PRESIDENTE. La seduta è aperta.
RAFFAELLO VIGNALI, legge il processo verbale della seduta del 21 luglio 2017.
PRESIDENTE. Se non vi sono osservazioni, il processo verbale si intende approvato.
PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Gioacchino Alfano, Amendola, Amici, Baldelli, Bellanova, Bernardo, Dorina Bianchi, Bindi, Biondelli, Bobba, Bocci, Bonifazi, Michele Bordo, Borletti Dell'Acqua, Boschi, Matteo Bragantini, Bressa, Brunetta, Caparini, Capelli, Casero, Castelli, Castiglione, Causin, Centemero, Cirielli, D'Alia, De Maria, De Micheli, Del Basso De Caro, Dellai, Faraone, Fava, Fedriga, Ferranti, Fioroni, Franceschini, Gandolfi, Garofani, Gasparini, Gelli, Gentiloni Silveri, Giachetti, Giacomelli, Giancarlo Giorgetti, Gozi, La Russa, Laforgia, Locatelli, Lorenzin, Losacco, Lotti, Lupi, Madia, Manciulli, Mannino, Marazziti, Marcon, Migliore, Morassut, Naccarato, Orlando, Pes, Pisicchio, Portas, Rampelli, Ravetto, Realacci, Rosato, Domenico Rossi, Rughetti, Sanga, Sani, Sarti, Scalfarotto, Tabacci, Simone Valente, Valeria Valente e Velo sono in missione a decorrere dalla seduta odierna.
PRESIDENTE. Il Presidente del Senato, con lettera in data 21 luglio 2017, ha trasmesso alla Presidenza il seguente disegno di legge, che è stato assegnato, ai sensi dell'articolo 96-, comma 1, del Regolamento, in sede referente, alla XII Commissione (Affari sociali):
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione congiunta dei documenti: Conto consuntivo della Camera dei deputati per l'anno finanziario 2016 (Doc. VIII, n. 9) e Progetto di bilancio della Camera dei deputati per l'anno finanziario 2017 (Doc. VIII, n. 10).
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione congiunta.
STEFANO DAMBRUOSO, . Grazie, signora Presidente. A nome dell'Ufficio di Presidenza, il Collegio dei questori sottopone all'Assemblea il conto consuntivo 2016 e il bilancio di previsione per il 2017 con l'unito bilancio triennale 2017-2019. Come d'uso, rinvio ai documenti in distribuzione per l'illustrazione dettagliata degli esiti cui ha condotto l'intensa attività svolta dagli organi di direzione politica sul piano della riduzione della spesa e della razionalizzazione nell'impiego delle risorse finanziarie disponibili. Mi limito, in questa sede, a ripercorrere sinteticamente i dati più significativi esposti nei documenti in questione.
STEFANO DAMBRUOSO, . Grazie, signora Presidente.
PRESIDENTE. Grazie a lei, questore Dambruoso.
DANIELE MARANTELLI. Grazie, signora Presidente Boldrini. Nell'annunciare il voto favorevole del gruppo del Partito Democratico alle proposte che sono state presentate alla nostra attenzione relativamente al conto consuntivo del 2016 e al progetto di bilancio della Camera per il 2017, vorrei cogliere l'occasione per effettuare alcune brevissime riflessioni con riferimento al modo e al contenuto dei documenti presentati ed anche alcune proposte riguardanti gli impegni di lavoro per il prossimo anno.
PRESIDENTE. È iscritta a parlare la deputata Lorena Milanato. Ne ha facoltà.
LORENA MILANATO. Grazie, signora Presidente, Questore. Il bilancio della Camera, al nostro esame oggi, dimostra ancora una volta quanto alto è il senso di responsabilità di questa istituzione di fronte all'esigenza di razionalizzare i costi della politica. E questo è emerso chiaramente dalla relazione del questore Dambruoso, il quale ci ha annunciato che anche quest'anno, nel 2017, la Camera restituirà al bilancio dello Stato ben 80 milioni di euro. Si tratta, quindi, della restituzione più consistente operata dalla Camera dei deputati.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il deputato Andrea Cecconi. Ne ha facoltà.
