ANNA MARGHERITA MIOTTO, legge il processo verbale della seduta dell'11 settembre 2014.
PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Bonifazi, Capezzone, Catania, Guerra, Manciulli, Portas, Sanga e Speranza sono in missione a decorrere dalla seduta odierna.
I deputati in missione sono complessivamente novantadue, come risulta dall'elenco depositato presso la Presidenza e che sarà pubblicato nell’ al resoconto della seduta odierna.
PRESIDENTE. Poiché nel corso della seduta potranno aver luogo votazioni mediante procedimento elettronico, decorrono da questo momento i termini di preavviso di cinque e venti minuti previsti dall'articolo 49, comma 5, del Regolamento.
PRESIDENTE. Invito il deputato segretario di Presidenza a dare lettura delle petizioni pervenute alla Presidenza, che saranno trasmesse alle sottoindicate Commissioni.
ANNA MARGHERITA MIOTTO, legge:
SALVATORE ACANFORA, da Roma, chiede:
l'introduzione nel codice penale del reato di omicidio stradale ;
nuove norme penali a tutela delle Forze dell'ordine ;
l'introduzione dell'insegnamento dell'educazione sessuale nelle scuole ;
norme per la piena applicazione dell'articolo 67 della Costituzione ;
interventi contro la pornografia e l'uso delle sostanze stupefacenti ;
l'inasprimento delle pene per gli autori di reati a carattere sessuale ;
MORENO SGARALLINO, da Terracina (Latina), chiede:
l'introduzione dell'insegnamento dell'educazione familiare nelle scuole ;
norme per favorire il finanziamento delle imprese da parte dei privati cittadini ;
nuove norme in materia di identificazione degli stranieri per contrastare l'immigrazione clandestina ;
disposizioni in materia di controlli sulle caratteristiche nutrizionali dei legumi ;
l'attivazione di strumenti telematici per la presentazione di denunce alle Forze dell'ordine ;
FRANCESCO DI PASQUALE, da Cancello e Arnone (Caserta), chiede la sospensione dei pignoramenti disposti da Equitalia nei confronti di anziani, minori, malati e disabili e per le famiglie meno abbienti ;
MARINO SAVINA, da Roma, chiede disposizioni in materia di libertà di informazione, tramite la creazione di un apposito canale televisivo, da parte del personale del comparto sicurezza ;
FRANCO FASCETTI, da Roma, chiede:
interventi per aumentare il trattamento economico degli operai ;
norme per promuovere le attività economiche connesse alla raccolta di funghi ;
SAMO PAHOR e ANTON FERI, da Trieste, chiedono nuove norme in materia di tutela di tutte le minoranze linguistiche ;
ELENA BOCCINO, da Roma, chiede nuove norme in materia di fine vita per la tutela della dignità dei pazienti ;
TOMMASO BADANO, da Sassello (Savona), chiede che i proprietari di immobili possano pagare le imposte sulla casa attraverso la cessione di quote di proprietà all'Agenzia delle entrate ;
VALERIO FEDERICO, da Milano, e altri cittadini chiedono nuove norme in materia di fiscalità energetica e ambientale, con destinazione delle relative risorse alla riduzione delle imposte su lavoratori e imprese ;
LUIGI RE, da Roma, chiede che le funzioni del Presidente della Repubblica in caso di impedimento siano esercitate dal Presidente della Camera dei deputati ;
PASQUALE DE MAIO, da Genova, chiede interventi a favore degli invalidi ;
GIUSEPPE MAMMOLA, da Torre Annunziata, (Napoli) chiede che i redditi da lavoro dipendente o autonomo confluiscano in conti correnti presso l'Agenzia delle entrate, per contrastare l'evasione fiscale e contributiva ;
ANTONIO MINARDI, da Piane Crati (Cosenza), chiede che sia obbligatoria la figura di un amministratore esterno anche per i condomìni di minori dimensioni ;
LUCIANO GRECO, da Fuscaldo, (Cosenza) chiede un provvedimento di amnistia e di indulto per i reati con pene fino a sei anni e altri interventi per il superamento dell'emergenza carceraria ;
GIUSEPPE PORCELLI, da Tivoli (Roma) chiede interventi per garantire la piena occupazione e la fissazione di minimi e massimi stipendiali ;
MATTEO LA CARA, da Vercelli, chiede:
l'istituzione di una corsa ciclistica Roma-Berlino, per cementare l'amicizia tra i popoli italiano e tedesco ;
iniziative per rafforzare il ruolo dell'Unione europea nel Mediterraneo .
