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Venerdì 20 Settembre 2024 ore 09:30
AULA, Seduta 351 - Interpellanze urgenti
Resoconto stenografico
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Nella seduta odierna ha avuto luogo lo svolgimento di interpellanze urgenti sui seguenti argomenti:
chiarimenti in ordine al mutamento della destinazione d'uso e alla vendita di un immobile sito nel centro di Roma del Fondo immobili pubblici, anche con riferimento al rispetto delle disposizioni in materia di aste pubbliche e diritto di prelazione (Rampelli – FDI); iniziative volte ad una celere consegna all'Ucraina del sistema di difesa aerea e antimissile a medio-lungo raggio Samp-T (Onori – M5S).
Per il Governo sono intervenuti la Sottosegretaria di Stato per l'Economia e le finanze Sandra Savino e il Sottosegretario di Stato per la Giustizia Andrea Delmastro delle Vedove.
chiarimenti in ordine al mutamento della destinazione d'uso e alla vendita di un immobile sito nel centro di Roma del Fondo immobili pubblici, anche con riferimento al rispetto delle disposizioni in materia di aste pubbliche e diritto di prelazione (Rampelli – FDI); iniziative volte ad una celere consegna all'Ucraina del sistema di difesa aerea e antimissile a medio-lungo raggio Samp-T (Onori – M5S).
Per il Governo sono intervenuti la Sottosegretaria di Stato per l'Economia e le finanze Sandra Savino e il Sottosegretario di Stato per la Giustizia Andrea Delmastro delle Vedove.
XIX LEGISLATURA
351^ SEDUTA PUBBLICA
Venerdì 20 settembre 2024 - Ore 9,30
Svolgimento di interpellanze urgenti (vedi allegato).
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- Lettura Verbale
- Missioni
- Interpellanze urgenti (Svolgimento)
- Chiarimenti in ordine al mutamento della destinazione d'uso e alla vendita di un immobile sito nel centro di Roma del Fondo immobili pubblici, anche con riferimento al rispetto delle disposizioni in materia di aste pubbliche e diritto di prelazione - n. 2-00314
- Iniziative volte ad una celere consegna all'Ucraina del sistema di difesa aerea e antimissile a medio-lungo raggio SAMP-T - n. 2-00433
- Annunzio della presentazione di una questione pregiudiziale
- Organizzazione dei tempi di esame di un disegno di legge
- Ordine del giorno della prossima seduta
PRESIDENTE. La seduta è aperta.
Invito il deputato Segretario a dare lettura del processo verbale della seduta precedente.
FRANCESCO BATTISTONI, legge il processo verbale della seduta di ieri.
PRESIDENTE. Se non vi sono osservazioni, il processo verbale si intende approvato.
.
PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati in missione a decorrere dalla seduta odierna sono complessivamente 77, come risulta dall'elenco consultabile presso la Presidenza e che sarà pubblicato nell' al resoconto stenografico della seduta odierna .
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca lo svolgimento di interpellanze urgenti.
PRESIDENTE. Passiamo alla prima interpellanza urgente all'ordine del giorno Rampelli e Foti n. 2-00314 .
Chiedo al deputato Rampelli se intenda illustrare la sua interpellanza o se si riservi di intervenire in sede di replica. Si riserva. La Sottosegretaria di Stato per l'Economia e le finanze, Sandra Savino, ha facoltà di rispondere.
SANDRA SAVINO,. Grazie, Presidente. In riferimento all'interpellanza in esame, si rappresenta, preliminarmente, che il passaggio di proprietà dell'immobile di piazza Augusto Imperatore in Roma rientra nel quadro delle operazioni di finanza pubblica attuate tra il 2004 e il 2005.
In particolare, come già illustrato in quest'Aula in risposta all'interpellanza urgente n. 2-01293, presentata sempre dall'onorevole Rampelli nella scorsa legislatura, la dismissione è stata attuata, ai sensi dell'articolo 4 del decreto-legge 25 settembre 2001, n. 351, mediante la costituzione da parte del Ministero dell'Economia e delle finanze del Fondo immobili pubblici-FIP (Fondo comune di investimento immobiliare chiuso), cui sono stati apportati o conferiti immobili a uso diverso da quello residenziale originariamente di proprietà dello Stato e degli enti pubblici non territoriali.
