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Venerdì 15 Marzo 2013 ore 10:30
Seduta di assemblea numero 1 della XVII legislatura
Resoconto stenografico
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Seduta di assemblea numero 1 della XVII legislatura del 15/03/2013
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- Costituzione dell'Ufficio provvisorio di Presidenza
- Saluto del Presidente provvisorio
- Sull'ordine dei lavori
- Cessazione dal mandato parlamentare del deputato Matteo Salvini
- Costituzione della Giunta delle elezioni provvisoria
- Su un lutto del deputato Maria Gaetana Greco
- La seduta, sospesa alle 10,55, è ripresa alle 11,35
- Proclamazione di deputati subentranti
- Votazione per l'elezione del Presidente della Camera
- La seduta, sospesa alle 14, è ripresa alle 14,50
- Comunicazione
- Votazione per l'elezione del Presidente della Camera
- La seduta, sospesa alle 16,55, è ripresa alle 17,35
- Votazione per l'elezione del Presidente della Camera
- La seduta, sospesa alle 19,40, è ripresa alle 11,10 di sabato 16 marzo 2013
- Votazione per l'elezione del Presidente della Camera
- La seduta, sospesa alle 13,05, è ripresa alle 13,25
- Presidente della Camera (Insediamento e discorso)
- Gruppi parlamentari (Invito alla costituzione)
- Ordine del giorno della prossima seduta
PRESIDENTE. La seduta è aperta.
Ricordo che la Camera è riunita in qualità di seggio elettorale per l'elezione del suo Presidente. Prima di passare alla votazione si procederà pertanto agli adempimenti necessari alla costituzione del seggio (costituzione dell'Ufficio provvisorio di Presidenza e della Giunta delle elezioni provvisoria; proclamazione di deputati subentranti).
Procediamo, in primo luogo, alla costituzione dell'Ufficio provvisorio di Presidenza.
Ricordo che, ai sensi dell'articolo 2, comma 2, del Regolamento, svolgono le funzioni di segretari provvisori quattro deputati. Essi sono scelti tra i segretari della legislatura precedente secondo l'ordine di anzianità per elezione, risalendo, in difetto, ai segretari delle legislature anteriori; in loro mancanza, si scelgono i deputati più giovani.
Chiamo dunque ad assumere le funzioni di segretari provvisori i deputati Fontana Gregorio, Milanato e Bocci, nella loro qualità di segretari di Presidenza nella XVI legislatura, nonché il deputato Galati, già segretario di Presidenza nella XV legislatura, che invito a prendere posto – in verità, l'hanno già preso – al banco della Presidenza.
I deputati Fontana Gregorio, Milanato e Bocci sono stati eletti nella XVI legislatura, il 6 maggio 2008, rispettivamente con voti 274, 272 e 244, mentre il deputato Galati è stato eletto nella XV legislatura, l'8 maggio 2006.
PRESIDENTE. . Onorevoli colleghi, il Regolamento della Camera mi affida il compito e l'onore di presiedere la prima seduta della XVII legislatura repubblicana.
Prima di qualunque altra cosa, permettetemi di esprimere il sentimento mio – e ritengo anche di tutti voi – rivolgendo un fervido e caloroso augurio al nuovo Pontefice, che ha scelto significativamente il nome del Santo Patrono d'Italia, emblema universale della mitezza e della pace, Papa Francesco – . La sua elezione rappresenta, sia per i credenti, sia per i non credenti, in particolare nel nostro Paese, un momento di intensa emozione e di grandi aspettative. Il suo alto profilo spirituale, la sua profonda cultura religiosa e la sua costante e vivida testimonianza a favore dei più umili segneranno in modo peculiare e profondo l'altissima missione pastorale cui è chiamato, in un momento di grandi cambiamenti per la Chiesa.
È prassi che il Presidente provvisorio dell'Assemblea, prima di procedere agli adempimenti preliminari e alla votazione per l'elezione del nuovo Presidente, rivolga un saluto all'Assemblea. Sono quindi lieto, particolarmente lieto, di porgere questo breve indirizzo di saluto innanzitutto agli italiani che stanno seguendo i nostri lavori, anche attraverso la diretta televisiva della RAI, e, con loro, al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, chiamato ad affrontare, nell'esercizio delle sue alte funzioni istituzionali, la particolare complessità dell'attuale fase politica, che sappiamo saprà gestire con l'equilibrio e la saggezza di sempre ( – . E, ancora, rivolgo un saluto particolare a voi tutti: ai colleghi ritrovati dalla precedente legislatura, ai segretari provvisori, che mi assistono in questa seduta, e ai tantissimi colleghi che entrano oggi, per la prima volta, in quest'Aula ed ai quali, in particolare, esprimo il mio più cordiale benvenuto.
Il notevole rinnovamento della rappresentanza politica parlamentare è stato probabilmente il dato più significativo delle ultime elezioni, che hanno portato in Parlamento forze politiche nuove, con un rilevante peso elettorale e, anche nell'ambito dei partiti tradizionali, tanti, tantissimi, nuovi deputati.
