PRESIDENTE. La seduta è aperta.
Invito il deputato Segretario a dare lettura del processo verbale della seduta precedente.
BENEDETTO DELLA VEDOVA, legge il processo verbale della seduta di ieri.
PRESIDENTE. Se non vi sono osservazioni, il processo verbale si intende approvato.
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PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca lo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata, alle quali risponderanno il Ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica e il Ministro per i Rapporti con il Parlamento.
Invito gli oratori ad un rigoroso rispetto dei tempi, anche considerata la diretta televisiva in corso.
PRESIDENTE. La deputata Pavanelli ha facoltà di illustrare l'interrogazione Cappelletti ed altri n. 3-01625 di cui è cofirmataria.
EMMA PAVANELLI(M5S). Grazie, Presidente. Ministro, il suo Dicastero ha definito i criteri e le modalità per la concessione di incentivi per la realizzazione delle comunità energetiche rinnovabili che includono contributi del PNRR pari a circa 2,2 miliardi per i comuni sotto i 5.000 abitanti. Le comunità energetiche consentono di poter integrare la produzione di energia prodotta con modelli di consumo locali e permettono di ridurre i costi energetici e creare crescita locale per famiglie ed imprese. Ad oggi, i dati del GSE dimostrano che siamo ben lontani dagli obiettivi da raggiungere per la complessità delle richieste da parte dello stesso. Le chiediamo, quindi, quali iniziative intenda intraprendere con urgenza al fine di semplificare il meccanismo per la realizzazione delle comunità energetiche rinnovabili in modo che l'Italia non perda gli oltre 2 miliardi di euro previsti dal PNRR .
PRESIDENTE. Il Ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha facoltà di rispondere.
GILBERTO PICHETTO FRATIN,. Grazie, Presidente. Ringrazio gli interroganti. Con riferimento al quesito posto è utile ribadire il valore della misura citata dagli onorevoli interroganti. Si tratta, infatti, di uno degli strumenti funzionali al raggiungimento dell'obiettivo della decarbonizzazione nella produzione di energia, garantendo al contempo la partecipazione attiva dei cittadini al mercato energetico. Questo è uno dei punti: la partecipazione attiva e la sensibilizzazione, certamente. L'incisività della misura consentirà in prospettiva la riduzione della bolletta elettrica delle famiglie oltre che della dipendenza nazionale da fonti convenzionali, assicurando la realizzazione, ad un tempo, di obiettivi sociali, energetici e ambientali.
In merito alle comunità energetiche, il MASE sta valutando tutte le misure utili per incrementare la diffusione. Innanzitutto, stiamo organizzando una rete capillare sul territorio per il supporto amministrativo e organizzativo a tutti i cittadini e alle piccole e medie imprese che vogliano costituire o partecipare ad una comunità e che, molto spesso, hanno difficoltà nel reperire informazioni utili per la fase di predisposizione iniziale del progetto.
Inoltre, sono allo studio semplificazioni per l'accesso all'agevolazione, un ampliamento della platea dei soggetti che possano accedere alle CER, conformemente alle disposizioni europee, ed una estensione della finestra temporale di accesso allo sportello.
Sono in corso, altresì, valutazioni sull'innalzamento di soglia di popolazione relativa ai comuni che possono accedere alla misura in conto capitale strettamente legata al PNRR, nonché sulla possibilità di accesso alle garanzie finanziarie.
Tutte le semplificazioni e le modifiche che non richiedono una preliminare interlocuzione con Bruxelles saranno operative nel più breve tempo possibile, al fine di incrementare l'attrattività della misura e rispettare tutti gli impegni adottati nell'ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Aggiungo una cosa e ringrazio per l'interrogazione. Di fatto, bisogna trovare meccanismi per vincere la diffidenza che hanno sia i singoli cittadini, sia le singole famiglie, sia le imprese ad associarsi e a trovare il modo di gestire in comunione l'iniziativa.
PRESIDENTE. Il deputato Cappelletti ha facoltà di replicare, per due minuti.
ENRICO CAPPELLETTI(M5S). Grazie, Presidente. Signor Ministro, conosciamo bene il funzionamento delle comunità energetiche, anche perché le abbiamo fatte noi, le ha fatte il MoVimento 5 Stelle nella precedente legislatura. Prendiamo atto che sono allo studio criteri di semplificazione, ce n'è bisogno, ma non c'è tempo da dedicare allo studio, c'è bisogno di una semplificazione ora, perché la scadenza è veramente molto vicina e il rischio è di perdere l'opportunità di impiegare 2 miliardi e 200 milioni nelle comunità energetiche, che non sono altro che lo strumento per abbassare le bollette energetiche dei cittadini.
E qui mi viene da farle una domanda, signor Ministro: c'è la volontà del Governo di abbassare le bollette energetiche dei cittadini? Perché, se ci fosse questa volontà, bisognerebbe andare avanti in maniera diretta, determinata verso le fonti energetiche più economiche, che sono le fonti rinnovabili. Le comunità energetiche fanno ridurre le bollette dei cittadini. Bisognava fare tre cose e bisognava farle nei due anni che siete stati al Governo, oltre alle semplificazioni che siamo ancora qui ad aspettare. Occorreva rendere questa misura conoscibile e conosciuta da parte dei cittadini. Non è stata fatta una massiccia campagna informativa da questo punto di vista e non è stata data una garanzia, soprattutto a chi ne aveva bisogno, per poter accedere alle risorse che servono per fare gli investimenti.
Io mi chiedo, e concludo, Presidente: perché non c'è la volontà di ridurre le bollette dei cittadini? Il motivo solo uno: perché, se si diffonde questo strumento, se si diffondono le comunità energetiche, se si diffonde questo sistema di autoconsumo, si vanno a intaccare interessi miliardari delle del fossile, e questo voi non lo potete permettere !
PRESIDENTE. Il deputato Squeri ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-01626 .
LUCA SQUERI(FI-PPE). Grazie, Presidente. Signor Ministro, come ben sa, nel mondo ci sono 453 impianti nucleari, oltre 50 impianti sono in fase di realizzazione. Tutti i Paesi industrialmente avanzati, tranne qualche eccezione - ahimè, Italia inclusa -, hanno il nucleare.
Nella COP28 dell'anno scorso, decine di Paesi, tra cui Stati Uniti, Francia, Inghilterra, Giappone, perfino Emirati Arabi, hanno stabilito che, da qui al 2050, è necessario aumentare, triplicare la produzione di energia nucleare. Le aziende proiettate nel futuro, come Microsoft, Google, Amazon, in base all'aumento di richieste di energia - pensiamo solo ai , piuttosto che all'intelligenza artificiale - stanno investendo, addirittura progettando impianti dedicati alle singole industrie.
LUCA SQUERI(FI-PPE). Per cui chiediamo, signor Ministro, a che punto sia l'Italia su questo cammino, sapendo che è ineluttabile che, oltre alle energie rinnovabili, bisogna aggiungere l'energia nucleare.
PRESIDENTE. Il Ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha facoltà di rispondere.
GILBERTO PICHETTO FRATIN,Grazie, Presidente, un grazie all'interrogante. In merito al quesito posto dagli onorevoli interroganti, confermo la volontà di sottoporre all'esame del Consiglio dei ministri, ad inizio 2025, lo schema di legge delega per dare un quadro giuridico che consenta anche al nucleare sostenibile di concorrere al energetico nazionale. Ciò in applicazione del principio della piena neutralità tecnologica, e in linea con quanto delineato dallo scenario previsto dal Piano nazionale integrato per l'energia e il clima al 2050 e dalla strategia elaborata dalla Piattaforma nazionale per un nucleare sostenibile.
