PRESIDENTE. La seduta è aperta.
ANNA MARGHERITA MIOTTO, legge il processo verbale della seduta di ieri.
PRESIDENTE. Se non vi sono osservazioni, il processo verbale si intende approvato.
PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Angelino Alfano, Alfreider, Amoddio, Artini, Baretta, Braga, Catania, Coppola, Damiano, Epifani, Fico, Garavini, Giachetti, Mannino, Mazziotti Di Celso, Meta, Pes, Francesco Saverio Romano, Scanu, Schullian, Sottanelli e Vignaroli sono in missione a decorrere dalla seduta odierna.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca lo svolgimento di una interpellanza e interrogazioni.
PRESIDENTE. Passiamo all'interpellanza all'ordine del giorno Binetti n. 2-01554 .
PAOLA BINETTI. Per quelle strane coincidenze che rendono, come dire, più accessibile alla risposta interpellanze di un momento e di un altro, oggi l'interpellanza che io mi accingo a esporre alla Presidente, agli illustri membri del Governo e anche all'Aula riguarda un tema su cui, per un aspetto diverso, è stato risposto venerdì scorso dal Vice Ministro Bubbico, ma il tema è di tale rilevanza, di tale l'importanza che merita davvero una sottolineatura ulteriore.
PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per la Salute, Davide Faraone, ha facoltà di rispondere.
DAVIDE FARAONE,. Grazie, Presidente. L'interpellanza in esame, che, peraltro, è calendarizzata da tempo, affronta un tema, che è quello della presunta difettosità dei bollini farmaceutici, che, come è noto, è stata discussa da ultimo anche nella seduta delle interpellanze urgenti dello scorso venerdì. In tale occasione, come si ricorderà, sono stati forniti gli elementi di risposta in possesso del Ministero della salute in relazione allo specifico caso portato all'attenzione dall'onorevole interpellante connesso all'attività inquirente della magistratura in merito a taluni preoccupanti episodi avvenuti, in gran parte, nella regione Campania.
PRESIDENTE. La deputata Binetti ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatta per la risposta alla sua interpellanza.
PAOLA BINETTI. Come al solito ci sono due piani. C'è il piano del dover essere: il sottosegretario ha descritto perfettamente un processo, delle procedure, dei princìpi, degli auspici, dei quali non possiamo che essere soddisfatti. Ma la realtà dei fatti è un'altra, che è il secondo piano, che è il piano più concreto, il piano dell'essere. Voglio sottolineare questa sorta di contraddizione, se mi posso permettere, che questa interpellanza era di novembre dell'anno scorso; quella a cui è stato risposto venerdì scorso, più relativa proprio ai fatti immediati e recenti delle contraffazioni dei bollini, era praticamente della fine di giugno, concretamente del 26 giugno di quest'anno. Quindi, io ho presentato un'interpellanza, che ha ricevuto risposta nell'arco di quindici giorni, che in qualche modo rileva tutta la debolezza di una risposta ottenuta oggi dal sottosegretario ad un atto di sindacato ispettivo di sei mesi, sette mesi prima. Anzi di più, perché novembre rispetto a luglio sono otto mesi.
PRESIDENTE. Passiamo alla prima interrogazione all'ordine del giorno Valiante ed altri n. 3-03151 .
GIANCLAUDIO BRESSA,. Grazie Presidente. Con riferimento all'atto parlamentare di sindacato ispettivo indicato in oggetto, presentato il 31 gennaio 2017, si rappresenta quanto segue.
PRESIDENTE. Il deputato Simone Valiante ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatto per la risposta alla sua interrogazione.
SIMONE VALIANTE. Grazie, Presidente; sì, mi ritengo soddisfatto per quanto riguarda, in parte, la parte finanziaria; come ha ricordato il sottosegretario, effettivamente, qualche passo in avanti c'è stato, in particolare, in riferimento all'ultimo decreto, dove, però - il sottosegretario ricorderà -, è stato necessario un lavoro suppletivo in Commissione bilancio, anche abbastanza accentuato, rispetto alla previsione originaria del Governo.
PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per l'Interno, Domenico Manzione, ha facoltà di rispondere all'interrogazione Greco n. 3-00691 .