PRESIDENTE. Secondo quanto convenuto nell'odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo, passiamo al punto 7 dell'ordine del giorno, che reca il seguito della discussione dei disegni di legge di ratifica nn.: 2273, 2274, 2125, 2271.
Si passerà successivamente al punto 9 dell'ordine del giorno, che reca il seguito della discussione dei progetti di legge di ratifica nn.: 2080-A ed abbinata, 1923, 2086 e 2419.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge, già approvato dal Senato: Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo di Jersey sullo scambio di informazioni in materia fiscale, fatto a Londra il 13 marzo 2012.
Ricordo che nella seduta del 15 settembre 2014 si è conclusa la discussione sulle linee generali ed il relatore ed il rappresentante del Governo hanno rinunciato ad intervenire in sede di replica.
PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli articoli del disegno di legge di ratifica.
Poiché non sono stati presentati emendamenti, li porrò direttamente in votazione.
Però, non essendo ancora decorso il termine di preavviso per lo svolgimento delle votazioni con il procedimento elettronico, sospendo la seduta, che riprenderà alle ore 15,25.
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 1 al quale non sono state presentate proposte emendative.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Amendola. Ne ha facoltà.
VINCENZO AMENDOLA. Signor Presidente, anche per facilitare i lavori, è evidente che le due prime ratifiche (Italia-Governo di Jersey e Italia-Governo delle Isole Cook) riguardano una fattispecie concreta dell'OCSE, cioè il che è una fattispecie per cui la Repubblica italiana e queste entità territoriali determinano uno scambio di informazioni in materia fiscale. Si tratta di accordi, costruiti in sede OCSE, che riguardano proprio quei Paesi che non hanno un interscambio commerciale rilevante e, quindi, che non ratificano una convenzione contro le doppie imposizioni come invece noi abbiamo fatto varie volte.
Ci muoviamo nell'articolo 117 della Costituzione che impone al Parlamento di prendere atto e di ratificare questi documenti e, ringraziando tutti i componenti della Commissione esteri che li hanno ratificati, sottolineo, come abbiamo fatto anche in altre occasioni, che si tratta di accordi siglati anche anni fa. Quindi l'Italia ha il problema di ratificarli urgentemente per dar corso a quelli che sono gli obblighi internazionali.
In questo caso l'obbligo che noi andiamo a sancire permette anche trasparenza, permette anche chiarezza e pure l'apertura dei segreti bancari che in questi casi, come l'Unione europea impone con le danno una mano al nostro Paese per una lotta concreta all'evasione.
Tengo anche a sottolineare non solo il contesto dell'articolo 117 della Costituzione, secondo comma, lettera ma anche il fatto che questi Accordi, quello citato e quello successivo, non hanno oneri per lo Stato, per l'attuazione degli accordi medesimi, sussistendo al contrario la possibilità di un contrasto all'evasione che, invece, determinerà degli introiti per il nostro Paese.
Quindi dichiaro, a nome del gruppo del PD, proprio per ratificare speditamente questi atti, che noi sui simili Accordi, Italia-Governo di Jersey e Italia-Governo delle Isole Cook, esprimiamo un giudizio positivo per il lavoro fatto dal relatore. Anche in Commissione esteri non abbiamo riscontrato grandi approfondimenti nel senso di grandi contrasti perché questi atti sono rilevanti anche per la trasparenza. Cito anche alcuni tra questi tredici articoli, soprattutto l'articolo 5 che è quello del superamento del segreto bancario. Insomma, con queste ratifiche noi procediamo sulla trasparenza e sugli accordi internazionali che vanno a merito del nostro Paese .
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Avverto che è stata chiesta la votazione nominale mediante procedimento elettronico.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 1.
