PRESIDENTE. La seduta è aperta.
Invito il deputato Segretario a dare lettura del processo verbale della seduta precedente.
ROBERTO TRAVERSI, legge il processo verbale della seduta di ieri.
PRESIDENTE. Se non vi sono osservazioni, il processo verbale si intende approvato.
.
PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati in missione a decorrere dalla seduta odierna sono complessivamente 100, come risulta dall'elenco consultabile presso la Presidenza e che sarà pubblicato nell' al resoconto stenografico della seduta in corso .
PRESIDENTE. Comunico che sono pervenute alla Presidenza petizioni, il sunto e l'assegnazione delle quali, ai sensi della deliberazione della Giunta per il Regolamento del 19 febbraio 2025, saranno pubblicati nell' al resoconto stenografico della seduta odierna .
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Quartini. Ne ha facoltà.
ANDREA QUARTINI(M5S). Grazie, Presidente. Solo per comunicare all'Aula, affinché rimanga a verbale, che ieri il gruppo del MoVimento 5 Stelle ha fatto due errori.
Per cui, sulla votazione n. 13 chiediamo e vogliamo che rimanga a verbale che il voto del gruppo, che era favorevole, si deve intendere come voto di astensione e sulla votazione n. 17 il voto, che era favorevole, si deve intendere come contrario.
PRESIDENTE. Poiché nel corso della seduta potranno aver luogo votazioni mediante procedimento elettronico, decorrono da questo momento i termini di preavviso di 5 e 10 minuti previsti dall'articolo 49, comma 5, del Regolamento.
Sospendo, pertanto, la seduta, che riprenderà alle ore 9,50.
PRESIDENTE. La seduta è ripresa.
Ha chiesto di parlare, sull'ordine dei lavori, il deputato Bonelli. Ne ha facoltà.
ANGELO BONELLI(AVS). Grazie, signor Presidente. Intervengo per chiedere un'informativa del Ministro dell'Interno, Piantedosi, perché, a partire da domani, la città di Venezia sarà una città blindata fino al 28 giugno, per consentire il matrimonio del magnate, proprietario di Amazon, Jeff Bezos con Lauren Sanchez; la città sarà blindata, ma sarà anche una città che, per questi tre giorni, è stata comprata, in una sorta di celebrazione sfrenata del lusso che, di fatto, vedrà limitati i movimenti dei cittadini. Oggi, sono qui a chiedere al Ministro dell'Interno la garanzia del diritto a manifestare, ad esprimere pubblicamente un dissenso.
Ma, vede, già immagino quali possano essere le contestazioni rispetto all'intervento che sto facendo, ossia che noi ce l'abbiamo con i ricchi, Tuttavia, il punto è come sia possibile affittare e comprarsi una città per tre giorni, creare una serie di disagi in una città storica che non può essere lo scenario di una sorta di parco di divertimenti per i super-ricchi del mondo. Anche perché vorrei ricordare che si tratta del proprietario di Amazon, quella società che, nel nostro Paese, ma non solo nel nostro Paese, è sottoposta a una serie di indagini delle procure per sfruttamento dei lavoratori, per uso di algoritmi, che, in maniera disumana, utilizzano i lavoratori in quei luoghi di lavoro, sottopagati e sfruttati. La sua ricchezza deriva da questo.
Io vorrei ricordare una famosa poesia di Bertolt Brecht, che chiedeva: “Chi costruì le piramidi? I faraoni o i muratori che, con i loro massi, le costruirono?" ? Chi ha realizzato quella fortuna? I lavoratori sfruttati con algoritmi che portano alla disumanità? E, guardi, siamo in periodo di guerra, e vedere che si possa guadagnare anche vendendo le magliette dell'esercito israeliano, carri armati e dell'esercito israeliano su Amazon, francamente, a me, fa un grande orrore.
Vede, signora Presidente, vorrei aggiungere che, se questi grandi super ricchi - e lui, in particolar modo -, se tutti coloro i quali hanno la possibilità di comprarsi, di prendersi Venezia per tre giorni, allora … possono pagare le tasse, i super ricchi , e realizzare una tassa che potrebbe dare 1.000 miliardi di dollari - perché ogni giorno, in questo mondo, muoiono 20.000 persone per fame - da destinare alla lotta alla fame, alla povertà, alla crisi climatica.
A Piantedosi chiedo (e concludo): ma questi signori pagheranno le nostre Forze di Polizia, che dovranno garantire la loro sicurezza? Pagheranno? Per quale ragione dobbiamo mobilitare centinaia e centinaia di poliziotti, Forze dell'ordine, elicotteri, inibendo anche la possibilità e il diritto a manifestare ?
Chiedo, quindi, al Ministro Piantedosi che il diritto a manifestare dei giovani, delle giovani, dei ragazzi e delle ragazze a Venezia, rispetto a un evento, alla celebrazione del lusso, di chi pensa di comprarsi una città d'arte, sia assolutamente garantito; il diritto e libertà di manifestare .
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Caiata. Sullo stesso argomento?
SALVATORE CAIATA(FDI). Sull'ordine dei lavori, Presidente. Solo per…
PRESIDENTE. Se vuole parlare sullo stesso argomento, come sa, deve dirmelo. Se vuole o meno…
SALVATORE CAIATA(FDI). No, no, non voglio parlare sullo stesso argomento.
PRESIDENTE. Allora, aspetti che ne ho una serie di interventi, onorevole. Allora, riferirò naturalmente al Presidente della richiesta d'informativa.
Ha chiesto di parlare, sullo stesso argomento, il deputato Iaria. Ne ha facoltà.
ANTONINO IARIA(M5S). Grazie, Presidente. Anche noi, come MoVimento 5 Stelle, chiediamo un'informativa urgente al Ministro dell'Interno. Partirei subito da una scritta apparsa in piazza San Marco dei comitati che hanno proposto una protesta contro questo evento. La scritta dice: “Se puoi affittare Venezia, puoi anche pagare più tasse”. E mi ricollego al fatto che recentemente in Senato, come MoVimento 5 Stelle, abbiamo proposto un aumento della dal 3 per cento al 10 per cento. E perché l'abbiamo proposta? Non per andare contro un settore, ma perché effettivamente ci siamo stancati di non affrontare questo problema, che sarà un problema del futuro, cioè delle imprese, come le come Amazon, come i che guadagneranno tantissimo nel futuro. Le imprese che lavoreranno sull'intelligenza artificiale, sull'automazione guadagneranno tantissimo nel futuro.
Qual è il ritorno per la popolazione? Qual è il ritorno per i cittadini? Il ritorno per i cittadini va gestito e questo Governo non lo gestisce, perché questo Governo, quando c'è un multimiliardario che arriva in Italia, subito gli manda tappeti rossi, subito si genuflette. L'ha fatto con Musk, lo ha fatto con altri miliardari. Il potere forte piace a questa maggioranza, quindi non si chiede nemmeno se, in questo momento storico, avere un evento così complesso da gestire dal punto di vista della sicurezza, in una città importante come Venezia, non ci crei problemi di ordine pubblico. Se la prendono con chi protesta, con chi ferma una strada per una protesta legittima per l'ambiente e su questo matrimonio faraonico non dice assolutamente nulla. Eppure, effettivamente, questo è un periodo di matrimoni. Sappiamo che Netanyahu purtroppo ha dovuto diciamo spostare il matrimonio di suo figlio perché doveva andare a bombardare in Iran. Forse vi sta sfuggendo di mano la situazione internazionale, vi sta sfuggendo di mano come queste cose siano delicate.
Ancora una volta, questo Governo si dimostra incompetente e incapace di gestire situazioni come questa. E vi dico anche che Venezia e l'Italia non devono essere un parco giochi per miliardari. Benvenuto chiunque venga, per turismo, a portare anche economia in Italia, ma non deve venire come colui che arriva e si affitta una città a scapito dei cittadini stessi .
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare sullo stesso argomento l'onorevole Caiata. Si tratta sempre della questione dell'informativa, lo ribadisco a favore dell'Aula. Stiamo parlando di una richiesta di informativa al Ministro dell'Interno sulla vicenda che è stata illustrata, quindi stiamo al tema tutti quanti.
Prego, onorevole Caiata. Lei chiede o non chiede l'informativa e poi dica quello che ritiene.
SALVATORE CAIATA(FDI). Grazie, Presidente. Premetto che non siamo d'accordo che il Ministro dell'Interno venga a riferire in Aula su questo argomento, anche perché, se permette, Presidente, il Ministro dell'Interno non è un per cui chiamare il Ministro dell'Interno a venire in Aula a riferire su un matrimonio credo che veramente si stia toccando il fondo. Però, Presidente, mi permetta anche di fare una riflessione di carattere metodologico: questi sono interventi di fine seduta. Non possiamo continuare a chiedere per ogni cosa al Governo di venire a riferire in Aula perché anche io ho trovato una coda al semaforo venendo e fra poco i colleghi diranno che anche quello è colpa del Governo e chiederanno al Governo di venire a riferire in Aula.
Non vogliamo entrare nel merito di questa vicenda, però è veramente paradossale che si utilizzi e si strumentalizzi qualsiasi situazione.
Per cui, Presidente, chiediamo a lei, alla Presidenza, maggiore attenzione, perché questi non sono argomenti per venire a riferire in Aula, questi sono interventi di fine seduta che i colleghi legittimamente possono fare a fine seduta .
PRESIDENTE. Allora, ci sono io a fare questo lavoro, colleghi, calma, calma, calma! Allora, intanto riferirò al Presidente della richiesta di informativa giunta dai gruppi. Poi, per rispondere al collega Caiata, come lei sa, c'è una prassi ben consolidata su questo tema. Se ritenete che si debba modificare la prassi, ci sono i luoghi nei quali sottoporre la questione alla Presidenza, che deciderà, ovviamente, eventualmente, intervenendo sulle nostre regole di condotta, di continuare in questo modo o di fare diversamente.
Non esprimo una mia opinione personale, sto solo dicendo che quello che avviene stamattina è perfettamente in linea con quanto è avvenuto - almeno, parlo per la mia esperienza da Vicepresidente - in tutta questa legislatura. Se riteniamo che si debba modificare questa prassi, abbiamo i luoghi nei quali sottoporre il problema a chi di dovere.
Allora, a questo punto, ho Carmina sull'ordine dei lavori, che, in realtà, è un altro argomento, che è ordine dei lavori.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Carmina. Ne ha facoltà.
IDA CARMINA(M5S). Grazie, Presidente. Volevo dire che, con riferimento alla votazione n. 3 della seduta di ieri, riguardante il 2° capoverso del dispositivo della risoluzione Riccardo Ricciardi ed altri n. 6-00190, preciso che il mio voto è da intendersi favorevole.
PRESIDENTE. Okay, questo lo acquisiamo.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge, già approvato dal Senato, n. 2316-A: Disposizioni e deleghe al Governo in materia di intelligenza artificiale.
Ricordo che, nella seduta del 23 giugno, si è conclusa la discussione generale e i relatori e il rappresentante del Governo hanno rinunciato a intervenire in sede di replica.
PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli articoli del disegno di legge e delle proposte emendative presentate .
Ricordo che, a norma dell'articolo 123-, comma 3-, ultimo periodo, del Regolamento, le proposte emendative dichiarate inammissibili non possono essere ripresentati in Assemblea (e - ove ripresentate - non sono pubblicate).
Inoltre, non sono pubblicate, in quanto non ricevibili: le proposte emendative già presentate presso le Commissioni, ma in quella sede ritirate o decadute per assenza del presentatore; le nuove proposte emendative, non previamente presentate presso le Commissioni, riferite a parti del testo non modificate dalle Commissioni stesse, ovvero che non risultino consequenziali rispetto alle modifiche apportate in sede referente.
Le Commissioni I (Affari costituzionali) e V (Bilancio) hanno espresso i prescritti pareri che sono in distribuzione.
In particolare, il parere della Commissione bilancio reca una condizione volta a garantire il rispetto dell'articolo 81 della Costituzione, che è in distribuzione e che sarà posta in votazione ai sensi dell'articolo 86, comma 4-, del Regolamento.
Comunico altresì che la Presidenza, sulla base del parere espresso dalla Commissione bilancio, non ritiene ammissibili, a norma dell'articolo 123- del Regolamento, in quanto recano nuovi o maggiori oneri finanziari privi di idonea quantificazione e copertura, le seguenti proposte emendative: 4.01, 15.03 e 20.8 Caso; 5.5 Iaria; 6.2 Pellegrini; 11.27 Carotenuto; 12.5 Ghirra; 15.06 Ilaria Fontana; 19.1 e 22.01 Pavanelli; 19.2 Cappelletti; 19.10 Ferrara; 20.1, 23.01 e 23.02 Ascani; 20.7 Tucci; 23.03 Appendino.
Avverto inoltre che le Commissioni hanno presentato gli emendamenti 16.200 e 20.200, che sono in distribuzione e in relazione ai quali il termine per la presentazione dei subemendamenti scade alle ore 11,30.
Ha chiesto di parlare sull'ordine dei lavori l'onorevole Casu. Ne ha facoltà.
ANDREA CASU(PD-IDP). Grazie, Presidente. Onorevoli colleghe, onorevoli colleghi, rappresentante del Governo, intervengo sull'ordine dei lavori a seguito della presentazione dell'emendamento 16.2 da parte dei relatori per richiamare l'attenzione dell'Aula sui passaggi che abbiamo avuto in Commissione sul punto. In particolare, era stato approvato nei lavori in Commissione l'emendamento 16.3 a prima firma Peluffo, che stabilisce il principio che non debbano essere previsti obblighi ulteriori rispetto a quanto già stabilito a livello europeo.
Noi pensiamo e il voto in Commissione unanime su questo emendamento ha ben rappresentato l'orientamento dei lavori di Commissione sul fatto che le norme che dovranno essere scritte in questa sede non debbano appesantire la corsa e la rincorsa di soggetti nazionali ed europei, ma devono sostenerla ed essere parte integrante e armonica di quella che è l'azione che si sta portando avanti in termini comunitari.
Evidentemente, la presentazione dell'emendamento dei relatori denota che c'è stato un errore materiale legato al fatto che rispetto al voto, che è stato un voto espresso su un testo che riportava un'altra dicitura, e invece è intenzione del Governo sostenere una riformulazione, da questo punto di vista noi pensiamo che sia molto importante, anche al fine di evitare un precedente che potrebbe essere, se non motivato, spiegato e contestualizzato, dannoso al futuro dei lavori dell'Aula, di chiarire che si è trattato evidentemente di un errore materiale dei relatori, del Governo nell'espressione del parere.
Il voto conseguente, quindi, è stato frutto di questo errore e oggi questo emendamento dei relatori non va a contravvenire alla anche politica dell'intesa che avevamo trovato su questo punto di non maggiore appesantimento, ma invece va nella direzione di meglio qualificarlo da un punto di vista tecnico, così come ritiene il Governo.
Dato che è un passaggio molto importante, il fatto di pensare che quello che noi andiamo a stabilire a livello nazionale sia non un ostacolo per i nostri soggetti che dovranno operare, ma possa essere armonicamente inserito in un quadro, riteniamo che questo passaggio di un voto che va in una direzione in Commissione e in una direzione diversa in Aula, se non chiarito e non specificato, potrebbe rappresentare un precedente che non sarebbe di aiuto. Quindi, per questa ragione, chiediamo a tal fine un chiarimento.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, sullo stesso argomento, il deputato Iaria. Ne ha facoltà.
ANTONINO IARIA(M5S). Grazie. Anche noi, come MoVimento 5 Stelle, ci associamo alla richiesta di chiarimenti, però vorremmo sottolineare un aspetto importante, ossia che questo è un precedente grave perché denota anche il fatto che bisogna avere più attenzione sul lavoro della Commissione. Perché - lo dico in maniera un po' più semplice - se in Commissione viene votato un emendamento della minoranza senza essere riformulato, come è stato questo il caso, poi non si può arrivare al giorno della votazione degli emendamenti e portare una riformulazione.
Adesso capisco che su questo emendamento - tra l'altro l'emendamento non è nostro - il presentatore ha già rilevato la sua decisione; io trovo sia giusto, sarebbe giusto, avere una sospensione, ritornare in Commissione e poi riportare questa votazione nei crismi della votazione che deve essere fatta in Commissione, perché sennò sarebbe come dire che i lavori della Commissione non servono a nulla.
Devo dire la verità, già questo disegno di legge sull'intelligenza artificiale cambierà il mondo dell'intelligenza artificiale da così a così. Quindi, di per sé, questo emendamento non è così problematico, anche nella riformulazione, però il metodo è sbagliato. Perché oggi è capitato questo emendamento, non vorrei che altre volte la maggioranza, distratta in Commissione, ci vota un provvedimento e poi il giorno della votazione in Aula si cambia e arriva un emendamento a cambiare tutto, senza che nemmeno i commissari siano edotti o che si possa fare una discussione ulteriore in merito.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, sullo stesso argomento, l'onorevole Ghirra. Ne ha facoltà.
FRANCESCA GHIRRA(AVS). Grazie, Presidente. Anch'io intervengo per sottolineare quanto avvenuto questa mattina durante il Comitato dei nove. Sono stati presentati due nuovi emendamenti da parte delle Commissioni, di cui uno, di fatto, è una riformulazione di uno di quegli emendamenti che era stato concordato con il Governo e accolto già riformulato. Abbiamo tempo fino alle ore 11,30 per i subemendamenti. Quindi io, come il collega Iaria, ritengo che sarebbe opportuno sospendere l'esame del provvedimento per tornare in Commissione, per valutare anche questa questione di metodo, visto che sarebbe un precedente preoccupante rispetto ai lavori che vengono svolti in Commissione.
A nostro avviso questo è già un provvedimento abbastanza pasticciato nelle modalità legislative che lo hanno caratterizzato. C'è stata l'apertura del Governo nell'accoglimento di alcuni dei nostri emendamenti, seppur riformulati, che comporterà un ritorno al Senato in seconda lettura. Diciamo che gli accordi che erano stati presi non sono stati rispettati del tutto, quello che è accaduto stamattina complica il quadro. Quindi chiedo al Sottosegretario di intervenire nel merito di quanto è accaduto, per spiegare all'Aula, e di valutare la possibilità di una sospensione dei lavori.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, su questo argomento, il presidente Deidda. Ne ha facoltà.
SALVATORE DEIDDA, . Grazie, Presidente. Effettivamente non abbiamo problemi ad ammettere che c'è stato un errore di comunicazione, a volte, fra le presidenze, i relatori e il Governo. Quando hanno dato il parere, che doveva intendersi come riformulato, invece lo abbiamo inteso come parere favorevole secco. Siamo andati avanti, subito ci si è accorti dell'errore, ma anche come presidenti abbiamo fatto continuare. Ormai la votazione era stata fatta, quindi correttamente si va avanti con i lavori; non si può tornare indietro a una votazione dopo che ce ne sono state altre, quindi proprio zelanti con il Regolamento.
L'unico modo per rimettere la riformulazione è presentare un emendamento dei relatori, che poi non si discosta molto sul fatto. Perché poi, ripeto, l'errore è stato nostro e lo abbiamo ammesso subito. Ho informato anche i proponenti che c'era stato questo errore e che andava inteso come una riformulazione, però l'unico modo regolamentare per correggere questo era presentarlo in Aula e correggerlo in Aula. A stretto Regolamento, quindi, dobbiamo procedere con questa procedura. Chiediamo scusa, chiedo scusa, anche come presidente, di questa mancata comunicazione o disguido, e quindi ammetto la responsabilità nostra di quanto è accaduto .
PRESIDENTE. Direi che a questo punto procediamo con i nostri lavori.
Ha chiesto di parlare sul complesso delle proposte emendative riferite agli articoli del disegno di legge il deputato Casu. Ne ha facoltà.
ANDREA CASU(PD-IDP). Grazie, Presidente. Onorevoli colleghe, onorevoli colleghi, stiamo entrando nella discussione e nel confronto sugli emendamenti. Ne sono rimasti da discutere, al netto di quelli che sono stati considerati inammissibili, oltre 200.
Pensiamo che sia utile e importante, vista l'importanza del tema dell'intelligenza artificiale e delle disposizioni e deleghe al Governo contenute in questo testo, inquadrare in quest'Aula questa discussione in termini politici, per cercare di comprendere anche il senso dell'azione che, prima al Senato e poi qui alla Camera, i rappresentanti delle opposizioni - nel nostro caso del Partito Democratico - hanno cercato di portare avanti. È chiaro che quando stiamo parlando di un tema che ha un impatto così importante sulle vite di tutti noi le categorie con cui dobbiamo affrontare questo tema non possono essere categorie di parte o categorie di partito. Dobbiamo cercare di capire qual è la funzione storica che un Parlamento oggi può svolgere di fronte a rivoluzioni che stanno modificando - l'abbiamo visto anche ieri nella discussione generale - non solo il lavoro in tutte le sue forme, non solo tutti gli aspetti della vita economica, tutti gli aspetti della vita sociale, ma stanno andando a toccare anche quelle che sono le fondamenta e quelli che sono i pilastri dei principi democratici. Di fronte a questo è chiaro che ogni singolo emendamento, ogni singola parola, ogni singola riga che noi andiamo a inserire in questa fase, rappresenta il tentativo di svolgere una funzione non di soli spettatori su dei cambiamenti che stiamo già attraversando e che stiamo già vivendo. Non è semplice perché è chiaro che l'orizzonte di azione deve essere l'orizzonte comunitario e per questo - l'abbiamo fatto, lo abbiamo ribadito, lo abbiamo detto con l'emendamento 16.3, a prima firma Peluffo, ma non solo, con tante iniziative - è fondamentale che ci sia uno sviluppo armonico tra questi provvedimenti e le azioni che poi si portano avanti.
Poi c'è una questione fondamentale che riguarda la e, da questo punto di vista, è la prima critica forte che ci sentiamo di rappresentare, contenuta in molti emendamenti. Su questo presenteremo anche degli ordini del giorno e, in parte, interviene su questo anche uno degli emendamenti dei relatori che è stato presentato. Pensiamo che sia necessario procedere alla definizione di un'autorità indipendente per l'intelligenza artificiale. Pensiamo che la scelta di fondo, cioè quella di attribuire a una serie di agenzie governative la gestione di questi cambiamenti e di questi processi, quello spezzatino di poteri che un po' vediamo su tanti temi della transizione digitale - ma anche in questo caso - tra AgID, ACN e Garante della , che prima dell'emendamento che è stato presentato dai relatori stamattina ignorava il ruolo di Agcom, rischia di complicare e non di semplificare un quadro già estremamente complesso. Quindi, da questo punto di vista, richiamiamo il Governo sulla necessità di valutare, con particolare attenzione, gli emendamenti su cui stamattina in Comitato dei nove è stato dato parere negativo, ma che vanno invece a cercare di correggere questa impostazione. Lo facciamo indipendentemente da chi sia il Presidente del Consiglio - oggi Giorgia Meloni, un domani potrebbe essere un rappresentante delle forze dell'attuale opposizione -, ma, in ogni caso, pensiamo che su un tema come questo è fondamentale che ci sia un'autorità indipendente, non un'agenzia governativa, non un complesso di agenzie governative, chiamate fra di loro poi a discutere e confrontarsi. Lo stiamo vedendo spesso, in tanti altri argomenti, che cosa le difficoltà della pluralità di attribuzione di competenze vanno a generare.
Vi sono poi altre questioni importanti. C'è la questione della sicurezza. È un fatto fondamentale, importante, significativo, per quanto riguarda i lavori di quest'Aula, perché sarà uno dei pochissimi provvedimenti che andrà in terza lettura, che vedrà un passaggio al Senato, un passaggio alla Camera, un passaggio al Senato. In una fase storica di monocameralismo alternato, consideriamo questo un prezioso dono che ha consentito, prima al Senato e poi alla Camera, di fare un approfondimento del testo con l'obiettivo di arrivare ad affrontare il cuore delle questioni, con la speranza di poterle modificare.
Da questo punto di vista, l'articolo 6 è stato modificato; avevamo segnalato già al Senato come quella formulazione, così come era stata giustapposta nel testo, di indicazione dei nazionali senza una qualificazione dei dati strategici, senza una definizione di tutti i passaggi, perché non vi è solo il CAP della collocazione del per garantire la sicurezza di dati che possono essere strategici, che possono essere dati sensibili. Ecco, da questo punto di vista noi abbiamo rappresentato l'esigenza di modificare ulteriormente l'articolo 6 per andare in una direzione di definizione di difesa, di protezione massima dei dati della nostra pubblica amministrazione, quei dati meritevoli di tutela e di attenzione.
Purtroppo, la scelta dell'emendamento soppressivo ha bloccato la strada al confronto parlamentare su un'ulteriore qualificazione dell'articolo 6 che potesse correggere quell'errore che era stato fatto nella mera indicazione di un riferimento ai nazionali che, anzi, poteva diventare quasi lo strumento per nascondersi dietro l'adempimento formale di quella norma per poter invece essere considerati rispetto ad altri e più gravosi adempimenti normativi presenti da altre norme, ebbene da questo punto di vista non c'è stata proprio la possibilità del confronto e questa - lo ripetiamo - è un'occasione persa.
Non è stato possibile - purtroppo, l'emendamento soppressivo non ci ha consentito di fare altri emendamenti all'emendamento 6.2, li ripresenteremo ulteriormente al Senato - ma continueremo a fare quello che noi pensiamo sia l'interesse nazionale, cioè tenere altissima la guardia della difesa di quella pentola d'oro di dati che abbiamo nel nostro Paese.
Il cuore - e qui veniamo all'articolo 25, un altro dei grandi punti di confronto che noi abbiamo avuto su questi temi in Commissione, che abbiamo avuto al Senato e che continueremo ad avere nel prossimo passaggio al Senato perché, chiaramente, non si ferma qui il nostro lavoro - è legato proprio al diritto d'autore, alla tutela fondamentale e preziosa del lavoro degli attori, dei doppiatori, dei registi, degli scrittori, degli sceneggiatori, delle persone, degli artisti e dei fumettisti che hanno fatto e che fanno grande il nostro Paese nel mondo e che si trovano in questo momento a un bivio.
Noi dobbiamo essere in grado di tutelare questo lavoro, e questo lavoro non può venire depredato costantemente senza nemmeno avvisare la persona che l'ha prodotto o, peggio, attraverso clausole vessatorie che ormai sono presenti in tantissimi contratti e che obbligano a cedere quella che è la possibilità, poi, di replicare il proprio lavoro e di farlo in modalità totalmente digitale senza nemmeno parlare con il diretto interessato. Debbono esserci degli interventi che, chiaramente, devono essere posti a salvaguardia del fatto che deve essere chiaro da dove vengono estrapolati, da dove arrivano i che servono a nutrire di dati l'intelligenza artificiale e che devono, in qualche modo, difendere quei diritti: pensiamo al diritto d'autore, ma a tutti i diritti fondamentali.
Se ne parla, chiaramente, in questo testo di tali contenuti. Però se noi non riusciamo ad essere in qualche modo in grado di tutelare tutto questo, allora auspico veramente che sull'articolo 25 e sui tanti emendamenti che noi abbiamo presentato ci sia almeno una assunzione di consapevolezza. Da qui l'appello che rivolgo al Governo perché una parte di queste deleghe sono chiaramente delle deleghe in cui noi, in questa fase, stiamo indicando solamente i principi, ma allora proprio sul diritto d'autore, proprio sulla tutela di questi dati che sono opere d'arte - quasi fa male chiamare le opere d'arte “dati” - noi dovremmo forse mettere più in alto possibile l'asticella degli obiettivi che noi ci poniamo in sede nazionale e in sede comunitaria, perché difendere quel ruolo non significa difendere solo il futuro di quei lavoratori, di quei professionisti e di quegli artisti, ma significa difendere il futuro dell'Italia.
E qui arriviamo al punto finale, su cui poi ci siamo anche trovati nella ridefinizione dell'emendamento 28.2, che è stato uno dei passaggi migliorativi di questo testo che abbiamo avuto in Commissione. Noi abbiamo stabilito un principio semplice con questo emendamento e vorremmo che valesse per tutti gli ambiti, non solo per l'intelligenza artificiale. Noi dobbiamo mettere in primo piano l'attenzione e la priorità per la difesa, la salvaguardia e la crescita del ruolo che l'Italia e l'Europa devono avere all'interno di queste transizioni e di questi cambiamenti. La priorità deve essere quella di guardare allo sviluppo, alla crescita e alla difesa del nostro continente e del nostro Paese. Detto questo, ci si può sempre confrontare perché è necessario, perché non ci può essere chiusura. Nella sovranità digitale non c'è la chiusura, c'è un'apertura al mondo senza smarrire il ruolo che si vuole svolgere nel mondo.
Ecco, dentro questa idea di apertura ci deve essere una capacità che questa apertura, laddove necessaria, avvenga alla luce del sole, avvenga motivando l'interesse nazionale, avvenga motivando la sicurezza nazionale…
PRESIDENTE. Concluda, onorevole.
ANDREA CASU(PD-IDP). …e avvenga sempre con l'obiettivo di far crescere il nostro Paese e il nostro continente .
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, sempre sul complesso degli emendamenti, l'onorevole Ghirra. Ne ha facoltà.
FRANCESCA GHIRRA(AVS). Grazie, Presidente. Noi da subito, anche durante il dibattito in Senato, abbiamo ritenuto questo provvedimento del tutto insufficiente e insoddisfacente. Abbiamo apprezzato l'apertura del Governo rispetto all'esame di alcune proposte emendative che abbiamo fatto, per quanto poi il risultato non ci soddisfi: solo una delle nostre proposte, ad esempio, è stata accolta e riformulata, ma non altre che ritenevamo altrettanto importanti, come quella sulla tutela dei dati di interesse pubblico o quella che chiedeva di realizzare sul territorio italiano utilizzando, almeno per un terzo dei consumi, energie rinnovabili, o ancora quella sulla tutela del diritto d'autore.
Dicevo, solo in parte è stata accolta la nostra proposta che chiedeva di garantire la piena autonomia e indipendenza nazionale da ogni forma di interferenza e condizionamento da parte di Stati terzi o soggetti privati. È una questione che abbiamo posto sia tra i principi generali di cui all'articolo 3, sia all'articolo 1 sulle finalità e l'ambito di applicazione di questo provvedimento, proponendo anche che fosse garantita la libertà di pensiero e la sua comunicazione, tutelando anche la libertà di maturare e manifestare il proprio convincimento in forma individuale o collettiva, in un contesto informativo pluralistico e libero.
Per garantire un uso corretto dei sistemi di intelligenza artificiale chiedevamo di promuovere azioni di contrasto di attività digitali messe in atto da parte di Stati terzi o soggetti economici privati finalizzati a interferire o condizionare, con modalità occulte, il dibattito sociale e politico dei cittadini italiani tutelando gli interessi dello Stato, nonché i diritti fondamentali costituzionalmente riconosciuti.
Come dicevo, questa proposta è l'unica ad essere stata accolta e riformulata con una previsione che, però, a nostro avviso, indebolisce la possibilità di tutelare i diritti fondamentali di cittadine e cittadini nell'esercizio delle proprie attività professionali o culturali. È stata, infatti, aggiunta una frase che prevede che l'utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale non debba pregiudicare la libertà del dibattito da interferenze illecite da chiunque provocate.
Altro tema per noi di fondamentale importanza sarebbe stato quello di inserire, tra i principi generali, la tutela dei dati in possesso della pubblica amministrazione italiana, o comunque generati da italiani o residenti, riconoscendoli come un bene di interesse pubblico da concedere solo temporaneamente in uso a soggetti privati ed esclusivamente con modalità di trattamento e finalità compatibili con la normativa italiana, nonché con quella dell'Unione europea, ove applicabile.
I dati della pubblica amministrazione dovrebbero essere, a nostro avviso, considerati un bene di interesse pubblico in modo da disciplinarne un corretto e legittimo utilizzo.
Altra questione di straordinaria importanza che abbiamo voluto far emergere in questo contesto, come avevamo fatto precedentemente anche in sede di discussione del DDL Spazio, è il rischio che si vengano a creare forme di mercato oligopolistiche, monopolistiche o, comunque, forme di concorrenza sleale nel mercato dei servizi digitali e, in particolare, nella fornitura di sistemi di intelligenza artificiale.
Noi riteniamo che questo rischio possa essere evitato attraverso lo sviluppo sul territorio nazionale ed europeo di imprese fornitrici di sistemi di intelligenza artificiale e con la definizione di attività di controllo puntuali sulle pratiche commerciali operate tramite i sistemi di intelligenza artificiale, onde evitare che possano essere ingiuste, ingannevoli e illegali o che possa persino esserci un utilizzo fraudolento dei dati in possesso della pubblica amministrazione italiana, o comunque generati dai cittadini italiani o dalle persone residenti sul nostro territorio.
Ho citato anche ieri il capo della Polizia, Vittorio Pisani, che ha segnalato il problema che altri Stati possano accedere ai nostri dati, mentre noi avremmo difficoltà a farlo sia sui nostri che su quelli di altri Stati.
Abbiamo poi sollevato un altro tema per noi cruciale che riguarda la creazione e lo sviluppo dei sul territorio nazionale che, a nostro avviso, dovrebbe essere incentivato per evitare che i nostri dati continuino a risiedere e a essere governati da soggetti esterni ma anche che, vista l'ingente quantità di energia che occorre per alimentarli, si ottimizzino e si riducano i consumi energetici utilizzando, per almeno un terzo del loro consumo, energie rinnovabili. Neanche su questo fronte siamo però riusciti a sensibilizzarvi. Anzi, l'emendamento del Governo con cui è stato soppresso il comma 2 dell'articolo 6 peggiora, a nostro avviso, l'articolato normativo, eliminando la previsione che i sistemi di intelligenza artificiale destinati all'uso in ambito pubblico, fatta eccezione per quelli impiegati all'estero nell'ambito delle operazioni militari, debbano essere installati su ubicati nel territorio nazionale al fine di garantire la sovranità e la sicurezza dei dati sensibili dei cittadini. Questa soppressione indebolisce, a nostro avviso, la capacità dell'Italia di gestire la e la sicurezza dei dati della pubblica amministrazione, rinunciando a un'importante fetta di gestione della sovranità nazionale tanto cara a questa maggioranza.
Il fatto poi che nella IX Commissione si stia esaminando un provvedimento in materia non confligge, a nostro avviso, con dei principi che sarebbe stato opportuno sancire con questo disegno di legge. Su questo aspetto non eravamo intervenuti, ritenendoci soddisfatti di quella formulazione che, poi, è stata cassata, ma vi chiediamo anche un altro impegno, cioè di non utilizzare gli strumenti di intelligenza artificiale per il potenziamento o la realizzazione di armamenti. Proposta che è stata bocciata in Commissione, nonostante si conoscano bene i preoccupanti effetti dell'uso dell'intelligenza artificiale nei dispositivi militari e la poderosa efficacia che assumono nell'eliminazione del nemico, con la devastante conseguenza di causare morti di civili, ormai considerate in maniera estremamente preoccupante un effetto collaterale calcolato e accettabile.
Noi siamo fortemente preoccupati dall'assenza di una regolamentazione internazionale di accordi che limitino questa deriva pericolosa e criminale, così come siamo preoccupati dal fatto che non vogliate prendere una posizione chiara in merito, come hanno dimostrato, anche ieri, le parole della Presidente.
L'articolo 8 riguarda la ricerca e la sperimentazione scientifica nella realizzazione di sistemi di intelligenza artificiale in ambito sanitario. Non ci convince l'accesso dei privati, alla pari con soggetti pubblici, nella raccolta e uso dei dati sensibili dei cittadini, anche nel caso si tratti di soggetti senza scopo di lucro, in ambito di ricerca e sviluppo.
A nostro avviso, specie in ambito delicato come quello sanitario, è assolutamente necessario che la ricerca e la sperimentazione nella realizzazione di sistemi di intelligenza artificiale siano predisposti dal pubblico, perché un accesso secondario ai dati di soggetti privati, per quanto si ipotizzi anonimizzati, rischia di generare investimenti sulla base di scelte di carattere commerciale, con finalità di lucro e non nell'interesse generale della collettività.
Troviamo poi del tutto inopportuno che si preveda l'utilizzo di dati personali senza un ulteriore consenso dell'interessato. Pur condividendo le finalità dell'utilizzo dei dati secondari per la ricerca scientifica, riteniamo che il mancato coinvolgimento dei diretti interessati si configuri come una grave violazione della .
L'articolo 11 riguarda le disposizioni sull'uso dell'intelligenza artificiale in materia di lavoro, un ambito che desta enormi preoccupazioni in moltissimi settori in cui il timore diffuso riguarda la potenziale sostituzione dell'attuale forza lavoro con sistemi automatizzati. Per questo troviamo grave il fatto che non si sia utilizzato questo provvedimento per introdurre adeguate forme di tutela, come ad esempio la previsione che il lavoratore abbia il diritto di inibire l'utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale... Presidente, non riesco neanche a sentirmi...
PRESIDENTE. Ha ragione collega Ghirra. Colleghi, c'è veramente un caos di fondo insopportabile. Aspettiamo che ci sia il silenzio totale dell'Aula e poi riprendiamo.
FRANCESCA GHIRRA(AVS). Grazie, Presidente. Dicevo che troviamo grave che non si sia utilizzato questo provvedimento per introdurre adeguate forme di tutela come, ad esempio, la previsione che il lavoratore abbia il diritto di inibire l'utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale qualora ritenga che i dati utilizzati dal modello di intelligenza artificiale, in ambito lavorativo, ledano la sua immagine o la sua produttività.
Il provvedimento non introduce alcuna disposizione che vada in questo senso, né prevede alcun profilo sanzionatorio nei confronti di datori di lavoro o committenti che utilizzano i sistemi in maniera contraria ai principi costituzionalmente riconosciuti: una mancanza a cui non avete voluto porre alcun rimedio.
Così come non è previsto che l'intelligenza artificiale sia utilizzata per migliorare le competenze dei lavoratori o per contrastare il lavoro irregolare o, ancora, l'agghiacciante fenomeno delle molestie e delle violenze sui luoghi di lavoro.
Né è previsto in alcun modo - fatto gravissimo - il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative: non solo non vi è alcuna garanzia che i principi enunciati nel DDL siano estesi anche al momento antecedente la costituzione del rapporto di lavoro ovvero nella selezione del personale, nella gestione dei , nelle procedure di assunzione, ma non si prevede neanche un confronto all'acquisizione di un parere dei sindacati. Il comma 3, così come formulato, sembra attribuire all'intelligenza artificiale l'organizzazione e la gestione del rapporto di lavoro. Andrebbe invece chiarita, proprio nel rispetto dei diritti inviolabili richiamati, la centralità della supervisione umana dei processi, nonché esplicitata la libertà di adesione a un'organizzazione sindacale, senza che questo possa determinare una discriminazione. Per noi questo è un punto irrinunciabile, anche in considerazione dei numerosi pronunciamenti in cui il giudice ha individuato, da parte di sistemi algoritmici e di intelligenza artificiale che organizzavano l'attività di consegna dei , comportamenti discriminatori nei confronti di lavoratori che avevano aderito a scioperi indetti dalle organizzazioni sindacali.
