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Venerdì 16 Giugno 2017 ore 09:30
AULA, Seduta 815 - Svolgimento di interpellanze urgenti
Resoconto stenografico
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Nella seduta odierna ha avuto luogo lo svolgimento di interpellanze urgenti sui seguenti argomenti: elementi sull’applicazione della legge 22 giugno 2016, n. 112, per la deistituzionalizzazione e l’inclusione sociale delle persone sole con disabilità (PD – Carnevali); iniziative volte ad evitare l’allocazione di un centro di permanenza per i rimpatri nella caserma Andolfato di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) (PD – Sgambato); chiarimenti in ordine ai gravi fatti occorsi il 3 giugno 2017, in occasione della proiezione della finale di Champions League in Piazza San Carlo a Torino (PD – Fregolent); intendimenti in ordine agli sviluppi della vertenza che interessa la General Electric di Sesto San Giovanni (Milano) (MDP – Cimbro); iniziative per introdurre la prescrizione dell’attività fisica nei percorsi sanitari di prevenzione, cura e riabilitazione (M5S – Simone Valente); iniziative di competenza volte ad incrementare i collegamenti ferroviari, anche in ambito ultraregionale, da e per la Puglia (PD – Mongiello); iniziative volte ad accelerare la riassegnazione dei tributi percepiti dai consolati italiani all’estero in relazione alle domande di riconoscimento della cittadinanza (PD – Porta); iniziative di competenza in ordine al rispetto della normativa sui criteri di composizione, anche con riguardo all’equilibrio di genere, degli organi di amministrazione delle società a partecipazione pubblica, in particolare alla luce della vicenda della Sacal s.p.a. (M5S – Nesci).
Per il Governo sono intervenuti il Sottosegretario per il lavoro e le politiche sociali Luigi Bobba, il Sottosegretario per l’interno Domenico Manzione e la Sottosegretaria per l’economia e le finanze Paola De Micheli.
Per il Governo sono intervenuti il Sottosegretario per il lavoro e le politiche sociali Luigi Bobba, il Sottosegretario per l’interno Domenico Manzione e la Sottosegretaria per l’economia e le finanze Paola De Micheli.
XVII LEGISLATURA
815^ SEDUTA PUBBLICA
Venerdì 16 giugno 2017 - Ore 9,30
Svolgimento di interpellanze urgenti (vedi allegato).
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- Lettura Verbale
- Missioni
- Modifica nella composizione di gruppi parlamentari
- Interpellanze urgenti (Svolgimento)
- Elementi sull'applicazione della legge 22 giugno 2016, n. 112, per la deistituzionalizzazione e l'inclusione sociale delle persone sole con disabilità - n. 2-01825
- Iniziative volte ad evitare l'allocazione di un centro di permanenza per i rimpatri nella caserma Andolfato di Santa Maria Capua Vetere (CE) - n. 2-01809
- Chiarimenti in ordine ai gravi fatti occorsi il 3 giugno 2017, in occasione della proiezione della finale di Champions League in Piazza San Carlo a Torino - n. 2-01824
- Intendimenti in ordine agli sviluppi della vertenza che interessa la General Electric di Sesto San Giovanni (Milano) - n. 2-01793
- Iniziative per introdurre la prescrizione dell'attività fisica nei percorsi sanitari di prevenzione, cura e riabilitazione - n. 2-01835
- Iniziative di competenza volte ad incrementare i collegamenti ferroviari, anche in ambito ultraregionale, da e per la Puglia - n. 2-01830
- Iniziative volte ad accelerare la riassegnazione dei tributi percepiti dai consolati italiani all'estero in relazione alle domande di riconoscimento della cittadinanza - n. 2-01829
- Iniziative di competenza in ordine al rispetto della normativa sui criteri di composizione, anche con riguardo all'equilibrio di genere, degli organi di amministrazione delle società a partecipazione pubblica, in particolare alla luce della vicenda della Sacal s.p.a. - n. 2-01834
- Organizzazione dei tempi di esame di un disegno e di una proposta di legge
- Ordine del giorno della prossima seduta
PRESIDENTE. La seduta è aperta.