Il Fondo è gestito da Investire SGR, che ha assunto il ruolo di locatrice di tali beni nei confronti dell'Agenzia del demanio (a sua volta “conduttore unico” degli stessi) alle condizioni previste dal contratto di locazione, il cui contenuto è stato disciplinato dal DM 15 dicembre 2004 (cosiddetto decreto Operazione).
Il successivo passaggio di proprietà degli immobili siti in piazza Augusto Imperatore è avvenuto mediante un contratto di compravendita stipulato tra privati, in quanto gli immobili stessi, una volta conferiti o trasferiti al Fondo FIP, hanno perso la natura pubblica. Trattandosi di immobili ormai privati, la scelta della loro alienazione, così come le scelte sulla loro valorizzazione o sul loro cambio di destinazione d'uso, rientrava nei poteri riconosciuti al Fondo FIP, che non è assoggettato a normativa pubblicistica nell'esercizio dei propri diritti dominicali.
Passando al mancato esercizio di prelazione previsto per i ristoratori presenti nei plessi immobiliari in esame, deve osservarsi che la dismissione a favore del Fondo FIP fu effettuata come vendita in blocco, per la quale è precluso un diritto di opzione-prelazione del singolo inquilino. Ai negozianti, ai ristoratori, ai privati conduttori di porzioni immobiliari non è riconosciuto alcun diritto di prelazione, come invece avviene nelle operazioni di cartolarizzazione mediante cessione a società veicolo, disciplinate dagli articoli da 1 a 3 del citato decreto-legge n. 351 del 2001 (operazioni effettuate mediante le società SCIP1 e SCIP2).
Per quanto attiene alle unità immobiliari residenziali site nell'immobile di piazza Augusto Imperatore, si ritiene opportuno precisare che queste sono state apportate nel 2018 da INPS al Fondo i3-INPS (anch'esso fondo comune di investimento immobiliare chiuso), istituito ai sensi dell'articolo 33, comma 8-, del decreto-legge n. 98 del 2011 e gestito da Invimit SGR Spa.
Da ultimo, il Ministero della Cultura evidenzia che, ai sensi degli articoli da 60 a 62 del codice dei beni culturali, l'esercizio della prelazione costituisce una facoltà per il Ministero nonché per la regione e gli altri enti pubblici territoriali nel cui ambito si trova il bene e che, nella valutazione relativa all'esercizio di tale facoltà, si deve tener conto della disponibilità dei fondi nel pertinente capitolo di bilancio, nonché delle specifiche finalità di valorizzazione culturale del bene che vengono perseguite attraverso l'esercizio della prelazione stessa.
PRESIDENTE. Il deputato Rampelli ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatto per la risposta alla sua interpellanza.
FABIO RAMPELLI(FDI). La ringrazio, Presidente. Ringrazio anche la Sottosegretaria Savino per la risposta che ha dato. È una risposta, ovviamente, che si compone di una stratificazione di anni, per cui non possiamo certo attribuire la responsabilità del pasticcio che ho denunciato al Governo Meloni e a chi, in questo momento, ricopre le cariche apicali all'interno del Consiglio dei ministri rispetto alle deleghe relative al MEF, mi riferisco al Ministro Giorgetti, al Vice Ministro Maurizio Leo e ai Sottosegretari, né al Ministro dell'epoca, perché l'interpellanza risale alla scorsa legislatura ed è stata replicata in questa a causa delle insoddisfacenti risposte che sono pervenute all'interpellante. Vediamo di capire di che si tratta, perché forse chi ci ascolta può essere interessato, perché dalla descrizione non si capisce bene.