È aumentata la rappresentanza delle donne e a tutte le colleghe che oggi siedono in quest'Aula dove, con i lavori dell'Assemblea costituente è formalmente iniziata la storia della presenza femminile nella più alta sede della rappresentanza politica nazionale, vorrei rivolgere un particolare augurio di buon lavoro.
È aumentata anche la presenza di colleghi di più giovane età: circa il 38 per cento degli eletti ha meno di 40 anni . Della presenza di così tanti neodeputati non posso che rallegrarmi, anche perché credo fermamente nel contributo che potrà essere portato al confronto e alla dialettica parlamentare da parte di chi vi arriva per la prima volta animato dall'entusiasmo, dalla passione, dalla voglia di impegnarsi per il bene del Paese in un lavoro ben più difficile e faticoso di quanto possa essere talora superficialmente rappresentato e percepito.
Gran parte di questo lavoro si svolgerà nelle sedi più faticose e meno sottoposte alla ribalta dei riflettori. Mi riferisco, principalmente, alle Commissioni, in cui più intensamente ed efficientemente si sviluppa, giorno per giorno, l'attività parlamentare. In questo nostro impegno sappiamo di poter contare sul supporto prezioso e imparziale dell'intera amministrazione della Camera, un'amministrazione di grande qualità e professionalità, a cui, a nome dell'Assemblea, voglio rinnovare l'apprezzamento e l'auspicio di costante crescita professionale al servizio dell'autorevolezza e del prestigio del Parlamento .
E per affrontare con efficaci risposte politiche l'attuale momento di crisi economica e sociale dobbiamo ripartire proprio da quell'autorevolezza e da quel prestigio di cui noi tutti siamo i primi responsabili. Solo ripartendo, infatti, da questi punti di riferimento sarà possibile arginare l'alimentarsi della prolungata fase di difficoltà economica che investe il mondo delle imprese, del lavoro e delle famiglie. L'esperienza nella storia italiana ed europea ci ha insegnato che per costruire quell'argine vi è esigenza di dialogo, di coesione, di rispetto reciproco e, principalmente, di solidarietà. È compito di tutti in quest'Aula adoperarsi in un grande sforzo di ricostruzione con un unico obiettivo: realizzare un futuro di pace e di progresso economico e sociale. È un impegno di cui è, titolare il Parlamento nel suo complesso, ma che coinvolge ciascuna delle forze politiche che ne fanno parte. La nostra capacità di dialogo su singoli temi di interesse comune permetterà di sostenere, anche in sede europea, una visione politica di più ampia prospettiva, per condurre un proficuo lavoro in tutti gli ambiti in cui saremo chiamati a confrontarci in questa sede. Partendo dai nostri diversi e talvolta contrapposti punti di vista, dovremo conformare doverosamente la condotta di ciascuno di noi e quella collettiva alla correttezza e al rispetto reciproco, senza mai far prevalere logiche di sterile contrapposizione.
Ci attendono, da un lato, i problemi urgenti dell'economia, della società e della politica europea, e, dall'altro, la necessità di un confronto intenso e costruttivo su temi come l'architettura istituzionale dello Stato e la riforma della legge elettorale. All'azione di riforma istituzionale, però, dovrà collegarsi necessariamente un intervento sui Regolamenti parlamentari, forse meno reclamizzati dai ma che costituisce un passaggio importante per accrescere le potenzialità operative del Parlamento, con l'obiettivo di preservarne l'autonomia costituzionale e di riqualificarne l'esercizio delle funzioni decisionali, conoscitive, di indirizzo e di controllo.
Abbiamo estremo bisogno di aggiornare le nostre procedure per individuare moduli operativi sempre più idonei a garantire non solo decisioni sagge e durevoli, ma anche decisioni tempestive, che, senza abdicare alle necessarie garanzie di partecipazione e riflessione, possano corrispondere alle esigenze di rapidità di risposta politica richieste dal nostro tempo e dalla società sempre più globalizzata. Ne va della credibilità delle istituzioni e, dunque, della stessa democrazia.
Abbiamo affrontato tante volte questo tema in passato. Posso dirlo per essermi fatto carico io stesso, insieme a tanti altri colleghi di altri gruppi parlamentari nella precedente legislatura, di sforzi in questa direzione. Faccio a questo proposito appello a tutti i colleghi, ai vecchi, ai nuovi e al futuro Presidente di quest'Assemblea, perché sul tema dei Regolamenti, senza pregiudizi, ma con sensibilità istituzionale e democratica, si possa rapidamente raggiungere un'ampia intesa.