Ci preoccupa poi il vostro disinteresse verso la tutela del diritto d'autore. Nei settori delle professioni intellettuali è urgente introdurre adeguate forme di tutela, al fine di evitare che lavoratrici e lavoratori vengano sostituiti dai sistemi di intelligenza artificiale, ma nessuna delle nostre proposte è stata accolta.
Così come non condividiamo il sistema di che avete strutturato, escludendo, ancora una volta, le parti sociali, ma persino il Garante per la protezione dei dati personali e gli enti locali; né l'ANCI, né la Conferenza unificata verranno coinvolti in questi procedimenti.
PRESIDENTE. Concluda, onorevole.
FRANCESCA GHIRRA(AVS). Infine, gli ultimi emendamenti riguardano l'introduzione di modifiche al codice penale con cui chiedete di introdurre nuove fattispecie di reato. Noi proponiamo di sopprimere quei commi, perché riteniamo che anche questo provvedimento non possa essere un modo per aggravare ancora le norme sui reati.
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, invito i relatori per la maggioranza, i relatori di minoranza e il rappresentante del Governo ad esprimere il parere sulle proposte emendative riferite agli articoli del disegno di legge.
BEATRIZ COLOMBO, Grazie, Presidente. Sull'articolo 1, invito al ritiro oppure parere contrario su tutte le proposte emendative.
PRESIDENTE. Deve dare il parere con riferimento a tutti gli articoli, abbiamo modificato il Regolamento.
BEATRIZ COLOMBO, Sull'articolo 2, invito al ritiro oppure parere contrario a tutte le proposte emendative. Sull'articolo 3, invito al ritiro oppure parere contrario a tutte le proposte emendative. Sull'articolo 4, invito al ritiro oppure parere contrario a tutte le proposte emendative. Sull'articolo 5, invito al ritiro oppure parere contrario a tutte le proposte emendative. Sull'articolo 6, invito al ritiro oppure parere contrario a tutte le proposte emendative. Sull'articolo 7, invito al ritiro oppure parere contrario a tutte le proposte emendative. Sull'articolo 8, invito al ritiro oppure parere contrario a tutte le proposte emendative. Sull'articolo 9, invito al ritiro oppure parere contrario a tutte le proposte emendative. Sull'articolo 10, invito al ritiro oppure parere contrario a tutte le proposte emendative. Sull'articolo 11, invito al ritiro oppure parere contrario a tutte le proposte emendative. Sull'articolo 12, invito al ritiro oppure parere contrario a tutte le proposte emendative, tranne l'emendamento 12.300 da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-del Regolamento, su cui il parere è favorevole.
Sull'articolo 13, invito al ritiro oppure parere contrario a tutte le proposte emendative. Sull'articolo 14 invito al ritiro oppure parere contrario su tutte le proposte emendative. Sull'articolo 15, invito al ritiro oppure parere contrario a tutte le proposte emendative. Sull'articolo 16, invito al ritiro oppure parere contrario a tutte le proposte emendative, tranne l'emendamento 16.200 delle Commissioni, su cui il parere invece è favorevole.
Sull'articolo 17, invito al ritiro oppure parere contrario su tutte le proposte emendative. Sull'articolo 18, invito al ritiro oppure parere contrario a tutte le proposte emendative. Sull'articolo 19, invito al ritiro oppure parere contrario a tutte le proposte emendative. Sull'articolo 20, invito al ritiro oppure parere contrario su tutte le proposte emendative, tranne l'emendamento 20.200 delle Commissioni, su cui il parere è favorevole. Sugli articoli dal 21 fino alla fine, invito al ritiro oppure parere contrario su tutte le proposte emendative.
PRESIDENTE. Passiamo ai relatori di minoranza.
Il relatore per il PD, onorevole Casu?
ANDREA CASU, Grazie, Presidente. Parere favorevole su tutti gli emendamenti, ad eccezione del 6.1 Ghirra su cui indichiamo voto d'astensione perché, a nostro avviso, è tecnicamente mal formulato.
PRESIDENTE. Quindi, si rimette all'Assemblea, naturalmente.
Onorevole Pastorella, prego.
GIULIA PASTORELLA, Grazie, Presidente. Parere favorevole su tutti gli emendamenti, tranne 2.1 Pavanelli, 3.1 Ghirra, 3.8 Sportiello, 4.3 Fede, 4.6 Appendino, 5.11 e 6.1 Ghirra, 14.01 Pavanelli, 19.10 e 24.14 Ferrara su cui il parere è contrario.
PRESIDENTE. Onorevole Ferrara, relatore per il MoVimento 5 Stelle, prego.
ANTONIO FERRARA, Grazie, Presidente. Parere favorevole su tutti gli emendamenti, tranne l'emendamento 6.1 Ghirra che non esprime il suo potenziale.
PRESIDENTE. Sull'emendamento 6.1 Ghirra si rimette all'Aula o è contrario?
ANTONIO FERRARA, Astensione, al momento.
PRESIDENTE. Quindi, si rimette all'Aula.
Onorevole Ghirra?
FRANCESCA GHIRRA, Il parere è favorevole su tutti gli emendamenti.
PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento 1.1 Fede.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Iaria. Ne ha facoltà.
ANTONINO IARIA(M5S). Brevemente, perché questo emendamento parla di lavoro e salute psicofisica dei lavoratori, un tema che, secondo me, bisognava affrontare in questo disegno di legge che parla di intelligenza artificiale in maniera anche poco precisa, perché il tema del lavoro e il tema dei lavoratori saranno i temi clou per i prossimi anni.
Come tutti sappiamo, l'evoluzione dell'intelligenza artificiale e l'evoluzione dell'automazione cambieranno il mondo del lavoro e, in questo caso, non preoccuparsi nemmeno in una legge delega - che di per sé chiaramente già rimanderà a ulteriori legiferazioni future da parte del Governo - di come questo impatterà sui lavoratori è profondamente sbagliato.
L'emendamento era molto semplice, ma il tema fondamentale è che sicuramente ci sarà una transizione lavorativa, sicuramente molte professioni cambieranno e questo Governo, questo disegno di legge proposto dal Governo, non se ne occupa assolutamente. Quindi, da questo punto di vista, il tema dell'intelligenza artificiale, proposta semplicemente come un elenco di piccole misure correttive a un che arriverà dall'Europa non ha nessun senso, se non si affrontano veramente i temi importanti che questo cambiamento epocale, questa rivoluzione epocale sta già attuando nella nostra società.
PRESIDENTE. L'Abbate sottoscrive.
Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 1.1 Fede, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Errore mio, non ho chiesto il parere al Governo. In effetti, ho inteso che fosse conforme al relatore. Sottosegretario Butti, il parere sugli emendamenti?
ALESSIO BUTTI,. Perspicace, Presidente.
ALESSIO BUTTI,. Conforme alla relatrice per la maggioranza.
PRESIDENTE. È una mia qualità questa della perspicacia.
Passiamo all'emendamento 1.2 Ghirra.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Piccolotti. Ne ha facoltà.
ELISABETTA PICCOLOTTI(AVS). Grazie, Presidente. Questo è un emendamento che, come Alleanza Verdi e Sinistra, riteniamo essere particolarmente importante alla luce delle notizie che conosciamo, che tutti dovremmo conoscere, su quante siano le operazioni di condizionamento occulto dell'opinione pubblica che vengono attuate attraverso i e possono essere amplificate e potenziate attraverso l'utilizzo degli strumenti di intelligenza artificiale e, quindi, anche di automatizzati.
Dico questo perché conosciamo queste tecniche fin dai tempi di Cambridge Analytica: è stato probabilmente lo scandalo recente più importante della storia democratica del cosiddetto Occidente e sappiamo che gli effetti dell'utilizzo di queste tecnologie, ai fini del condizionamento anche cognitivo delle persone, non sono ancora conclusi.
Sono talmente dispiegati e in atto che, recentemente, abbiamo assistito all'annullamento - io penso tutti preoccupati e allibiti - delle elezioni in Romania a causa del pesante condizionamento del dibattito democratico attuato attraverso i Ecco, io voglio ricordare che, in quell'occasione, rilasciò un in cui si diceva che nella sola Romania - che, come sapete, non è un Paese più popoloso dell'Italia - operavano e agivano 11 milioni di che diffondevano che interagivano con gli utenti per determinare il della conversazione politica, che operavano attraverso per demolire la credibilità di alcuni dei candidati.
Quindi, chiediamo che, nella parte dei principi di questa norma, venga riconosciuta la tutela della libertà del pensiero e del dibattito nel nostro Paese e che venga data delega al Governo di immaginare anche precisi strumenti di tutela che obblighino le piattaforme ad intervenire, cancellando i prodotti attraverso l'intelligenza artificiale, limitando i danni e anche individuando le sanzioni che devono essere erogate nel caso in cui queste contromisure non vengano prese.
Ci stupisce che, nonostante alcune aperture del Sottosegretario Butti che si è reso disponibile a dibattere, a discutere di questi temi, ci sia una certa reticenza ad individuare con precisione le azioni che vanno fatte a tutela del nostro ecosistema democratico e informativo, perché le potenzialità dell'intelligenza artificiale sono tali e tante da poter modificare in profondità l'assetto democratico così come lo conosciamo nelle democrazie liberali che, come sappiamo, è nato proprio intorno al formarsi dell'opinione pubblica alla fine dell'Ottocento e, poi, nei primi del Novecento.
Quindi, Sottosegretario, io la invito magari a rivedere questo parere, ma comunque a tenere in conto che queste misure sono assolutamente necessarie, urgenti e non più rimandabili
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Grimaldi. Ne ha facoltà.
MARCO GRIMALDI(AVS). Grazie, Presidente. Non comprendo, colleghi. Io vi chiederei di rileggere attentamente questo emendamento, che vi chiede semplicemente di promuovere azioni di contrasto di attività digitali messe in atto da parte di Stati terzi e soggetti economici privati, finalizzati a interferire o a condizionare la nostra vita democratica. Vi dite sovranisti, vi dite nazionalisti, ma in che modo potete dare un parere contrario a questo emendamento? Rivendicate il peso dell'Italia nello scacchiere internazionale, eppure state svendendo la nostra indipendenza nazionale. Vi sembra serio che - ne dico uno - la Russia possa interferire nelle prossime elezioni, l'ha già fatto? Vi ha pagato? Ha pagato dei ?
PRESIDENTE. Concluda, onorevole.
MARCO GRIMALDI(AVS). Io credo di no, ognuno di voi smentirebbe questa frase. Allora, vi chiedo di essere conseguenti e votare per il futuro della nostra democrazia.
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 1.2 Ghirra, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 1.3 Pastorino. Se nessuno chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 1.3 Pastorino, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'articolo 1. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 1… revoco l'indizione della votazione… Ha chiesto di parlare, per dichiarazione di voto, l'onorevole Grimaldi. Ne ha facoltà.
MARCO GRIMALDI(AVS). Grazie, Presidente. Ma le dicevo che voteremo, a questo punto, contro l'articolo 1. Avete appena acconsentito - ripeto - di svendere anche questa indipendenza, quella che abbiamo qua, la sovranità che abbiamo qua. È inutile guardare ad altri Paesi a Est dell'Italia, alle interferenze che ci sono in quei Paesi, senza dirci che, in questo sistema, nei nostri nella nostra democrazia sempre più digitale, ci sono delle interferenze; e, invece di unirci insieme, dicendo che l'intelligenza artificiale aumenterà questi tentativi, aumenterà l'hackeraggio e aumenterà il finanziamento occulto di campagne elettorale. Guardate che la democrazia è già piena di queste allusioni. Ma avete visto cosa succede? Ne abbiam parlato ieri del conflitto israeliano con l'Iran e abbiamo visto che cosa abbia voluto dire quest'anno di bombardamenti su Gaza. Avete visto con i vostri occhi più di 4 mesi di blocco degli aiuti umanitari. Oggi se entrate su Google, se guardate sui vostri siamo totalmente immersi in una campagna che non si capisce chi paga, chi sostiene, in cui si vedono esattamente tantissimi palestinesi felici di ricevere dei pacchi alimentari, degli aiuti in serenità. Siete pronti a smentire che nelle scorse 48 ore sono morti più di 200 palestinesi sotto le mitragliatrici di Israele Ma che c'entra?? Guardate quell'immagine, guardate quell'immagine finta, prodotta dall'intelligenza artificiale che ci dice che a Gaza va tutto bene, che non c'è nessun blocco degli aiuti umanitari. Ecco, tutta questa vicenda portatela nella democrazia, portatela nelle elezioni.
È giusto e corretto che Paesi finanzino e sostengano o che indeboliscano la nostra democrazia con questo tipo di messaggi? Volete porre rimedio? È una vostra sfida sì o no? O quell'Occidente che volete difendere, lo volete difendere solo quando vi fa comodo?
Oggi state picconando un pezzo della storia della nostra democrazia. Ve lo dico perché, a queste vicende, bisogna porre un rimedio, bisogna dare degli argini. Ci sono dei potenti che vogliono comprare tutto e tutti. Basta vedere l'oligarchia che c'è oggi negli Stati Uniti, basta vedere anche solo la discussione che abbiamo fatto un'ora fa su Jeff Bezos. Si possono comprare per tre giorni la città, ma si possono comprare democrazie per molto, molto, meno e ognuno di voi deve essere ingaggiato quanto noi in questa discussione .
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 1.
Dichiaro aperta la votazione.
.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva
PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento 2.1 Pavanelli. Ha chiesto di parlare l'onorevole Pavanelli. Ne ha facoltà.
EMMA PAVANELLI(M5S). Grazie, Presidente. Allora, il regolamento dell'Unione europea 2024/1689, il famoso è direttamente applicabile agli ordinamenti degli Stati membri che, quindi, non possono adottare norme difformi - questo è un fatto -, in quanto le stesse dovrebbero essere disapplicate o darebbero luogo a una procedura di infrazione. E, allora, con questo emendamento si cerca di riportare la definizione, perché siamo ancora nella parte dove si definisce il testo e, soprattutto, la definizione dell'intelligenza artificiale. E, allora, colleghi e Governo, io mi stupisco - in Commissione ho provato a dirlo - purtroppo non è stato accolto questo emendamento, ma qui abbiamo il primo testo di questo genere.
Abbiamo cercato di collaborare con la maggioranza, con il Governo, per far in modo di avere un testo, almeno iniziale, che, per quanto possibile, risponda alle esigenze. Qui, siccome siamo nella parte delle definizioni a livello di norma, non vorrei che, poi, fra qualche mese, un anno, arrivi dall'Unione europea una richiesta specifica all'Italia perché siamo a rischio di infrazione. Quindi la definizione deve essere corrispondente. Pertanto - ripeto - non è possibile dare una definizione di sistema di intelligenza artificiale diversa da quella contenuta nel regolamento. Ecco perché chiedo al Governo se vi sia un ripensamento su questo, perché veramente il problema diventa di tutto il Paese, non del Governo o nostro. Ma cerchiamo di fare da subito un testo che sia, almeno nei principi, quello corretto e che non porti l'Italia all'ennesima infrazione anche perché ultimamente mi sembra che ne stiamo subendo veramente tante.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Pastorella. Ne ha facoltà.
GIULIA PASTORELLA, . Sì, per spiegare il voto contrario: per le motivazioni esattamente opposte a quelle della collega Pavanelli, ovvero noi reputiamo che già sia complesso per aziende e pubblica amministrazione avere un regolamento nazionale e uno europeo. Quindi, in questo articolo…
PRESIDENTE. Collega, mi perdoni, non le ho chiesto se parla per il gruppo o come relatore di minoranza. È una questione di conteggio di tempi.
GIULIA PASTORELLA, Come relatore di minoranza.
PRESIDENTE. Come relatore, prego.
GIULIA PASTORELLA, Dicevo che è già complesso avere questa duplicazione tra la normativa europea e quella nazionale; almeno proprio nella parte di definizioni più restiamo fedeli alla normativa europea, meno rischiamo di creare duplicazioni e confusioni. Quindi, ritengo che la dicitura originale dell'articolo 2, comma 1, lettera sia quella più semplice di comprensione e che corrisponda alla normativa europea. Non c'è bisogno di specificare e complicare ulteriormente le cose.
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 2.1 Pavanelli, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo e favorevole dei relatori di minoranza, ad esclusione del parere del relatore di Azione che è contrario.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 2.2 Cappelletti. Ha chiesto di parlare la collega Pavanelli. Ne ha facoltà.
EMMA PAVANELLI(M5S). Grazie, Presidente. Questo emendamento chiede una cosa abbastanza semplice: di inserire tra le definizioni i sistemi di . Chiede di aggiungere: “ i sistemi di intelligenza artificiale che producono sistematicamente e ingiustificatamente risultati meno favorevoli, iniqui o dannosi per i membri di specifici gruppi sociali”.
Questo è un tema in generale che abbiamo sollevato con vari emendamenti, cioè che non ci sia il rischio che, ad esempio, alcune categorie di persone, per la loro religione, per il loro genere, per il colore dei loro capelli, vengano di fatto ingiustificatamente penalizzate quando usano l'intelligenza artificiale. Purtroppo, su tutti questi emendamenti, dove si chiedeva maggiore tutela in tal senso, purtroppo, abbiamo sempre avuto un parere contrario. Sinceramente lo trovo abbastanza anomalo nel senso che si va a chiedere, appunto, che ci sia una parità di genere, anche rispetto ad altre categorie di persone, se vogliamo definirle così. Proprio pochi giorni fa abbiamo letto di un risultato del Censis, per esempio, che ha fatto un'analisi sui posti di lavoro e sul lavoro del futuro con l'aumento dell'intelligenza artificiale e uno dei dati più preoccupanti è che i lavoratori più penalizzati con l'aumento dell'intelligenza artificiale saranno purtroppo le donne.
Ecco, questo è proprio un esempio concreto di quello che stiamo chiedendo affinché non ci siano queste categorie penalizzate. Sappiamo bene che in alcuni Paesi oggi abbiamo già licenziamenti fatti con l'intelligenza artificiale. Se ovviamente c'è un parere nell' che si è dato per i lavoratori di quella azienda e se nell'non viene specificata la parità di genere, piuttosto che altri parametri, ovviamente potrebbe succedere che si vada a licenziare la persona disabile o la donna o la persona che ha un credo diverso dall' dato, eccetera. Ecco, questo solo per dare degli esempi. Sta già accadendo. Purtroppo, mi dispiace di vedere questa chiusura da parte della maggioranza e del Governo.
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 2.2 Cappelletti, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 2.3 Appendino. Prendo atto che l'onorevole L'Abbate sottoscrive.
Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 2.3 Appendino, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo alla votazione dell'articolo 2. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 2.
Dichiaro aperta la votazione.
.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva
PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento 3.1 Ghirra.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Ghirra. Ne ha facoltà. Parla come gruppo o come relatore di minoranza?
FRANCESCA GHIRRA, . Grazie, Presidente. Intervengo come relatrice di minoranza. Questo emendamento riguarda la gestione dei dati da parte dell'Italia. Uno dei maggiori di questo provvedimento è proprio che, a nostro avviso, non garantisce in maniera adeguata la tutela dei dati e della dei cittadini ma anche la tutela dei dati in possesso della pubblica amministrazione.
Noi con questo emendamento abbiamo chiesto che i dati in possesso della pubblica amministrazione italiana, o comunque generati da cittadini italiani o residenti in Italia, vengano considerati come beni di interesse pubblico in modo da disciplinarne un corretto e legittimo utilizzo. Sottolineo ancora una volta che c'è un problema, a nostro avviso, riguardo la tutela dei dati. Non siamo solo noi ad aver sottolineato le problematiche e le criticità che genereranno i nuovi sistemi di intelligenza artificiale nel nostro Paese, visto che la rinuncia da parte dell'Italia di disciplinare in maniera adeguata la loro gestione potrà determinare il fatto che noi non saremo in grado di governare i nostri dati, ma li renderemo disponibili a chiunque mentre non potremmo accedere allo stesso modo ai dati altrui e probabilmente neanche ai nostri.
Io chiedo che ci sia una riflessione ulteriore su questo emendamento, visto che comunque il provvedimento dovrà tornare in Senato, con la possibilità di accantonarlo e di valutarne l'approvazione.
PRESIDENTE. Quindi, chiede l'accantonamento. A questo punto devo chiedere il parere dei relatori sull'accantonamento. Relatrice, me lo dà lei? È contrario? Prendo atto che è contrario. I relatori di minoranza sull'accantonamento? Pastorella è contraria. Onorevole Casu, sull'accantonamento è favorevole o contrario? Mi fa un gesto? Prendo atto che è favorevole. Onorevole Ferrara, è favorevole o contrario? Prendo atto che è favorevole. Ghirra direi che è favorevole.
Insiste per la votazione sull'accantonamento, collega Ghirra? Sì.
Passiamo ai voti.
Pongo in votazione, mediante procedimento elettronico senza registrazione di nomi, la richiesta di accantonamento dell'emendamento 3.1 Ghirra, con il parere contrario dei relatori di maggioranza e del relatore di Azione e con il parere favorevole del relatore di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge per 54 voti di differenza.
Ritorniamo all'emendamento 3.1 Ghirra. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 3.1 Ghirra, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza, ad esclusione del relatore di Azione, che è contrario.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 3.2 Iaria. Ha chiesto di parlare l'onorevole Iaria. Ne ha facoltà.
ANTONINO IARIA(M5S). Grazie. Tutti questi articoli, che riguardano il principio fondamentale del disegno di legge sull'intelligenza artificiale, hanno tutta una serie di problematiche, che non sono state colte dal Governo, e che poi abbiamo cercato di risolvere con gli emendamenti, cioè andare a specificare in maniera chiara e precisa quali sono questi principi fondamentali. Tra l'altro, proprio in questo emendamento, noi chiediamo proprio di andare a specificare la confusione tra prodotti da intelligenza artificiale che possono essere confusi con persone fisiche.
Ma il tema fondamentale è che tutto questo disegno di legge sarà complicato proprio dal fatto che sta creando tutta una serie di contraddizioni con l'europeo. Quindi, il tentativo degli emendamenti è proprio quello di andare a cercare di aiutare questo disegno di legge a essere più vicino possibile a quello che è già stato proposto dall'Unione europea, proprio perché altrimenti sarà necessaria un'ulteriore modifica del disegno di legge. Quindi, si conferma la critica che noi abbiamo fatto a questo provvedimento, che, di per sé, è quasi completamente inutile.
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 3.2 Iaria, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo alla votazione dell'emendamento 3.3 Ascani. Ha chiesto di parlare l'onorevole Pandolfo. Ne ha facoltà.
ALBERTO PANDOLFO(PD-IDP). Grazie, Presidente. Questo emendamento chiede di introdurre l'obbligo di contrassegnare in modo chiaro e permanente i contenuti generati da sistemi di intelligenza artificiale. Questo mediante l'apposizione di etichette o filigrane facilmente riconoscibili dagli utenti, affidando poi all'Agcom il compito di definire, tramite regolamento, le specifiche tecniche operative per rendere effettivo quest'obbligo. La norma mira a garantire la trasparenza nell'utilizzo dell'intelligenza artificiale per la produzione di testi, immagini, audio, video, riducendo il rischio di manipolazione e di diffusione di disinformazione.
Un sistema uniforme di identificazione dei contenuti artificiali contribuisce a tutelare i diritti dei cittadini, offrendo loro la consapevolezza sull'origine dei materiali e prevenendo fraintendimenti che possono compromettere la fiducia nei digitali. In vari ordinamenti, così come nelle nostre proposte, è stata sottolineata l'importanza di misure analoghe, di etichettare il contenuto di intelligenza artificiale, che è considerata ormai una internazionale.
L'applicazione di quest'obbligo risulta cruciale anche in settori come l'informazione giornalistica, l'intrattenimento, la pubblicità, l'educazione e anche la tutela dei minori, dove l'assenza di un'indicazione trasparente sull'origine di contenuti può causare confusione o danni alla reputazione e alla sicurezza dei fruitori.
Affidare altresì all'Agcom la definizione delle modalità pratiche consente di adattare l'obbligo alle diverse tipologie di contenuti e contesti, modulando i requisiti tecnici, le procedure di verifica e le sanzioni in caso di inadempienza, in modo bilanciato e non eccessivamente oneroso, sia per gli editori che per i fruitori dei servizi digitali. Quindi, l'emendamento chiede questa introduzione, che speriamo possa generare chiarezza per tutti nell'identificazione dei contenuti di intelligenza artificiale .
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Ghirra. Ne ha facoltà.
FRANCESCA GHIRRA, . Sì, grazie, Presidente.
PRESIDENTE. Collega, le devo sempre chiedere: come gruppo o come relatrice di minoranza?
FRANCESCA GHIRRA, . Come relatrice. Se le colleghe e i colleghi me lo consentono, vorrei sottoscrivere, a nome del nostro gruppo, questa proposta emendativa, che confidavo potesse rientrare tra quelle accolte dal Governo, perché la difficoltà di distinguere tra prodotti dell'intelligenza artificiale, nelle immagini e nei video in particolare, rispetto alla realtà è molto complicato, e anche la Presidente è stata vittima di un attacco di questo tipo.
Io non oso immaginare cosa potrebbe accadere anche durante le campagne elettorali, ad esempio se fosse possibile manipolare le immagini e i video, attribuendo ad alcuni candidati e candidate discorsi o parole che non corrispondono al vero. Credo che sia fondamentale che ci sia una disposizione di questo tipo a tutela di tutte e tutti, ed è incomprensibile perché non abbiate voluto accogliere questo emendamento.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Piccolotti. Ne ha facoltà.
ELISABETTA PICCOLOTTI(AVS). Grazie, Presidente. Anch'io a rafforzare l'intervento della mia collega Ghirra, perché abbiamo evidentemente bisogno di rendere riconoscibili quei contenuti prodotti attraverso l'intelligenza artificiale, che possano operare anche all'interno del dibattito pubblico e anche dentro la contesa politica. Abbiamo tante prove che questo sta già succedendo: possiamo ricordare l'immagine dell' napoletana abbracciata a Conte durante la manifestazione, che era stata prodotta con l'intelligenza artificiale; c'è un'immagine di Ilaria Salis portata in catene dalla Polizia, prodotta con l'intelligenza artificiale e diffusa sul ; ce ne sono decine e decine di altre.
Allora, rendere riconoscibili queste immagini con una filigrana e con un marchio di qualsiasi tipo è necessario a tutela della capacità dei cittadini di distinguere il vero dal falso. Non è una questione di poco conto perché dal vero e dal falso dipendono anche le decisioni che poi i cittadini prendono dentro lo spazio pubblico.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Pavanelli. Ne ha facoltà.
EMMA PAVANELLI(M5S). Sì, grazie, Presidente. Chiedo tra l'altro al proponente se è possibile sottoscrivere l'emendamento, che credo sia veramente importante. Ne abbiamo parlato a lungo in Commissione e sinceramente mi aspettavo maggiore apertura da parte del Governo, dalla maggioranza, da parte dei relatori di maggioranza. Questo perché siamo tutti, almeno qui, come personaggi pubblici, a rischio di subire quello che la collega Piccolotti ha descritto prima di me.
Ma non solo noi, qualsiasi cittadino o cittadina può subire di avere la propria immagine utilizzata in una maniera falsa, con dichiarazioni false, utilizzando magari solo il viso e non il corpo veritiero di quella persona, e magari anche in situazioni poco piacevoli. Possiamo pensare a quello che succede e che è successo in numerosi scandali nella pornografia e lo possiamo dire anche in tantissimi altri casi, soprattutto se pensiamo che i minori oggi utilizzano l'intelligenza artificiale in una maniera molto semplice per loro.
Allora, parliamo spesso in quest'Aula anche di bullismo, parliamo anche di , parliamo di questi temi e, dopo, quando bisogna prendere delle decisioni come questa e far sì che queste immagini abbiano un minimo di riconoscibilità, cioè che ci deve essere un segno - poi magari lo decidete voi quale - e che sia chiaro all'utente, a chi vede quell'immagine e a chi vede quel video, che sia intelligenza artificiale.
Guardi, pochi giorni fa girava un video del Presidente Trump che dichiarava che avrebbe chiuso tutte le fabbriche della Tesla perché aveva discusso con Elon Musk. Ecco è ovvio che fosse un , non era veritiero, ma intanto girava in rete e in chi magari non approfondisce, magari non va a controllare se siano parole vere o false, possono generare confusioni. Ma in questo momento, in cui abbiamo purtroppo numerose guerre, numerosi scontri, immaginate se vi fosse un video in cui la Presidente Meloni dichiarasse guerra ad un altro Paese. Cosa, però, non vera, ma un falso. È possibile, è possibile e vediamo che di giorno in giorno questi video, queste immagini, sono sempre più realistiche. E allora ci dobbiamo porre questo problema.
E allora, quando stiamo parlando della definizione, dell'impostazione, di come vogliamo impostare e governare l'intelligenza artificiale - perché nessuno sta dicendo di bloccarla, perché lo sappiamo bene che è impossibile, ma stiamo parlando di governare l'intelligenza artificiale - questo sarebbe un modo, anche semplice, di tutela dei nostri figli, dei nostri concittadini, dei nostri governanti, di tutte le persone che possono subire veramente dei grandi impatti negativi.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Casu, come relatore di minoranza. Ne ha facoltà.
ANDREA CASU, . Intervengo in qualità di relatore di minoranza - in quanto la dichiarazione di voto per il gruppo del PD è stata già egregiamente svolta dal collega Pandolfo - per sottolineare l'importanza di questo emendamento. Noi avremo una discussione che ci porterà tutta questa mattinata e oggi pomeriggio a confrontarci su oltre 200 emendamenti, ma ce ne sono alcuni che sono particolarmente importanti.
E vorrei sottolineare anche il luogo, diciamo il punto, l'articolo nel quale viene collocato: siamo tra i principi generali. Ora, il gruppo del Partito Democratico ha votato a favore dell'articolo 1 e dell'articolo 2, sulle finalità e sulle definizioni; ora stiamo parlando di principi generali. Noi comprendiamo tutte le difficoltà tecniche nel riuscire a determinare tra i principi generali l'attuazione di questo tipo di intervento, ma non possiamo non essere d'accordo in quest'Aula sulla necessità di andare nella direzione di rendere quanto più trasparente possibile l'utilizzo dell'intelligenza artificiale nella vita sociale, nella vita economica e nella vita democratica.
Questo è uno dei punti di volta di questo confronto e anche uno dei punti di volta del confronto democratico presente e futuro. Noi chiediamo veramente al Governo perlomeno di accantonare questo emendamento e di trovare insieme alle opposizioni - che hanno dimostrato con interventi, lo abbiamo sentito, di tutte le forze politiche, e voglio ringraziare i colleghi di Alleanza Verdi e Sinistra, del MoVimento 5 Stelle e mi auguro che altri colleghi possano intervenire - le forme più opportune per sancire tra i principi generali, che il Parlamento italiano sceglie essere gli obiettivi per i quali e i principi ispiratori per i quali si vuole operare, quello di rendere trasparente. Addirittura, questa trasparenza dovrebbe andare oltre il , dovrebbe essere su come vengono addestrate queste intelligenze, su dove vengono trattati questi dati e su come vengono trasportati, attraverso quali tipi di connessioni e attraverso quali vincoli sicurezza di queste connessioni. Ma almeno il punto di rendere il più trasparente possibile alle intelligenze umane la possibilità di avere un immediato riconoscimento del fatto che è l'intelligenza artificiale ad aver prodotto quel dato, quel contenuto, pensiamo che sia veramente essenziale. Quindi, la nostra è una richiesta di accantonamento e una piena disponibilità - come relatore di minoranza, ma come è già stato espresso dai gruppi - a lavorare su ogni riformulazione opportuna, nell'ottica del fatto che stiamo parlando di principi generali e questo principio non può essere assente.
PRESIDENTE. Poi chiederò i pareri sugli accantonamenti, intanto esauriamo gli interventi. Ha chiesto di parlare il collega Del Barba. Ne ha facoltà.
MAURO DEL BARBA(IV-C-RE). Grazie, Presidente. Onorevoli colleghi, anche il nostro gruppo concorda sul fatto che questo emendamento segnali, in modo inequivocabile, un fenomeno molto pericoloso per la democrazia. Venivano citati i casi di : non abbiamo dovuto attendere il provvedimento affinché casi del genere facessero irruzione nella politica italiana già molti, molti anni fa. Quindi fa piacere che il provvedimento, finalmente, costituisca l'occasione per riflettere su come il virale che diventa vero, anche quando è creato dall'intelligenza artificiale, ma a maggior ragione quando viene creato dall'intelligenza naturale, sia un problema grosso anche per quanto riguarda la democrazia e la libertà dei cittadini.
Tuttavia, nel condividere la richiesta di accantonamento, noi vorremmo segnalare un generale di questo dibattito. Temi come quello che viene segnalato dall'emendamento avrebbero dovuto meritare ben altri tempi di discussione, sia al Senato, che alla Camera. Pertanto ci accodiamo e concordiamo sulla richiesta di accantonamento, che riteniamo, ahinoi, però, non sufficiente per sviscerare una tematica così ampia e grave. Peraltro, colgo l'occasione per dichiarare che questa valutazione potrebbe essere facilmente estesa a gran parte del provvedimento. Questo per noi è un grande rammarico, che giustificherà anche l'intervento e la dichiarazione di voto finale, nonché il voto finale. Siamo di fronte a un'occasione persa. Quantomeno, questo dibattito potrà costituire l'inizio di un confronto positivo in Parlamento e nel Paese.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, a titolo personale, la collega Alifano. Ne ha facoltà.
ENRICA ALIFANO(M5S). Grazie, signora Presidente. Io voglio rimarcare la pregevolezza di questo emendamento, che, tra l'altro si pone in linea anche con quanto stabilito a livello europeo dal regolamento (UE) 2024/1689, più volte richiamato, che è entrato in vigore, se non ricordo male, il 1° agosto dell'anno scorso. In sostanza, dice che l'intelligenza artificiale non può porsi in contrasto con il principio democratico. Orbene, il principio democratico passa, ovviamente, attraverso un obbligo di informazione corretta dei cittadini e, nello stesso tempo, anche attraverso un obbligo di trasparenza. Se queste due condizioni non si verificano, viene proprio a mancare la completezza dell'attuazione del principio democratico. Quindi, si concorda su quanto detto in questo emendamento.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il relatore di minoranza per la X Commissione, Antonio Ferrara. Ne ha facoltà.
ANTONIO FERRARA, . Grazie, Presidente. Come relatore di minoranza, visto che c'è stato questo dibattito su questi punti, tendenzialmente faccio anche notare la cancellazione dell'emendamento 19.10, che parlava esattamente di queste situazioni, quindi del discorso della certificazione obbligatoria e degli algoritmi utilizzati in ambito pubblico e privato. Non utilizzando questi metodi per andare a vedere lo sviluppo di queste tecnologie, noi dobbiamo verificare che questi algoritmi utilizzati siano certificati ufficialmente dalle nostre autorità. Invece, si preferisce lasciare tutto nel grigio, in una comoda nebbia normativa. Quindi, cari colleghi, mentre altrove si parla di trasparente della IA e di tutela dei diritti fondamentali di chiarezza normativa, noi restiamo bloccati nel solito limbo della superficialità e dell'ambiguità. Quindi non volete certificare nulla cancellando questo emendamento 19.10, e preferite che i cittadini restino inconsapevoli davanti alle scelte cruciali prese da algoritmi che nessuno può verificare.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, a titolo personale, il collega Scotto. Ne ha facoltà, per 1 minuto.
ARTURO SCOTTO(PD-IDP). Io vorrei sottolineare l'importanza di questo emendamento proprio alla luce delle giornate che abbiamo vissuto, molto intense e molto gravide di preoccupazioni. Immaginate soltanto la della Casa Bianca, che in queste ore è apparsa anche uno dei luoghi più folli del mondo. Abbiamo visto le immagini del Presidente degli Stati Uniti d'America con il cappellino MAGA. Immaginiamo soltanto se quelle immagini fossero state manipolate dall'intelligenza artificiale, senza un'etichetta a certificare se fossero vere o false, e magari da quella fosse partita qualche frase, qualche dichiarazione, che avrebbe ingenerato delle reazioni a catena estremamente pericolose.
E allora, francamente, mi sfugge per quale motivo non si possa determinare un meccanismo, come viene individuato in questo emendamento, che certifichi quello che è vero e quello che è falso .
PRESIDENTE. Se non ci sono altri interventi, chiedo alla relatrice per la maggioranza il parere sull'accantonamento: è contrario. I relatori di minoranza, invece, sono tutti favorevoli sull'accantonamento.
Passiamo ai voti.
Pongo in votazione, mediante procedimento elettronico senza registrazione di nomi, la richiesta di accantonamento dell'emendamento 3.3 Ascani, con il parere contrario della relatrice per la maggioranza e favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge per 38 voti di differenza.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 3.3 Ascani, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo alla votazione dell'emendamento 3.4 Pastorino. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 3.4 Pastorino, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 3.5 Alifano. Ha chiesto di parlare la collega Alifano. Ne ha facoltà.
ENRICA ALIFANO(M5S). Grazie, signora Presidente. I colleghi che mi hanno preceduto hanno già avuto modo di sottolineare come l'intelligenza artificiale comporterà una rivoluzione nei nostri comportamenti e nel mondo del lavoro, e quindi dobbiamo prepararci all'avvento di una nuova era tecnologica. Al centro di questa innovazione ci sono i modelli di intelligenza artificiale, sono delle strutture matematiche complesse. Faccio una piccola premessa, giusto per renderci conto un po' tutti di quello che dovremo affrontare: queste strutture matematiche che cosa fanno?
Analizzano schemi, effettuano previsioni, in molti casi anche di grande ausilio per la vita civile, e in ultima analisi, dico proprio in ultima analisi, possono anche prendere decisioni. Ora, come dicevo già prima, a livello europeo è entrato in vigore, sempre se non ricordo male, il 1° agosto dello scorso anno, il regolamento (UE) 2024/1689. A livello europeo si è sentita la necessità di cominciare a regolamentare questo settore, che rappresenterà, come dicevo già prima, una grossa rivoluzione nei comportamenti sociali. Ebbene, si è stabilito, innanzitutto, che l'intelligenza artificiale non possa essere sviluppata in contrasto con il principio democratico.
Lo dicevamo già prima, quando ho avuto modo di sottolineare la necessità che ci siano un obbligo di trasparenza nell'utilizzo di questi modelli matematici e una corretta informazione del corpo sociale. Allo stesso tempo, come viene sottolineato all'interno del regolamento, lo sviluppo dei modelli di intelligenza artificiale deve comunque essere in linea con lo Stato di diritto e con la tutela dei diritti fondamentali riconosciuti nelle Carte dei vari Stati dell'Unione. Ora, perché tutto questo? Perché si valuta che l'intelligenza artificiale potrà comportare anche dei grossi danni materiali e immateriali.
Tra gli altri, viene sempre sottolineato all'interno del regolamento, è possibile, e bisogna per l'appunto evitare che si verifichino gli stessi, vi possono essere probabilità di discriminazioni, violazioni della e, dunque, anche danni economici e psicologici. Non dimentichiamoci, e lo dicevo già prima, che un sistema di intelligenza artificiale può essere progettato anche per prendere decisioni indipendentemente dalle istruzioni date dall'essere umano. E dunque, la probabilità di cagionare dei danni è veramente elevata.
