PRESIDENTE. La seduta è aperta.
ANNALISA PANNARALE, legge il processo verbale della seduta di ieri.
PRESIDENTE. Se non vi sono osservazioni, il processo verbale si intende approvato.
PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati a Amoddio, Artini, Bonafede, Capelli, D'Ambrosio, De Menech, Ferranti, Fico, Gregorio Fontana, Fontanelli, Galati, Garavini, Laforgia, Lauricella, Losacco, Manciulli, Marazziti, Mattiello, Mazziotti Di Celso, Migliore, Pes, Piccoli Nardelli, Pisicchio, Portas, Realacci, Rosato, Rossomando, Sanga, Sottanelli, Tabacci, Turco, Simone Valente, Valeria Valente e Vignali sono in missione a decorrere dalla seduta odierna.
PRESIDENTE. Poiché nel corso della seduta potranno aver luogo votazioni mediante procedimento elettronico, decorrono da questo momento i termini di preavviso di cinque e venti minuti previsti dall'articolo 49, comma 5, del Regolamento.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del testo unificato delle proposte di legge n. 76-971-972-1203-1286-2015-2022-2611-2982-3048-3229-3235-3328-3447-3993-4009-4020-4145-A/R: Disposizioni concernenti la coltivazione e la somministrazione della a uso medico.
PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni di voto finale.
FRANCESCO PAOLO SISTO. Grazie, Presidente. Forza Italia ha una caratteristica nelle sue scelte di rilievo quale è questa. Noi siamo chiari, siamo consequenziali, non abbiamo timore delle nostre opinioni e con grande fermezza le teniamo in Aula, le teniamo tra la gente e non abbiamo nessuna paura di apparire in controtendenza, poco moderni, poco laici, tra virgolette, laddove al termine laico si dà un'accezione post modernista, se mi può essere fatto passare il termine, cioè un modo per giustificare qualsiasi violazione di tipo etico e di tipo normativo.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Pastorelli. Ne ha facoltà.
ORESTE PASTORELLI. Grazie, Presidente. Governo, onorevoli colleghi, abbiamo fatto parte dell'Intergruppo per la legalizzazione della e siamo dispiaciuti nel discutere e votare un testo che giunge in Aula amputato della sua parte principale, quella riguardante, appunto, la legalizzazione.
PRESIDENTE. Aveva chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Binetti, ma non la vedo.
BENEDETTO FRANCESCO FUCCI. Grazie, Presidente. Onorevoli colleghi, come ho avuto modo di dire in sede di intervento sul complesso degli emendamenti all'articolo 1, il testo arrivato in Assemblea è obiettivamente migliorato rispetto a quello inizialmente posto all'attenzione della Commissione affari sociali. In quella sede, avevo spiegato le ragioni: da una parte, il testo al nostro esame è positivo in quanto non contiene più riferimenti diretti all'uso ricreativo della e ad iniziative che definisco surreali, quali quelle dei cosiddetti dall'altra, il dibattito in Commissione aveva, per fortuna, portato il tenore del dibattito sul provvedimento su temi in merito di carattere medico-scientifico.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Artini. Ne ha facoltà.
MASSIMO ARTINI. Grazie, Presidente. Onorevoli colleghi, membri del Governo, è frustrante per una forza parlamentare dover giudicare una legge penosa sia dal punto di vista pratico, sia da quello etico. Questa legge nasceva infatti per sottrarre il mercato delle droghe leggere alle mafie, in modo da avere risorse da destinare alla crescita del Paese, ma questo punto è scomparso dal testo che ci accingiamo a votare.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Binetti, che adesso è presente. Ne ha facoltà.
PAOLA BINETTI. Grazie, Presidente, e mi scuso. Oggi è arrivato in Aula, alla Camera dei deputati, il testo sulla che riguarda esclusivamente il suo uso terapeutico, essendo stata stralciata la parte sulla legalizzazione e sulla conseguente liberalizzazione.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Totaro. Ne ha facoltà.
ACHILLE TOTARO. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il gruppo di Fratelli d'Italia voterà convintamente contro questo provvedimento, i cui scopi sono stati abbastanza chiari, ascoltando il dibattito di ieri, da parte di alcuni appartenenti a questo Parlamento. Non a caso questo provvedimento era partito come un provvedimento in cui si parlava dell'uso della come di un uso ricreativo, la cosiddetta legalizzazione della poi si è parlato di un percorso e di un utilizzo di carattere terapeutico all'interno del provvedimento.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Gigli. Ne ha facoltà.