Dichiaro aperta la votazione. Colleghi, in questa votazione attendiamo un po’ e poi andremo più spediti.
PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni di voto finale.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Gigli. Ne ha facoltà.
GIAN LUIGI GIGLI. Signor Presidente, chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo integrale della mia dichiarazione di voto .
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Marcolin. Ne ha facoltà.
MARCO MARCOLIN. Signor Presidente, chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo integrale della mia dichiarazione di voto
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Scagliusi. Ne ha facoltà.
EMANUELE SCAGLIUSI. Signor Presidente, ci tengo a dire a nome del MoVimento 5 Stelle che, con la ratifica di questo Trattato, visto che siamo all'ultimo passo, si dovrebbe scongiurare il rischio che si verifichino nuovamente situazioni come quella che ha visto la famiglia Riva nascondere un rilevante tesoro nel paradiso fiscale del Jersey.
Infatti, quest'isola, che è la più grande della Manica, è soprattutto un paradiso fiscale. Il Jersey, infatti, non rientra nell'Unione europea, ma nell'Area di libero scambio europea ed ha stipulato alcuni accordi internazionali. I contribuenti e le persone fisiche sono tassati secondo un'aliquota proporzionale del 27 per cento da applicare sui redditi al netto degli sconti fiscali e, se più favorevole, del 20 per cento sul loro reddito lordo.
Sull'isola ci sono oltre duecento filiali degli intermediari finanziari più importanti del mondo ed è proprio lì che i Riva detenevano un miliardo e 900 milioni di euro transitati prima dal Lussemburgo e, quindi, schermati in quattro società delle Isole Cayman, infine protetti in otto dai nomi esotici, gestiti da UBS nel Jersey. Quindi, ribadisco il voto favorevole del mio gruppo, il MoVimento 5 Stelle .
PRESIDENTE. Sono così esaurite le dichiarazioni di voto finale.
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione finale.
Indìco la votazione nominale finale, mediante procedimento elettronico, sul disegno di legge di ratifica n. 2273, già approvato dal Senato, di cui si è testé concluso l'esame.
Dichiaro aperta la votazione.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge n. 2274, già approvato dal Senato: Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo delle Isole Cook sullo scambio di informazioni in materia fiscale, fatto a Wellington il 17 maggio 2011.
PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli articoli del disegno di legge di ratifica.
Passiamo all'esame dell'articolo 1 al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 1.
Dichiaro aperta la votazione.
PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni di voto finale.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Gigli. Ne ha facoltà.
GIAN LUIGI GIGLI. Signor Presidente, chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo della mia dichiarazione di voto. .
PRESIDENTE. Siccome vedo dei colleghi che sono iscritti per dichiarazione di voto su più ratifiche, magari possono comunicare alla Presidenza se rinunciano ad intervenire.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Marcolin. Ne ha facoltà.
MARCO MARCOLIN. Signor Presidente, chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo della mia dichiarazione di voto. .
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Alli. Prendo atto che rinuncia.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Amendola. Prendo atto che rinuncia.
Sono così esaurite le dichiarazioni di voto finale.
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione finale.
Indìco la votazione nominale finale, mediante procedimento elettronico, sul disegno di legge di ratifica n. 2274, di cui si è testé concluso l'esame.
Dichiaro aperta la votazione.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge n. 2125: Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di cooperazione nel campo della cultura e dell'istruzione e dello sport fra il Governo della Repubblica italiana ed il Consiglio dei ministri della Bosnia Erzegovina, fatto a Mostar il 19 luglio 2004.
Ricordo che nella seduta del 15 settembre 2014 si è conclusa la discussione sulle linee generali e il relatore e il rappresentante del Governo hanno rinunciato ad intervenire in sede di replica.
PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli articoli del disegno di legge di ratifica.
Passiamo all'esame dell'articolo 1 al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo quindi ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 1.
Dichiaro aperta la votazione.
PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni di voto finale.
La Presidenza autorizza sulla base dei criteri costantemente seguiti la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo integrale della rispettiva dichiarazione di voto dei deputati Locatelli, Gigli e Marcolin che ne hanno fatto richiesta.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Galgano. Ne ha facoltà.