Quello che viene previsto all'interno del regolamento dell'Unione europea che ho appena citato è che debba essere inibito un sistema di intelligenza artificiale che valuti le persone in base al loro comportamento sociale, in base a caratteristiche personali o in base a dati biometrici, proprio per evitare discriminazioni. Ora, con questo emendamento noi siamo in linea con quanto stabilito a livello europeo. Io prima sentivo la collega Pastorella che sottolineava che bisognava evitare duplicazioni di fonti. Orbene, se le fonti non sono in conflitto, ma si allineano tra di loro, è bene che ci sia anche a livello nazionale una regolamentazione, che sia, per l'appunto, in linea con quanto disposto a livello europeo.
Quindi votiamo questo emendamento, che, per l'appunto, riconosce la necessità che i sistemi di intelligenza artificiale evitino le discriminazioni di genere, e che, anzi, siano atti a promuovere, invece, la parità tra i generi .
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 3.5 Alifano, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 3.6 Alfonso Colucci. Ha chiesto di parlare la collega Orrico. Ne ha facoltà.
ANNA LAURA ORRICO(M5S). Grazie, Presidente. Chiedo di poter sottoscrivere questo emendamento a prima firma del collega Colucci, che propone una delle tante questioni culturali che purtroppo nel nostro Paese sono trascurate e che, non solo nel dibattito dell'Aula non compaiono quasi mai, ma neppure nel dibattito pubblico. Ovvero, stiamo parlando della tutela delle minoranze linguistiche, e quindi di come l'intelligenza artificiale potrebbe essere un validissimo strumento non solo per preservare, e quindi conservare, le lingue delle nostre comunità minoritarie, che, spesso e volentieri, vengono tramandate solo oralmente.
Nonostante ci sia una parte della nostra Costituzione, all'articolo 6, che sancisce proprio l'importanza della tutela delle minoranze linguistiche e nonostante ci sia una legge, ormai obsoleta, del 1999, che si pone a salvaguardia delle minoranze linguistiche e, soprattutto, del loro carattere principale, ovvero della lingua, di fatto, purtroppo, alcune di queste minoranze linguistiche, che ricevono una scarsissima dotazione finanziaria da parte dello Stato centrale e non ricevono alcun tipo di finanziamento riservato alla loro tutela e salvaguardia da parte dei governi regionali, rischiano di scomparire.
È il caso, uno tra tutti, quello che meglio conosco, perché riguarda principalmente la mia regione, della minoranza , la cui lingua si sta totalmente perdendo perché, purtroppo, l'insegnamento delle lingue minoritarie, così come previsto dalla legge n. 482 del 1999, non viene applicato, non viene attuato.
Quindi, le giovani generazioni non solo non ricevano la trasmissione della lingua all'interno delle proprie famiglie, ma non possono usufruire neppure del loro insegnamento all'interno delle istituzioni scolastiche.
Ecco, l'intelligenza artificiale, le nuove tecnologie e i dispositivi che, ovviamente, oggi, le giovani generazioni utilizzano, anche attraverso l'intelligenza artificiale, potrebbero evitare la perdita totale di questo patrimonio culturale, aiutando la trasmissione delle conoscenze linguistiche; l'intelligenza artificiale, grazie all'elaborazione dei dati, potrebbe aiutarci a preservarle.
Ecco perché questo emendamento, che, tra l'altro, è a costo zero, quando invece servirebbe un investimento da parte dello Stato su questi temi di natura culturale, perché caratterizzano anche l'identità diversificata del nostro Paese, è un emendamento di assoluto buonsenso che, soprattutto, genera un'applicazione positiva e molto interessante dell'intelligenza artificiale.
Spero quindi che ci possa essere un ripensamento .
PRESIDENTE. L'onorevole L'Abbate sottoscrive.
Se non ci sono altri interventi, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 3.6 Alfonso Colucci, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 3.7 Ascani.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 3.7 Ascani, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 3.8 Sportiello.
Ha chiesto di parlare il deputato Iaria. Ne ha facoltà.
ANTONINO IARIA(M5S). Grazie, Presidente. Con questo emendamento, torniamo su un argomento importantissimo, cioè su come vengono addestrate le intelligenze artificiali per dare una risposta. È su questo che, con questo emendamento, si chiede la trasparenza. Perché questo è il punto fondamentale.
È già stato detto dai miei colleghi in maniera egregia, ma vorrei fare anche un esempio un po' più popolare: pensate se l'intelligenza artificiale fosse addestrata, per suo tramite, dal collega Sasso, ed io chiedessi a questa intelligenza artificiale che cosa succede nel Gay Pride. La risposta dell'intelligenza artificiale sarebbe: “Il Gay Pride è un posto dove alcuni pervertiti ti vogliono far cambiare l'orientamento sessuale senza la tua compiacenza”. E questo è il problema fondamentale.
Il tema dell'addestramento è il tema che ci permetterebbe di capire come vengono generate le immagini, come vengono generati i contenuti. E se questo tema fosse dibattuto seriamente in questo disegno di legge, potremmo approfondire questo problema. La trasparenza nel modo di addestrare le intelligenze artificiali farà la differenza nel far capire se una notizia sia falsa o vera, nel capire anche come si possa agire per riuscire ad identificare notizie false, per migliorare anche l'approccio all'utilizzo delle persone alle intelligenze artificiali.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la deputata Piccolotti. Ne ha facoltà.
ELISABETTA PICCOLOTTI(AVS). Grazie, Presidente. Se i colleghi sono d'accordo, vorrei sottoscrivere questo emendamento e chiarire che la totale trasparenza e la completa conoscenza e conoscibilità degli algoritmi non è relativa e necessaria solamente - come è stato giustamente ricordato - in ambito politico, ma anche nei tanti ambiti in cui l'intelligenza artificiale viene già applicata.
Ho ricordato, nell'intervento in discussione generale, che, attualmente, nelle scuole italiane si stanno sperimentando sistemi di intelligenza artificiale che usano tecniche predittive, algoritmi di natura predittiva, per individuare i ragazzi che sono a rischio di abbandono scolastico e dispersione scolastica.
Noi abbiamo depositato un'interrogazione su questo, perché non riusciamo a comprendere chi ha scritto questi algoritmi, come sono stati elaborati e se siano o meno stati validati da un esperto indipendente del Ministero, sempre che questo esperto indipendente del Ministero esista nell'organico del Ministero stesso. Questo è gravissimo, perché quei ragazzi, che verranno etichettati da un'intelligenza artificiale, hanno tutto il diritto di sapere con quali parametri, con quali criteri, seguendo quali logiche avviene questo etichettamento, oppure no? Penso che in assenza dell'approvazione di misure, come quella che i colleghi stanno proponendo, ci troveremo non solo in situazioni molto gravi dal punto di vista democratico, ma anche di fronte ad una valanga di contenziosi che, naturalmente, le persone oggetto di queste schedature - perché non saprei come altro definirle - faranno nei confronti della pubblica amministrazione.
PRESIDENTE. Se nessuno chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 3.8 Sportiello, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza, ad esclusione del parere del relatore di Azione, che è contrario.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo alla votazione dell'emendamento 3.9 Ghirra. Ha chiesto di parlare, come relatrice di minoranza, la collega Ghirra. Ne ha facoltà.
FRANCESCA GHIRRA, . Grazie, Presidente. Questo è un altro degli emendamenti per noi fondamentali per rilevanza e importanza. È un tema che abbiamo posto con forza anche durante la discussione del disegno di legge sullo spazio, nel quale questa maggioranza, questo Governo, che si dichiara nazionalista e sovranista, sta rinunciando e consegnando di fatto la gestione dei nostri dati, anche dei sistemi dell'intelligenza artificiale, alle e a gli Stati stranieri, rischiando di creare forme di mercato oligopolistiche, monopolistiche o di concorrenza sleale. Con questo emendamento, chiedevamo di evitare che si verifichi quello che sta accadendo, promuovendo lo sviluppo sul nostro territorio e in Europa di imprese fornitrici di sistemi di intelligenza artificiale, ma anche di puntuali sistemi di controllo.
Crediamo che questo provvedimento, più che incentivare l'economia e le imprese del nostro Paese, le penalizzi, senza considerare il fatto che stiamo già dando supporto, invece, per quanto riguarda le modalità di calcolo e di raccolta dati, a importanti imprese straniere e che, invece, potremmo utilizzare le nostre capacità e le nostre conoscenze per creare sviluppo e una nuova economia sul territorio italiano. Credo che non indicare queste specifiche all'interno di questo provvedimento sia molto grave e creerà enormi problemi al nostro Paese nella gestione e nel controllo dei sistemi delle intelligenze artificiali, che saranno sviluppati da altri.
PRESIDENTE. Se nessuno chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 3.9 Ghirra, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo alla votazione dell'emendamento 3.10 Del Barba. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 3.10 Del Barba, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'articolo 3. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 3.
Dichiaro aperta la votazione.
.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva
Passiamo all'articolo aggiuntivo 3.01 Ascari. Se nessuno chiede di intervenire lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 3.01 Ascari, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento 4.1 Ascani. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.1 Ascani, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 4.2 Iaria. L'onorevole L'Abbate chiede di sottoscrivere. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.2 Iaria, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 4.3 Fede. Ha chiesto di parlare il collega Fede. Ne ha facoltà.
GIORGIO FEDE(M5S). Grazie, Presidente. Chiaramente questa legge parla di intelligenza artificiale e noi comprendiamo bene l'importanza di questo provvedimento; per questo abbiamo fatto un grosso lavoro auspicando di contribuire, con l'intelligenza collettiva, anche quella della nostra forza politica, con contenuti migliorativi. Certo che, parlando di intelligenza artificiale, penso che la stessa IA avrebbe fatto meglio piuttosto che dare un parere uguale su 28 articoli con invito al ritiro e parere contrario. Però, vabbè, vuol dire che ancora bisogna fare tanta strada.
Ma, al di là di questo, l'articolo 4, che parla di principi in materia di informazione e di riservatezza dei dati personali, riguarda sicuramente un aspetto molto importante che va a tutelare i nostri dati personali, i nostri dati sensibili. Prima facevamo gli esempi, sentiti da molte persone, di come l'intelligenza artificiale possa usare figure di rilievo in vari ambiti, compreso quello politico, e, quindi, alterare la percezione e il racconto in scenari complessi come quelli di guerra. Ma, al di là del singolo soggetto e del rilievo che esso possa rappresentare, finiscono a disposizione della rete e possono essere utilizzati in maniera indiscriminata tantissimi contenuti e tantissimi dati di soggetti normali, cittadini che chiaramente temono questo discorso. Penso che non sia sfuggito a nessuno il fatto che, banalmente, quando certe , le più diffuse nella popolazione - da , ai , a -, hanno messo l'opzione di difendere o di mettere dei limiti, c'è stato molto dibattito su questo. Questo ci dà la conferma di come questo emendamento e questo contenuto siano assolutamente pertinenti, perché quando si dice che deve essere fatto in modo che vengano elaborati senza usare i dati personali in maniera discriminatoria o che possano pregiudicare le libertà e i diritti fondamentali questo era il senso di questo nostro contributo. Quindi, ovviamente, non possiamo che essere rammaricati se su questo emendamento e su tutti gli altri non c'è stata alcuna possibilità di valutazione e questo chiaramente dimostra che anche l'intelligenza di quest'Aula può essere sviluppata meglio.
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.3 Fede, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza, ad esclusione della relatrice di Azione che esprime parere contrario.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 4.4 Sportiello. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.4 Sportiello, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 4.5 Iaria. Ha chiesto di parlare il collega Iaria. Ne ha facoltà.
ANTONINO IARIA(M5S). Grazie. Mi permetta, Presidente, di insistere su un punto fondamentale che questo disegno di legge non tratta assolutamente, ossia il tema di come funzionano le intelligenze artificiali e di come si possono effettivamente non dico controllare, ma capirne il funzionamento per poterle utilizzare al meglio, perché come MoVimento 5 Stelle siamo consci che questo può essere veramente uno strumento che può aiutare in molti campi, può aumentare la conoscenza e può essere un veicolo di miglioramento anche della società civile. Tuttavia quello che dobbiamo fare è spingere perché queste scatole piene di dati, con cui noi interloquiamo con un linguaggio naturale, siano trasparenti; non possono essere scatole rispetto alle quali il funzionamento di come questi dati e di come queste informazioni interagiscono tra di loro non è chiaro e palese. Questa sarà l'unica regola che bisogna dare nel futuro, una regola chiara, una regola dal punto di vista legislativo che possa aiutarci a non frenare lo sviluppo dell'intelligenza artificiale con miliardi di leggi che saranno vecchie il giorno dopo essere approvate.
Se lavoriamo su questo tema anche implementando l'sull'intelligenza artificiale che esiste, anche con riferimento a tutte quelle aziende, che anche in Italia esistono, che lavorano su strutture di dati per creare modelli di intelligenza artificiale, facciamo veramente in maniera molto semplice un'attività regolatoria diffusa più che fare un'attività regolatoria che va già in contrasto con l'europeo ma più che altro che sarà sempre vecchia perché questo sviluppo è velocissimo in tutto il mondo.
E se in Italia o in Europa regoliamo in maniera coercitiva, staremo fuori dallo sviluppo che faranno in Cina o in America, che stanno già realizzando. Quindi, da questo punto di vista non sottovalutate questi emendamenti che, tra l'altro, sono emendamenti a un disegno di legge delega che questo Governo, dopo aver fatto innumerevoli cavolate che sta mettendo come priorità - ponte sullo Stretto, TAV e altre cavolate, scusate se le metto sempre sul piatto -, magari si potrebbe occupare dell'unica novità dal punto di vista del cambiamento della società che questo mondo sta attraversando, cioè lo sviluppo dell'intelligenza artificiale e il suo atterraggio verso la società civile .
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.5 Iaria, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 4.6 Appendino, che l'onorevole L'Abbate chiede di sottoscrivere. Se non ci sono interventi lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.6 Appenino, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza ad esclusione della relatrice di Azione, che esprime parere contrario.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 4.7 Sportiello. Se non ci sono interventi lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.7 Sportiello, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 4.8 Sportiello. Se non ci sono interventi lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.8 Sportiello, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 4.9 Iaria. Ha chiesto di parlare l'onorevole Iaria. Ne ha facoltà.
ANTONINO IARIA(M5S). Questo emendamento tratta un tema particolarmente interessante, cioè il rapporto dei minori con l'intelligenza artificiale.
In questo caso noi abbiamo due strade che possiamo percorrere: o demonizzare questo strumento e dire che l'intelligenza artificiale non deve andare nelle scuole, che secondo noi è sbagliato, oppure distinguere tra l'intelligenza artificiale e, magari, l'uso dello o l'uso delle tecnologie, perché è molto importante da far capire già nelle scuole elementari l'educazione all'ambiente digitale, l'ambiente digitale che ci pervaderà e ci pervade già adesso.
Lo avessimo fatto insegnando ai nostri figli già nelle scuole come funzionano gli algoritmi dei , magari avremmo evitato che nei apparissero tutta una serie di o ci fossero tutta una serie di considerazioni o di profilazioni che, chiaramente, possono anche far cambiare o creare confusione, specialmente in un ragazzo o in un bambino. Quindi, da questo punto di vista lavorare sull'educazione nelle scuole, sul far capire gli strumenti digitali e, in particolare, l'intelligenza digitale, può essere uno strumento che può aiutare l'apprendimento e può anche andare verso la direzione di riuscire a far capire come ci si muoverà nel futuro in questo ambiente, senza arrivare ad avere delle persone che utilizzano degli strumenti senza sapere come funzionano, cosa che facciamo anche quasi tutti noi , perché molti di noi usano i senza capire effettivamente come funzionano e si sorprendono che poi ci siano delle risposte strane .
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.9 Iaria, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 4.10 Sportiello. Ha chiesto di parlare l'onorevole Giuliano. Ne ha facoltà.
CARLA GIULIANO(M5S). Sì, grazie, Presidente. Questo emendamento, come altri su cui interverranno i miei colleghi, tocca un tema estremamente importante, perché, lo abbiamo ribadito più di una volta, noi dobbiamo governare il processo dell'intelligenza artificiale. Deve essere un processo sicuramente innovativo, sicuramente che ha delle grandi potenzialità, ma deve essere da noi governato e non deve essere certamente il contrario. E allora, nel regolamentare e nel disciplinare l'uso dell'intelligenza artificiale, quello a cui dobbiamo stare più attenti è la garanzia dei diritti di libertà, dei diritti di autodeterminazione, soprattutto nei confronti dei soggetti più fragili, e tra questi soggetti più fragili ci sono certamente i minori.
Noi, come MoVimento 5 Stelle, già da tempo abbiamo svolto nelle Commissioni competenti una indagine conoscitiva sull'intelligenza artificiale e su tutti i settori su cui essa va ad insistere. Ebbene, purtroppo, e lo dico con grande amarezza, questo Governo ha poi, con questo provvedimento, ignorato tutte le indicazioni che provenivano da eccellenti auditi in ogni settore su cui impatta l'intelligenza artificiale. Ma, ripeto, con questo emendamento andiamo a trattare quella che è la libertà di autodeterminazione, i diritti fondamentali e anche la protezione dei minori.
Certamente l'utilizzo di immagini o di video, di dati che possono interessare i minori, deve avvenire con il consenso espresso di coloro che esercitano la potestà genitoriale, deve avvenire avendo riguardo a tutte quelle convenzioni europee che riconoscono e valorizzano i diritti dei minori e deve avere riguardo al supremo interesse del minore. E lo dico in particolare perché siamo in un'epoca di grande utilizzo dei nostri minori sui e di grande utilizzo, da parte dei nostri ragazzi, dei , cosa che non per forza è negativa, ma certamente va strutturata, va regolamentata.
Dobbiamo anche fornire ai nostri ragazzi, e il primo strumento e il primo luogo di formazione è certamente la scuola, ai nostri insegnanti e a tutti i genitori gli strumenti adeguati per proteggere i nostri minori e per far capire loro quali sono i loro diritti fondamentali, per esercitarli nel modo corretto, per governare e fruire dell'intelligenza artificiale nel modo corretto, in un mondo in cui i video e le sono sempre più dilaganti e in mondo in cui, quindi, i pericoli anche di utilizzo pedopornografico dei video dei nostri ragazzi è sempre più impellente.
Questo emendamento dà proprio risposte concrete a tutti questi problemi e, quindi, davvero è un dispiacere per noi sentire il silenzio e il “no”, ancora una volta immotivato, del Governo rispetto a tutte le nostre proposte concrete e di buonsenso .
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.10 Sportiello, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 4.11 Sportiello. Ha chiesto di parlare l'onorevole Ascari. Ne ha facoltà.
STEFANIA ASCARI(M5S). Grazie, Presidente. Dispiace vedere che tutti gli emendamenti che abbiamo proposto stanno venendo bocciati, bocciati senza una motivazione, ma soprattutto su un provvedimento delicatissimo, che al centro ha i minori. Minori che vengono messi in gravissimo pericolo e che possono diventare oggetto di immagini anche che possono essere alterate attraverso l'uso dell'intelligenza artificiale. Penso, appunto, alla pornografia e alla pedopornografia.
E, quindi, qui era veramente l'occasione per normare questo provvedimento, fare una disciplina per gestire l'utilizzo dei dati e delle immagini e, soprattutto, mettere al centro anche l'ascolto dei minori di 14 anni, soprattutto di chi ha più di 14 anni e deve prendere in considerazione anche la sua volontà per diffondere o meno delle immagini. Io vorrei ricordarvi che l'utilizzo delle immagini deve essere trasparente, soprattutto per garantire i diritti dei soggetti più vulnerabili, in particolare i minori.
Dispiace anche che abbiate bocciato il mio precedente emendamento, che prevedeva un divieto dell'utilizzo dell'intelligenza artificiale nelle valutazioni socioassistenziali sui minori e sulle persone vulnerabili. E questo denota proprio una carenza di conoscenza dell'intelligenza artificiale, anche perché l'uso dell'intelligenza artificiale in contesti sociali o che comunque riguardano i minori comporta dei rischi anche etici e pratici significativi. Il primo tra tutti è la non neutralità. Lo dico perché l'intelligenza artificiale non è neutra, riflette delle teorie già presenti nei dati e può amplificare discriminazioni e stereotipi.
Ci sono poi dei limiti strutturali. Soprattutto, l'intelligenza artificiale non ha empatia, e quindi non c'è comprensione morale, né capacità critica; opera su basi statistiche. E ancora, i rischi decisionali, soprattutto con riferimento ai minori, perché delegare decisioni delicate a sistemi automatici può produrre errori gravi e deresponsabilizzare i professionisti. Così come serve, ad oggi, un'educazione critica sull'utilizzo, sull'uso dell'intelligenza artificiale, con consapevolezza dei suoi limiti, per evitare un uso superficiale o pericoloso; così come l'impatto generazionale che ha l'uso veramente acritico anche da parte delle nuove generazioni può compromettere questo sviluppo di pensiero critico non solo nei minori, ma anche nei professionisti.
E teniamo in considerazione anche che le fonti, su cui si basa l'intelligenza artificiale, possono essere viziate da errori, interessi o frodi, così come l'intelligenza artificiale può essere utile solo però se affiancata da etica, consapevolezza e controllo umano. Questo lo dico perché, se ci troviamo in un contesto familiare difficile, demandare la domanda, se questo minore deve essere allontanato o meno dalla famiglia, all'intelligenza artificiale, è veramente aberrante. È aberrante perché qui non c'è né empatia, né consapevolezza, né senso critico, né ascolto, né analisi, e tutto questo a danno delle persone più vulnerabili, che sono ancora una volta i minori
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.11 Sportiello, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 4.12 Pastorino. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.12 Pastorino, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 4.13 Fede. Ha chiesto di parlare l'onorevole Fede. Ne ha facoltà.
GIORGIO FEDE(M5S). Grazie, Presidente. Torno a intervenire su questo emendamento, il 4.13, che - come ho ribadito prima - è un emendamento all'articolo 4; un articolo che, in senso assoluto, dovrebbe essere considerato di fondamentale importanza, poiché va a tutelare la e i diritti delle persone che possono essere coinvolte inconsapevolmente o volontariamente dall'intelligenza artificiale.
Ma - ahimè - questo articolo si compone banalmente di quattro piccoli commi che non dicono e, soprattutto, non tutelano granché. Per capire anche l'importanza di questo contributo, frutto del lavoro nostro per poter essere propositivi e migliorativi, ricordo che questo emendamento specifica che i sistemi di intelligenza artificiale che raccolgono, elaborano e utilizzano dati personali devono adottare misure specifiche per tutelare le comunità vulnerabili, inclusi bambini, anziani, persone con disabilità e minoranze etniche. Ora, voi capite bene che queste sono veramente le categorie più fragili, quelle che sono presenti in una società che spesso tende a passare alla cronaca per vicende che vanno a prevaricare, a ledere i diritti di queste persone. E anche questo Governo, che spesso è mosso da un'intelligenza propagandistica, piuttosto che naturale o artificiale, fa provvedimenti , e anche quelli fanno parte di quel sistema che alimenta spesso le .
Allora, quando si parla del decreto Sicurezza, in cui si sbandiera della tutela degli anziani, io spero che si capisca che oggi, banalmente, oltre l'agilità e l'abilità di chi è abituato a truffare e - ahimè - a colpire i nostri genitori, i nostri anziani, questi si potrebbero avvalere di questi contributi e fare un video, riprodurre la voce del proprio figlio e, anziché raccontare che ha avuto l'incidente e la truffa tipica, potrebbero fargli sentire un audio del tipo: “mamma, aiuto”.
Noi, per questo motivo, abbiamo previsto questo tipo di proposte, perché vanno a dare una maggiore tutela, vanno a dare un miglioramento, un potenziamento a questo provvedimento. Anche in questo caso - come negli altri - nessuno è stato accolto, anche quelli che non hanno nessun fine di opporsi a un'azione legislativa, ma a fini di spinta al miglioramento. Vediamo, poi, anche ieri, che la Premier dice sempre che l'opposizione fa propaganda strumentale, che si oppone senza logica. E, invece, qui, alla logica viene dato un contrasto. E questo veramente ci dispiace .
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.13 Fede, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo alla votazione dell'emendamento 4.14 Alfonso Colucci. Ha chiesto di parlare l'onorevole Alfonso Colucci. Ne ha facoltà.
ALFONSO COLUCCI(M5S). Grazie, Presidente. Sono stupito e rammaricato del parere contrario del Governo e del relatore su questo emendamento, che, come contenuto, vieta la profilazione discriminatoria dei cittadini tramite i sistemi di intelligenza artificiale. Questo emendamento vuole esattamente impedire un uso distorto dei sistemi di intelligenza artificiale, quando ciò possa comportare discriminazioni, sia dirette sia indirette, sui diritti primari dei cittadini. In questo modo, l'approvazione di questo emendamento consentirebbe di rendere cogente, nel nostro ordinamento nazionale, quelle che sono prescrizioni già contenute sia nel GDPR, che è stato approvato dall'Italia, sia nel regolamento dell'Unione europea, appunto l'cui tanto questo Governo sembra volersi ispirare, ma sia forse - direi soprattutto - la nostra Costituzione italiana, che protegge proprio la persona umana. E la protegge - perché noi dobbiamo dare un'interpretazione evolutiva del nostro testo costituzionale che si presta, per la sua struttura, a questa interpretazione -, anche e soprattutto nell'utilizzo di queste nuove tecnologie, di questo famigerato algoritmo.
Veda, Presidente, il progresso tecnologico noi lo intendiamo non come forma neutra, ma come uno strumento che deve essere orientato proprio al progresso della persona umana. Gli algoritmi paiono nella loro scientificità essere neutri, ma non lo sono, perché, se utilizzati male, possono diventare delle cause formidabili di esclusione sociale, invece noi dovremmo far sì che essi diventino cause di promozione, di sviluppo, strumento democratico di uguaglianza, di valorizzazione della persona umana. E non basta, così come in questo provvedimento viene enfaticamente enunciato, affermare la neutralità, la neutralità tecnica del sistema dell'intelligenza artificiale: noi dovremmo piuttosto garantire, il legislatore dovrebbe piuttosto garantire l'equità sostanziale, che i sistemi di intelligenza artificiale diventino strumenti di valorizzazione della persona, che pongano la persona umana al centro del percorso, che la valorizzino, non la discriminino.
Noi, come MoVimento 5 Stelle, affermiamo l'intelligenza artificiale come strumento e non come fine. Concludo questo mio intervento, dicendo che noi vogliamo che la persona sia soggetto e non mero oggetto .
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.14 Alfonso Colucci, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 4.15 Iaria. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.15 Iaria, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'articolo 4. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 4.
Dichiaro aperta la votazione.
.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva
PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento 5.1 Peluffo. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 5.1 Peluffo, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 5.2 Tucci.
Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 5.2 Tucci, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo agli emendamenti identici 5.3 Peluffo e 5.4 Pavanelli.
Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli emendamenti identici 5.3 Peluffo e 5.4 Pavanelli, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
L'emendamento 5.5 Iaria è inammissibile.
Passiamo agli identici emendamenti 5.6 Del Barba e 5.7 Ferrara.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Ferrara, come relatore di minoranza. Prego.
ANTONIO FERRARA, . Grazie, Presidente. Onorevoli colleghi, l'emendamento che presentiamo oggi è tanto semplice quanto scontato, eppure siamo certi che stavolta troverete il modo di opporvi. Proponiamo, infatti, una cosa ovvia, ossia che i dati strategici siano conservati in Italia o, almeno, in uno Stato dell'Unione europea, in linea con i principi europei di libera circolazione e concorrenza, che tanto dite di voler difendere, quando vi fa comodo. Guardate che ironia: voi, paladini del sovranismo all'occorrenza, poi non riuscite nemmeno a garantirci una sovranità digitale europea, lasciando i nostri dati strategici in balia di chiunque.
L'emendamento è semplice: chiarisce che, se proprio non volete tenerli sul territorio nazionale, almeno scegliete un Paese europeo, garantendo così standard comuni di sicurezza e rispetto del diritto. Ma lo sappiamo già: voi voterete rosso, voterete contro, perché ormai la vostra maggioranza è solo un automatismo, un voto automatico contro tutto ciò che proviene dall'opposizione. Non ci illudiamo, quindi, ma almeno diciamo chiaramente cosa pensiamo.
Questo voto non sarà contro di noi, ma contro il buonsenso, contro l'interesse nazionale e contro la tutela reale della nostra sicurezza digitale. Alla fine, state svendendo, pezzo dopo pezzo, il futuro digitale del Paese e, questa volta, a furia di votare sempre contro, finirete col lasciare l'Italia più isolata e più debole di prima. Noi almeno ve lo abbiamo detto, così che possiamo chiudere il cerchio di tutta questa situazione.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Piccolotti. Ne ha facoltà.
ELISABETTA PICCOLOTTI(AVS). Grazie, Presidente. Se i colleghi sono d'accordo, vorremmo sottoscrivere questo emendamento, perché anche noi, di Alleanza Verdi e Sinistra, crediamo che i dati della pubblica amministrazione, naturalmente opportunamente classificati anche per livello di rischio, soprattutto quelli critici e sensibili, debbano essere prioritariamente allocati in posti sul territorio nazionale o, comunque, dell'Unione europea.
Abbiamo spiegato ieri le ragioni che ci inducono a fare con molta forza questa richiesta e sono ragioni di sicurezza nazionale. I nostri dati, i dati dei cittadini, i dati fiscali dei cittadini, quelli sanitari, quelli che riguardano i loro percorsi di istruzione, ma persino le mappe catastali, non possono essere messi a disposizione di aziende che li collocano in fuori dal nostro territorio e li usano per addestrare intelligenze artificiali. Questo non è possibile, soprattutto perché non possiamo avere il pieno controllo dei dati, già anche quando questi vengono allocati nel territorio nazionale, ma, in caso di criticità, nel caso in cui fossero fuori dai nostri confini, potrebbe essere possibile persino rendere inaccessibili questi .
Per questa ragione, pensiamo che la maggioranza stia facendo uno sbaglio colossale, che non è solo un errore, visto che, al Senato, stesso Fratelli d'Italia aveva inserito una previsione di questo tipo, ma è una forma di subalternità a richieste di indebolimento della regolamentazione, che vengono soprattutto dal mondo delle americane che, in questo frangente, negli Stati Uniti e in tutto il mondo, sta dicendo che è importante non legiferare per almeno dieci anni, per permettere uno sviluppo libero da lacci e lacciuoli. Per quanto ci riguarda, invece, sono protezioni, elementi di tutela di questi sistemi di intelligenza artificiale.
Sottosegretario, glielo diciamo con grande forza: questa previsione è sbagliata. Voi non potete permettere che i dati sensibili dei cittadini… non i dati di un'impresa, che fa un singolo accordo e, se si fida di una società, naturalmente è libera di far allocare i suoi dati dove vuole, ma i dati della pubblica amministrazione sono un bene pubblico, non appartengono a nessuno, se non allo Stato italiano, alla sua comunità, che li tutela. Guardi, su questo, anche in futuro, credo che avremo molto da discutere, perché da parte nostra c'è un'opposizione totale. I dati dei cittadini italiani vanno utilizzati soprattutto per addestrare modelli autoctoni di intelligenza artificiale, si può fare. Ormai, con il meccanismo della distillazione possiamo sviluppare tante imprese, tante tanti modelli di intelligenza artificiale. Non abbiamo bisogno di essere subalterni a quelli che vogliono imporci da fuori i confini d'Europa.
Quindi, le chiediamo di rivedere il suo parere e di difendere la Nazione e i diritti dei suoi cittadini. Ho chiuso, Presidente.
È davvero strano che tutto questo avvenga mentre in carica c'è un Governo che si definisce nazionalista e sovranista. È davvero assurdo e paradossale che siate proprio voi a regalare i dati dei cittadini italiani a qualcuno che con questo Paese ha poco a che vedere .
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Iaria. Ne ha facoltà.
ANTONINO IARIA(M5S). Grazie, Presidente. Attraverso questo emendamento, si capisce come la retorica sovranista della maggioranza sia veramente fuffa, perché il concetto di sovranità tecnologica e digitale lo avete scritto sui manifesti elettorali, ma, di per sé, non esiste, perché dimostrate di non saper conoscere come funzionano questo ambiente, questi meccanismi, questa tecnologia. Diciamo che il “Dio, patria e famiglia” non può esistere, come lo state declinando voi.
Il tema fondamentale dei dati si interseca con un'altra proposta di legge che, purtroppo, ancora non arriva in Aula per la discussione, che concerne la possibilità di aumentare il numero di in Italia. Il tema di gestire porzioni di dati in europei è un tema non soltanto di localizzazione fisica, ma anche di regole con cui questi dati possono essere consultati. La possibilità di mettere i dati della pubblica amministrazione in un che ne so, americano, ha sempre creato problematiche rispetto alla modalità con cui quei dati possono essere gestiti e utilizzati nel americano, anche se tutte le dicono che i dati provenienti da un altro Paese sono sempre gestiti secondo le legislazioni di provenienza. Questo tema è difficile anche da controllare. Quindi, come possiamo affrontare in maniera pratica questo tipo di problematica relativa alla gestione dei dati in casa nostra? Padrone dei dati in casa nostra? Padrone dei dati solo in “Padania”, per esempio per i dati che vogliono gestire i nostri amici della Lega? Possiamo, dobbiamo semplicemente creare le infrastrutture, specialmente per le nostre aziende pubbliche, per i nostri enti pubblici; ciò permetterà di non avere bisogno di mettere dati, che saranno sempre più numerosi, in anche fuori dalla Comunità europea. Quindi, da questo punto di vista, l'emendamento serve solo a ricordarvi che, se non andiamo a lavorare sulle infrastrutture, sulla possibilità di aggiungere infrastrutture di questo tipo nel nostro Paese, magari accelerando la proposta, che, tra l'altro, è condivisa in Commissione in larga parte, sulla possibilità di installare nuovi in territorio italiano, non riusciremo mai a fare quello che voi dite sempre: sovranismo digitale e informatico. Quindi, il MoVimento 5 Stelle vi aiuta ad essere sovranisti, quindi accettate questo consiglio .
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Del Barba. Ne ha facoltà.
MAURO DEL BARBA(IV-C-RE). Grazie, Presidente. Il tema della sovranità dei dati, evidentemente, è uno dei temi centrali nel redigere un provvedimento dopo che l'Europa è già intervenuta con il regolamento sull'intelligenza artificiale. Per quanto attiene questi due emendamenti, quello che sembra abbastanza incomprensibile è che si crea una sorta di corto circuito con quanto avviene nell'articolo 6, laddove c'è stata la volontà di sopprimere il fatto che i dovessero essere sul territorio nazionale per quanto riguarda i servizi pubblici, e in questo caso, invece, l'articolo 5 questa indicazione, che è semplicemente un'indicazione di favore, la mantiene.
Qui si sta chiedendo semplicemente di aggiungere la possibilità che si trovi anche in uno Stato membro dell'Unione europea. Allora, sembra davvero che ci sia un corto circuito da parte della maggioranza, perché, in questo caso, si vuole allargare al concetto di Europa la sovranità dei dati; viceversa, nell'articolo successivo, con la soppressione che avete operato in Commissione, andate a negare la sovranità. Quindi qui, nel rifiutare questi emendamenti, la circoscrivete al territorio italiano, non riconoscendo il mercato europeo, mentre successivamente, in un caso più importante come quello dei per i servizi pubblici, la negate
C'è una contraddizione in termini che o non si spiega oppure si spiega con la telefonata che avete ricevuto in Senato, allorquando ci si è occupati proprio di sovranità dei dati. Quindi, io invito a un ripensamento, almeno in questo caso, almeno nel caso in cui il concetto di sovranità viene allargato all'Unione europea.
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti 5.6 Del Barba e 5.7 Ferrara, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Allora, il relatore di minoranza per la X Commissione, l'onorevole Ferrara, deve fare delle precisazioni su alcuni pareri. Me li dà tutti, collega?
ANTONIO FERRARA, . Volevo aggiornare il parere contrario per l'emendamento 13.1 Del Barba e gli identici 26.1 Pastorella e 26.2 Del Barba.
PRESIDENTE. Emendamenti 26.1 Pastorella e 26.2 Del Barba?
PRESIDENTE. Corretto? Sono questi? E il 13.1 Del Barba. Bene.
Passiamo all'emendamento 5.8 Morfino. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 5.8 Morfino, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo agli identici emendamenti 5.9 Pastorino e 5.10 L'Abbate.
Ha chiesto di parlare la collega L'Abbate. Ne ha facoltà.
PATTY L'ABBATE(M5S). Grazie, Presidente. Io volevo chiedere al Governo di accantonare questo emendamento e volevo spiegarne il motivo. Viviamo in un'epoca in cui i sistemi di intelligenza artificiale e le possono contribuire e migliorare profondamente l'efficienza delle pubbliche amministrazioni, quelle di cui stiamo parlando adesso. L'adozione responsabile di queste tecnologie può rendere l'azione amministrativa più rapida, efficace, predittiva, persino empatica nella gestione dei servizi, ma tutto questo potenziale non può e non deve offuscare i rischi, spesso latenti, che si annidano nell'adozione non regolamentata o opaca di questi strumenti.
Non possiamo permettere che algoritmi non verificati, addestrati su dati distorti o privi di controllo, decidano le sorti di cittadini e imprese. L'intelligenza artificiale deve essere uno strumento al servizio dell'uomo e mai il contrario. Per questo propongo che in tutti i contratti pubblici venga inserito l'obbligo di certificazione dei fornitori dei sistemi - chiaramente parliamo dei modelli di intelligenza artificiale - secondo degli standard che sono riconosciuti, gli standard esistono.
Il riferimento non può che essere la recente norma ISO/IEC 42001, che costituisce il primo sistema globale, appunto, di gestione dell'intelligenza artificiale. È con questa che si attesta che i sistemi siano sviluppati e utilizzati in modo etico, trasparente, affidabile e responsabile. Cioè, signori, quello che stiamo dicendo, forse in una serie di interventi, è: abbiamo una norma che ci dice come dobbiamo fare. Certificare un sistema, però, significa anche certificare chi lo certifica e, quindi, a questa dobbiamo associare - nell'emendamento c'è - anche il rilascio, l'attestazione rilasciata da organismi accreditati, secondo lo standard ISO/IEC 17021-1, che è una garanzia di imparzialità, competenza e coerenza.
Solo così potremo assicurare che i sistemi di intelligenza artificiale introdotti nella pubblica amministrazione, e auspichiamo un domani anche nel privato, rispettino i principi fondamentali di equità, non discriminazione, protezione della e sicurezza dell'utente. La trasparenza degli algoritmi non è solo una questione tecnica, signori, è una questione democratica. Come ha giustamente osservato il professor Luciano Floridi, stiamo assistendo a un fenomeno che è chiamato pareidolia semantica. Cioè noi stiamo attribuendo significato, conoscenza e intenzione ai sistemi artificiali, dimenticando che dietro quei processi non ci sono emozioni, ma semplici correlazioni statistiche.
Quindi, il rischio è quello di delegare decisioni etiche, giudizi sociali e perfino relazioni umane a sistemi che non hanno alcuna consapevolezza. Eppure i benefici sono concreti. Lo sappiamo che questi sistemi responsabili possono supportare la diagnosi precoce nelle strutture sanitarie pubbliche, ottimizzare i flussi nella mobilità urbana, monitorare la qualità dell'aria e prevedere eventi climatici estremi. Quindi sono sicuramente anche a sostegno della transizione ecologica. Ma torno a dire, con fermezza, che senza fiducia non c'è progresso e la fiducia si costruisce solo con regole certe, certificazioni chiare e una robusta.