Con il nuovo assetto normativo si intende altresì riformare la del settore, recepire le direttive internazionali e le disponibili, valorizzare il nazionale sul tema, puntare sulla formazione, anche attraverso il mondo accademico. Inoltre, verrà avviata un'adeguata campagna informativa, al fine di garantire una corretta divulgazione sul ruolo che possono giocare le tecnologie nucleari nella lotta ai cambiamenti climatici. Il nuovo quadro regolatorio e il lavoro tecnico della piattaforma costituiranno la base per la successiva adozione di un Programma nazionale per il nucleare sostenibile.
Gli orizzonti temporali sono sul medio termine per quanto riguarda i piccoli reattori modulari, mentre per la fornitura di energia da fusione nucleare si prevedono tempi più lunghi e che dipenderanno dalla ricerca impegnata su questo settore. Questa pianificazione di medio-lungo termine dovrà necessariamente coinvolgere numerosi settori strategici del nostro Paese, tra cui quelli della formazione, della ricerca, dell'energia e dell'industria. Abbiamo eccellenze in Italia che, in questo percorso, devono essere valorizzate (abbiamo mantenuto le eccellenze).
Mi auguro che in Parlamento, anche attraverso le conclusioni dell'indagine conoscitiva che si sta conducendo, e nella società civile si possa proseguire un dibattito costruttivo sul tema. È fondamentale mettere da parte i pregiudizi che ostacolano il ricorso ad una tecnologia che, insieme alle altre, potrà contribuire alla decarbonizzazione del Paese e alla copertura di una domanda crescente di fabbisogno energetico.
PRESIDENTE. Il deputato Squeri ha facoltà di replicare.
LUCA SQUERI(FI-PPE). Grazie, signor Ministro. La dimostrazione che il Governo è impegnato in questo cammino la ritroviamo in quello che ci ha detto. Noi, ovviamente, sosterremo questo cammino.
Dicevo come l'Italia sia un'eccezione rispetto ai Paesi avanzati. Io, soprattutto per chi ci ascolta, faccio, come esempio, quello della Germania, che è un altro Paese che, dall'anno scorso, non ha più energia nucleare. Dopo l'incidente di Fukushima, decise di uscire dal nucleare, e adesso ne è uscita. Il risultato qual è? È che hanno speso in più 700 miliardi. L'altro giorno, la bolletta elettrica nel mercato elettrico ha registrato 950 euro al al costo dell'energia elettrica; stanno importando energia elettrica, guarda caso, dalla Francia, tramite energia nucleare; hanno assolutamente annullato tutti i benefici dell'implementazione delle rinnovabili, dovendo aprire le centrali a carbone. Da Paese che esportava energia adesso è costretto a importarla, e questo a dimostrazione di come sia dannoso non far tornare il nucleare e, per chi ce l'ha - o per chi ce l'aveva, come la Germania - uscirne.
Noi siamo convinti che il percorso, invece, vada fatto con i tempi giusti, con la giusta attenzione, sapendo che il problema della sicurezza nucleare è già stato risolto con la terza generazione, ormai presente.
Ci sono altre tecnologie più flessibili che aumenteranno anche l'economia di scala per la produzione, aumenteranno anche il discorso sicurezza già presente nelle centrali che sono attive.
Per cui, auspichiamo che, dopo che, grazie a Mattei, l'Italia fu uno dei primi Paesi al mondo ad avere centrali nucleari, diventando una delle potenze nucleari civili nel mondo - e dopo che ci fu l'incidente, ne uscimmo -, si possa tornare a questa energia indispensabile per una decarbonizzazione che, altrimenti, sarebbe solamente chiacchiera .
PRESIDENTE. Il deputato Bonelli ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-01627 .
ANGELO BONELLI(AVS). Grazie, signor Presidente. Signor Ministro, lei pochi giorni prima dell'espressione del parere della commissione di valutazione di impatto ambientale sul ponte sullo Stretto, ha nominato una serie di componenti di questa commissione VIA. Ebbene, gliene cito alcuni: una è stata candidata sindaca a Perugia, è stata sconfitta ma è stata premiata nella commissione VIA; poi, c'è un consigliere comunale di Fratelli d'Italia, esperto nell'installazione di ascensori, e poi c'è il dottor Alfredo Posteraro, condannato per violazione delle norme in materia ambientale.
Ma, signor Ministro, a chi ha messo in mano, lei, la commissione VIA, per dare un parere su un progetto estremamente importante, con gente che non sa nulla di infrastrutture di questo genere? Però, le voglio dire un'altra cosa: vorrei capire cosa intende fare, lei, rispetto a questioni e rilievi importanti, come gli elementi sismici, ricordando, tra l'altro, che la faglia di Cannitello insiste sul pilone della zona calabrese? Cosa intende fare? Intende esprimere un parere positivo sulla valutazione ambientale che le compete o aspetterà l'espressione della Commissione europea sulla valutazione di incidenza di terzo livello? Attendo una sua risposta.
PRESIDENTE. Il Ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha facoltà di rispondere.
GILBERTO PICHETTO FRATIN,. Grazie, Presidente. In merito al quesito posto, si rappresenta che il progetto di collegamento tra la Sicilia e la Calabria è stato sottoposto a procedura di impatto ambientale ai sensi della legge Obiettivo, la quale prevede valutazione sui diversi stadi di affidamento progettuale, il che lascia pochi margini a carenze istruttorie e, piuttosto, guida l'amministrazione verso l'elaborazione di un quadro tanto dettagliato per ciascuna fase progettuale quanto esaustivo degli impatti ambientali complessivi. Il grado di dettaglio degli approfondimenti svolti è ben riscontrabile dai dati esposti dagli interroganti, delle 62 condizioni ambientali relative alle diverse fasi progettuali, a cui è stato subordinato il parere positivo di compatibilità ambientale, al parere negativo espresso con riferimento alla valutazione di incidenza appropriata del livello secondo per gli specifici siti classificati come zona di protezione speciale e zona speciale di conservazione, richiamate nell'interrogazione.
Inoltre, in relazione al predetto parere di VIncA appropriata di livello secondo, evidenzio che la valutazione di compatibilità ambientale è condizionata, nel pieno rispetto della normativa vigente in materia, anche all'esito della fase terza della valutazione d'incidenza stessa, da realizzarsi prima dell'approvazione del progetto esecutivo.
Si segnala, infine, che il parere espresso dalla commissione, quale atto meramente endoprocedimentale, è stato trasmesso agli altri numerosi soggetti coinvolti nel procedimento, che potranno dare seguito alle proprie attribuzioni, nell'ambito della valutazione di progetti dall'elevata complessità, come nel caso di specie.
Infine, voglio sottolineare, come anche acclarato da recenti mutamenti del quadro giuridico di riferimento, che rientra nella sfera delle attribuzioni delle strutture amministrative compiere simili valutazioni. Verificato che non si producono sacrifici degli indirizzi di tutela ambientale, non spetta, di regola, all'autorità politica assumere valutazione in questione. In merito al suo intervento d'apertura, le comunico che la fase istruttoria è stata portata avanti dal gruppo di lavoro di commissari precedenti, peraltro non nominati da questo Governo. In quanto alle nuove nomine in aggiunta, si è valutato quella che era la professione e non si è valutata quella che è l'appartenenza politica.
PRESIDENTE. Il deputato Bonelli ha facoltà di replicare, per due minuti.