Sembra che lo Stato italiano abbia un immobile qualunque e ne abbia fatto un uso tutto sommato allegro, per cui non ci ha proprio guadagnato. No, qui parliamo di uno, forse, dei più importanti salotti urbani d'Europa: piazza Augusto Imperatore. Ricordo a me stesso che, sul lato del lungotevere, è collocata l'Ara Pacis: un monumento importante, forse, tra i più importanti del mondo. È l'altare che il Senato romano volle innalzare proprio alla Pace, intesa come divinità, nel momento in cui Augusto tornando dalla Spagna e dalle Gallie, avendo definitivamente posto sotto tutela di questa dea il mondo, decise di celebrarla solennemente con la realizzazione di quell'Ara Pacis citata (che poi è contenuta in una teca più grande) che, comunque, è meta e destinazione di tanti turisti che la vengono a visitare da ogni angolo del pianeta. Parliamo, ovviamente, del periodo avanti Cristo. Eppure, sono presidi di cultura e di civiltà che resistono anche alle intemperie e all'usura del tempo.
Poi abbiamo il Mausoleo di Augusto, che è un altro tempio meraviglioso nella sua conformazione. Non è soltanto bello per come si propone e per ciò che anch'esso rappresenta, non è soltanto importante per la mole imponente con cui si propone ai cittadini romani, ai cittadini italiani e ai cittadini del mondo. È importante anche perché, dopo diversi decenni, l'amministrazione pubblica ha finalmente deciso di fare un concorso internazionale per riprogettare l'intera area e restaurare il Mausoleo d'Augusto.
Lì ci sono risorse pubbliche, che sono state collocate e risorse private o semi-private, perché l'ente che è intervenuto con la sponsorizzazione ha una vocazione pubblicistica. Quindi, i lavori sono in corso di ultimazione. Penso che tra pochi mesi sarà inaugurata questa piazza strabiliante, anche per le sue dimensioni; non ce ne sono di analoghe in giro per l'Italia.
Quindi, da un lato abbiamo l'Ara Pacis, che è stata ristrutturata e che ha una nuova teca che la contiene: soldi pubblici; dall'altro, il progetto, sulla base di un concorso internazionale, vinto, peraltro, da una famosa “archistar”: un docente universitario romano, il professore architetto Purini. Lavori in corso di definizione e di consegna. Quindi, investimenti pubblici strabilianti.
Intorno a questa piazza c'è un altrettanto notevole - anzi, notevolissimo - manufatto edilizio di pregio, di architettura razionalista: 22.000 metri quadrati di questo immobile erano di proprietà dello Stato. Ecco, lo dico per dare un'anima e una sostanza alla risposta che abbiamo ascoltato, perché spesso e volentieri gli uffici che compongono le risposte non entrano nella sostanza del tema. Questo, magari, è un difetto che dovremmo cercare anche di rimuovere, perché uno deve entrare dentro le questioni e non le può trattare in superficie, qualunque questione dovesse essere trattata.
Parliamo di questo: 22.000 metri quadrati di architettura razionalista di pregio, di proprietà dello Stato, che vengono messi a reddito dallo Stato. Penso che ciascuno, legittimamente, sospetti che lo Stato, in un momento di bisogno, abbia fatto l'operazione più giusta e conveniente e abbia ceduto questi immobili al migliore offerente, facendo per esempio una gara o, magari, tenendoseli e locandoli per “n” decenni. No: questi immobili vengono messi a reddito da Bulgari - nota società, ahimè, ceduta ai francesi dai legittimi proprietari italiani, ormai diversi anni fa, diversi decenni fa, forse 20 anni fa - con in pancia una trasformazione urbanistica.
Siamo nel centro storico di Roma, all'interno del quale chiunque abbia un immobile o una bottega, se volesse anche solo spostare un tramezzo, nel caso in cui avesse dalla pubblica amministrazione la fortuna di ricevere una risposta positiva, quindi, tutti i nulla osta, e riuscisse a svincolarlo dalle protezioni, ci impiegherebbe anni. Invece, in soli sei mesi, a tempo di record, c'è non solo l'autorizzazione al cambio di destinazione d'uso e, quindi, a realizzare un albergo di extralusso, ma ci sono anche tutte le autorizzazioni per procedere alla demolizione di tutto ciò che all'interno di quell'immobile vincolato era collocato.
