hanno il coraggio di interpretare il proprio ruolo pubblico nel rispetto delle leggi vigenti. Non interpretare il ruolo pubblico nel rispetto delle leggi vigenti ha reso l'espressione “abusivismo edilizio”, signor Presidente, non traducibile, né comprensibile in nessuna parte d'Europa. Se dovessimo chiedere a un parlamentare tedesco, francese o belga che cosa sia l'abusivismo edilizio, non comprenderebbe, perché, anche dal punto di vista dell'approccio culturale, è impossibile farlo.
Allora, parliamoci chiaro: questo Governo, da un lato, dice che non vuole condoni edilizi - affermazione molto generica -, dall'altro, impedisce di contrastare con efficacia l'abusivismo edilizio, mettendo nelle mani dei prefetti un potere importante, ossia quello di decidere gli abbattimenti attraverso criteri ben precisi.
Oggi, sappiamo che la stragrande maggioranza dei comuni - non tutti, per la verità, perché ci sono amministratori virtuosi - non fa questi abbattimenti. È il problema che abbiamo vissuto drammaticamente anche a Ischia ed è la ragione per la quale avevate bocciato - e concludo – molte proposte emendative presentate a questo decreto, proposte che volevano dare una risposta alla piaga dell'abusivismo nel nostro Paese .
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/674-A/20 Braga, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Ordine del giorno n. 9/674-A/21 Toni Ricciardi, accolto come raccomandazione.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Di Sanzo. Ne ha facoltà.
CHRISTIAN DIEGO DI SANZO(PD-IDP). Grazie, Presidente. Voglio intervenire sull'ordine del giorno presentato dal sottoscritto e dal collega Toni Ricciardi. Non accettiamo la raccomandazione dovuta all'urgenza del tema e chiediamo, ovviamente, di mettere l'ordine del giorno ai voti.
Se c'è un tema importante è il tema del caro energia, che sta affliggendo la popolazione italiana e con un'inflazione al 12 per cento. Oltre alle emergenze dovute agli eventi di novembre che i comuni stanno affrontando, si aggiunge, di fatto, l'emergenza che tutta l'Italia sta affrontando, cioè quella del caro energia. Quest'ordine del giorno serve per dare un po' di respiro a questi comuni, alle popolazioni, ai cittadini e alle imprese, anche in vista della prossima stagione turistica dell'isola d'Ischia. Quindi, ci sembra che accettare quest'ordine del giorno sia una cosa che l'Aula e il Governo potrebbero impegnarsi a fare .
PRESIDENTE. Il parere del Governo rimane inalterato.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/674-A/21 Toni Ricciardi, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Ordine del giorno n. 9/674-A/22 De Luca, accolto come raccomandazione.
Ha chiesto di parlare l'onorevole De Luca. Ne ha facoltà.
PIERO DE LUCA(PD-IDP). Presidente, grazie. Non posso raccogliere l'invito a modificare l'ordine del giorno in una raccomandazione per una ragione molto semplice e inviterei anche i colleghi di maggioranza a riflettere bene. Noi abbiamo chiesto con quest'ordine del giorno una cosa banale per la verità, cioè l'impegno del Governo a individuare ulteriori e adeguate risorse finalizzate al completamento del processo di ricostruzione e alla messa in sicurezza del territorio dell'isola d'Ischia. Non condividere quest'ordine del giorno vuol dire semplicemente che il Governo non ritiene di dover lavorare nelle prossime ore per individuare ulteriori risorse necessarie alla messa in sicurezza del territorio, alla prevenzione del rischio e alla sistemazione delle popolazioni colpite dall'alluvione e dalla frana di novembre. Francamente, è una cosa irragionevole!
Credo che invece, sulla base di ciò che abbiamo ascoltato in queste ore, ci sia comunque la volontà di impegnarsi da oggi per reperire ulteriori risorse. Noi peraltro, come ho ricordato anche nella dichiarazione di voto su una proposta emendativa, ci siamo permessi di dare un suggerimento al Governo e alla maggioranza: abbiamo oggi le risorse della programmazione 2021-2027 del FSC, cioè 22 miliardi di euro già ripartiti a giugno tra le regioni del Mezzogiorno che, per l'effettiva erogazione, sono in attesa di una delibera Cipes. Invitiamo il Governo a convocare il Cipes per dare le risorse necessarie alla Campania e alle regioni del Mezzogiorno, individuando lì i fondi da poter destinare all'emergenza rischi perché ci sono le risorse.
Allora, il tema diventa un problema di volontà politica e francamente non condividere quest'ordine del giorno vuol dire semplicemente non condividere politicamente l'esigenza di individuare ulteriori risorse per aiutare la popolazione e gli enti locali di Ischia, che ancora oggi aspettano, invece, interventi adeguati. Allora, davvero invitiamo a un supplemento di riflessione. È irragionevole e inconcepibile!
Avevamo capito che l'intenzione del Governo e della maggioranza fosse di lavorare insieme all'opposizione per fare di più rispetto a questo decreto. Ricordiamo che la bozza iniziale approvata in Consiglio dei ministri era vuota, priva di risorse, e quelle poche che sono state oggi previste sono frutto di un lavoro che parte dall' dell'opposizione ed è condiviso poi dalla maggioranza e dal Governo, ma tuttora queste risorse, che saranno stanziate, sono assolutamente insufficienti.
Possiamo assumerci tutti l'impegno che il Governo farà il massimo, insieme all'opposizione e alla maggioranza, per aiutare come dovuto le popolazioni di Ischia? Questo è quello che chiediamo nell'ordine del giorno e non si può rispondere con una semplice raccomandazione. Per cui, invitiamo il Governo a fare di più e a rivedere il proprio parere sull'ordine del giorno .
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il rappresentante del Governo. Ne ha facoltà.
MATILDE SIRACUSANO,. Onorevole De Luca, la ringrazio. Rettifico il parere e lo cambio in favorevole .
PRESIDENTE. L'ordine del giorno a questo punto è accolto. Prendo atto che il presentatore chiede ugualmente di metterlo ai voti.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/674-A/22 De Luca, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva .
L'ordine del giorno n. 9/674-A/23 Carfagna è accolto come raccomandazione: va bene.
L'ordine del giorno n. 9/674-A/24 D'Alessio è accolto come raccomandazione.
Ha chiesto di parlare l'onorevole D'Alessio. Ne ha facoltà.
ANTONIO D'ALESSIO(A-IV-RE). Presidente, va bene l'accoglimento come raccomandazione, però voglio cogliere l'occasione per sensibilizzare il Governo sul tema del rifacimento dei litorali per la balneazione, atteso che l'economia di Ischia è a trazione fortemente turistica. Quindi, il rifacimento dei litorali significherebbe una cosa importante per gli ischitani.
PRESIDENTE. Quindi, l'ordine del giorno è accolto come raccomandazione.
Ordine del giorno n. 9/674-A/25 Ruffino, accolto se riformulato.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Ruffino. Ne ha facoltà.
DANIELA RUFFINO(A-IV-RE). Grazie, Presidente. Chiedo venga riletta, per cortesia, la riformulazione.
PRESIDENTE. Per cortesia, onorevole Siracusano. Siamo all'ordine del giorno n. 9/674-A/25 Ruffino.
MATILDE SIRACUSANO,. Onorevole Ruffino, la riformulazione impegna il Governo “a valutare l'opportunità di prevedere, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, un contributo straordinario per i comuni dell'isola di Ischia, al fine di garantire l'attivazione ovvero il potenziamento del servizio del trasporto pubblico scolastico”.
PRESIDENTE. Accetta, onorevole Ruffino?