ADRIANA GALGANO. Signor Presidente, consegno questa mia dichiarazione di voto e anche le successive e chiedo che siano pubblicate in calce al resoconto della seduta.
PRESIDENTE. Sta bene. La Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti. La ringrazio e la ringraziano i colleghi.
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione finale.
Indìco la votazione nominale finale, mediante procedimento elettronico, sul disegno di legge di ratifica n. 2125, di cui si è testé concluso l'esame.
Dichiaro aperta la votazione.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge, già approvato dal Senato: Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Congresso di Stato della Repubblica di San Marino sulla cooperazione per la prevenzione e la repressione della criminalità, fatto a Roma il 29 febbraio 2012.
Ricordo che, nella seduta del 15 settembre 2014, si è conclusa la discussione sulle linee generali ed il relatore ed il rappresentante del Governo hanno rinunciato ad intervenire in sede di replica.
PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli articoli del disegno di legge di ratifica.
Passiamo all'esame dell'articolo 1 al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 1.
Dichiaro aperta la votazione.
PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni di voto finale.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Gigli. Ne ha facoltà.
GIAN LUIGI GIGLI. Signor Presidente, chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo integrale della mia dichiarazione di voto .
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Marcolin. Ne ha facoltà.
MARCO MARCOLIN. Signor Presidente, chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo integrale della mia dichiarazione di voto
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Galgano. Ne ha facoltà.
ADRIANA GALGANO. Signor Presidente, chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo integrale della mia dichiarazione di voto
PRESIDENTE. Sono così esaurite le dichiarazioni di voto finale.
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione finale.
Indìco la votazione nominale finale, mediante procedimento elettronico, sul disegno di legge di ratifica n. 2271, di cui si è testé concluso l'esame.
Dichiaro aperta la votazione.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge di ratifica n. 2080-A: Ratifica ed esecuzione del Trattato sul trasferimento delle persone condannate tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica federativa del Brasile, fatto a Brasilia il 27 marzo 2008, e dell'abbinata proposta di legge di iniziativa della deputata Bueno n. 996.
Ricordo che nella seduta del 15 settembre 2014 si è conclusa la discussione generale e il relatore e il rappresentante del Governo hanno rinunciato ad intervenire in sede di replica.
La Commissione bilancio ha espresso il prescritto parere che è distribuito in fotocopia .
PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli articoli del disegno di legge di ratifica nel testo della Commissione.
Passiamo all'esame dell'articolo 1 al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 1.
Dichiaro aperta la votazione.
PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni di voto finale.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Gigli. Ne ha facoltà.
GIAN LUIGI GIGLI. Signor Presidente, chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo della mia dichiarazione di voto. .
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Marcolin. Ne ha facoltà.
MARCO MARCOLIN. Signor Presidente, chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo della mia dichiarazione di voto. .
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto la deputata Galgano. Ne ha facoltà.
ADRIANA GALGANO. Signor Presidente, chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo della mia dichiarazione di voto. .
PRESIDENTE. Sono così concluse le dichiarazioni di voto.
PRESIDENTE. Se non vi sono obiezioni, la Presidenza si intende autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.
.
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione finale.
Indìco la votazione nominale finale, mediante procedimento elettronico, sul disegno di legge di ratifica n. 2080-A, di cui si è testé concluso l'esame.
Dichiaro aperta la votazione.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge: Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica federativa del Brasile riguardante lo svolgimento di attività lavorativa da parte dei familiari conviventi del personale diplomatico, consolare e tecnico-amministrativo, fatto a Roma l'11 novembre 2008, con Scambio di lettere interpretativo, fatto a Roma il 28 agosto e il 12 ottobre 2012.
Ricordo che nella seduta del 15 settembre 2014 si è conclusa la discussione sulle linee generali ed il relatore ed il rappresentante del Governo hanno rinunciato ad intervenire in sede di replica.
PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli articoli del disegno di legge di ratifica all'esame dell'articolo 1 al quale non sono riferiti emendamenti .