È ovvio che, nell'affrontare le riforme regolamentari, non dovremo mai dimenticare il valore delle procedure, presidio della democrazia e del libero e pieno confronto delle idee in Parlamento. Le procedure rappresentano, infatti, il modo in cui in concreto si bilanciano e si contemperano i diritti fondamentali di ogni attore della vita parlamentare, deputati, maggioranze, opposizioni, gruppi, Governo. Proprio per questo, esse non possono essere patrimonio di questa o quella maggioranza, ma sono condivise e si tramandano di legislatura in legislatura, nell'interesse e principalmente a garanzia di tutti.
Per lo stesso motivo, il percorso di riforma dovrà svilupparsi sempre nel rispetto delle procedure e delle regole previste. In buona sostanza, colleghi, la manutenzione delle regole passa attraverso il rispetto delle procedure previste dalle regole stesse per la loro modifica.
Un ulteriore possibile fronte operativo, su cui vorrei richiamare l'attenzione di questa Assemblea, è proprio quello della buona manutenzione della legislazione vigente. Non si tratta solo di un problema di formulazione normativa, ma anche di individuazione ed aggregazione di tutta la legislazione in grandi codici per materia, sull'esempio di altri Paesi europei, proseguendo con maggiore organicità in un lavoro già intrapreso da tempo, spesso sottovalutato e persino sconosciuto, ma comunque di fondamentale interesse per i cittadini, lavoro prezioso di cui è testimonianza – lo voglio ricordare in quest'Aula – ad esempio la banca dati normativa accessibile gratuitamente da tutti.
Permettetemi, in conclusione, di condividere con voi un solo ricordo, non retorico né formale. Ricorre domani l'anniversario del sequestro di Aldo Moro e dell'assassinio degli uomini della sua scorta Era il 16 marzo 1978, qualcuno dei presenti non era neanche nato, altri, come me, erano giovani. Tutti, però, ricordiamo quella data, perché scandisce ancora il tempo nella nostra memoria collettiva ed è divenuta parte di un comune patrimonio di storia nazionale, rimandandoci ad una stagione di incertezze, diversa sicuramente, ma certo non meno complessa di quella attuale . L'impegno di tanti che si sono battuti per difendere la nostra democrazia e le nostre istituzioni ci guidi a fare il meglio per l'Italia e a ripartire proprio da oggi.
Nel dichiarare aperti i lavori della XVII legislatura, auguro a tutti noi buon lavoro .
PRESIDENTE. Desidero precisare che, essendo oggi la Camera convocata per procedere ai primi adempimenti relativi alla propria costituzione, la collocazione nell'Aula dei parlamentari è libera. Naturalmente, tale collocazione non può in alcun modo pregiudicare l'assegnazione dei posti, che potrà avvenire solo allorché i gruppi saranno formalmente costituiti.
PRESIDENTE. Comunico che in data 12 marzo 2013 è pervenuta alla Presidenza la seguente lettera del deputato Matteo Salvini: «Egregio onorevole Presidente Antonio Leone, in relazione alla mia volontà di optare per la carica di parlamentare europeo, incompatibile con il mandato di parlamentare nazionale, ai sensi dell'articolo 5-, comma 1, lettera della legge 24 gennaio 1979, n. 18, rassegno le mie irrevocabili ed immediate dimissioni da deputato della Repubblica italiana, pregandola di darne annuncio all'Assemblea già nella seduta del 15 marzo 2013, affinché la stessa possa prenderne atto ai sensi dell'articolo 17-, comma 2, del Regolamento della Camera dei deputati. Firmato: Matteo Salvini».
Trattandosi di dimissioni motivate, ai sensi dell'articolo 17-, comma 2, del Regolamento, in relazione alla volontà di optare per una carica incompatibile con il mandato parlamentare, la Camera ne prende atto senza procedere a votazioni.
Risulta, quindi, cessato dal mandato parlamentare il deputato Matteo Salvini. La Giunta delle elezioni provvisoria procederà, pertanto, anche all'accertamento del candidato subentrante al predetto deputato dimissionario.
PRESIDENTE. Dobbiamo ora dare corso alla costituzione della Giunta delle elezioni provvisoria, che dovrà accertare, ai fini della proclamazione, i deputati subentranti ai deputati optanti eletti in più circoscrizioni, sulla base dei dati comunicati dagli uffici elettorali.
A norma dell'articolo 3, comma 2, del Regolamento, la Giunta delle elezioni provvisoria è formata dai deputati membri della Giunta delle elezioni della precedente legislatura presenti alla prima seduta, in numero non inferiore a dodici.
Tali deputati sono in numero di dodici e sono i seguenti: Abrignani, Bernardo, Bianconi, Gianni Farina, Gregorio Fontana, Laffranco, Lenzi, Losacco, Marantelli, Molteni, Oliverio e Pisicchio. Ai sensi della citata disposizione regolamentare non occorre pertanto procedere all'integrazione di tale collegio.
