PRESIDENTE. La seduta è aperta.
DAVIDE CAPARINI, legge il processo verbale della seduta del 14 luglio 2017.
PRESIDENTE. Se non vi sono osservazioni, il processo verbale si intende approvato.
PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Gioacchino Alfano, Alli, Amendola, Amici, Baldelli, Bellanova, Bernardo, Dorina Bianchi, Biondelli, Bobba, Bocci, Bonifazi, Michele Bordo, Borletti Dell'Acqua, Boschi, Matteo Bragantini, Bratti, Bressa, Brunetta, Capelli, Casero, Castiglione, Causin, Cirielli, Costa, D'Alia, Dambruoso, De Micheli, Del Basso De Caro, Dellai, Faraone, Fedriga, Ferranti, Fioroni, Gregorio Fontana, Fontanelli, Franceschini, Garofani, Gelli, Gentiloni Silveri, Giacomelli, Giancarlo Giorgetti, Gozi, La Russa, Laforgia, Locatelli, Lorenzin, Losacco, Lotti, Lupi, Madia, Manciulli, Marazziti, Marcon, Migliore, Orlando, Pisicchio, Portas, Rampelli, Ravetto, Realacci, Rosato, Domenico Rossi, Rughetti, Sanga, Sani, Scalfarotto, Tabacci, Simone Valente, Valeria Valente e Velo sono in missione a decorrere dalla seduta odierna.
PRESIDENTE. Comunico che, con lettera pervenuta in data 14 luglio 2017, il deputato Giorgio Lainati, già iscritto al gruppo parlamentare Scelta Civica-ALA per la Costituente Liberale e Popolare-MAIE, ha dichiarato di aderire al gruppo parlamentare Alternativa Popolare-Centristi per l'Europa-NCD.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione delle mozioni Carfagna, Lupi, Abrignani, Castiello, Cirielli, Chiarelli ed altri n. 1-01557 e Brignone ed altri n. 1-01661 concernenti iniziative in materia di raccolta e donazione dei farmaci non utilizzati .
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.
CARLO SARRO. Grazie, Presidente. Con la mozione per la quale si avvia oggi la discussione sulle linee generali, all'esame dell'Aula, segnaliamo un'esperienza che è maturata in un contesto territoriale particolare e difficile, quale quello campano, e di Napoli in particolar modo, nella città di Napoli e nella provincia di Napoli; un'iniziativa denominata “Un farmaco per tutti”, nata da un'intuizione dell'Arcidiocesi di Napoli, ed in particolar modo del cardinale Crescenzio Sepe, l'Arcivescovo Metropolita, che, d'intesa con l'associazione, con soggetti operanti sul territorio, ed in modo particolare con l'ordine dei farmacisti della provincia di Napoli, il cui presidente, il professor Vincenzo Santagada, è stato il primo interlocutore e il collaboratore più attivo per la definizione anche del perimetro di questa iniziativa, ha successivamente coinvolto Federfarma e, ancora, ha successivamente incluso, nel nucleo di partenza dell'organizzazione, anche l'azienda sanitaria del Santobono Pausilipon, una delle più antiche e storiche della città partenopea.
PRESIDENTE. È iscritta a parlare la deputata Silvia Giordano, che illustrerà anche la sua mozione n. 1-01665. Ne ha facoltà.
SILVIA GIORDANO. Presidente, ormai quasi un anno fa, precisamente il 19 agosto 2016, è stata approvata la legge conosciuta come spreco alimentare: legge che in realtà era molto più ampia nel contenuto, tanto che all'articolo 15 prevedeva e disciplinava la raccolta di medicinali non utilizzati o scaduti, la donazione di medicinali e il loro successivo impiego per finalità di solidarietà sociale, e si demandava al Ministero della salute il compito di definire le modalità. Quindi il Ministero avrebbe dovuto emanare un decreto, per stabilire in che modo si poteva rendere possibile la donazione di medicinali inutilizzati ad organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS) e il loro impiego in confezioni integre, correttamente conservate e ancora nel periodo di validità, in modo tale da garantire la qualità, la sicurezza e l'efficacia originarie, con esclusione dei medicinali da conservare in frigorifero a temperature controllate, dei medicinali contenenti sostanze stupefacenti o psicotrope, e dei medicinali dispensabili solo in strutture ospedaliere. Questo tanto atteso decreto avrebbe dovuto inoltre definire i requisiti dei locali e delle attrezzature idonee a garantire la corretta conservazione dei suddetti medicinali, nonché le procedure intese alla tracciabilità dei lotti dei medicinali ricevuti e distribuiti.