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 1.
Dichiaro aperta la votazione.
PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni di voto finale.
Prendo atto che, come nelle precedenti dichiarazioni di voto finale, gli onorevoli Gigli e Marcolin chiedono l'autorizzazione a pubblicare in calce al resoconto della seduta odierna il testo integrale della propria dichiarazione di voto. La Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione finale.
Indìco la votazione nominale finale, mediante procedimento elettronico, sul disegno di legge di ratifica n. 1923, di cui si è testé concluso l'esame.
Dichiaro aperta la votazione.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge: Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica argentina riguardante lo svolgimento di attività lavorativa da parte dei familiari conviventi del personale diplomatico, consolare e tecnico-amministrativo, fatto a Roma il 17 luglio 2003, con Scambio di lettere interpretativo, fatto a Roma il 25 giugno 2012 e il 3 settembre 2012.
Ricordo che nella seduta del 15 settembre 2014 si è conclusa la discussione sulle linee generali e il relatore ed il rappresentante del Governo hanno rinunciato ad intervenire in sede di replica.
PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli articoli del disegno di legge di ratifica.
Passiamo all'esame dell'articolo 1 al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 1.
Dichiaro aperta la votazione.
.
ARCANGELO SANNICANDRO. Sono stato chiamato !
PRESIDENTE. Mi rendo conto, l'ho chiamata in modo vibrante, diciamo. Abbiamo votato tutti ?
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:
PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni di voto finale.
Prendo atto che gli onorevoli Gigli e Marcolin chiedono che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo integrale della propria dichiarazione di voto. La Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
Sono così esaurite le dichiarazioni di voto finale.
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione finale.
Indìco la votazione nominale finale, mediante procedimento elettronico, sul disegno di legge di ratifica n. 2086, di cui si è testé concluso l'esame.
Dichiaro aperta la votazione.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge n. 2419, già approvato dal Senato: Ratifica ed esecuzione del Protocollo aggiuntivo alla Convenzione tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Corea per evitare le doppie imposizioni e per prevenire le evasioni fiscali in materia di imposte sul reddito, e relativo Protocollo, del 10 gennaio 1989, fatto a Seoul il 3 aprile 2012.
Ricordo che nella seduta del 15 settembre 2014 si è conclusa la discussione sulle linee generali e il relatore ed il rappresentante del Governo hanno rinunciato ad intervenire in sede di replica.
PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli articoli del disegno di legge di ratifica.
Passiamo all'esame dell'articolo 1 al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 1.
Dichiaro aperta la votazione.
PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni di voto finale.
Prendo atto che gli onorevoli Gigli e Marcolin chiedono che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo integrale della propria dichiarazione di voto. La Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
Sono così esaurite le dichiarazioni di voto finale.
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione finale.
Indìco la votazione nominale finale, mediante procedimento elettronico, sul disegno di legge di ratifica n. 2419, di cui si è testé concluso l'esame.
Dichiaro aperta la votazione.
PRESIDENTE. Comunico che nella seduta del 17 settembre 2014 la VII Commissione permanente (Cultura) ha proceduto all'elezione della deputata Flavia Piccoli Nardelli a vicepresidente, in sostituzione della deputata Manuela Ghizzoni, dimissionaria.
PRESIDENTE. Avverto che, a seguito dell'odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo, sono state apportate le seguenti variazioni al calendario dei lavori dell'Assemblea:
non avrà luogo la prevista discussione sulle linee generali del disegno di legge n. 2093 – Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali (collegato alla legge di stabilità 2014), che è rinviata a venerdì 26 settembre, mentre il relativo seguito dell'esame avrà luogo a partire da martedì 30 settembre.
avrà luogo lo svolgimento di interpellanze e interrogazioni in vece della discussione sulle linee generali delle mozioni Tinagli ed altri n. 1-00272 concernente iniziative a sostegno delle politiche di genere e Centemero ed altri n. 1-00572 e Locatelli ed altri n. 1-569 concernenti iniziative volte alla nomina di un ministro senza portafoglio competente in materia di pari opportunità, il cui esame è rinviato ad altro calendario.