ANNA MARGHERITA MIOTTO, legge il processo verbale della seduta di ieri.
PRESIDENTE. Se non vi sono osservazioni, il processo verbale si intende approvato.
PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Caparini, Capelli, Dellai, Gregorio Fontana, Garofani, Giachetti, Giancarlo Giorgetti, Losacco, Marcon, Pisicchio, Realacci, Rosato, Sanga e Velo sono in missione a decorrere dalla seduta odierna.
PRESIDENTE. Comunico che, con lettera pervenuta in data 15 giugno 2017, l'onorevole Rocco Palese, già iscritto al gruppo parlamentare Misto, componente Conservatori e Riformisti, ha dichiarato di aderire al gruppo parlamentare Forza Italia-Il Popolo della Libertà-Berlusconi Presidente.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca lo svolgimento di interpellanze urgenti.
PRESIDENTE. Passiamo alla prima interpellanza urgente all'ordine del giorno Carnevali ed altri n. 2-01825 .
ELENA CARNEVALI. Grazie, signor Presidente, Governo. Ringrazio della disponibilità oggi per la risposta a questa interpellanza urgente, che riguarda l'attuazione della legge n. 112 del 2016, “Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità prive di sostegno familiare”, una legge che viene forse erroneamente chiamata “legge dopo di noi”, perché in realtà questa legge non si preoccupa esclusivamente di garantire un futuro e una qualità della vita per le persone che rimangono prive del sostegno familiare, ma si occupa e si preoccupa di garantire anche quei processi di autonomia e di vita indipendente durante l'esistenza in vita dei genitori.
PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per il Lavoro e le politiche sociali, Luigi Bobba, ha facoltà di rispondere.
LUIGI BOBBA,. Buongiorno, Presidente. Con riferimento all'atto parlamentare degli onorevoli Carnevali ed altri, inerente l'applicazione della legge n. 112 del 2016, recante: “Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare”, conosciuta come “dopo di noi”, passo ad illustrare la risposta alla stessa.
PRESIDENTE. L'onorevole Miotto ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatta per la risposta all'interpellanza Carnevali ed altri n. 2-01825, di cui è cofirmataria.
ANNA MARGHERITA MIOTTO. Grazie, Presidente. Manifesto fin da subito l'apprezzamento per la risposta del Governo all'interpellanza, che ha illustrato molto bene, prima di me, la collega Carnevali. Ringrazio il Governo per tutti i chiarimenti che ha qui portato e che, secondo me, fanno giustizia di polemiche infondate che ci sono state, anche in questi mesi, da parte di coloro che hanno mostrato fin dall'inizio qualche scetticismo nei confronti di una legge, che altri, invece, hanno valutato come portatrice di grande innovazione nel campo dell'assistenza.
PRESIDENTE. Passiamo all'interpellanza urgente Sgambato ed altri n. 2-01809 .
CAMILLA SGAMBATO. Grazie, Presidente. Grazie, sottosegretario, l'interpellanza di cui discutiamo oggi riguarda la scelta dell'allocazione di un centro di permanenza per rimpatri nella regione Campania, nella caserma Andolfato di Santa Maria Capua Vetere.
PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per l'Interno, Domenico Manzione, ha facoltà di rispondere.
DOMENICO MANZIONE,. Grazie, Presidente. Con l'interpellanza all'ordine del giorno l'onorevole Sgambato, unitamente ad altri deputati, nell'evidenziare una serie di criticità legate all'asserita istituzione di un centro permanente per il rimpatrio presso la caserma Andolfato di Santa Maria Capua Vetere, chiede al Ministro dell'Interno di voler riconsiderare la scelta operata.