ANGELO BONELLI(AVS). Signor Ministro, io sono molto arrabbiato perché sono del Parlamento e, quindi, uso questo linguaggio, però lei non può venire qui a raccontare il falso. Infatti, lei, da Ministro della Repubblica, adesso ha detto il falso e glielo dimostro. Nel verbale della commissione VIA il dottor Alfredo Posteraro ha votato a favore. Quindi, lei non può venire qui a dire che non è vero. Non le è consentito! Lei è un Ministro della Repubblica, non può venire qui a dire bugie. C'è il verbale della commissione VIA: quelle persone, in 48 ore, in sette giorni, hanno dovuto studiare 5.000 elaborati. Chi volete prendere in giro? Il problema, signor Ministro, è che lei è commissariato: è commissariato dal Ministero delle Infrastrutture e il problema è un problema molto serio, da questo punto di vista. Questa notte, mentre chiedete sacrifici agli italiani, avete aumentato i fondi sul ponte sullo Stretto di un miliardo e 400 milioni di euro: una vergogna inaudita. Non si faccia commissariare, faccia il Ministro dell'Ambiente.
Concludo. Ricordo che il Ministro Salvini - a questo punto parlo al Ministro Salvini, non me ne voglia - ha fatto un bel video in cui ha fatto vedere Topolino . Questo è Topolino con il ponte sullo Stretto di Messina, glielo faccio vedere. È Topolino con il ponte sullo Stretto di Messina. Solo che non racconta la fine di Topolino sul ponte sullo Stretto di Messina. Sa che cosa accade? Accade che Rockerduck ruba il progetto a Paperone, ma a un certo punto si accorge che era così fatto male che crolla quel ponte.
State utilizzando i fondi degli italiani per foraggiare imprese che, da questo punto di vista, non hanno validato il progetto tecnico da nessun organismo dello Stato. Questa è la verità: chi ha validato il progetto sono i privati, mentre il Consiglio superiore dei lavori pubblici lo avete esautorato. Questo è quello che state facendo ed è veramente preoccupante, perché si tratta di soldi degli italiani: 15 miliardi di euro. Signor Ministro, lei è commissariato dal Ministro delle Infrastrutture e questo progetto non è stato validato da nessun organismo dello Stato, perché avete paura delle conseguenze, ovvero il fatto che ci sono problemi tecnici estremamente discutibili .
PRESIDENTE. La deputata Onori ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-01628 .
FEDERICA ONORI(AZ-PER-RE). Grazie, Presidente. Gentile Ministro, la nostra domanda per lei è molto semplice: l'Italia, oggi, sarebbe in grado di affrontare un'epidemia su scala globale o ci faremmo trovare ancora una volta impreparati?
PRESIDENTE. Il Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ha facoltà di rispondere.
LUCA CIRIANI,. Grazie, Presidente. Onorevoli deputati, lo scorso 29 novembre il Ministero della Salute della Repubblica democratica del Congo ha segnalato all'Organizzazione mondiale della Sanità un'allerta riguardante un aumento dei decessi per una malattia non diagnosticata nella zona sanitaria di Panzi. Come riferito dall'OMS, in tale zona si sono registrati 406 casi, con sintomi quali febbre, mal di testa, tosse, raffreddore e dolori muscolari. L'epidemia è ancora in corso e i casi segnalati hanno avuto un picco nella settimana numero 45. I decessi, che sono finora 31, si sono verificati principalmente nei villaggi. Secondo l'OMS, a livello nazionale il rischio è considerato moderato a causa della natura localizzata dell'epidemia.
Per quanto concerne i Paesi europei, l' evidenza che le forme gravi di malattia si osservano solo in individui con malnutrizione e che la probabile ragione per cui l'agente causale non è stato determinato tempestivamente è la mancanza di capacità diagnostica in sede locale.
Per quanto riguarda l'Italia, il 12 dicembre sono stati segnalati dalle regioni Toscana e Calabria due pazienti con sintomatologia compatibile, entrambi rientrati da Kinshasa nel mese di novembre. I pazienti già dimessi risultano asintomatici e in miglioramento clinico. I rispettivi contatti, sia in Italia che in Congo, non hanno manifestato alcuna sintomatologia. Il 17 dicembre è stato, inoltre, segnalato un caso sospetto di febbre con emorragia in una persona residente in Veneto, rientrata di recente da un viaggio in Congo. Sono in corso gli accertamenti diagnostici, in collaborazione con l'Istituto Spallanzani, che consentiranno di far luce sulla eziologia della malattia. Il Ministero della Salute monitora costantemente la situazione. È stato, inoltre, costituito un ristretto gruppo di coordinamento e, in attesa di indicazioni da parte delle autorità sanitarie internazionali, sono in via di definizione le indicazioni per la tempestiva individuazione sul territorio nazionale di possibili nuovi casi.
In merito al piano strategico-operativo di preparazione e risposta a una pandemia da patogeni a trasmissione respiratoria a maggiore potenziale pandemico, rappresento che è in corso di definizione, in questi giorni, una versione aggiornata rispetto alla precedente bozza, già trasmessa a gennaio alla Conferenza Stato-regioni.
Per l'attuazione del Piano a livello regionale, sono stati stanziati nel disegno di legge di bilancio, in corso di esame alla Camera in queste ore, 50 milioni per l'anno 2025, 150 milioni per l'anno 2026 e 300 milioni di euro a decorrere dall'anno 2027. Le risorse saranno assegnate alle regioni, a valere sul fabbisogno sanitario standard.
PRESIDENTE. La deputata Onori ha facoltà di replicare.
FEDERICA ONORI(AZ-PER-RE). Grazie Presidente, grazie Ministro. Certifichiamo, quindi, che il Piano pandemico 2024-2028 dell'Italia è nettamente in ritardo, perché ci ha appena detto che quella diramata a gennaio 2024, che doveva essere in qualche modo una bozza quasi definitiva, da comunicarsi alla Conferenza Stato-regioni, adesso addirittura, a distanza di quasi un anno, viene messa in discussione e rivista. Ciò vuol dire che il 2024, che tecnicamente è ricompreso nell'arco temporale 2024-2028, è già un anno in cui l'Italia non è stata coperta da un piano pandemico; certifichiamo, quindi, che questo Governo non è in grado di assicurare la sicurezza nazionale, la salute nazionale.
Sull'OMS e sulle organizzazioni internazionali non ci ha davvero risposto; anche su quel fronte leggiamo dai giornali che il Ministro Schillaci - che oggi, purtroppo, non ha potuto essere con noi e speriamo possa tornare ad avere rapporti con il Parlamento molto presto - non sta davvero collaborando con i piani di definizione dell'OMS. Ricordiamo, tra l'altro, che la salute è qualcosa che non conosce confini nazionali e, devo dire, in questo il Ministro Schillaci dovrebbe essere particolarmente sensibile, perché è un promotore del cosiddetto concetto quindi c'è una sola salute mondiale che riguarda l'uomo e che riguarda l'ecosistema in cui si inserisce. L'implementazione del Piano pandemico è nettamente in ritardo, a quanto pare anche la bozza diramata non era assolutamente indicativa, eppure noi a qualcosa dobbiamo far riferimento e faremo evidentemente riferimento a questa bozza.
Cosa troveranno, ad esempio, quei cittadini italiani che identificano se stessi - per utilizzare un linguaggio in voga in questo periodo - come no-vax? Questi cittadini troveranno vaccini, chiusure attività lavorative non essenziali, chiusura delle scuole, distanziamento fisico, limitazioni e assembramenti, limitazioni e spostamenti e uso mascherine, e troveranno persino - perché si può leggere la bozza - i contestati DPCM. Questo è l'armamentario che mette in campo il Governo, ovvero il Piano pandemico di questo Governo è identico al Piano pandemico del Governo precedente.
Concludo dicendo che avete deciso di eliminare le multe ai no-vax e più tardi risponderete a una domanda dei miei colleghi, che vi chiederanno invece di reintrodurle. Io invece vi dico “no”, fate di più, abbiate il coraggio dei vostri pensieri e del vostro credo, se pensate che quelle le multe erano sbagliate, rimborsate anche gli eroici che invece le hanno pagate, rimborsate i salari e gli stipendi di coloro che se li sono visti tolti perché non hanno legittimamente deciso di non rispettare quel tipo di norma . Non lo farete…
PRESIDENTE. Onorevole Onori, è già fuori di un minuto, non è possibile.