la seduta inizierà alle ore 17 (alle ore 12 è prevista la seduta del Parlamento in seduta comune per l'elezione di due giudici della Corte costituzionale e di due membri del Consiglio superiore della magistratura) con l'esame della questione pregiudiziale presentata al disegno di legge n. 2629 – Conversione in legge del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, recante misure urgenti per l'apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l'emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive
Seguiranno gli altri argomenti già previsti, salvo il disegno di legge n. 2616 – Conversione in legge del decreto-legge 22 agosto 2014, n. 119, recante disposizioni urgenti in materia di contrasto a fenomeni di illegalità e violenza in occasione di manifestazioni sportive, di riconoscimento della protezione internazionale, nonché per assicurare la funzionalità del Ministero dell'interno la cui discussione sulle linee generali, già prevista per lunedì 22 settembre, avrà luogo venerdì 26 settembre, con priorità rispetto agli altri argomenti, e il cui seguito dell'esame avrà luogo a partire da martedì 30 settembre:
la discussione sulle linee generali dei progetti di legge prevista per lunedì 29 settembre (in concomitanza con lo svolgimento in Aula della riunione nell'ambito del semestre italiano di presidenza del consiglio dell'UE) avrà luogo venerdì 26 settembre :
lo svolgimento di interpellanze urgenti nella settimana 22-26 settembre, avrà luogo giovedì 25 settembre al termine delle votazioni o venerdì 26 settembre dopo la discussione sulle linee generali degli argomenti previsti, in relazione all'andamento dei lavori.
PIA ELDA LOCATELLI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà. Colleghi, vi pregherei di abbassare il tono della voce e consentire all'onorevole Locatelli di intervenire. Potete continuare le vostre conversazioni fuori dall'Aula.
PIA ELDA LOCATELLI. Signor Presidente, trent'anni fa moriva, a Roma, Riccardo Lombardi, un socialista, un padre della patria, antifascista, membro della Resistenza, primo prefetto di Milano dopo la liberazione, deputato ininterrottamente dal 1948 al 1983, uno dei grandi uomini politici che contribuirono alla rinascita del Paese, che fece del riformismo il centro della sua vita e che di quella stagione di riforme fu protagonista: nazionalizzazione delle fonti energetiche, statuto dei lavoratori, scuola media unica, politica della programmazione.
Lombardi era persona onesta, moralmente ed intellettualmente, nel suo profondo rigore politico ed intellettuale e nel suo costante anticonformismo ed antidogmatismo, un'onestà che lo ha portato ad avere ragione nei momenti salienti della storia della sinistra e del socialismo. Ebbe ragione nel 1948, quando si oppose al Fronte Popolare, nel 1956 contro Togliatti, per i fatti di Ungheria, e agli inizi degli anni Sessanta, quando concepì la politica del primo centrosinistra, capendo che nel mondo cattolico stava crescendo una sinistra aperta ad un grande disegno riformatore.
Quando gli chiesero che cosa avesse imparato dalla vita, Riccardo Lombardi rispose: «Ad essere onesto». È questo che oggi ci manca: la sua onestà, il suo culto della dignità della persona umana. Ci manca l'Italia come avrebbe potuto essere .
PRESIDENTE. Viceministro Pistelli, potrei consigliarle di proseguire la conversazione fuori ?
ANDREA VALLASCAS. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ANDREA VALLASCAS. Signor Presidente, intervengo semplicemente per sollecitare due risposte a interrogazioni che ho presentato. La prima, presentata il 30 maggio di quest'anno, la n. 4/04994, indirizzata al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, è inerente al problema della pesca del tonno: un tema molto importante per l'economia di alcune aree della Sardegna, in particolare del Sulcis e Carloforte. La seconda risposta, invece, è relativa all'interrogazione a risposta scritta n. 4/05224, presentata il 23 giugno 2014 e destinata alla Presidenza del Consiglio dei ministri, in merito all'area dell'ex arsenale della Marina militare.
PRESIDENTE. Ovviamente le sue sollecitazioni saranno girate al Governo.
PRESIDENTE. Comunico l'ordine del giorno della seduta di domani.