PRESIDENTE. L'onorevole Anna Maria Carloni ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatta per la risposta all'interpellanza urgente Sgambato ed altri n. 2-01809, di cui è cofirmataria.
ANNA MARIA CARLONI. Ringrazio il sottosegretario per la risposta puntuale e mi ritengo soddisfatta per quanto abbiamo sentito, ovvero che la scelta di questa allocazione presso la caserma Andolfato è soltanto una delle ipotesi considerate, così come il fatto che si ritiene fondamentale, ai fini della individuazione dei siti destinati ai centri di permanenza, l'intesa con le regioni, così come da decreto, e, dunque, che è materia di questa intesa la scelta del sito campano.
PRESIDENTE. Passiamo all'interpellanza urgente Fregolent ed altri n. 2-01824 .
SILVIA FREGOLENT. Grazie, signor Presidente. Oggi parlare di questi fatti in realtà è ancora più triste, da ieri sera, dalle 21,56, ed è con pudore che il Partito Democratico parla di questi eventi, perché tutto si può fare tranne strumentalizzare le morti. Purtroppo, da ieri non si può più parlare di semplici feriti, di 1.527 feriti, perché è deceduta una dei feriti, Erika, una giovane donna che ha trovato una morte assurda. Era venuta a vedere una festa e si è trovata, invece, in mezzo alla tragedia. Il gruppo del Partito Democratico saluta con profondo rispetto i genitori, che in questi giorni hanno mantenuto un profilo invidiabile, perché io non so se sarei riuscita a essere così forte, in questi giorni, e a loro va il nostro profondo affetto e il nostro pensiero.
PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per l'Interno, Domenico Manzione, ha facoltà di rispondere.
DOMENICO MANZIONE,. Presidente, nella serata di ieri la signora Erika Pioletti è deceduta all'ospedale “San Giovanni Bosco”, a Torino, dove era ricoverata in codice rosso per un gravissimo danno cerebrale provocato da un arresto cardiaco da schiacciamento patito durante il grave episodio di ordine pubblico verificatosi nella serata del 3 giugno scorso in Piazza San Carlo, nel capoluogo torinese. Ho ritenuto di esordire con questa comunicazione, non solo per aggiungere che ovviamente questo produrrà degli affetti sulla inchiesta che in questo momento è in corso presso la procura di Torino, perché verosimilmente produrrà un cambiamento del titolo del reato per il quale si procede, ma soprattutto per manifestare, in perfetta assonanza con quello che già diceva l'onorevole Fregolent, tutto il cordoglio, tutta la solidarietà del Governo ai familiari della vittima dell'episodio, nonché ovviamente per attestare tutto l'impegno che è possibile mettere da parte del Governo per chiarire la dinamica dei fatti, affinché i cari della persona che è deceduta, di questa ragazza, abbiano la possibilità di capire le ragioni per le quali si è arrivati a questo.
PRESIDENTE. L'onorevole Fregolent ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatta per la risposta alla sua interpellanza.
SILVIA FREGOLENT. Grazie, sottosegretario. Io apprezzo che lei sia venuto qui oggi a risponderci. Mi permetta di fare alcune considerazioni di dissenso rispetto a quello che lei ci è venuto a dire.
PRESIDENTE. Passiamo all'interpellanza urgente Cimbro ed altri n. 2-01793 . Chiedo all'onorevole Cimbro se intenda illustrare la sua interpellanza o se si riservi di intervenire in sede di replica. È già pronta, prego.