PRESIDENTE. È iscritta a parlare la collega Margherita Miotto. Ne ha facoltà.
ANNA MARGHERITA MIOTTO. Grazie, Presidente. Un anno fa, le Camere hanno approvato una legge importante che caratterizza la nostra attenzione al sociale in questa legislatura, pur nelle note criticità economiche e finanziarie che stiamo attraversando. È la legge conosciuta come legge contro gli sprechi alimentari; si tratta della n. 166 del 19 agosto 2016, con la quale il nostro Paese, primo in Europa, intende ridurre gli sprechi nelle varie fasi di produzione, trasformazione, distribuzione, somministrazione, in particolare, di prodotti alimentari, attraverso anche la donazione delle eccedenze alimentari, destinandole, in via prioritaria, all'utilizzo umano, all'interno dei programmi di lotta alla povertà.
PRESIDENTE. È iscritta a parlare la collega Binetti. Ne ha facoltà.
PAOLA BINETTI. Penso che sia sorprendente che, a distanza di un anno dall'approvazione della legge, il decreto non sia stato ancora emanato e, a questo punto, ci sia bisogno di una mozione, di una pluralità di mozioni che sollecitano il Ministro in questo senso. Io credo che la vera povertà nel nostro Paese sia la povertà legata a quelle che possiamo chiamare le molestie burocratiche. Ricordo, infatti, che, circa un anno fa, i dati Istat parlavano di 11 milioni di italiani che faticavano a curarsi, che faticavano anche a procurarsi quei farmaci che non sono quelli a prescrivibilità totale del Sistema sanitario nazionale, ma avrebbero dovuto acquistare per loro conto oppure avrebbero dovuto acquistare pagando il famoso che per molte famiglie rappresenta, comunque, un elemento di aggravio non indifferente nel bilancio familiare.
PRESIDENTE. Non vi sono altri iscritti a parlare e pertanto dichiaro chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione della relazione sul fenomeno della contraffazione sul web, approvata dalla Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione, della pirateria in campo commerciale e del commercio abusivo (Doc. XXII-, n. 9).
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione.
DAVIDE BARUFFI, Grazie, Presidente. Onorevoli colleghi, rappresentante del Governo, le risultanze e le proposte che presentiamo oggi in Aula sono il frutto di una lunga e approfondita indagine che la Commissione d'inchiesta sui fenomeni della contraffazione e della pirateria ha condotto specificamente nell'ambito del dal 15 di ottobre del 2015 al 23 marzo di quest'anno, approdando ad una relazione piuttosto corposa approvata all'unanimità dalla Commissione stessa e che propongo sia assunta come parte integrante della risoluzione conclusiva, che depositerò oggi per il voto finale dell'Aula al termine della discussione.
PRESIDENTE. Concluda, collega.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il collega Donati. Ne ha facoltà.
MARCO DONATI. Grazie, Presidente. Credo che il collega Baruffi sia stato esaustivo nel suo intervento e abbia dato anche il senso di quello che oggi iniziamo a discutere in vista del voto sulla relazione della Commissione sul fenomeno della contraffazione. Dal settembre 2013, da quando è iniziato il lavoro della Commissione, sono state molte le relazioni portate all'attenzione del Parlamento; questa, per le caratteristiche e per la novità che rappresenta, anche per l'ampia diffusione e la rapidità con cui il fenomeno della contraffazione si sta manifestando, è probabilmente quella più importante e quella che riguarderà un tema che avrà sicuramente nei prossimi anni effetti rilevantissimi.
PRESIDENTE. La invito a concludere.
MARCO DONATI. Vengo alle conclusioni, Presidente. Lo diceva prima il collega Baruffi, il Partito Democratico ringrazia il collega Baruffi per il lavoro svolto, ma vuole rimarcare come non ci sia volontà di limitare la libertà dei cittadini. Internet è uno strumento importantissimo, il le nostre produzioni, la nostra capacità di possono trovare attraverso gli strumenti un mercato globale nel quale inserirsi; ma è vero anche che questo mondo, luogo virtuale è ancora molto fragile, e mette a repentaglio… Addirittura, è un moltiplicatore dell'attività della contraffazione, che è già molto forte quando parliamo di merci che vengono trasportate materialmente: ancora di più questi elementi vengono amplificati.