Ai sensi del medesimo articolo 3, comma 2, del Regolamento, la Presidenza della Giunta provvisoria delle elezioni è attribuita, nell'ambito dei componenti sopra individuati, al più anziano per elezione tra i Vicepresidenti della Giunta della legislatura precedente e, qualora nessuno di essi sia presente, ai Vicepresidenti delle legislature anteriori. In loro mancanza la Giunta è presieduta dal decano per età. Poiché uno dei Vicepresidenti della precedente legislatura, il deputato Pisicchio, fa parte della Giunta provvisoria delle elezioni, la stessa sarà da questi presieduta.
Ricordo che la Giunta delle elezioni provvisoria ha il compito di svolgere, in occasione della prima seduta della legislatura, gli accertamenti finalizzati alla proclamazione dei deputati subentranti da parte del Presidente provvisorio sulla base dei dati comunicati dagli uffici elettorali.
Sospenderò, dunque, la seduta al fine di consentire la riunione della Giunta delle elezioni provvisoria, che avrà luogo immediatamente nella Sala dei Ministri (al piano Aula). La seduta riprenderà al termine della riunione della Giunta delle elezioni provvisoria. Per cui, non do un orario preciso, ma ritengo che non debba essere molto impegnativo.
PRESIDENTE. Comunico che la collega Maria Gaetana Greco è stata colpita da un grave lutto: la perdita del marito.
La Presidenza della Camera ha già fatto pervenire alla collega le espressioni della più sentita partecipazione al suo dolore, che desidero ora rinnovare anche a nome dell'intera Assemblea.
Sospendo la seduta.
PRESIDENTE. La seduta è ripresa. Comunico che occorre procedere, a norma dell'articolo 3 del Regolamento – secondo quanto previsto dagli articoli 85 e 86, comma 1, del testo unico n. 361 del 1957, e successive modificazioni –, alla sostituzione dei deputati che hanno esercitato l'opzione essendo stati proclamati in più circoscrizioni.
A tale fine, la Giunta delle elezioni provvisoria, preso atto delle opzioni pervenute, ha accertato che seguono immediatamente l'ultimo degli eletti nell'ordine progressivo delle rispettive liste circoscrizionali i candidati risultanti dall'elenco del quale invito il segretario provvisorio di Presidenza, deputato Gregorio Fontana, a dare lettura.
GREGORIO FONTANA, legge:
nella circoscrizione II (Piemonte 2): per la lista n. 5 (Sinistra Ecologia Libertà), Fabio Lavagno subentra a Nicola (detto Nichi) Vendola; per la lista n. 9 (Lega Nord), Gianluca Buonanno subentra a Roberto Cota; per la lista n. 11 (Fratelli d'Italia Centrodestra Nazionale), Gaetano Nastri subentra a Giorgia Meloni; per la lista n. 12 (Il Popolo della Libertà), Bruno Archi subentra a Angelino Alfano; nella circoscrizione III (Lombardia 1): per la lista n. 15 (Fratelli d'Italia Centrodestra Nazionale), Massimo Enrico Corsaro subentra a Ignazio La Russa; nella circoscrizione IV (Lombardia 2): per la lista n. 14 (Sinistra Ecologia Libertà), Luigi Lacquaniti subentra a Nicola (detto Nichi) Vendola; nella circoscrizione V (Lombardia 3): per la lista n. 11 (Sinistra Ecologia Libertà), Franco Bordo subentra a Nicola (detto Nichi) Vendola; nella circoscrizione VI (Trentino-Alto Adige): per la lista n. 3 (Sinistra Ecologia Libertà), Florian Kronbichler subentra a Nicola (detto Nichi) Vendola; nella circoscrizione VII (Veneto 1): per la lista n. 17 (Sinistra Ecologia Libertà), Alessandro Zan subentra a Nicola (detto Nichi) Vendola; nella circoscrizione VIII (Veneto 2): per la lista n. 2 (Scelta Civica con Monti per l'Italia), Andrea Causin subentra a Alberto Bombassei; per la lista n. 14 (Sinistra Ecologia Libertà), Giulio Marcon subentra a Nicola (detto Nichi) Vendola; nella circoscrizione IX (Friuli Venezia Giulia): per la lista n. 4 (Sinistra Ecologia Libertà), Serena Pellegrino subentra a Nicola (detto Nichi) Vendola; nella circoscrizione X (Liguria): per la lista n. 4 (Sinistra Ecologia Libertà), Stefano Quaranta subentra a Nicola (detto Nichi) Vendola; nella circoscrizione XI (Emilia-Romagna): per la lista n. 16 (Sinistra Ecologia Libertà), Giovanni Paglia subentra a Nicola (detto Nichi) Vendola; nella circoscrizione XII (Toscana): per la lista n. 1 (Fratelli d'Italia Centrodestra Nazionale), Achille Totaro subentra a Giorgia Meloni; per la lista n. 9 (Sinistra Ecologia Libertà), Marisa Nicchi subentra a Nicola (detto Nichi) Vendola; nella Circoscrizione XIV (Marche): per la lista n. 12 (Sinistra Ecologia Libertà), Lara Ricciatti subentra a Laura Boldrini; nella Circoscrizione XV (Lazio 1): per la lista n. 7 (Il Popolo della Libertà), Eugenia Maria Roccella subentra a Angelino Alfano; per la lista n. 10 (Fratelli d'Italia Centrodestra Nazionale), Fabio Rampelli subentra a Giorgia Meloni; per la lista n. 16 (Sinistra Ecologia Libertà), Ileana Cathia Piazzoni subentra a Nicola (detto Nichi) Vendola; per la lista n. 17 (Partito Democratico), Andrea Ferro subentra a Pier Luigi Bersani; nella Circoscrizione XVI (Lazio 2): per la lista n. 1 (Sinistra Ecologia Libertà), Nazzareno Pilozzi subentra a Nicola (detto Nichi) Vendola; per la lista n. 16 (Fratelli d'Italia Centrodestra Nazionale), Fabio Rampelli subentra a Giorgia Meloni; nella Circoscrizione XVII (Abruzzo): per la lista n. 12 (Sinistra Ecologia Libertà), Generoso (detto Gianni) Melilla subentra a Nicola (detto Nichi) Vendola; nella Circoscrizione XIX (Campania 1): per la lista n. 6 (Fratelli d'Italia Centrodestra Nazionale), Marcello Taglialatela subentra a Giorgia Meloni; nella Circoscrizione XX (Campania 2): per la lista n. 20 (Unione di Centro), Giuseppe De Mita subentra a Mario Catania; per la lista n. 21 (Partito Democratico), Khalid Chaouki subentra a Enrico Letta; per la lista n. 22 (Sinistra Ecologia Libertà), Giancarlo Giordano subentra a Nicola (detto Nichi) Vendola; nella Circoscrizione XXI (Puglia): per la lista n. 4 (Unione di Centro), Angelo Cera subentra a Lorenzo Cesa; nella Circoscrizione XXII (Basilicata): per la lista n. 16 (Sinistra Ecologia Libertà), Antonio Placido subentra a Nicola (detto Nichi) Vendola; nella Circoscrizione XXIII (Calabria): per la lista n. 7 (Sinistra Ecologia Libertà), Ferdinando Aiello subentra a Nicola (detto Nichi) Vendola; nella Circoscrizione XXIV (Sicilia 1): per la lista n. 1 (Unione di Centro), Ferdinando Adornato subentra a Gianpiero D'Alia; per la lista n. 7 (Partito Democratico), Maria Iacono subentra a Pier Luigi Bersani; per la lista n. 8 (Sinistra Ecologia Libertà), Erasmo Palazzotto subentra a Laura Boldrini; per la lista n. 12 (Il Popolo della Libertà), Antonino Bosco subentra a Angelino Alfano; nella Circoscrizione XXV (Sicilia 2): per la lista n. 8 (Partito Democratico), Sofia Amoddio subentra a Flavia Piccoli Nardelli; per la lista n. 9 (Centro Democratico), Carmelo Lo Monte subentra a Bruno Tabacci.
PRESIDENTE. Do atto alla Giunta provvisoria di questa comunicazione e proclamo pertanto deputati i predetti subentranti. Si intende che da oggi decorre il termine di venti giorni per la presentazione di eventuali ricorsi.
Comunico, inoltre, che occorre procedere, a norma dell'articolo 3 del Regolamento e secondo quanto previsto dagli articoli 85 e 86, comma 1, del testo unico n. 361 del 1957 e successive modificazioni, alla sostituzione del deputato Fabio Rampelli che, essendo stato testé proclamato in più circoscrizioni, risulta aver già esercitato l'opzione.
A tal fine, la Giunta delle elezioni provvisoria, preso atto dell'opzione pervenuta per la circoscrizione XV Lazio 1, ha già accertato in via preventiva che, nella circoscrizione XVI Lazio 2, per la lista n. 16 (Fratelli d'Italia Centrodestra Nazionale) segue immediatamente l'ultimo dei proclamati nell'ordine progressivo della medesima lista circoscrizionale il candidato Pasquale Maietta.
Do atto alla Giunta provvisoria di questa comunicazione e proclamo pertanto deputato Pasquale Maietta.
Si intende che da oggi decorre il termine di venti giorni per la presentazione di eventuali ricorsi.
Dovendosi procedere alla proclamazione di un deputato, a seguito della presa d'atto delle dimissioni del deputato Matteo Salvini, comunico che la Giunta provvisoria delle elezioni ha accertato, nella seduta odierna – ai sensi dell'articolo 86, comma 1, del testo unico delle leggi per l'elezione della Camera dei deputati (decreto del Presidente della Repubblica n. 361 del 1957) – che il candidato che, nell'ordine progressivo della lista n. 13 – Lega Nord nella III Circoscrizione Lombardia 1, segue immediatamente l'ultimo degli eletti risulta essere Marco Rondini.