ELEONORA CIMBRO. Sì, grazie Presidente. Nel 2014 l'azienda francese Alstom Power annunciò la cessione dello stabilimento di Sesto San Giovanni all'americana General Electric. L'operazione venne autorizzata dall'Antitrust europea nell'agosto 2015 e nel novembre successivo avvenne la cessione per un ammontare di 8,5 miliardi di euro. Due mesi dopo, però, la General Electric annunciò un piano di ristrutturazione che prevedeva 6.500 esuberi in tutta Europa, di cui 236 a Sesto San Giovanni. Prima che avvenisse l'acquisto da parte della General Electric, gli operai rimasti erano 350; di questi, 85 se ne andarono, gli altri invece decisero di resistere occupando lo stabilimento a partire dal 27 settembre 2016. La direzione di General Electric decise di chiudere lo stabilimento adducendo motivi di ristrutturazione aziendale, nonostante il bilancio fosse in attivo, trasferendo la produzione in Polonia, con una perdita dal punto di vista della qualità del prodotto e un contemporaneo risparmio sul monte salari.
PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato Domenico Manzione, ha facoltà di rispondere.
DOMENICO MANZIONE,. Grazie, Presidente. Con riferimento all'interpellanza in discussione, appena esposta dall'onorevole Cimbro, rappresento quanto segue. La vicenda riguardante la cessione dello stabilimento di Sesto San Giovanni da parte dell'azienda Alstom Power alla General Electric è stata oggetto di ripetuti confronti presso il Ministero dello sviluppo economico. I tavoli istituzionali si sono tenuti su richiesta delle parti al fine di trovare un percorso risolutivo condiviso, con l'obiettivo di mantenere in attività il nominato sito garantendone l'occupazione.
PRESIDENTE. L'onorevole Cimbro ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatta per la risposta alla sua interpellanza.
ELEONORA CIMBRO. Grazie, Presidente. Ringrazio il sottosegretario, in realtà mi sarei aspettata la presenza della Viceministra Bellanova, comunque ringrazio il sottosegretario per l'interno per aver relazionato rispetto a questa importante azienda che è, appunto, sita a nord di Milano. Credo che sia importante da parte delle istituzioni tutte continuare a mantenere alta l'attenzione rispetto a quanto sta avvenendo, perché noi crediamo e riteniamo che aziende di questo calibro, importanti anche per la tutela dei lavoratori che vi operano, debba essere sostenuta da tutti i livelli istituzionali. Quindi, un impegno e un grazie ancora alla sindaca di Sesto, Monica Chittò, che sta monitorando questa situazione ormai da diversi anni; un ringraziamento anche al Ministero dello sviluppo economico che ha sicuramente dimostrato grande apertura rispetto ai tavoli istituzionali che fino ad oggi sono stati fatti, però noi chiediamo che davvero si giunga il prima possibile a una risoluzione, perché ormai, dal 2014 ad oggi, sono passati tanti anni e noi abbiamo bisogno di avere delle certezze rispetto al futuro di questa azienda. Per cui, buon lavoro a tutti.
PRESIDENTE. Passiamo all'interpellanza urgente Simone Valente ed altri n. 2-01835 .
SIMONE VALENTE. Grazie, Presidente. La ricerca scientifica negli ultimi anni ha dimostrato come la pratica di esercizio fisico costituisca un fattore decisivo per il mantenimento di un buono stato di salute e per la prevenzione di numerose malattie croniche, con particolare riferimento alle patologie cardiovascolari.
PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato, Domenico Manzione, ha facoltà di rispondere.
DOMENICO MANZIONE,. Grazie, Presidente. Con l'interpellanza in questione, come è stato illustrato dall'onorevole Simone Valente oltre che dai colleghi che l'hanno sottoscritta, si chiede di conoscere quali siano le attività che il Ministero della salute sta ponendo in essere con riferimento alla cosiddetta attività fisica adattata. In via preliminare, vorrei precisare che l'attività fisica adattata non è inclusa attualmente tra le prestazioni sanitarie previste nei livelli essenziali di assistenza: essa, pertanto, non può essere erogata con oneri a carico del Servizio sanitario nazionale, inclusi gli oneri per la remunerazione degli operatori, se non nell'ambito di piani regionali di prevenzione finanziati a valere sugli obiettivi di piano sanitario nazionale, ovvero come i livelli ulteriori regionali.
PRESIDENTE. L'onorevole Simone Valente ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatto per la risposta alla sua interpellanza.