FEDERICA ONORI(AZ-PER-RE). …perché questo che fate è semplicemente un contentino .
PRESIDENTE. Il deputato Francesco Saverio Romano ha facoltà di illustrare l'interrogazione Lupi n. 3-01629 di cui è cofirmatario.
FRANCESCO SAVERIO ROMANO(NM(N-C-U-I)M-CP). Grazie, Presidente. Signor Ministro, la retribuzione giusta del personale sanitario costituisce una priorità volta a garantire un trattamento dignitoso a un comparto fondamentale per la qualità della vita dei cittadini e a tutelare una eccellenza nel mondo.
Tutti noi sappiamo cosa è stato quel comparto, soprattutto il comparto di medici e infermieri, durante la pandemia da COVID-19. Come segnalato dal Censis, nel periodo 2015-2022 i salari dei dirigenti medici in Italia sono calati del 6,2 per cento e la spesa dei contratti a tempo indeterminato è diminuita del 2,8 per cento. Le ultime rilevazioni comunicate dall'OCSE registrano una retribuzione media degli infermieri italiani di 32.600 euro, inferiore del 20 per cento rispetto alla media europea. Inoltre, le difficoltà che i pazienti quotidianamente incontrano per rivolgersi ai medici di medicina generale, rappresentano un ulteriore segnale della necessità di una riforma delle condizioni lavorative del settore, sempre al fine di garantire l'accesso alle cure.
Noi chiediamo di sapere quali ulteriori iniziative il Ministero della Salute intenda intraprendere per dare una risposta strutturale a questo.
PRESIDENTE. Il Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ha facoltà di rispondere.
LUCA CIRIANI,. Grazie, Presidente. Colleghi deputati, il Governo fin dal suo insediamento ha avviato un percorso virtuoso, volto ad aumentare le risorse a disposizione del Servizio sanitario nazionale e a promuovere condizioni lavorative ed economiche più favorevoli per i suoi dipendenti, medici, infermieri e personale sanitario tutto. La manovra di bilancio, attualmente all'esame della Camera, stabilisce che il livello di finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard, cui concorre lo Stato, è incrementato di 1.302 milioni di euro per l'anno 2025, ai quali si aggiungono i 1.100 milioni già stanziati nella legge di bilancio dello scorso anno, di 5.078 milioni per l'anno 2026, di 5.780 milioni di euro per l'anno 2027, di 6.663 milioni per l'anno 2028, di 7.725 milioni per l'anno 2029 e di 8.898 milioni di euro a decorrere dall'anno 2030. Si tratta, quindi, di incrementi del Fondo sanitario nazionale pari a più di 35 miliardi in 5 anni, livelli mai raggiunti negli anni precedenti. Sempre nella legge di bilancio ci siamo impegnati per migliorare le condizioni economiche del personale sanitario e rendere più attrattivo il servizio pubblico, a partire dai settori in cui si rilevano maggiori criticità e disagi. Già nelle due precedenti leggi di bilancio, varate da questo Governo, è stato previsto un incremento della specifica indennità in favore del personale della dirigenza medica e del comparto sanità operante nel servizio di pronto soccorso, nonché la facoltà di ricorrere agli incrementi delle tariffe orarie delle prestazioni aggiuntive del personale medico e del personale sanitario. Nel recente decreto-legge in materia di liste d'attesa tali prestazioni straordinarie sono state detassate attraverso l'applicazione di una del 15 per cento.
La legge di bilancio attualmente in esame prosegue su questo percorso, rifinanziando la specifica indennità per il personale operante nei servizi di pronto soccorso e incrementando l'indennità di specificità della dirigenza medica e veterinaria, della dirigenza sanitaria non medica e infermieristica e l'indennità infermieristica di tutela del malato per la promozione della salute. Sono, inoltre, previsti incrementi del trattamento economico per gli iscritti alle scuole di specializzazione e finanziamenti per l'aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza. Quanto al progressivo superamento del regime delle incompatibilità, un primo significativo passo è stato già fatto con il decreto-legge in materia di salute del 2023 per gli operatori delle professioni sanitarie, anche se soltanto in via transitoria. L'esito del previsto monitoraggio della disposizione ci indicherà la strada da intraprendere nel senso di un consolidamento della misura.
PRESIDENTE. Il deputato Romano ha facoltà di replicare.
FRANCESCO SAVERIO ROMANO(NM(N-C-U-I)M-CP). Grazie, Ministro. Noi siamo soddisfatti di sapere che il Governo sta lavorando nella direzione da noi auspicata. Il Governo ha avviato, sin dalla legge di bilancio per il 2023, un percorso virtuoso per aumentare i fondi che sono a disposizione del sistema sanitario per rafforzarlo, come dichiarato dal Ministro, con più di 6 miliardi di euro nella fase che abbiamo davanti. Come indicato dall'Ufficio parlamentare di bilancio in ordine all'esame del Piano strutturale di bilancio di medio termine 2025-2029, il Documento programmatico prevede un'ulteriore crescita.
Sappiamo pure che durante l'esame di questa legge di bilancio il Governo ha accolto molte delle nostre iniziative. Voglio ricordare quelle relative ai medici specializzandi, che potranno svolgere attività anche ; così come una per il lavoro straordinario degli infermieri al 5 per cento e il Fondo per contrastare l'obesità e tante altre iniziative che vedranno la luce nelle prossime ore.
Questo è un percorso che però non deve lasciarci cullare sugli allori, perché sappiamo che le esigenze sono tante e a tante di esse non siamo riusciti ancora a dare risposte. Quindi, esortiamo il Governo ad andare avanti in questa direzione. Il gruppo di Noi Moderati sosterrà iniziative che servono a rafforzare il comparto della sanità per dare risposte, sempre più efficaci, a problemi come, ad esempio, quello delle liste d'attesa, della accessibilità alle strutture di pronto soccorso e alla medicina di emergenza-urgenza .
PRESIDENTE. La deputata Lazzarini ha facoltà di illustrare l'interrogazione Loizzo ed altri n. 3-01630 di cui è cofirmataria.
ARIANNA LAZZARINI(LEGA). Grazie, Presidente. Signor Ministro, onorevoli colleghi, va premesso che l'articolo 13, comma 1, del decreto-legge 30 marzo 2023, n. 34, il cosiddetto decreto Bollette, ha previsto, per i professionisti sanitari appartenenti al personale del comparto sanità, la possibilità di svolgere concomitante attività libero-professionale privata al di fuori dell'orario di servizio, che la previsione citata, nota anche come deroga al vincolo di esclusività, segna un ulteriore passo in avanti nel processo di valorizzazione e riconoscimento dei diritti dei professionisti sanitari del comparto e che la deroga consente, altresì, di incrementare l'attrattività delle professioni citate, di arrestare l'esodo di competenze verso il settore privato e di garantire un beneficio economico per lo Stato, grazie al potenziale maggior gettito fiscale derivante dalle prestazioni libero-professionali.
Ai sensi del medesimo articolo 13 del decreto-legge n. 34 del 2023, tuttavia, l'apertura normativa di cui si è dato conto conserva una validità limitata nel tempo, la cui scadenza attualmente è fissata al 31 dicembre 2025. I professionisti destinatari della norma, infatti, dovrebbero assumere impegni economici, fiscali, assicurativi e burocratici per intraprendere una concomitante attività libero-professionale, senza la sicurezza di poterla coltivare e portare avanti oltre la scadenza, ormai prossima, del 31 dicembre 2025.