Do atto alla Giunta provvisoria di questo accertamento e proclamo deputato, a norma dell'articolo 17-, comma 3, del Regolamento, per la III Circoscrizione Lombardia 1, Marco Rondini. Si intende altresì che da oggi decorre il termine di venti giorni per la presentazione di eventuali ricorsi.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la votazione per schede per l'elezione del Presidente della Camera.
Avverto che, a norma dell'articolo 4, comma 2, del Regolamento, trattandosi del primo scrutinio è richiesta per l'elezione la maggioranza dei due terzi dei componenti la Camera.
Conformemente alla prassi relativa alle votazioni per schede la chiama sarà effettuata secondo l'ordine alfabetico.
Avverto altresì che ciascun deputato, dopo essere stato chiamato, all'atto di accedere al corridoio di votazione, riceverà dagli assistenti parlamentari una scheda sulla quale potrà indicare un solo nominativo. Le schede recanti più di un nominativo saranno dichiarate nulle.
Avverto inoltre che, avendo taluni deputati lo stesso cognome, ove si intenda votare per uno di essi, occorrerà indicare sulla scheda, ai fini dell'attribuzione del voto, sia il cognome sia il nome dell'interessato. In mancanza dell'indicazione del nome il voto sarà considerato nullo (in questo senso vi è un precedente della seduta del 28 aprile 2006). Per agevolare le operazioni di voto, invito i deputati ad avvicinarsi al banco della Presidenza, seguendo il proprio turno di votazione che è evidenziato sul tabellone elettronico, evitando quindi di stazionare nell'emiciclo e di rendere così più difficoltosa l'espressione del voto.
Indico la votazione per schede per l'elezione del Presidente della Camera e invito i deputati segretari a procedere alla chiama dei deputati.
PRESIDENTE. Sospendo, pertanto, la seduta, che riprenderà alle 14,45.
PRESIDENTE. Colleghi, prima di indire il secondo scrutinio, ho il piacere di annunciare che nella giornata di ieri è nata Bianca, figlia della nostra collega Elisa Simoni, e che oggi è venuto alla luce Gherardo, figlio del nostro collega Luca Lotti Ha partorito la moglie naturalmente..., non il collega Luca Lotti. Sono certo di interpretare il sentimento di tutta l'Assemblea inviando un augurio caloroso ad entrambi i colleghi.
PRESIDENTE. Indico la votazione per schede per l'elezione del Presidente della Camera.
Avverto che, trattandosi del secondo scrutinio, a norma dell'articolo 4, comma 2, del Regolamento, è richiesta per l'elezione la maggioranza dei due terzi dei voti, computando tra di essi anche le schede bianche, oltre che ovviamente le schede nulle, come da prassi assolutamente costante. Il criterio di computare tra i voti anche le schede bianche è stato espressamente definito dalla Giunta per il Regolamento nella sua riunione del 18 maggio del 1971.
Conformemente alla prassi relativa alle votazioni per schede, la chiama sarà effettuata secondo l'ordine alfabetico. Avverto altresì che ciascun deputato, dopo essere stato chiamato, all'atto di accedere al corridoio di votazione, riceverà dagli assistenti parlamentari una scheda sulla quale potrà indicare un solo nominativo e che dovrà essere inserita nell'urna posta al di fuori della cabina. Le schede recanti più di un nominativo saranno dichiarate nulle. Avverto inoltre che avendo taluni deputati lo stesso cognome, ove si intenda votare per uno di essi, occorrerà indicare sulla scheda, ai fini dell'attribuzione del voto, sia il cognome sia il nome dell'interessato. In mancanza dell'indicazione del nome, il voto sarà considerato nullo.
Per agevolare le operazioni di voto, invito i deputati ad avvicinarsi al banco della Presidenza seguendo il proprio turno di votazione, che è evidenziato sul tabellone elettronico, evitando quindi di stazionare nell'emiciclo e di rendere così più difficoltosa l'espressione del voto. Invito i deputati segretari a procedere alla chiama dei deputati.
PRESIDENTE. Sospendo la seduta.
PRESIDENTE. Indìco la votazione per schede per l'elezione del Presidente della Camera.
Avverto che, trattandosi del terzo scrutinio, a norma dell'articolo 4, comma 2, del Regolamento, è richiesta per l'elezione la maggioranza dei due terzi dei voti, computando tra di essi anche le schede bianche, oltre che ovviamente le schede nulle, come da prassi assolutamente costante.
Conformemente alla prassi relativa alle votazioni per schede, la chiama sarà effettuata secondo l'ordine alfabetico. Avverto altresì che ciascun deputato, dopo essere stato chiamato, all'atto di accedere al corridoio di votazione, riceverà dagli assistenti parlamentari una scheda sulla quale potrà indicare un solo nominativo e che dovrà essere inserita nell'urna posta al di fuori della cabina. Le schede recanti più di un nominativo saranno dichiarate nulle. Avverto, inoltre, che avendo taluni deputati lo stesso cognome, ove si intenda votare per uno di essi, occorrerà indicare sulla scheda, ai fini dell'attribuzione del voto, sia il cognome sia il nome dell'interessato. In mancanza dell'indicazione del nome, il voto sarà considerato nullo.