La crescita dei dati mobili, la diffusione dei , l'uso massivo dell' nei contenuti digitali, nella pubblicità, devono spingerci a una riflessione: la tecnologia va normata, ma nel modo veramente corretto, prima che sia lei a normare noi. E l'Italia ha tutte le competenze per giocare un ruolo di etica e industriale in questo campo. Lo dimostra, appunto, il successo nell'industria farmaceutica o i dati sull'interesse giovanile che verso l'informazione è molto forte, ma va guidata e non abbandonata al caos degli algoritmi commerciali. E concludo, Presidente: la certificazione dei sistemi di intelligenza artificiale non è un vincolo, è una tutela; non è una zavorra burocratica, è un presidio di civiltà.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, a titolo personale, la collega Carmina. Ne ha facoltà. Poi chiediamo il parere sull'accantonamento.
IDA CARMINA(M5S). Intanto, chiedo di sottoscrivere l'emendamento e poi volevo anche puntualizzare una cosa: l'esigenza di una certificazione, che sia conforme all'unica normativa ISO 42001, con riferimento a tutte le procedure che gestiscono gli acquisti e gli appalti - di questo parliamo - delle pubbliche amministrazioni, evidentemente è un aspetto essenziale anche per la lotta alla corruzione, la lotta alla mafia e di tutto quello che noi vediamo che avviene purtroppo anche quotidianamente. È garanzia per chi fa appalti e farà gli acquisti per le pubbliche amministrazioni e per tutta l'Italia.
Noi non possiamo consentire che chiunque possa determinare, con algoritmi particolari, eccetera, la gestione degli appalti, delle procedure e dei dati sensibili che ci sono in una pubblica amministrazione. Stiamo attenti perché è una cosa pericolosissima…
PRESIDENTE. Concluda, onorevole.
IDA CARMINA(M5S). …quindi, io prego di rivedere questo parere al Governo.
PRESIDENTE. Allora, a questo punto chiedo il parere sull'accantonamento alla relatrice per la maggioranza. Contrario. I relatori di minoranza? Tutti favorevoli? Bene.
Collega L'Abbate, insiste per la votazione sull'accantonamento? Insiste per votare l'accantonamento? Sì.
Passiamo ai voti.
Pongo in votazione, mediante procedimento elettronico senza registrazione di nomi, la richiesta di accantonamento degli identici emendamenti 5.9 Pastorino e 5.10 L'Abbate, con il parere contrario dei relatori per la maggioranza e il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge per 39 voti di differenza.
A questo punto, passiamo alla votazione degli identici emendamenti 5.9 Pastorino e 5.10 L'Abbate.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti 5.9 Pastorino e 5.10 L'Abbate, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 5.11 Ghirra.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Grimaldi. Ne ha facoltà.
MARCO GRIMALDI(AVS). Grazie, Presidente. Sapete benissimo che i nostri dati potrebbero essere utilizzati per fini militari, sapete benissimo che questa vicenda ci lega a un problema più grande, che è un principio semplice, ossia che il centro di raccolta dei dati deve essere pubblico e italiano.
Eppure, anche su questo tema, siete tornati indietro: quel centro potrà trovarsi all'estero, perché è uno strumento che ha a che fare, magari, con la difesa della NATO. Io lo dico: quali interessi state difendendo? Avete cancellato un emendamento approvato pochi mesi fa in Senato, proprio quello che collocava i sistemi di intelligenza artificiale, destinati all'uso in ambito pubblico, su , appunto, del territorio nazionale. Ma come? Dovrebbe stare nei programmi che aiutano la pubblica amministrazione a gestire, archiviare ed elaborare i dati. Dati sensibili, informazioni anagrafiche, fiscali o biometriche dei cittadini. Come si può concepire che quei dati siano conservati anche su r all'estero? Quando potrebbe finire, magari, nelle mani degli Stati Uniti o, magari, lo dico così, visto che si parla di ambito NATO, di Israele.
Avete respinto l'emendamento con cui chiedevamo di istituire un'autorità indipendente per l'intelligenza artificiale, un'autorità terza, in grado di operare nella piena indipendenza, con autonomia organizzativa, finanziaria e contabile; invece, voi affidate il coordinamento alla Presidenza del Consiglio dei ministri, che a sua volta si affiderà alle agenzie per l'Italia digitale. Ma l'intelligenza artificiale non può essere gestita da un'agenzia governativa, deve essere governata - come hanno detto bene le colleghe Ghirra e Piccolotti - da autorità indipendenti.
E non solo: servono garanzie contro la creazione di forme di mercato oligopolistiche e monopolistiche, contro la concorrenza sleale del mercato dei servizi digitali nelle forniture di sistemi di intelligenza artificiale. E questo significa finanziare e sostenere lo sviluppo delle imprese fornitrici di sistemi di intelligenza artificiale sul territorio, nazionale ed europeo; significa avere sistemi di controllo delle pratiche commerciali ingiuste, operate con l'intelligenza artificiale e controllare la raccolta e l'utilizzo fraudolento dei dati in possesso della pubblica amministrazione italiana.
Promuovere la creazione di sul territorio nazionale significa sicurezza e tutela, ma non solo. Significa, per esempio, ottimizzare e ridurre i consumi energetici, come chiediamo in questo emendamento; scegliere, per esempio, di utilizzare energie rinnovabili. Ancora una volta, trascurate gli errori enormi che sono davanti a tutti i nostri occhi, i costi derivanti dall'uso dei sistemi di intelligenza artificiale. E qual è il prezzo ecologico di tutto questo? Lo sviluppo dell'intelligenza artificiale significa esplosione, appunto, di quelle emissioni di CO2, incremento dei fabbisogni di acqua, elettricità e aumento dello sfruttamento di terra e materie prime. Un costo che già oggi dovremmo ridurre .
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Ghirra. Come relatrice di minoranza?
FRANCESCA GHIRRA(AVS). A titolo personale, Presidente.
PRESIDENTE. A titolo personale. Ne ha facoltà.
FRANCESCA GHIRRA(AVS). Intervengo giusto un minuto per rafforzare quanto diceva il collega Grimaldi, perché questo nostro emendamento raccoglie due dei temi fondamentali della nostra opposizione a questo disegno di legge.
Il primo riguarda, appunto, la creazione di sul nostro territorio e il loro sviluppo e il secondo riguarda la loro alimentazione. Sappiamo la quantità di energia che sarebbe necessaria per mantenerli attivi e, quindi, noi chiediamo che vengano utilizzate energie da fonti rinnovabili per questo.
Ovviamente, purtroppo questo è un provvedimento a invarianza finanziaria, perché voi volete fare le cose senza investire le risorse: questo non sarà possibile. Però, per noi, realizzare sul territorio italiano e prevedere che vengano alimentati da fonti da energie rinnovabili sarebbe davvero fondamentale.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Iaria. Ne ha facoltà.
ANTONINO IARIA(M5S). Grazie, scusate se insisto, e forse siamo anche un pochettino noiosi, ma effettivamente da questi emendamenti si capisce che il vero disegno di legge da discutere in quest'Aula riguarda le proposte di legge legate alla costruzione di nuovi in Italia, perché quella è la parte fondamentale su tutto il possibile lavoro che possiamo fare dal punto di vista infrastrutturale sull'intelligenza artificiale.
Se non abbiamo i in Italia noi saremo sempre limitati, anche nella possibilità di utilizzo, sia nella gestione dei dati, ma proprio nell'utilizzo dell'intelligenza artificiale stessa e - aggiungo - anche limitati nella possibilità di far sviluppare le nostre imprese, magari permettendo di utilizzare strumenti di intelligenza artificiale specifici per le loro attività. Questo anche sarà il futuro.
Quindi, sinceramente, non so se si può fare questo . Cambiamo. Sottosegretario Butti, cancelli questo disegno di legge, portiamo il disegno di legge sui , lo discutiamo e approviamo quello oggi, perché quello è veramente un disegno di legge che servirebbe anche al Governo per fare finalmente qualcosa di serio per quanto riguarda lo sviluppo tecnologico, ma anche infrastrutturale e anche industriale del nostro Paese .
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Pastorella. Ne ha facoltà.
GIULIA PASTORELLA(AZ-PER-RE). Sì, grazie. Sono totalmente d'accordo sulla necessità di promuovere, di regolamentare e di favorire l'apertura di nuovi sul nostro territorio. Sono talmente favorevole che avrei auspicato in effetti, come il collega Iaria, che potessimo votare, oltre che questa norma sull'intelligenza artificiale, anche quella che è lo prima, perché non esiste intelligenza artificiale se non ci sono i .
Quindi, nell'auspicare che la proposta di legge, la delega al Governo sui arrivi quanto prima in quest'Aula, mi permetto però di spiegare il voto contrario del gruppo di Azione a questo emendamento, perché, pur riconoscendo la bontà dell'intenzione di favorire l'utilizzo di energie rinnovabili nei , principio che abbiamo messo nel testo unitario di Commissione sui , è un filino arbitrario stabilire in questo contesto, in questa sede, che utilizzino energie rinnovabili almeno per un terzo del loro consumo. Perché un terzo? Perché non altro? Sembra essere una specifica più da decreti attuativi, più da legislazione secondaria che non da legge delega.
Quindi, è un peccato perché sicuramente l'intenzione dei colleghi è buona e corretta - ripeto: non c'è intelligenza artificiale senza -, però specificare qui qualcosa di così appunto specifico e vincolante non credo sia la sede giusta. Per questo noi voteremo contro, auspicando che la normativa sui arrivi il prima possibile in Aula.
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 5.11 Ghirra, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza, ad esclusione della relatrice di Azione che è contraria.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo alla votazione dell'emendamento 5.12 Pavanelli. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 5.12 Pavanelli, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo alla votazione dell'emendamento 5.13 Santillo.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Santillo. Ne ha facoltà.
AGOSTINO SANTILLO(M5S). Grazie, Presidente. Intervengo per ricordare a lei e a tutta l'Aula che si stanno votando tutta una serie di emendamenti e vengono costantemente bocciati quelli che riguardano la trasparenza. Allora, se c'è un motivo per cui tantissimi italiani sono preoccupati dell'intelligenza artificiale è perché sanno che ci può essere poca trasparenza e, quindi, vedono l'intelligenza artificiale come concorrenza, non certo come un aiuto e come un supporto.
Per questo motivo la scorsa settimana - i primi tre giorni della scorsa settimana - la Commissione bicamerale per la semplificazione è andata in visita in Estonia che è il Paese più digitalizzato d'Europa. Questo Paese - pensate - è digitalizzato al 99 per cento, mentre l'Italia è ferma al 56 per cento. In Estonia il 100 per cento dei servizi sono offerti al cittadino.
Allora, perché prendo il riferimento dell'Estonia? Perché in Estonia ci è stato lanciato un messaggio chiave, cioè che c'è bisogno della fiducia dei cittadini nel Governo e nei sistemi che gestiscono tutta l'intelligenza artificiale e quindi tutta la filiera della digitalizzazione e della semplificazione.
Benissimo. Questo emendamento che cosa chiede? Chiede che almeno - almeno! - per i contratti pubblici possa essere garantita la trasparenza, e quindi massima trasparenza, sui criteri di selezione dei fornitori e sulle modalità di utilizzo dei sistemi nel rispetto dei requisiti della normativa europea. Quindi, il fatto di dare un parere contrario e non accettare questo emendamento è veramente un qualcosa di inconcepibile perché l'intelligenza artificiale dovrebbe essere strettamente connessa alla trasparenza dell'informazione. Pensare poi ai contratti pubblici dovrebbe essere un'obbligatorietà, una cosa, invece, che per questo Governo sembra essere completamente secondaria .
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 5.13 Santillo, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'articolo 5. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 5.
Dichiaro aperta la votazione.
.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva
PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento 6.1 Ghirra.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Pastorella. Ne ha facoltà.
GIULIA PASTORELLA, . Sì, Presidente, intervengo per spiegare il voto contrario a questo emendamento che chiede di non utilizzare gli strumenti…
PRESIDENTE. Scusi, collega, parla come relatrice di minoranza o come gruppo?
GIULIA PASTORELLA, . Intervengo come relatrice di minoranza. Dicevo, questo emendamento chiede di non utilizzare gli strumenti di intelligenza artificiale per il potenziamento e la realizzazione di armamenti offensivi. È molto difficile chiarire che cosa sia offensivo e che cosa sia difensivo.
Chiaramente l'utilizzo dell'intelligenza artificiale è normato già dalle norme internazionali, in particolare si richiede sempre la supervisione umana ma in questo particolare emendamento è molto complesso, secondo noi, chiarire che cosa sia offensivo e che cosa difensivo, visto che nello stesso armamento ci possono essere entrambe le capacità. Quindi, ancora una volta, capiamo l'intenzione positiva dell'evitare derive autonome nell'utilizzo delle armi, cosa - ripeto - che il diritto internazionale già impedisce e non prevede, però scritto così purtroppo non può vedere il nostro favore, visto che è ambiguo e non specifica bene che cosa intende.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Del Barba. Ne ha facoltà.
MAURO DEL BARBA(IV-C-RE). Grazie, Presidente. Come già accaduto in precedenza in occasione della richiesta di accantonamento dell'emendamento Ascani, vogliamo sottolineare come questo emendamento ovviamente ponga l'accento su un tema di fondamentale importanza. Ma anche in questo caso riteniamo che, proprio in ragione di ciò, questo tema e questo emendamento avrebbero dovuto trovare un ampio dibattito per una declinazione più tecnica. Perché se è evidente, come ha ricordato anche Papa Francesco, allorquando ha partecipato al G7, che l'essere umano deve sempre mantenere la decisione, in particolar modo quando si tratta di armi e quindi della possibilità di uccidere un altro essere umano, non è possibile, non è etico demandare questa scelta a un'intelligenza artificiale, in qualche modo spogliandosi delle responsabilità che sono proprie della dignità umana.
Temi di questo genere sicuramente credo che richiedano o avrebbero richiesto approfondimenti che forse esulano anche da quelli che erano gli obiettivi di questo stesso disegno di legge. Tuttavia, in questa circostanza, proprio a sottolineare l'importanza del tema, ma anche come la formulazione sia tecnicamente ambigua e non sufficiente ad esaurire l'importanza del tema, ci asterremo.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Ghirra, come relatrice di minoranza. Ne ha facoltà.
FRANCESCA GHIRRA, . Sì, grazie, Presidente. Questo è l'unico emendamento che il gruppo di AVS ha presentato all'articolo 6 - perché condividevamo la formulazione del comma 2, che è stato poi stralciato dal testo definitivo - ed è stato presentato per la drammaticità della situazione che stiamo oggi vivendo e anche per il ruolo che ha storicamente l'Italia, ahinoi, nella produzione di armamenti.
L'abbiamo presentato proprio per sottolineare la gravità di quanto potrebbe verificarsi con l'introduzione di sistemi di intelligenza artificiale nello sviluppo di armamenti anche nel nostro Paese. Se i colleghi condividono lo spirito del nostro intervento, possiamo anche accettare assolutamente una riformulazione, se ritenete che quella che è stata presentata non sia adeguata, ma penso che, anche coerentemente con quello che sancisce l'articolo 11 della nostra Costituzione, sarebbe bene specificare all'interno di questo disegno di legge che, dal momento che l'Italia ripudia la guerra, non siamo disponibili a utilizzare i sistemi di intelligenza artificiale per la realizzazione di armi che potrebbero comportare nuove morti e nuovi drammi in scenari che purtroppo si stanno già verificando.
Quindi, se il Sottosegretario, i relatori di maggioranza e i colleghi di opposizione - che comunque hanno annunciato l'astensione su questo emendamento - lo ritengono, credo che sarebbe importante un punto di riflessione su questo tema e quindi chiedo di valutare la possibilità di riformulare, anche tramite un accantonamento di questo emendamento.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Piccolotti. Ne ha facoltà.
ELISABETTA PICCOLOTTI(AVS). Grazie, Presidente. Diceva prima il collega Del Barba che il Papa ha richiamato la necessità, ovviamente giusta, che in un conflitto armato a scegliere sia sempre l'uomo in quanto portatore di etica, in quanto capace - almeno teoricamente - di discernere il male dal bene. Eppure, questo non accade già oggi più.
Sappiamo, da inchieste di quotidiani statunitensi, che, nella guerra a Gaza, Israele ha compilato le liste dei potenziali obiettivi utilizzando l'intelligenza artificiale, analizzando milioni e milioni di dati, raggruppando gli obiettivi in diverse categorie, tra cui militari, civili e infrastrutture; i sono stati comunicati con dovizia di particolari ai sistemi di puntamento e, non di rado, molto probabilmente, tra quei magari ne è stato trovato qualcuno che non era nella lista. Sono morti civili, donne e bambini che erano presenti in quegli immobili in quel momento. Qualcuno dice addirittura che sono stati calcolati con l'intelligenza artificiale gli orari in cui bombardare per trovare dentro agli immobili il maggior numero di persone possibile secondo i dati a disposizione, appunto, dei israeliani.
Questo per dire di qualcosa che è appena accaduto, che sta accadendo e che è in corso, ma è evidente che, oltre alle liste di potenziali , attraverso l'intelligenza artificiale si possono rendere offensive e letali armi la cui conduzione viene automatizzata, come i droni, e si possono immaginare forme nuove di potenziamento degli arsenali militari. Ecco, per un Paese come il nostro, che nella sua Costituzione ha scritto che ripudia la guerra - “ripudia” non è una parola a caso, è una parola molto forte che dice di un atteggiamento etico dei nostri Costituenti e quindi oggi del Paese tutto -, credo che l'approvazione di questo emendamento sarebbe il minimo.
Noi non dobbiamo utilizzare l'intelligenza artificiale per uccidere, per fare morti, per risolvere i conflitti internazionali attraverso, appunto, gli strumenti delle armi e delle tecnologie potenzialmente distruttive
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Scotto. Ne ha facoltà.
ARTURO SCOTTO(PD-IDP). Grazie, Presidente, per sottoscrivere questo emendamento. Abbiamo appreso dalla discussione che si sta facendo ora al Senato, nelle comunicazioni della Presidente del Consiglio, che Giorgia Meloni dichiara di essere fedele al motto degli antichi romani . Questa cosa mi colpisce molto, perché la nostra Costituzione dice esattamente l'opposto. Qui rischiamo di stare fuori dal dettato costituzionale, perché la nostra Costituzione dice che l'Italia ripudia la guerra.
E quando ripudi la guerra, non puoi utilizzare questi strumenti per armamenti di carattere offensivo. E allora credo che anche la maggioranza, se è fedele al dettato costituzionale, dovrebbe votarlo .
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, a titolo personale, l'onorevole Grimaldi. Ne ha facoltà, per un minuto.
MARCO GRIMALDI(AVS). Grazie, Presidente. Nelle guerre moderne, all'intelligenza artificiale è affidata la pianificazione strategica, ma non solo. Droni autonomi e sistemi di sorveglianza avanzata, di attacco informatico, armi capaci di identificare e colpire bersagli senza supervisione umana. Insomma, sembra che i civili siano un po' l'effetto collaterale di questa nuova potenza. L'uso dell'intelligenza artificiale nelle guerre contemporanee ha già cambiato il modo in cui si combatte.
Pensate che nel conflitto tra Russia e Ucraina i droni dotati di intelligenza artificiale sono impiegati da entrambi gli eserciti per individuare e attaccare postazioni nemiche. Israele usa addirittura algoritmi per selezionare obiettivi di bombardamenti a Gaza, in Libano e in Iran. Eppure manca una regolamentazione internazionale, mancano accordi che limitino questa deriva pericolosa e criminale. L'assenza di un quadro normativo condiviso…
PRESIDENTE. Concluda, onorevole.
MARCO GRIMALDI(AVS). …rischia di favorire una corsa agli armamenti basati sull'intelligenza artificiale, con conseguenze pericolosissime per la sicurezza globale .
PRESIDENTE. Se non ci sono altri interventi, pongo in votazione l'emendamento 6.1 Ghirra…no, scusate colleghi. Aveva chiesto l'accantonamento, collega Ghirra, corretto Ho chiesto se c'è una disponibilità a riformulareNo, non ha chiesto l'accantonamento? … Non ha chiesto l'accantonamento, allora avevamo capito male noi, perfetto.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 6.1 Ghirra, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo e della relatrice di Azione, parere favorevole del relatore di minoranza di Alleanza Verdi e Sinistra, mentre i relatori PD e MoVimento 5 Stelle si rimettono all'Aula.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
L'emendamento 6.2 Pellegrini è inammissibile.
Passiamo alla votazione dell'articolo 6.
Se nessuno chiede di intervenire, indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 6. Dichiaro aperta la votazione…colleghi, revoco la votazione. La collega Piccolotti ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto sull'articolo 6.
Nel frattempo, ne approfitto per salutare studenti e studentesse del in Scienze elettorali e del governo dell'Università La Sapienza e i loro docenti, che assistono ai nostri lavori dalle tribune .
Prego, collega Piccolotti, per la dichiarazione di voto sull'articolo 6.
ELISABETTA PICCOLOTTI(AVS). Grazie, Presidente. Noi voteremo ovviamente contro questo articolo, anche dopo la bocciatura del nostro emendamento. È chiaro che questi temi, come è stato sollecitato, andrebbero approfonditi con maggiore tempo, ma di questo stiamo parlando in questo momento e questo è il Parlamento, quindi noi facciamo qui la discussione che sentiamo necessario consegnare al Paese.
Visto che stiamo parlando di sicurezza nazionale, di armamenti, di attacchi operati attraverso droni automatici con l'intelligenza artificiale - vi ho fatto l'esempio della lista di obiettivi compilata attraverso l'intelligenza artificiale da Israele relativamente alla guerra e al genocidio a Gaza - vi faccio una domanda, perché pochi articoli fa abbiamo invece discusso del collocamento dei dati della pubblica amministrazione in fuori dal territorio nazionale.
Ecco, facciamo finta che la pubblica amministrazione o una qualsiasi sua articolazione dovesse domani collocare dei dati - mappe catastali, anagrafe, dati sanitari o fiscali - in presenti, ad esempio, in Ungheria, dove c'è un Governo come quello di Orbán, e che, in caso di minaccia militare o di conflitto con la Russia - conflitto che molte forze politiche in quest'Aula paventano e utilizzano come argomento per giustificare le spese in armamenti - i dati degli italiani custoditi in quei in Ungheria governati da Orbán, che, come noi sappiamo, è chiaramente filorusso, uscissero da quei e venissero forniti alle forze militari russe.
Grazie all'intelligenza artificiale e a quei dati, la Russia potrebbe facilmente estendere liste di obiettivi sul territorio nazionale italiano. Le cose che vi stiamo dicendo sono o non sono una questione di sicurezza nazionale ? Sono o non sono cruciali per il futuro del nostro Paese? E non solo in ottica pacifista, come quella di AVS, ma dovrebbero esserlo persino nell'ottica di una forza politica come quella che governa in questo momento l'Italia e che esprime la Presidente del Consiglio, che crede che, come ieri ha detto Giorgia Meloni, l'unica nostra libertà sia l'investimento in sicurezza. Ebbene, fatelo con cura e attenzione, perché invece state purtroppo esponendo l'Italia a gravi rischi
PRESIDENTE. Avverto che il gruppo Alleanza Verdi e Sinistra ha esaurito i tempi previsti dal contingentamento. Essendone stata fatta richiesta, la Presidenza concederà a tale gruppo un tempo aggiuntivo pari ad un terzo rispetto al tempo originariamente assegnato al gruppo medesimo dal contingentamento.
Ha chiesto di parlare il deputato Del Barba. Ne ha facoltà.
MAURO DEL BARBA(IV-C-RE). Grazie, Presidente. L'articolo 6 è probabilmente l'articolo che sta consentendo a quest'Aula di discutere, una volta tanto con una seconda lettura, un provvedimento che, a quanto si dice, era destinato anch'esso a un'unica lettura. Perché dico questo? Perché, con un emendamento soppressivo voluto dal Governo, proprio sull'articolo 6 si è aperto il varco e la necessità di dover tornare al Senato. Ma perché questo è accaduto? È accaduto proprio sul tema più importante che ci rimane tra le mani da poter disciplinare allorquando mettiamo mano a un disegno di legge, a una norma, per quanto riguarda l'intelligenza artificiale, vale a dire la disponibilità dei dati, la sovranità dei dati.
Ebbene, questo tema della sovranità sta così a cuore alla maggioranza che al Senato è scattato una sorta di riflesso istintivo. Proprio con un emendamento della maggioranza, al Senato venne inserito questo comma 2, che ora avete sentito la necessità di cancellare, il quale, comprendendo l'importanza della sovranità dei dati, introduceva l'obbligo di permanenza, per quanto riguarda i servizi pubblici, dei sul territorio nazionale. Ma non è semplicemente questo il tema.
Nel dibattito al Senato è stato osservato come, in ambito di intelligenza artificiale, sia bene tutelare i dati con la fisicità dei , ma, siccome molto spesso questo prevede la trasmissione dei medesimi dati su sistemi satellitari, sarebbe opportuno che anche i sistemi satellitari mantenessero questa sovranità nazionale. E su questo emendamento, che sembrava avere parere positivo perché la sovranità dei dati sta a cuore a una maggioranza sovrana, si è scatenato un piccolo giallo, che lei, Sottosegretario Butti, ben conosce, perché ne è stato il protagonista: il giallo della telefonata in Aula.
Infatti, avvenne che, proprio con una telefonata in Aula, si cambiò - è assolutamente così; è a verbale del Senato - il parere sull'emendamento 6.301, facendo intervenire il presidente della Commissione bilancio e si pervenne a questo diniego. Tale telefonata, peraltro, venne riconosciuta anche dall'intervento in Aula del capogruppo di Fratelli d'Italia - pensi un po' -, sostenendo come queste telefonate fossero di prassi. Ma il punto non è tanto questo. Il punto è che questa vicenda ricorda singolarmente quello che già è accaduto con la legge sullo spazio, allorquando, tramite un , vi venne detto: non chiamateci più; se non siete disponibili a quanto vi diciamo, non fatevi più sentire. Evidentemente, visto che non si è mai saputo di chi fosse quella telefonata, vi state ancora sentendo.
Ebbene, questo è il punto, il di tutto il provvedimento, su un tema importante come quello della sovranità dei dati. Peraltro, non ci scandalizziamo che si possano utilizzare i sistemi stranieri, purché ci si disponga alla necessaria protezione degli stessi e purché si sia trasparenti. È proprio la trasparenza che, in questo caso, vi manca; la trasparenza che non avete avuto nel voler sopprimere il comma 6.2 e che, alla luce di tutti questi avvenimenti, non giustifica l'intero provvedimento, perché sembra che ciò che rimane, all'indomani dell'approvazione di questo provvedimento, sia proprio ciò che avete deciso di sopprimere
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Carotenuto. Ne ha facoltà.
DARIO CAROTENUTO(M5S). Grazie, Presidente. È la seconda volta che, in quest'Aula, cito una delle leggi più famose della robotica, redatte dal grande scrittore Isaac Asimov. La prima legge dice: “Un non può recare danno a un essere umano (…)”. Evidentemente, quei princìpi scritti da uno scrittore di fantascienza risultano infinitamente più umani della realtà che stiamo vivendo. Perché, vede, l'intelligenza artificiale è già usata per colpire, per ferire, per uccidere. Viene usata soprattutto da chi agisce nell'impunità, da criminali internazionali, da criminali di guerra. Almeno questo risulta dagli istituti internazionali, non forse per questo Governo, il quale continua a fare affari con Israele che ha già messo in campo droni guidati dall'intelligenza artificiale, i quali uccidono scientemente civili, in base ad algoritmi, se risultano per caso scudi umani, cioè se risultano in un numero congruo per uccidere quello che potrebbe essere un terrorista, secondo il “facciario” a disposizione dell'intelligenza artificiale. Quindi, non c'è neanche più un uomo che spara, che uccide, ma è direttamente l'intelligenza artificiale che agisce da sé.
A mio avviso, questo è chiaramente distopico rispetto a tutti i valori che dovrebbero rappresentare e che hanno sempre rappresentato questo Paese. L'Italia dovrebbe pretendere una moratoria internazionale sull'uso offensivo dell'intelligenza artificiale e chiedere sanzioni verso chi la usa per commettere crimini. Infatti, se lasciamo che la guerra diventi un algoritmo, allora non sarà più l'intelligenza artificiale a servire l'uomo, ma l'uomo a servire la disumanità della guerra .
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il collega Casu. Ne ha facoltà.
ANDREA CASU(PD-IDP). Grazie, Presidente. Intervengo in dichiarazione di voto su questo articolo per esprimere tutta la contrarietà del gruppo del Partito Democratico - già espressa al Senato e rinnovata qui alla Camera - su questo articolo 6, però con una differente motivazione legata proprio al fatto che, già durante la discussione al Senato, come possono testimoniare il Sottosegretario Butti e tutti coloro i quali hanno seguito i lavori, avevamo segnalato come, a nostro avviso, fosse sbagliata la formulazione che identificava e collocava questo criterio dei nazionali, senza tenere conto di due aspetti che avevamo sottolineato come fondamentali.
Il primo riguarda la qualificazione dei dati della pubblica amministrazione. Dobbiamo immaginare che le norme che andiamo a scrivere, dovranno avere una coerenza non solo con l'impianto normativo comunitario, ma anche con le altre norme che qualificano la sicurezza dei dati della pubblica amministrazione. Un semplice richiamo ai nazionali poteva diventare addirittura lo strumento per soggetti, per potersi dimostrare o mostrare rispetto alla normativa, pur non avendo tutti gli altri requisiti necessari, e poteva diventare addirittura uno strumento che esponeva di più questi dati, piuttosto che difenderli.
Il secondo è che non possiamo pensare esclusivamente alla collocazione; è importante la collocazione, in Italia e in Europa, dei , è importante il lavoro che si sta facendo sui , ma dobbiamo pensare alla protezione e all'accessibilità di questi dati lungo tutto il percorso che possono effettuare, ad esempio, se questi dati vengono trasmessi attraverso connessioni satellitari, attraverso le infrastrutture satellitari, oppure, se si tratta di sistemi che hanno la loro origine in territori extra europei, attraverso sistemi che interagiscono coi nostri per il trattamento di questi dati. Quindi, quella dicitura non risolveva i problemi, ma ne generava di ulteriori.
L'azione emendativa però era un'azione che chiedeva di considerare anche tutte queste complessità.
Quindi, il soppressivo è stata una scelta del Governo, a nostro avviso, corretta nella misura in cui ha corretto un passaggio che era sbagliato, sicuramente necessaria, ma totalmente insufficiente a garantire quello che dovrebbe essere l'obiettivo di un articolo che mette insieme queste due parole fondamentali: sicurezza e difesa nazionale. Ora, la sicurezza e la difesa nazionale non si possono considerare, se non consideriamo quanto sia importante il concetto di sovranità digitale nella sua interezza, nel mondo in cui stiamo vivendo oggi e verso cui stiamo marciando in maniera sempre più determinata.
Quindi, da questo punto di vista, è assolutamente indispensabile che questa attenzione vada oltre quello che è stato indicato in questo testo e si tenga conto degli altri passaggi.
Io non so - perché non ero al Senato - se quanto riportato dall'onorevole Del Barba sia effettivamente avvenuto. Posso però dire una cosa: dato che al Senato sono stati bocciati dalla maggioranza gli emendamenti in cui chiedevamo che la sicurezza dei dati tenesse conto anche delle infrastrutture satellitari e, attraverso il soppressivo, sono stati resi inammissibili gli emendamenti che volevamo presentare alla Camera, sicuramente non è stata una telefonata che è arrivata da chi è intervenuto sul DDL Spazio, perché questa norma non fa niente per intervenire sull'aspetto, che, per noi, è fondamentale, della sicurezza dei dati sanitari. Ma, proprio perché quel tema c'è, il DDL Spazio è diventata legge, l'articolo 25 è diventato legge dello Stato e dato che non possiamo fare finta che la difesa del dato e la difesa della sovranità digitale e nazionale nella società digitale di quei dati si limitano all'indirizzo del o del dove vengono collocati, ma ci sono altri passaggi che devono essere oggetto di tutela, questo articolo non va nella direzione della sicurezza e difesa nazionale e non può che vedere il voto contrario del gruppo del Partito Democratico.
PRESIDENTE. Nel dare la parola all'onorevole Iaria, avverto che il gruppo MoVimento 5 Stelle ha esaurito i tempi previsti dal contingentamento. Essendone stata fatta richiesta, la Presidenza concederà a tale gruppo un tempo aggiuntivo, pari ad un terzo, rispetto al tempo originariamente assegnato al gruppo medesimo dal contingentamento.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Iaria, a titolo personale. Ne ha facoltà, per un minuto.
ANTONINO IARIA(M5S). Grazie, Presidente. Vorrei intervenire, brevemente, per dire come questo dimostri che, su questo tema, non avete alcuna idea. L'unico articolo che avete proposto, dal punto di vista politico, cioè per difendere la sovranità digitale, l'avete addirittura soppresso, perché, per prima cosa, era sbagliato, ma, più che altro, perché andava a intaccare alcuni interessi.
Quindi, da questo punto di vista, stiamo facendo una discussione su un disegno di legge che, dal punto di vista della maggioranza, portava solo questo apporto politico: difendere la sovranità digitale. L'avete addirittura soppresso e andremo in terza lettura, di nuovo, qui, alla Camera, e speriamo che, quando tornerà in terza lettura, magari riusciremo a migliorare questo disegno di legge, perché, per adesso, avete fallito su tutta la linea, tra l'altro, su un argomento, come l'intelligenza artificiale, che sarà l'argomento del futuro, ma anche del presente.
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 6
Dichiaro aperta la votazione.
.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva
PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento 7.1 Quartini. Ha chiesto di parlare l'onorevole Quartini. Ne ha facoltà.
ANDREA QUARTINI(M5S). Grazie, Presidente. Sicuramente, noi sappiamo che l'intelligenza artificiale è una risorsa straordinaria, importante. Soprattutto nell'ambito medico-sanitario può fare la differenza, può fare la differenza nel contesto delle banche dati, può fare la differenza sostanziale nel campo delle diagnosi, soprattutto nella possibilità di arrivare a diagnosi più raffinate. Sicuramente può fare la differenza anche nei vari confronti fra le terapie, anche riuscendo, soprattutto se ben strutturata e ben organizzata, anche a capire i vantaggi terapeutici di un farmaco rispetto a un altro. È fuori discussione che si tratti di una risorsa assolutamente importante. Ma, in questa logica, il comma 1 dell'articolo 7, ci sembra un po' troppo generico. E da questo punto di vista, noi andiamo a sostenere un emendamento che, diciamo, estenda, rispetto alla genericità dell'articolo, le possibilità stesse dell'intelligenza artificiale. E, naturalmente, suggeriamo di declinarle meglio. È proprio in questa logica che si chiede di aggiungere, a prevenzione e diagnosi, anche il miglioramento della salute pubblica, il potenziamento della ricerca sanitaria, della diagnostica, della riabilitazione e dello sviluppo di farmaci. Credo sia assolutamente di buon senso e tradisca in qualche modo questo atteggiamento della maggioranza che tende come a depotenziare e boicottare tutti gli emendamenti arricchenti il testo .
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 7.1 Quartini, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 7.2 Peluffo. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 7.2 Peluffo, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 7.3 Aiello. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 7.3 Aiello, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 7.4 Quartini. Ha chiesto di parlare l'onorevole Quartini. Ne ha facoltà.
ANDREA QUARTINI(M5S). Grazie, Presidente. È una cosa abbastanza curiosa questa modalità in cui, al comma 5, si va a definire che le decisioni finali vengono sempre rimesse agli esercenti della professione medica. Noi, con questo emendamento, quello che chiediamo è il superamento della cosiddetta asimmetria informativa, cioè si chiede che venga preso in considerazione anche quello che pensa il cittadino, semplicemente questo. Tanto è vero che noi chiediamo che ci sia anche un riferimento, chiaro ed evidente, nei confronti del consenso informato rispetto a tutte le procedure sanitarie a cui il cittadino è sottoposto. Credo che sia assolutamente di buon senso e credo che, di nuovo, la maggioranza si tradisca soprattutto laddove almeno in passato rivendicava queste cose.
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 7.4 Quartini, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo, e favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 7.5 Del Barba. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 7.5 Del Barba, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 7.6 Quartini. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 7.6 Quartini, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 7.7 Quartini. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 7.7 Quartini, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 7.8 Sportiello. Ha chiesto di parlare il collega Iaria. Ne ha facoltà.
ANTONINO IARIA(M5S). Intervengo solo per annunziare il voto favorevole.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, a titolo personale, la collega Sportiello. Ne ha facoltà, per un minuto.
GILDA SPORTIELLO(M5S). Grazie, Presidente. Intervengo soltanto per dire che questo emendamento chiede una cosa chiarissima, che dovrebbe essere nell'interesse di tutte e tutti. Visto e considerato che ci sono sempre più persone e adolescenti che si rivolgono all'intelligenza artificiale per fare terapia, per esprimere le loro fragilità, per cercare conforto e aiuto, chiediamo che ci siano delle logiche algoritmiche che, quando intercettano questi bisogni di aiuto, mettano in contatto la persona che chiede aiuto direttamente con un centro che possa davvero aiutare la persona, con un centro che si occupi della sua salute mentale e non lo lasci in balia di un algoritmo. Credo sia interesse di tutti intervenire per evitare che possano accadere delle tristi situazioni e che degeneri completamente la situazione .
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 7.8 Sportiello, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 7.9 Sportiello. Ha chiesto di parlare il collega Iaria. Ne ha facoltà.
ANTONINO IARIA(M5S). Intervengo solo per annunziare il voto favorevole del gruppo.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, a titolo personale, la collega Sportiello. Ne ha facoltà.
GILDA SPORTIELLO(M5S). Presidente, so che i disturbi del comportamento alimentare non sono all'attenzione e non sono priorità di questo Governo, visto che hanno tagliato anche i fondi. Però accade un fenomeno veramente inquietante. Il fenomeno per cui, a volte, persone che soffrono del disturbo del comportamento alimentare sono sempre più esposte sui sono seguite e rischiano di restare incastrate in quest'algoritmo che sembra premiare questi contenuti.
Succede sempre più spesso che gli adolescenti si recano nei reparti ospedalieri e chiedano che gli sia applicato un sondino per poter fare dei contenuti virali sui . Allora credo che dobbiamo mettere fine a tutto questo. Credo che dobbiamo preoccuparci di coloro ai quali, attraverso i in queste situazioni, viene consigliato di non affidarsi a professionisti, ma a diete che vengono dispensate in ogni modo. Parliamo di disturbi del comportamento alimentare. Fermiamo questa cosa prima che sia troppo tardi, per chi ne è vittima in prima persona e per chi ascolta questi contenuti all'interno delle piattaforme.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Madia. Ne ha facoltà.