Anche qui, insomma, bisognerebbe aprire un capitolo, ma trascuro. Non parliamo di mura inanimate, parliamo di finestrature meravigliose, parliamo di loggiati, parliamo di colonnati, parliamo di mosaici di strabiliante importanza, parliamo, appunto, di immobili di pregio, cioè di realizzazioni che hanno una forte impronta artistica e un imperscrutabile valore, che non è solo architettonico, perché diventa immediatamente anche un valore immobiliare.
Dunque, che cosa accade? Accade che lo Stato conferisce questo bene a un fondo, e qui già c'è il primo problema, perché questo fondo è il FIP, che tutti immaginano che sia pubblico: Fondo immobili pubblici; si chiama proprio così, l'acronimo FIP significa Fondo immobili pubblici, quindi, ogni cittadino pensa che lo Stato si sia dotato di una sua società tesa a valorizzare, ad alienare una parte del suo patrimonio, cosa legittima. E invece no, perché il FIP è privato. Si compone di una cordata fatta da Banca Finnat, da Convivio Spa che è Luxottica, dalla Fondazione Cariplo, dalla Cassa dei geometri, dalla Banca Iccrea e dalla Regia Srl, che è una che appartiene alla famiglia Benetton.
L'amministratore delegato di Regia Srl è tal Ermanno Boffa, che è il marito di Sabrina Benetton, che a sua volta è consigliere di Banca Finnat, appena citata, nella cordata FIP e la società acquirente dal demanio è Edizione Property. Cioè, alla fine dell'operazione, l'acquirente di questo immobile appartenente a tutti i cittadini italiani, perché lo Stato questo è, lo rammento ai distratti, è questa società Edizione Property, il cui 20 per cento appartiene alla Regia Srl, cioè la di Benetton. Quindi, Benetton fa, da un lato, nella FIP, il venditore, dall'altro, con Edizione Property, l'acquirente: è pazzesco.
E la risposta che era stata già data nella scorsa legislatura è: va bene, ma è stato ceduto a un fondo privato che, però, si chiama pubblico - un fondo privato che si chiama pubblico: FIP, Fondo immobili pubblici, ma è privato - per 150 milioni di euro, che Benetton, dopo avere fatto l'operazione, incassa in 10 anni perché affitta a Bulgari per 15 milioni di euro l'anno, per 10 anni. Ora, è inquietante questo pasticcio, davvero. È inquietante anche perché ci sono ulteriori anomalie che intervengono, perché l'affare si conclude nel 2019; regnava Giuseppe Conte, come Capo del Governo. Mica l'ha fatta lui l'operazione, non ce la si può certo prendere con il Presidente Conte, però, contemporaneamente, Conte meditava di espungere Benetton dalla concessione della società Autostrade, a causa della nota tragedia del ponte Morandi.
Quindi, da un lato, si capisce che l'attività concessionaria e di gestione non è stata certamente specchiata, anche con riferimento al campo delle manutenzioni ordinarie e straordinarie della società Autostrade, quindi, del patrimonio autostradale, dei viadotti, delle gallerie e di tutto quello che comporta la gestione di un bene così rilevante. Si capisce che c'è stata una mala gestione e, quindi, si cerca di togliere la concessione a Benetton, cosa poi accaduta, anche se è stata, a mio giudizio, la sua fortuna dal punto di vista economico-finanziario: la fortuna di Benetton, che ci guadagna sempre più volte; dall'altro lato, invece, non si interrompe e non si corregge questa operazione speculativa su piazza Augusto Imperatore e, al contrario, si consente di concluderla, con grande beneficio per la Regia Srl, che fa capo, appunto, a Benetton.
Però, ci sono ancora aspetti anomali. Uno è quello dell'attuale MiC, all'epoca MiBACT - quindi, non parliamo di questo Governo, lo voglio sottolineare, perché ognuno si deve prendere la sua quota parte di responsabilità -, che rinunciava al diritto, che aveva, di prelazione. Quindi, di fronte a questo incredibile patrimonio culturale, di importanza strategica, come ribadisco, dal punto di vista certamente artistico, architettonico e culturale, come già abbiamo detto, ma anche economico-finanziario, evidentemente non c'è alcun sovrintendente tanto attento da percepirlo né ha presente di che cosa si trattasse e di quali valori si stesse parlando e, dunque, rinuncia al diritto di prelazione. Il MiC avrebbe dovuto fare questa operazione; 15 milioni di euro da Bulgari per 10 anni sono 150 milioni, più tutti gli anni a seguire dopo la trasformazione. Praticamente, un pezzo della legge di bilancio dello Stato poteva essere finanziato da questa operazione qualora l'avesse fatta - e l'avrebbe potuta fare - lo Stato e non un finto ente pubblico ma, appunto, un vero ente pubblico, cioè lo Stato italiano.
