PRESIDENTE. La seduta è aperta.
DAVIDE CAPARINI, legge il processo verbale della seduta del 29 settembre 2017.
PRESIDENTE. Se non vi sono osservazioni, il processo verbale si intende approvato.
PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Gioacchino Alfano, Amendola, Amici, Bellanova, Bernardo, Dorina Bianchi, Biondelli, Bobba, Bocci, Bonifazi, Michele Bordo, Borletti Dell'Acqua, Boschi, Matteo Bragantini, Bratti, Bressa, Brunetta, Capelli, Casero, Castiglione, Causin, Antimo Cesaro, Cirielli, D'Alia, Dambruoso, Del Basso De Caro, Dellai, Luigi Di Maio, Faraone, Fauttilli, Fedriga, Ferranti, Fioroni, Gregorio Fontana, Fontanelli, Franceschini, Garofani, Gelli, Gentiloni Silveri, Giachetti, Giacomelli, Giancarlo Giorgetti, Gozi, La Russa, Laforgia, Locatelli, Lorenzin, Losacco, Lotti, Lupi, Madia, Manciulli, Marazziti, Marcon, Migliore, Monaco, Orlando, Picchi, Pisicchio, Portas, Ravetto, Realacci, Rigoni, Rosato, Domenico Rossi, Rughetti, Sani, Scalfarotto, Tabacci, Simone Valente, Valeria Valente e Velo sono in missione a decorrere dalla seduta odierna.
PRESIDENTE. Invito il deputato segretario a dare lettura delle petizioni pervenute alla Presidenza, che saranno trasmesse alle sottoindicate Commissioni:.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione della proposta di legge n. 1013-A: Disposizioni per il coordinamento della disciplina in materia di abbattimento delle barriere architettoniche; e dell'abbinata proposta di legge n. 1577.
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione sulle linee generali.
CHIARA BRAGA, Grazie, signora Presidente. Onorevoli colleghi, oggi l'Assemblea è chiamata a esaminare il nuovo testo della proposta di legge n. 1013 D'Incecco, predisposto dalla VIII Commissione, volto a prevedere l'emanazione di un regolamento ove far confluire, coordinare ed aggiornare le vigenti prescrizioni tecniche per l'eliminazione delle barriere architettoniche per gli edifici pubblici e privati e per gli spazi e i servizi pubblici o aperti al pubblico o di pubblica utilità contenute nel decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1996, n. 503, e nel decreto ministeriale n. 236 del 1989. Credo sia particolarmente significativo che l'approvazione della Camera, seppure in prima lettura, di questa legge avvenga all'indomani della quindicesima edizione della Giornata nazionale per l'abbattimento delle barriere architettoniche, che si è celebrata proprio ieri, 1° ottobre. Il tema dell'accessibilità degli spazi pubblici e privati a partire dalle persone con disabilità attiene alla qualità della vita dell'intera comunità.
PRESIDENTE. Ha facoltà di intervenire la rappresentante del Governo. Si riserva di farlo successivamente.
VITTORIA D'INCECCO. Grazie, signora Presidente.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il deputato Kronbichler. Ne ha facoltà.
FLORIAN KRONBICHLER. Signora Presidente, mi ritrovo perfettamente anche nelle spiegazioni delle colleghe sul contenuto, e sono comunque del parere che non sempre tutto deve essere detto da tutti. In questo mi sento proprio anche di tralasciare… A mio e a tutto nostro profitto, voglio dire che, per quanto solenne il momento, che ha ricordato con belle parole la relatrice e collega Braga, ritengo doveroso, ad onore della onestà e della correttezza di fronte a noi stessi e ancor più che di fronte ai cittadini, anteporre alle mie spiegazioni una precisazione di principio. Non contribuiamo con questo provvedimento - con il titolo “Disposizioni per il coordinamento della disciplina in materia di abbattimento delle barriere architettoniche” potrebbe o cerca di fare credere - a togliere o anche solo a mitigare qualche problema a portatori di non togliamo alcuna ulteriore barriera architettonica: istituiamo purtroppo solo una Commissione, e la istituiamo tardi, troppo tardi. Questa proposta di legge, su cui non ci sono stati contrasti fra i gruppi politici in Commissione, sin dall'inizio: e come potrebbero esserci, se non c'è alcun contenuto degno di concetto su cui ci si possa dividere?
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il deputato Sarro. Ne ha facoltà.