DANIELA RUFFINO(A-IV-RE). Presidente, non posso accettare questa riformulazione e ne abbiamo parlato durante la discussione sugli emendamenti. So che questo è un pensiero che non raccoglie soltanto la nostra idea, ma anche quella della maggioranza. Chiedo, quindi, di rivedere questo parere, perché il “compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica” farà sì che il trasporto pubblico locale dell'isola - e, in particolare, quello scolastico - purtroppo, non abbia risorse adeguate.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Borrelli. Ne ha facoltà.
FRANCESCO EMILIO BORRELLI(AVS). Presidente, scusi, intervengo per una questione personale. La inviterei…
PRESIDENTE. Per questione personale si interviene alla fine della seduta, tra gli interventi di fine seduta.
FRANCESCO EMILIO BORRELLI(AVS). No, è per una questione riguardante la sua conduzione.
PRESIDENTE. Quindi, lei interviene sull'ordine dei lavori o sul Regolamento?
FRANCESCO EMILIO BORRELLI(AVS). Sull'ordine dei lavori, allora.
FRANCESCO EMILIO BORRELLI(AVS). Vorrei fare una considerazione, pacatamente e con attenzione: dall'inizio della seduta, le chiedo di andare a rivedere nel corso dei nostri lavori - rispetto a tutti gli altri colleghi che giustamente hanno chiesto di riascoltare le riformulazioni del Governo - come ha risposto nei miei confronti. Stimo molto il suo modo di condurre l'Aula e ritengo che lei sia una persona rispettosa, però credo che in quell'occasione non sia stato molto attento e, anzi, sia stato addirittura sgarbato nei miei confronti.
PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole Borrelli. Se si è sentito offeso le chiedo molte scuse, era per un atto di cortesia nei confronti dell'onorevole Ruffino, che è uguale a tutti gli altri, ci mancherebbe. Avevo richiamato l'Aula, perché, se l'andazzo era quello, non ne uscivamo. Però, le chiedo scusa.
Ordine del giorno n. 9/674-A/26 Patriarca, parere favorevole. Va bene. Chiede di intervenire l'onorevole Zinzi su tale ordine del giorno?
Scusate, c'è stato l'appunto dell'onorevole Borrelli: ora dobbiamo porre in votazione l'ordine del giorno n. 9/674-A/25 Ruffino.
Ha chiesto di parlare l'onorevole De Luca. Ne ha facoltà.
PIERO DE LUCA(PD-IDP). Approfitto della sua cortesia e chiediamo di sottoscrivere anche noi quest'ordine del giorno.
PRESIDENTE. Ci sono altri colleghi che intendono sottoscrivere l'ordine del giorno? No.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/674-A/25 Ruffino, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Sull'ordine del giorno n. 9/674-A/26 Patriarca c'è il parere favore del Governo.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Zinzi. Ne ha facoltà.
GIANPIERO ZINZI(LEGA). Grazie, Presidente. In tema di delocalizzazioni c'è un impegno del Governo…
PRESIDENTE. Scusi, solo per la procedura. Onorevole Patriarca, lei chiede, comunque, di votare il suo ordine del giorno? Se si alza e lo dice, per favore. Un attimo, perché abbiamo bisticci con il microfono, calma e gesso.
ANNARITA PATRIARCA(FI-PPE). Chiediamo di metterlo in votazione.
PRESIDENTE. La ringrazio. Prego, onorevole Zinzi.
GIANPIERO ZINZI(LEGA). La motivazione è che in tema di delocalizzazioni, un tema centrale anche per quanto concerne il decreto che stiamo votando, c'è un impegno importante del Governo a garantire una copertura dalla contabilità speciale sisma, su espressa richiesta del commissario straordinario. Quindi, il motivo per cui con i colleghi chiediamo di porlo in votazione è perché riteniamo sia un segnale importante che proviene dal Governo e dalla maggioranza.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Bonelli. Ne ha facoltà.
ANGELO BONELLI(AVS). Con riferimento a quest'ordine del giorno, francamente, non mi è chiaro attraverso quali criteri avvengano le delocalizzazioni degli immobili; poiché si tratta di un'area fortemente compromessa, rischiamo di realizzare un condono edilizio non tanto sotterraneo, signor Presidente. Ovviamente, ciò attraverso un ordine del giorno che non ha materia normativa. Però, se si decide una delocalizzazione, o la stessa ha dei criteri o, di fatto, si determina una forma di condono edilizio non tanto sotterraneo, devo dire, contrariamente a quello che il Governo in un ordine del giorno, n. 9/674-A/20 Braga, invece aveva dichiarato. Oggi vorrei vedere cosa intende fare la maggioranza su questo punto.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole De Luca. Ne ha facoltà.
PIERO DE LUCA(PD-IDP). Quello delle delocalizzazioni è un tema che abbiamo sottoposto all'attenzione della maggioranza e del Governo con forza in queste settimane. Lo abbiamo fatto chiedendo, però, un impegno concreto, immediato, vincolante e cogente, che consentisse di individuare da subito le risorse necessarie per aiutare le popolazioni purtroppo colpite da questo evento calamitoso a organizzare la propria vita, la propria gestione dei nuclei familiari in modo concreto.
Quest'attenzione è mancata purtroppo nel testo che stiamo varando. L'ordine del giorno è uno strumento, quindi, assolutamente insoddisfacente per raggiungere l'obiettivo che abbiamo richiesto, quello di aiutare le famiglie e i nuclei familiari - sono circa 500 - a trovare un'adeguata collocazione temporanea, transitoria e poi definitiva rispetto ad immobili che sono e probabilmente saranno per sempre inagibili.
Avevamo chiesto che fosse approvato un emendamento da questo punto di vista, e non sono state trovate le risorse e le coperture necessarie. Oggi l'ordine del giorno, in realtà, prevede semplicemente uno spostamento di risorse dalla contabilità che il commissario ha per il sisma alla gestione dell'alluvione di novembre. È ovviamente un qualcosa che ci lascia assolutamente insoddisfatti e che riteniamo inadeguato perché vuole dire sottrarre risorse a un'altra emergenza per tarsferirle su questa emergenza. Noi abbiamo chiesto che ci fossero risorse aggiuntive e supplementari perché il tema della delocalizzazione è un problema e una criticità da affrontare immediatamente.
L'ordine del giorno non è uno strumento adeguato a raggiungere l'obiettivo, ma neppure il contenuto, purtroppo, dal nostro punto di vista, è adeguato, perché semplicemente porterebbe, qualora fosse portato avanti come indirizzo programmatico da parte del Governo, a uno spostamento di risorse, che invece devono essere assolutamente aggiuntive.
Per questa ragione noi dichiariamo la nostra astensione rispetto al voto su quest'ordine del giorno, perché lo strumento utilizzato è assolutamente inadeguato e non ci sono risorse supplementari per dare le risposte adeguate che servono alle popolazioni di Ischia .
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Semenzato. Ne ha facoltà.
MARTINA SEMENZATO(NM(N-C-U-I)-M). Chiedo cortesemente di sottoscrivere l'ordine del giorno.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/674-A/26 Patriarca, con il parere favorevole del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva .
L'ordine del giorno n. 9/674-A/27 Furgiuele ha una riformulazione: viene accettata. Ha chiesto di parlare l'onorevole Giachetti. Su che cosa?
ROBERTO GIACHETTI(A-IV-RE). Signor Presidente, intervengo per un richiamo al Regolamento. Non voglio abusare della sua pazienza, ma siccome quest'ordine del giorno, il n. 9/674-A/27, arriva dopo che il relatore ha chiesto la sospensione per presentare un ordine del giorno di particolare importanza, vorrei segnalare - e mi riferisco alla Presidenza, perché voglio capire il criterio - che noi stiamo affrontando la conversione in legge del decreto-legge 3 dicembre 2022, n. 186, recante interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi eccezionali verificatesi nel territorio dell'isola di Ischia a partire dal 26 novembre 2022.