ANDREA CECCONI. Grazie, Presidente. Ci troviamo al quinto e ultimo anno in cui analizziamo il bilancio della Camera dei deputati. Ho letto, come ho anche sentito dalla voce sua, Presidente, di come siamo stati bravi e di quanto abbiamo lavorato per ridurre i costi, ma sinceramente non mi sento molto soddisfatto, perché quest'anno non avete deciso, come sempre, di non tagliare gli stipendi, i vitalizi e le spese inutili della Camera dei deputati.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il deputato Melilla. Ne ha facoltà.
GIANNI MELILLA. Grazie, signora Presidente. Il gruppo del Movimento Democratico e Progressista voterà sì a questa proposta di bilancio. Ne di Ignazio Silone due personaggi girano l'Europa per imparare l'arte della dittatura. L'esule, chiamato da Silone Tommaso il cinico, fornisce alcune interessanti lezioni. Se voi mirate al successo, dovete attenervi a questa regola: dovete gettare il discredito sul sistema tradizionale dei partiti e sulla stessa politica, renderli responsabili di tutti i mali della patria e aizzare contro di essi l'odio delle masse. Poco fa abbiamo sentito un intervento che va proprio in questa direzione. Il bilancio interno della Camera da cinque anni è la risposta della democrazia a chi diffama e attacca quotidianamente il Parlamento sui giornali, nelle tv, nella Rete anche qui con ragionamenti falsi e strumentali. La risposta del Parlamento sono i fatti, i risparmi, i comportamenti virtuosi che oggi sono stati per la quinta volta consecutivamente presentati. Una rondine non fa primavera ma noi siamo in presenza ormai di molte rondini. La spesa totale della Camera diminuisce per il sesto anno consecutivo: i risparmi sono imponenti. Parliamo di 350 milioni di euro tra minori dotazioni e restituzioni allo Stato. La dotazione del bilancio interno della Camera è di 943 milioni quest'anno e anche nel 2018 e nel 2019. Nel 2011 eravamo a un miliardo e 108 milioni di euro. Stiamo parlando di un risparmio che è di quasi il 13 per cento. Questi non sono naturalmente risultati scontati perché, nella pubblica amministrazione italiana, questi risparmi non ci sono: a poche decine di metri da qui, a Palazzo Chigi, non ci sono questi risparmi e quindi per questo noi dobbiamo ringraziare il lavoro lungimirante della Presidente Laura Boldrini e del Collegio dei Questori, dell'Ufficio di Presidenza, della Segretaria generale. Non ritengo che sia superfluo soffermarsi sui principali capitoli che danno vita a questi risultati straordinari. Purtroppo oggi non li leggiamo sui giornali e neanche domani li leggeremo sui giornali: c'è un corto circuito tra il Parlamento, tra la democrazia rappresentativa, e i cittadini. Dobbiamo preoccuparci di questo, seriamente preoccuparci. C'è un editoriale che mi piacerebbe distribuire (non vorrei incorrere nell'ira della Presidenza domani), un editoriale fatto dal direttore di Joffrin, che invito tutti a leggere, il quale conclude quel suo editoriale con queste parole: “Lo stato d'animo sommariamente inquisitore che si sente montare nel dibattito pubblico e che risparmia però il settore privato (…)”; sappiamo che una persona, per un anno e sei mesi di lavoro, prenderà una liquidazione, una buonuscita, tutto compreso, tra i 30 e i 40 milioni di euro; questa stessa persona, due anni fa, per il lavoro di un anno aveva preso svariati milioni di euro di buonuscita dalla Terna; però sul settore pubblico c'è molta compassione nella pubblica opinione e nei giornali italiani. Ebbene, questo clima da inquisizione nella politica francese, ci dice Joffrin, ha un nome: il poujadismo. In Italia ce ne ha un altro: il fascismo. Non ci sono altri riferimenti storici di questo tipo.
PRESIDENTE. Non vi sono altri iscritti a parlare e pertanto dichiaro chiusa la discussione congiunta.
PRESIDENTE. Comunico che non vi sono ulteriori deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione della mozione Basilio ed altri n. 1-01081 concernente iniziative in materia di dislocazione, trasporto e acquisizione di armi nucleari in Italia.
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.