SIMONE VALENTE. Grazie, Presidente. Io - devo dire la verità - non sono assolutamente soddisfatto, se non altro perché non si è data risposta ai quesiti, puntuali, peraltro, che ho posto.
PRESIDENTE. Passiamo all'interpellanza urgente Mongiello ed altri n. 2-01830 .
COLOMBA MONGIELLO. Signori sottosegretari, confesso un certo disagio ad intervenire questa mattina in Aula su un argomento che mi sta molto a cuore. Perché parlo di disagio? Perché non è la prima volta che faccio questo intervento in Aula sul potenziamento delle linee, sulla implementazione delle corse, sulle carrozze fatiscenti, sui perenni ritardi, sui bagni che non funzionano. Ma si sa: noi siamo il Sud, noi siamo il Mezzogiorno, spezzato in due dall'alta velocità. È colpa nostra se viaggiamo così lenti? È colpa nostra se viaggiamo in carrozze vecchie, sporche e fatiscenti? È sempre colpa nostra se il infrastrutturale nord-sud si allarga? Nel nord-ovest ci sono 7,2 chilometri ogni 100 chilometri quadrati; al sud solo 4,7 chilometri. Nel nord-ovest la rete dell'alta velocità è pari al 9,6 della rete totale; al sud il 2,4: eppure paghiamo lo stesso biglietto del nord-ovest. La differenza è che loro viaggiano in serie A e noi viaggiamo in serie C. Sono anni che attendiamo di viaggiare veloci, ne abbiamo diritto. Mi si dice: non abbiamo le infrastrutture adeguate per mezzi e carrozze veloci; e quanti anni ancora dobbiamo aspettare per viaggiare veloci e per viaggiare in tutta Italia senza dover attendere ore e ore? Il Sud non può morire per la scarsa mobilità. Abbiamo bisogno di muoverci: ne hanno bisogno i nostri studenti, le nostre imprese, i turisti, gli scambi commerciali, gli scambi culturali, imprese che devono chiudere accordi per far crescere il Mezzogiorno. Lo scorso anno la Puglia e l'intero Sud sono state la meta preferita dei turisti: dal Salento al Gargano, Bari, la Murgia barese, il sole, il mare, il cibo, la splendida accoglienza pugliese che è il valore aggiunto del successo del suo Ma se i turisti vogliono venire da noi, non possono farlo attraverso la rete ferroviaria. Lo devono fare privatamente con la propria macchina, con gli e pensare che dal Gargano al Salento ci vuole più tempo che per andare da Foggia a Milano ma il turismo non avrà mai uno sviluppo pieno e compiuto senza una rete di trasporti adeguati. Quando Trenitalia ha presentato il suo orario estivo qualche settimana fa, devo dire che me lo sono studiato a fondo: rafforzamento Milano-Roma, cioè 20 minuti non sono abbastanza; Milano-Salerno; Pescara-Milano; Roma-Bergamo; una sola linea al sud, Benevento-Caserta, per accontentare le giuste esigenze dei pendolari del territorio. Noi non vogliamo assolutamente fare una guerra tra poveri: la Campania fa bene a rivendicare le sue esigenze ma è possibile che oramai la Puglia da diversi anni abbia gli stessi treni, nonostante le rivendicazioni del territorio, del mondo economico, degli studenti, dei pendolari, delle istituzioni tutte? Sono solo tre le linee per la Puglia: il primo treno stamattina è partito alle otto; il treno successivo - lo dico ai presenti, alla Presidenza, al sottosegretario - parte dopo sette ore e l'ultimo treno per la Puglia parte alle ore 18, dopodiché è finita. Il primo treno che ci consente di arrivare nella capitale parte dalla Puglia presto e arriva a Roma alle 11,22 e sono anni che diciamo: guardate, abbiamo la necessità di arrivare presto; guardate, abbiamo la necessità di accelerare e di implementare queste linee. Ma la cosa ancora più incredibile, che suona come una vera e propria beffa, è che il Benevento-Caserta parte da Foggia, perché noi abbiamo il ricovero treni, vuoto e chiuso e la linea è attivata a Benevento. Io non so chi ha pensato a questa linea ferroviaria. Poi il treno arriva la sera sempre a Foggia vuoto, inattivo ma non le nascondo che tale scelta non solo ha fatto infuriare me come parlamentare che spesso mi sono rivolta a quest'Aula, ma