MARIA ANNA MADIA(PD-IDP). Grazie, Presidente. Sottoscrivo questo emendamento della collega Sportiello e vorrei dire che, proprio per tutte le cose che ha detto, è quanto mai urgente approvare una legge che applichi una vera verifica dell'età su Internet e sui . Noi abbiamo già un regolamento europeo, il che vieterebbe di profilare nei consumi, nelle fragilità e nei gusti i minori di 18 anni. Questo non avviene e succedono tutte le cose che l'onorevole Sportiello ha, prima di me, detto con grande chiarezza.
Questa è una bomba sociale, questa è un'emergenza. Il provvedimento è stato firmato da tutti i gruppi politici, è . Noi, con urgenza, dobbiamo approvarlo per tutelare i bambini e i preadolescenti dai troppi pericoli che stanno vivendo. Quindi, Presidente, volevo aggiungere questo alle argomentazioni della collega Sportiello, firmo il suo emendamento e spero davvero che si possano trovare presto soluzioni efficaci
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la collega Ruffino. Ne ha facoltà.
DANIELA RUFFINO(AZ-PER-RE). Grazie, signora Presidente. Chiedo di poter sottoscrivere - lo chiedo alla collega Sportiello - questo emendamento.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la collega Piccolotti. Ne ha facoltà.
ELISABETTA PICCOLOTTI(AVS). Grazie, Presidente. Anch'io vorrei chiedere di sottoscrivere questo emendamento a nome del gruppo AVS.
PRESIDENTE. Tutto il gruppo del MoVimento 5 Stelle sottoscrive l'emendamento. Anche la collega Di Biase e la collega Marino sottoscrivono. Tutto il gruppo del Partito Democratico sottoscrive l'emendamento.
Se nessun altro chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 7.9 Sportiello, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'articolo 7. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 7.
Dichiaro aperta la votazione.
.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva
Sospendiamo a questo punto l'esame del provvedimento, che riprenderà alle ore 15.
PRESIDENTE. Colleghi, comunico che è deceduto l'onorevole Emerenzio Barbieri, membro della Camera dei deputati dalla XIV alla XVI legislatura.
La Presidenza della Camera ha già fatto pervenire ai familiari le espressioni della più sentita partecipazione al loro dolore, che desidera ora rinnovare anche a nome dell'Assemblea.
Colleghi, vi chiedo silenzio, vista la comunicazione che stiamo facendo. Con l'occasione, rivolgo anche il mio personale saluto e quello della Presidenza ai familiari che sono lì nelle nostre tribune.
Ha chiesto di parlare, per un breve ricordo, il deputato Bicchielli. Ne ha facoltà per due minuti.
PINO BICCHIELLI(NM(N-C-U-I)M-CP). Grazie, signora Presidente. Onorevoli colleghi, con profonda commozione e con sincera gratitudine, prendo la parola per ricordare in quest'Aula la figura dell'onorevole Emerenzio Barbieri. Non è facile oggi trovare le parole giuste per ricordare un uomo che è stato per me molto più di un esponente politico. Emerenzio ha rappresentato una guida, un punto di riferimento, una presenza solida e paterna nella mia formazione politica e umana. Mi ha accompagnato nei primi passi della mia giovinezza politica con generosità, discrezione e con quella saggezza concreta che nasce da una vita spesa al servizio degli altri.
Emerenzio Barbieri è stato uno dei volti più limpidi della nostra democrazia parlamentare. Deputato, ma soprattutto dirigente appassionato di partito, ha attraversato stagioni complesse della storia repubblicana, portando sempre con sé la forza della coerenza, la nobiltà del rigore morale e la pazienza del dialogo. In lui si fondevano l'etica cattolica del dovere e l'attitudine al compromesso alto. Non amava i riflettori, né la politica urlata, preferiva il lavoro silenzioso, paziente, quotidiano, in calcoli continui che ne facevano anche un uomo di numeri e proprio in questa sobrietà stava la sua forza. Era uno di quei politici capaci di costruire ponti, di parlare con tutti, di trovare soluzioni condivise.
Io ho avuto la fortuna, signora Presidente, di essergli vicino, di camminare con lui, di ricevere da lui consigli, incoraggiamenti, anche rimproveri sinceri, sempre dettati dall'affetto e dal desiderio che io potessi crescere e dare il meglio. Ricordo, soprattutto, la sua fiducia nei giovani; all'epoca ero il segretario nazionale dei giovani del CCD, ricordo le telefonate e i momenti di confronto. Credeva che la politica dovesse rinnovarsi e che toccasse a noi giovani farlo con responsabilità e passione.
In un tempo in cui la politica sembra spesso perdere la sua anima, l'esempio di Emerenzio Barbieri ci richiama al senso più alto delle istituzioni, alla dignità del confronto democratico, al valore della coerenza tra parole e azioni. Ci ricorda che la vera non è gridata, ma riconosciuta, non imposta, ma costruita nel tempo con fatica e dedizione.
Il vuoto che lascia Emerenzio è grande, ma lo è anche l'eredità che ci consegna: un'idea di politica seria, sobria, fatta per le persone, mai per sé stessi. È un'eredità che ci impegna, che ci chiama a raccogliere il testimone e a proseguire quel cammino con lo stesso spirito.
Caro Emerenzio, ci hai insegnato tanto. Saluto con affetto, signora Presidente, il figlio Francesco, il nipote Filippo e la sua storica collaboratrice Patrizia, che sono presenti oggi in tribuna. A loro va il nostro abbraccio più sentito e la riconoscenza per aver condiviso, in tanti anni, un uomo che ha fatto della politica un servizio nobile. Emerenzio, grazie .
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Cesa. Ne ha facoltà.
LORENZO CESA(MISTO). Grazie, Presidente. Onorevoli colleghi, è con profonda commozione che anch'io desidero ricordare Emerenzio Barbieri, scomparso il 15 giugno nella sua amata Reggio Emilia. Per me non è solo un dovere istituzionale, ma è un atto di riconoscenza personale verso “Emer” - così lo chiamavamo nel Movimento giovanile democratico cristiano -, un uomo che ho conosciuto, stimato e con cui ho condiviso un lungo tratto di strada politica.
Barbieri ha rappresentato dentro e fuori le Aule parlamentari l'essenza della politica come servizio. La sua formazione nella Democrazia Cristiana, la sua vicinanza a un grande della Democrazia Cristiana, Carlo Donat-Cattin e il suo radicamento nei valori del cattolicesimo sociale hanno segnato un percorso coerente e lineare sempre ispirato al raggiungimento del bene comune e della difesa dei più deboli.
Un autentico interprete di quella stagione politica che seppe ricostruire l'Italia del dopoguerra e difendere le istituzioni repubblicane con una partecipazione assidua ai lavori parlamentari. Voglio ricordare, ad esempio, che nella sua ultima esperienza parlamentare (dal 2008 in poi) in quest'Aula intervenne per ben 320 volte e promosse con forza i valori del cattolicesimo democratico nel vivo delle trasformazioni sociali, economiche e culturali del Paese.
In un tempo in cui la politica corre il rischio di smarrirsi tra personalismi e , Emerenzio Barbieri è stato l'esempio opposto: sobrietà nei toni, solidità nei principi, capacità di costruire e mediare senza mai rinunciare all'identità. La sua opera nella fondazione dell'Unione di Centro, il suo impegno come segretario amministrativo, la sua visione del centro politico come spazio di equilibrio e responsabilità sono passi fondamentali di una storia che parla ancora all'Italia. Alle nuove generazioni la figura di Emerenzio lascia un insegnamento prezioso: si può servire lo Stato con discrezione, senza urlare, senza inseguire convenienze ma rimanendo fedele ai propri ideali con fermezza, onestà e senso delle istituzioni. È questo il patrimonio che ci lascia ed è nostro compito custodirlo e trasmetterlo.
Alla sua memoria va il mio pensiero più grato. Alla sua famiglia, alla signora Luisa, al figlio Francesco e agli amati nipoti esprimo la mia vicinanza e la vicinanza della comunità dell'Unione di Centro. Al nostro Paese il riconoscimento per ciò che ha rappresentato, per le istituzioni e, soprattutto, per l'Italia .
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Ciocchetti. Ne ha facoltà.
LUCIANO CIOCCHETTI(FDI). Grazie, signor Presidente. È doveroso da parte mia un ricordo dell'onorevole Emerenzio Barbieri che ho conosciuto nel lontano 1981 quando ho iniziato a fare la mia attività politica all'interno della Democrazia Cristiana e della corrente di Forze Nuove, di cui lui era l'organizzatore, il che, in qualche modo, portava avanti l'attività sia a livello nazionale che a livello locale. È un personaggio con una grande capacità umana, con una grande capacità di una politica di condivisione, di costruzione e di organizzazione. Era l'uomo dei congressi della Democrazia Cristiana, era l'uomo del Movimento giovanile della DC che ha seguito da autorevole esponente del Movimento giovanile della Democrazia Cristiana, che, all'epoca, con i partiti forti che esistevano nella Prima Repubblica, aveva una presenza e una rilevanza molto significativa, ma che ha continuato a seguire anche successivamente, quando non era più in età di essere partecipante del Movimento giovanile della DC.
Ha sempre creduto nei giovani - lo ha ricordato anche l'onorevole Bicchielli -, anche nelle esperienze successive della Seconda Repubblica, nel Centro Cristiano Democratico e nell'UDC in cui ha continuato a svolgere azioni organizzative da segretario amministrativo del partito ma sempre seguendo la crescita e la nascita di nuovi giovani, di nuovi attivisti politici che potessero portare alla politica davvero un'opportunità importante.
La storia ci consegna sicuramente una persona che ha fatto la sua esperienza politica, molto legata al suo territorio di Reggio Emilia dove ha svolto, per tantissimi anni, il ruolo di consigliere provinciale di Reggio Emilia.
In tutta la Prima Repubblica ha svolto quella realtà, nella Seconda Repubblica è diventato parlamentare e ha svolto anche in quest'Aula, credo, un lavoro importante e straordinario di rappresentanza del proprio territorio ma anche dei valori sociali, cattolici e impegnati che possono davvero dare un segno importante per il nostro Paese.
Credo di esprimere, anche a nome del gruppo di Fratelli d'Italia, un sostegno e le condoglianze alla famiglia che è qui rappresentata, alla sua collaboratrice storica Patrizia e a tutte le persone che lo hanno conosciuto, lo hanno amato e lo hanno seguito .
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Andrea Rossi. Ne ha facoltà.
ANDREA ROSSI(PD-IDP). Presidente, mi unisco anch'io con sincera partecipazione al ricordo dell'onorevole Emerenzio Barbieri, la cui improvvisa scomparsa ci addolora profondamente. La sua figura ha sicuramente rappresentato un esempio autentico di dedizione, passione e coerenza politica, valori che meritano oggi di essere ricordati, appunto, in quest'Aula.
Proveniente da un territorio - il nostro, quello di Reggio Emilia - non semplice per l'affermazione delle culture politiche di ispirazione cattolica più moderata, Barbieri però ha saputo distinguersi per determinazione e spirito di servizio, conquistando la stima e l'affetto anche oltre l'appartenenza politica.
Il suo lungo impegno come amministratore locale, in particolare nel consiglio provinciale dove ha operato per quasi trent'anni, testimonia il suo profondo radicamento nel territorio e la sua alta concezione della politica, una politica fatta di ascolto, prossimità e responsabilità verso la comunità.
Chi ha avuto l'onore di conoscerlo e confrontarsi con lui lo ricorda con una personalità forte e leale. Pur non facendo mai sconti alla maggioranza del tempo, ha saputo farsi apprezzare da tutti, dai funzionari della provincia e anche dai colleghi consiglieri, una qualità rara che dice molto del suo stile e della sua umanità.
La sua, quindi, è stata una testimonianza fedele quanto a principi vissuti con rispetto delle istituzioni e, appunto, con spirito di servizio. Alla moglie Luisa, al figlio Francesco con Elena e ai suoi cari nipoti Samuele, Filippo, Cristian e Cecilia va il cordoglio sincero del gruppo del Partito Democratico, che si unisce al dolore della famiglia e di quanti, anche in quest'Aula, lo hanno conosciuto e stimato .
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Giachetti. Ne ha facoltà.
ROBERTO GIACHETTI(IV-C-RE). Grazie, Presidente. Ci sono delle persone che si ha la fortuna di conoscere, e io penso che Emerenzio Barbieri sia esattamente tra queste persone. Io sono entrato nella stessa legislatura in cui è entrato lui e in quest'Aula, oltre a Emerenzio Barbieri - lo dico perché è la storia della Democrazia Cristiana nella sua diaspora -, mi ricordo che c'era Sergio Mattarella, c'era Ciriaco De Mita, c'era Pierluigi Castagnetti e c'era Enzo Bianco.
Io, oltre a ricordarlo per la sua passione e per essere una persona libera che, in più di un'occasione, ha dimostrato di andare anche oltre i propri steccati, lo ricordo perché voglio trasmettere qui quella che è la storia di un pezzo della politica, della bella politica, di quella che probabilmente oggi un po' tutti vorremmo ritornasse, nella quale personaggi così complessi e così lucidi erano in grado anche di raccontare alle prime leve che entravano in Parlamento la storia della politica della Prima Repubblica vissuta in prima persona con i suoi tratti difficili e anche con le sue grandi bellezze. E - ho concluso, Presidente - Emerenzio era uno di quelli che era in grado di trasmetterti la bellezza di quella politica perché si vedeva che l'aveva traversata con una grande passione e con una grande dedizione.
Quindi anche io, a nome del gruppo di Italia Viva, voglio rivolgere le più sentite condoglianze ai familiari e agli amici politici che lo hanno perso in queste ore .
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Orsini. Ne ha facoltà.
ANDREA ORSINI(FI-PPE). Grazie, Presidente. Vorrei anch'io unire il mio personale cordoglio e quello del gruppo di Forza Italia per la scomparsa del collega e amico Emerenzio Barbieri. Non posso aggiungere granché alle belle parole con le quali l'hanno ricordato poco fa altri colleghi; posso soltanto dire che serberò sempre nel cuore il ricordo di un politico coerente e disinteressato, di un uomo generoso e cordiale; un uomo di naturale simpatia, a cui non si poteva non voler bene, ma nello stesso tempo un uomo rigoroso a difesa delle proprie idee, appassionato ed equilibrato insieme. Era un uomo capace anche di posizioni forti, era un uomo schietto, ma era un uomo profondamente razionale e profondamente equilibrato. Abbiamo lavorato insieme per anni, in Commissione cultura e in altre sedi: tenevo a ricordarlo, perché è una figura che ha fatto onore a questo Parlamento .
PRESIDENTE. Sospendo a questo punto la seduta, che riprenderà alle ore 15, con immediate votazioni. La seduta è sospesa.
PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati in missione a decorrere dalla ripresa pomeridiana della seduta sono complessivamente 102, come risulta dall'elenco consultabile presso la Presidenza e che sarà pubblicato nell'al resoconto stenografico della seduta odierna.
PRESIDENTE. Prima di passare al seguito della discussione, già sospesa questa mattina, ha chiesto di parlare sull'ordine dei lavori l'onorevole Borrelli. Ne ha facoltà.
FRANCESCO EMILIO BORRELLI(AVS). Grazie, Presidente. Intervengo per chiedere che vengano i Ministri del commercio e dell'industria per relazionarci rispetto all'aumento della benzina - che si dice dovuto alla guerra, ma, per quanto dicono le associazioni dei consumatori, si tratterebbe, invece, di una speculazione vergognosa - avvenuto nelle ultime ore. Noi non possiamo accettare che, ogni volta, per un motivo o per un altro, i consumatori e i cittadini vengano massacrati economicamente nel giro di poche ore. Non c'è neanche il tempo di arrivare, tra virgolette, a un terrificante bombardamento: sono più rapidi gli aumenti della benzina che l'arrivo di questi maledetti aerei.
E noi vogliamo, visto che esiste un tavolo sui prezzi, esistono delle capacità di intervento, giustamente, da parte del Governo e dei Ministri competenti, che venga immediatamente fermata questa ennesima azione speculativa che, tra l'altro, e concludo, sta vedendo una polemica surreale tra i gestori delle pompe di benzina, i produttori, i raffinatori del petrolio e gli estrattori: ognuno scarica sull'altro. Qualcuno avrà aumentato i prezzi o se li sono auto-aumentati i consumatori ?
PRESIDENTE. Riprendiamo il seguito della discussione del disegno di legge, già approvato dal Senato, n. 2316-A: Disposizioni e deleghe al Governo in materia di intelligenza artificiale.
Ricordo che prima della sospensione è stato da ultimo approvato l'articolo 7.
Avverto che le Commissioni hanno presentato l'emendamento 19.200, che è in distribuzione, in relazione al quale il termine per la presentazione dei subemendamenti scade alle ore 15,30.
La Commissione bilancio ha espresso il prescritto parere, che è in distribuzione .
PRESIDENTE. Passiamo quindi all'esame dell'emendamento 8.1 Ghirra, sul quale le Commissioni e il Governo hanno espresso parere contrario, mentre tutti i relatori di minoranza hanno espresso parere favorevole.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Ghirra. Ne ha facoltà. Vuole intervenire come relatrice di minoranza? Sì, prego.
FRANCESCA GHIRRA, . Grazie, Presidente. Noi sull'articolo 7, che riguardava l'uso dell'intelligenza artificiale in ambito sanitario e di disabilità, ci siamo astenuti perché non intravvedevamo particolari profili critici, mentre su questo articolo 8, che riguarda la ricerca e sperimentazione scientifica nella realizzazione di sistemi di intelligenza artificiale sempre in ambito sanitario, abbiamo presentato alcune proposte emendative.
Perché non ci convince l'accesso dei privati alla pari dei soggetti pubblici nella raccolta ed uso dei dati sensibili dei cittadini, che riteniamo dovrebbero essere governati esclusivamente dal servizio pubblico, e poi perché chiediamo che questi sistemi di intelligenza artificiale non producano discriminazione di genere in fase di ricerca e sperimentazione scientifica. Quindi chiedo che l'Aula possa valutare l'approvazione di questo emendamento.
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 8.1 Ghirra, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 8.2 Quartini. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 8.2 Quartini, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 8.3 Quartini. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 8.3 Quartini, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 8.4 Quartini. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 8.4 Quartini, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 8.5 Quartini. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 8.5 Quartini, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 8.6 Ghirra. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 8.6 Ghirra, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'articolo 8. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 8.
Dichiaro aperta la votazione.
.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva
PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento 9.1 Fede. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 9.1 Fede, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'articolo 9. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 9.
Dichiaro aperta la votazione.
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Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva
Passiamo all'articolo aggiuntivo 9.01 Iaria. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 9.01 Iaria, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento 10.1 Quartini. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 10.1 Quartini, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 10.2 Quartini. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 10.2 Quartini, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 10.3 Sportiello. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 10.3 Sportiello, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 10.4 Sportiello.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Iaria. Ne ha facoltà.
ANTONINO IARIA(M5S). Grazie, Presidente. Solo per indicare il voto favorevole del gruppo.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, a titolo personale, l'onorevole Sportiello. Ne ha facoltà.
GILDA SPORTIELLO(M5S). Grazie, Presidente. Semplicemente per dire che questo emendamento risolverebbe un grosso problema. Visto che ogni anno vi dobbiamo rincorrere per avere una relazione sull'attuazione della legge n. 194, che per legge dovrebbe essere pubblicata all'inizio dell'anno, e visto e considerato che abbiamo ancora i dati del 2022 - è inutile che vi sentite male, è la legge che ve lo prescrive -, almeno utilizzate l'intelligenza artificiale per mettere i dati, così magari non dobbiamo aspettare 3-4 anni, grazie a voi, per avere quello che la legge ci dice che dobbiamo avere.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 10.4 Sportiello, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo, e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'articolo 10. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 10.
Dichiaro aperta la votazione.
.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva
Passiamo all'articolo aggiuntivo 10.01. Quartini.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Iaria. Ne ha facoltà.
ANTONINO IARIA(M5S). Grazie, Presidente. Per indicare il voto favorevole.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, a titolo personale, l'onorevole Quartini. Ne ha facoltà.
ANDREA QUARTINI(M5S). Grazie, Presidente. Con questa proposta emendativa noi non facciamo altro che proporre l'istituzione di una Commissione nazionale per la ricerca e la sperimentazione clinica con l'utilizzo dei sistemi di intelligenza artificiale. Io vorrei ricordare all'Aula che proprio oggi siamo addivenuti ad un testo unico per una proposta di legge sulle terapie digitali. Credo che davvero abbia un senso prevedere che ci sia un Osservatorio che faccia il proprio dovere nel contesto dell'intelligenza artificiale. Potrebbe essere utile a tanti aspetti, da quello che dicevamo rispetto alle problematiche dell'immagine corporea, alle problematiche delle terapie digitali, sempre più presenti nel nostro Paese e sempre più utili. Quindi, da questo punto di vista, io chiedo che sia eventualmente accantonato e che si possa successivamente valutare meglio la posizione della maggioranza.
PRESIDENTE. Chiedo ai relatori per la maggioranza in ordine alla richiesta di accantonamento: no.
I quattro relatori di minoranza in ordine alla richiesta di accantonamento? Concordano per l'accantonamento. I relatori per la maggioranza hanno già risposto di no.
Onorevole Quartini, lei insiste per la votazione rispetto alla richiesta di accantonamento? Sì.
Passiamo ai voti.
Pongo in votazione, mediante procedimento elettronico senza registrazione di nomi, la richiesta di accantonamento dell'articolo aggiuntivo 10.01 Quartini, con il parere contrario dei relatori per la maggioranza e il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge per 41 voti di differenza.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 10.01 Quartini, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento 11.1 Tucci. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 11.1 Tucci, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 11.2 dell'onorevole Ghirra, che chiede di parlare. Ne ha facoltà. Onorevole Ghirra, interviene come relatrice di minoranza o come afferente al gruppo?
FRANCESCA GHIRRA, . Come relatrice di minoranza. Presidente, finora ci siamo concentrati sul tema della tutela e della sicurezza dei dati e sulla necessità di allocare sul nostro territorio. Questo articolo si occupa delle disposizioni sull'uso dell'intelligenza artificiale in materia di lavoro. Per noi questa è un'occasione mancata, perché sappiamo quali sono le problematiche che l'intervento dell'intelligenza artificiale potrebbe creare nel mondo del lavoro, andando a sostituire molte professioni.
Noi abbiamo presentato una serie di emendamenti, che sono volti, da un lato, a migliorare le competenze dei lavoratori e ridurre le diseguaglianze sociali, ma soprattutto a consentire alle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative di partecipare all'interno dei processi che riguardano l'intelligenza artificiale, o, ancora, per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro, contrastando il lavoro irregolare e prevenendo le molestie e le terribili violenze che spesso si verificano nei luoghi di lavoro.
Purtroppo, nessuno dei nostri emendamenti è stato accolto. Questo per noi è davvero grave perché, insieme a tutte le criticità che abbiamo sollevato, questo articolo è davvero quello più critico e rischioso. Io confido che la maggioranza o il Governo possano rivedere alcune delle proprie posizioni, perché questa sarebbe l'occasione per mettere dei punti fermi rispetto alle questioni della tutela della sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici del nostro Paese, anche alla luce di quanto potrà accadere con l'introduzione di questi sistemi di intelligenza artificiale, non solo nel mondo delle professioni intellettuali, di cui parleremo successivamente, ma anche in altri contesti in cui i lavoratori e le lavoratrici devono essere messi nelle condizioni di poter disporre dei propri dati e anche di dare il consenso o di negarlo nel caso in cui ritengano che l'utilizzo degli stessi possa ledere la loro qualità e la loro dignità di lavoratrici e lavoratori .
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 11.2 Ghirra, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo agli identici emendamenti 11.3 Peluffo e 11.4 Del Barba. Se nessuno chiede di intervenire, li pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti 11.3 Peluffo e 11.4 Del Barba, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 11.5 Ghirra. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 11.5 Ghirra, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Trancassini, vota dal posto tuo!
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 11.6 Ascani. Ha chiesto di parlare l'onorevole Ghio. Ne ha facoltà.
VALENTINA GHIO(PD-IDP). Grazie, Presidente. Con questo emendamento chiediamo quello che ci sembrava evidente, quasi scontato, ma che in questo provvedimento, purtroppo, manca, ossia il riconoscimento che l'intelligenza artificiale, connessa al mondo del lavoro, nel momento in cui vi entra, come è già accaduto, non può farlo senza una regolazione seria e partecipata.
È stato detto da tanti, parliamo di una trasformazione epocale. L'intelligenza artificiale cambierà sempre di più ogni aspetto della vita quotidiana: servizi, comunicazione, produzione industriale, pubblica amministrazione. Il lavoro è l'ambito forse più esposto, più vulnerabile e, proprio per questo, bisognoso di tutela. Quindi, con questo emendamento noi chiediamo che l'introduzione dell'intelligenza artificiale, nei contesti lavorativi, sia preceduta da un confronto con le rappresentanze dei lavoratori, con le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative.
Ci sembrano richieste talmente basilari che stupisce davvero il fatto che non siano state accolte. Questo rifiuto mette in luce, ancora di più, la mancanza di una reale attenzione, in questo provvedimento, alla tutela del lavoro: parliamo di una trasformazione intera, integrale dell'organizzazione del lavoro. Vengono cambiate le competenze richieste, vengono ridefinite le relazioni sindacali, i rapporti fra i lavoratori stessi, eppure manca totalmente il coinvolgimento delle parti sociali. È un errore grave non prevedere questo ruolo attivo, perché non si può pensare di affrontare una transizione così profonda senza ascoltare, senza un confronto con chi, ogni giorno, vive, rappresenta e tutela il lavoro.
Uno degli obiettivi alla base di questo processo dovrebbe essere proprio quello di rafforzare il lavoro, di migliorarlo, non di escludere le persone, non di aumentare le disuguaglianze, non di spingere fuori dal processo chi non ha le competenze digitali. Per questo servono anche politiche serie, di educazione digitale, di formazione continua per accompagnare realmente i lavoratori in questa trasformazione, altrimenti il rischio concreto è quello di creare un nuovo , ma molto più potente, più profondo, più penalizzante, che penalizza i più fragili.
Chiediamo quindi davvero di fissare con chiarezza alcuni principi che non sono negoziabili: l'intelligenza artificiale non può diventare uno strumento di controllo, di sorveglianza, di discriminazione e, per evitarlo, occorre appunto un bilanciamento di principi chiari. Vi chiedo davvero di ripensarci. Crediamo che questo emendamento favorirebbe un principio importante ovvero il fatto che l'intelligenza artificiale deve essere, sul lavoro, in tutte le condizioni, un fattore di progresso sociale e non di esclusione. Noi, qui, in questo Parlamento, abbiamo il dovere di costruire insieme le condizioni perché questo accada e non di procedere escludendo ulteriormente .
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 11.6 Ascani, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo ed il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 11.7 Ghirra. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 11.7 Ghirra, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo ed il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 11.8 Peluffo. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 11.8 Peluffo, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo ed il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti 11.9 Ascani e 11.10 Del Barba, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo ed il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 11.11 Ghirra, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo ed il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento 11.12 Barzotti.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Barzotti. Ne ha facoltà.
VALENTINA BARZOTTI(M5S). Grazie, Presidente. Questo è un emendamento molto importante, perché parla di un paradosso, di un problema enorme che riguarda l'intelligenza artificiale e i suoi effetti nel mondo del lavoro.
In particolare, parliamo della discriminazione algoritmica che si concretizza e che si è già concretizzata e di cui abbiamo evidenze nei tribunali e nella giurisprudenza, sia rispetto ai processi di selezione del personale nelle aziende, che nell'ambito di tutto quello che è il rapporto di lavoro e le progressioni di carriera.
Questo perché, Presidente? Perché vengono applicati degli algoritmi che si basano su correlazioni probabilistiche e, quindi, assumono informazioni e imparano da quella che è la realtà: se nella realtà noi abbiamo le donne discriminate, gli algoritmi imparano che, nei processi di selezione, gli annunci rivolti al sesso maschile debbano essere più numerosi rispetto a quelli rivolti al sesso femminile. Questo è un problema reale. Gli algoritmi che hanno avuto questo tipo di problematiche - e penso, ad esempio, a quello applicato da - hanno visto, ad esempio, l'applicazione di una commissione di valutazione proprio sull'equità degli annunci di lavoro.
Quindi, questo è il problema che stiamo andando a disciplinare, cosa che non viene fatta da nessuna parte all'interno di questo testo. Per cui chiediamo al Governo di ripensarci. Riteniamo che il problema della discriminazione algoritmica sia urgentissimo e ci pare non venga affrontato in modo analitico e serio.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 11.12 Barzotti, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo ed il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 11.13 Aiello. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 11.13 Aiello, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo ed il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 11.14 Aiello. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 11.14 Aiello, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo ed il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 11.15 Barzotti. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 11.15 Barzotti, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo ed il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 11.16 Aiello. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 11.16 Aiello, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo ed il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 11.17 Ghirra. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 11.17 Ghirra, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 11.18 Ghirra. Ha chiesto di parlare l'onorevole Ghirra. Ne ha facoltà.
Sempre come componente del gruppo o come relatrice di minoranza?
FRANCESCA GHIRRA(AVS). . Come relatrice di minoranza.
FRANCESCA GHIRRA(AVS). . Con questa proposta emendativa sottolineiamo, ancora una volta, i grandi assenti da questo provvedimento, che sono le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, comparativamente più rappresentative che, appunto, non vengono mai prese in considerazione per nessuno degli aspetti che riguardano il disegno di legge sull'intelligenza artificiale.
Ma sottolineiamo anche un altro aspetto, che è quello che riguarda la libera adesione a un'organizzazione sindacale. Questo si è reso necessario perché, in diverse pronunce, i giudici hanno sottolineato come i sistemi algoritmici e d'intelligenza artificiale abbiano penalizzato alcuni lavoratori, in particolare , in questo caso, escludendoli dalle assegnazioni del lavoro.
Questo è del tutto inaccettabile, anche perché questa discriminazione, rispetto al fatto di aderire a un sindacato e magari anche a degli scioperi, potrà essere un discrimine utilizzato dall'intelligenza artificiale in totale contrasto con quello che recita la nostra Costituzione.
Io credo, signor Sottosegretario, che questi aspetti che riguardano il mondo del lavoro dovrebbero essere maggiormente presi in considerazione dal Governo, proprio perché le maggiori criticità che riscontriamo sono in questo articolo.
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 11.18 Ghirra, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 11.19 Barzotti. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 11.19 Barzotti, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo agli identici emendamenti 11.20 Ascani e 11.21 Del Barba. Se nessuno chiede di intervenire, li pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti 11.20 Ascani e 11.21 Del Barba, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 11.22 Peluffo. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 11.22 Peluffo, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 11.23 Carotenuto. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 11.23 Carotenuto, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 11.24 Barzotti. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 11.24 Barzotti, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 11.25 Barzotti. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 11.25 Barzotti, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 11.26 Barzotti. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 11.26 Barzotti, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 11.28 Carotenuto. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 11.28 Carotenuto, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 11.29 Barzotti. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 11.29 Barzotti, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 11.30 Tucci. Ha chiesto di parlare l'onorevole Tucci. Ne ha facoltà.
RICCARDO TUCCI(M5S). Grazie, Presidente. Sottosegretario, mi scusi, una domanda: ma voi pensate di avere solo elettori imprenditori o pensate che, nel vostro bacino elettorale, ci sia qualche lavoratore dipendente? Sa perché le faccio questa domanda, Sottosegretario? Perché ogni volta che c'è un emendamento che, in qualche modo, va a favore dei lavoratori dipendenti, puntualmente dite “no” e non si capisce il perché di questo accanimento. E, allora, le cose sono due: o pensate “chi se ne frega delle loro istanze, tanto nemmeno ci votano” oppure pensate “se la cosa non passa in TV, non esiste”.
Vede, Sottosegretario, state bocciando questo emendamento in cui non si chiede niente di politicamente pesante o di chissà quale portata dal punto di vista ideologico. Chiediamo semplicemente che venga riconosciuto ai lavoratori il diritto di accesso e di contestazione rispetto alle decisioni che li riguardano, qualora queste decisioni siano prese dall'intelligenza artificiale. Intanto questa cosa ci allinea con i regolamenti europei e non costa neanche un euro. Posso capire il perché di questa bocciatura? Non ha senso. E, vede, Sottosegretario, questa cosa, che può sembrare futuribile, che può sembrare soltanto teorica, è già accaduta.
Nel 2023, ad esempio, i lavoratori di Glovo hanno fatto un ricorso; l'azienda è stata sanzionata per 40.000 euro ed è stata addirittura costretta a rivedere la piattaforma, perché, attraverso una piattaforma con l'intelligenza artificiale, avevano introdotto un sistema che discriminava, perché non teneva conto di alcune condizioni.
Nel 2024, è successa più o meno la stessa cosa con Just Eat. In Toscana, l'azienda è stata costretta a rivedere tutta la propria piattaforma, perché non riusciva a tutelare i lavoratori.
Cosa ci insegna questa storia? Ci insegna che questo emendamento va a favore non solo dei lavoratori, ma anche delle aziende, perché laddove la linea è trasparente ed è pratica, allora sono tutelate entrambe le parti.
Allora, vi chiedo, Sottosegretario: è così assurdo chiedere, quanto meno, un supplemento di riflessione rispetto a questo emendamento, magari di accantonarlo e di ragionarci 10 minuti di più? Non costa un euro, tutela i lavoratori, tutela le imprese e ci allinea alle direttive europee .
PRESIDENTE. Quindi, chiedo ai relatori di maggioranza rispetto all'istanza di accantonamento. No. I relatori di minoranza? I quattro relatori di minoranza, cortesemente? Sì o no? Tutti e quattro sì? Va bene.
Onorevole Tucci, lei insiste per l'accantonamento e, quindi, per andare al voto, oppure no? Onorevole Tucci? Date la parola all'onorevole Tucci, altrimenti non posso sentire. Lei insiste per l'accantonamento e andare al voto? Abbiamo il parere contrario dei relatori di maggioranza e favorevole dei relatori di minoranza.
RICCARDO TUCCI(M5S). Insisto, lo accantoniamo, Presidente…
RICCARDO TUCCI(M5S). Chiedo l'accantonamento.
PRESIDENTE. Quindi, insiste per andare al voto?
RICCARDO TUCCI(M5S). Esatto.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Pongo in votazione, mediante procedimento elettronico senza registrazione di nomi, la richiesta di accantonamento dell'emendamento 11.30 Tucci, con il parere contrario del relatore di maggioranza e favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge per 39 voti di differenza.
Passiamo all'emendamento 11.30 Tucci. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 11.30 Tucci, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo alla votazione dell'emendamento 11.31 Cappelletti. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 11.31 Cappelletti, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'articolo 11. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 11.
Dichiaro aperta la votazione.
.
Revoco l'indizione della votazione. Non mi ero accorto della collega Ghirra. Chiedo scusa a tutti.
Ha chiesto di parlare la deputata Ghirra. Ne ha facoltà.
FRANCESCA GHIRRA(AVS). Grazie, Presidente. Intervengo per annunciare il voto contrario del gruppo di Alleanza Verdi e Sinistra su questo articolo e sottolineare la gravità del mancato accoglimento dei nostri emendamenti a questo articolo che riguarda il mondo del lavoro. Con questo provvedimento, si rischia di compromettere tante tutele che sono state conquistate da lavoratrici e da lavoratori negli anni, che non solo vedranno la loro attività sostituita dai sistemi di intelligenza artificiale, ma vedranno compromessi i loro diritti di aderire a sindacati e di fare scioperi, proprio perché discriminati successivamente dagli algoritmi che governano le piattaforme digitali.
Credo che questo sia molto grave. Sarebbe necessario che il Governo italiano introducesse in questo provvedimento misure chiare a tutela dei lavoratori e delle lavoratrici, della loro sicurezza e della loro libertà all'interno del mondo del lavoro. Ribadisco, quindi, il nostro voto assolutamente contrario.
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'articolo 11. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 11.
Dichiaro aperta la votazione.
.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva
Passiamo all'articolo aggiuntivo 11.01 Barzotti. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 11.01 Barzotti, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 12.1 Ascani. Ha chiesto di parlare l'onorevole Scotto. Ne ha facoltà.
ARTURO SCOTTO(PD-IDP). Grazie, Presidente. Intervengo brevemente. Francamente, mi sfugge perché questa precisazione, che facciamo attraverso questo nostro emendamento a prima firma Ascani, sia stata respinta dalla maggioranza. Perché? Perché se l'intelligenza artificiale ci porta davvero dentro un mondo nuovo - già ci ha portato dentro un mondo nuovo -, il tema è che direzione vogliamo dargli.
Tutti i salti tecnologici nella storia dell'umanità sono stati accompagnati da poderosi miglioramenti nelle condizioni di lavoro. Penso soltanto al tema dell'orario. Agli inizi dell'Ottocento, si arrivava a lavorare 60/70 ore a settimana, c'era il lavoro notturno minorile, non c'erano le pause. Eppure, il movimento dei lavoratori e delle lavoratrici aiutò le imprese a progredire, aiutò i sindacati a ottenere sempre più risultati positivi e, oggi, nel pieno di questa trasformazione, nessuno può negare che sia centrale il tema dell'orario.
Dunque, sì, lavoreremo di meno e lavoreremo in condizioni diverse, ma c'è bisogno anche di mettere al centro il tema della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro, perché l'impatto che avrà l'intelligenza artificiale rispetto al sistema delle imprese, anche in termini di profitti, o viene redistribuito in termini di salario, in termini di potere, in termini di orario e anche in termini di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, oppure sarà una grande sconfitta per tutti noi.
Allora, noi pensiamo che occorra intervenire in questa direzione e, dunque, occorre che quest'Osservatorio che viene istituito sia, innanzitutto, finalizzato sulla sicurezza e sulla salute nei luoghi di lavoro. Lo ha detto persino la Ministra nella sua relazione di qualche giorno fa, largamente insoddisfacente e per molti aspetti imbarazzante, tenuta qui, al Parlamento, quando è dovuta venire qui, finalmente, a spiegare i pochissimi atti messi in campo da parte del Governo per garantire sicurezza ai lavoratori e alle lavoratrici italiani, in un Paese dove muoiono 1.080 lavoratori all'anno e 3 al giorno. La tecnologia salva la vita, soltanto che la tecnologia deve essere sostenuta, finanziata, deve essere finalizzata.
Non troviamo nulla di tutto questo in questo disegno di legge e siamo estremamente preoccupati dalla bocciatura di questo emendamento .
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 12.1 Ascani, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo agli identici emendamenti 12.2 Peluffo e 12.3 Del Barba. Se nessuno chiede di intervenire, li pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti 12.2 Peluffo e 12.3 Del Barba, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo alla votazione dell'emendamento 12.4 Aiello. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 12.4 Aiello, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo alla votazione dell'emendamento 12.6 Barzotti. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 12.6 Barzotti, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo alla votazione dell'emendamento 12.7 Barzotti. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 12.7 Barzotti, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo agli identici emendamenti 12.8 Peluffo e 12.9 Del Barba.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Casu. Ne ha facoltà. Interviene come relatore di minoranza o come gruppo?
ANDREA CASU(PD-IDP). Presidente, intervengo come gruppo per comunicare, se è possibile, di ritirare l'emendamento 12.8 Peluffo.