CARLO SARRO. Presidente, onorevoli colleghi, signor rappresentante del Governo, oggi prende avvio l'esame di un provvedimento che si propone di coordinare la normativa che, nel corso degli anni, è stata prodotta in materia di abbattimento di barriere architettoniche. Un provvedimento in verità che era giunto già ad un passo dall'approvazione definitiva nella scorsa legislatura, e in quell'occasione aveva rappresentato un terreno di condivisione, di sensibilità comune a tutte le forze politiche. Oggi è un giorno anche simbolicamente particolarmente adatto per discutere questo tema, considerando che proprio ieri si è svolta la quindicesima edizione della Giornata nazionale per l'abbattimento delle barriere architettoniche: tema che, se è vero che si esplica e concretizza mediante l'adozione di iniziative di natura tecnica, ha un valore di portata ben più ampia. Le barriere architettoniche sono ostacoli fisici, ma simbolicamente rappresentano soprattutto ostacoli culturali, segnano la difficoltà di progettare i nostri luoghi del vivere, con empatia nei confronti di coloro che presentano motori o fisici. Segnano la difficoltà di ragionare al di fuori di quella che consideriamo la normalità, di assumere su di noi il fatto che quegli ostacoli, a volte anche piccoli e più o meno evidenti, nei quali ancora e troppo spesso ci si imbatte in edifici pubblici e privati, e che impediscono l'uso libero degli spazi, costituiscono in concreto un impedimento al pieno esercizio della cittadinanza da parte di coloro che vivono la disabilità.
PRESIDENTE. È iscritta a parlare la deputata Binetti. Ne ha facoltà.
PAOLA BINETTI. I colleghi che sono intervenuti prima di me, Presidente, sottosegretaria, hanno tutti fatto riferimento a un elemento di concretezza di questa proposta di legge che approda oggi in Aula, subito dopo la giornata di ieri, che era la giornata destinata all'abbattimento delle barriere architettoniche.
PRESIDENTE. Non vi sono altri iscritti a parlare e pertanto dichiaro chiusa la discussione sulle linee generali.
PRESIDENTE. Ha facoltà di replicare, se lo ritiene, la relatrice: non lo ritiene. Ha facoltà di replicare il rappresentante del Governo: non lo ritiene.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione della proposta di legge, già approvata dalla 6ª Commissione permanente del Senato, n. 4096: Misure per contrastare il finanziamento delle imprese produttrici di mine antipersona, di munizioni e submunizioni a grappolo.
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione sulle linee generali.
FEDERICO GINATO, Grazie, Presidente. L'Assemblea avvia oggi la discussione della proposta di legge n. 4096, approvata in sede deliberante dalla 6° Commissione finanze e tesoro del Senato, recante misure per contrastare il finanziamento delle imprese produttrici di mine antipersona, di munizioni e submunizioni a grappolo.
PRESIDENTE. Prendo atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione della proposta di legge, già approvata dal Senato, modificata dalla Camera e nuovamente modificata dal Senato, n. 1994-B: Disposizioni in materia di criteri per l'esecuzione di procedure di demolizione di manufatti abusivi.
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione sulle linee generali.
CARLO SARRO, Presidente, il provvedimento in esame giunge in quest'Aula per la quarta lettura, dopo essere stato licenziato dall'Aula del Senato il 22 gennaio 2014, approvato dalla Camera il 18 maggio 2016 e nuovamente modificato dal Senato il 17 maggio 2017.
PRESIDENTE. Ha facoltà di intervenire la rappresentante del Governo. Si riserva di farlo successivamente.
DONATELLA AGOSTINELLI. Grazie, Presidente. L'atto in esame reca nella sua intestazione il seguente titolo: disposizioni in materia di criteri di priorità per l'esecuzione di procedure di demolizione di manufatti abusivi.
PRESIDENTE. È iscritta a parlare la deputata Rostan. Ne ha facoltà.
MICHELA ROSTAN. Grazie, Presidente. Sono stati 22 i tentativi fatti negli ultimi sette anni per bloccare le demolizioni degli abusi edilizi in Italia. Disegni di legge, emendamenti in vari provvedimenti, ordini del giorno, perfino bozze di decreti, codicilli, piccoli comma, che si è tentato di inserire nel mille proroghe o nelle manovre finanziarie. Tutti con un solo obiettivo: fermare le ruspe sulle case fuorilegge.
PRESIDENTE. Non vi sono altri iscritti a parlare e pertanto dichiaro chiusa la discussione sulle linee generali.
PRESIDENTE. Ha facoltà di replicare il relatore, se lo ritiene. Prego, onorevole Sarro.
CARLO SARRO, Grazie, Presidente. Telegraficamente, solo per esprimere una considerazione, avendo ascoltato attentamente i due interventi che mi hanno preceduto.
PRESIDENTE. Ha facoltà di replicare la rappresentante del Governo, che vi rinunzia.
DAVIDE CAPARINI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
DAVIDE CAPARINI. Grazie, Presidente. Le repressioni da guerra civile a cui abbiamo assistito nelle ultime quarantotto ore ci preoccupano e lanciano delle pesanti ombre su qual è il livello di democrazia in Europa. La Spagna, evidentemente, vuole soffocare quella che è la volontà di un popolo, quella che è la sua identità, in un luogo che non è il suo. Noi siamo convinti che l'ultima parola debba sempre e comunque spettare ai cittadini e non alle forze dell'ordine, non agli eserciti, che abbiamo visto impegnati a impedire la legittima espressione democratica.
PRESIDENTE. Comunico l'ordine del giorno della prossima seduta.