TATIANA BASILIO. Grazie, Presidente, per la parola. Dopo quattro anni e mezzo, ci ritroviamo in quest'Aula, con la terza mozione relativa al sistema d'arma F-35, perché in questa mozione non si parla solo di disarmo nucleare. Voglio ribadire che la nostra posizione è ben chiara; anche se, negli impegni di questa mozione, non chiediamo al Governo il ritiro del programma JSF, voglio comunque ribadire la nostra contrarietà al programma F-35.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il deputato Moscatt. Ne ha facoltà.
ANTONINO MOSCATT. Grazie, Presidente. Illustri colleghi, sottosegretario, come ben sappiamo, il tema del nucleare è tornato di grande attualità, dopo una fase in cui sembrava si stesse determinando una nuova sensibilità, una reale necessità mondiale di riduzione degli armamenti nucleari. Il controllo e la non proliferazione delle armi nucleari, biologiche, chimiche e di altre armi e di materiali pericolosi resta, invece, ancora, ahimè, uno fra i più importanti elementi di instabilità dell'ordine internazionale - internazionale, appunto -, dell'ordine globale ed in maniera globale va affrontato il tema, con politiche internazionali.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il deputato Vito. Ne ha facoltà.
ELIO VITO. Grazie, signora Presidente. Credo che il dibattito in corso sia molto utile ed importante anche se si svolge in queste condizioni, come peraltro spesso capita durante la giornata dedicata alle discussioni generali. Ritengo sia molto utile ed importante perché, da una parte, svela quale sarebbero le conseguenze per il nostro Paese da un punto di vista internazionale nella - aggiungo io - malaugurata ipotesi di una vittoria del MoVimento 5 Stelle alle prossime elezioni politiche. Dall'altra parte, ripercorre errori di valutazione anche di iniziative parlamentari commessi in questa legislatura dal Partito Democratico. Ora per essere contrari a questa mozione, come Forza Italia è contraria, basterebbero poche cose: ricordare che il nostro Paese non è un Paese nucleare; non ci sono dotazioni nel nostro Paese nemmeno civili per via dei famosi referendum, una scelta discutibile e discussa che si può rivedere o che non si può rivedere ma che comunque non è oggetto del voto che il Parlamento dovrà dare sulle mozioni: il nostro Paese sicuramente non è dotato di armi nucleari. Il nostro Paese fa parte però di alleanze; è collocato stabilmente nell'Alleanza della NATO; è alleato di Paesi che sono anche potenze nucleari e che sono riconosciuti come tali anche in base agli stessi trattati di non proliferazione nucleare.
PRESIDENTE. Non vi sono altri iscritti a parlare e pertanto dichiaro chiusa la discussione sulle linee generali.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione della proposta di legge n. 4130-A: Modifiche al codice penale e al codice di procedura penale, concernenti i delitti di frode patrimoniale in danno di soggetti vulnerabili e di circonvenzione di persona incapace; e delle abbinate proposte di legge nn. 40-257-407-4362.
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione sulle linee generali.
DAVID ERMINI,. Signora Presidente, signor rappresentante del Governo, onorevoli colleghe e onorevoli colleghi, il provvedimento in esame trova la sua motivazione nell'esigenza di arginare il sempre più dilagante ed allarmante fenomeno criminale delle frodi in danno di persone che sono vulnerabili in ragione dell'età avanzata. Si tratta di un crimine odioso, che non si limita solo a colpire l'aspetto patrimoniale di persone deboli, ma le ferisce profondamente nell'animo, a volte con gravi conseguenze di carattere psicologico e sociale.
PRESIDENTE. Ha facoltà di intervenire, se ritiene, il rappresentante del Governo; non ritiene di farlo. È iscritto a parlare il deputato Ferraresi. Ne ha facoltà.
VITTORIO FERRARESI. Grazie Presidente. Mi rimetto alle parole del relatore che ha spiegato già il contenuto del testo di legge che noi andiamo ad affrontare, che cita “Modifiche al codice penale e al codice di procedura penale, concernenti i delitti di frode patrimoniale in danno di soggetti vulnerabili e di circonvenzione di persona incapace”.
PRESIDENTE. Non vi sono altri iscritti a parlare e pertanto dichiaro chiusa la discussione sulle linee generali.
PRESIDENTE. Prendo atto che il relatore e il rappresentante del Governo rinunziano ad intervenire in sede di replica.
PRESIDENTE. Comunico l'ordine del giorno della prossima seduta.