PRESIDENTE. Va bene. Dell'emendamento 12.8 Peluffo chiede il ritiro; quindi, rimane in piedi solo l'emendamento 12.9 Del Barba. Quindi, se nessuno vuole intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 12.9 Del Barba, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 12.10 Ascani.
Ha chiesto di parlare la Presidente Ascani. Ne ha facoltà.
ANNA ASCANI(PD-IDP). Grazie, Presidente. L'articolo 12 istituisce un Osservatorio - cito esattamente il titolo dell'articolo - sull'adozione di sistemi di intelligenza artificiale nel mondo del lavoro. Una cosa anche meritoria, volendo. Però io, francamente, non capisco cosa impedisca al Governo di dire esplicitamente che da quest'osservatorio non possono essere escluse le organizzazioni sindacali e le associazioni di categoria. Cioè, chi ci deve stare dentro quest'Osservatorio, dato che è un Osservatorio su come l'intelligenza artificiale viene utilizzata nel mondo del lavoro? Veramente, questa è una domanda che ho già posto, in qualche modo, in Commissione e che pongo anche adesso al Governo, perché, onestamente, questo emendamento non si può respingere.
Un Osservatorio - lo ripeto, a beneficio di tutta l'Aula - che dovrebbe dirci se l'intelligenza artificiale è utilizzata adeguatamente nel mondo del lavoro, se, cioè, vengono utilizzati strumenti che targettizzano negativamente i lavoratori, oppure vengono utilizzati strumenti che sono allucinati e, quindi, fanno un danno, se gli strumenti di intelligenza artificiale vengono utilizzati per danneggiare i livelli occupazionali e così via. Dentro quest'Osservatorio come fanno a non esserci le organizzazioni sindacali e le associazioni di categoria? A me pare una follia respingere questo emendamento, anche perché, se non ci fosse stato l'emendamento, avreste potuto dire: “ma no, sicuramente li coinvolgeremo”. Nel momento in cui voi voterete contro questo emendamento, sarà inteso che in quell'Osservatorio voi non vi impegnate a coinvolgere i sindacati e le associazioni di categoria. Il che è ben grave e, francamente, mi spaventa molto a questo punto che un Osservatorio, che di per sé poteva essere uno strumento utile, rischi di diventare, invece, uno strumento dannoso nel momento in cui esclude chi più di tutti dovrebbe invece avere voce in capitolo quando si tratta di mondo del lavoro.
Quindi io invito il Sottosegretario, che su molte cose nella discussione che abbiamo avuto in Commissione si è dimostrato sensibile, a rivedere il parere su questo emendamento .
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Ghirra. Ne ha facoltà.
FRANCESCA GHIRRA(AVS). Grazie Presidente…
PRESIDENTE. Interviene come gruppo, a questo punto, immagino.
FRANCESCA GHIRRA(AVS). Chiedo di poter sottoscrivere questo emendamento a nome del gruppo di Alleanza Verdi e Sinistra e anche io faccio un appello al Sottosegretario per rivedere la posizione rispetto a questo emendamento.
Le organizzazioni sindacali sono state escluse da tutte le disposizioni del provvedimento. In questo caso si chiede che all'interno dell'Osservatorio, oltre ai sindacati, siano presenti le parti datoriali - chi meglio di loro rappresenta lavoratrici e lavoratori? - ed è davvero assurdo che voi neghiate anche questa possibilità di integrazione del testo, che è migliorativa. Non abbiamo fatto nessun tipo di ostruzionismo, sono tutti emendamenti che vanno nell'ottica di migliorare questo testo. Per noi la tutela di lavoratrici e lavoratori è fondamentale e vi chiediamo davvero di fare una riflessione supplementare e di pensare di approvare almeno questo emendamento.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la deputata Pavanelli. Ne ha facoltà.
EMMA PAVANELLI(M5S). Grazie, Presidente. Per annunciare il voto favorevole del MoVimento 5 Stelle.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, a titolo personale, il deputato Iaria. Ne ha facoltà.
ANTONINO IARIA(M5S). Grazie, Presidente. Riprendo le cose già dette dai colleghi. È molto importante che le organizzazioni sindacali siano presenti in quest'attività di monitoraggio e di lavoro, proprio per migliorare le condizioni e anche per gestire le condizioni che riguardano i lavoratori del nostro Paese, che avranno sicuramente un impatto enorme con lo sviluppo dell'intelligenza artificiale, impatto che esiste già adesso. Quindi non capiamo effettivamente la testardaggine del Governo a non votare questo emendamento, che è di buonsenso e non toglierebbe niente, nemmeno allo spirito di tutto l'articolo.
PRESIDENTE. L'onorevole Fornaro ha chiesto di sottoscrivere l'emendamento 12.10 Ascani a nome di tutto il gruppo.
Vista l'istanza pervenuta dalla Presidente Ascani, chiedo ai relatori di maggioranza: mi pare di avere capito che non avete… perfetto, va bene, non c'è richiesta di accantonamento, quindi solo di rivisitazione, ma avete detto di no.
Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 12.10 Ascani, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 12.11 Carotenuto. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 12.11 Carotenuto, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Prima di passare all'emendamento successivo, credo che l'onorevole Casu voglia intervenire per una modifica di parere.
ANDREA CASU, . Presidente, intervengo come relatore di minoranza per correggere il parere circa la condizione della Commissione bilancio 12.300, su cui il parere è contrario.
PRESIDENTE. Ma, ovviamente, limitatamente al PD, non tutti i relatori. No, chiedo a questo punto…
ANDREA CASU(PD-IDP). Non ho facoltà di poter intervenire per altri.
PRESIDENTE. No, intendevo dire ai colleghi di minoranza. Confermate o no, che fate? Onorevole Ghirra, che fa?
FRANCESCA GHIRRA, . Sì, Presidente, anche il nostro parere è contrario sull'emendamento 12.300.
PRESIDENTE. Perfetto. Contrario, onorevole Pastorella?
PRESIDENTE. Il relatore del MoVimento 5 Stelle?
ANTONIO FERRARA, . Contrario.
PRESIDENTE. Perfetto, allora sono tutti e quattro contrari.
Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 12.300, da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-, del Regolamento, con il parere favorevole delle Commissioni e del Governo e il parere contrario dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva .
Passiamo all'articolo 12. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 12, nel testo emendato.
Dichiaro aperta la votazione.
.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva
PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento 13.1 Del Barba. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 13.1 Del Barba, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo, favorevole dei relatori di minoranza, ma contrario del relatore di minoranza del MoVimento 5 Stelle.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 13.2 D'Orso. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 13.2 D'Orso, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 13.3 Peluffo. Ha chiesto di parlare l'onorevole Barbagallo. Ne ha facoltà.
ANTHONY EMANUELE BARBAGALLO(PD-IDP). Grazie, Presidente. Il PD ha provato a dare un contributo fattivo in questi mesi in Commissione ed è quello che sta provando a fare oggi, in Aula, con un rito che si sta consolidando, ahimè, sempre di più. Da ore noi deputati delle opposizioni interveniamo e non c'è un confronto vero, da cui la maggioranza e il Governo fuggono. Non abbiamo sentito un intervento di uno dei colleghi di maggioranza per stimolare, confrontarci, come ci piacerebbe fare. Diciamo che è il senso della democrazia e, purtroppo, notiamo che ancora la maggioranza fugge da queste regole basilari.
Dicevamo che abbiamo provato a dare un contributo fattivo, consapevoli della grande rilevanza che sta assumendo questo settore nel mercato nazionale.
Nel 2024, il mercato dell'intelligenza artificiale ha raggiunto 1,2 miliardi di euro, con una crescita del 58 per cento rispetto al 2023, con la specifica poi che riguarda l'intelligenza artificiale generativa, che ormai rappresenta quasi la metà del mercato. Tutti gli studi più autorevoli, poi, evidenziano che l'adozione su larga scala dell'intelligenza artificiale generativa potrebbe incrementare il PIL addirittura di 150-170 miliardi all'anno per i prossimi 10 anni. Insomma, ci potrebbe essere una crescita complessiva circa dell'8 per cento.
Tuttavia, ci dicono sempre questi studi, un ritardo di soli 5 anni ridurrebbe il potenziale di crescita dell'impatto dell'intelligenza artificiale a circa l'1 per cento. In sostanza, signor Presidente, occorre fare presto e fare bene. A fronte di questi dati, però, persistono difficoltà nel far crescere alcune realtà, quelle delle professioni intellettuali e, ahimè, il fanalino di coda della pubblica amministrazione. Le professioni intellettuali che incidono il 7 per cento sul prodotto interno lordo e la pubblica amministrazione che incide ancora meno, il 6 per cento.
Dico questo perché gli articoli che stiamo per trattare, il 13, il 14 e il 15, afferiscono e sono relativi proprio alle professioni intellettuali e alla pubblica amministrazione. Per questo il Partito Democratico ha proposto una serie di emendamenti, che migliorano, a nostro giudizio, il testo e che servono ad eliminare alcune storture e ad allineare il dettato normativo alle esigenze del Paese. In particolare, con riferimento all'articolo 13, a nostro giudizio c'è un pasticcio perché il comma 1 - e mi rivolgo al Governo - fa riferimento generico alla prevalenza del lavoro intellettuale oggetto della prestazione rispetto all'intelligenza artificiale, senza dire se è una prevalenza qualitativa, se è una prevalenza quantitativa, se c'è una percentuale.
È una locuzione generica, che si presta a storture e che, a nostro giudizio, andrebbe corretta. Abbiamo proposto poi l'emendamento di cui è primo firmatario il collega Peluffo, il 13.3, che, con un ragionamento banale, mira a chiarire uno degli aspetti che avranno certamente un riscontro pratico, e cioè che, a nostro giudizio, l'attività dell'intelligenza artificiale prestata alle opere intellettuali, comunque, in ogni caso, deve afferire all'opera intellettuale stessa. Sono delle considerazioni elementari su cui insistiamo e che, a nostro giudizio, potrebbero chiarire e migliorare il testo .
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 13.3 Peluffo, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 13.4 D'Orso. Ha chiesto di parlare l'onorevole D'Orso. Ne ha facoltà.
VALENTINA D'ORSO(M5S). Grazie, Presidente. Intervengo su questo emendamento, ma discuterò anche gli altri due emendamenti che sullo stesso tema recano la mia prima firma e sono presentati a nome del gruppo parlamentare. Questi emendamenti volevano fare una cosa semplice, che è quella di dare sostanza e contenuto a un articolo 13 che, come è stato impostato dal Governo e asseverato dalle forze di maggioranza, è assolutamente una scatola vuota, assolutamente annacquato.
Si tratta di previsioni insufficienti e inadeguate per tutelare la specificità e il valore delle professioni intellettuali, perché, vedete, la prestazione intellettuale si caratterizza per una cosa, è nella stessa definizione: si caratterizza per essere propria dell'intelletto umano, per essere frutto della creatività umana. E, quindi, noi riteniamo che il mero criterio di prevalenza, che è stato stabilito in questo articolo 13, tra l'altro senza ulteriori considerazioni, ulteriori specificazioni, sia assolutamente inconsistente, irrilevante per dare questa tutela ai professionisti, ai liberi professionisti (in realtà, di solito, le due cose coincidono). Mi sorprende che il Governo e le forze di maggioranza, che tanto sbandierano sempre questa loro vicinanza, questa loro attenzione per le libere professioni, per le professioni intellettuali, non siano stati in grado di produrre una disciplina che possa essere, in qualche modo, compiuta e davvero tutelante.
In realtà, probabilmente, questo articolo 13 è emblematico dell'approccio che avete avuto su tutto questo provvedimento. Siamo davanti al primo provvedimento che deve disciplinare una materia molto importante, molto impattante, ma quella più attuale che esiste: l'utilizzo dell'intelligenza artificiale in ogni settore della vita, ormai. E, quindi, ci aspettavamo che cosa? Un provvedimento coraggioso, innovativo realmente, incisivo. Ed invece, vediamo che è una disciplina in tutte le sue declinazioni accennata, su tutti i settori. Si tratta davvero, non di un timido approccio, ma di un approccio impaurito. È questo che trasmette questo provvedimento. Mi dispiace dirlo, ma è esattamente l'approccio che state avendo con questo grande tema dell'intelligenza artificiale, un approccio assolutamente impaurito. Lo vedremo, tra l'altro, replicato quando si parlerà, probabilmente, del diritto d'autore, della tutela del diritto d'autore, della tutela delle opere dell'intelletto, che, chiaramente, sono molto connessi anche sul tema delle professioni intellettuali.
Per tutti questi motivi, noi pensiamo che questa sia una disciplina minima, ma assolutamente insufficiente, carente, e abbiamo tentato di dare un contributo migliorativo ed integrativo. Dispiace aver avuto una chiusura che non aveva senso, perché non c'è nulla di ideologico in tutto questo, ma solamente buonsenso.
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 13.4 D'Orso, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 13.5 Ghirra.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Grimaldi. Ne ha facoltà.
MARCO GRIMALDI(AVS). Grazie, Presidente. Solo per annunciare il nostro voto favorevole.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, a titolo personale, l'onorevole Piccolotti. Ne ha facoltà.
ELISABETTA PICCOLOTTI(AVS). Grazie, Presidente. Scrittori, giornalisti, attori, registi e tutti coloro che lavorano nel mondo della comunicazione, dell'arte, dell'informazione, avranno giganteschi problemi perché i loro contenuti verranno utilizzati per addestrare le intelligenze artificiali, anche al fine di replicare il loro lavoro senza che venga riconosciuto il valore del diritto d'autore.
Per questa ragione avevamo presentato questo emendamento, che puntava, appunto, ad obbligare al riconoscimento, alla tutela e, quindi, anche alla remunerazione di queste opere. Ci dispiace davvero tanto prendere atto che, anche su questo, il parere è negativo .
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 13.5 Ghirra, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 13.6 D'Orso.
Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 13.6 D'Orso, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'articolo 13. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 13.
Dichiaro aperta la votazione.
.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva
Passiamo all'articolo aggiuntivo 13.01 Ferrara.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Ferrara. Ne ha facoltà. Come relatore di minoranza o come gruppo?
ANTONIO FERRARA, . Grazie, Presidente, intervengo come relatore. Presidente, onorevoli colleghi, mentre nel resto d'Europa e del mondo la trasformazione digitale procede a velocità esponenziale, con Paesi che investono massicciamente in competenze di formazione continua e reti innovative di impresa, noi siamo ancora qua a discutere di buone intenzioni e risorse inesistenti.
Il MoVimento 5 Stelle oggi propone un articolo aggiuntivo concreto e diretto, l'articolo 13-, per promuovere programmi formativi orientati allo sviluppo di competenze digitali specifiche sull'intelligenza artificiale e favorire la costituzione di reti di imprese tra le piccole e medie imprese. La ragione è chiara: senza una formazione adeguata e senza una rete solida tra imprese, l'Italia rischia di perdere l'ennesimo treno dell'innovazione. Abbiamo davanti sfide complesse che richiedono competenze specialistiche, aggiornamento continuo e collaborazione tra imprese e mondo della ricerca. Questo significa investire in formazione avanzata. Eppure, ancora una volta, sappiamo bene quale è la risposta che arriverà dalla nostra maggioranza: ottima idea, ma usiamo le risorse già previste dalla legislazione vigente.
La solita risposta che, tradotta in politichese, significa zero investimenti aggiuntivi, zero visione strategica, zero futuro.
Vi invitiamo a riflettere seriamente, perché l'AI sarà parte di Industria 6.0, che già altrove è una realtà e, mentre voi proponete una versione 5.0 obsoleta e senza carburante propulsivo, noi non possiamo continuare a parlare di competenze, di reti digitali, di impresa, senza mettere risorse concrete sul tavolo. Formare i nostri lavoratori e creare solide reti per le PMI non è un né un semplice slogan da convegno, è una necessità urgente per salvare e rilanciare il sistema produttivo italiano.
Governo, colleghi della maggioranza, dimostrate almeno una volta una visione di responsabilità e approvate questo articolo aggiuntivo. Fate qualcosa di realmente utile per il Paese, altrimenti sarà chiaro a tutti che dietro agli annunci c'è sempre e soltanto il nulla.
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 13.01 Ferrara, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento 14.1 Barbagallo.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Barbagallo. Ne ha facoltà.
ANTHONY EMANUELE BARBAGALLO(PD-IDP). Grazie, Presidente. L'articolo 14, a nostro giudizio, è uno dei più importanti perché, almeno a parole, coltiva l'ambizione di incrementare l'efficienza della pubblica amministrazione, ai sensi del dettato della Carta costituzionale, ridurre i tempi di definizione dei procedimenti amministrativi ed incrementare la qualità e la quantità dei servizi erogati dalla pubblica amministrazione. È un tema di grande attualità, che investe tutte le aree del Paese, a maggior ragione il Sud, dove la situazione dei comuni non è certamente felicissima. In Campania, Sicilia e Calabria quasi un terzo dei comuni è in condizione di dissesto o è in predissesto e, spesso, i comuni che vanno in dissesto e predissesto coincidono con i comuni più popolosi. Quindi, addirittura, noi stimiamo che, in alcune regioni, circa la metà degli abitanti abita in un comune che non riesce a garantire i servizi essenziali.
Per questo l'articolo 14 ha una rilevanza particolare. Le condizioni della pubblica amministrazione, quindi, necessitano non solo di un intervento robusto, ma anche di un dettato normativo che sia quanto più chiaro possibile, che sia in linea con le normative europee e anche con gli indirizzi giurisprudenziali consolidati. Infatti, in questi ultimi anni, gli algoritmi ne hanno combinate di tutti i colori e hanno creato abbastanza problemi. Abbiamo visto graduatorie censurate dal giudice amministrativo, assegnazioni di docenti in sedi che non avevano mai chiesto e titoli non attribuiti o attribuiti erroneamente.
A tal riguardo, negli ultimi anni si è consolidata una giurisprudenza del giudice amministrativo che parte da due sentenze del Consiglio di Stato del 2019 e che prevede espressamente due principi che dovrebbero guidare gli operatori: da un lato che l'algoritmo deve essere conoscibile, anche alla luce dei principi relativi alla trasparenza, conoscibile e quindi soggetto al pieno sindacato del giudice amministrativo; in secondo luogo che in capo all'algoritmo non può esserci nessuna discrezionalità amministrativa, poiché le decisioni devono sempre restare in capo all'organo titolare del potere: se è un organo tecnico il dirigente di turno, se è un organo politico il sindaco, il consiglio comunale e chi per esso.
Queste considerazioni, che sono la base fondante dell'uso dell'intelligenza artificiale nella pubblica amministrazione, andavano tradotte meglio nella legge. Con il nostro emendamento, con l'emendamento 14.1, proponiamo una formulazione più incisiva del testo, che sposta la centralità dell'articolo sul provvedimento amministrativo e sui procedimenti. Resta poi un evidentissimo, che, per la verità, non accompagna soltanto l'articolo 14, ma accompagna tutta la legge, e cioè la carenza di risorse. Il quarto comma dell'articolo 14, da questo punto di vista, è eloquente e prevede l'assenza di nuove risorse, l'assenza di nuovo personale e, addirittura, l'assenza di nuovi strumenti.
Insomma, noi dobbiamo migliorare le condizioni della pubblica amministrazione nel nostro Paese e non prevediamo neanche di comprare un nuovo computer. Ci sembra veramente un paradosso, una presa in giro per i tanti amministratori, per i tanti cittadini che ogni giorno hanno a che fare con la pubblica amministrazione, e certamente non sono queste le condizioni per migliorare e per imporre l'ingresso dell'intelligenza artificiale a spron battuto nella pubblica amministrazione e per migliorare le condizioni dei nostri comuni .
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole D'Alfonso. Ne ha facoltà.
LUCIANO D'ALFONSO(PD-IDP). Presidente, grazie. Intervengo per dare forza ulteriore all'emendamento e mettere in discussione il comma 4 dell'articolo che si intende innovare. Teniamo da conto che, proprio in questo periodo, un'articolazione della pubblica amministrazione statuale, l'Agenzia del demanio, si trova a gestire una procedura che ha 112 anni di istruttoria. Parlo dell'alienazione delle terre civiche di Chioggia, che addirittura ha visto sia la democrazia repubblicana occuparsene, sia ciò che c'era in Italia prima della democrazia repubblicana.
Concludo: nel 1993 Cassese, per fronteggiare questo dramma, si inventò, e la donò all'Italia e all'Europa, la quantificazione dei tempi di istruttoria. Nulla ha risolto. Adesso, con la tecnologia e l'intelligenza artificiale, potrebbe accadere, ma serve formazione, come richiamava il collega Barbagallo. Quella a legislazione vigente, a risorse finanziarie vigenti, impedisce l'incasso, il ricevere l'utilizzo dell'applicazione dell'intelligenza artificiale. Quindi, mi permetto, attraverso la Presidenza…
PRESIDENTE. Concluda, onorevole.
LUCIANO D'ALFONSO(PD-IDP). …il Capo Dipartimento del Sottosegretario che è presente in rappresentanza del Governo, il dottor Borrelli, sa bene che ci servono risorse finanziarie e tecnologiche per dare luogo all'utilizzo dell'intelligenza artificiale
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 14.1 Barbagallo, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo alla votazione dell'emendamento 14.2 Del Barba. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 14.2 Del Barba, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo alla votazione dell'emendamento 14.3 Alifano. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 14.3 Alifano, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'articolo 14. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 14.
Dichiaro aperta la votazione.
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Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva
Passiamo all'articolo aggiuntivo 14.01 Pavanelli. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 14.01 Pavanelli, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo e del relatore di minoranza di Azione e con il parere favorevole degli altri relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'articolo aggiuntivo 14.02 Ghirra. Ha chiesto di parlare l'onorevole Grimaldi. Ne ha facoltà.
MARCO GRIMALDI(AVS). Intervengo solo per dichiarare il nostro voto favorevole.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, a titolo personale, l'onorevole Piccolotti. Ne ha facoltà.
ELISABETTA PICCOLOTTI(AVS). Grazie, Presidente. Ci sono in Italia molte norme che riguardano la propaganda e le modalità con cui si può fare campagna elettorale prima degli appuntamenti come le elezioni. Queste norme specificano molte cose. Noi siamo convinti che sia necessario, però, aggiornarle e specificare che non si può fare campagna elettorale utilizzando immagini artefatte attraverso l'intelligenza artificiale.
Non ho bisogno di approfondire, purtroppo non ho nemmeno il tempo, ma già le immagini che vediamo oggi, che appunto raccontano di incontri che non ci sono mai stati o dipingono in maniera negativa alcuni dei protagonisti della vita politica del Paese, ci dicono di quale rischio si stia correndo se non si sviluppano norme atte ad impedire questi abusi in maniera veloce ed efficiente. Quindi, non capiamo perché il Governo abbia dato parere negativo.
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 14.02 Ghirra, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo e del relatore di minoranza di Azione e favorevole degli altri relatori di minoranza. Dichiaro aperta la votazione. No, revoco l'indizione della votazione.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Pastorella. Ne ha facoltà.
GIULIA PASTORELLA, . Il parere contrario era sull'emendamento 14.01 Pavanelli, non sull'emendamento 14.02 Ghirra. Siccome stiamo votando l'emendamento 14.02 Ghirra, intervengo solo per dire che anche Azione è favorevole.
PRESIDENTE. Sicuramente ha ragione, qua io leggo il parere contrario. Quindi, è parere favorevole di Azione sull'articolo aggiuntivo 14.02, giusto per sistemare le carte che ho davanti? Ok, allora perdonate, però c'era un piccolo disguido tecnico sulle carte. Quindi, recuperiamo la cosa.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 14.02 Ghirra, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento 15.1 Barbagallo. Ha chiesto di parlare l'onorevole Barbagallo. Ne ha facoltà.
ANTHONY EMANUELE BARBAGALLO(PD-IDP). Grazie, Presidente. Il tema dell'impiego dei sistemi di intelligenza artificiale nell'attività giudiziaria e nel diritto penale è un tema dibattuto, applicato da anni. Il punto di partenza è una risoluzione del Parlamento europeo del 2021 che, nell'ambito dell'applicazione dell'intelligenza artificiale nel diritto penale, sancisce che la decisione che produce effetti giuridici deve essere sempre presa da un essere umano. Quindi, questo è il fondamento e il limite invalicabile che il legislatore italiano non può superare.
Nel tra Camera e Senato e nel passaggio dalla Commissione all'Aula il testo - ahinoi - ha subito un netto peggioramento, perché rispetto alla previsione originaria sono scomparse tre parti dell'articolo: ciò, a nostro giudizio, lo peggiora nettamente. Anche a beneficio dei colleghi, è scomparsa completamente la locuzione “funzione strumentale e di supporto”, che inspiegabilmente la maggioranza ha tenuto sull'articolo 13 e sull'articolo 14; salta completamente il riferimento all'organizzazione e alla semplificazione del lavoro giudiziario, che francamente dovrebbe essere una delle questioni, uno dei temi e uno degli obiettivi che il Governo dovrebbe raggiungere nel più breve tempo possibile, vista la condizione disastrosa della giustizia e del carico di lavoro per i magistrati in Italia; ed è scomparso pure stranamente il riferimento all'ammissibilità dell'uso dell'intelligenza artificiale per la ricerca giurisprudenziale e dottrinale, che per gli operatori del diritto è, come dire, uno strumento indispensabile e francamente uno strumento su cui l'intelligenza artificiale da subito ha trovato applicazione.
Troviamo queste scelte ad opera della maggioranza cervellotiche, incomprensibili, e che non raggiungono nessuno degli obiettivi previsti dalla norma.
Quindi, la nuova formulazione dell'articolo 15 ci vede fermamente contrari e devo dire che poi, nel dettaglio, si rivela assolutamente infelice anche l'espressione del comma 3, che fa riferimento a una sedicente autorizzazione del Ministro della Giustizia per l'utilizzo dei sistemi di intelligenza artificiale negli uffici giudiziari ordinari. Il dubbio non è venuto soltanto a noi; è venuto anche agli uffici della Camera che hanno redatto il , perché non si capisce se è un'autorizzazione generica, generale e vale per tutti gli uffici giudiziari e ordinari d'Italia o vale solo per alcuni uffici. Io credo che, in questa fase e nella fase in cui siamo di un dibattito sereno, franco e schietto, il Governo dovrebbe intervenire e, se possibile, migliorare un testo che, man mano che andiamo avanti, si rivela sempre più lacunoso e farraginoso.
Nel dettaglio, poi, abbiamo presentato questi due emendamenti - 15.1 e 15.2 Barbagallo - che prevedono, nel primo caso, una procedura rafforzata con l'acquisizione di ulteriori due pareri, compreso quello del Consiglio superiore della magistratura; e, poi, con l'emendamento 15.2 Barbagallo prevediamo espressamente delle sanzioni nel caso di utilizzo di sistemi non certificati che, quando si ha a che fare col diritto penale, certamente come dire sono indispensabili .
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 15.1 Barbagallo, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 15.2 Barbagallo. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 15.2 Barbagallo, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 15.3 Ascari. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 15.3 Ascari, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 15.4 Del Barba. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 15.4 Del Barba, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 15.5 Ascari. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 15.5 Ascari, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 15.6 Ascari. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 15.6 Ascari, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 15.7 Ascari. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 15.7 Ascari, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 15.8 Cafiero De Raho. Ha chiesto di parlare l'onorevole Iaria. Ne ha facoltà.
ANTONINO IARIA(M5S). Favorevole.
PRESIDENTE. Favorevole? Si è capito solo “favorevole”.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Cafiero De Raho, immagino a titolo personale. Ne ha facoltà.
FEDERICO CAFIERO DE RAHO(M5S). Grazie, Presidente, a titolo personale. L'emendamento vuole sottolineare un punto: non è solo il Ministro della Giustizia che deve intervenire nell'elaborazione delle linee programmatiche, ma è necessariamente anche il Consiglio superiore della magistratura. Non si può pensare che il Ministro della Giustizia si occupi non solo della parte riguardante la formazione digitale, ma anche della parte che riguarda la sensibilizzazione e i rischi. Qui, per quanto riguarda l'intelligenza artificiale, vi è un tema di grande delicatezza proprio per la magistratura, quella magistratura che dovrà applicare l'intelligenza artificiale, ma certamente non per le decisioni.
Ci sono dei limiti di grande importanza, su questi limiti è necessario che intervenga il Consiglio superiore che elabora e dà, così come dice l'articolo 12 al quale si fa riferimento - l'articolo 12 del decreto legislativo n. 26 del 2006 - le linee programmatiche alla scuola di formazione insieme al Ministro della Giustizia; non può essere solo il Ministro della Giustizia. Ecco perché questo emendamento è importante: inserisce il Consiglio superiore così com'è nell'intero sistema della formazione per i magistrati .
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 15.8 Cafiero De Raho, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'articolo 15. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 15.
Dichiaro aperta la votazione.
.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva
Passiamo agli identici articoli aggiuntivi 15.01 Ascani e 15.02 Del Barba. Ha chiesto di parlare l'onorevole Serracchiani. Ne ha facoltà.
DEBORA SERRACCHIANI(PD-IDP). Grazie, Presidente. Questo è un emendamento che non solo non dovrebbe costare nulla, ma dovrebbe anche essere considerato di assoluto buon senso. Stiamo parlando di utilizzare l'intelligenza artificiale nel campo della giurisdizione e della giustizia: tema delicatissimo. Non a caso negli emendamenti precedenti vi chiedevamo di porre attenzione all'utilizzo dello strumento nel fare sentenze in modo che ci sia sempre la parte umana che non superi quella dell'intelligenza artificiale. Li avete respinti.
Questo emendamento, però, è veramente - mi verrebbe da dire - di chiusura: si tratta di prevedere un Osservatorio che, fatto da avvocati, evidentemente da operatori della giustizia e del diritto, semplicemente valuti come sta andando l'applicazione dell'intelligenza artificiale al sistema della giurisdizione. Non mi sembra che modifichi l'impianto della proposta, così come è stata formulata dal Governo, ma aggiunge un di più, cioè un filtro di sicurezza ulteriore anche perché l'intelligenza artificiale nel sistema della giustizia è davvero uno strumento che va utilizzato con grande, grandissima attenzione, grandissima cautela.
Vorrei soltanto ricordare, ma anche i colleghi di maggioranza lo sanno, che l'introduzione, ad esempio, del processo telematico penale sta dando tantissimi problemi perché, purtroppo, molte delle strutture che dovrebbero utilizzare questi strumenti non hanno adeguati per poterli utilizzare e manca anche la formazione. Ora, se pensiamo che queste stesse strutture e questi stessi operatori possono essere anche chiamati ad utilizzare in modo adeguato, corretto e giusto l'intelligenza artificiale nel campo della giurisdizione, almeno che venga previsto un Osservatorio, fatto da tutti gli operatori del diritto, che può filtrare, verificare e capire se le cose stanno andando bene oppure se debba essere dato un indirizzo diverso.
Mi appello anche al Sottosegretario perché valuti eventualmente se questo possa essere di interesse anche del Governo. Ripeto, non aggiunge nulla in più ma semplicemente costituisce un filtro ulteriore di sicurezza - mi verrebbe da dire - nell'utilizzo di uno strumento delicato e di grandissima cautela nel campo della giustizia: francamente noi siamo per l'efficientamento e l'efficacia del sistema giudiziario ma certamente non possiamo pensare che l'intelligenza artificiale si possa sostituire laddove il senso - diciamo così - dell'umano è ancora particolarmente forte, come nel caso appunto della giurisdizione. Invito il Sottosegretario ad una riflessione perché onestamente l'Osservatorio non ci sembra che crei alcun problema all'impianto della proposta.
PRESIDENTE. Mi sembra che il Governo non intende intervenire rispetto alla sollecitazione. Ha chiesto di parlare a titolo personale l'onorevole De Luca. Ne ha facoltà.
PIERO DE LUCA(PD-IDP). Grazie, Presidente. Semplicemente per aggiungere la mia firma all'emendamento e invitare anch'io il Governo, le forze di maggioranza a fare un'ulteriore riflessione su questo che è un tema davvero delicato e sensibile. L'utilizzo degli strumenti dell'intelligenza artificiale nell'elaborazione di atti e provvedimenti in materia giudiziaria, in ambito giurisdizionale, è un tema su cui andrà svolta una riflessione molto seria e approfondita a livello nazionale e direi anche internazionale. La richiesta di istituire un Osservatorio che possa definire anche linee guida volte a difendere, a tutelare i diritti fondamentali e il corretto svolgimento e apprezzamento dell'attività giurisdizionale, attraverso questi strumenti, credo sia davvero una richiesta di buon senso, peraltro senza oneri per la finanza pubblica.
Davvero mi permetto di aggiungere anch'io la richiesta, con la mia firma all'emendamento già esposto in modo esaustivo dalla collega Serracchiani.
PRESIDENTE. La deputata Serracchiani aggiunge la firma.
Il Governo non intende intervenire rispetto alla sollecitazione. Anche l'onorevole Cuperlo intende sottoscrivere la proposta emendativa.
Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli emendamenti identici 15.01 Ascani e 15.02 Del Barba, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo alla votazione dell'emendamento 15.04 Santillo. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 15.04 Santillo, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo alla votazione dell'emendamento 15.05 Ilaria Fontana. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 15.05 Ilaria Fontana, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo alla votazione dell'emendamento 15.07 Morfino. Se nessun altro chiede di intervenire,
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 15.07 Morfino, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento 16.1 Ascani.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Ascani. Ne ha facoltà.
ANNA ASCANI(PD-IDP). Grazie, Presidente. Vorrei semplicemente spiegare perché noi, in relazione a questo articolo, presentiamo un emendamento che chiede di sopprimere queste previsioni. Noi abbiamo accolto, ormai quasi più di un anno e mezzo fa, l'intenzione del Governo di introdurre una legislazione specifica sull'intelligenza artificiale. Allora eravamo all'avanguardia, poi nel frattempo sono successe tante cose, l' ha concluso il suo percorso, di fatto è passato tanto tempo.
Credo che immaginare che un argomento come questo possa essere fatto oggetto di una delega al Governo, in particolare per quanto riguarda l'addestramento dei sistemi di intelligenza artificiale, sia un errore e lo sarebbe anche se al Governo ci fossimo noi, Presidente. Su questi temi è quanto mai importante che l'accordo si trovi qui, in Parlamento, dove tutte e tutti siamo rappresentati e che, quindi, sulle metodologie con cui un'intelligenza artificiale può o non può essere addestrata, sulla trasparenza rispetto all'utilizzo dei dati, sui meccanismi di cui abbiamo sentito parlare oggi, sui rischi e anche sulle opportunità non sia il Governo, quale che sia, a dettare le regole, ma possa essere il Parlamento nella sua espressione più ampia.
Per questa ragione abbiamo chiesto che non si dia delega al Governo - una delega anche piuttosto ampia, si dice “in bianco” in questi casi di solito -, quando si è qui in Parlamento. Credo che anche se fosse una delega più stretta, sarebbe comunque un errore. Lo diremo più avanti anche quando parleremo del tema agenzie e autorità.
Nessun Governo deve potersi arrogare il diritto di prendere decisioni su un tema tanto sensibile che riguarda tutti e tutte e che in prospettiva riguarderà qualcun altro come opposizione e qualcun altro come maggioranza. Colleghe e colleghi, essere maggioranza passa; quello che resta sono le norme di convivenza che ci diamo: su questi temi delegare al Governo è semplicemente un errore e non dipende dal colore politico del Governo di turno, dipende proprio dal fatto che qui le regole si devono scrivere insieme ed il luogo per scriverle è il Parlamento.
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 16.1 Ascani, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 16.200 delle Commissioni.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Casu. Ne ha facoltà.
ANDREA CASU, . Intervengo come relatore per correggere il parere e comunicare un voto di astensione per quanto riguarda il 16.200 delle Commissioni.
PRESIDENTE. Va bene, si rimette all'Aula.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Ghirra. Ne ha facoltà.
FRANCESCA GHIRRA, Sì, grazie, per associarmi a quanto appena detto dal collega Casu.
PRESIDENTE. Astensione. Pastorella? Astensione. MoVimento 5 Stelle? La medesima scelta, quindi, astensione, si rimettono all'Aula.
Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 16.200 delle Commissioni, con il parere favorevole del Governo e i relatori di minoranza si rimettono all'Aula.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva .
Passiamo all'emendamento 16.2 Ascani. Ha chiesto di parlare l'onorevole Di Sanzo. Ne ha facoltà.
CHRISTIAN DIEGO DI SANZO(PD-IDP). Grazie, Presidente. Intervengo su questo emendamento, perché con esso vorremmo esplicitare un concetto, un principio che dovrebbe essere tanto semplice quanto essenziale, ossia l'armonizzazione del diritto nazionale con la normativa europea in materia di intelligenza artificiale e di protezione dei dati, un'armonizzazione necessaria per evitare che le nostre imprese, le PMI siano soggette a obblighi che eccedono la normativa europea, frenandone così l'innovazione e ponendole in una situazione di svantaggio rispetto alle altre imprese europee.
Infatti, come hanno anche menzionato i colleghi, stiamo discutendo su un disegno di legge che, rispetto a quando avevamo pensato all'inizio - una normativa in materia di intelligenza artificiale -, adesso si muove in un contesto normativo già ben tracciato a livello europeo, con l', approvato qualche tempo fa, accanto a due pilastri giuridici fondamentali: i regolamenti GDPR e
Tutti questi strumenti sono il risultato di anni di confronto tra le imprese, la società civile e le istituzioni europee. Non possiamo fare finta che non esistano. Non possiamo permetterci di costruire una giungla normativa italiana parallela, con obblighi, sanzioni e vincoli che vanno ad eccedere quelli europei.
Questo emendamento ci ricorda sostanzialmente una cosa elementare, ossia che il nostro ordinamento deve rispettare i limiti già stabiliti dai regolamenti europei ed evitare di introdurre misure più restrittive e oneri di conformità aggiuntivi. Ignorare questo o eluderlo con una delega ampia e ambigua al Governo - come ci ricordava anche la Presidente Ascani - significa esporre le imprese italiane a un doppio fardello normativo, significa chiedere alle nostre , alle nostre PMI, ai nostri sviluppatori di intelligenza artificiale di fare più fatica dei loro concorrenti europei per restare sul mercato. Significa, quindi, mettere a rischio anche l'interoperabilità giuridica all'interno del mercato unico digitale, un errore che pagheranno l'innovazione, l'occupazione e la competitività italiana.
Ma non stiamo parlando di abbassare le tutele. Stiamo parlando di applicare correttamente il principio di proporzionalità e di evitare il rischio di sovraregolazione che, spesso, ha caratterizzato l'approccio normativo nazionale. Il DDL, così come è, apre la porta a deroghe unilaterali al regolamento europeo e proprio con questo emendamento cerchiamo di intervenire con responsabilità.
L'emendamento non nega al legislatore la possibilità di intervenire, ma vincola il Governo a farlo nel rispetto delle regole comuni, tutto ciò per evitare che la norma italiana diventi, alla fine, invece di una norma che ci aiuti ad accompagnare ad accelerare le nostre imprese, una norma che sia una zavorra per l'ecosistema dell'innovazione, invece, di essere un motore come tutti vorremmo .
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 16.2 Ascani, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'articolo 16. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 16, nel testo emendato.
Dichiaro aperta la votazione.
.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva
Passiamo all'articolo aggiuntivo 16.01 Ascani.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Bakkali. Ne ha facoltà.