L'altra anomalia è il Campidoglio. Per pura coincidenza il comune di Roma all'epoca era condotto dalla signora Virginia Raggi che, guarda caso, apparteneva e forse appartiene tuttora allo stesso partito del Presidente citato, Giuseppe Conte, la quale, come già ho detto, non lei direttamente, ma i suoi uffici, i suoi assessori, la sua giunta e i suoi dirigenti in soli 6 mesi - lo voglio ribadire, perché mi pare una notizia importante; magari qualche altro cittadino potrebbe aspettarsi analoga efficienza da parte del Campidoglio - ottiene cambio di destinazione d'uso e tutti i permessi per sfasciare e sfondare tutto ciò che era possibile all'interno di questi 22.000 metri quadrati di piazza Augusto Imperatore.
Quindi, la terza anomalia, anzi la quarta anomalia che cito in coda a questo ragionamento è relativa al fatto che praticamente il bene, che, se non abbiamo capito male, è stato comunque venduto prima del 2020 (la procedura dovrebbe essersi conclusa intorno al 2017-2018), è stato venduto già con tutte le autorizzazioni al cambio di destinazione d'uso. Chi ha chiesto queste autorizzazioni se ancora l'acquirente non era entrato? Quindi, già lo Stato prevedeva, facendo la richiesta di cambio di destinazione d'uso, che comunque l'immobile sarebbe servito non a ospitare residenze o uffici ma un albergo extralusso.
Dunque, c'è qualcosa che non torna e, visto che le competenze del Governo al riguardo sono legittimamente state dichiarate insufficienti a fornire le risposte alle domande richieste, spero che qualche magistrato solerte, molto attento alle questioni della pubblica amministrazione, soprattutto quando ci sono taluni governanti, vada a scavare su questa cosa, perché siamo veramente alle comiche. Purtroppo, non sono comiche, perché in mezzo ci sono i cittadini. Non è che sia un peccato mortale vivere, magari se hai fatto il portiere, dentro un appartamento all'interno dei 22.000 metri quadrati acquisiti dalla famiglia Benetton e locati a Bulgari; invece sembrerebbe di sì, dato che ci si è riversati, da parte di questi soggetti citati, con una tale violenza nei confronti dei residenti. Magari, in epoca moderna, chi ha un appartamento a piazza Augusto Imperatore, piuttosto che altrove, nel cuore delle grandi città e nei centri storici, può essere tacciato - diciamo così - di avere un tenore sociale importante, ma nelle epoche di cui parliamo, in un immobile che apparteneva all'INPS c'erano custodi e anche semplici impiegati dell'INPS, che sono stati travolti letteralmente da questa impetuosa iniziativa dello Stato, della FIP, della Regia Srl e della Property.
Alcuni ancora resistono, pochi; c'è una signora di 92 anni che abbiamo cercato di assistere (prima lo abbiamo fatto nei confronti del marito che purtroppo ne aveva 94, è deceduto un anno fa); e poi abbiamo alcuni esercizi commerciali, due dei quali sono stati già buttati fuori, che non riescono - definitivamente resistono - a far valere il proprio diritto a restare dove si trovano. Tornerò sul Ministero della Cultura perché ritengo che, essendo i resistenti titolari di regolari contratti di locazione ubicati in immobili di pregio, tali definiti anche dal Campidoglio, debbano rimanere dove sono, perché quelli sono immobili e esercizi commerciali - in modo particolare è più corretto definirli così - salvaguardati e per fortuna protetti dalle leggi dello Stato e, in questo caso, dalle delibere del comune di Roma.