L'ordine del giorno in questione - premesso che non ho nulla contro la Calabria - impegna il Governo a valutare l'opportunità, sentite le autorità competenti, di dichiarare in tempi rapidi lo stato di emergenza a livello nazionale per i territori interessati dall'ondata di maltempo in Calabria dei giorni scorsi, nonché di attivare un tavolo istituzionale con i rappresentanti eccetera, eccetera. Ero interessato a capire, senza abusare della sua pazienza, attraverso quale salto acrobatico siamo riusciti a dichiarare ammissibile un ordine del giorno che riguarda la Calabria. Se fosse stato un emendamento, lei pensa che in Commissione sarebbe stato accettato o lo stesso sarebbe stato dichiarato non pertinente rispetto al provvedimento in esame? Mi domando perché siamo attenti alla Calabria, mentre per tutte le altre situazioni che si sono verificate e che ancora sono in corso in queste ore in Umbria, in Campania e via dicendo, no. Soprattutto mi domando perché i colleghi di maggioranza, che chiedono al Governo di dichiarare lo stato di emergenza nazionale, anziché presentare un ordine del giorno su una materia che non è oggi in discussione, non alzino il telefono, chiamino la Presidente del Consiglio e le dicano: “perché non riunisci il Consiglio dei ministri e dichiari lo stato di emergenza?” .
PRESIDENTE. Onorevole Giachetti, trattandosi di un decreto-legge, sugli emendamenti ci deve essere una stretta attinenza alla materia, al contenuto. Trattandosi di ordini del giorno c'è, considerando anche i precedenti e trattandosi di un decreto-legge legato a calamità naturali, più flessibilità, tanto che tra gli ordini del giorno ne abbiamo esaminato uno che riguardava la Basilicata. Ripeto, riguarda soltanto la materia attinente alle calamità naturali, e non è la prima volta che ciò avviene, si tratta, mi viene detto, di una prassi costante. La ringrazio per il suo richiamo al Regolamento.
Avendo accolto l'onorevole Furgiuele la riformulazione, abbiamo terminato con gli ordini del giorno.
Dovremmo ora passare, da programma, alle dichiarazioni di voto finale. Tenuto conto del numero degli iscritti e della circostanza che il calendario dei lavori dell'Assemblea prevede che la parte antimeridiana della seduta si concluda alle ore 13,30, le dichiarazioni di voto finale e il voto finale sono rinviati alle ore 16.
Sospendo quindi la seduta, che riprenderà alle ore 15 per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata. La seduta è sospesa.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca lo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata, alle quali risponderanno il Ministro per i Rapporti con il Parlamento, il Ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, il Ministro per gli Affari regionali e le autonomie e il Ministro della Salute.
Invito gli oratori ad un rigoroso rispetto dei tempi, anche considerata la diretta televisiva in corso.
PRESIDENTE. Passiamo alla prima interrogazione all'ordine del giorno, Francesco Silvestri ed altri n. 3-00101. La deputata Baldino ha facoltà di illustrare l'interrogazione, di cui è cofirmataria.
VITTORIA BALDINO(M5S). Grazie, Presidente. Signor Ministro, la mancata costituzione della Commissione antimafia, di fatto, ha compromesso il controllo delle candidature per le prossime elezioni regionali in Lazio e Lombardia, terre, purtroppo, segnate da pesantissime infiltrazioni della criminalità organizzata, come, peraltro, è dimostrato dalle relazioni della DIA e anche dallo scioglimento di alcuni comuni nel Lazio.
Considerata l'importanza che queste elezioni regionali rivestono e considerato anche il momento storico, che impone la garanzia che le istituzioni siano impermeabili ai condizionamenti di reti criminali e corruttive, posto anche che stamattina il Ministro Piantedosi, in un'intervista - Ministro che avremmo voluto fosse qui a rispondere a questa interrogazione -, ha dichiarato la sua preoccupazione rispetto alla presenza, tuttora, di infiltrazioni criminali sul territorio, chiediamo al Governo – e ci chiediamo - quale risposta intenda dare, anche all'indomani dell'arresto di Matteo Messina Denaro, che è stato celebrato dal Governo come una vittoria dello Stato. Ma lo Stato avrà vinto quando si sarà liberato della piaga della corruzione, che è l'avamposto delle mafie. Lo Stato avrà vinto quando potrà vantare all'interno delle istituzioni una classe politica al di sopra di ogni sospetto e priva di macchie che possano screditarne il prestigio e la credibilità.
Quindi, chiediamo come intenda sopperire a questo mancato controllo, garantendo ai cittadini la limpidezza delle liste. La mafia si combatte anche così.
PRESIDENTE. Il Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ha facoltà di rispondere.
LUCA CIRIANI,. Grazie, Presidente. Colleghi, rispondo all'interrogazione presentata, sulla base degli elementi che mi ha fornito il Ministro Piantedosi, che si scusa per essere impossibilitato a partecipare oggi alla seduta.
Gli onorevoli interroganti, con riferimento al prossimo turno elettorale per le elezioni regionali, chiedono iniziative urgenti per assicurare legalità e trasparenza nella composizione delle liste, anche in considerazione della mancata costituzione della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali.
In particolare, con riguardo ai profili normativi evocati dall'atto di sindacato, rappresento preliminarmente che il Ministero dell'Interno è istituzionalmente deputato a svolgere le attività preparatorie e organizzative riguardanti le consultazioni elettorali, politiche, europee, comunali, nelle regioni a statuto ordinario, nonché i referendum disciplinati dalla legislazione statale.
Per quanto riguarda le elezioni regionali, la competenza del predetto Ministero sussiste soltanto in caso di assenza di specifica normativa regionale, che, invece, è presente in entrambe le regioni chiamate al voto. Va, infatti, precisato che, con riferimento alle elezioni regionali di Lazio e Lombardia, l'attività di esame e ammissione delle candidature, senza alcun coinvolgimento del Ministero dell'Interno o delle prefetture, è rimessa all'Ufficio centrale circoscrizionale e all'Ufficio centrale regionale, composti esclusivamente da magistrati. In tal senso, per il Lazio risultano applicabili, per espresso rinvio della legge regionale n. 2 del 2005, gli articoli 8 e 10 della legge n. 108 del 1968, recante norme per la elezione dei consigli regionali delle regioni a statuto normale, mentre, per la Lombardia, valgono le previsioni di cui all'articolo 1 della legge regionale n. 17 del 2012. Sulla base di tali previsioni, risultano, infatti, i predetti organismi titolari della competenza a verificare l'eventuale esistenza di una delle cause di incandidabilità disciplinate dal decreto legislativo n. 235 del 2012, recante testo unico delle disposizioni in materia di incandidabilità e di divieto di ricoprire cariche elettive e di governo conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi, a norma dell'articolo 1, comma 63, della legge 6 novembre 2012, n. 190. Va, inoltre, precisato che, laddove la condizione di incandidabilità sopravvenga successivamente all'elezione, spetta al consiglio regionale procedere alla revoca dell'elezione o alla dichiarazione di decadenza dell'interessato.
Si tratta, in conclusione, di un insieme di norme, procedure e connesse attività di verifica volte a garantire la trasparenza del possesso dei requisiti di legge in capo ai candidati iscritti nelle liste da parte degli organi deputati.
PRESIDENTE. Il deputato Francesco Silvestri ha facoltà di replicare.
FRANCESCO SILVESTRI(M5S). Grazie, Presidente. Grazie anche al Ministro, che è venuto in sostituzione, ovviamente, del Ministro competente, che avremo il piacere di sentire a breve. Il punto è questo: io non capisco, sinceramente, il senso di festeggiare in TV l'arresto di un boss come Messina Denaro e, poi, mandare messaggi come quello della mancata istituzione della Commissione antimafia - che, per carità, è una prerogativa parlamentare, in cui l'istituzione parlamentare sta mancando -, segnali di debolezza al territorio. Perché, per il MoVimento 5 Stelle, questa è una funzione primaria della politica, quella, cioè, di contrastare le organizzazioni criminali, anche tramite questi messaggi. Ed è per questo che, nella scorsa legislatura, per la prima volta, la Commissione antimafia ha avuto, nella sua legge istitutiva, la prerogativa del controllo delle liste proprio per questi tipi di elezioni, sia comunali che regionali; sappiamo, infatti, perfettamente che i rapporti tra politica e mafie locali si consumano proprio in questi momenti. Ne è, infatti, una testimonianza quello che è successo proprio nel Lazio - regione che andrà al voto -, nei comuni di Nettuno e Anzio, dove il MoVimento 5 Stelle ha presentato una mozione per lo scioglimento dei relativi consigli comunali.