PRESIDENTE. La invito nuovamente a concludere.
MARCO DONATI. Vado a concludere.
MARCO DONATI. Occorre, quindi, Presidente, in qualche modo sottolineare come quel settore del commercio elettronico, per le potenzialità che offre e per le prospettive di maggiore sviluppo dei prossimi anni, richieda quindi un intervento normativo urgente; e, sicuramente, i suggerimenti che la relazione ha portato a questa sede, e che potranno essere trasferiti al Governo e - perché no? - in sede legislativa comunitaria, possono rappresentare un rilevante passo avanti nel tentativo di arginare un fenomeno che può danneggiare seriamente le nostre produzioni; e appunto, come dicevo precedentemente, creare danno ai cittadini per la commercializzazione di prodotti che rischiano di danneggiare la salute, e chiaramente alimentare la criminalità organizzata, che sta al centro sempre dell'azione di tutto il fenomeno della contraffazione, come si evidenzia trasversalmente in tutte le relazioni che sono state oggetto dei lavori del nostro organismo .
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il collega Filippo Gallinella. Ne ha facoltà, per sei minuti.
FILIPPO GALLINELLA. Presidente, il fenomeno della contraffazione attraverso il commercio elettronico è molto delicato e complesso, così come sono complesse le strategie a contrasto, perché si parla di un terreno che non esiste, di un terreno virtuale. Per questo la Commissione ha voluto approfondire questa questione.
PRESIDENTE. La invito a concludere.
FILIPPO GALLINELLA. Fondamentale è poi identificare il venditore in maniera univoca, quindi cambiare anche l'identificazione tramite IP: in modo tale che noi sappiamo i soggetti che sono in rete singolarmente, quindi possiamo bloccare anche coloro che vendono in maniera illecita, perché l'oscuramento del sito, è stato dimostrato, non è particolarmente funzionale.
FILIPPO GALLINELLA. Un attimo, e si può creare subito un altro sportello.
PRESIDENTE. Non vi sono altri iscritti a parlare e pertanto dichiaro chiusa la discussione.
PRESIDENTE. Avverto che è stata presentata la risoluzione Baruffi, Gallinella ed altri n. 6-00337 che è in distribuzione.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione della proposta di legge, già approvata dal Senato, n. 3960-A: Modifiche al decreto legislativo 23 luglio 1999, n. 242, in materia di limiti al rinnovo dei mandati degli organi del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI) e delle federazioni sportive nazionali, e al decreto legislativo 27 febbraio 2017, n. 43, in materia di limiti al rinnovo delle cariche nel Comitato italiano paralimpico (CIP), nelle federazioni sportive paralimpiche, nelle discipline sportive paralimpiche e negli enti di promozione sportiva paralimpici.
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione sulle linee generali.
MARIA COSCIA, Grazie, Presidente. Signor Presidente, sottosegretaria Amici colleghe e colleghi, la Commissione cultura riferisce sulla proposta di legge n. 3960 già approvata dal Senato, che è relativa alle modifiche al decreto legislativo 23 luglio 1999, n. 242 in materia di limiti al rinnovo dei mandati degli organi del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI) e delle federazioni sportive nazionali, e al decreto legislativo 27 febbraio 2017, n 43, che disciplina la materia dei limiti al rinnovo delle cariche nel Comitato italiano paralimpico, nelle federazioni sportive paralimpiche, nelle discipline sportive paralimpiche e negli enti di promozione sportiva paralimpici.
PRESIDENTE. La ringrazio. Ha facoltà di intervenire la rappresentante del Governo che, però, si riserva di intervenire in altra fase. È iscritto a parlare il deputato Simone Valente. Ne ha facoltà.