Per agevolare le operazioni di voto, invito i deputati ad avvicinarsi al banco della Presidenza seguendo il proprio turno di votazione, che è evidenziato sul tabellone elettronico, evitando quindi di stazionare nell'emiciclo e di rendere così più difficoltosa l'espressione del voto.
Invito i deputati segretari a procedere alla chiama dei deputati.
PRESIDENTE. Sospendo la seduta, che riprenderà domani, sabato 16 marzo 2013, alle ore 11.
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione per schede per l'elezione del Presidente della Camera.
Avverto che, trattandosi del quarto scrutinio, a norma dell'articolo 4, comma 2, del Regolamento, è richiesta per l'elezione la maggioranza assoluta dei voti, computando tra di essi anche le schede bianche oltre che, ovviamente, le schede nulle, come da prassi assolutamente costante.
Conformemente alla prassi relativa alle votazioni per schede la chiama sarà effettuata secondo l'ordine alfabetico.
Avverto altresì che ciascun deputato, dopo essere stato chiamato, all'atto di accedere al corridoio di votazione riceverà dagli assistenti parlamentari una scheda sulla quale potrà indicare un solo nominativo e che dovrà essere inserita nell'urna posta al di fuori della cabina. Le schede recanti più di un nominativo saranno dichiarate nulle.
Avverto inoltre che, avendo taluni deputati lo stesso cognome, ove si intenda votare per uno di essi, occorrerà indicare sulla scheda – ai fini della attribuzione del voto – sia il cognome sia il nome dell'interessato. In mancanza dell'indicazione del nome il voto sarà considerato nullo.
Per agevolare le operazioni di voto, invito i deputati ad avvicinarsi al banco della Presidenza seguendo il proprio turno di votazione, che è evidenziato sul tabellone elettronico, evitando quindi di stazionare nell'emiciclo e di rendere così più difficoltosa l'espressione del voto.
Indìco la votazione per schede per l'elezione del Presidente della Camera e invito i deputati segretari a procedere alla chiama dei deputati.
PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la votazione.
A norma dell'articolo 6, comma 1, del Regolamento, procederò, coadiuvato dai deputati segretari, allo spoglio delle schede.
PRESIDENTE. Sospendo pertanto la seduta, che riprenderà tra non molto.
PRESIDENTE. Invito la Presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini, ad assumere la Presidenza
PRESIDENTE. Care deputate e cari deputati, permettetemi di esprimere il mio più sentito ringraziamento per l'alto onore e la responsabilità che comporta il compito di presiedere i lavori di questa Assemblea.
Vorrei, innanzitutto, rivolgere il saluto rispettoso e riconoscente di tutta l'Assemblea e mio personale al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che è custode rigoroso dell'unità del Paese e dei valori della Costituzione repubblicana.
Vorrei, inoltre, inviare un saluto cordiale al Presidente della Corte costituzionale e al Presidente del Consiglio. Faccio a tutti voi i miei auguri di buon lavoro, soprattutto ai più giovani, a chi siede per la prima volta in quest'Aula .
Sono sicura che, in un momento così difficile per il nostro Paese, insieme riusciremo ad affrontare l'impegno straordinario di rappresentare nel migliore dei modi le istituzioni repubblicane.
Vorrei rivolgere, inoltre, un cordiale saluto a chi mi ha preceduto, al Presidente Gianfranco Fini, che ha svolto con responsabilità la sua funzione istituzionale .
Arrivo a questo incarico dopo avere trascorso tanti anni a difendere e a rappresentare i diritti degli ultimi, in Italia come in molte periferie del mondo. È un'esperienza che mi accompagnerà sempre e che da oggi metto al servizio di questa Camera. Farò in modo che questa istituzione sia anche il luogo di cittadinanza di chi ha più bisogno .
Il mio pensiero va a chi ha perduto certezze e speranze. Dovremo impegnarci tutti a restituire piena dignità a ogni diritto. Dovremo ingaggiare una battaglia vera contro la povertà, e non contro i poveri. In questa Aula sono stati scritti i diritti universali della nostra Costituzione, la più bella del mondo. La responsabilità di questa istituzione si misura anche nella capacità di saperli rappresentare e garantire uno a uno. Questa Aula dovrà ascoltare la sofferenza sociale di una generazione che ha smarrito se stessa, prigioniera della precarietà, costretta spesso a portare i propri talenti lontano dall'Italia .
Dovremo farci carico dell'umiliazione delle donne che subiscono violenza travestita da amore ed è un impegno che fin dal primo giorno affidiamo alla responsabilità della politica e del Parlamento.
Dovremo stare accanto a chi è caduto senza trovare la forza o l'aiuto per rialzarsi, ai tanti detenuti che oggi vivono in una condizione disumana e degradante come ha autorevolmente denunziato la Corte europea dei diritti umani di Strasburgo.