Ma questo non è l'unico segnale che noi rileviamo che questa maggioranza stia dando alla malavita organizzata: abbiamo le contraddizioni rispetto alle dichiarazioni che si stanno facendo in merito alle intercettazioni, il fatto di togliere i reati contro la pubblica amministrazione dai reati ostativi e adesso, come ultimo, questo ritardo per quanto riguarda la Commissione antimafia.
Quindi, noi del MoVimento 5 Stelle ricordiamo sia alla maggioranza di questo Parlamento, che è la causa della mancata istituzione di una Commissione importante, sia al Governo, che lunedì sicuramente lo Stato ha vinto una delle battaglie, ma per battere le mafie bisogna vincere tutti i giorni, e non mi sembra che la direzione di questo Governo e di questa maggioranza sia questa .
PRESIDENTE. Il deputato Candiani ha facoltà di illustrare l'interrogazione Molinari ed altri n. 3-00102 di cui è cofirmatario.
STEFANO CANDIANI(LEGA). Grazie, Presidente. Onorevole Ministro, noi siamo molto preoccupati, la Lega è molto preoccupata, come tantissimi italiani, dalle informazioni che abbiamo appreso negli scorsi giorni, in quanto abbiamo constatato che, con l'inizio della Presidenza europea da parte dei Ministri svedesi, c'è stata anche un'accelerazione di alcune scelte politiche che vorrebbero imporre un efficientamento degli edifici pubblici e privati, fino ad arrivare a classe “edifici energia quasi zero” nel 2050, ma, addirittura, passando, nel 2030, come minimo, a classe E, e nel 2033, a classe D. Ciò significherebbe, ovviamente, mettere nell'impossibilità le nostre famiglie, ma anche la pubblica amministrazione di potersi adeguare, subendo, quindi, una direttiva che è fatta per Paesi non come l'Italia, che ha un suo patrimonio storico di edifici e che ha anche un patrimonio edilizio che si è formato nel dopoguerra, molto più fragile rispetto ad altri Paesi.
Noi abbiamo bisogno che il Governo sia molto determinato in questa direzione e, quindi, vogliamo sapere come il Governo intenda interloquire in sede europea, nella fase a cui siamo arrivati, evitando che ci siano fughe in avanti in merito a gestioni ideologiche della transizione ecologica, che portino il nostro Paese in una condizione, ripeto, di subalternità rispetto ad altri. Noi abbiamo necessità certamente di adeguare i nostri edifici, ma abbiamo anche bisogno di tempi e di soldi per poterlo fare.
PRESIDENTE. Il Ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, ha facoltà di rispondere.
RAFFAELE FITTO,. Grazie, Presidente. L'elemento centrale della direttiva è l'introduzione di standard minimi di prestazione energetica per gli edifici, con la previsione di obblighi di riqualificazione per migliorarne la classe energetica.
In data 25 ottobre 2022, il Consiglio dei ministri dell'energia dell'Unione europea ha definito un orientamento generale, recante l'indicazione di alcune modifiche al testo proposto dalla Commissione, che rappresenta il mandato al Consiglio, alla Presidenza di turno, per i successivi negoziati con il Parlamento europeo, secondo la procedura di codecisione. Il testo modificato dal Consiglio prevede che, entro il 2030, soltanto gli edifici di nuova costruzione dovranno essere ad emissioni zero, mentre, per gli edifici residenziali esistenti, detto obiettivo dovrà essere conseguito entro il 2050, con alcuni traguardi intermedi previsti entro il 2033 e al 2040. Non contiene alcun divieto o limitazione alla possibilità di vendere o affittare gli edifici non riqualificati; individua i singoli Stati membri e non i singoli proprietari come soggetti obbligati al conseguimento degli obiettivi di riqualificazione; prevede che ogni Stato membro definisca la propria strategia di riqualificazione del patrimonio immobiliare mediante l'adozione dei Piani nazionali di ristrutturazione edilizia, contenenti gli obiettivi nazionali e le indicazioni da questo previste; consente ai singoli Stati di esentare dall'applicazione degli standard minimi determinate tipologie di immobili dall'obbligo di riqualificazione.
Successivamente a questo provvedimento ci sarà la votazione da parte dell'Assemblea del Parlamento, che dovrebbe essere prevista entro la metà del prossimo mese di marzo, e verranno avviati i triloghi, cioè i negoziati tra Presidenza di turno del Consiglio, Commissione e Parlamento, finalizzati a definire, sulla base delle diverse posizioni espresse, il testo finale. Tanto durante i lavori del Parlamento quanto successivamente durante i triloghi, il Governo porrà in essere tutte le iniziative necessarie, affinché il testo finale della direttiva contenga delle previsioni che siano compatibili con la peculiarità del patrimonio edilizio italiano e che consentano una sua graduale riqualificazione, contribuendo in tal modo ad incrementarne il valore. L'onere finanziario, inoltre, per gli interventi richiesti dalla proposta potrà – e, secondo noi, dovrà - essere mitigato da un quadro di incentivi, che potrà essere predisposto dagli Stati membri con il sostegno dell'Unione europea, per dare una risposta adeguata ai cittadini in questa direzione.
PRESIDENTE. Il deputato Candiani ha facoltà di replicare.
STEFANO CANDIANI(LEGA). Ministro, le sue parole ci rassicurano, però è necessario che la rassicurazione sia determinata, perché è evidente che da troppo tempo subiamo scelte a livello europeo non fatte a misura per l'Italia. Non pretendiamo e non possiamo pretendere che i vestiti siano fatti a nostra misura, ma dobbiamo evitare che siano fatti a misura di altri e non fatti per funzionare per noi. Ci sono scelte che necessitano di equilibrio e di sostegno economico. È assolutamente necessario che ci sia una valutazione preliminare dell'impatto rispetto a qualsiasi normativa europea e, in generale, a qualsiasi normativa, e che le previsioni economiche sostengano poi l'applicazione delle stesse.
Se i nostri concittadini si troveranno, fra 15, 20, 25 anni, con edifici che dovranno essere stati adeguati senza aver avuto risorse da parte, non dello Stato italiano - che già fa la propria parte in tema di dissesto idrogeologico e di mantenimento dei piccoli borghi -, ma a seguito della politica dell'Unione europea, si troveranno con un patrimonio sostanzialmente svalutato. Non voglio neanche pensare poi ai disequilibri che si creeranno in campo finanziario con gli immobili messi a garanzia. Noi abbiamo bisogno di garantire ai nostri cittadini e alle future generazioni di ricevere dai propri padri edifici che siano in grado di essere abitati, che non siano un onere ma abbiano una prospettiva futura. Queste direttive sono fatte per mandare fuori mercato quegli edifici. Non possiamo consentirlo, pertanto dobbiamo essere molto determinati nell'azione a livello europeo. Siamo certi che il Governo saprà farsi parte integrante di questo progetto, di cui stiamo parlando, non recependo semplicemente, ma facendo valere le nostre peculiarità. L'Italia è fondatore dell'Unione europea, non può essere messo, per così dire, fuori mercato da Paesi che si sono aggiunti dopo, che hanno più facilità a recepire direttive in materia di ecologia e di transizione ecologica, ma che certamente non hanno il grande patrimonio storico ed immobiliare che ha il nostro Paese
PRESIDENTE. La deputata Gadda ha facoltà di illustrare l'interrogazione Faraone ed altri n. 3-00103 di cui è cofirmataria.