PRESIDENTE. Deve concludere.
ARIANNA LAZZARINI(LEGA). Se e quali iniziative il Ministero della Salute intenda adottare, anche sul piano normativo, per rendere in prospettiva permanente e strutturale la deroga al vincolo di esclusività, prevista all'articolo 13, comma 1, del decreto-legge n. 34 del 2023.
PRESIDENTE. No, non ci siamo. Mi raccomando i tempi.
Il Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ha facoltà di rispondere.
LUCA CIRIANI,. Grazie, Presidente. Il Governo persegue, sin dal suo insediamento, l'obiettivo di valorizzare e rendere più attrattivo e gratificante il servizio prestato dai professionisti della sanità pubblica, contrastando l'esodo di competenze verso il settore privato. Tale obiettivo si persegue attraverso il miglioramento del trattamento economico del personale sanitario, con incrementi stipendiali e trattamenti fiscali agevolati per il lavoro straordinario, ma anche con misure di parziale allentamento dei vincoli di esclusività, che consentano ai professionisti sanitari di dedicare un tempo limitato, nell'ambito dell'intera giornata lavorativa e compatibilmente con le regole europee di durata massima dell'orario di lavoro, ad attività o incarichi libero-professionali.
In via sperimentale, per la prima volta, come ricordava l'interrogante, questa strada è stata intrapresa con l'articolo 13 del decreto-legge n. 34 del 2023, riguardante le professioni sanitarie, infermieristiche, di ostetricia, riabilitative, tecnico-sanitarie e della prevenzione, i cui operatori svolgono, in forza di un titolo abilitante, attività di prevenzione, assistenza, cura o riabilitazione, anche a domicilio.
Tali prestazioni, fino al 31 dicembre 2025, possono essere svolte, a condizione che si sia liberi dal servizio, anche in favore del privato, con la finalità, tra le altre, di consentire la regolarizzazione di condotte in precedenza considerate non conformi alla legge.
La disposizione prevede un monitoraggio periodico, da parte del Ministero della Salute, sulla sua concreta attuazione, da svolgersi, comunque, entro due anni dall'entrata in vigore. L'esito di tale monitoraggio, unitamente a una riconsiderazione in senso maggiormente professionalizzante delle sopra richiamate categorie di operatori sanitari, consentiranno di valutare l'eventuale messa a regime della misura.
PRESIDENTE. Ha facoltà di replicare la deputata…
LUCA CIRIANI,. Ho ancora del tempo a disposizione?
PRESIDENTE. Prego, prego.
LUCA CIRIANI,. Grazie, Presidente. Cercherò di essere breve.
Nell'ambito del predetto monitoraggio, ciascuna regione è tenuta a comunicare l'adozione o meno del regolamento che definisca in via preventiva i criteri per l'autorizzazione o il diniego dello svolgimento di queste attività. È emerso che l'autorizzazione all'esercizio degli incarichi di cui trattasi è maggiormente richiesta e rilasciata per le professioni sanitarie di infermieri, fisioterapisti, dietisti, logopedisti, terapisti della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva e tecnici della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare.
Concludo segnalando che i dati pervenuti, allo stato, ancora non consentono di fornire un quadro omogeneo a livello nazionale dell'adesione alla tipologia di attività prevista dalla norma.
PRESIDENTE. La deputata Lazzarini ha facoltà di replicare. Ha due minuti, prego.
ARIANNA LAZZARINI(LEGA). Grazie, Presidente. A nome del gruppo Lega-Salvini Premier, che rappresento, ringrazio il signor Ministro per la risposta fornita e l'apertura mostrata verso le esigenze del settore sanitario.
Quest'attenzione e la risposta data rappresentano un passo significativo per il futuro del Servizio sanitario nazionale e sottolineano l'importanza di valorizzare i professionisti del settore. Le professioni sanitarie, come quelle di medici e infermieri, costituiscono i pilastri del sistema sanitario. Durante la pandemia, il lavoro instancabile degli infermieri ha dimostrato la loro dedizione e importanza nella protezione della salute pubblica. Sostenere questi professionisti significa migliorare la qualità delle cure per tutti e garantire un servizio adeguato.
In conclusione, ringrazio nuovamente il Ministro per la disponibilità e l'attenzione verso le professioni sanitarie. Valorizzare tali figure è cruciale per il futuro del Servizio sanitario nazionale; investire nella loro formazione e nelle loro condizioni di lavoro significa investire nella salute della comunità, garantendo un sistema sanitario più efficace e accessibile per tutti .
PRESIDENTE. Il deputato Girelli ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-01631 .
GIAN ANTONIO GIRELLI(PD-IDP). Grazie, Presidente. Con questa interrogazione vogliamo stigmatizzare una cosa che riteniamo di una gravità assoluta. Il fatto che si sia letto sugli organi di stampa che nel Milleproroghe si prevede l'abrogazione delle multe non ancora pagate da chi, per specifici obblighi di legge, era tenuto a vaccinarsi durante il periodo di piena emergenza, lo riteniamo del tutto inaccettabile per due motivi. Il primo è dal punto di vista formale. Credo che se ci sono norme, regole, queste - giustamente - debbano essere fatte rispettare e la loro violazione debba essere sanzionata con conseguenti multe: questo per rispetto di chi quelle multe le ha pagate e per rispetto del principio generale di rispetto delle regole.
Ma c'è un secondo motivo ancora più grave: si mette in discussione la scelta, scientificamente provata, di misure estremamente gravi ma necessarie per fronteggiare una pandemia. Assecondare questa deriva significa disconoscere la scienza, significa dare l'impressione che quella stagione tragica sia stata affrontata in maniera non adeguata da questo punto di vista, ma significa soprattutto andare a introdurre un baco nell'idea di prevenzione vera che il vaccino rappresenta.
È un fatto inaccettabile che credo sia una vergogna per il nostro Paese, per la comunità scientifica internazionale, per il personale sanitario che, in quei mesi, ha dovuto affrontare una situazione gravissima, ma, ancora di più, credo sia una vergogna verso i tanti morti che il nostro Paese ha avuto .
PRESIDENTE. Il Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ha facoltà di rispondere.
LUCA CIRIANI,. Grazie, Presidente. In merito all'interrogazione presentata, si ritiene utile rappresentare che l'annullamento delle sanzioni amministrative relative all'inosservanza dell'obbligo vaccinale richiede una valutazione articolata che tenga conto di molteplici aspetti.
È doveroso sottolineare che ogni deroga a regole precedentemente stabilite necessita di particolare cautela, soprattutto in considerazione dei messaggi e delle interpretazioni che ne potrebbero derivare. Non rientra nelle competenze del Ministero della Salute esprimere valutazioni in merito a sanzioni amministrative; la decisione assunta dal Governo risponde, tuttavia, a due ordini di considerazioni. In primo luogo, emerge la volontà politica di chiudere definitivamente una pagina complessa e dolorosa della storia recente del nostro Paese, senza entrare nel merito dell'efficacia delle misure e delle terapie adottate nel periodo emergenziale, ma con l'obiettivo di favorire una rinnovata coesione sociale.
Tale orientamento trova riscontro nella proroga della sospensione delle attività e dei procedimenti di irrogazione delle sanzioni fino al 31 dicembre 2024, disposta con il decreto-legge n. 215 del 2023, convertito con modificazioni nel 2024.
In secondo luogo, va considerato che la materia è stata oggetto di numerosi contenziosi, con diverse pronunce dei giudici di pace, che hanno portato all'annullamento delle sanzioni, previste dall'articolo 4 del decreto-legge 1° aprile 2021, n. 44.