SIMONE VALENTE. Grazie, Presidente. La contrarietà a questo testo di legge da parte del MoVimento 5 Stelle non è sicuramente nuova, però qua è importante chiarire alcuni punti. Il primo è che sicuramente non si è contrari a limitare il numero di mandati per tutti gli organi elettivi delle federazioni sportive o del CONI. Infatti, noi abbiamo spesso avanzato anche la proposta di limitarlo al massimo di due mandati. Invece, in questo testo di legge, si porta a tre. E, però, c'è da dire che, in realtà, invece di limitare e quindi dare un messaggio forse anche importante a tutto il mondo sportivo che troppo spesso si è radicato e si è chiuso in alcuni centri di potere, si allarga addirittura la possibilità, per alcuni presidenti di federazione, che sono in carica da ormai diversi anni - parlo di 10-15-20 anni - di poter svolgere ancora un ulteriore mandato.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il collega Bruno Molea. Ne ha facoltà.
BRUNO MOLEA. Grazie, Presidente. Questo provvedimento, senza dubbio entra - mi si consenta il termine - a gamba tesa in un mondo in cui il limite dei mandati era uno dei problemi, uno dei problemi che affliggevano, ormai da tempo, il mondo dello sport, sia quello federale, quello delle discipline associate che quello degli enti di promozione sportiva. Non vi è dubbio che nel tempo si sono consolidate delle vere e proprie monarchie, in alcune situazioni del mondo federale, in modo particolare. Tuttavia, voglio anche dire che questo provvedimento non poteva essere diverso da come è stato generato; concedere attraverso questo provvedimento, ancora, la possibilità di un ulteriore mandato a chi è già in carica, vuol dire, in sostanza, garantire la continuità di quella federazione, di quell'ente di promozione sportiva, piuttosto che di una disciplina associata, perché, visto da fuori, sembra molto facile, molto semplice sostituire un dirigente sportivo ai vertici; vi posso garantire, per l'esperienza personale maturata con più di trent'anni di militanza nel mondo dello sport, che è tutt'altro che facile e gli effetti che si producono con questo tipo di provvedimento sono effetti estremamente importanti che condizioneranno, in modo particolare, il mondo dello sport.
PRESIDENTE. È iscritta a parlare la collega Milanato. Ne ha facoltà.
LORENA MILANATO. Grazie, Presidente. Oggi ci troviamo in quest'Aula ad esaminare un provvedimento di cui si è parlato per molto tempo, ma che, per la delicatezza del tema, ha, comunque, richiesto un lungo periodo di confronto per trovare le soluzioni atte a superare le criticità presenti in questo testo.
PRESIDENTE. È iscritta a parlare la collega Laura Coccia. Ne ha facoltà.
LAURA COCCIA. Presidente, il provvedimento di cui discutiamo oggi è solamente uno dei provvedimenti che questo Governo e questo Parlamento hanno dedicato al mondo dello sport e si inserisce in un contesto molto più ampio.
PRESIDENTE. Non vi sono altri iscritti a parlare e pertanto dichiaro chiusa la discussione sulle linee generali.
PRESIDENTE. Ha facoltà di replicare la relatrice, Coscia, che si riserva di intervenire in un'altra fase.
SESA AMICI,. Grazie, Presidente. Prendo solo pochi minuti avendo avuto l'onore, quando ancora non era presente nella compagine governativa il Ministro per lo sport (carica oggi ricoperta dal Ministro Luca Lotti), di aver seguito questo provvedimento al Senato. L'ho seguito perché era una delega rimasta alla Presidenza del Consiglio e debbo confessare che il lavoro svolto dalla Commissione, e quindi ne do atto alla relatrice, ma nell'insieme all'intera Commissione, ha apportato al testo dei miglioramenti che pure erano stati presenti in quell'occasione, in un dibattito anche assai complesso al Senato, ma su cui non eravamo riusciti a trovare l'elemento di equilibrio.
PRESIDENTE. Il seguito del dibattito è rinviato ad altra seduta.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione delle mozioni Marcon, Duranti ed altri n. 1-01662 e Corda ed altri n. 1-01663, concernenti la situazione di crisi nello Yemen, con particolare riferimento all'emergenza umanitaria e all'esportazione di armi verso i Paesi coinvolti nel conflitto.
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.
PAOLO COVA. Grazie, signor Presidente. Molti sono i segni inquietanti presenti nel mondo attuale: le ingiustizie, le violenze, le guerre etniche o di altro genere che insanguinano e generano sofferenze indicibili all'umanità, ma tutte queste cose attendono una nostra risposta e non possono vederci come semplici spettatori. Questa vicenda dello Yemen è una di queste situazioni.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il collega Giulio Marcon, che illustrerà anche la sua mozione n. 1-01662. Ne ha facoltà.