MARIA CHIARA GADDA(A-IV-RE). Grazie, Presidente. La legge n. 112 del 2016, cosiddetta legge «sul dopo di noi», ha acceso una legittima aspettativa in molte famiglie che desiderano costruire il futuro dei propri figli con disabilità grave durante la vita dei genitori. A noi di Azione-Italia Viva desta grande preoccupazione l'attuazione effettiva di questa legge, che ha determinato un cambio di passo anche culturale. Dei 390 milioni assegnati, ne sono stati erogati soltanto 240 - questo ce lo dice la Corte dei conti - perché oltre tredici regioni non hanno effettuato la rendicontazione prevista per legge e altre l'hanno trasmessa con notevole ritardo. Pochissime regioni hanno poi aggiunto, come prevedeva la legge, anche risorse proprie, così come è stata fatta pochissima informazione ai cittadini e alle famiglie rispetto alle opportunità che prevede questa legge. Se sono partiti molti progetti dobbiamo dire grazie al Terzo settore, che li ha fatti partire e li ha implementati. Chiediamo, quindi, che cosa si vuole fare per dare una sferzata nell'uso più efficace delle risorse. Lo dobbiamo alle famiglie per tante persone con disabilità, che hanno il diritto a una vita diversa dalla solitudine e fuori dalle strutture istituzionalizzate.
PRESIDENTE. Il Ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Roberto Calderoli, ha facoltà di rispondere.
ROBERTO CALDEROLI,. Grazie, Presidente. Ringrazio gli onorevoli presentatori, perché mi consentono di affrontare il tema dell'attuazione della legge n. 112 del 2016, la cosiddetta legge «sul dopo di noi», che, come sappiamo, riveste un ruolo centrale per la tutela dei diritti delle persone con disabilità, indispensabile per la loro piena inclusione ed effettiva partecipazione sociale, e che ha permesso l'avvio di tanti progetti ed esperienze di vita autonoma.
Ho acquisito elementi dai Ministri competenti, Lavoro e Disabilità, che mi hanno confermato l'assunzione di iniziative finalizzate a superare le criticità riscontrate sino a questo momento e a sostenere i territori nella promozione e nella gestione dei percorsi abitativi e dei progetti di vita. Allo stato, in questa materia, alle regioni sono attribuite funzioni di programmazione, mentre alle amministrazioni centrali sono riservati compiti di monitoraggio e controllo. Dalla relazione della Corte dei conti del 23 dicembre 2022 emerge che solo cinque regioni (Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, Toscana, Lazio e Abruzzo) hanno adempiuto agli oneri di rendicontazione e, quindi, hanno potuto fruire di un flusso di risorse pressoché costante nel tempo ai fini della programmazione nell'erogazione delle prestazioni.
La forte eterogeneità a livello regionale nella gestione ed erogazione delle risorse, nonché i ritardi e i casi di mancata rendicontazione al Ministero del Lavoro da parte di diverse regioni, costituiscono indubbiamente un fattore di criticità, cui si sono aggiunti i ritardi causati dalla pandemia. Molte delle difficoltà finora emerse per l'erogazione e la gestione delle risorse a livello regionale possono essere ragionevolmente superate mediante la semplificazione della procedura di rendicontazione. Sul punto segnalo che, nella seduta del 30 novembre 2022, la Conferenza unificata ha sancito l'intesa sullo schema di decreto, con la raccomandazione al Governo di costituire un gruppo di lavoro per valutare la revisione dei criteri di riparto e delle modalità di rendicontazione. A breve, presso il Ministero per le Disabilità, sarà istituito un tavolo tecnico con la partecipazione di tutti i soggetti a vario titolo coinvolti nell'attuazione della legge «sul dopo di noi», per conseguire un potenziamento e una maggiore efficienza del sistema. Sono infine in programmazione per il mese di febbraio una serie di incontri con le regioni presso il Ministero del Lavoro per la valutazione degli aspetti amministrativo-contabili sia sul «Fondo dopo di noi» che sulle misure di sostegno alla vita indipendente delle persone con disabilità. In qualità di presidente della Conferenza Stato-regioni, mi attiverò per favorire il dialogo e la collaborazione fra tutti i soggetti coinvolti, per incentivare e migliorare l'erogazione delle risorse previste dal «Fondo dopo di noi».
PRESIDENTE. Il deputato Faraone ha facoltà di replicare.
DAVIDE FARAONE(A-IV-RE). Grazie, Presidente. Grazie, signor Ministro. Naturalmente, non le chiediamo di rispondere soltanto a un di qualche minuto. Abbiamo colto l'occasione del per chiederle di svolgere un ruolo di coordinamento e di attenzione rispetto ad una legge a cui teniamo particolarmente. Infatti, a distanza di sette anni, da quando si era immaginata una legge che potesse riguardare una platea di circa 100-150 mila persone, vediamo che quella legge ha riguardato soltanto circa 8.500 persone con disabilità. Ricordo che, dietro questa storia del ‘dopo di noi' e del ‘durante noi', c'è una grandissima preoccupazione delle mamme e dei papà di persone e di ragazzi con disabilità, ossia sapere che, dopo di loro, non c'è una certezza sul futuro dei loro figli. Quindi, su questo tema, vorrei che avessimo un atteggiamento e un approccio di particolare sensibilità.
Quando, con un , abbiamo chiesto di interrogare lei, e non il Ministro del Lavoro, e non il Ministro della Salute, è perché riteniamo che lei abbia un ruolo da collante. Ha citato molti enti, ha parlato di più regioni, ognuna delle quali agisce diversamente; ha parlato del Ministero del Lavoro. Andrebbe fatta la promozione delle agevolazioni fiscali, che non vengono utilizzate, perché, molto spesso, non sono conosciute. Lei ha un ruolo strategico, perché, nel Consiglio dei ministri, nel rapporto con i suoi colleghi Ministri, nel rapporto con le regioni, può svolgere quella funzione che faccia sì che questa legge funzioni e dia risposte concrete e vere alle famiglie che ne hanno bisogno
PRESIDENTE. La deputata Zanella ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-00104 .
LUANA ZANELLA(AVS). Grazie, Presidente. Ministro, ogni giorno in Italia 7 medici abbandonano gli ospedali pubblici, un aumento che, nel 2021, è stato pari al 39 per cento, a causa delle condizioni di lavoro insostenibili per gravosità, carico di responsabilità e stipendi nettamente più bassi rispetto alla media europea.
Le strutture sanitarie in difficoltà ricorrono ai “medici a gettone”, ossia medici pagati a ore per tamponare le carenze di personale negli ospedali, in particolare nel pronto soccorso, professionisti che non garantiscono la continuità di cura.
Secondo un sondaggio Cimo-Fesmed, i medici pronti a lasciare il posto fisso in ospedale per lavorare come “gettonisti” sarebbero 4 su 10.
Chiedo al Ministro quali siano le sue iniziative, in primo luogo, per avere il quadro preciso della situazione.
LUANA ZANELLA(AVS). Chiudo subito, Presidente. In secondo luogo, chiedo quali siano le iniziative che intende intraprendere per porre fine a questa scandalosa situazione.
PRESIDENTE. Il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha facoltà di rispondere.
ORAZIO SCHILLACI,. Grazie, Presidente. Ringrazio l'onorevole interrogante. La questione del ricorso sempre più frequente ai cosiddetti “medici a gettone” da parte delle aziende del Servizio sanitario nazionale è un fenomeno già noto a questo Ministero.