Penso che questa prolusione possa giungere soltanto a una domanda: se vogliamo lasciare, poiché le abbiamo già citate, quindi è inutile tornarci sopra, tutte le malefatte che sono accadute rispetto all'alienazione degli immobili citati in piazza Augusto Imperatore. Penso si debba rimettere le mani su questa filiera che non consente, paradossalmente, allo Stato - neanche quando ha ragione nelle sue valutazioni e quando vuole tesorizzare i propri beni, metterli a reddito - di farlo, perché c'è qualcuno che lo fa meglio di lui e lo fa speculando e quindi impoverendo lo Stato stesso, i cittadini, delle sue risorse.
Quindi, questa filiera va corretta, perché non sempre - questo è un caso che ce lo dimostra in maniera plastica - il cosiddetto privato riesce a fare meglio dello Stato. Qui c'è stata un'elegante, furbesca, spregiudicata operazione speculativa da parte dei Benetton, acquirenti con Property, che erano rappresentati con la Regia Srl all'interno della cordata proprietaria della FIP, soggetto privato, fondo privato che si chiama, però, pubblico, tanto per sviare il campo e magari anche non far capire niente a qualche Procura della Repubblica; fondo privato che si chiama pubblico, Fondo immobiliare pubblico; con il MEF che fa fare un'operazione per ottimizzare le sue risorse e che, invece, si trova - come lo vogliamo dire? -, in romanesco si direbbe fregato da questa compulsiva sequenza di eventi.
Quindi penso che quello che si possa fare, quello che mi piacerebbe si possa fare con il nostro Governo - mi permetto di dire - è quello di porre rimedio a questa stortura che si trascina negli anni e che ha certamente messo in campo questo episodio critico, di cui si sono occupate diverse testate giornalistiche, la più recente delle quali è stata . Ma è una storia che si allunga nel tempo e tante inchieste sono state svolte intorno a questa questione. Parliamo di piazza Augusto Imperatore, quindi c'è sempre una testata giornalistica che non si fa mancare niente, apre gli occhi e accende i riflettori su una questione così rilevante. Ma quanti piccoli proprietari, quanti piccoli locatari, quante persone vengono punite e non hanno neanche la facoltà di difendersi o di dare rilevanza e pubblicità a questo accanimento che c'è da parte dello Stato per interposta persona, da parte di coloro i quali hanno sostituito lo Stato nelle sue funzioni fondamentali.
Non può valere il principio: siccome FIP è, nella denominazione, pubblico, ma in realtà è privato, e siccome tutti coloro i quali hanno fatto parte dell'operazione sono soggetti privati, allora possono fare quello che gli pare. A monte c'è una ragione pubblicistica evidente, e la ragione pubblicistica - concludo - si deve rappresentare anche con un coefficiente di socialità, che non può fare strame di chi i diritti comunque li ha avuti e, siccome la vendita viene fatta in blocco, improvvisamente li perde tutti, persino il diritto di prelazione. Quindi, ci sono, a mio giudizio, delle evidenti storture su cui chi parla e il Governo mi auguro saranno chiamati a intervenire, per mettere ordine e ripristinare un principio di linearità, di trasparenza e di equità.
PRESIDENTE. Passiamo all'interpellanza urgente Onori ed altri n. 2-00433 . Chiedo alla deputata Onori se intenda illustrare la sua interpellanza o se si riservi di intervenire in sede di replica.
Si riserva di intervenire in sede di replica.
Il Sottosegretario di Stato, Andrea Delmastro Delle Vedove, ha facoltà di rispondere.
ANDREA DELMASTRO DELLE VEDOVE,. Grazie, Presidente. L'evoluzione del conflitto in Ucraina e il costante e sistematico ricorso da parte di Putin ad attacchi condotti con missili, droni e altri mezzi aerei, per colpire infrastrutture critiche ucraine, in particolare - come tutti sappiamo - quelle energetiche, e provocare danni ingenti e crescenti alla popolazione civile, hanno indotto ed evidenziato l'urgenza di sostenere Kiev nel rafforzamento delle sue capacità di difesa aerea e missilistica.