GIAN LUIGI GIGLI. Grazie, Presidente. Questa proposta di legge che oggi arriva a conclusione nasce in risposta ad una pressione diffusa che si è sviluppata fin dall'inizio della legislatura e che è stata portata avanti da un fronte trasversale, che ha finito per raccogliere la bellezza di circa duecento deputati. Molte delle proposte presentate si riferivano all'uso della a scopo ludico e prevedevano la libera coltivazione della anche in forma associata, a scopi ricreativi.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Vezzali. Ne ha facoltà.
MARIA VALENTINA VEZZALI. Grazie, Presidente. Sottosegretario Migliore, colleghi, in Italia la dal punto di vista medico, è legale dal 2007, da quando l'allora Ministro della salute, Livia Turco, riconobbe, tramite apposito decreto, l'uso in terapia di uno specifico cannabinoide, il delta-9-THC, e dei suoi omologhi.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Daniele Farina. Ne ha facoltà.
DANIELE FARINA. Presidente, dopo quattro anni e rotti di lavoro, di estenuante discussione parlamentare, quella di oggi è indubbiamente - l'hanno detto in molti - un'occasione perduta: avevamo l'opportunità di fare avanzare il Paese verso quelle esperienze concrete che vanno svolgendosi qua e là nel mondo, sempre più frequenti e diffuse, a mano a mano che si rendono evidenti gli enormi costi economici e sociali di quelle politiche che per convenzione chiamiamo proibizionismo. Discussione parlamentare, ma anche dibattito pubblico, volti ad una diversa regolazione della del suo consumo, produzione e distribuzione, a nuovi strumenti di lotta contro la criminalità organizzata, nuovi approcci e risorse per l'informazione e la prevenzione. Queste idee, nel corso della legislatura, hanno preso forma di proposte di legge firmate da centinaia di deputati, di proposte di legge d'iniziativa popolare, affiancate da prese di posizione, atti ufficiali, iniziative di associazioni, giornalisti, financo di magistratura, in virtù, tutto questo, del disastro evidente che abbiamo attraversato e di una prospettiva nuova che si può aprire anche in Italia. Invece, al ritardo si sommerà ritardo.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Rondini. Ne ha facoltà.
MARCO RONDINI. Grazie, Presidente. L'utilizzo della a scopo terapeutico ha sicuramente un potenziale in buona parte ancora da esplorare. In generale, è dimostrata un'efficacia dei cannabinoidi nel ridurre nausea e vomito associati a chemioterapia, ma non in misura superiore ai farmaci già disponibili.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Scopelliti. Ne ha facoltà.
ROSANNA SCOPELLITI. Grazie. Presidente e sottosegretario, io confesso onestamente di affrontare questo passaggio parlamentare con sincero imbarazzo, perché non riesco a capire come non si possa provare un sentimento del genere quando il Parlamento decide di legiferare su una materia che è già regolamentata da tempo, senza che, per un motivo o per un altro, siano mai sorte contestazioni serie e fondate sul suo concreto valore, sulla sua funzione regolatrice nell'ambito del nostro sistema sociale o sull'eventuale necessità di intervenire in via legislativa per aggiornare, sostituire o cancellare punti specifici della normativa esistente.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Fossati. Ne ha facoltà.
FILIPPO FOSSATI. Grazie, Presidente. Noi stiamo discutendo su un testo che è un testo apprezzabile. La valenza terapeutica della nelle terapie del dolore e su altre indicazioni mediche è un fatto scientificamente evidente ormai da anni. Il nostro ordinamento ha da tempo riconosciuto questa evidenza scientifica e nel Paese, per iniziativa dei Governi, ma per iniziativa anche e soprattutto pionieristica delle regioni, sono migliaia i pazienti che ricorrono all'uso della per quelli che sono i bisogni relativi al trattamento delle loro patologie.
PRESIDENTE. Concluda, onorevole.
FILIPPO FOSSATI. Concludo non potendo non rivolgermi al Partito Democratico, perché le strade erano due: lasciar correre il dibattito su un tema controverso e sensibile, su binari liberi della coscienza e conoscenza dei parlamentari, senza coinvolgimento del Governo…
PRESIDENTE. Collega, mi deve ascoltare.
FILIPPO FOSSATI. Ho una frase, se mi fa finire.
PRESIDENTE. Il suo tempo è già scaduto da 30 secondi, quindi, la invito a concludere veramente, non a rivolgersi ad un altro interlocutore o a cominciare un altro periodo.
FILIPPO FOSSATI. Presidente, ha ragione. Io concludo con una con una frase: quello che avete scelto è un'altra cosa, fare una scelta di partito e su quella base chiudere la possibilità che in Parlamento potessero crearsi maggioranze a favore di una intelligente legalizzazione. Ne pagherete un prezzo, ma lo farete pagare a tutti noi .
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Ferraresi. Ne ha facoltà.