Il reiterarsi, negli ultimi anni, delle manovre finanziarie di contenimento della spesa ed in particolare dei vincoli assunzionali ha determinato nel tempo una grave carenza di personale del Sistema sanitario nazionale, che, unita ad un crescente innalzamento della relativa età media, ha portato inevitabilmente ad un forte deterioramento delle condizioni di lavoro. Ciò ha finito per rendere il Sistema sanitario nazionale sempre meno attrattivo, con la conseguenza che spesso i concorsi vanno deserti o, comunque, non consentono la copertura dei posti disponibili per la carenza di aspiranti. Occorre soggiungere, altresì, che l'evento pandemico COVID-19 ha probabilmente contribuito, con il suo carico di stress, a determinare l'accentuazione del fenomeno delle dimissioni del personale per cause diverse dai pensionamenti stessi.
Inoltre, un numero sempre minore di professionisti appare disposto ad accettare il classico contratto di lavoro a tempo indeterminato, preferendo forme di ingaggio atipiche, oppure scegliendo di operare nel settore privato, anche in ragione delle remunerazioni proporzionalmente più elevate.
Da queste situazioni deriva che, sempre più di frequente, per garantire la funzionalità minima dei servizi, le aziende del Sistema sanitario nazionale ricorrano a forme diverse di esternalizzazione. Ecco perché si sta affermando sempre di più il fenomeno del ricorso ad appalti esterni, da parte delle aziende e degli enti, per garantire i servizi assistenziali.
L'uso distorto delle esternalizzazioni, infatti, non soltanto genera un sempre più gravoso onere in capo alle strutture, ma comporta anche gravi criticità in termini di sicurezza e qualità delle cure, sia perché non sempre offre adeguate garanzie sulle competenze dei professionisti coinvolti, sia per la ridotta fidelizzazione di questi ultimi alle strutture pubbliche.
Anche su questa complessa distorsione del sistema in asse, su mia indicazione, hanno effettuato specifici controlli sulle cooperative di fornitura dei servizi sanitari, da cui sono emerse anche fattispecie di frodi e inadempimento delle funzioni pubbliche, per aver inviato personale in attività di assistenza ausiliaria presso ospedali pubblici in numero inferiore rispetto a quello previsto dalle condizioni contrattuali con l'azienda ed impiegato semplice personale ausiliario privo dei prescritti titoli abilitativi e anche personale medico non specializzato per l'incarico da ricoprire. Inoltre, è stata accertata la fornitura di medici da parte di cooperative con età anagrafica superiore a quella stabilita per contratto, anche sopra i 70 anni, ed è stato accertato l'impiego di risorse umane non adatto a esigenze di specifici reparti ospedalieri.
Su tale fenomeno e, più in generale, sull'eccessivo e, talvolta, improprio ricorso a contratti di appalto di servizi conclusi con cooperative da parte delle strutture sanitarie regionali, ho allo studio con i miei uffici un intervento straordinario e d'urgenza, così come interventi di carattere più organico e sistematico.
Come ho già avuto modo di illustrare nel corso delle linee programmatiche e in fase di replica, il mio prioritario impegno sarà volto a trovare le risorse necessarie per superare il blocco del . In ogni caso, ritengo mio preciso dovere ovviare, con misure di carattere sistematico, agli errori fin qui cumulatisi.
Da ultimo, colgo l'occasione per comunicare che, in risposta ad una proposta pervenuta da parte del presidente della Conferenza delle regioni, ho condiviso l'esigenza di istituire uno specifico gruppo di lavoro per affrontare insieme la questione della carenza del personale sanitario e, in modo organico, anche il tema dei cosiddetti “medici a gettone”, che deriva dallo stratificarsi, ripeto, nel tempo di varie problematiche che sono state fino ad ora eluse.
PRESIDENTE. La deputata Zanella ha facoltà di replicare.
LUANA ZANELLA(AVS). Le parole del Ministro confermano, fino in fondo, la nostra preoccupazione. La questione ha un rilievo sociale, economico ed etico enorme. Il Servizio sanitario rischia veramente di collassare. Bene ha fatto la giornalista Milena Gabanelli, nel suo di qualche giorno fa, ad offrire un quadro a dir poco allucinante della situazione delle regioni più ricche del Nord Italia: si parla di 100 mila turni dati in appalto a cooperative che assumono neolaureati, pensionati, liberi professionisti, medici stranieri, per coprire i turni festivi o di fine settimana, soprattutto. Faccio l'esempio della mia regione, il Veneto, che, nel 2022, ha appaltato 42.061 turni, in accettazione e pronto soccorso, nei reparti in cui operano gli anestesisti, in ginecologia ostetricia e in pediatria. Medici “gettonisti” pagati fino a 1.400 euro per turno, che, ovviamente, grazie anche alla sono concorrenti diretti dei medici dipendenti, che, solo a livello di tasse, pagano il triplo e al mese prendono - fate un po' voi conti - molto, molto meno.
Quindi, chiediamo al Ministro, intanto, se, magari, la prossima volta, possa essere più preciso - e concludo - circa la situazione reale e portare in Aula un altro provvedimento, che cerchi di ripristinare le spese indispensabili, come lei ha annunciato, per il Servizio sanitario pubblico.
PRESIDENTE. La deputata Malavasi ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-00106 .
ILENIA MALAVASI(PD-IDP). Grazie, Presidente. Signor Ministro, come ieri abbiamo discusso già in Commissione, secondo l'ultimo monitoraggio dell'Aifa, ci sono circa 2.200 medicinali, per motivazioni diverse, che scarseggiano nelle farmacie italiane, in particolare, antinfiammatori, antipiretici, antibiotici, antipertensivi e antiepilettici, anche se alcuni di questi, come lei stesso ci ha già detto, è possibile richiederli attraverso il principio dell'equivalenza. Diverse sono le motivazioni di tale carenza: cessata commercializzazione, elevata richiesta, problemi produttivi, e lei ha ben fatto a costituire un tavolo permanente sull'approvvigionamento dei farmaci che possa essere allargato anche ai NAS e ai medici di famiglia, per provare a definire l'entità reale del fenomeno e indicare proposte risolutive, anche perché c'è un momento contingente in cui il picco della stagione influenzale, che è più alto del 20 per cento dell'anno precedente, insieme all'onda lunga del COVID, ha sicuramente inficiato una corsa all'acquisto dei farmaci in modo sicuramente sbagliato, che ha peggiorato la situazione.
In questo caso, quindi, le chiediamo se pensi di attivare altri strumenti oltre al tavolo e se ritenga opportuno promuovere anche una campagna di comunicazione e di sensibilizzazione per evitare fenomeni tipo le scorte che ho citato, per garantire l'accesso ai medicinali di cui i cittadini hanno bisogno a prezzi accessibili per tutti.
PRESIDENTE. Il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha facoltà di rispondere.
ORAZIO SCHILLACI,. Grazie, Presidente. Ringrazio gli onorevoli interroganti per aver posto una problematica di interesse molto significativo e di attualità per il Ministero della Salute e per l'Aifa. Prima di entrare nel merito degli aspetti tecnici relativi alla carenza dei medicinali, mi sembra opportuno segnalare che il tema carenza, come è noto, non costituisce un argomento di nuova trattazione, ma è un fenomeno che ricorre periodicamente, infatti, la materia è stata oggetto di specifici interventi normativi; ricordo l'articolo 13 del decreto-legge n. 35 del 2019 e l'articolo 34 del decreto legislativo n. 219 del 2006 che, rispettivamente, hanno previsto specifiche misure per evitare o, comunque, contrastare i casi di carenza.
Ciò premesso, tra le iniziative avviate di mia competenza segnalo che, in data 11 gennaio ultimo scorso, ho convocato il tavolo di lavoro permanente sull'approvvigionamento dei farmaci, per definire la reale entità del fenomeno, indicare proposte risolutive alla presenza di rappresentanti del Ministero della Salute, di Aifa, della filiera farmaceutica produttiva e della distribuzione. Questo tavolo, istituito con decreto ministeriale, è stato allargato anche ai NAS e ai medici di medicina generale. In questo contesto di alto profilo tecnico, saranno assunte le decisioni ai fini delle azioni da porre in essere per garantire una comunicazione appropriata e corretta e per adottare le iniziative che, nell'ambito di un quadro europeo e internazionale complesso, potranno contribuire a garantire un adeguato approvvigionamento dei medicinali per la tutela del diritto alle cure.