In questo contesto, si inserisce la decisione del Governo italiano, formalizzata nel luglio del 2024, di fornire a Kiev una seconda batteria missilistica cosiddetta SAMP-T, dopo quella già inviata lo scorso anno in collaborazione con la Francia. Il sistema SAMP-T, di rientro da un impiego operativo prolungato, non è ancora stato consegnato perché, come previsto sin dall'inizio, necessitava di tutta una serie di attività di manutenzione, ricondizionamento e riconfigurazione, indispensabili per la sua cessione. Gli interventi tecnici per la riconfigurazione del sistema, iniziati a luglio e da poco terminati, sono stati seguiti da una fase di verifica complessiva del sistema e della componente radar ad esso asservita. Il termine di questa attività di è previsto proprio in questi giorni.
I ritardi inizialmente accumulati anche a seguito delle dinamiche industriali, richiamate dagli stessi interpellanti, sono stati, per fortuna, in larga misura riassorbiti anche grazie alla positiva risposta dell'azienda alle sollecitazioni dei vertici del Dicastero. Posso quindi confermare che la consegna del sistema è prevista entro la fine di settembre, in anticipo di circa un mese rispetto a quanto preventivato inizialmente. È importante sottolineare che il supporto fornito dalla Difesa italiana all'Ucraina va ben oltre la consegna delle batterie SAMP-T e include anche i sistemi missilistici associati e le manutenzioni previste. Parallelamente, stiamo studiando soluzioni per garantire il mantenimento e la piena operatività dei sistemi già forniti, includendo supporto manutentivo e addestramento. A tal fine, abbiamo avviato le azioni necessarie per mantenere pienamente operativa la prima batteria SAMP-T fornita a Kiev in collaborazione con Parigi. Inoltre, eroghiamo anche un pacchetto di attività formative e addestrative sullo specifico sistema, a favore di militari ucraini (sia operatori che manutentori), che saranno svolte interamente in Italia.
PRESIDENTE. La deputata Onori ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatta per la risposta alla sua interpellanza.
FEDERICA ONORI(AZ-PER-RE). Grazie, Presidente. Grazie, Sottosegretario, per la sua risposta. Mi sarei voluta dichiarare soddisfatta, in effetti, poiché ultimamente abbiamo letto sui giornali che lo stesso Ministro della Difesa, Crosetto, aveva assicurato che, entro fine mese, i sistemi di difesa antiaerea e antimissile SAMP-T sarebbero arrivati in Ucraina.
Mi duole non potermi dichiarare soddisfatta, perché ho paura che il Sottosegretario oggi ci abbia offerto qualche valutazione non attinente ai fatti. Mi sembra davvero quasi di cattivo gusto, rispetto alla gravità della questione che trattiamo, concentrarmi su questo dettaglio, ma farò, proprio per questo, un piccolissimo passaggio. Lei sta dicendo che, addirittura, siamo in anticipo di un mese rispetto alle cose dette all'inizio, quando il Ministro Crosetto stesso ha ammesso i ritardi. Leggo: “Il ritardo è stato confermato venerdì dal Ministro della Difesa Guido Crosetto al termine della riunione del cosiddetto Gruppo di Contatto”.