tutti i pugliesi e la Capitanata in particolare. In questo momento sono molti i cittadini che ci stanno ascoltando, tutte le istituzioni si sono attivate - sindaco, presidente della provincia, presidente della regione, il presidente dell'ANCI - tutta la comunità pugliese è impegnata soprattutto a rivendicare un diritto che non solo non è riuscita ad avere, ma che addirittura le è stato tolto. Infatti voglio solo ricordare che qualche anno fa noi avevamo più treni per arrivare a Roma: arrivavamo presto a Roma e partivamo anche più tardi. Con il passare del tempo, invece di implementare la rete ferroviaria, purtroppo si è diminuito il numero dei treni che possono transitare dalla capitale in Puglia. E badate che, devo dire la verità, vengo sollecitata tutti i giorni: prendo solo il treno e la mia città non ha gli aerei e quindi di conseguenza non appena salgo sul treno, vuoi perché sono un parlamentare già da qualche legislatura vuoi perché sono la sorella di un ferroviere, mi si interroga, i pendolari protestano, i ferrovieri protestano, i capotreni protestano, i cittadini protestano, i quotidiani locali hanno fatto una campagna martellante per avere più treni. Qual è l'obiettivo più facile? Ovviamente i parlamentari che non fanno fino in fondo il loro dovere. Ebbene io stessa, che viaggio costantemente, spesso non trovo posto come oggi, come ieri e come l'altro ieri eppure il biglietto sono andata a farlo qualche giorno fa e non mi si venga a dire che non c'è offerta commerciale, anzi tutt'altro. Non a caso il nostro trasporto è stato trasferito su gomma: invece di alleggerire e quindi di migliorare la sostenibilità ambientale, aggraviamo la situazione e addirittura tante sono le imprese private anche straniere che sono venute ad investire nel nostro territorio proprio per rafforzare questa offerta che giornalmente vede avvicinare la Puglia a qualunque regione d'Italia. Ebbene il Salento chiede più treni: hanno perfettamente ragione soprattutto nel periodo estivo. Bari vuole viaggiare veloce e ha perfettamente ragione. Foggia vuole arrivare presto la mattina. Il Presidente Emiliano ieri ha avuto un incontro con la direzione, con i vertici di Trenitalia che hanno aperto alla possibilità di un treno diretto per Bari. La vicenda Lecce riguarda un treno che accontenti le esigenze della Capitanata e di Foggia. Queste sono le osservazioni che ho messo nella mia interpellanza urgente oltre a chiedere a che punto sono le infrastrutture che noi auspichiamo da tanto tempo per la tratta veloce; per non parlare della linea adriatica dove siamo fermi ad una strozzatura a Campomarino che non riusciamo ancora a risolvere. Quindi faccio soprattutto presente al Governo l'esigenza di implementazione delle linee e, badate, la mia interpellanza è stata firmata da tutti i colleghi pugliesi, di tutti i colori politici, fuorché il MoVimento 5 Stelle che evidentemente fa una battaglia solo mezzo stampa e poi non mette la faccia in nessuna delle rivendicazioni. Ebbene la mia interpellanza è stata firmata anche da altri colleghi che sono venuti in Puglia e hanno scoperto loro personalmente la situazione: sono venuti a San Giovanni Rotondo per il turismo religioso, il turismo marittimo, la Murgia, Alberobello, il Salento e allora quale risposta intendiamo dare a questo territorio e non ne faccio solo una rivendicazione territoriale perché la rete ferroviaria pugliese è uno scandalo. Stiamo recuperando, dopo tantissimi anni di ritardo, la Basilicata con un forte investimento da parte di quella regione. Per non parlare delle linee calabresi ahimè dimenticate e per non parlare della stessa Sicilia. Dunque chiedo al Governo che si faccia carico insieme a Trenitalia di un'adeguata risposta alle esigenze del territorio: ne abbiamo diritto come cittadini di questa Repubblica; ne abbiamo diritto perché amiamo e vogliamo bene a questo Paese ma vogliamo anche che questo Paese voglia bene al Mezzogiorno.
PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato, Domenico Manzione, ha facoltà di rispondere.
DOMENICO MANZIONE,. Grazie, Presidente. Con riferimento all'interpellanza urgente dell'onorevole Mongiello e altri posso riferire quanto segue. Per il miglioramento del collegamento ferroviario tra Puglia e Roma, RFI ha avviato un programma di investimenti per la realizzazione del cosiddetto itinerario Alta velocità/Alta capacità Napoli-Bari compreso nel corridoio Scandinavia-Mediterraneo della rete Trans European Network.
PRESIDENTE. l'onorevole Mongiello ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatta per la risposta alla sua interpellanza.
COLOMBA MONGIELLO. Presidente, ringrazio il sottosegretario Manzione, che ha tenuto conto anche della prima parte dell'interpellanza, relativa a tutte le opere infrastrutturali che riguardavano i collegamenti pugliesi. Ho visto che ne ha data traccia dettagliata: mi auguro dalla lettura della risposta che ci sia anche un'accelerazione di tutti i lavori, in maniera tale che l'Alta velocità Puglia-Roma venga completata nel più breve tempo possibile. Mi ritengo parzialmente soddisfatta per la seconda parte, perché accolgo l'apertura da parte del Governo e di Trenitalia di riconsiderare l'implementazione e gli orari dei treni, in maniera tale che venga soddisfatta la domanda che giunge dai territori, ma mi riterrò soddisfatta qualora questa risposta ci sarà. Inoltre, le dico subito che vi sarà una mobilitazione continua da parte dei parlamentari pugliesi tutti, del sindaco di Foggia, che ci sta seguendo in questo momento, e lo ringrazio, del presidente della provincia, che ci sta seguendo, e lo ringrazio, del presidente della regione, che è stato sollecitato e, devo dire, è stato solerte nell'incontro con Trenitalia, nonché il presidente dell'ANCI. Ma ringrazio anche i cittadini tutti, che hanno con noi mobilitato l'intero territorio, le categorie sociali, i sindacati, le imprese. La nostra mobilitazione continuerà finché Trenitalia e il Governo non ci comunicheranno ora e data dell'avvio del treno Foggia-Roma e ritorno. Questa è la risposta che posso formulare questa mattina. Le dico subito che tornerò in quest'Aula, qualora dovesse avvenire nel più breve tempo possibile, a dirmi che mi ritengo pienamente soddisfatta.
PRESIDENTE. Passiamo all'interpellanza urgente Porta ed altri n. 2-01829 .
FABIO PORTA. Presidente, colleghi, signor sottosegretario, questa interpellanza prende le mosse da una disposizione contenuta nell'articolo 61- della legge di bilancio 2017, con la quale si dispone che, a partire dal corrente anno, il 30 per cento del prelievo effettuato (pari a 300 euro) dalla nostra rete consolare per le domande di riconoscimento di cittadinanza sia riassegnato allo stato di previsione della spesa del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale.
PRESIDENTE. La sottosegretaria di Stato per l'Economia e le finanze, Paola De Micheli, ha facoltà di rispondere.