GIULIO MARCON. Presidente, signora sottosegretaria, colleghi e colleghe, noi abbiamo depositato e proposto una mozione sulla situazione della crisi nello Yemen, con riferimento in particolare all'emergenza umanitaria, ma anche rispetto al tema dell'esportazione di armi verso i Paesi coinvolti nel conflitto.
PRESIDENTE. La invito a concludere.
GIULIO MARCON. E chiediamo - e concludo - un'iniziativa politica di carattere più generale.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il deputato Frusone, che illustrerà anche la mozione Corda ed altri n. 1-01663, di cui è cofirmatario.
LUCA FRUSONE. Grazie Presidente. Siamo qui di nuovo a parlare del conflitto in Yemen e dico, da una parte, sfortunatamente, perché appunto non è cessato, ma dall'altra fortunatamente, perché questa guerra ormai è nascosta agli occhi di tutti. Sempre di meno se ne parla nei radizionali e sempre di meno se ne parla in quest'Aula. Noi abbiamo provato con diversi atti - e ringraziamo anche le varie associazioni pacifiste che hanno spronato questo Parlamento con questa mozione -, ma effettivamente è veramente indegno il comportamento che l'Italia sta mantenendo davanti a questa situazione. Già dei numeri sono stati dati. Si è parlato di oltre 10 mila morti, di 40 mila feriti, tra cui naturalmente anche bambini e donne, e poi 2 milioni di sfollati.
PRESIDENTE. Non vi sono altri iscritti a parlare e pertanto dichiaro chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare il sottosegretario di Stato per gli Affari esteri e la cooperazione internazionale, Vincenzo Amendola.
VINCENZO AMENDOLA,. Grazie, Presidente. Colgo l'opportunità per rispondere ad alcune sollecitazioni che sono contenute nel testo delle mozioni e, ovviamente, per continuare il dibattito, in attesa che tutti i gruppi parlamentari partecipino con testi a questo stesso dibattito, precisando e facendo alcune precisazioni - nel corso di questo dibattito, come di quello che verrà - così come fatto anche nel corso di incontri con associazioni pacifiste che hanno promosso alcune parti di questo testo.
PRESIDENTE. Il seguito del dibattito è rinviato ad altra seduta.
PRESIDENTE. Comunico che, a seguito delle dimissioni presentate dalla deputata Anna Ascani quale componente effettivo della delegazione italiana presso l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, ai sensi dell'articolo 56, comma 4, del Regolamento e sulla base delle indicazioni del presidente del gruppo parlamentare Partito Democratico, la deputata Ascani è sostituita dalla deputata Sandra Zampa, attualmente membro supplente della medesima delegazione.
PRESIDENTE. Comunico che, con lettera pervenuta in data odierna, il deputato Maurizio Bianconi ha dichiarato di dimettersi dalla componente politica Direzione Italia, continuando ad aderire al gruppo Misto.
GEA SCHIRO'. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GEA SCHIRO'. Grazie, Presidente. Per comunicare ed esprimere preoccupazione per l'attracco domani, a Catania, il presunto attracco, l'atteso attracco, della nave “C-Star”, una nave paramilitare affittata a Gibuti da “Generazione identitaria”, un gruppo di giovani francesi, italiani, tedeschi, appartenenti alla Repubblica Ceca, Austria, credo slovacchi, attraverso un abbastanza opaco: due una di 70 mila euro e una di 100 mila dollari. Questa “Generazione identitaria”, quest'associazione, già a maggio aveva bloccato l'uscita dal porto di Catania della nave “Aquarius” della ONG Sos Méditarranée, ostruendo l'ingresso del porto. Le indicazioni che dà della sua attività è di impedire l'arrivo delle navi dei migranti monitorando i - l'accensione e lo spegnimento -, ma non avendo nessun mandato. Essendo molto giovani, non è chiaro che regole di ingaggio si siano autodati, tranne che una crociera nel Mediterraneo per monitorare i cosiddetti taxi del Mediterraneo.
PRESIDENTE. Avverto che, nella seduta di giovedì 20 luglio, alle ore 12, avrà luogo un'informativa urgente del Governo con la presenza del Ministro dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare sull'emergenza incendi.
PRESIDENTE. Comunico l'ordine del giorno della prossima seduta.