Ora, penso che sia serio da parte nostra, tutti, ammettere quantomeno il ritardo e provare a lavorare insieme, perché l'interpellanza certo non vuole essere di natura polemica, ma di supporto e anche di pungolo. Dico ciò perché - è retorica la mia domanda - sappiamo tutti che il tema del supporto militare all'Ucraina è particolarmente spinoso in Italia, per una serie di motivi: la propaganda russa che si insinua e il fatto che noi siamo molto permeabili a certe narrazioni filo-Cremlino, anche qui per un numero di motivi. Sicuramente non mi dilungherò a parlare di questo, ma parliamo - e questo invece ci tengo a sottolinearlo, e se vogliamo è proprio il cuore morale di questa interpellanza, ovvero ciò che l'ha resa urgente dal mio punto di vista e dal punto di vista del mio gruppo - di un sistema che permette ai bambini di andare a scuola. Noi oggi di questo parliamo. In ritardo, sì, ed è un problema, e lo stesso Ministro Crosetto, forse con una vicinanza ai fatti maggiore delle parole che ho ascoltato poc'anzi, addirittura ammette quanto sia grave ogni giorno di ritardo; e qui abbiamo una conferma da parte del Governo italiano, che risale ad aprile 2024, e una conferma ulteriore a luglio, ovviamente con il voto del Parlamento; tra pochi giorni è ottobre e il sistema SAMP-T non è stato ancora consegnato. Il fatto che l'Italia sia in ritardo è un problema multi-sfaccettato: parliamo di bambini che non possono andare a scuola, a meno di non avere un rifugio metropolitano molto vicino alla scuola; per questo abbiamo quasi un milione di bambini che devono seguire le lezioni da casa, e questo con grave compromissione del futuro del Paese, dell'Ucraina, che - e il Sottosegretario sarà d'accordo con me - è qualcosa che ci riguarda, ci riguarda da vicino. Ci riguarda anche da vicino la credibilità di questo Paese, nel momento in cui lo stesso dice che manderà un sistema di difesa per la popolazione civile, dato che i russi continuano a bombardare obiettivi civili; questa cosa anche va ripetuta; e qui, sì, che voglio essere polemica, ma non con il Sottosegretario, bensì con i tanti colleghi che continuano a sostenere la non necessità di supportare l'Ucraina dal punto di vista militare.
Questo si sostanzia - e dobbiamo dirlo - nel fatto che questi colleghi non vogliono che l'Italia mandi dei sistemi di difesa antiaerea che permettano ai bambini di andare a scuola, di questo stiamo parlando. Questa è la gravità delle parole che vengono dette in Italia.
Purtroppo, no, Sottosegretario, siamo in ritardo. Penso che, quantomeno, sarebbe opportuna una ammissione dei fatti, per procedere tutti insieme - e sicuramente il mio gruppo e io personalmente daremo il nostro contributo a questo - affinché l'Italia sia conseguente con le sue promesse e si dimostri il Paese serio che assolutamente può essere.
PRESIDENTE. È così esaurito lo svolgimento delle interpellanze urgenti all'ordine del giorno.
PRESIDENTE. Avverto che è stata presentata la questione pregiudiziale Scutella' ed altri n. 1, riferita al DDL n. 2038, di conversione in legge del decreto-legge 16 settembre 2024, n. 131, recante disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi derivanti da atti dell'Unione europea e da procedure di infrazione e pre-infrazione pendenti nei confronti dello Stato italiano.
Secondo le intese intercorse tra i gruppi, l'esame e la votazione di tale questione pregiudiziale saranno iscritti all'ordine del giorno della seduta di martedì 24 settembre a partire dalle ore 14,30.
PRESIDENTE. Avverto che nell'allegato A al resoconto stenografico della seduta odierna, sarà pubblicata l'organizzazione dei tempi per l'esame del DDL n. 1532--A, recante disposizioni in materia di lavoro.
Saluto gli studenti, le studentesse e i docenti dell'Istituto comprensivo “Frascati”, di Frascati, che assistono ai nostri lavori dalle tribune .
PRESIDENTE. Comunico l'ordine del giorno della prossima seduta.
1.
Disposizioni in materia di lavoro (Testo risultante dallo stralcio, disposto dal Presidente della Camera, ai sensi dell'articolo 123-bis, comma 1, del Regolamento, e comunicato all'Assemblea il 28 novembre 2023, degli articoli 10, 11 e 13 del disegno di legge n. 1532). (C. 1532-bis-A)
Relatrice: NISINI.
2.
CHIESA ed altri: Riconoscimento del relitto del regio sommergibile " Scirè " quale sacrario militare subacqueo. (C. 1744)
Relatrice: CHIESA
3.
4.
5.
BICCHIELLI ed altri: Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul rischio idrogeologico e sismico del territorio italiano, sull'attuazione delle norme di prevenzione e sicurezza e sugli interventi di emergenza e di ricostruzione a seguito degli eventi calamitosi verificatisi dall'anno 2019. (Doc. XXII, n. 31-A)
Relatrice: SEMENZATO.