PAOLA DE MICHELI,. La ringrazio, Presidente. Come illustrato dall'onorevole Porta, si fa riferimento all'attuazione dell'articolo 1 comma 429 della legge 232 del dicembre 2016, la legge di bilancio 2017, e si chiede al Governo quali iniziative si intendano adottare al fine di accelerare il descritto e complesso procedimento. Si precisa che atto propedeutico alla richiesta di riassegnazione dei fondi è la certificazione delle entrate.
PRESIDENTE. L'onorevole Porta ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatto per la risposta alla sua interpellanza.
FABIO PORTA. Io ringrazio il Governo e il sottosegretario per la risposta, che, comunque, conferma la disponibilità, l'impegno e il fatto che il Ministero dell'economia e il Ministero degli esteri stanno già lavorando insieme, anche su sollecitazione del Parlamento per rendere disponibili - in tempi ovviamente stretti e secondo le necessità per le quali questo provvedimento era stato pensato - queste risorse.
PRESIDENTE. Passiamo all'interpellanza urgente Nesci ed altri n. 2-01834 .
MICHELE DELL'ORCO. Grazie, Presidente. Oggi siamo qua a parlar dell'interpellanza a prima firma della mia collega Dalila Nesci, che noi sottoscriviamo, per parlare delle nomine del consiglio di amministrazione della Sacal Spa, società a capitale misto che si occupa della gestione dell'aeroporto di Lamezia Terme. Cosa è successo? È successo che la Sacal ha nominato tra i nuovi consiglieri di amministrazione per sostituire quelli dimissionari indagati e li ha scelti tutte e tre uomini, andando a costruire un'amministrazione fatta di cinque componenti tutti al maschile. E quindi qual è il problema? Il problema è che ciò avviene in violazione delle norme di composizione di genere dei consigli d'amministrazione e, quindi, non si può fare. Altra violazione si ravvisa nella nomina del dottor Arturo De Felice, designazione effettuata in rappresentanza del socio pubblico regione Calabria, che appare contraria alle regole di cui si è dotata la regione stessa con proprio regolamento, il quale prevede la previa pubblicazione di avviso pubblico, che invece non c'è stato. Quindi, di fatto, stiamo parlando adesso di nomine che sono illegali, che non sono legittime.
PRESIDENTE. La sottosegretaria di Stato, Paola De Micheli, ha facoltà di rispondere.
PAOLA DE MICHELI,. Grazie, Presidente. La composizione degli organi collegiali, stando alla normativa di riferimento, ovverosia l'articolo 3 del DPR n. 251 del 2012, deve assicurare l'equilibrio tra i generi, garantendo che il genere meno rappresentato ottenga almeno un terzo dei componenti di ciascun organo sociale. Tale quota è, tuttavia, ridotta ad un quinto per il primo rinnovo degli organi.
PRESIDENTE. L'onorevole Dell'Orco ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatto per la risposta all'interpellanza Nesci ed altri n. 2-01834, di cui è cofirmatario.
MICHELE DELL'ORCO. Io sono quasi emozionato che, per una volta, il Governo ci ha dato ragione, è una cosa incredibile: siamo contenti e speriamo, adesso vigileremo, che faccia veramente qualcosa oltre alle parole, ma ci riteniamo soddisfatti perché ci ha dato ragione la sottosegretaria.
PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole Dell'Orco, anche per la sintesi, che è dote molto apprezzata in genere e dalla Presidenza in particolare.
PRESIDENTE. Avverto che nell'allegato A al resoconto stenografico della seduta odierna saranno pubblicati gli schemi recanti l'organizzazione dei tempi per la discussione sulle linee generali del disegno di legge n. 4220-A, recante disposizioni in materia di delitti contro il patrimonio culturale, e della proposta di legge n. 3891 in materia di tutela dei Corpi politici, amministrativi o giudiziari e dei loro singoli componenti, quest'ultima in sostituzione del contingentamento già pubblicato nel vigente calendario dei lavori, che era relativo anche al seguito dell'esame del provvedimento.
PRESIDENTE. Comunico l'ordine del giorno della prossima seduta.