Quanto alla proposta di destinazione delle risorse al personale sanitario, pur condividendo l'importanza di garantire adeguate condizioni retributive agli operatori del settore, si fa presente che tale materia trova più appropriata collocazione nell'ambito delle politiche generali sul personale sanitario che il Governo sta affrontando attraverso specifici provvedimenti.
PRESIDENTE. Il deputato Marco Furfaro ha facoltà di replicare.
MARCO FURFARO(PD-IDP). Grazie, Presidente. Sa, Ministro, quando abbiamo letto la notizia, non credevamo ai nostri occhi. Ci sembrava troppo perfino per voi. Sì, per voi, quelli che negli anni della pandemia hanno detto e fatto di tutto. “Non faccio vaccinare mia figlia di cinque anni per consentire agli immigrati di sbarcare in Italia”, urlava in televisione Giorgia Meloni; “Il Governo tiene in ostaggio i cittadini”, ripeteva Matteo Salvini; “Su 25 decessi in Liguria, 22 erano molto anziani: persone per lo più in pensione, non indispensabili allo sforzo produttivo del Paese”, scriveva Giovanni Toti. E dopo 90.000 morti, ripeto, 90.000 morti, Ministro, la giornalista Lilli Gruber si limitò a chiedere al Vice Premier: “Lei si vaccinerà?”. Non ebbe risposta, nemmeno un semplice sì. Nonostante questo, però, ci sembrava troppo perfino per voi; invece, è tutto vero.
Dopo anni di frasi assurde, gesti irresponsabili, convegni con no-vax in Senato e negazionismo, ecco la ciliegina: via le multe a chi non si è vaccinato. Un'alluvione ti porta via la casa o l'azienda su cui ha investito tutta la vita? Il Governo non ti dà un euro. Sei un medico o un infermiere? Non ci interessi. Non paghi le tasse e le multe, violi la legge e metti in pericolo la salute del prossimo? Il Governo ti premia con un bel condono. Complimenti per l'esempio che state dando al Paese. La sanità va in pezzi e voi stanziate 150 milioni di euro per lisciare il pelo ai no-vax.
Con quei soldi potevamo rifinanziare il Fondo per i disturbi alimentari, aumentare i soldi per medici e infermieri, fare assunzioni, abbattere le liste d'attesa, istituire lo psicologo di base. Invece, ecco le parole di Galeazzo Bignami, il nuovo capogruppo di Fratelli d'Italia, che dice: l'obbligo vaccinale fu una sconfitta per lo Stato. Poi, però, ci sono i numeri, Ministro, la realtà. I dati dell'Istituto superiore di sanità che ci dicono che solo nel 2021 la campagna vaccinale evitò la morte di 150.000 italiani. Prendiamo atto che per Fratelli d'Italia salvare 150.000 italiani è stata una sconfitta.
Ministro, vi rendete conto del messaggio devastante che state dando alla credibilità dello Stato? Vi rendete conto delle conseguenze? State dicendo al personale sanitario che il loro sforzo straordinario è stato uno scherzo, alle Forze dell'ordine che il loro lavoro non è servito a niente, ai cittadini che hanno rispettato le regole, ogni regola, che sono stati dei fessi, a chi ha perso i propri cari a causa del COVID che è meglio scordarsi del passato. Fermatevi, fermatevi, siete ancora in tempo. Per le scuse, invece, purtroppo è già tardi .
PRESIDENTE. La deputata Schifone ha facoltà di illustrare l'interrogazione Bignami ed altri n. 3-01632 di cui è cofirmataria.
MARTA SCHIFONE(FDI). Grazie, Presidente. Signor Ministro, la Missione 6-Salute del PNRR prevede entro il 2026 la realizzazione di case e ospedali di comunità, il potenziamento dell'assistenza domiciliare e la digitalizzazione sanitaria. Molto è stato già fatto da questo Governo, molto altro si intende fare per garantire una sanità di prossimità equa, giusta, sostenibile. Ed anche e soprattutto in forza di questo, oggi, qui, le chiedo di riferire sullo stato di avanzamento di questi interventi, in particolare sui cantieri avviati, sull'attivazione delle centrali operative territoriali, sul potenziamento dell'assistenza domiciliare per gli 65, sull'ampliamento del parco tecnologico ospedaliero e sulla digitalizzazione delle strutture ospedaliere.
PRESIDENTE. Il Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ha facoltà di rispondere.
LUCA CIRIANI,. Grazie, Presidente. In merito all'andamento degli interventi di titolarità del Ministero della Salute finalizzati all'attuazione della Missione 6 del PNRR, devo prioritariamente precisare che i dati di monitoraggio si riferiscono al mese di novembre 2024, in quanto quelli relativi al mese corrente sono in corso di rilevazione e elaborazione, e saranno consolidati a partire dal prossimo 20 dicembre, quindi tra poco.
Relativamente all'intervento riferito all'implementazione delle centrali operative territoriali, la cui scadenza è prevista per il 31 dicembre 2024, segnalo che sono state attivate quelle previste dalla programmazione nazionale stabilite in sede di sottoscrizione dei contratti istituzionali di sviluppo. In particolare, 480 centrali sono state oggetto di rendicontazione alla Commissione europea allo scopo di avviare la procedura per l'incasso della prossima settima rata. Quanto agli investimenti riferiti all'implementazione di almeno 1.038 case di comunità e di almeno 307 ospedali di comunità entro giugno 2026, preciso che, allo stato, risultano avviati rispettivamente 702 e 235 cantieri, pari al 74 per cento e al 77 per cento del di rilevanza comunitaria per ciascuna tipologia.
Riguardo all'investimento riferito all'assistenza domiciliare per il quale si prevede la presa in carico progressiva di almeno il 10 per cento della popolazione 65 entro giugno 2026, desidero ricordare che, al 15 marzo 2024, risulta il pieno raggiungimento dell'obiettivo incrementale relativo all'anno 2023. Sono attualmente in corso di inserimento i dati riferiti ai pazienti 65 per la presa in carico in assistenza domiciliare nel 2024 per le finalità del nazionale da raggiungere entro marzo 2025. In base alle rilevazioni parziali estratte dal sistema informativo, risulta che il potrebbe essere raggiunto nei termini previsti.
In merito all'investimento relativo alla digitalizzazione dei dipartimenti di emergenza e accettazione di primo e secondo livello, con l'obiettivo di intervenire su 280 strutture entro la fine del 2025, risultano tuttora in corso le attività di emissione degli ordinativi da parte dei soggetti attuatori, previste per il conseguimento del . Allo stato attuale, secondo quanto dichiarato dai soggetti attuatori, si rileva che il totale complessivo degli ordini è di oltre 1 miliardo di euro, pari a circa il 75 per cento dell'importo totale previsto da tale specifica misura del PNRR.
Relativamente all'investimento riferito alle grandi apparecchiature sanitarie, che prevede la sostituzione di almeno 3.100 apparecchiature ad alto contenuto tecnologico entro giugno 2026, a seguito della rimodulazione del PNRR, sottolineo che, allo stato attuale, rispetto al comunitario, oltre il 100 per cento delle apparecchiature risulta ordinato, circa il 71 per cento consegnato e il 68 per cento collaudato. Ne consegue che, grazie all'utilizzo dei ribassi di gara, è prevista la messa in esercizio, entro giugno 2026, di un totale di 3.209 grandi apparecchiature sanitarie, per un valore superiore al minimo comunitario conseguibile.
PRESIDENTE. Il deputato Ciocchetti ha facoltà di replicare.
LUCIANO CIOCCHETTI(FDI). Grazie, Presidente. Siamo molto soddisfatti della risposta che il Ministro Ciriani ha comunicato, da parte del Ministero della Salute, in merito all'attuazione concreta della Missione 6 del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che poi rientra nella riorganizzazione della sanità territoriale, quella di prossimità, che è mancata durante il COVID. Per cui ci siamo accorti che avevamo una sanità molto forte dal punto di vista ospedaliero, ma non avevamo una sanità presente sul territorio, in grado di assistere i pazienti a domicilio, e quindi filtrare anche tutte le richieste e le attenzioni di cui c'era bisogno.