OUIDAD BAKKALI(PD-IDP). Grazie, Presidente. Intervengo, anche a seguito di quanto abbiamo provato a fare con gli emendamenti che abbiamo appena votato, per riaffermare il ruolo del Parlamento, come ha affermato la Presidente Ascani, per provare a condurvi verso l'armonizzazione di quanto stiamo facendo qui, con la normativa europea, che, da anni, tesse una pluralità di dispositivi, di regolamenti che hanno affermato principi, hanno dato linee rispetto al tema dell'intelligenza artificiale, del suo addestramento e soprattutto - come proviamo ad affermare in questo emendamento - sul tema dei dati che servono per addestrare l'intelligenza artificiale. Lo abbiamo detto tutti: l'intelligenza artificiale è una tecnologia trasformativa, trasformativa delle relazioni sociali, trasformativa degli ambiti, della sua applicazione, trasformativa delle relazioni financo democratiche all'interno dei nostri Paesi. I dati sono strategici e sono la fonte da cui questo addestramento prende origine. Se vogliamo che questa intelligenza artificiale rimanga - come abbiamo detto in più passaggi nella norma - affidabile, trasparente e antropocentrica, dobbiamo rendere le persone, non solo le aziende e i soggetti che si interfacciano con l'intelligenza artificiale, consapevoli.
Quindi, questo emendamento chiedeva una cosa semplice: il consenso. Chiedeva di informare le persone sull'utilizzo dei propri dati, di avere al centro, in un quadro - lo diremo nei prossimi articoli - di frammentazione, di poca indipendenza degli organi di garanzia, una figura, come il Garante per la protezione dei dati.
Quindi, vogliamo stare dentro al quadro normativo europeo, vogliamo stare dentro ai princìpi, anche sanciti, ad esempio, nel 2019 dalla stessa Commissione, i principi e gli orientamenti etici che ci davano alcune rotte. L'intelligenza artificiale ha bisogno di principi, di intervento e di sorveglianza umana, di robustezza tecnica e di sicurezza, per ciò che concerne - come questo emendamento vuole affermare e proteggere - la vita privata e la dei dati, la trasparenza, il tema della diversità e dei che abbiamo trattato negli articoli precedenti.
Ecco, vogliamo trasparenza. Vogliamo che l'intelligenza artificiale sia luogo di opportunità, di cittadinanza digitale, altrimenti rischiamo l'esclusione non solo di interi pezzi produttivi nello sviluppo economico del Paese, ma anche di cittadini e cittadine che devono essere consapevoli di quale sia il funzionamento di questa nuova tecnologia.
Quindi, vi chiediamo di ripensare al parere e di affermare questo principio. Il principio della libertà di scelta dei nostri cittadini e della consapevolezza dell'educazione a queste tecnologie è un principio che deve affermare il Parlamento, non una delega al Governo. Quindi vi chiediamo di ritornare su un tema così delicato come il trattamento dei dati .
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 16.01 Ascani, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 17.1 Ascani. Ha chiesto di parlare l'onorevole Fornaro. Ne ha facoltà.
FEDERICO FORNARO(PD-IDP). Intervengo sull'ordine dei lavori. Volevamo soltanto che rimanesse a verbale che il voto del gruppo sull'articolo 16 è da intendersi negativo, in coerenza anche con la presentazione dell'emendamento 16.1 soppressivo, e non favorevole, come invece lo abbiamo erroneamente svolto.
PRESIDENTE. Grazie, onorevole Fornaro, registriamo la sua dichiarazione. Ritorniamo, quindi, all'emendamento 17.1 Ascani. Se nessuno intende intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 17.1 Ascani, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'articolo 17. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 17.
Dichiaro aperta la votazione.
.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 18.1 Ghirra. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 18.1 Ghirra, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo alla votazione dell'articolo 18. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 18.
Dichiaro aperta la votazione.
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Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva
Passiamo alla votazione dell'articolo aggiuntivo 18.01 Alfonso Colucci. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 18.01 Alfonso Colucci, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 19.3 Sergio Costa. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 19.3 Sergio Costa, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo alla votazione dell'emendamento 19.4 Auriemma. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 19.4 Auriemma, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo alla votazione dell'emendamento 19.5 Ascani.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Gnassi. Ne ha facoltà.
ANDREA GNASSI(PD-IDP). Grazie, Presidente. L'articolo 19, come vediamo, definisce la italiana sulla strategia dell'intelligenza artificiale e detta le disposizioni in materia appunto sul sistema della . Noi con questo emendamento, che credo nelle ragioni, nella sostanza e negli argomenti debba e possa essere accolto, chiediamo che venga istituito un Comitato permanente tra lo Stato centrale, le regioni, gli enti locali e le autonomie locali, perché è doveroso che vi sia un luogo in cui favorire lo scambio di buone pratiche, di informazioni relative agli impatti sociali ed economici dell'intelligenza artificiale.
Questo avverrà soprattutto nei diversi contesti territoriali. Quindi un luogo dove anche monitorare l'efficacia delle politiche di intelligenza artificiale sul territorio. Chiediamo al Governo e al Sottosegretario Butti di riflettere. Non è un emendamento ideologico. È un emendamento volto a favorire una che si articola anche sulle relazioni tra diversi livelli dello Stato, che coinvolge l'architettura istituzionale del Paese. È un emendamento semplice e utile, che fa bene, che rafforza e completa la sulla Strategia nazionale per l'intelligenza artificiale.
Adesso qui non è per dare qualche battuta o polemica. Se non è pensabile che tutta l'intelligenza artificiale sia a Roma, a dire il vero neanche tutta l'intelligenza naturale si concentra al livello centrale del Paese. A volte ne diamo anche una certa dimostrazione, ad esempio, non ascoltando questa proposta, che chiamerebbe anche le forze politiche più sensibili al coinvolgimento dei territori, all'investimento sulle autonomie, e sulle responsabilità degli enti locali chiamerebbe gli stessi enti locali a concorrere a definire la della Strategia nazionale.
Lo abbiamo detto, lo diciamo nel dibattito, lo abbiamo detto in Commissione: l'intelligenza artificiale è una tecnologia che è un motore di una rivoluzione tecnologica e digitale, che trasforma e riorganizza i paradigmi della società così come l'abbiamo conosciuta, delle nostre comunità. Tocca i pilastri su cui le nostre comunità si fondano. Pensiamo, ad esempio, al Servizio sanitario nazionale e all'incidenza che l'intelligenza artificiale avrà sulla salute, sulla cura, sui bisogni, dalle cure alle persone all'organizzazione stessa degli ospedali.
Com'è possibile, allora, non coinvolgere le regioni e i comuni, che sono chiamati ad organizzare i servizi diretti essenziali ai cittadini, come i servizi di cura e i servizi sanitari? Quindi, con questo emendamento, chiediamo che venga istituito un Comitato permanente tra lo Stato, le regioni e le autonomie locali, e crediamo che ci siano tutte le ragioni perché questo emendamento e questa proposta possa essere accolta .
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 19.5 Ascani, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 19.6 Aiello. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 19.6 Aiello, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 19.7 Francesco Silvestri. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 19.7 Francesco Silvestri, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 19.8 Ilaria Fontana. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 19.8 Ilaria Fontana, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 19.9 Orrico. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 19.9 Orrico, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 19.11 Ghirra. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 19.11 Ghirra, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Colleghi, dovremmo ora passare all'emendamento 19.200 delle Commissioni. In proposito, avverto che sono stati presentati dei subemendamenti , che sono in distribuzione. Come di consueto, i subemendamenti irricevibili non sono in distribuzione e, ovviamente, non saranno pubblicati.
Chiedo adesso al presidente, onorevole Deidda, di quanto tempo necessiti per la riunione del Comitato dei diciotto, che dovrà esprimere il parere sui subemendamenti.
SALVATORE DEIDDA, . Grazie, Presidente. Chiedo una sospensione di 25 minuti.
PRESIDENTE. Sospendo pertanto la seduta, che riprenderà alle 17,40.
PRESIDENTE. La seduta è ripresa. Ha chiesto di parlare il presidente Deidda.
SALVATORE DEIDDA, . Grazie. Chiedendo scusa a tutti i deputati e colleghi - anche a lei, Presidente - avremmo bisogno di altri dieci minuti di sospensione.
PRESIDENTE. Chiedo scusa: ha detto dieci o quindici?
SALVATORE DEIDDA, . Quindici è meglio.
PRESIDENTE. Quindi 18,05.
SALVATORE DEIDDA, . Sì, grazie.
PRESIDENTE. Accogliamo la sua istanza e quindi sospendo la seduta, che riprenderà alle ore 18,05.
PRESIDENTE. La seduta è ripresa. Riprendiamo il seguito della discussione del disegno di legge, già approvato dal Senato, n. 2316-A. Ricordo che prima della sospensione è stato da ultimo respinto l'emendamento 19.11 Ghirra.
Avverto che il subemendamento 0.19.200.10 Squeri è stato ritirato dal presentatore.
Avverto inoltre che le Commissioni hanno presentato una nuova formulazione dell'emendamento 19.200, che è in distribuzione e in relazione alla quale il termine per la presentazione dei subemendamenti riferiti alle parti riformulate scade alle ore 18,30.
Non essendo ancora scaduto tale termine, accantoniamo l'emendamento delle Commissioni 19.200, la votazione dell'articolo 19, l'articolo aggiuntivo 19.01, nonché gli articoli 20, 23 e 24 e le proposte emendative ad essi riferite.
PRESIDENTE. Passiamo dunque direttamente all'articolo 21, al quale non sono riferiti emendamenti.
Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 21.
Dichiaro aperta la votazione.
.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva
PRESIDENTE. Passiamo all'articolo 22. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 22.
Dichiaro aperta la votazione.
.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva
Come detto all'inizio, gli articoli 23 e 24 sono per il momento accantonati.
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.1 Caso. Ha chiesto di parlare l'onorevole Caso. Ne ha facoltà.
ANTONIO CASO(M5S). Grazie, Presidente. Velocemente, questo emendamento, così come altri che sono stati resi inammissibili, così come l'ordine del giorno che ho presentato, cerca di porre il tema su una questione ben specifica e chiara, ovvero la necessità di creare consapevolezza dello strumento dell'intelligenza artificiale, delle sue potenzialità, dei suoi rischi, tanto tra tutti i cittadini, ma ovviamente e soprattutto sulle nuove generazioni, all'interno delle scuole.
Perché abbiamo capito anche da tanti interventi che mi hanno preceduto che lo strumento dell'intelligenza artificiale, in particolare i modelli linguistici, sono strumenti che vengono troppo spesso considerati come fonte di verità assoluta, ma abbiamo capito benissimo che non è così. Sono soggetti ad allucinazioni. Sono soggetti a che l'umanità si tira dietro, e che, quindi, sono totalmente integrate all'interno di quelle che sono le risposte dei modelli. E soprattutto, poi, li ritroviamo proprio sui temi sensibili.
Abbiamo capito come può diventare molto facilmente uno strumento di disinformazione di massa, di come può essere utilizzato, ancor più facilmente del passato, uno strumento per creare anche volutamente, in modo malevolo, una narrazione falsificata della realtà, che spinge quindi anche possibilmente delle forze politiche ad utilizzarli. E l'unica arma, l'unica cosa che abbiamo, come esseri umani in generale, a disposizione per affrontare questi rischi è esclusivamente la consapevolezza, avere una piena consapevolezza dello strumento, sapere che cosa si ha tra le mani.
E quindi dobbiamo proprio contrastare tutte quelle teorie e tutte quelle iniziative che, purtroppo, vediamo anche portare avanti da Ministri di questo Governo, che, invece, vanno verso un concetto negazionista di questi strumenti, verso un concetto proibizionista. E quindi, quando ci troviamo a immaginare che la soluzione di tutto possa essere, ad esempio, semplicemente vietare l'utilizzo di uno a dei ragazzi, non stiamo capendo nulla.
Non stiamo capendo che creiamo una bolla intorno ai ragazzi che li tiene fuori dalla realtà, invece di fargli capire e avere la piena cognizione di quello che sono questi strumenti, di fargli capire che è necessario elaborare, ora più che mai, un pensiero critico, un pensiero critico e consapevole. Con questo emendamento si va verso questa direzione, così come tanti altri, così come anche l'ordine del giorno .
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 25.1 Caso, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo, e parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo alla votazione degli identici emendamenti 25.2 Benzoni e 25.3 Casu. Ha chiesto di parlare l'onorevole Benzoni. Ne ha facoltà.
FABRIZIO BENZONI(AZ-PER-RE). Grazie, Presidente. Siamo arrivati all'articolo 25, che è uno dei più importanti di questo provvedimento perché è quello che dovrebbe tutelare il diritto d'autore e la proprietà intellettuale. E c'è una frase, abbastanza nota, di un amministratore delegato di una di queste compagnie di intelligenza artificiale che proprio diceva: se noi rispettassimo sempre il diritto d'autore e il non esisterebbe più l'intelligenza artificiale. Questo ci dà un monito.
E allora, con questo emendamento, tentavamo di fare una cosa semplice, cioè mettere qualche parametro e qualche paletto a quello che potrebbe accadere. Il primo: regolamentare l'eccezione a scopo di ricerca. Perché oggi è l' principale che viene utilizzato per utilizzare il diritto d'autore, come degli algoritmi di intelligenza artificiale, scavalcando quella che è la normativa e, ovviamente, a scopo di lucro. È un principio sacrosanto. Quindi, va benissimo la ricerca, ma che lo scopo di ricerca non possa essere un .
Il secondo, molto più importante, è il consenso preventivo: che chi scopre che le sue proprietà vengono utilizzate per alimentare gli algoritmi dell'intelligenza artificiale abbia dato il consenso preventivo, e, nel caso opposto, così come accade oggi, ci siano delle sanzioni effettive.
Non mi riferisco tanto alle sanzioni pecuniarie nei confronti delle grandissime potenze dell'intelligenza artificiale, ma alla capacità degli artisti messi insieme, di tutti coloro che hanno un diritto d'autore intellettuale di fare una battaglia collettiva. Così come abbiamo fatto con la pirateria (la pirateria soprattutto nel calcio ) la stessa cosa va fatta nei confronti dell'intelligenza artificiale. Su questo c'è l'obbligo di trasparenza dei registri, quindi capire e comprendere quali sono le fonti con cui si è addestrata l'intelligenza artificiale, anche con riguardo ai riferimenti dei diritti d'autore che si sono utilizzati e che si vanno a rispettare.
In ultimo, le clausole vessatorie. Sempre di più tutto il mondo, di cui tante volte parliamo in quest'Aula, degli artisti, doppiatori, attori, tutto quello che vogliamo, viene inserito in clausole vessatorie nei contratti che impone loro di cedere i loro diritti in automatico anche per l'addestramento ai fini dell'intelligenza artificiale. Ma la cosa gravissima e che ci stupisce di questo parere negativo è che, mentre c'è un parere negativo a questo emendamento, che peraltro è stato presentato al Senato dal senatore Sigismondi, che non mi pare esattamente della nostra parte politica, oggi al quarto piano di quest'Aula si discuteva una risoluzione, a prima firma Mollicone, che enunciava esattamente i principi cardine di questo emendamento; cioè mentre su in Commissione noi lavoriamo - anzi, stavate lavorando - per andare nella direzione di questi principi, poi quando andiamo in Aula e possiamo applicarli date un parere negativo a questo emendamento. Peraltro, sappiamo che torna al Senato, quindi spero che ci possa essere un cambio di parere, un'assunzione di responsabilità anche della maggioranza che sa benissimo, perché lo sta facendo con una risoluzione, di essere d'accordo con questi principi, che sono principi di buon senso, per la tutela soprattutto del diritto d'autore .
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la deputata Roggiani. Ne ha facoltà.
SILVIA ROGGIANI(PD-IDP). Grazie, Presidente. Mi associo anche io all'intervento del collega Benzoni chiedendo di ripensarci e, magari, anche di accantonare e prenderci un attimo di tempo rispetto a questo emendamento. Perché? Lo spiegava bene il collega: intanto abbiamo assistito anche oggi all'audizione che c'è stata in Commissione cultura - lo ricordava il collega - dove gli stessi principi sono stati ribaditi, gli stessi principi che anche voi avete inserito nella delega qui in questo provvedimento, principi che ribadite nelle varie mozioni, cioè quella della tutela del diritto d'autore e della tutela delle lavoratrici e dei lavoratori che in Italia - perché oggi di questo stiamo parlando - vivono della loro creatività. E allora perché non fermarsi un attimo e ascoltare gli autori, i doppiatori e le associazioni che li rappresentano, che guardate - cito - hanno parlato di saccheggio dell'ingegno, del talento e dell'arte italiana? Penso che questo ci debba interessare tutte e tutti, ci debba anche interrogare. Stiamo facendo una legge molto importante su qualcosa che cambierà le nostre vite, che cambierà il nostro futuro o che potrebbe cambiarlo. Però, allora, forse, questo articolo 25 è inadeguato: è inadeguato rispetto alla tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, è inadeguato rispetto a tutto quello che l'Italia produce e di cui l'Italia si fa vanto nel mondo, è inadeguato non solo, appunto, a difendere i loro diritti - quindi i diritti di chi crea e realizza i contenuti - ma anche inadeguato a difendere il nostro valore, quindi il valore di tutta questa produzione a livello italiano. Tra l'altro, state praticamente violando anche le direttive che si riferiscono al diritto d'autore a livello europeo, e quindi credo che anche questo ci dovrebbe interessare. Noi non vogliamo, ovviamente, impedire l'utilizzo dell'intelligenza artificiale, ma vogliamo impedire che aziende, magari straniere, possano in modo illegale saccheggiare le opere dei nostri autori e trarne un profitto che non è generato dalla loro creatività, non è generato dal loro lavoro, ma lo fanno sfruttando il lavoro altrui. Io penso che invece queste aziende debbano avere il dovere di remunerare gli autori e che noi dobbiamo avere il dovere di garantire che questi autori abbiano tutti i mezzi per poter essere remunerati.
Chiediamo cose molto specifiche con questo emendamento, chiediamo sanzioni chiare e tempestive per chi viola questo principio, un principio su cui tante volte voi, appunto, vi siete detti concordi. Chiediamo che ci sia un principio del consenso esplicito da parte degli autori all'utilizzo della loro creatività e delle loro opere; questo deve essere per noi irrinunciabile. Chiediamo che venga imposto un obbligo di trasparenza sui che vengono utilizzati per addestrare i modelli di intelligenza artificiale. Insomma, se questo articolo rimane com'è, dobbiamo sapere che non solo state violando le direttive, ma non state difendendo la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori di un comparto che fa l'Italia grande anche nel mondo, cioè il nostro comparto culturale .
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Amato. Ne ha facoltà.
GAETANO AMATO(M5S). Grazie, Presidente. Io volevo chiedere al Governo e al relatore se su questo articolo intendono apportare delle modifiche perché, anche confrontandoci con il Sottosegretario, il Sottosegretario stesso si è reso conto che questo articolo è scritto male, è un articolo che fa ancora di più confusione in questo campo. Pensate che, come diceva il collega, noi siamo in Commissione cultura con delle risoluzioni sull'intelligenza artificiale applicata ai lavori dello spettacolo.
Oggi abbiamo fatto delle audizioni per l'intelligenza artificiale abbinata allo spettacolo a firma maggioranza e opposizione; siamo tutti d'accordo, abbiamo presentato emendamenti in Aula che racchiudono quelle risoluzioni e sono stati bocciati. Voi avete dato parere negativo a quelli che i vostri in Commissione cultura stanno portando avanti, quindi io vorrei capire: ma perlomeno vi parlate fra di voi ? Perlomeno vi chiedete che cosa sta succedendo? C'è la risoluzione a prima firma del presidente della Commissione cultura Mollicone su questo argomento e i contenuti di quella risoluzione sono stati messi all'interno di questi emendamenti: state bocciando Mollicone , state bocciando la vostra Commissione cultura, non state facendo apertura salvo ancora di più complicare le cose con una scrittura errata di questi articoli; e il Sottosegretario Mazzi me ne può dar sicuramente ragione. Lo vedo che è girato dall'altro lato ma lo so; lo so, ne abbiamo già parlato.
Quindi, se anche il Sottosegretario Mazzi vi dice che ci sono problemi su come sono stati scritti, perché dobbiamo andare avanti come treni, sbagliando poi i provvedimenti e dovendo rimetterci le mani ? Ma non è possibile! Siamo sempre abborracciati in quest'Aula .
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Casu come relatore di minoranza. Ne ha facoltà.
ANDREA CASU, Grazie, Presidente. Ringrazio i colleghi che sono intervenuti su questi emendamenti, anche se i prossimi emendamenti a prima firma del collega Orfini toccano gli stessi argomenti. Questo è un emendamento che abbiamo presentato già in Commissione, che ripresentiamo in Aula e che è stato detto molto chiaramente che va nella stessa direzione del lavoro che questo Parlamento sta facendo; e, tra l'altro, interviene in una parte che riguarda deleghe che potrebbero consentirci oggi di fissare principi di impegno e poi trovare nelle modalità opportune, di concerto anche con le altre azioni, gli strumenti più adeguati, ma almeno chiarisce qual è un obiettivo.
Quindi vorrei rivolgere un appello ulteriore rispetto agli appelli che abbiamo già sentito ed è un appello che ho chiesto all'intelligenza artificiale di aiutarmi a scrivere. Ecco, da questo punto di vista io uso le parole che l'intelligenza artificiale mi ha suggerito per chiedervi di accogliere questo appello: chiediamo al Governo italiano di agire con urgenza per fermare il sistematico saccheggio di opere protette da parte dei fornitori di intelligenza artificiale. Migliaia di libri, articoli, immagini, musiche e opere creative sono stati utilizzati per addestrare modelli senza il consenso degli autori, in violazione delle normative italiane ed europee sul diritto d'autore. Questo abuso mina le basi della nostra cultura, danneggia il lavoro di milioni di creativi e mette a rischio l'intero ecosistema editoriale, artistico e professionale. Chiediamo che siano applicate sanzioni chiare e tempestive contro chi viola i diritti d'autore, che venga imposto l'obbligo di trasparenza sui utilizzati per addestrare i modelli di intelligenza artificiale e che il principio del consenso esplicito degli autori diventi irrinunciabile in ogni fase dell'uso delle loro opere. L'Italia difende la dignità del lavoro culturale, l'intelligenza artificiale non può crescere sull'espropriazione del sapere umano.
Ecco, questo intervento ricalca esattamente quello che è contenuto in questo emendamento e dimostra, ancora una volta, che il problema non è mai la tecnologia, ma è l'uso che se ne fa; non sono le risposte che arrivano ma le domande che poniamo, e il nostro Parlamento non può non porsi oggi la domanda di come difendere il lavoro creativo in questo cambiamento e non può non farlo anche attraverso una scelta consapevole di voto.
Noi, attraverso questi emendamenti, possiamo scegliere: scegliere di prendere un impegno in questa direzione. Chi, come me, ascolta ogni settimana la trasmissione avrà sentito, domenica mattina, Fleischner e Targia citare un colloquio che c'è stato alcune settimane fa in cui Keanu Reeves, il protagonista di , parlando con un ragazzo, provava a spiegare il significato del film , che tutti abbiamo visto. E, nello spiegare questo significato, utilizzava questi termini e diceva: era una battaglia in cui Neo stava combattendo per difendere la realtà. La risposta di quel ragazzo è stata inquietante, gli aveva risposto: ma chi se ne frega della realtà, ma chi se ne frega che sia reale. Come se non avesse senso oggi difendere quella dimensione.
Ecco, io penso che non so a che punto siamo arrivati, non so quanto quello che faremo in quest'Aula potrà incidere, però quel “chi se ne frega di ciò che è reale”, “chi se ne frega di quello che è il lavoro degli artisti” (qui non stiamo parlando solo di dati, stiamo parlando di opere d'arte) e “chi se ne frega di quali sono i dati che vengono utilizzati per addestrare l'intelligenza artificiale” può essere la risposta di quel confronto, ma non può essere la risposta del Parlamento italiano.
Per questo il mio è un invito a rivedere questo parere e decidere di non dire “chi se ne frega di questo” e di dire che prendiamo un impegno. Prendiamo lo stesso impegno di cui si sta discutendo in Commissione, prendiamo lo stesso impegno che, interpellata sull'argomento, ci suggerisce l'intelligenza artificiale e decidiamo di fare un voto molto chiaro e molto netto nella direzione di fermare questo saccheggio .
PRESIDENTE. Considerando che è arrivata la richiesta di accantonamento, chiedo ai relatori di maggioranza se intendono accogliere l'accantonamento: no. Chiedo la stessa cosa a tutti e quattro i relatori di minoranza: parere favorevole per la richiesta di accantonamento. Quindi, tutti e quattro. Onorevole Roggiani, lei che ha fatto la richiesta di accantonamento, insiste per l'accantonamento e, quindi, lo devo porre in votazione? Perfetto.
Passiamo ai voti.
Pongo in votazione, mediante procedimento elettronico senza registrazione di nomi, l'istanza di accantonamento degli identici emendamenti 25.2 Benzoni e 25.3 Casu, con il parere contrario dei relatori di maggioranza e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge per 42 voti di differenza.
Se nessuno chiede di intervenire sugli identici emendamenti 25.2 Benzoni e 25.3 Casu, li pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti 25.2 Benzoni e 25.3 Casu, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo agli identici emendamenti 25.4 Orfini e 25.5 Grippo. Ha chiesto di parlare l'onorevole Orfini. Ne ha facoltà.
MATTEO ORFINI(PD-IDP). Grazie, Presidente. Questo è uno degli emendamenti che, insieme alle altre opposizioni, abbiamo presentato per cercare di affermare un principio abbastanza semplice, cioè che nessuno vuole fermare l'utilizzo dell'intelligenza artificiale, ma che l'intelligenza artificiale non è un'entità sovrannaturale. È qualcosa che delle società, non italiane in larga parte, utilizzano per generare profitto e quel profitto lo generano estraendo valore da lavoro che non viene retribuito. È un principio banalissimo, è un pezzo dell'annoso conflitto capitale-lavoro.
Stiamo cercando semplicemente di dire che quel lavoro che viene utilizzato, cioè il lavoro creativo per addestrare l'intelligenza artificiale, deve essere pagato a chi l'ha fatto, deve essere pagato ai creativi.
Era una battaglia - che è un po' la cosa surreale che anche i colleghi stavano raccontando - condivisa dall'unanimità delle forze politiche di quest'Aula. Ne abbiamo discusso in più di un'occasione, veniva ricordato anche oggi pomeriggio. Noi eravamo nella VII Commissione, insieme ai colleghi della maggioranza, a discutere due risoluzioni, che hanno la firma del collega Amato e del presidente Mollicone, che sostanzialmente dicono quello che noi abbiamo tradotto in un emendamento a questo provvedimento.
Avevamo le audizioni e sono venuti gli auditi, chiamati da tutte le forze politiche, a dirci: ma scusate perché ci chiamate su una risoluzione nel momento in cui, oggi pomeriggio, in Aula, avete degli emendamenti che dicono la stessa cosa di queste risoluzioni e che potreste approvare? Ovviamente non c'è stata risposta e tutti insieme abbiamo detto: proviamo a lavorare per l'approvazione di questi emendamenti.
Ora, io non so neanche bene cosa chiedere, perché mi pare evidente che è inutile chiedere l'accantonamento. Però, una domanda la voglio fare. Le forze politiche di maggioranza sono favorevoli nel merito a quanto scritto in questi emendamenti, il Ministero della Cultura è favorevole nel merito a quello che sta scritto in questi emendamenti, perché l'hanno detto in tante occasioni il Ministro e il Sottosegretario Mazzi ed è una delle poche cose sulle quali siamo d'accordo tutti quanti: io non ho capito perché c'è un parere negativo da parte del Governo.
Vorrei capire: su questi temi, che riguardano il lavoro culturale e creativo, quindi riguardano il Ministero della Cultura e riguardano un tema che ci unisce tutti, chi nel Governo ha deciso di dare parere contrario? Perché a questa domanda - che io ripeto da oggi pomeriggio informalmente - non ho ottenuto risposta. Il relatore non parla, il Sottosegretario che sta seguendo il provvedimento non parla.
Noi stiamo bocciando questi emendamenti, dicendo a tanti lavoratori culturali e creativi di questo Paese che il loro lavoro, come è stato detto, può essere saccheggiato per una scelta di questo Governo e nessuno ha neanche il coraggio di alzarsi e assumersi la responsabilità di questo saccheggio
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti 25.4 Orfini e 25.5 Grippo, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.6 Caso. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 25.6 Caso, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.7 Pastorino. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 25.7 Pastorino, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo alla votazione dell'emendamento 25.8 Ghirra.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Piccolotti. Ne ha facoltà.
ELISABETTA PICCOLOTTI(AVS). Grazie, Presidente. Intervengo per annunciare il voto favorevole di Alleanza Verdi e Sinistra.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, a titolo personale, l'onorevole Ghirra. Ne ha facoltà.
FRANCESCA GHIRRA(AVS). Grazie, Presidente. Sono abbastanza basita perché quest'articolo si intitola “Tutela del diritto d'autore delle opere generate con l'ausilio dell'intelligenza artificiale” ma fa tutt'altro, perché praticamente apre allo scippo totale delle opere dell'ingegno, che sono uno dei più grandi patrimoni dal nostro Paese. Ed è incredibile perché, da un lato, bocciate i nostri emendamenti che chiedono di tutelare il diritto d'autore - in particolare con questo emendamento chiediamo che con un decreto del Ministro vengano previste giuste tariffe e giuste condizioni d'uso, una volta individuati i criteri, i tempi e la modalità che consentono di utilizzare i prodotti dell'ingegno - e, dall'altro, recepite le nostre proposte con ordini del giorno o anche con risoluzioni in Commissione.
Mi sembra che davvero ci sia un atteggiamento da parte della maggioranza incomprensibile e vergognoso, poco coraggioso, che mette a repentaglio il lavoro di tantissime e tantissimi artisti del nostro Paese che, da oggi in poi, avranno difficoltà non solo a lavorare, ma dovranno cedere gratuitamente il loro lavoro alla Rete. Questo è davvero scandaloso.
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 25.8 Ghirra, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 25.9 Orfini.
Prendo atto che i deputati Amato e D'Orso sottoscrivono l'emendamento in esame.
Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 25.9 Orfini, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 25.10 Grippo. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 25.10 Grippo, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 25.11 Caso. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 25.11 Caso, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 25.12 Amato.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Iaria. Ne ha facoltà.
ANTONINO IARIA(M5S). Grazie, Presidente. Dichiaro voto favorevole.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, a titolo personale, l'onorevole Amato. Ne ha facoltà.
GAETANO AMATO(M5S). Grazie, Presidente, a titolo personale. Questo emendamento racchiudeva un tentativo di proteggere le professioni dello spettacolo dall'uso abnorme dell'intelligenza artificiale. Una protezione della creazione umana, era questo l'intendimento, ed è questo il contenuto della risoluzione che io ho presentato in Commissione e che annuncio in quest'Aula, a cui darò voto contrario. Cioè, io voterò contro la mia risoluzione, visto che c'è una presa in giro su quello che facciamo, collaboriamo anche noi .
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, a titolo personale, la deputata Orrico. Ne ha facoltà.
ANNA LAURA ORRICO(M5S). Grazie, Presidente. Oggi la maggioranza ci dice che preferisce approvare una risoluzione in Commissione cultura, che impegna il Governo e di cui il Governo potrebbe anche non tenere conto, ad un emendamento che, se approvato, avrebbe forza di legge. Allora vi faccio una proposta: quando vorrete proporre la prossima giornata nazionale, intitolatela alla zappa sui piedi che vi state dando e state dando agli artisti italiani .
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, a titolo personale, l'onorevole Caso. Ne ha facoltà.
ANTONIO CASO(M5S). Grazie, Presidente. Intervengo velocemente per sottolineare, come hanno fatto i colleghi, la schizofrenia davanti alla quale ci troviamo ora. È giusto ribadirlo, è giusto ripeterlo, l'abbiamo vissuto proprio poche ore fa all'interno della VII Commissione, durante delle audizioni su alcune risoluzioni che portano la prima firma del presidente della Commissione Mollicone e del collega Amato; risoluzioni che non fanno altro che chiedere di impegnare il Governo a fare quello che è scritto in questo emendamento e negli altri che state ora per bocciare, o che avete già bocciato.
Allora, visto che c'è la piena consapevolezza che si stia facendo qualcosa di sbagliato, di errato, e visto che questi emendamenti sarebbero condivisi - ed è chiaro che sono condivisi, vista l'esistenza di quelle risoluzioni -, a questo punto, Presidente - e chiudo -, veramente uno si chiede, inizia veramente e seriamente a chiedersi quale sia l'utilità di stare qui, in questo Parlamento, a parlarci addosso l'uno con l'altro, quando, alla fine, si “scamazza” totalmente il principio di democrazia e il valore di questo Parlamento, semplicemente perché non si vogliono approvare gli emendamenti solo perché sono dell'opposizione, nonostante si sappia che sono giusti e sono anche condivisi. Siamo arrivati veramente ad una cosa assurda, assurda, totalmente assurda .
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, a titolo personale, l'onorevole D'Orso. Ne ha facoltà.
VALENTINA D'ORSO(M5S). Grazie, Presidente. Se l'articolo 13 sulla tutela delle professioni intellettuali dall'utilizzo dell'intelligenza artificiale era una scatola vuota, questo articolo 25, che dovrebbe tutelare il diritto d'autore, è il nulla, il nulla più assoluto.
Voi, praticamente, state lasciando - perché per tutti ci sarà una disciplina, ma per loro no - tutti i lavoratori dello spettacolo alla mercé, in balia, di qualsiasi cosa possa accadere rispetto alla loro voce e alle loro prestazioni artistiche. Artisti, doppiatori, attori, autori, non solo li state dimenticando rispetto a questo disegno di legge, ma gli state praticamente togliendo il lavoro ed anche quello di cui il loro lavoro si nutre: la voce. Questo veramente è assurdo, è inaccettabile .
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, a titolo personale, la deputata Pavanelli. Ne ha facoltà.
EMMA PAVANELLI(M5S). Grazie, Presidente. Vorrei insistere su questo punto, su questo emendamento, perché stiamo parlando di migliaia di persone che lavorano in questo campo. Non sono solo i doppiatori, gli artisti, i cantanti e gli attori, ma stiamo anche parlando di tutto l'indotto del mondo dello spettacolo, che verrà completamente chiuso. Chiudiamo i battenti perché, per l'utilizzo dell'intelligenza artificiale, non ci sarà più bisogno di loro, perché basterà un computer, prendere l'immagine, prendere la voce e le sembianze di queste persone e farne quello che si vuole .
PRESIDENTE. I deputati D'Orso, Carotenuto, Baldino sottoscrivono l'emendamento in esame; tutto il gruppo sottoscrive.
Se nessun altro chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 25.12 Amato, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 25.13 Caso. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 25.13 Caso, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 25.14 Caso.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Ferrara. Ne ha facoltà. Come relatore di minoranza o come gruppo?
ANTONIO FERRARAGrazie, Presidente, intervengo come relatore di minoranza. Vorrei fare un semplice e breve intervento, in relazione anche al collega Orfini che faceva riferimento a come mai, perché non si votano degli emendamenti che sono di senso comune. Secondo me, alla base di tutto, dall'altra parte, ci sono solo ed unicamente degli interessi, ci sono degli interessi che spingono in questa direzione. Quindi questi nuovi modelli di che possono nascere da grandi gruppi e multinazionali, che ancora noi non sappiamo neanche quali possano essere, sono alla base di tutto quello che è questo discorso.
Una cosa strana - che pensavo tra me e me, avendo fatto anche l'economia dello spazio - è che cade sempre su questo benedetto articolo 25 il problema, cioè come prima era Musk, adesso non si sa chi, però sicuramente c'è qualcuno dietro.
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 25.14 Caso, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'articolo 25. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 25.
Dichiaro aperta la votazione.
.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva
Passiamo all'articolo aggiuntivo 25.01 Ascani. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 25.01 Ascani, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'articolo aggiuntivo 25.02 Grippo. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 25.02 Grippo, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'articolo aggiuntivo 25.03 Grippo. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 25.03 Grippo, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'articolo aggiuntivo 25.04 Grippo. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 25.04 Grippo, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'articolo aggiuntivo 25.05 Grippo. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 25.05 Grippo, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'articolo aggiuntivo 25.06 Grippo. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 25.06 Grippo, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo ed il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'articolo aggiuntivo 25.07 Ascani.
Ha chiesto di parlare la Presidente Ascani. Ne ha facoltà.
ANNA ASCANI(PD-IDP). Grazie, Presidente. Rapidamente, solo per dire che qui si torna al tema del alla filigrana, al bollino (chiamiamolo come volete). Ho avuto modo di scorrere gli ordini del giorno e, tra questi, ce ne sono diversi presentati dalla maggioranza, da colleghi di maggioranza, che chiedono al Governo esattamente questo impegno. Allora, siccome avete presentato gli ordini del giorno, suppongo che siate d'accordo sul fatto che si introduca questo tipo di principio. Quindi, ai colleghi della maggioranza io chiedo di votare questo emendamento che semplicemente fa in modo che chiunque diffonda contenuti prodotti con l'intelligenza artificiale sia tenuto a identificarli come tali.
La ragione ce la siamo detta più volte: i , le truffe, tutti i problemi che possono derivare da un uso distorto di queste tecnologie, ovviamente fatta salva la satira e il diritto di informazione. Non capisco perché, se la maggioranza presenta ordini del giorno su questo tema, poi, quando c'è un emendamento su questo tema, vota in senso contrario. Mi pare oggettivamente una grossa contraddizione.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Pavanelli. Ne ha facoltà.
EMMA PAVANELLI(M5S). Grazie, Presidente. Intervengo per dichiarare il voto favorevole del MoVimento 5 Stelle.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, a titolo personale, l'onorevole Iaria. Ne ha facoltà.
ANTONINO IARIA(M5S). Grazie, Presidente. Stiamo votando oggi un disegno di legge delega, quindi di per sé il Governo avrebbe ancora tempo per metterci mano e questa legge dovrebbe dare delle indicazioni. Non riusciamo, quindi, veramente a capire, se non avete nemmeno il coraggio di votare delle indicazioni che condividete negli ordini del giorno della maggioranza in una legge delega, che cosa siete venuti a fare qui oggi sinceramente? Non serve assolutamente a niente questo disegno di legge. In più, le indicazioni che si possono dare non le ascoltate, tra l'altro indicazioni che vengono anche dalla vostra stessa maggioranza. Ha ragione il mio collega Ferrara: quando c'è una cosa del genere sicuramente c'è qualche interesse economico dietro che vi ha stoppato e voi, quando arrivano gli interessi economici, cambiate idea e fate anche figure di niente piuttosto che andare contro i poteri forti .
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 25.07 Ascani, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'articolo aggiuntivo 25.08 Amato. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 25.08 Amato, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Ha chiesto di parlare il relatore di minoranza per la X Commissione, onorevole Ferrara, per alcune precisazioni in ordine ai pareri sugli emendamenti all'articolo 26, che è il prossimo da votare. Ne ha facoltà.