DOMENICO MANZIONE, . Grazie, signora Presidente. Con l'interrogazione all'ordine del giorno, l'onorevole Greco richiama l'attenzione del Ministero dell'interno sulla ventilata chiusura di una serie di sezioni della Polizia postale e delle comunicazioni sul territorio nazionale, paventando che tale iniziativa possa comportare la disarticolazione di una specialità di comprovata efficienza nel contrasto di piaghe sociali come la pedofilia, la pedopornografia e la prostituzione.
PRESIDENTE. La deputata Maria Gaetana Greco ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatta per la risposta alla sua interrogazione.
MARIA GAETANA GRECO. Grazie, Presidente. Io mi dichiaro parzialmente soddisfatta della risposta all'interrogazione formulata dal sottosegretario, il quale ha ben evidenziato che si tratta di un atto di sindacato ispettivo remoto e assai datato. Infatti, reca la data del 13 marzo 2014 e l'iniziativa scaturiva dalla diffusione delle linee relative alla revisione del piano di razionalizzazione dei presidi della Polizia postale in ambito nazionale.
PRESIDENTE. Passiamo all'interrogazione Mazzoli e Terrosi n. 3-02842 .
DOMENICO MANZIONE,. Grazie, Presidente. Gli onorevoli Mazzoli e Terrosi richiamano due episodi accaduti nello scorso mese di febbraio in provincia di Viterbo, che hanno destato allarme nella comunità locale. Si tratta dell'aggressione, a Vignanello, di un ventiquattrenne ad opera di un gruppo di giovani, presumibilmente appartenenti all'area della destra radicale, e all'esplosione - questo è il secondo episodio - di un ordigno a Vallerano ai danni della sede del movimento CasaPound Cimini. Al riguardo, gli interroganti chiedono di conoscere quali interventi si intendano adottare per contrastare e prevenire tali fenomeni, anche convocando il comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica.
PRESIDENTE. Il deputato Alessandro Mazzoli ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatto per la risposta alla sua interrogazione.
ALESSANDRO MAZZOLI. Grazie, Presidente. Grazie, signor sottosegretario Manzione, la ringrazio per la risposta fornita all'interrogazione da me presentata e sottoscritta dalla collega Alessandra Terrosi, perché è apprezzabile l'attenzione del Governo agli episodi evidenziati e alle tematiche sollevate. La ringrazio anche per il merito della risposta, per il quale mi dichiaro pienamente soddisfatto.
PRESIDENTE. È così esaurito lo svolgimento di una interpellanza e delle interrogazioni all'ordine del giorno.
PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Adornato, Bernardo, Bindi, Brambilla, Cicchitto, Ferrara, Lorenzo Guerini, Piccoli Nardelli, Speranza, Tofalo e Villecco Calipari sono in missione a decorrere dalla ripresa pomeridiana della seduta.
PRESIDENTE. Poiché nel corso della seduta potranno aver luogo votazioni mediante procedimento elettronico, decorrono da questo momento i termini di preavviso di cinque e venti minuti previsti dall'articolo 49, comma 5, del Regolamento.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge n. 4565-A: Conversione in legge del decreto-legge 25 giugno 2017, n. 99, recante disposizioni urgenti - se prendiamo posto, per favore - per la liquidazione coatta amministrativa di Banca Popolare di Vicenza S.p.A. e di Veneto Banca S.p.A.
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo unico del disegno di legge di conversione e degli emendamenti riferiti agli articoli del decreto-legge.
PRESIDENTE. Ha chiesto di intervenire la Ministra per i Rapporti con il Parlamento, senatrice Anna Finocchiaro. Se liberiamo l'emiciclo, colleghi, per favore.
ANNA FINOCCHIARO,. Signor Presidente, onorevoli deputati, a nome del Governo, autorizzata dal Consiglio dei ministri, pongo la questione di fiducia sull'approvazione No al ricatto delle bancheladridirisparmi
PRESIDENTE. Mi perdoni, Ministro. Colleghi, per favore! Mi perdoni, Ministro. Invito gli assistenti… colleghi, grazie, per favore! Invito gli assistenti a rimuovere i cartelli e chiedo ai colleghi di interrompere questa manifestazione, per cortesia .
ANNA FINOCCHIARO,. Sì, Presidente, rileggo la formula Ladri! Ladri!…
PRESIDENTE. Basta! Colleghi, per favore, non potete permettervi di dare dei ladri in quest'Aula, basta! Ministro Finocchiaro, per favore, le chiedo scusa a nome dell'Assemblea, prego.