Passando agli aspetti più tecnici, necessari a descrivere il fenomeno, ricordo, com'è noto, che le cause che determinano la cosiddetta carenza sono molteplici: aumenti dei costi legati alla situazione internazionale, picco di domanda per i farmaci stagionali, concentrazioni delle prescrizioni su poche molecole nel trattamento delle malattie di stagione. Colgo l'occasione per ricordare che si sono verificati problemi soprattutto per alcuni farmaci specifici: antinfiammatori, antinfluenzali e antibiotici. Questa difficoltà, giustamente sottolineata dagli operatori, non sarebbe direttamente riconducibile alla carenza di farmaci, data l'ampia disponibilità di farmaci equivalenti sul mercato, ma il limitato ricorso agli equivalenti fa sì che venga, invece, collegata alla vasta lista di farmaci carenti che Aifa pubblica da oltre dieci anni per supportare i pazienti e gli operatori e che conta circa 3 mila di questi prodotti, quasi tutti comunque con equivalenti sul mercato.
Emerge, pertanto, che le difficoltà di approvvigionamento, in molti casi, non dipendono dalla carenza dei farmaci, quanto piuttosto da un limitato ricorso ai medicinali equivalenti ampiamente disponibili sul mercato. Proprio per rimediare a queste criticità, è mia ferma intenzione, tra le altre misure, avviare ogni iniziativa finalizzata a promuovere la prescrizione del principio attivo, in modo da consentire la diversificazione della domanda dei farmaci, ferma restando la proprietà terapeutica del singolo principio attivo ai fini della cura.
Aggiungo, infine, che l'allarme mediatico a cui stiamo assistendo ha già determinato una revisione della lista dei farmaci carenti nella sede del tavolo tecnico indisponibilità presente da molti anni presso Aifa. Sono stati esclusi farmaci considerati di non significativa rilevanza e sono in corso iniziative formative e informative volte ad aumentare l'accesso agli strumenti già disponibili, come i medicinali equivalenti, i prodotti galenici ed i farmaci di importazione.
PRESIDENTE. Il deputato Girelli ha facoltà di replicare.
GIAN ANTONIO GIRELLI(PD-IDP). Grazie, Presidente. Signor Ministro, io la ringrazio per la risposta che, però, mi verrebbe da dire, potremmo collocare anche temporalmente a due anni fa, quando era più o meno la stessa risposta, perché giustamente lei ricorda che non è una novità, però il COVID ha procurato una novità, un'accelerazione dei fenomeni e, soprattutto, l'evidenza dei fenomeni che noi adesso scontiamo in maniera molto pesante.
Allora, ben venga l'istituzione del tavolo, però, ci interessa molto di più cosa, in quel tavolo, si definisce a livello di obiettivi da andare a perseguire e, siccome il nostro compito non è solo quello di fare opposizione, ma, anzi, soprattutto, di fare proposizione, io mi permetto di dare alcuni suggerimenti che spero possano entrare nell'agenda del Ministero e diventare anche oggetto di dibattito in quest'Aula e in Commissione, cominciando dall'informazione, che indubbiamente è la prima cosa che si può fare ed è meno impegnativa dal punto di vista del tempo necessario. Però, accanto a questo, bisogna che cominciamo a chiederci alcune cose, come dove vengono prodotti i farmaci e perché siamo dipendenti da Nazioni anche molto instabili nel reperimento degli stessi. Si fa riferimento spesso alla Cina e non si può continuare così. È un tema italiano ed europeo, che va affrontato. Lo stesso confezionamento forse dovrebbe vederci all'avanguardia, in un settore come questo, nel pensare a metodi che ci rendano meno dipendenti dal reperimento di alcuni materiali che, appunto, sono causa della difficoltà di reperimento dei medicinali.
In tutto questo c'è anche un forte investimento in termini di ricerca e di controllo della commercializzazione, perché non possiamo dimenticare che attorno a questa forse è il caso di fare una riflessione sul ruolo che il pubblico, quindi, lo Stato deve avere in partite come queste, che deve essere sempre di più presente. Io non sono contro l'attività privata, ma sono a favore del fatto che determinate attività come queste, legate a garanzia di diritti dei cittadini, debbano essere sotto il controllo dello Stato. Insomma, quello che ci auguriamo è un decalogo molto puntuale, che possa affrontare, in tempi il più possibile brevi, emergenze che possono davvero diventare molto impattanti sulla vita dei cittadini e sulle responsabilità dei Governi.
PRESIDENTE. Il deputato Ciocchetti ha facoltà di illustrare l'interrogazione Foti ed altri n. 3-00105 di cui è cofirmatario.
LUCIANO CIOCCHETTI(FDI). Grazie, Presidente. Ministro, la questione è già stata affrontata nella precedente interrogazione, però, credo che sia importante sottolineare la prontezza dell'intervento che il Ministro ha messo in campo, con la costituzione di questo tavolo tecnico al Ministero, perché il precedente, voglio ricordarlo, era stato costituito nel 2015 presso Aifa e non aveva portato grandi risultati, mentre auspichiamo che il lavoro che il Ministro e il Ministero della Salute stanno facendo, coinvolgendo tutti gli del settore, possa portare a dare una soluzione a questa problematica, che sta creando alcune preoccupazioni per i cittadini, anche per il tipo di informazione che giornali e portano avanti. Tutto ciò sta portando a una corsa verso le farmacie e a un accaparramento di farmaci; pertanto, in qualche modo, questa questione dovrà trovare una risposta.
Questo è il motivo per cui noi oggi abbiamo presentato anche questa interrogazione, proprio per dare la possibilità di chiarire che non c'è alcun rischio dal punto di vista dei farmaci salvavita, ma che sono questioni che possono tranquillamente essere governate e risolte nel più breve tempo possibile.
PRESIDENTE. Il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha facoltà di rispondere.
ORAZIO SCHILLACI,. Ringrazio anche voi, onorevoli interroganti, per aver sollevato la tematica relativa alla carenza dei medicinali; tenendo conto, tuttavia, che questa è riconducibile all'interrogazione a risposta immediata discussa in precedenza, rinvio alla precedente risposta le considerazioni di carattere generale che servono a contestualizzare la problematica.
Colgo questa occasione, invece, per indicare che è mia ferma intenzione avviare, come ulteriore rimedio per il fenomeno della carenza dei medicinali, il ricorso a farmaci galenici. Ritengo, infatti, che, in questo contesto di cosiddetta carenza, sarà utile definire e promuovere, d'intesa con tutti gli attori del sistema, ulteriori misure volte a sostituire alcuni farmaci in stato di carenza, ove possibile, con le preparazioni galeniche, oltre alle misure già indicate nella precedente risposta.
A sostegno di quanto sto anticipando, ricordo che i farmaci galenici preparati dal farmacista nel laboratorio di una farmacia rispondono alle esigenze terapeutiche del paziente, garantendo la qualità del prodotto. La normativa vigente prevede che nelle farmacie sia possibile l'allestimento di medicinali preparati in base ad una prescrizione medica destinata a un determinato paziente con le cosiddette formule magistrali.