I dati che lei oggi ci ha fornito sono particolarmente significativi sull'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, sugli obiettivi che il Governo si è posto, che questo Parlamento ha approvato e che vanno esattamente nella direzione giusta, con il DM n. 77 del 2022, che ridefinisce i modelli standard per lo sviluppo dell'assistenza territoriale nel Servizio sanitario nazionale; sono esattamente quelli che, in qualche modo, corrispondono all'attuazione concreta di quanto previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza e la sua rimodulazione, che questo Parlamento ha fatto per fare in modo davvero che finalmente, nel 2026, avremo una sanità territoriale forte, organizzata, con le case di comunità, con le COT, con gli ospedali di comunità, con una rete territoriale che sarà in grado davvero di dare una grande risposta ai nostri cittadini e ai pazienti, senza dover andare per forza al pronto soccorso o in ospedale .
PRESIDENTE. Il deputato Della Vedova ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-01633 .
BENEDETTO DELLA VEDOVA(MISTO-+EUROPA). Grazie, Presidente. Signor Ministro, mi spiace che non ci sia il Ministro della Salute, è accertato che il virus del COVID si sia trasferito, attraverso una zoonosi, dagli animali all'uomo. Dalla scorsa primavera, il virus H5N1, responsabile dell'influenza aviaria, si è diffuso in particolare negli Stati Uniti, negli allevamenti, ha contagiato persone e sembra ci siano casi di passaggio già da persona a persona. Sono casi sporadici, ma ci sono.
L'Autorità europea per la risposta alle emergenze sanitarie ha fatto un piano di acquisti di vaccini per l'aviaria, l'Italia ne è rimasta fuori. C'è la questione dei piani pandemici, su cui spero il Ministro voglia rispondere, perché il piano pandemico è Avete, con un'enfasi di cui si è discusso prima, deciso di cancellare le sanzioni nei confronti di chi, violando le regole, non si era vaccinato contro il COVID. Quali strategie intendete mettere in campo per contrastare l'eventualità di un'epidemia di aviaria o di altri virus respiratori?
PRESIDENTE. Il Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ha facoltà di rispondere.
LUCA CIRIANI,. Grazie, Presidente. In merito alla diffusione internazionale dell'influenza aviaria la situazione viene costantemente monitorata su tutto il territorio nazionale attraverso un sistema capillare di sorveglianza dei virus respiratori, che si basa sulla rilevazione dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta e dei laboratori di riferimento regionale. Nell'ambito del Piano strategico-operativo nazionale di preparazione e risposta a una pandemia influenzale sono stati istituiti e attivati due gruppi di lavoro: il primo, con il compito di elaborare una valutazione del rischio microbiologico e il secondo, volto a identificare eventuali minacce pandemiche e a valutare l'impatto di un virus influenzale emergente a potenziale pandemico con caratteristiche di trasmissibilità e gravità più elevate rispetto al passato.
È stata realizzata una valutazione del rischio che ha confermato come, in relazione alle evidenze al momento disponibili, le infezioni umane da influenza aviaria rimangano rare e come per il virus preso in considerazione non vi siano evidenze che esse siano responsabili di eventi di trasmissione da uomo a uomo.
Attualmente, il rischio di contrarre un'infezione da virus rimane basso per la popolazione dell'Unione europea. Per coloro che sono esposti ad animali infetti o a materiali contaminati nel territorio nazionale il rischio di infezioni viene valutato da basso a moderato. La rete Dispatch, in data 3 dicembre 2024, in relazione ai dati disponibili sulle infezioni umane di influenza aviaria e all'assenza di diffusione interumana ha ritenuto non realizzabile l'elaborazione di scenari di diffusione e di impatto dell'epidemia sulla salute umana.
Ciò premesso, devo ricordare che il Ministero della Salute ha fornito alle regioni e alle province autonome indicazioni per la gestione dei casi sospetti e positivi e per l'effettuazione dei controlli sanitari nell'avifauna selvatica, in alcune specie di carnivori, nonché indicazioni generali per la prevenzione dell'infezione nell'uomo. Con particolare riferimento alle azioni per il monitoraggio della diffusione del virus, le regioni sono state invitate ad acquisire l'elenco dei lavoratori o comunque delle persone esposte ai focolai riscontrati e a eseguire in tali appositi casi test diagnostici. Occorre, inoltre, richiamare il Piano strategico-operativo di preparazione e di risposta a una pandemia da patogeni a trasmissione respiratoria a maggiore potenziale pandemico che sarà adottato a breve, dopo l'esame da parte della Conferenza Stato-regioni.
PRESIDENTE. Grazie, Ministro… Chiedo scusa, pensavo avesse concluso. Prego.
LUCA CIRIANI,. La risposta è un po' articolata perché la domanda meritava. Quindi, chiedo ancora un minuto. Il Piano in particolare è stato realizzato tenendo in considerazione le principali indicazioni internazionali e presenta importanti innovazioni rispetto al passato: estende il perimetro di applicazione ai patogeni a trasmissione respiratoria a maggiore potenziale pandemico, ha un orizzonte temporale di riferimento quinquennale e definisce un approccio metodologico unico, applicabile a pandemie con diverse caratteristiche in termini di trasmissibilità, patogenicità e impatto sulla salute e sui servizi sanitari.
Da ultimo, per quanto riguarda le misure di prevenzione, sorveglianza e controllo dell'influenza aviaria ad alta patogenicità negli allevamenti agricoli, ogni anno viene adottato un Piano di sorveglianza nazionale che prevede controlli sia sugli uccelli selvatici sia sul pollame domestico al fine di poter rilevare tempestivamente la circolazione del virus sul territorio nazionale.
Infine veramente, l'eventuale circolazione del virus negli uccelli selvatici in Italia o in Stati prossimi all'Italia determina l'immediata attivazione di azioni di prevenzione quali il divieto di tenere il pollame all'aperto, il rinforzo delle misure di biosicurezza negli allevamenti, l'attività di sensibilizzazione verso gli allevatori affinché allertino il servizio veterinario delle ASL anche in presenza di situazioni che non ricadano in un sospetto tipico di influenza aviaria.
PRESIDENTE. Grazie, Ministro. Pensavo avesse finito, mi scusi ancora.
L'onorevole Della Vedova ha facoltà di replicare. Onorevole, avrà un extra- di 30 secondi anche lei.
BENEDETTO DELLA VEDOVA(MISTO-+EUROPA). Grazie, Presidente. Signor Ministro, io non sono soddisfatto. C'è un punto di partenza: non c'è il Piano pandemico. Lei dice che arriverà, ma qui fra un po' finisce la legislatura. Il Ministro della Salute aveva parlato di una bozza all'inizio del 2024; siamo alla fine del 2024 e la bozza è evaporata. Adesso lei ci dà altre linee, ma si perde tempo prezioso. Oggi, il rischio è basso o medio, ma il punto è che il Piano pandemico deve essere pronto nel caso in cui - speriamo tutti di no - il rischio diventi elevato e questo non c'è; e nonostante tutto questo, nonostante tutta l'esperienza del passato, non avete fatto passi avanti nemmeno sul Piano pandemico.
Avete deciso - se ne è discusso prima - questo provvedimento sulla revoca delle multe a chi ha violato le regole sui vaccini. È un comportamento per il passato, che si manda in cavalleria e diventa un incentivo per il futuro.