ANNA FINOCCHIARO,. A nome del Governo, autorizzata dal Consiglio dei ministri, pongo la questione di fiducia sull'approvazione, senza emendamenti …
ANNA FINOCCHIARO,. …e articoli aggiuntivi, dell'articolo unico del disegno di legge n. 4565, di conversione del decreto-legge 25 giugno 2017, n. 99, nel testo licenziato dalla Commissione.
PRESIDENTE. Bene, a questo punto, a seguito della posizione della questione di fiducia, la Conferenza dei Presidenti di gruppo è convocata alle ore 16 presso la Biblioteca della Presidenza, al fine di stabilire il prosieguo dei nostri lavori. Peraltro, rimane agli atti il filmato di come è andata questa seduta .
PRESIDENTE. Comunico che nell'odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo, a seguito della posizione della questione di fiducia da parte del Governo sull'approvazione dell'articolo unico del disegno di legge di conversione del decreto-legge recante disposizioni urgenti per la liquidazione coatta amministrativa di Banca Popolare di Vicenza Spa e di Veneto Banca Spa, Atto Camera 4565-A, è stata stabilita la seguente organizzazione dei lavori: la votazione per appello nominale avrà inizio domani, mercoledì 12 luglio, a partire dalle ore 14,25, previe dichiarazioni di voto a partire dalle ore 12,30. Seguiranno, sempre a partire dalla seduta di domani, l'esame degli ordini del giorno, il termine per la presentazione dei quali è fissato alle ore 9,30 di domani, le dichiarazioni di voto finale e la votazione finale.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Chiara Di Benedetto. Ne ha facoltà.
CHIARA DI BENEDETTO. Grazie, Presidente. Intervengo su un grave episodio che è accaduto, ieri, nella mia città, Palermo. È stato colpito, di nuovo, il busto di Giovanni Falcone, che si trovava davanti all'omonimo istituto di Palermo, all'interno di uno dei quartieri più difficili della mia città che è, appunto, il quartiere Zen. Questa cosa era già caduta nel 2012, questa volta però è stata rimossa la testa della statua e un pezzo del busto è stato utilizzato come ariete contro il muro della scuola, per sfondare un muro della scuola. La procura ha aperto un'indagine e la politica si è espressa in questi giorni condannando, ovviamente, questo gesto. L'attacco ai simboli è sempre gravissimo, perché rivela un odio immediato e viscerale per la memoria e l'orizzonte che rappresentano. Questi episodi non si possono sottovalutare o ritenere meri atti di vandalismo, occorre, invece, una riflessione di profondità: perché qualcuno è arrivato a danneggiare la statua, perché nello specifico la statua di uno dei magistrati più conosciuti al mondo per coraggio e capacità professionale? Dietro c'è, anzitutto, una cultura, alimentata dalla pedagogia mafiosa, come ho avuto modo di ribadire altre volte in altri contesti, ma anche, purtroppo, l'assenza dello Stato. Crediamo che sia importante e fondamentale introdurre nelle scuole la storia dell'impegno antimafia e, al proposito, abbiamo depositato una proposta di legge che prevede appunto questo. Purtroppo è un'esigenza che, oggi, si rivela attuale, sempre più necessaria e sempre più urgente .
PRESIDENTE. Mi permetto di stigmatizzare questo indecente episodio anche a nome della Presidenza.
FRANCESCO D'UVA. Grazie, Presidente. Per rendere noto ai colleghi e a tutti quello che sta avvenendo in Sicilia in questo momento, da ieri e comunque in generale in questi periodi molto caldi. Ebbene, la Sicilia sta andando a fuoco, Presidente, in particolare la mia città, Messina. Giusto ieri c'è stato un incendio incredibile in zona Annunziata; oggi sento un bollettino di guerra e arrivano messaggi continui: la zona Bordonaro, hanno evacuato la zona di Reginella, i colli San Rizzo. Ebbene, Presidente, questa è una situazione terribile ed è dovuta al fatto, molto probabilmente, che ci sono dei tagli alla prevenzione antincendio voluti dalla regione siciliana. Si parla del 50 per cento dei tagli per gli automezzi antincendio, si parla del fatto che non sono mai stati nominati i DOS, ovvero i direttori delle operazioni di spegnimento.
PRESIDENTE. Comunico l'ordine del giorno della prossima seduta.