In ogni caso, i medicinali galenici devono essere allestiti seguendo le norme di buona preparazione sancite dalla farmacopea ufficiale, in ambienti idonei e conformi ai requisiti stabiliti dal Ministero della Salute per garantire qualità e sicurezza del preparato. Provvederò a promuovere le mappe delle farmacie nei territori regionali che offrono servizi ai cittadini di allestimento di determinate formulazioni farmaceutiche galeniche, secondo i principi delle già ricordate norme di buona preparazione della farmacopea ufficiale e del decreto ministeriale 18 novembre 2003, attraverso un sistema di registrazione , offrendo così ai cittadini informazioni su dove potersi recare per procurarsi preparati galenici alternativi ai farmaci carenti o indisponibili. Altro vantaggio dei ricorsi alle preparazioni galeniche, pur in assenza di specifiche disposizioni normative in tal senso, ma alla luce di pareri concordi emessi da Aifa e dal Ministero della Salute, è che i medicinali galenici officinali sono, in ogni caso, esclusi dalle attività di esportazione.
Sempre sul tema delle iniziative in corso per contrastare la carenza, ricordo che Aifa ha predisposto strumenti informativi a supporto dei pazienti, tra i quali un'applicazione per dispositivi mobili, Aifa Medicinali, pensata come uno strumento pratico e immediato per accedere a informazioni e ricevere notizie, realizzata su stimolo e in collaborazione con associazioni scientifiche, a testimonianza del dialogo aperto sul tema anche direttamente con la rete dei pazienti, in particolare rispetto alle categorie per le quali queste carenze possono risultare più critiche.
Devo anche precisare che il sistema italiano di contrasto alle carenze è divenuto un riferimento a livello europeo, tanto che è stata attribuita ad Aifa la guida della , principale progetto europeo sul tema che prenderà avvio il prossimo febbraio, coinvolgendo le istituzioni di 24 Stati membri nella gestione di attività finanziate dall'Unione europea.
PRESIDENTE. La deputata Schifone ha facoltà di replicare.
MARTA SCHIFONE(FDI). Grazie, Presidente. Signor Ministro, mi ritengo completamente soddisfatta dalla sua risposta, puntuale, esaustiva e - mi sento di dire - anche rassicurante. Infatti, la priorità è proprio questa: dobbiamo rassicurare gli italiani, senza creare inutili allarmismi e una comunicazione distorta che, mi sento di dire, spesso è la causa di questa corsa ingiustificata all'accaparramento delle scorte di farmaco. La carenza di farmaco è routinaria ed è ciclica - questo è bene dirlo -, ma ovviamente non dobbiamo sottovalutarla. Bene ha fatto lei a istituire il tavolo, a convocare le istituzioni, i professionisti della salute e la filiera del farmaco. Ho apprezzato le sue indicazioni sulle azioni per il contrasto alle carenze produttive, alle indisponibilità, alle mancate forniture ospedaliere e le susseguenti azioni a sostegno: l'importazione delle materie prime dei farmaci equivalenti e, come diceva benissimo in precedenza, l'allestimento di preparazioni galeniche. Infatti, vorrei porre il tema su questo punto: io credo che la galenica possa essere davvero una delle soluzioni per questo fenomeno. Lo è già, Ministro, in realtà, perché c'è l'Ibuprofene, sciroppo per bambini (lo sappiamo bene, perché è conosciutissimo); pensiamo, poi, ai microclismi salvavita per gli epilettici e ai farmaci pediatrici. Tutti questi farmaci sono allestiti nei laboratori galenici e, quindi, possiamo estendere quest'attività galenica, con una sburocratizzazione, uno snellimento delle procedure e anche una più elastica interpretazione della farmacopea, sempre e solo con un unico obiettivo, Ministro: quello di assicurare e salvaguardare la continuità terapeutica del farmaco e salvaguardare il diritto alla cura e alla salute .
PRESIDENTE. La deputata Semenzato ha facoltà di illustrare l'interrogazione Lupi ed altri n. 3-00107 di cui è cofirmataria.
MARTINA SEMENZATO(NM(N-C-U-I)-M). Grazie, Presidente. Le patologie e i disturbi mentali sono, purtroppo, sempre più frequenti. Nell'ultimo anno, sono raddoppiati i tentativi di suicidio, i casi di depressione e i disturbi alimentari. Contemporaneamente, sono aumentate, in maniera significativa, anche le richieste di supporto psicologico, soprattutto nei giovani adolescenti. Dati allarmanti, che generano preoccupazioni e che chiedono risposte adeguate da parte dello Stato.
Come gruppo Noi Moderati, riteniamo che le istituzioni debbono essere al fianco di queste persone fragili, favorendo l'accesso alle cure mentali. Una soluzione, sollecitata da numerose associazioni di cittadini e condivisa da molti professionisti del settore, è il riconoscimento, da parte del Servizio sanitario nazionale, della figura del cosiddetto psicologo di base, a supporto soprattutto delle fasce più deboli della popolazione. Penso anche alla figura dello psicologo scolastico, tema particolarmente caro a Coraggio Italia, di Noi Moderati.
Per questo motivo chiediamo cortesemente al Ministro della Salute quali iniziative intenda assumere in merito al problema crescente della domanda di cure mentali, se vi siano margini per introdurre la figura dello psicologo di base e una riflessione sulla psicologo scolastico.
PRESIDENTE. Il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha facoltà di rispondere.
ORAZIO SCHILLACI,. Grazie, Presidente. Grazie per l'interrogazione. La tutela della salute mentale riveste un ruolo centrale nella programmazione degli interventi sanitari e sociali in tutti i Paesi più industrializzati, anche in considerazione delle indicazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità, che ne sottolinea da anni il peso in termini di per i sistemi sanitari e sociosanitari. Costituisce, quindi, uno degli obiettivi primari del Servizio sanitario nazionale italiano. In tale ambito, lo scopo principale di un moderno ed efficace sistema sanitario è individuare metodologie e strumenti il più possibile efficienti. La corretta gestione dei disturbi mentali gravi si traduce, infatti, in una sostanziale riduzione dell'impatto sociale ed economico che tali disturbi apportano, anche a livello di sistema. Come ricorda l'OMS, è di cruciale importanza intraprendere azioni per migliorare le condizioni di vita quotidiane, iniziando dal momento della nascita, proseguendo durante la prima infanzia e l'adolescenza, la costruzione della famiglia, l'età lavorativa e, infine, la vecchiaia. Un'azione lungo tutte queste fasi della vita costituisce un'opportunità sia per migliorare la salute mentale nella popolazione sia per ridurre il rischio per quei disturbi mentali correlati alle diseguaglianze sociali.
Ciò premesso, ho avuto modo di segnalare, proprio ieri, in occasione delle repliche sulle linee programmatiche in XII Commissione, la rilevanza che riveste il tema della salute mentale ricordando il Programma nazionale (PN) equità nella salute incluso nell'accordo di partenariato della politica di coesione europea 2021-2027, approvato dalla Commissione europea il 4 novembre 2022. Il PN interviene in 7 regioni - Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia - per rafforzarne i servizi sanitari e renderne più equo l'accesso. Il Programma individua quattro aree per le quali è più urgente intervenire e una di queste è dedicata proprio al tema della salute mentale.
Quanto alla figura dello psicologo di base, come è noto, allo stato non se ne fa menzione, né nell'ambito dei rapporti di lavoro dipendente, né nell'ambito dei rapporti di lavoro a convenzione con il Servizio sanitario nazionale. Tuttavia, cogliendo le finalità di questa figura, segnalo che recentemente diverse regioni hanno provveduto autonomamente a disciplinare il servizio di psicologia di base, prevedendo psicologi dedicati, e, in merito, la Corte costituzionale si è pronunciata con sentenza n. 241 del 2021, nella quale ha affermato che l'istituzione del servizio di psicologia di base presso le articolazioni territoriali del servizio sanitario regionale non si pone in antitesi con la disciplina statale.
Sulla base delle argomentazioni appena rese, concludo precisando che è mia intenzione avviare ogni necessario approfondimento, anche tecnico, per poter valutare la necessità di intervenire con specifiche iniziative, in considerazione del fatto che il livello regionale, quando ha apprezzato la necessità di farlo, ha adottato le relative disposizioni.