Il tema non è la clemenza nei confronti di chi ha violato le regole; il tema è che il senatore Marco Lisei, ne cito uno per tutti, presidente della Commissione COVID, l'altro giorno, ad Atreju - forse lei c'era ad ascoltarlo, signor Ministro Ciriani -, ha detto che chi non si vaccinava per paura - citazione - aveva ragione ad avere paura.
Allora è per questo che non avete sottoscritto il piano di acquisto preventivo dell'Unione europea per i vaccini sull'aviaria? Voi mettete l'ideologia al posto della scienza e questo credo sia un atteggiamento rischioso per tutti gli italiani.
Dovete fare molto di più e, soprattutto, dovete chiarire da che parte stare. Perfino il Sottosegretario per la Salute aveva detto, sostanzialmente, che non si sa se i vaccini abbiano avuto un effetto positivo o negativo. È questo il vostro atteggiamento.
L'aviaria potrebbe arrivare, ci auguriamo di no, lei ci ha dato rassicurazioni sul fatto che le regioni sono pronte a fare tutto il tracciamento necessario. Noi vogliamo sapere se il Ministero è paralizzato o sta andando avanti nel predisporre un piano pandemico per l'aviaria o altri virus di carattere respiratorio. L'idea che noi abbiamo è che voi siate paralizzati, come gli animali, quando, di notte, hanno gli abbaglianti di fronte: non sapete scegliere tra la scienza e l'ideologia. Noi vi diamo un consiglio nell'interesse di tutti gli italiani: scegliete la scienza .
PRESIDENTE. La deputata Gadda ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-01634 .
MARIA CHIARA GADDA(IV-C-RE). Grazie, Presidente. Signor Ministro, il 24 dicembre si aprirà la Porta santa e inizierà il Giubileo della Chiesa cattolica, che durerà un anno. In un anno, arriveranno tra i 35 e i 50 milioni di pellegrini da ogni parte del mondo.
Noi le chiediamo cosa sta facendo e che cosa farà il Governo per gestire la situazione sanitaria, a partire da quella dei pronto soccorso. Noi sappiamo che, in generale, sul territorio nazionale, il pronto soccorso è il nervo scoperto della sanità. Dal 2019 sono aumentati del 25 per cento i tempi medi per i ricoveri in area medica all'interno dei pronto soccorso; parliamo di più di 31 ore; ovviamente 31 ore è una media, ma ci sono situazioni al limite.
Quindi, chiediamo quali risorse umane e professionali e quali spazi avete messo in campo e, soprattutto, se avete immaginato anche strutture temporanee ed emergenziali.
PRESIDENTE. Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ha facoltà di rispondere.
LUCA CIRIANI,. Grazie, Presidente. Onorevoli deputati, con riferimento agli interventi di organizzazione sanitaria connessi alle celebrazioni del Giubileo della Chiesa cattolica, desidero segnalare che, con il fattivo contributo del Ministero della Salute, a partire dal 9 dicembre di quest'anno, è stato attivato, negli ambiti del territorio di Roma e provincia, il numero europeo armonizzato 116117. Si tratta di un numero telefonico rivolto al pubblico per l'accesso alle cure mediche non urgenti e ad altri servizi sanitari territoriali a bassa intensità/priorità di cura.
Attraverso tale strumento potranno essere acquisite tutte le informazioni relative, ad esempio, ai centri dialisi, alla guardia medica, alla guardia medica turistica. Il numero verrà pubblicizzato negli opuscoli distribuiti a tutti i visitatori. Da lunedì 9 dicembre - giorno di attivazione - ad oggi sono pervenute più di 7.000 chiamate, tutte risultate appropriate, che sono state trattate ed evase.
Un apposito gruppo di lavoro di livello regionale dedicato al nuovo numero monitorerà continuamente la situazione sanitaria, garantendo un efficiente collegamento con la struttura commissariale per il Giubileo.
Desidero ricordare, altresì, lo sviluppo del progetto di cardioprotezione nella città di Roma per il Giubileo della Speranza 2025, che prevede il potenziamento della distribuzione di defibrillatori automatici durante l'intero periodo giubilare e in tutto il territorio interessato dall'evento.
Il medesimo progetto contempla anche un intenso programma di formazione di potenziali incaricati di primo soccorso, che deve ricomprendere sia i programmi di rianimazione , sia le varie modalità organizzative dell'intervento di soccorso, quale il tempestivo avviso alla centrale competente di localizzare il defibrillatore posizionato nelle immediate vicinanze del luogo dell'intervento.
È prevista l'attivazione di 350 defibrillatori, 200 dei quali saranno distribuiti alle Forze di Polizia, ai Carabinieri, alla Guardia di finanza e alla Polizia locale, con disponibilità degli strumenti salvavita anche presso postazioni mobili. Sono previsti anche un sistema di manutenzione e uno di controllo da remoto, al fine di garantire la costante e corretta funzionalità della tecnologia impiegata, e una capillare campagna di informazione per la cittadinanza, i visitatori e i turisti.
Da ultimo, segnalo che, con l'adozione del decreto-legge n. 73, sono state introdotte rilevanti novità nel panorama sanitario italiano, con l'individuazione di misure per lo smaltimento delle liste d'attesa, al fine di incrementare l'efficienza e la tempestività dell'erogazione delle prestazioni sanitarie e di fornire risposte alle istanze dell'utenza, tra le quali l'apertura degli ambulatori nei giorni festivi.
PRESIDENTE. La deputata Gadda ha facoltà di replicare.
MARIA CHIARA GADDA(IV-C-RE). Ministro, le liste d'attesa ridotte le avete viste soltanto voi, ma, dalla sua risposta, mi pare evidente che stiate aspettando il miracolo del Giubileo. Purtroppo, però, lei non ha risposto al mio quesito, non ha risposto su eventuali assunzioni temporanee di personale sanitario, non mi ha risposto circa la necessità di avere anche strutture fisiche temporanee, perché qui abbiamo un sistema sanitario che sta andando a rotoli e il pronto soccorso che vede il personale che sta in una situazione di . Come pensate di dare alcune risposte? Le faccio un esempio molto semplice: avremo pellegrini che vengono dai Paesi più lontani del mondo, che, magari, avranno bisogno del rinnovo di una ricetta per un farmaco salvavita, e, non avendo il medico di base - perché non sono cittadini residenti nel nostro territorio -, dove dovranno andare per farsi rinnovare questa ricetta medica? Lei ha parlato giustamente - e va benissimo - del numero telefonico 116117, benissimo aver messo qualche centinaio di defibrillatori, ma quando si parla di sanità, quando si parla di sanità di emergenza e quando si parla di eventi come questi è necessario mettere in campo misure straordinarie.
Lei non mi ha risposto su alcuna di queste domande. Annuncio anche un'altra cosa: questa notte, in sede di esame della legge di bilancio, avete anche azzerato e tagliato le gambe al Terzo settore. Se voi immaginate di far fare quello che voi avete deciso di non fare, per esempio, sulla sanità, al Terzo settore - come ormai sta facendo in modo sostitutivo in tantissimi territori del Paese -, ciò non si potrà fare, perché gli state tagliando le risorse e non lo state mettendo in condizione di operare nella quotidianità.
Quindi, un po' di pudore. La legge di bilancio poteva essere una buona occasione e voi avete perso anche quella .
PRESIDENTE. È così esaurito lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata.
PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati in missione a decorrere dalla seduta odierna sono complessivamente 85, come risulta dall'elenco consultabile presso la Presidenza e che sarà pubblicato nell' al resoconto stenografico della seduta odierna .
PRESIDENTE. Comunico l'ordine del giorno della prossima seduta.
1.
Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027. (C. 2112-bis-A)
: COMAROLI, D'ATTIS, LUCASELLI e ROMANO, per la maggoranza; GUERRA, GRIMALDI e BONETTI, di minoranza.