VITTORIO FERRARESI. Grazie, Presidente. Questa proposta di legge che stiamo trattando è una proposta ovviamente incompleta, che ci fa piacere, ma ci lascia l'amaro in bocca, perché era era partita con tutt'altro obiettivo, ovvero quello di regolamentare la a 360 gradi.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Giuditta Pini. Ne ha facoltà.
GIUDITTA PINI. Grazie, Presidente. Le leggi proibizioniste degli ultimi anni hanno creato molti problemi: l'equiparazione tra sostanze ha fatto sì che aumentasse l'uso di droghe più pesanti e che, in molti casi, per citare una canzone, gli amici del campetto passassero dalle Malboro direttamente all'eroina, alla faccia delle droghe leggere. Hanno aumentato la repressione e hanno annullato la prevenzione. E la “Fini-Giovanardi” ha fatto di peggio: ha sancito che i cannabinoidi fossero - cito - privi di utilità terapeutica, escludendo così non solo la scienza, ma migliaia di persone dall'accesso ai farmaci, con un paradosso: che non esistono, giustamente, limiti per gli oppiacei, ma i cannabinoidi, invece, erano banditi.
PRESIDENTE. Mi perdoni, collega. Per favore, colleghi.
GIUDITTA PINI. Non si preoccupi, Presidente.
PRESIDENTE. Colleghi, per favore! Prego.
GIUDITTA PINI. E, quindi, per capire attraverso questa ricerca se i suoi impieghi possono essere allargati anche ad altre patologie, ed è per questo che c'erano le “altre patologie” all'interno della legge.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il presidente Marazziti per un breve ringraziamento. Intanto, per cortesia, se prendiamo posto e anche se abbassiamo il tono la voce può essere utile. Prego.
MARIO MARAZZITI, . Grazie, Presidente. Effettivamente, mentre ci avviciniamo al voto finale su questo provvedimento che ha avuto un iter molto lungo, che a volte è sembrato burrascoso, che, al contrario è arrivato ad un punto di sintesi che speriamo potrà essere utile al Paese, ai malati, almeno a quei primi 67 mila che oggi ne hanno bisogno, mi permetta di ringraziare il grande lavoro fatto dalle due Commissioni affari sociali e giustizia. E a nome della presidente Ferranti e mio, mi preme di ringraziare il grande lavoro anche del primo relatore della Commissione II, nella prima fase, l'onorevole Farina, e la straordinaria serietà di una deputata intelligente come la relatrice Miotto. Non sarebbe stato possibile senza la collaborazione di tutti i funzionari della Camera e mi permetta di dire la leale e paziente collaborazione, anche in questo caso, della Commissione bilancio.
PRESIDENTE. Se non vi sono obiezioni, la Presidenza si intende autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione finale.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Marco Carra. Ne ha facoltà.
MARCO CARRA. Signor Presidente, utilizzo questo spazio per chiedere al Governo l'adozione di un provvedimento che consenta ai territori mantovani colpiti dal terremoto del 2012 di…
PRESIDENTE. Mi perdoni, onorevole Carra. Colleghi, per favore, c'è un collega che sta intervenendo. Si può uscire, ma si può uscire in silenzio. Prego.
MARCO CARRA. Grazie, signor Presidente. Dicevo che chiedo, attraverso questo spazio, al Governo di adottare un provvedimento che consenta ai territori mantovani colpiti dal terremoto del 2012 di spendere le risorse che il Governo stesso e il Parlamento hanno stanziato per proseguire nell'opera di ricostruzione del patrimonio pubblico e privato.
PRESIDENTE. La ringrazio. Ricordo che, non essendo il Governo tenuto ad essere presente in questa fase, la Presidenza consiglia di presentare atti di sindacato ispettivo anziché svolgere generici interventi, che pur tuttavia rimangono agli atti.
PRESIDENTE. Avverto che, con lettera in data 18 ottobre 2017, il presidente della I Commissione (Affari costituzionali) ha rappresentato che l'ufficio di presidenza della Commissione ha concordato in ordine all'esigenza di disporre di maggior tempo per concludere l'esame in sede referente della proposta di legge n. 4653, in materia di distacco del comune di Sappada dalla regione Veneto e aggregazione alla regione Friuli-Venezia Giulia, il cui esame in Assemblea è previsto dal vigente calendario dei lavori a partire da lunedì 23 ottobre.
PRESIDENTE. Avverto, inoltre, che, nell'Allegato A al resoconto stenografico della seduta odierna, sarà pubblicato lo schema recante l'organizzazione dei tempi per la discussione sulle linee generali della proposta di legge costituzionale n. 56-D, recante modifiche allo statuto speciale per il Trentino-Alto Adige/Südtirol in materia di tutela della minoranza linguistica ladina .
PRESIDENTE. Comunico l'ordine del giorno della prossima seduta.