ANTONIO FERRARA(M5S). Volevo fare delle correzioni: praticamente, sull'emendamento 26.3 Ghirra il parere è contrario; per gli identici emendamenti 26.4 Ghirra e 26.5 Del Barba astensione…
PRESIDENTE. No, no, aspetti, aspetti, va troppo veloce. Allora, sull'emendamento 26.3 Ghirra il parere è contrario; poi?
ANTONIO FERRARA(M5S). Sugli identici emendamenti 26.4 Ghirra e 26.5 Del Barba, astensione.
PRESIDENTE. Quindi, si rimette all'Aula. Poi?
ANTONIO FERRARA(M5S). Sull'emendamento 26.7 Orfini astensione.
ANTONIO FERRARA(M5S). Il voto sull'articolo 26 è di astensione.
PRESIDENTE. No, quello no. Qui non si danno pareri.
ANTONIO FERRARA(M5S). Va bene.
PRESIDENTE. Scusi, sull'emendamento 26.1 Pastorella il parere è contrario? Visto che ci troviamo…
ANTONIO FERRARA(M5S). Sì, erano quelli di prima, che avevo già detto. Sugli identici emendamenti 26.1 Pastorella e 26.2 Del Barba il parere è contrario.
PRESIDENTE. Va bene, questo è confermato. Perfetto.
PRESIDENTE. Passiamo, dunque, all'articolo 26.
Passiamo agli identici emendamenti 26.1 Pastorella e 26.2 Del Barba. Se nessuno chiede di intervenire, li pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti 26.1 Pastorella e 26.2 Del Barba, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo e del relatore di minoranza del gruppo Movimento 5 Stelle, mentre il parere degli altri relatori di minoranza è favorevole.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 26.3 Ghirra. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 26.3 Ghirra, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo e del relatore di minoranza del gruppo MoVimento 5 Stelle e con il parere favorevole degli altri relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo agli identici emendamenti 26.4 Ghirra e 26.5 Del Barba. Se nessuno chiede di intervenire, li pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti 26.4 Ghirra e 26.5 Del Barba, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo; si rimette all'Aula il relatore del gruppo Movimento 5 Stelle e gli altri relatori di minoranza esprimono parere favorevole.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 26.6 D'Orso. Ha chiesto di parlare l'onorevole Iaria. Ne ha facoltà.
ANTONINO IARIA(M5S). Intervengo per dichiarare il voto favorevole del MoVimento 5 Stelle.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, a titolo personale, l'onorevole D'Orso. Ne ha facoltà.
VALENTINA D'ORSO(M5S). Grazie, Presidente. Solo per illustrare l'emendamento che porta la mia prima firma e che voleva essere un contributo costruttivo per scrivere, in modo chiaro e lineare, la fattispecie di reato di nuova introduzione di cui all'articolo 612-. Vedete, noi non eravamo pregiudizialmente contrari a dare una tutela penale in questa materia, però siamo alle solite e non possiamo non rilevare che c'è sempre questa sciatteria nel modo di scrivere le norme penali, in particolare, che rendono, poi, all'interprete quasi impossibile applicarle e applicarle in modo uniforme e lineare.
Noi avevamo fatto una formulazione molto più semplice, molto più chiara, molto più coerente rispetto alle altre norme che sono già presenti nel nostro codice penale. Non ci avete seguito neanche in questo, ma non ci meravigliamo perché - ripeto quello che ho detto tante volte - non sappiamo se è più pericolosa la vostra arroganza o la vostra ignoranza .
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 26.6 D'Orso, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 26.7 Orfini. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 26.7 Orfini, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo, il relatore del MoVimento 5 Stelle si rimette all'Aula e parere favorevole degli altri relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'articolo 26. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 26.
Dichiaro aperta la votazione.
.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva
Passiamo all'articolo aggiuntivo 26.01 Ascani. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 26.01 Ascani, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'articolo aggiuntivo 26.02 Ascani. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 26.02 Ascani, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
PRESIDENTE. Prima di passare all'esame degli articoli 27 e 28, recanti rispettivamente le disposizioni finanziarie e finali e le proposte emendative ad essi riferiti, torniamo agli articoli e alle proposte emendative precedentemente accantonati, a partire dall'emendamento 19.200 delle Commissioni.
A tale proposito, avverto che sono stati presentati ulteriori subemendamenti riferiti alle parti riformulate. Quindi chiedo al presidente Deidda di quanto tempo necessiti per la riunione del Comitato dei diciotto, che dovrà esprimere il relativo parere sui subemendamenti presentati.
SALVATORE DEIDDA, Presidente, sentiti anche la maggior parte dei colleghi, due minuti. Ci riuniamo qui, i componenti si avvicinano e anche il Sottosegretario e poi diamo i pareri, due minuti.
PRESIDENTE. Allora, perfetto. Sospendiamo la seduta. Sono le 19, riprendiamo alle 19,03, largheggiamo di un minuto. La seduta è sospesa.
PRESIDENTE. La seduta è ripresa. Invito i relatori per la maggioranza, i relatori di minoranza e il rappresentante del Governo ad esprimere il parere sui subemendamenti riferiti all'emendamento delle Commissioni 19.200 nonché sull'emendamento medesimo.
ANDREA CAROPPO, Esprimo parere contrario su tutti i subemendamenti presentati.
PRESIDENTE. Ovviamente quello delle Commissioni no.
ANDREA CAROPPO, . Il parere è favorevole sull'emendamento 19.200 .
PRESIDENTE. Quello è favorevole, ok. Quindi chiediamo al Governo. Conforme?
ALESSIO BUTTI,. Esprimo parere conforme a quello del relatore per la maggioranza.
PRESIDENTE. Onorevole Pastorella?
GIULIA PASTORELLA, Esprimo parere favorevole su tutti i subemendamenti presentati, tranne sull'emendamento 19.200 delle Commissioni.
PRESIDENTE. Quindi tutti favorevoli e un contrario. Partito Democratico, onorevole Casu?
ANDREA CASU, In maniera conforme agli altri relatori di minoranza, il parere è favorevole ai subemendamenti, mentre è contrario all'emendamento.
PRESIDENTE. Ok, come l'onorevole Pastorella quindi. MoVimento 5 Stelle, onorevole Ferrara?
ANTONIO FERRARA, Esprimiamo anche noi parere favorevole per quanto riguarda i subemendamenti, mentre esprimiamo parere contrario all'emendamento delle Commissioni.
PRESIDENTE. E infine abbiamo AVS, onorevole Ghirra?
FRANCESCA GHIRRA, Esprimiamo parere favorevole ai subemendamenti e contrario all'emendamento 19.200.
PRESIDENTE. Ok, quindi abbiamo una posizione univoca per tutte le minoranze.
Passiamo al subemendamento 0.19.200.12 Ascani. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul subemendamento 0.19.200.12 Ascani, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo al subemendamento 0.19.200.1 Pavanelli. Se nessuno chiede di intervenire lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul subemendamento 0.19.200.1 Pavanelli, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo al subemendamento 0.19.200.2 Pavanelli. Se nessuno chiede di intervenire lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul subemendamento 0.19.200.2 Pavanelli, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo al subemendamento 0.19.200.3 Pavanelli. Ha chiesto di parlare l'onorevole Iaria. Ne ha facoltà.
ANTONINO IARIA(M5S). Intervengo solo per dichiarare il parere favorevole.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, a titolo personale, l'onorevole Pavanelli. Ne ha facoltà.
EMMA PAVANELLI(M5S). Grazie, Presidente. Volevo solo fare un intervento per spiegare questi subemendamenti che sembrano tutti identici, ma non lo sono. Riguardo il testo che ci è stato fornito dal Governo per questo emendamento di Commissione, ebbene la maggioranza chiede di fare l'ennesimo Comitato con alcuni Ministeri, ma non ne include altri.
Allora, siccome stiamo parlando di intelligenza artificiale che riguarda tantissime tematiche, come abbiamo visto nei tanti emendamenti che vi abbiamo illustrato quest'oggi, ebbene come si fa a non inserire il Ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica? Sappiamo bene che oggi il tema è fondamentale. Come si fa a non inserire il Ministero dell'Interno che sappiamo bene è fondamentale per quanto riguarda la sicurezza e l'utilizzo dell'intelligenza artificiale? Lo stesso per il Ministero della Difesa, per il Ministero del Lavoro e per il Ministero per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità. Ecco, volevo solo spiegare ai colleghi, Presidente, l'importanza invece di includere anche tutti questi Ministeri.
PRESIDENTE. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul subemendamento 0.19.200.3 Pavanelli, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo al subemendamento 0.19.200.4 Pavanelli. Se nessuno chiede di intervenire lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul subemendamento 0.19.200.4 Pavanelli, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo al subemendamento 0.19.200.6 Pavanelli. Se nessuno chiede di intervenire lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul subemendamento 0.19.200.6 Pavanelli, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo agli identici subemendamenti 0.19.200.5 Pavanelli e 0.19.200.13 Ascani. Se nessuno chiede di intervenire, li pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici subemendamenti 0.19.200.5 Pavanelli e 0.19.200.13 Ascani, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo al subemendamento 0.19.200.14 Ascani. Ha chiesto di parlare l'onorevole Ascani. Ne ha facoltà.
ANNA ASCANI(PD-IDP). Grazie, Presidente. Parlo su questo subemendamento e si intende che sia riferito anche agli altri. L'emendamento del Governo - ci è stato spiegato, perché non era facilissimo capire l'esigenza di introdurre un nuovo comitato - serve, come vedremo, a coordinare le attività di enti e fondazioni dei vari Ministeri che si occupano di innovazione.
Posto che non siamo d'accordo che serva un nuovo comitato, perché esiste già il CITD e di fatto si poteva individuare quello come luogo, la gravità di quello che fa il Governo è introdurre un comitato nel quale, però, molti Ministeri, che pure hanno enti e fondazioni che si occupano di innovazione, non sono ricompresi. In questo emendamento si cita il Ministro della Cultura; il Ministero della Cultura ha tre fondazioni che si occupano di innovazione e quindi che agiscono in questo ambito. Che si farà in quel comitato? Quelle fondazioni come le ricomprendiamo, Sottosegretario?
E poi parlo di un Ministero che conosco abbastanza bene, perché sono stata Vice Ministra lì: il Ministero dell'Istruzione. Quante fondazioni ci sono che lavorano su questi temi? E meno male perché di innovazione in ambito didattico si parla e si deve parlare.
Insomma, io credo che, pur non condividendo assolutamente l'esigenza di avere un comitato di questo tipo - perché secondo me si crea solo caos -, nel momento in cui si decide di istituirlo bisogna, come minimo, ricomprendere tutti i Ministeri che hanno fondazioni o enti di questo tipo, altrimenti si rischia di lasciare fuori qualcuno e di avere un dibattito quantomeno incompleto. Non so cosa penseranno i Ministri competenti, quello che pensiamo noi è che questo emendamento, oltre che sbagliato, è anche incompleto, e quindi abbiamo provato ad aiutare il Governo nel completarlo. Le facciamo un favore, Sottosegretario, così si evita qualche litigio interno al Governo, magari.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul subemendamento 0.19.200.14 Ascani, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo al subemendamento 0.19.200.15 Ascani. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul subemendamento 0.19.200.15 Ascani, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo al subemendamento 0.19.200.7 Alfonso Colucci. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul subemendamento 0.19.200.7 Alfonso Colucci, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo al subemendamento 0.19.200.8 Pavanelli. Ha chiesto di parlare l'onorevole Iaria. Ne ha facoltà.
ANTONINO IARIA(M5S). Dichiaro voto favorevole.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la deputata Pavanelli, a titolo personale. Ne ha facoltà.
EMMA PAVANELLI(M5S). Sì, grazie, Presidente. Io trovo abbastanza anomala la scrittura di questo emendamento. Noi stiamo chiedendo di sostituire la dicitura “possono essere invitate” con “sono invitate”, perché questo “possono essere invitate”, Sottosegretario, lo trovo abbastanza vago e fa sì che volendo, ovviamente, possono non essere invitate. E allora, avete scritto un emendamento complesso, dove nominate enti, fondazioni, Ministeri e chi più ne ha più ne metta e poi vi limitate a “possono essere invitate”. E allora sembra abbastanza anomala questa dicitura.
Ho provato ad aiutarvi a migliorarlo con un semplice “sono invitate”, perché così almeno siamo più inclusivi. Cosa che a noi piace in maniera particolare ma evidentemente alla maggioranza no.
PRESIDENTE. Presidente Ascani, per sottoscrivere. Perfetto.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul subemendamento 0.19.200.8 Pavanelli, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo al subemendamento 0.19.200.9 Pavanelli. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul subemendamento 0.19.200.9 Pavanelli, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo al subemendamento 0.19.200.11 Pavanelli. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul subemendamento 0.19.200.11 Pavanelli, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 19.200 () delle Commissioni. Ha chiesto di parlare la deputata Pavanelli. Ne ha facoltà.
EMMA PAVANELLI(M5S). Sì, grazie, Presidente. Per dichiarare il voto contrario da parte del MoVimento 5 Stelle.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Iaria, a titolo personale. Ne ha facoltà.
ANTONINO IARIA(M5S). Sì, grazie. Abbiamo già nei subemendamenti fatto capire quanto sia inutile questo nuovo emendamento delle Commissioni, ma il tema fondamentale è che noi abbiamo un comitato all'articolo 19, un comitato all'articolo 20 e poi ne abbiamo ancora uno, un comitato di coordinamento proposto con questo nuovo articolo. Quindi, chi ci garantisce che questi comitati facciano più o meno le stesse cose o si pestino i piedi a vicenda? Chi ci garantisce che tutto questo proliferare di comitati e di autorità di garanzia alla fine non faccia il lavoro che dovrebbe fare un unico comitato di garanzia che potrebbe riunire tutti i Ministeri? Io penso che forse la prossima giornata che potremo votare in questo Parlamento sarà la giornata dei comitati di garanzia nominati per nulla.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 19.200 () delle Commissioni, con il parere favorevole delle Commissioni e del Governo e con il parere contrario dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva .
Passiamo alla votazione dell'articolo 19. Cosa c'è? Non riesce a votare l'onorevole Alfonso Colucci? Sull'ordine dei lavori? Date parola all'onorevole Colucci.
ALFONSO COLUCCI(M5S). Si è bloccato il dispositivo: si è bloccato e, quindi, votava verde, nonostante fosse rosso.
PRESIDENTE. Ha fatto la precisazione, la mettiamo agli atti. Non avevo capito, chiedo scusa.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 19, nel testo emendato.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva .
Passiamo all'articolo aggiuntivo 19.01 Ascani. Ha chiesto di parlare l'onorevole Di Sanzo. Ne ha facoltà.
CHRISTIAN DIEGO DI SANZO(PD-IDP). Sì, Presidente. Intervengo sul 19.01 Ascani proprio perché per noi questo è un articolo aggiuntivo importante, in cui vogliamo introdurre il concetto e ribadirlo per assicurare il diritto alla spiegazione nei processi decisionali automatizzati, come previsto dall'articolo 86 del regolamento europeo sull'intelligenza artificiale.
Quello che vogliamo evitare - e che è fondamentale - è che l'intelligenza artificiale diventi una scatola nera dalla quale non sappiamo poi come emergano le decisioni che influenzano in modo significativo la vita delle persone, senza che queste poi possano capire le ultime ragioni e i criteri alla base di queste decisioni.
Il diritto alla spiegazione serve proprio a questo, cioè a garantire la trasparenza e responsabilità nei confronti di chi subisce gli effetti delle decisioni automatiche, spesso complesse e molto difficili da interpretare.
Immaginiamo, ad esempio, un giovane che chiede un mutuo sulla prima casa e si vede rifiutata la richiesta. Ecco, se la banca usa sistemi di intelligenza artificiale per valutare il rischio ma non è in grado di spiegare il perché questa richiesta sia stata respinta, questa persona si trova di fronte a un muro, un muro di opacità e impotenza, e non può sapere se la decisione è basata su dei dati errati, se ci sono stati dei pregiudizi dell'algoritmo, o se è semplicemente un errore tecnico.
Oppure pensiamo al caso di una lavoratrice che partecipa a una selezione del personale, e poi viene scartata senza spiegazioni perché un algoritmo di ha interpretato in modo errato alcune caratteristiche del suo .
In entrambi i casi, senza un diritto concreto alla spiegazione, i cittadini perdono strumenti fondamentali per tutelare la propria dignità e i propri diritti, ed ecco perché è essenziale che il Garante per la protezione dei dati personali, che è già un'autorità indipendente e competente in materia, abbia il ruolo di garantire questo diritto con l'autonomia e i poteri adeguati che servono.
L'emendamento prevede proprio che il Garante possa definire procedure efficaci per rendere il diritto alla spiegazione realmente esercitabile, cioè che non rimanga una cosa astratta, e possa richiedere dati e informazioni anche in forma disaggregata, comprese quelle detenute dalle pubbliche amministrazioni. Tutto ciò è cruciale per evitare che le decisioni dell'algoritmo non restino delle inesplorabili, e per prevenire possibili abusi e negligenze da parte di chi impiega queste tecnologie.
Ricordiamo che il diritto alla spiegazione non è, e non deve restare, un concetto astratto o un semplice dettaglio tecnico. È parte integrante di un sistema di tutele che coinvolge anche il europeo. Strumenti che servono e mirano a garantire la trasparenza, la responsabilità e la protezione della . In questo contesto, l'Italia non può permettersi di rimanere indietro o di adottare un approccio minimalista. Ci dobbiamo, invece, far promotori di una normativa che dia una sicurezza e una chiarezza ai cittadini, favorendo l'uso dell'intelligenza artificiale in modo responsabile e sostenibile, a garanzia delle tutele dei cittadini .
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 19.01 Ascani, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Avverto che il gruppo Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista ha esaurito i tempi previsti dal contingentamento. Essendone stata fatta richiesta, la Presidenza concederà a tale gruppo un tempo aggiuntivo, pari a un terzo rispetto al tempo originariamente assegnato al gruppo medesimo dal contingentamento.
PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento 20.2 Ghirra, a pagina 77 per chi vuol seguire sul fascicolo.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 20.2 Ghirra, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo, e il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo agli identici emendamenti 20.3 Ascani e 20.4 Auriemma. Se nessuno chiede di intervenire, li pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti 20.3 Ascani e 20.4 Auriemma, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 20.5 Ghirra. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 20.5 Ghirra, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo, e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 20.6 Pavanelli. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 20.6 Pavanelli, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 20.200 delle Commissioni. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 20.200 delle Commissioni, con il parere favorevole delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva .
Passiamo all'articolo 20. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 20, nel testo emendato.
Dichiaro aperta la votazione.
.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva
Passiamo all'articolo aggiuntivo 20.01 Alfonso Colucci. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 20.01 Alfonso Colucci, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo, e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento 23.1 Ghirra. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 23.1 Ghirra, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo agli identici emendamenti 23.2 Pavanelli e 23.3 Del Barba. Se nessuno chiede di intervenire, li pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti 23.2 Pavanelli e 23.3 Del Barba, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'articolo 20. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 23.
Dichiaro aperta la votazione.
.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva
PRESIDENTE. Passiamo adesso a pagina 87, agli identici emendamenti 24.1 Ascani e 24.2. Pastorino.
Se nessuno chiede di intervenire, li pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti 24.1 Ascani e 24.2 Pastorino, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 24.3 Peluffo. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 24.3 Peluffo, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 24.4 Del Barba. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 24.4 Del Barba, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 24.5 Peluffo. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 24.5 Peluffo, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 24.6 Caso. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 24.6 Caso, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 24.7 Pavanelli. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 24.7 Pavanelli, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 24.8 Ascani. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 24.8 Ascani, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo agli identici emendamenti 24.9 Ascani e 24.10 Del Barba. Se nessuno chiede di intervenire, li pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti 24.9 Ascani e 24.10 Del Barba, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere contrario dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 24.11 Pastorella. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 24.11 Pastorella, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 24.12 Ghirra. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 24.12 Ghirra, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 24.13 Manzi. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 24.13 Manzi, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 24.14 Ferrara. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 24.14 Ferrara, con il parere contrario delle Commissioni, del Governo e della relatrice di minoranza di Azione e con il parere favorevole degli altri relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 24.15 Caso. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 24.15 Caso, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo agli identici emendamenti 24.16 Ascani, 24.17 Alfonso Colucci e 24.18 Pavanelli. Se nessuno chiede di intervenire, li pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti 24.16 Ascani, 24.17 Alfonso Colucci e 24.18 Pavanelli, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 24.19 Iaria. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 24.19 Iaria, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 24.20 Iaria. Se non ci sono interventi, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 24.20 Iaria, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 24.21 Caso. Se non ci sono interventi, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 24.21 Caso, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 24.22 Iaria. Se non ci sono interventi, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 24.22 Iaria, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 24.23 Traversi. Se non ci sono interventi, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 24.23 Traversi, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 24.24 Peluffo. Se non ci sono interventi, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 24.24 Peluffo, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 24.25 Ghirra. Se non ci sono interventi, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 24.25 Ghirra, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 24.26 Giuliano. Se non ci sono interventi, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 24.26 Giuliano, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'emendamento 24.27 Alfonso Colucci. Se non ci sono interventi, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 24.27 Alfonso Colucci, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'articolo 24. Se non ci sono interventi, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 24.
Dichiaro aperta la votazione.
.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva
Passiamo all'articolo aggiuntivo 24.01 Alifano. Se non ci sono interventi, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 24.01 Alifano, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
PRESIDENTE. Passiamo all'articolo 27. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 27.
Dichiaro aperta la votazione.
.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva
PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento 28.1 Ghirra. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 28.1 Ghirra, con il parere contrario delle Commissioni e del Governo e con il parere favorevole dei relatori di minoranza.
Dichiaro aperta la votazione.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'articolo 28. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 28.
Dichiaro aperta la votazione.
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Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera approva
PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli ordini del giorno presentati .
Invito il rappresentante del Governo ad esprimere il parere sugli ordini del giorno presentati.
ALESSIO BUTTI,. Sull'ordine del giorno n. 9/2316-A/1 Pastorino, il parere è favorevole.
Sull'ordine del giorno n. 9/2316-A/2 Paolo Emilio Russo, il parere è contrario sul primo impegno e favorevole sui tre successivi, quindi, è accolto con riformulazione.
Sull'ordine del giorno n. 9/2316-A/3 Coppo, il parere è favorevole, con la seguente riformulazione: “a valutare l'opportunità di adottare”, poi prosegue il testo.
Sull'ordine del giorno n. 9/2316-A/4 Messina, il parere è favorevole, con la seguente riformulazione: “a valutare l'opportunità di assumere ogni opportuna iniziativa di competenza, anche di carattere normativo, volta ad implementare l'impiego dell'intelligenza artificiale nelle procedure di appalto pubblico e a promuoverne l'applicazione per gli appalti di lavori di valore pari o superiore a 150.000 euro”. Sull'ordine del giorno n. 9/2316-A/5 Ascani, il parere è contrario, mentre sull'ordine del giorno n. 9/2316-A/6 Ambrosi il parere è favorevole.
Sugli ordini del giorno n. 9/2316-A/7 Furgiuele e n. 9/2316-A/8 Maccanti vi è un invito al ritiro.
Sugli ordini del giorno n. 9/2316-A/9 Dara, n. 9/2316-A/10 Cavandoli e n. 9/2316-A/11 Bof, il parere è favorevole.
Sull'ordine del giorno n. 9/2316-A/12 Cerreto, il parere è favorevole, con la seguente riformulazione: “a valutare l'opportunità di accompagnare”.
Sull'ordine del giorno n. 9/2316-A/13 Testa, il parere è favorevole, con la seguente riformulazione: “a valutare l'opportunità di introdurre, nell'ambito dell'adozione dei decreti legislativi finalizzati all'adeguamento dell'ordinamento nazionale al regolamento (UE), il cosiddetto , misure che prevedano un esplicito riferimento alle piccole e medie imprese, riconoscendone il ruolo strategico nel tessuto produttivo e tecnologico del Paese e assicurando, in coerenza con la disciplina europea, strumenti idonei a sostenerne la capacità innovativa e la competitività nel processo di transizione digitale”. Sull'ordine del giorno n. 9/2316-A/14 Soumahoro, il parere è contrario.
Sull'ordine del giorno n. 9/2316-A/15 Cavo, vi è un invito al ritiro.
Sugli ordini del giorno n. 9/2316-A/16 Del Barba e n. 9/2316-A/17 Boschi, il parere è contrario. Sull'ordine del giorno n. 9/2316-A/18 Rizzetto, il parere è favorevole.
Sugli ordini del giorno n. 9/2316-A/19 Sergio Costa, n. 9/2316-A/20 Marianna Ricciardi e n. 9/2316-A/21 Iaria, il parere è contrario.
L'ordine del giorno n. 9/2316-A/22 L'Abbate è accoglibile come raccomandazione.
Sull'ordine del giorno n. 9/2316-A/23 Caso, il parere è favorevole, con la seguente riformulazione: premettere a entrambi gli impegni le parole: “a valutare l'opportunità di”, poi continua invariato.
Sugli ordini del giorno n. 9/2316-A/24 Barzotti, n. 9/2316-A/25 Sportiello, n. 9/2316-A/26 Pandolfo e n. 9/2316-A/27 Di Sanzo, il parere è contrario.
Sull'ordine del giorno n. 9/2316-A/28 Casu il parere è favorevole, se viene espunto l'ultimo periodo della quinta premessa e con la seguente riformulazione: “nell'esercizio della delega a valutare l'opportunità di assicurare”, poi continua invariato. Sull'ordine del giorno n. 9/2316-A/29 Barbagallo il parere è favorevole, con la seguente riformulazione: “in linea con gli obiettivi del provvedimento in esame come richiamati nella relazione illustrativa citata in premessa, a valutare l'opportunità di adottare”, poi continua invariato.
Sull'ordine del giorno n. 9/2316-A/30 Mollicone il parere del Governo è favorevole, con la seguente riformulazione del primo impegno: “a valutare l'opportunità di sostenere l'accelerazione dell'adozione da parte dell'Unione europea dei sistemi di contrassegni digitali obbligatori, previsti dal regolamento AI, che consenta di identificare in modo chiaro e trasparente i contenuti tramite l'intelligenza artificiale” e favorevole al secondo impegno.
Sull'ordine del giorno n. 9/2316-A/31 Borrelli il parere è favorevole, con la seguente riformulazione: “a valutare l'opportunità di accompagnare”. Sugli ordini del giorno n. 9/2316-A/32 Bonelli, n. 9/2316-A/33 Zaratti, n. 9/2316-A/34 Mari, n. 9/2316-A/35 Dori, n. 9/2316-A/36 Fratoianni, n. 9/2316-A/37 Piccolotti, n. 9/2316-A/38 Ghirra, n. 9/2316-A/39 Grimaldi e n. 9/2316-A/40 Zanella il parere è contrario. Sull'ordine del giorno n. 9/2316-A/41 Squeri il parere è favorevole, con la seguente riformulazione, che premette a entrambi gli impegni le parole: “a valutare l'opportunità di”.
Sugli ordini del giorno n. 9/2316-A/42 Casasco e n. 9/2316-A/43 Boscaini c'è un invito al ritiro. Sugli ordini del giorno n. 9/2316-A/44 Pastorella e n. 9/2316-A/45 D'Alessio il parere è favorevole. Sugli ordini del giorno n. 9/2316-A/46 Benzoni e n. 9/2316-A/47 Grippo il parere è contrario. Sull'ordine del giorno n. 9/2316-A/48 Onori il parere è favorevole, con la seguente riformulazione, che premette a entrambi gli impegni le parole: “a valutare l'opportunità di”. Sull'ordine del giorno n. 9/2316-A/49 Sottanelli c'è un invito al ritiro.
Sull'ordine del giorno n. 9/2316-A/50 Bonetti, espunta la penultima premessa, il parere è favorevole, con la seguente riformulazione: “a valutare l'opportunità di accompagnare”. Sull'ordine del giorno n. 9/2316-A/51 Centemero il parere è favorevole, con la seguente riformulazione: “a valutare l'opportunità di adottare”.
PRESIDENTE. Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2316-A/1 Pastorino, su cui il parere è favorevole, quindi andiamo oltre.
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2316-A/2 Paolo Emilio Russo. Accetta la riformulazione, onorevole Russo? Prendo atto che accetta la riformulazione. Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2316-A/3 Coppo. Accetta la riformulazione? Prendo atto che accetta la riformulazione. Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2316-A/4 Messina. Accetta la riformulazione? Prendo atto che accetta la riformulazione.
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2316-A/5 Ascani, su cui vi è il parere contrario del Governo. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2316-A/5 Ascani, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
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Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Sull'ordine del giorno n. 9/2316-A/6 Ambrosi il parere è favorevole. Andiamo avanti. Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2316-A/7 Furgiuele, su cui vi è un invito al ritiro. Ritirato. Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2316-A/8 Maccanti, su cui vi è un invito al ritiro. Ritirato. Sugli ordini del giorno n. 9/2316-A/9 Dara, n. 9/2316-A/10 Cavandoli e n. 9/2316-A/11 Bof il parere è favorevole. Andiamo oltre.
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2316-A/12 Cerreto. Accetta la riformulazione? Prendo atto che accetta la riformulazione. Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2316-A/13 Testa. Accetta la riformulazione? Prendo atto che accetta la riformulazione.
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2316-A/14 Soumahoro, su cui vi è il parere contrario. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2316-A/14 Soumahoro, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
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Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2316-A/15 Cavo. Onorevole Cavo, lo ritira? Sì, perfetto.
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2316-A/16 Del Barba. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2316-A/16 Del Barba, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
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Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2316-A/17 Boschi. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2316-A/17 Boschi, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
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Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Sull'ordine del giorno n. n. 9/2316-A/18 Rizzetto il parere è favorevole.
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2316-A/19 Sergio Costa. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2316-A/19 Sergio Costa, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
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Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2316-A/20 Marianna Ricciardi. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2316-A/20 Marianna Ricciardi, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
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Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2316-A/21 Iaria. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2316-A/21 Iaria, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
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Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2316-A/22 L'Abbate. Accetta la raccomandazione? Sì, perfetto, grazie.
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2316-A/23 Caso. Accetta la riformulazione? Va bene.
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2316-A/24 Barzotti. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2316-A/24 Barzotti, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
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Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2316-A/25 Sportiello. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2316-A/25 Sportiello, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
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Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2316-A/26 Pandolfo. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2316-A/26 Pandolfo, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
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Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2316-A/27 Di Sanzo. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2316-A/27 Di Sanzo, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
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Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2316-A/28 Casu. Accetta la riformulazione, onorevole Casu? Va bene. Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2316-A/29 Barbagallo. Accetta la riformulazione, onorevole Barbagallo? Va bene.
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2316-A/30 Mollicone. Accetta la riformulazione? Va bene.
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2316-A/31 Borrelli. Accetta la riformulazione? Va bene.
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2316-A/32 Bonelli. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2316-A/32 Bonelli, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
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Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2316-A/33 Zaratti. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2316-A/33 Zaratti, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
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Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2316-A/34 Mari. Se nessuno chiede di intervenire, lo pongo in votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2316-A/34 Mari, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
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Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2316-A/35 Dori. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2316-A/35 Dori, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
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Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2316-A/36 Fratoianni. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2316-A/36 Fratoianni, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
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Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2316-A/37 Piccolotti. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2316-A/37 Piccolotti, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
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Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2316-A/38 Ghirra. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2316-A/38 Ghirra, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
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Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2316-A/39 Grimaldi. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2316-A/39 Grimaldi, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
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Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2316-A/40 Zanella. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2316-A/40 Zanella, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
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Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2316-A/41 Squeri. Onorevole Squeri (o chi per lui), accetta la riformulazione? Sì.
I due ordini del giorno successivi, n. 9/2316-A/42 Casasco e n. 9/2316-A/43 Boscaini, sono ritirati.
Sugli ordini del giorno n. 9/2316-A/44 Pastorella e n. 9/2316-A/45 D'Alessio il parere del Governo è favorevole.
Sull'ordine del giorno n. 9/2316-A/46 Benzoni il parere del Governo è contrario.
Se nessuno chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2316-A/46 Benzoni, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2316-A/47 Grippo. Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2316-A/47 Grippo, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
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Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Prendo atto che l'onorevole Onori accetta la riformulazione del suo ordine del giorno n. 9/2316-A/48.
Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2316-A/49 Sottanelli. Onorevole, accetta il ritiro? Non accetta la richiesta di ritiro.
Se nessun altro chiede di intervenire, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2316-A/49 Sottanelli, con il parere contrario del Governo.
Dichiaro aperta la votazione.
.
Dichiaro chiusa la votazione.
La Camera respinge .
Prendo atto che i presentatori degli ordini del giorno n. 9/2316-A/50 Bonetti e n. 9/2316-A/51 Centemero accettano la riformulazione dei loro ordini del giorno.
, è così esaurito l'esame degli ordini del giorno presentati.
Interrompiamo a questo punto l'esame del provvedimento che riprenderà nella seduta di domani, a partire dalle ore 9,30, per lo svolgimento delle dichiarazioni di voto finale e la votazione finale.
PRESIDENTE. Passiamo agli interventi di fine seduta.
Ha chiesto di parlare l'onorevole Battilocchio. Ne ha facoltà.
Colleghi, per favore, un po' di silenzio. Consentiamo al collega Battilocchio di intervenire. Prego, onorevole Battilocchio.
ALESSANDRO BATTILOCCHIO(FI-PPE). Grazie, Presidente. Oggi celebriamo la prima Giornata nazionale delle periferie, istituita dal Parlamento con legge n. 170 del 2024, una proposta sottoscritta dai colleghi di tutti i gruppi parlamentari. Le parole odierne del Presidente Mattarella, totalmente condivisibili, hanno perfettamente sintetizzato la necessità di proseguire e accelerare il percorso; eloquenti anche gli interventi, tra gli altri, del Presidente Fontana e del Presidente La Russa.
Il 24 giugno: perché? Non è una data scelta a caso: il 24 giugno del 2014 veniva, infatti, barbaramente uccisa la piccola Fortuna Loffredo, una bambina di sei anni di Parco Verde. Un dramma da non dimenticare mai. Ma proprio in occasione della Giornata delle periferie, ribadiamo la determinazione ad un'ancora più incisiva azione e a un maggiore impegno. Oggi, le periferie, grazie al Governo, al Parlamento, alle istituzioni locali, alle straordinarie realtà del Terzo settore, alle parrocchie sono al centro del dibattito e dell'agenda, con una mole di risorse, interventi, progetti, programmi che stanno riportando la speranza e la fiducia in aree per tanti, troppi anni, trascurate e tralasciate dalle istituzioni spesso trasformate in non luoghi. Presidente, le consegno la relazione intermedia della Commissione periferie, già acquisita agli atti nei giorni scorsi, frutto di un lavoro di squadra, un grande lavoro corale, tra l'altro, un documento approvato all'unanimità all'interno della Commissione. Ce la metteremo tutta, per quanto di competenza, per portare avanti al meglio il nostro compito anche nei prossimi anni e per essere all'altezza delle tante aspettative che la politica, a tutti i livelli, non può permettersi stavolta di deludere.
PRESIDENTE. È stata già pubblicata la relazione, la ringrazio.
Ha chiesto di parlare la deputata L'Abbate. Ne ha facoltà.
PATTY L'ABBATE(M5S). Grazie, Presidente. Io volevo ricordare ai colleghi e parlarvi della vertenza dei lavoratori di AC Boilers di Gioia del Colle. A quanto pare, si consolida una prospettiva, una soluzione positiva, per la reindustrializzazione dello stabilimento, appunto, di Gioia del Colle, che è di proprietà del gruppo Sofinter. Questo è specializzato nella produzione di caldaie di grande taglia per impianti di generazione di energia elettrica. Ora, nell'incontro che c'è stato al MIMIT, si è discusso di una riconversione produttiva del sito grazie all'interesse che è stato manifestato da un'azienda italiana e c'è stata, quindi, una firma di una lettera dalle parti.
Quello che ci preoccupa è che, questa mattina, si sono incontrati i lavoratori e sono un attimino perplessi perché non sono molto convinti sulla solidità di questa impresa italiana; poi, bisogna capire anche da quale anno parte il piano di investimenti, perché si parla del 2027, ed è poi necessario, chiaramente, un piano, sicuramente, di riqualificazione del personale, perché anche se si resta nello stesso ambito, quindi metalmeccanico, probabilmente non si tratterà della stessa produzione. Si è parlato di occupare tutti i 121 lavoratori, quindi le 121 maestranze. Questa può essere una cosa positiva, ma noi vorremmo porre l'attenzione, quindi, del Ministro Urso, perché lui ha fatto una promessa: ha detto che siamo di fronte, quindi, a un passo decisivo e a una soluzione. Noi quello che vi ripetiamo come MoVimento 5 Stelle e come deputato - quindi parlamentare del territorio, perché Gioia del Colle, appunto, è in Puglia, sul mio territorio - è che ci auguriamo che questa vertenza sia veramente una soluzione per la dignità dei lavoratori di Gioia del Colle di AC Boilers e che non sia la solita cosa, il solito slogan che viene lanciato, ma che questi lavoratori e l'impresa vengano messi veramente in buone mani .
PRESIDENTE. Comunico l'ordine del giorno della prossima seduta.
1.
S. 1146 - Disposizioni e deleghe al Governo in materia di intelligenza artificiale (Approvato dal Senato) (C. 2316-A)
: CAROPPO (per la IX Commissione) e COLOMBO (per la X Commissione), per la maggioranza; CASU e PASTORELLA (per la IX Commissione) e FERRARA e GHIRRA (per la X Commissione), di minoranza.
2.
QUARTINI ed altri: Disposizioni concernenti il finanziamento, l'organizzazione e il funzionamento del Servizio sanitario nazionale nonché delega al Governo per il riordino delle agevolazioni fiscali relative all'assistenza sanitaria complementare. (C. 1298-A)
: CIANCITTO, per la maggioranza; QUARTINI, di minoranza.
3.
SEMENZATO ed altri: Istituzione della Giornata nazionale contro la denigrazione dell'aspetto fisico delle persone (body shaming). (C. 1049-A)
Relatrice: SEMENZATO.
4.
S. 1054 - Disposizioni per il riconoscimento e la promozione delle zone montane (Approvato dal Senato). (C. 2126-A)
e delle abbinate proposte di legge: GIRELLI ed altri; TASSINARI ed altri. (C. 699-1059)
Relatrice: CATTOI.
5.
BAGNAI ed altri: Modifiche all'articolo 132 del codice in materia di protezione dei dati personali, di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, concernenti l'acquisizione di dati relativi al traffico telefonico e telematico per esigenze di tutela della vita e dell'integrità fisica del soggetto interessato, nonché istituzione della Giornata nazionale dedicata alle persone scomparse. (C. 1074-A)
Relatrice: MATONE.
6.
7.
S. 1233 - Ratifica ed esecuzione della Convenzione che istituisce l'Organizzazione internazionale per gli ausili alla navigazione marittima, con Allegato, fatta a Parigi il 27 gennaio 2021 (Approvato dal Senato). (C. 2189)
: FORMENTINI.
8.
FRATOIANNI ed altri: Disposizioni per favorire la stipulazione di contratti volti alla riduzione dell'orario di lavoro. (C. 2067)
e delle abbinate proposte di legge: FRATOIANNI e MARI; CONTE ed altri; SCOTTO ed altri. (C. 142-1000-1505)
9.