Dovremo dare strumenti a chi ha perso il lavoro o non lo ha mai trovato, a chi rischia di smarrire perfino l'ultimo sollievo della cassa integrazione, ai cosiddetti esodati, che nessuno di noi ha dimenticato ai tanti imprenditori che costituiscono una risorsa essenziale per l'economia italiana e che oggi sono schiacciati dal peso della crisi, alle vittime del terremoto e a chi subisce ogni giorno gli effetti della scarsa cura del nostro territorio .
Dovremo impegnarci per restituire fiducia a quei pensionati che hanno lavorato tutta la vita e che oggi non riescono ad andare avanti .
Dovremo imparare a capire il mondo con lo sguardo aperto di chi arriva da lontano, con l'intensità e lo stupore di un bambino, con la ricchezza interiore e inesplorata di un disabile.
In Parlamento sono stati scritti questi diritti, ma sono stati costruiti fuori da qui, liberando l'Italia e gli italiani dal fascismo
Ricordiamo il sacrificio di chi è morto per le istituzioni e per questa democrazia. Anche con questo spirito siamo idealmente vicini a chi oggi, a Firenze, assieme a Luigi Ciotti, ricorda tutti i morti per mano mafiosa Al loro sacrificio ciascuno di noi e questo Paese devono molto. E molto, molto, dobbiamo anche al sacrificio di Aldo Moro e degli uomini della sua scorta che ricordiamo con commozione oggi, nel giorno in cui cade l'anniversario del loro assassinio.
Questo è un Parlamento largamente rinnovato. Scrolliamoci di dosso ogni indugio nel dare piena dignità alla nostra istituzione, che saprà riprendersi la centralità e la responsabilità del proprio ruolo. Facciamo di questa Camera la casa della buona politica rendiamo il Parlamento e il nostro lavoro trasparenti, anche in una scelta di sobrietà che dobbiamo agli italiani
Sarò la Presidente di tutti, a partire da chi non mi ha votato. Mi impegnerò perché la mia funzione sia luogo di garanzia per ciascuno di voi e per tutto il Paese. L'Italia fa parte del nucleo dei fondatori del processo di integrazione europea. Dovremo impegnarci ad avvicinare i cittadini italiani a questa sfida, a un progetto che sappia recuperare per intero la visione e la missione che furono pensate con lungimiranza da Altiero Spinelli . Lavoriamo perché l'Europa torni ad essere un grande sogno, un crocevia di popoli e di culture, un approdo certo per i diritti delle persone, appunto un luogo della libertà, della fraternità e della pace.
Anche i protagonisti della vita spirituale e religiosa ci spronano ad osare di più. Per questo abbiamo accolto con gioia i gesti e le parole del nuovo pontefice venuto emblematicamente dalla fine del mondo.
A Papa Francesco il saluto carico di speranza di tutti noi.
Consentitemi un saluto anche alle istituzioni internazionali, alle associazioni e alle organizzazioni delle Nazioni Unite, in cui ho lavorato per 24 anni, e permettetemi, visto che questo è stato fino ad oggi il mio impegno, un pensiero per i molti, troppi morti senza nome che il nostro Mediterraneo custodisce Un mare che dovrà sempre più diventare un ponte verso altri luoghi, altre culture, altre religioni.
Sento forte l'alto richiamo del Presidente della Repubblica all'unità del Paese. Un richiamo che quest'Aula è chiamata a raccogliere con pienezza e convinzione. La politica deve tornare ad essere una speranza, un servizio, una passione .
Stiamo iniziando un viaggio, oggi iniziamo un viaggio: cercherò di portare, assieme a ciascuno di voi, con cura e umiltà, la richiesta di cambiamento che alla politica oggi rivolgono tutti gli italiani, soprattutto i nostri figli. Grazie .
PRESIDENTE. Ricordo che l'articolo 14, comma 3, del Regolamento, prevede che i deputati debbano dichiarare al Segretario generale della Camera, entro due giorni dalla prima seduta, a quale gruppo parlamentare appartengono. La dichiarazione potrà, pertanto, essere effettuata entro il prossimo lunedì 18 marzo.
Martedì 19 marzo, alle ore 15, i deputati aderenti ai gruppi parlamentari, nonché quelli che faranno parte del gruppo Misto, sono convocati simultaneamente per procedere all'elezione del presidente e degli altri organi direttivi dei gruppi stessi, secondo quanto previsto dall'articolo 15, comma 1, del Regolamento.
La Camera tornerà a riunirsi giovedì 21 marzo alle ore 15 con il seguente ordine del giorno: votazione per l'elezione di quattro Vicepresidenti, di tre Questori e di otto Segretari.
Ulteriori comunicazioni all'Assemblea saranno pubblicate nell'allegato A al resoconto della seduta odierna.
PRESIDENTE. Comunico l'ordine del giorno della prossima seduta.